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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANTONIO ROSMINI<br />

704(Verona#1822.10.23)<br />

La <strong>Canossa</strong> chiede informazioni, per alcuni suoi conoscenti, sul Liceo <strong>di</strong> Venezia, ma quello che il Rosmini non<br />

deve ignorare é che il primo tentativo <strong>di</strong> dar vita alla Congregazione dei Figli della Carità, <strong>di</strong> cui gli aveva<br />

scritto nella lettera del 3 ottobre 1821, e ancora più il 27 <strong>di</strong>cembre, é fallito. Rimangono i primi due laici che,<br />

nel ritiro su <strong>di</strong> una montagna, stanno cercando <strong>di</strong> capire il vero piano <strong>di</strong>vino.<br />

V. G. e M. Veneratissimo Signor Don Antonio,<br />

Le sorprenderà forse, Veneratissimo Signor Don Antonio, che in mezzo a tanti affari io venga<br />

ad incomodarla, per domandarle informazione <strong>di</strong> un luogo d'altra città, ma l'assicuro che conoscendo, e<br />

stimando tanto il <strong>di</strong> Lei modo <strong>di</strong> pensare, e le giustissime <strong>di</strong> Lei vedute, mi faccio coraggio <strong>di</strong><br />

rivolgermi a Lei, che per quanto so pienamente conosce il Liceo <strong>di</strong> cui sono per parlarle. Da ottima<br />

persona, vengo pregata <strong>di</strong> procurarle una ingenua informazione del Liceo <strong>di</strong> Venezia 1 , essendovi una<br />

buona Signora che ha un figlio unico, conseguentemente al doppio caro, e questa come il padre,<br />

bramerebbe trovare un luogo nello Stato nostro, dove fosse educato nobilmente non solo, ma più<br />

ancora virtuosamente, e d'alcuna persona fu ad essa messo in vista il Regio Liceo <strong>di</strong> Venezia. Supplico<br />

dunque, Vostra Signoria Illustrissima e Molto Reverenda, a volermi <strong>di</strong>re su <strong>di</strong> ciò la <strong>di</strong> Lei opinione.<br />

Già può essere sicura che approfittando dei lumi, ch'Ella sarà per favorirmi, non si saprà com'io<br />

gli abbia avuti, ma creda che si tratta <strong>di</strong> fare un'atto <strong>di</strong> carità non piccola, essendo troppo <strong>di</strong>cisivo, che i<br />

figli che crescono, e che massimamente sembra siano destinati, a sostenere la propria famiglia, siano<br />

educati bene.<br />

Sò bene, che non si saprebbe cosa desiderare <strong>di</strong> più <strong>di</strong> quell'ottimo, e degno Provve<strong>di</strong>tore 2 , e che<br />

frequentemente la buona <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> simili, pubblici locali <strong>di</strong>pende in gran parte dai Superiori, ma<br />

talvolta o i subalterni, o altre combinazioni prodotte dalle circostanze impe<strong>di</strong>scono, o almeno infirmano<br />

le buone intenzioni <strong>di</strong> chi <strong>di</strong>rige. Resto dunque colla lusinga, che vorrà darmi tutte quelle nozioni che<br />

potrà.<br />

L'altro affare <strong>di</strong> cui ebbi l'onore <strong>di</strong> parlarle, dalla parte che l'anno scorso sembrava volesse<br />

stabilirsi, si può <strong>di</strong>re caduto, ma , quelle due p<strong>ii</strong>ssime persone, <strong>di</strong> cui pure <strong>di</strong>e<strong>di</strong> a Lei ragguaglio sino<br />

dal principio, non solo sono sempre perseveranti, ma a momenti dopo aver passato croci d'ogni sorte,<br />

Dio li ha messi in piena libertà. Agli occhi nostri sembra che avrebbero bisogno <strong>di</strong> un sacerdote in<br />

compagnia, per altro i <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> Dio sono <strong>di</strong>fferenti dai nostri, e vedremo in progresso cosa il Signore<br />

<strong>di</strong>sporrà. Intanto vanno ad abitare sù d'una montagna, ed a prepararsi a servire i prossimi coll'orazione,<br />

ed altre pratiche <strong>di</strong> pietà. Se il Signore aprirà una strada sollecita ne avrei piacere doppio, sino che c'è<br />

Sua Maestà ch'io credo aggra<strong>di</strong>rebbe molto tal cosa. Io spero che lo scioglimento primo, abbia da<br />

giovare ad un più stabile iniziamento. Raccomando questo affare, come la fondazione <strong>di</strong> Trento, alla<br />

carità delle <strong>di</strong> Lei orazioni; supplicandola <strong>di</strong> aver memoria <strong>di</strong> me pur col Signore. Non ebbi ancora<br />

l'onore <strong>di</strong> presentarmi al Sovrano, non avendo cominciato a dare u<strong>di</strong>enza, se non che, se non isbaglio<br />

lunedì. Dopo subito, bramo se posso ritornare a Bergamo, colle mie care conta<strong>di</strong>ne, avendone<br />

quest'anno varie in educazione. Favorisca de' miei doveri a tutta le degnissima <strong>di</strong> Lei famiglia, ma in<br />

particolare alla Carissima Signora Margherita.<br />

Colma <strong>di</strong> venerazione, rispettosamente mi segno<br />

1 Liceo Classico Statale « Marco Foscarini », situato verso le Fondamenta Nuove <strong>di</strong> Venezia.<br />

2 Mons. Traversi Antonio, provve<strong>di</strong>tore dell’I. R. Liceo <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 2, pag. 165).

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