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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AD ELISABETTA RENZI<br />

868(Verona#1826.11.19)<br />

La <strong>Canossa</strong> si è potuta finalmente incontrare con le componenti del Conservatorio <strong>di</strong> Coriano e con Don<br />

Gabellini. Ricorda le nuove figlie con affettuosità materna e poiché ha con sè a Verona la damina Isabella<br />

Ferrari, con lei e con i suoi compagni <strong>di</strong> viaggio ne parla spesso e ripensa a tutte col desiderio <strong>di</strong> rivederle.<br />

V G e M Stimatissima e Carissima Figlia<br />

Sarà ora ch'io risponda alla mia Carissima Figlia Signora Elisabetta, che sinceramente ho nel<br />

cuore, come tutte le altre care Figlie <strong>di</strong> Coriano. Mi pare tanto tempo che non ci ve<strong>di</strong>amo, ed an<strong>di</strong>amo<br />

parlando <strong>di</strong> loro colla cara Signora Isabella, e con queste nostre Compagne. La ringrazio della lettera,<br />

che mi favorì, ed omettendo <strong>di</strong> parlare <strong>di</strong> quel fango in cui ci fece andare la mancanza delle <strong>di</strong> Lei<br />

orazioni, mi restringo a <strong>di</strong>rle, che mi basta, che quando le scriverò il mio ritorno finché non mi vedo<br />

seduta in camera sua sempre continui a pregare.<br />

Desidero, e spero, che l'ottima Signora Superiora 1 siasi riavuta che per rimettersi propriamente<br />

ci vorrà un po' <strong>di</strong> tempo con tante emissione <strong>di</strong> sangue. La buona e cara Signora Isabella 2 se la passò<br />

bene <strong>di</strong> salute sino due, o tre giorni sono mangiando con genio dormendo bene. In somma stando bene.<br />

Ebbe l'altro ieri una delle sue forti micranie ed oggi non è ancora del tutto ristabilita. Però è alzata ed<br />

anzi è stata anche in refettorio a pranzo, e spero che domani starà ancor meglio. Essendo tanto buona si<br />

mostra <strong>di</strong> tutto contenta. Già può credere, che per affetto, come per dovere la curo certamente,<br />

quantunque abbia più bisogno <strong>di</strong> cura negativa, e <strong>di</strong> farla mangiare, che <strong>di</strong> rime<strong>di</strong>. Continuino ad<br />

assisterci coll'orazione che già nella loro carità, e bontà me ne tengo sicura.<br />

Favorisca de' miei più <strong>di</strong>stinti rispetti al degnissimo Signor Arciprete 3 al quale mi darò l'onore<br />

<strong>di</strong> scrivere nel prossimo or<strong>di</strong>nario, come farà anche l'Isabella essendo oggi occupata a cercare <strong>di</strong><br />

raccogliere il numero delle Figlie <strong>di</strong> campagna che debbono essere educate per maestre. Faccio il<br />

possibile per fare adesso un corso <strong>di</strong> educazione; non so in questa stagione da noi se vi riuscirò essendo<br />

l'inverno troppo quì avvanzato, ed oltre il bene in se faccio quanto posso per combinare tale educazione<br />

anche perché la Signora Isabella possa prenderne un idea. I miei più cor<strong>di</strong>ali complimenti alla cara<br />

Superiora, ed a tutte, tutte le care Figlie, che <strong>di</strong> cuore abbraccio. Accettino i doveri della mia Cristina 4 e<br />

<strong>di</strong> Michele 5 , che con me nuovamente <strong>di</strong> tutto le ringraziano. Nulla le <strong>di</strong>co del Signor Don Tommaso 6<br />

essendo andato in campagna subito quasi dopo il nostro ritorno a terminare le sue opere.<br />

La Signora Isabella presenta i suoi rispetti al Signor Arciprete ed a tutte loro <strong>di</strong>ce mille cose che<br />

sapranno meglio interpretare ch'io spiegare.<br />

Mi raccomando <strong>di</strong> nuovo alle <strong>di</strong> Lei orazioni perché ho l'anima sconquassata. Le lascio tutte nel<br />

cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria protestandomi per sempre<br />

Di Lei Carissima Figlia<br />

Verona S. Giuseppe 19 novembre 1826<br />

Sua Aff.ma Madre ed Amica<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 7<br />

1 Suor Maria Agnese dei Conti Fattiboni (Ep. II/2, lett. 852, n. 7, pag. 1123).<br />

2 Isabella Ferrari (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).<br />

3 Don Gabellini Giacomo (Ep.II/1, lett. 647, n. 3, pag. 599).<br />

4 Cristina Pilotti (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />

5 Michele Masina (Ep. I, lett. 357, pag. 564).<br />

6 Il sacerdote che accompagnò la <strong>Canossa</strong> nel suo viaggio a Rimini e a Coriano, Don Tommaso Marani.<br />

7 NB. Firma autografa.

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