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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AL SIGNOR ANGELINI<br />

815(Verona#1825.10.13)<br />

Sono state fatte proposte migliori per l‟acquisto della casa caprini e il signor Angelini chiede alla <strong>Canossa</strong><br />

se devono accettare quelle o attendere ancora. La Marchesa sarebbe del parere <strong>di</strong> aspettare qualche altra<br />

offerta, tuttavia si rimette a chi è più competente, anche perchè, essendo sul luogo, può dare un giu<strong>di</strong>zio più<br />

valido. In quanto alla fabbrica nel convento <strong>di</strong> Sant‟Orsola e a accorgimenti, che sarebbero troppo costosi,<br />

prega <strong>di</strong> attendere il suo arrivo a Rovato: la decisione sarà più facile.<br />

V:G: e M: Stimatissimo signor Antonio<br />

Non voglio perdere l’opportuno incontro del signor N.N. cugino dell’ottima nostra novizia<br />

signora Domenica Lazzaroni 1 per riscontrare al punto che la ricevo la pregiata <strong>di</strong> lei lettera,<br />

stimatissimo signor Antonio. Mi lusingo avrà ella dalla posta ricevuta un altra mia in riscontro<br />

dell’antecedente pure gentilissima sua. Sento dunque come il Signore apertamente bene<strong>di</strong>ce le<br />

nostre intenzioni, ed una delle particolari <strong>di</strong> Lui bene<strong>di</strong>zioni si è il <strong>di</strong> lei interessamento per<br />

quest’Opera, e per la <strong>di</strong> lei bontà.<br />

Volendo ella però come tutti gli altri che per noi s’interessano sapere la debole mia<br />

oppinione intorno alla conclusione del contratto della casa della buona signora Margherita Caprina 2 ,<br />

<strong>di</strong>etro le ultime esebizioni <strong>di</strong> cui quella del buon signor Lacellotti è sin qui la maggiore, sono<br />

sempre nel doverle <strong>di</strong>re, al caso che ultimamente ebbi il vantaggio <strong>di</strong> significarle cioè, <strong>di</strong> dover par<br />

lare senza piena cognizione <strong>di</strong> causa essendo solitamente tali affari da determinarli in relazione dei<br />

Paesi potendo accadere in alcun luogo, che le esebizioni prime si <strong>di</strong>minuiscono non accettate subito,<br />

ed in altri, che si aumentino le offerte. Non<strong>di</strong>meno se avessi a <strong>di</strong>re io andrei procrastinando alcun<br />

poco ancora parendomi, che si possa aspettarsi qualche altro aumento, ma in questo come per un<br />

epoca stabile da concludersi il contratto, io mi rimetto alla <strong>di</strong> lei saggezza, e cognizione, come al<br />

parere della mia stimatissima e cara signora Margherita.<br />

Intorno poi a quanto ella mi riflette sulla fabbrica da eseguirsi, ben comprendo, che sarebbe<br />

<strong>di</strong> bellissima simetria il continuare il porticato sino alla Chiesa, e farlo girare <strong>di</strong>etro a questa sino al<br />

coro laterale già <strong>di</strong>ssegnato, ma secondo me notabile molto più <strong>di</strong> quello ch’io m’intendeva,<br />

andrebbe a <strong>di</strong>venire la spesa, giacchè questo porticato converrebbe poi anche <strong>di</strong>ffenderlo dall’aria, e<br />

chiuderlo conseguentemente, dovendo essere giorno, e notte la strada questa che conduce alla<br />

Chiesa, e quando non vengano moltiplicate le offerte della casa che ven<strong>di</strong>amo, non abbiamo al<br />

momento da poter <strong>di</strong>sporre, se non che <strong>di</strong> sei, o sette cento svanziche 3 . Perciò io <strong>di</strong>rei concluso al<br />

momento che giu<strong>di</strong>cheranno più vantaggioso il contratto, cominciare la fabbrica dai due coretti<br />

laterali.<br />

Del tempo necessariamente ci vorrà a maturare tutto ciò, in questo intervallo gli spirituali<br />

Esercizj delle Dame <strong>di</strong> Milano mi obbligheranno <strong>di</strong> ripassare dalle loro parti, nel qual caso io verrò<br />

qualche momento a Rovato dove oltre il piacere <strong>di</strong> riverirli, potrò in voce meglio comunicarle le<br />

mie idee, e combinandole colle saggie <strong>di</strong> lei viste, misurate le nostre forze, con lei concludere il<br />

migliore.<br />

Per non perdere l’incontro termino subito, pregandola de’ miei cor<strong>di</strong>ali complimenti alla mia<br />

cara Margherita, come de’ miei doveri a tutta l’ottima <strong>di</strong> lei famiglia, e presentandole quelli della<br />

buona Lazzaroni, estensibili alla degnissima <strong>di</strong> lei figlia signora Giuseppa 4 , passo a confermarmi<br />

per sempre, raccomandandomi caldamente alle orazioni<br />

Di lei stimatissimo signor Antonio<br />

Verona San Giuseppe 13 ottobre 1825<br />

__________________<br />

NB. Minuta con qualche breve correzione autografa della <strong>Canossa</strong>.<br />

1 Domenica Lazzaroni (Ep. II/2, lett. 813, n. 3, pag. 1021)<br />

2 Margherita Caprini , « fondatrice» <strong>di</strong> Rovato (Ep. II, lett. 809, n. 3, pag. 1015).<br />

3 Svanzica, antica moneta austriaca (Ep. II/2, lett. 749, n. 2, pag. 861).<br />

4 Giuseppa Angelini, figlia <strong>di</strong> Antonio Angelini e sorella del sacerdote Giuseppe Angelini (Ep. II/2, lett. 797, n. 3, pag.<br />

983).

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