epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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A MONS. ZOPPI 845(Verona#1827.07.09) Il Vescovo può mandare a prendere le sue tre neo maestre, senza però un termine perentorio. E' morta a Verona la giovane tirolese, lasciando un profondo vuoto. Pare che si riprendano i piani per la fondazione a Burano. V. G. e M. Illustrissimo e Reverendissimo Monsignore Dovetti accelerare il mio ritorno da Venezia per una visita che piacque al Signore fare a quella Casa, chiamando a se venerdì sera, giorno del mio arrivo, quella buonissima e bravissima giovane tirolese 1 , di cui già debbo averle parlato più volte. Questa, benché giovane di trentaun anno era sottosuperiora da un anno e mezzo. Detta perdita riempì tutte noi di amarissimo cordoglio. La sua morte fu quella de' giusti, siccome santa la vita. Speriamo ch'ella sarà già a quest'ora a godere il Sommo Bene, poiché oltre all'essere stata virtuosissima la sua condotta, ebbe anche campo di far penitenza in questo mondo nella lunga e penosissima malattia che sofferse con esemplar pazienza e rassegnazione. Tuttavia faccia la carità, Vostra Signoria Illustrissima e Reverendissima di raccomandar caldamente l'anima della defunta al Signore, e così pur tutte noi, e specialmente me, affinché l'imitiamo, e ci dia lume e modo di provedere alla sostituzione, cosa molto difficile in un'Istituto nascente che abbonda per bontà del Signore di gioventù che dà le migliori speranze, ma che poi sommamente scarseggia di soggetti maturi. A norma poi di quanto Ella si compiacque scrivermi, ho l'onore di significarle essere al suo termine il corso dell'educazione delle maestre e perciò la Signoria Vostra Illustrissima e Reverendissima può mandarle a prendere quando che comanda. La supplico solo ad avere riguardo unicamente al di Lei comodo, opportunità, o minore dispendio pel loro viaggio, essendo per me indifferente una settimana come l'altra, bramando solo ch'Ella abbia a minorarsi il peso quanto può. Già come le scrissi altra volta spero che la cara Francesca sarà un eccellente soggetto, benché di tutte non posso dargliene altro, che sempre più buone nuove. Vorrei lusingarmi che anche per li lavori Ella resterà contenta, solo non mi fu possibile far loro imparare il lavoro a telajo, per aver trovato esser cosa troppo greve, come meglio in voce le diranno. Ne hanno però appresi di tante altre sorti. Dell'Istituto non le dico nulla nella presente, avendogliene già parlato nell'ultima mia. Questa volta poi ho il contento di dirle che ho nuovamente un barlume di speranza per la fondazione di Burano, che è quell'isola abbandonata, alla quale da tanto tempo aspiro, avendo il nostro buon Principe Vicerè 2 date buone speranze al Parroco 3 di colà, di assisterlo per quest'oggetto, onde faccia l'acquisto d'un diroccato convento. Ed anzi condussi qui meco una buranella. Vegga Vostra Signoria Illustrissima e Reverendissima come adesso il Signore mostra di voler esaudire le brame di quel Parroco, e di quel povero popolo e tutto per cagione di Maria Santissima. Mi tengo sicura che un momento o l'altro Egli farà lo stesso per Massa e sopra le mie disposizioni in tutto quello che posso ella sempre conti liberamente. Aggradisca Vostra Signoria Illustrissima e Reverendissima i sinceri sentimenti della mia distinta venerazione, e del mio rispetto. Di Vostra Signoria Illustrissima e Reverendissima 1 Olivieri Beatrice di Riva di Trento (Ep. I, lett. 339 n. 5, pag. 529). 2 Principe Ranieri (Ep. I, lett. 299, n. 4, pag. 459). 3 Sac. Giovanni Giuriatti, parroco di Burano (Ep. II/1, lett. 668, pag. 444)

PS. Mi faccia la carità di domandare per me fortezza al Signore, avendone proprio in questa circostanza propriamente bisogno. Verona San Giuseppe 9 luglio 1827 (Timbro partenza) VERONA (Timbro arrivo intermedio) VOGHERA All'Illustrissimo e Reverendissimo Signore Monsignor Francesco Maria Zoppi Vescovo Degnissimo di Massa e Carrara GENOVA per MASSA 4 NB. Autografi della Canossa poscritto e firma. Umil.ma Ubb.ma Osseq.ma Serva Maddalena di Canossa Figlia della Carità 4

PS. Mi faccia la carità <strong>di</strong> domandare per me fortezza al Signore, avendone proprio in questa circostanza<br />

propriamente bisogno.<br />

Verona San Giuseppe 9 luglio 1827<br />

(Timbro partenza) VERONA<br />

(Timbro arrivo interme<strong>di</strong>o) VOGHERA<br />

All'Illustrissimo e Reveren<strong>di</strong>ssimo Signore<br />

Monsignor Francesco Maria Zoppi<br />

Vescovo Degnissimo <strong>di</strong> Massa e Carrara<br />

GENOVA per MASSA<br />

4 NB. Autografi della <strong>Canossa</strong> poscritto e firma.<br />

Umil.ma Ubb.ma Osseq.ma<br />

Serva <strong>Maddalena</strong> <strong>di</strong> <strong>Canossa</strong> Figlia della Carità 4

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