epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AD ELISABETTA RENZI 863(Milano#1826.03.20) Ottimo il piano che sta concertando la Renzi per la futura opera caritativa del Conservatorio, a fusione avvenuta. Anche le Figlie della Carità contemplano la loro missione nei paesetti più poveri. Di tutto si tratterà nel prossimo incontro, che però è sempre problematico. V.G. e M. Carissima Figlia L’ultima pregiatissima, e cara di Lei lettera, non mi pervenne colla solita prontezza, mia Stimatissima e Carissima Figlia, e ciò perché dopo aver fatto questa il giro di Verona, mi fu spedita qui a Milano, ove da quindici giorni mi trovo. Oltre di ciò mi giunse in momento di somma occupazione, essendo io qui venuta per assistere agli Esercizi di queste buone Dame, che solo l’altro jeri ebbero il loro compimento. E prima di tutto la prego per sempre di non farmi complimenti, né di formarsi mai riguardi nello scrivermi. Vada con tutta la libertà, certa, che quando mi favorisce, graditissime mi sono le di Lei notizie, e i di Lei caratteri, e quando non vedo lettere penso, che dalle occupazioni sia impedito di farlo, conoscendo già la di Lei bontà, e si ricordi, la prego pure, di non parlarmi, né di carta, né di cerimonie, che trà noi debbono essere bandite. Sappia bensì non saper io bastantemente questa volta spiegarle quanta consolazione abbiami reccato l’ultima di Lei lettera. Ammirai sempre più la Divina bontà nel dono, che a Lei fece della vocazione, e presi un nuovo coraggio per rinnovare la mia speranza, che Dio voglia essere grandemente servito anche da coteste parti. Sin qui trovo una uniformità pienissima del di Lei spirito colla nostra vocazione, e bramo quando comodamente potrà, di sentir anche in qual modo intenderebbe di estendere la carità pure nelle Compagne, o paesetti, cosa parimenti contemplata, e dal Signore, in riguardo unicamente di Maria Santissima, già eseguita nel minimo nostro Istituto. Cuor grande, mia Cara Figlia, cuor grande. Il Signore compirà in Lei le opere della sua Misericordia, e se anche avremo da avere un po’ di pazienza riguardo al tempo, vedrà che il Signore se ne servirà per maturar meglio, e predisporre ogni cosa. Egli è verissimo, che il venerato Signor Arciprete m’onorò d’una sua lettera da Roma, nella quale mi accenna anche quanto Ella mi dice intorno ad un paese, che brama un Conservatorio. Sono anzi al medesimo debitrice di risposta, ma non dicendomi egli precisamente l’epoca del di lui ritorno a Coriano, scrivo intanto a Lei, e se mai fosse giunto, favorisca anticipargli le proteste del mio rispetto riserbandomi a farlo io stessa quanto prima. Dalla di lui ultima lettera, entrai in qualche dubbio di non avermi saputo bene spiegare scrivendogli, giacché non opponendosi i miei Superiori in massima alla desiderata mia visita del Santuario di Loreto, nel qual’incontro mi tengo certa, che avrò la sorte di fare la loro conoscenza, potrebbero anche permettermelo più presto di quello che crediamo. Io ho risposto, come le dissi, questi miei desideri nelle mani di Maria Santissima, e sono molto contenta, ch’Ella pure meco convenga di fare lo stesso. Vorrei, che a noi si unisse anche il Signor Arciprete. L’Amorosissima nostra Madre, può ben facilmente ottenerci questa reciproca consolazione. Tanti complimenti poi alla Signora Direttrice, alla Damina Ferrari, e ad ognuna del Conservatorio. Il Signore le ricolmi tutte, in queste Sante Feste, delle sue più dolci benedizioni, e le faccia vivere sempre più unicamente a Lui, e per Lui. Non si dimentichino di questa miserabile nelle sante loro orazioni, ed abbracciandola col più sincero attaccamento, la lascio nel Cuor Santissimo di Maria e mi confermo per sempre Di Lei Carissima Figlia
Milano dalla Certosina li 20 Marzo 1826 1 NB. Firma autografa. Dev.ma Serva ed Aff.ma Madre Maddalena di Canossa 1 Figlia della Carità
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LETTERE DI MADDALENA DI CANOSSA VOL
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prime maestre continuavano ad alter
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AD ANTONIO ROSMINI 696(Bergamo#1831
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AL SIGNOR BONETTI 697(Verona#1821.0
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dar principio all'opera. Li sostenn
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maggiore tra essi volesse accettarl
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gliela farò similmente tenere. Mi
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feste alla Dottrina cristiana dei r
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anche a lasciar tutto. Si ricorder
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Massa, con questo che accettando ne
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BERGAMO Al Nobile e Molto Reverendo
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BERGAMO All 'Illustrissimo Molto Re
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carità, per quanto spenderà vi sa
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La prego dei miei doveri alla di Le
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quell’ottima persona a cui diede
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Calassanzio 11 , e non si trattava,
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Mi raccomando quanto posso alle san
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Il Signor Don Clemente non l’ho p
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ACQUISTO DELLA CHIESETTA DI S. MARI
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[Verona] Giugno 1831 [ Conte ANTONI
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AD ANTONIETTA COCCHIGNONI 751(Veron
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di sapere il numero del protocolo e
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parlato latino, che vuoi di più? T
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accomoda e faremo il nostro stromen
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iguardo di Maria santissima Addolor
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per un opera di carità il Signore
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Preghi e faccia pregare per me che
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PRESENTAZIONE LONATO L’ amena loc
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Le confermo il mio rispetto, e la m
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La gioia del Manziana nell’annunc
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[marzo l820] AL SIGNORE CARLO MANZI
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Di Lei Pregiatissimo Signor Carlo B
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Arciprete 2 ed al Reverendissimo Pa
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Ripeto mi lasci però un po’ di t
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PRESENTAZIONE ROVATO Durante il per
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AL MARCHESE FRANCESCO CASATI 822(Be
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APPENDICE DA MONS. NAVA A 119(Bresc
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PRESENTAZIONE MASSA Il Ducato di Ma
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mi scrissero, né io non ebbi più
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poveri fanno molto, ma io non ho av
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quantunque la nostra Elena gliene a
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Pochi giorni sono ebbi lettera da M
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a Milano, voglio ossequiarlo certam
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vale a dire studiò molto bene, ade
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Già mi posso sbagliare. Ad ogni mo
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servirla personalmente prima d'impe
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Verona le sottoporrò l'elenco vole
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consegnata e sul punto non voglio m
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TREVISO A MONS. SEBASTIANO SOLDATI
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BRENO A DON GIOVANNI RONCHI E DON G
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MONZA AL PADRE GIANFILIPPO LEONARDI
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NB. Le lettere che seguono fino al
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AD ANTONIO SCHIAVONI 937(Verona#182
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questo contento. Parlai qui con una
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Mia nipote sino l’altro jeri fu s
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Siccome dalla mancanza di questa cu
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degnissimo signor Francesco posso e
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Infermi dell'Ospitale senza mercede
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Santissima in sette varie volte sec
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In terzo luogo le Sorelle pure dall
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2) S'impiegano per l'assistenza del
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