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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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A DON GABELLINI<br />

856(Milano#1825.06.17)<br />

La <strong>Canossa</strong>, che non avrebbe fatto un passo per visitare spontaneamente dei Santuari, insiste sull‟attesa <strong>di</strong><br />

raggiungere quello <strong>di</strong> Loreto e quello <strong>di</strong> San Ciriaco. Si cautela così contro le insistenze <strong>di</strong> Don Gabellini, che<br />

desidera conoscere per concertare con lui il da farsi, ma a cui non può fissare un periodo.<br />

V. G. e M. Veneratissimo Signor Arciprete<br />

Mi andai ritardando il vantaggio <strong>di</strong> riscontrare Vostra Signoria Molto Illustre e Reveren<strong>di</strong>ssima<br />

sulla lusinga <strong>di</strong> poterle pur <strong>di</strong>r qualche cosa <strong>di</strong> preciso intorno la bramata mia visita al Santuario <strong>di</strong><br />

Loreto. Ma vedendo, che per le tante circostanze ed occupazioni, niente ancora posso determinare, non<br />

voglio almeno privarmi dell’onore <strong>di</strong> seco Lei trattenermi in iscritto. La ringrazio vivamente delle<br />

gentilissime <strong>di</strong> lei esibizioni, e stia certa,che tosto che potrò stabilire la desiderata gita alla Santa Casa,<br />

non mancherò <strong>di</strong> prevenirla, non solo, ma ben anche passerò da Rimini prima <strong>di</strong> colà portarmi per poter<br />

col <strong>di</strong> Lei mezzo ossequiare Monsignor loro Vescovo 1 , conoscere s’Ella lo giu<strong>di</strong>cherà opportuno la<br />

Damina Ferrari 2 , in<strong>di</strong> recarmi al <strong>di</strong> Lei Conservatorio <strong>di</strong> Coriano 3 per avere il contento <strong>di</strong> abbracciare<br />

tutte coteste ottime Figlie e trattenermivi que’ pochi momenti che potrò, onde meglio possiamo in voce<br />

tutto combinare, e concertare alla maggior Gloria del Signore.<br />

Parlando poi <strong>di</strong> Loreto le <strong>di</strong>rò, che del Conservatorio dal Signor Canonico Cristianopoli, intesi<br />

già da molto tempo a parlarne assai vantaggiosamente; parmi fosse <strong>di</strong>retto da una <strong>di</strong> Lui Sorelle. Mi<br />

sarà cosa molto gra<strong>di</strong>ta poter fare la conoscenza d’una persona, che stimo da gran tempo per relazioni.<br />

Rapporto ad Ancona spero non vi saranno <strong>di</strong>fficoltà per cui non posso ripatriarmi da quella parte. Se il<br />

Signore come non saprei dubitarne mi lascia effettuare questo piccolo viaggio, mi pare voglia<br />

accordarmi tutte le sod<strong>di</strong>sfazioni essendo che un altro de’ miei desideri era quello <strong>di</strong> venerare, e vedere<br />

la miracolosa Imagine <strong>di</strong> Maria Santissima, in S. Ciriaco 4 , ma neppur <strong>di</strong> ciò avrei parlato senza la<br />

combinazione, ch’Ella mi presenta.<br />

Frattanto faccia la carità <strong>di</strong> assistermi coll’orazione, perché io possa <strong>di</strong>ventar santa davvero, com’Ella<br />

desidera, e come io pure vorrei, ma fino adesso non ve ne è principio. Se anche alle volte passasse<br />

qualche po’ <strong>di</strong> tempo senza ch’io le scrivessi, non tema Ella mai, ch’io mi <strong>di</strong>mentichi <strong>di</strong> Coriano, ma lo<br />

attribuisca ai presenti miei viaggi ed ai molteplici miei affari.<br />

Veda Vostra Signoria Molto Illustre e Reveren<strong>di</strong>ssima com’io le scrivo questa volta da Milano,<br />

ove mi portai per oggetto <strong>di</strong> ossequiare, come feci, gli Augusti nostri Sovrani 5 , i quali si degnarono<br />

riguardare con tanta bontà l’Istituto, e la povera mia persona. Non so se qui mi fermerò anche il mese<br />

venturo, <strong>di</strong>pendendo ciò dal fissarsi da queste Dame <strong>di</strong> Milano l’epoca in cui desiderano fare gli<br />

Spirituali Esercizj, che non poterono eseguire al tempo antecedentemente stabilito, ch’era la festività<br />

del Sacro Cuore. Adesso sono in qualche pensiero <strong>di</strong> farli la novena <strong>di</strong> Sant’Anna. In ogni modo per<br />

maggior sicurezza scrivendomi, favorisca <strong>di</strong>rigere le lettere a Verona, da dove me le faranno tenere,<br />

ove mi troverò.<br />

Mi faccia la grazia dei più cor<strong>di</strong>ali miei complimenti a coteste care Figlie, alle orazioni delle<br />

quali pure assai mi raccomando, e confermandole le proteste della rispettosa mia venerazione, me le<br />

raffermo.<br />

Di Vostra Signoria Molto Illustre e Reveren<strong>di</strong>ssima<br />

1 Mons. Zollio Ottavio, vescovo <strong>di</strong> Rimini (Ep. II/1, lett. 650, n. 4, pag. 605).<br />

2 Isabella Ferrari (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).<br />

3 L’istituzione, per allora laica, che risaliva al Gabellini e a Prudenza Uccellini.<br />

4 Ad Ancona.<br />

5 Francesco I e Carolina <strong>di</strong> Baviera.

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