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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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DAL MANZIANA<br />

A 118(Brescia#1833.11.29)<br />

Perchè ritardare la fondazione, oltre la data fissata per il maggio 1835, quando, con interventi <strong>di</strong>sattesi e<br />

miracolosi, si è trovata la casa, chi l‟ha pagata, chi sancirà il contratto, chi ha offerto la Cappellania e chi<br />

<strong>di</strong>spone il danaro per il mantenimento delle Religiose senza limite <strong>di</strong> tempo? Queste le domande incalzanti del<br />

Manziana, che ha fretta, ma che ignora che un‟altra data era già fissata: il 10 aprile 1835, la morte della<br />

<strong>Canossa</strong>.<br />

Veneratissima signora Marchesa<br />

Viva Gesù e Maria in eterno e così sia<br />

Ella mi ha prevenuto colla veneratissima sua 26 spirato, giuntami nel momento ch’io le scriveva per<br />

sapere se occorreva la Messa coti<strong>di</strong>ana nella Capella dell’Istituto. Io aveva or<strong>di</strong>ne d’interpellarla sopra<br />

ciò, e <strong>di</strong> significarle che si è offerta persona incognita a fondare una Capellania, avendo a quest’ora<br />

consegnato in mano del Reveren<strong>di</strong>ssimo signor Arciprete una somma <strong>di</strong> sole lire mille <strong>di</strong> Milano a tal<br />

uopo, coll’assicurarlo che a poco a poco verserà anche il resto. Ella vede che la Divina Bontà<br />

mirabilmente provvede a tutto, se si considera che in un giorno si ha trovato il locale, che non si poteva<br />

trovare meglio, ed il 2° giorno persona nascosta, che si è offerta a pagarlo, il 3° giorno fù stabilito il<br />

contratto, ed in quin<strong>di</strong>ci sancito con pubblico istromento, e poi persona incognita che si offre <strong>di</strong><br />

eriggere la Capellania. Al certo sono gli Angeli santi protettori delle Figlie della Carità e <strong>di</strong> Bergamo e<br />

<strong>di</strong> Verona, che sono qui venuti a conferire coi nostri <strong>di</strong> Brescia per impegnarli ad inspirar cotali persone<br />

onde formare il grande e<strong>di</strong>fizio, che ardentemente si desidera effettuato e stabilito per il maggio futuro<br />

1835.<br />

Se il tutto colima a prestezza e sollecitu<strong>di</strong>ne, perché <strong>di</strong>fferire così opera sì santa, sì utile, e sì<br />

cara a Dio? Non sarebbe un furto al pubblico bene, ed alla gloria del nostro Dio il ritardarla? Posciachè<br />

non bastano le lire mille austriache all’anno per due anni; evvi persona solida, che si obbligherà e per<br />

quattro, e per cinque anni con legale obbligazione per sè, ed ere<strong>di</strong> suoi, ed anche per sei anni. Ella vede,<br />

che il Signore le preparerà tutti i fondamenti per l’e<strong>di</strong>fizio <strong>di</strong> sua gloria. Ma che più. Senta, mia<br />

veneratissima Matrona, aliquid mirabile. La gran Protettrice delle Figlie della Carità, Maria santissima<br />

Addolorata, è concorsa, ed ha voluto che l’Istituto fosse eretto vicino a lei, quasi contiguo al suo altare.<br />

Si certamente. Esiste la loro casa nella Parrocchia <strong>di</strong> Sant’Alessandro 1 ove si venera questa grande<br />

Madre in special modo da tutta Brescia, e Diocesi, ove sono aggregati immenso numero de’ devoti, e<br />

ne ricevono grazie continue. Vi è inscritto per singolar <strong>di</strong>vozione anche il Reverendo signor Don Pietro<br />

Leonar<strong>di</strong> <strong>di</strong> costà. Se vedesse che feste solenni si fanno, e in quanta folla concorrono ad onorarla, e ad<br />

interceder grazie! Ella vede, mia veneratissima Marchesa, che buon pro glie preparato a venire a<br />

piantarsi all’ombra <strong>di</strong> questa adorabil Madre! Non si ricorda, che colla sola sua immagine ella scacciò<br />

il <strong>di</strong>avolo da un ossessa?<br />

Le abbiamo preparato anche un Protettore, ed una Protettrice <strong>di</strong> questa terra, sono due santi<br />

Cavalieri <strong>di</strong> riguardo, marito e moglie <strong>di</strong> maschia pietà,saranno utili anche questi, e renderanno onore, e<br />

gloria a Dio, ed all’Istituto.<br />

Orsù dunque, veneratissima signora Marchesa, in omnibus operibus tuis esto velox, <strong>di</strong>ce lo<br />

Spirito Santo. Desidera il Reveren<strong>di</strong>ssimo signor Arciprete 2 , ch’ella privatamente acceleri, e faccia la<br />

1 Parrocchia <strong>di</strong> S ALESSANDRO, che sorge nell’attuale Via Moretto<br />

2 Mons. Faustino Pinzoni (Ep. II/2, lett. 788, n. 3, pag. 973).

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