epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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cuore della signora Marchesa. Essa è stata proprio inspirata dall’alto a preferire la fondazione in Brescia, piuttosto che altrove. In fatti noi siamo i più vicini al suo cuore. Frattanto io la lascio nella dolce e santa dilezione di Dio, con umiliarle i più distinti ossequi di gratitudine, e di venerazione. Ma nulla ho detto della signora Cristina 4 . Oh povero me! Faccia lei le mie parti ardentissime. Brescia li 12 novembre 1833 4 Cristina Pilotti (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). Umilissimo Obbligatissimo Servitore Carlo Manziana

DAL MANZIANA A 118(Brescia#1833.11.29) Perchè ritardare la fondazione, oltre la data fissata per il maggio 1835, quando, con interventi disattesi e miracolosi, si è trovata la casa, chi l‟ha pagata, chi sancirà il contratto, chi ha offerto la Cappellania e chi dispone il danaro per il mantenimento delle Religiose senza limite di tempo? Queste le domande incalzanti del Manziana, che ha fretta, ma che ignora che un‟altra data era già fissata: il 10 aprile 1835, la morte della Canossa. Veneratissima signora Marchesa Viva Gesù e Maria in eterno e così sia Ella mi ha prevenuto colla veneratissima sua 26 spirato, giuntami nel momento ch’io le scriveva per sapere se occorreva la Messa cotidiana nella Capella dell’Istituto. Io aveva ordine d’interpellarla sopra ciò, e di significarle che si è offerta persona incognita a fondare una Capellania, avendo a quest’ora consegnato in mano del Reverendissimo signor Arciprete una somma di sole lire mille di Milano a tal uopo, coll’assicurarlo che a poco a poco verserà anche il resto. Ella vede che la Divina Bontà mirabilmente provvede a tutto, se si considera che in un giorno si ha trovato il locale, che non si poteva trovare meglio, ed il 2° giorno persona nascosta, che si è offerta a pagarlo, il 3° giorno fù stabilito il contratto, ed in quindici sancito con pubblico istromento, e poi persona incognita che si offre di eriggere la Capellania. Al certo sono gli Angeli santi protettori delle Figlie della Carità e di Bergamo e di Verona, che sono qui venuti a conferire coi nostri di Brescia per impegnarli ad inspirar cotali persone onde formare il grande edifizio, che ardentemente si desidera effettuato e stabilito per il maggio futuro 1835. Se il tutto colima a prestezza e sollecitudine, perché differire così opera sì santa, sì utile, e sì cara a Dio? Non sarebbe un furto al pubblico bene, ed alla gloria del nostro Dio il ritardarla? Posciachè non bastano le lire mille austriache all’anno per due anni; evvi persona solida, che si obbligherà e per quattro, e per cinque anni con legale obbligazione per sè, ed eredi suoi, ed anche per sei anni. Ella vede, che il Signore le preparerà tutti i fondamenti per l’edifizio di sua gloria. Ma che più. Senta, mia veneratissima Matrona, aliquid mirabile. La gran Protettrice delle Figlie della Carità, Maria santissima Addolorata, è concorsa, ed ha voluto che l’Istituto fosse eretto vicino a lei, quasi contiguo al suo altare. Si certamente. Esiste la loro casa nella Parrocchia di Sant’Alessandro 1 ove si venera questa grande Madre in special modo da tutta Brescia, e Diocesi, ove sono aggregati immenso numero de’ devoti, e ne ricevono grazie continue. Vi è inscritto per singolar divozione anche il Reverendo signor Don Pietro Leonardi di costà. Se vedesse che feste solenni si fanno, e in quanta folla concorrono ad onorarla, e ad interceder grazie! Ella vede, mia veneratissima Marchesa, che buon pro glie preparato a venire a piantarsi all’ombra di questa adorabil Madre! Non si ricorda, che colla sola sua immagine ella scacciò il diavolo da un ossessa? Le abbiamo preparato anche un Protettore, ed una Protettrice di questa terra, sono due santi Cavalieri di riguardo, marito e moglie di maschia pietà,saranno utili anche questi, e renderanno onore, e gloria a Dio, ed all’Istituto. Orsù dunque, veneratissima signora Marchesa, in omnibus operibus tuis esto velox, dice lo Spirito Santo. Desidera il Reverendissimo signor Arciprete 2 , ch’ella privatamente acceleri, e faccia la 1 Parrocchia di S ALESSANDRO, che sorge nell’attuale Via Moretto 2 Mons. Faustino Pinzoni (Ep. II/2, lett. 788, n. 3, pag. 973).

cuore della signora Marchesa. Essa è stata proprio inspirata dall’alto a preferire la fondazione in<br />

Brescia, piuttosto che altrove. In fatti noi siamo i più vicini al suo cuore.<br />

Frattanto io la lascio nella dolce e santa <strong>di</strong>lezione <strong>di</strong> Dio, con umiliarle i più <strong>di</strong>stinti ossequi<br />

<strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne, e <strong>di</strong> venerazione. Ma nulla ho detto della signora Cristina 4 . Oh povero me! Faccia lei<br />

le mie parti ardentissime.<br />

Brescia li 12 novembre 1833<br />

4 Cristina Pilotti (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />

Umilissimo Obbligatissimo Servitore<br />

Carlo Manziana

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