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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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A MONS. ZOPPI<br />

849(Trento#1828.07.29)<br />

La <strong>Canossa</strong> sta preparandosi per andare, in settembre, a Coriano. Ne è un poco preoccupata per cui chiede<br />

preghiere. Dà poi notizie <strong>di</strong> Milano, dove l‟attività caritativa è sempre più intensa, e <strong>di</strong> Trento, dove, il 21<br />

giugno, è avvenuta l‟erezione formale.<br />

VG e M Illustrissimo e Reveren<strong>di</strong>ssimo Monsignore<br />

Egli è pure del tempo, che desidero aver l’onore <strong>di</strong> scrivere alla Signoria Vostra Illustrissima e<br />

Reveren<strong>di</strong>ssima. Il continuo mio girare, le occupazioni straor<strong>di</strong>narie, che mi circondano quando vado<br />

come feci nelle nostre Case per l'esercizio <strong>di</strong> qualche Ramo <strong>di</strong> carità dell'Istituto, e le occupazioni della<br />

novella fondazione in cui mi trovo, resero sin quì infruttuosi i miei desiderj Adesso però che le cose quì<br />

in Trento sono già avviate, voglio approfittare dei primi momenti <strong>di</strong> libertà per proccurarmi questo<br />

vantaggio. Desidero, e spero che la <strong>di</strong> Lei salute sia buona, ma vorrei esserne assicurata Io pure grazie<br />

al Signore me la passo al mio solito, vale a <strong>di</strong>re colla mia frequenza de' salassi, e con qualche<br />

incomodetto, ma senza aver mai bisogno <strong>di</strong> letto, e potendo supplire negli incontri per bontà del<br />

Signore ai doveri maggiori.<br />

Le confesso che propriamente anche in questa fondazione ho esperimentato l'ajuto del Signore,<br />

e veramente mi dà Egli prove tali d'assistenza negli incontri, che dovrei aver coraggio d'incontrare<br />

qualsiasi cosa anche la più ardua. Eppure veda quanto sia grande la mia debolezza. Questo settembre<br />

debbo portarmi nuovamente in Romagna, essendo in<strong>di</strong>spensabile una nuova mia gita a Coriano 1 per<br />

quella proposta fondazione che si ricorderà essere vicina a Rimini. Eppure per molte circostanze mi dà<br />

un gran pensiero, e supplico caldamente la <strong>di</strong> Lei carità a voler raccomandare al Signore più del solito<br />

l'oggetto <strong>di</strong> questo nuovo viaggetto Le scriverò poi da colà. Cominciai da quello che mi resta da fare, e<br />

nulla <strong>di</strong>ssi alla Signoria Vostra Illustrissima e Reveren<strong>di</strong>ssima <strong>di</strong> quello che il Signore ha fatto.<br />

Forse mi abuserò della <strong>di</strong> Lei sofferenza a scriverle si lungamente ma mi parerebbe mancare a<br />

quella continua, e grata rimembranza <strong>di</strong> quanto deve alle paterne caritatevoli <strong>di</strong> Lei premure il minimo<br />

nostro Istituto, se ogni volta che le scrivo non gliene dassi le notizie. Non le parlerò <strong>di</strong> Milano dove gli<br />

Esercizj furono si numerosi che si cominciò a trattare <strong>di</strong> farli due volte all'anno, e ove crescono<br />

rapidamente le Compagne me<strong>di</strong>ante le premure dei buoni Milanesi, già sarà <strong>di</strong> ciò da Milano informata,<br />

ma le <strong>di</strong>rò che oltre i soliti Esercizj a Venezia si cominciò finalmente l'Ospitale delle Convalescenti 2 , il<br />

quale naturalmente essendo nel suo principio non lascia <strong>di</strong> darmi cure, e pensieri, ma va bene. Anche<br />

quel degnissimo, e santo novello Patriarca 3 vi ha tutto l'impegno. I trattati della cara mia isola <strong>di</strong><br />

Burano per l'Istituto pure sono ricominciati avendone interessato il nostro ottimo Principe Vice Re 4 , Il<br />

Patriarca ed il Parroco 5 , ma io credo che per questo affare Maria Santissima si abbia una protezione<br />

particolare. Di quest'ultima cosa forse sarà una mia supposizione. Insomma vedremo.<br />

Veniamo a Trento ove mi trovo da circa due mesi. Quì si trasferirono da Verona otto Compagne<br />

entrate per questa Casa, oltre <strong>di</strong> me e <strong>di</strong> Cristina. Il giorno <strong>di</strong> San Luigi da questo Principe Vescovo 6 fù<br />

fatta l'erezione formale nella nostra Chiesa de<strong>di</strong>cata alla Santissima nostra Madre Addolorata, della<br />

1 Coriano (Ep. I, lett. 339, n. 3, pag. 528)<br />

2 Ospedale delle Convalescenti (Ep. II/2, lett. 844,, pag. 1095).<br />

3 Mons Monico Giacomo, Patriarca <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 1, pag. 164).<br />

4 Principe Ranieri (Ep. I, lett. 299, n. 4, pag. 459).<br />

5 Sac. Giuriatti Giovanni, parroco <strong>di</strong> Burano (Ep. II/1, lett. 668, pag. 444)<br />

6 Mons, Luchin Francesco Saverio, principe vescovo <strong>di</strong> Trento (Ep. I, lett. 388, n 5, pag. 626).

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