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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AL SIGNORE CARLO MANZIANA<br />

805(Verona#1833.11.28)<br />

Il provvido entusiasmo <strong>di</strong> Manziana, che vorrebbe precorrere i tempi per la fondazione, avrebbe già risolto i<br />

problemi più rilevanti, ma la <strong>Canossa</strong> è sempre dubitosa perchè teme <strong>di</strong> esigere troppo dalla generosità dei<br />

Bresciani, ma d'altra parte, non <strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> mezzi propri, deve assicurarsi che l‟esclusivo non manchi. Per<br />

questo, oltre ad altre chiarificazioni, espone la necessità <strong>di</strong> una cappellania per la Santa Messa comunitaria.<br />

V.G.M. Pregiatissimo Signor Carlo Manziana<br />

Cf. App. A. 118, lett. 29 novembre 1833<br />

Verona li 28 novembre 1833<br />

Quasi quasi le ho dato motivo <strong>di</strong> pensar male <strong>di</strong> me. E' egli vero Pregiatissimo Signor Carlo?<br />

Scrivermi Ella una lettera tanto gentile, fervorosa, e giubbilante, ed io non rispondere come fossi fatta<br />

<strong>di</strong> pietra? Nò non mi creda in<strong>di</strong>fferente anzi con lei vivamente ringrazio il Signore della sua bontà, e<br />

misericor<strong>di</strong>a per noi, e dopo la <strong>di</strong>vina bontà ringrazio pur senza fine, Lei, e il Reveren<strong>di</strong>ssimo Signor<br />

Arciprete ed il nostro Padre Angelo e supplico <strong>di</strong> cuore Dio a voler rendere loro un abbondante<br />

ricompensa in questa vita e nell'altra.<br />

Da quanto Ella favorisce in<strong>di</strong>carmi nella pregiatissima sua, rilevo la bellezza, salubrità ed<br />

opportunità del locale. Il suo valore ed il tempo in cui potrà restar libero oltre <strong>di</strong> che sento pure la<br />

caritatevole loro <strong>di</strong>sposizione non solo <strong>di</strong> mobiliarlo ma anche <strong>di</strong> somministrare alla Casa per due anni<br />

le mille lire austriache. Non può negarsi che non sia una carità segnalata , ma e che devo <strong>di</strong>re se non<br />

che dovendo noi operare prudentemente e non mettere mano al ratro per rivolgerci poi in<strong>di</strong>etro ci<br />

converrà non precipitare il licenziamento delle famiglie in affitto sin che il Signore abbia finito <strong>di</strong><br />

provvedere. Non può credere quanto mi costi il dover ritornare su d'un trattato che sempre mi dà pena,<br />

e che com'ella sa dovetti sottoporlo loro a Brescia e confermarlo nella mia lettera. Le due mille<br />

austriache per i due primi anni sono un elemosina <strong>di</strong>stinta, ma non avendo l'Istituto mezzi proprj onde<br />

estendersi non può stabilirsi senza dare <strong>di</strong>sturbi più lunghi <strong>di</strong> due anni.<br />

Per tale oggetto dovetti scriverle nell'antecedente mia, che per alcuni anni avrei abbisognato <strong>di</strong><br />

tale soccorso sinche entrando nell'Istituto soggetti vocati e provveduti avesse questo potuto sussisterle<br />

da se, e l'assicuro che se il primo anno Dio provvede non riceverei certamente le(mille) 1000.<br />

austriache nel secondo, ma altrimenti accetto per mia parte la fondazione e confermo quanto <strong>di</strong>ssi ma<br />

conviene mi lascino quel tempo che mi si rende necessario ad avere i mezzi <strong>di</strong> sussistenza. Sappia anzi<br />

Pregiatissimo Signor Carlo che tanta è la mia premura per servire Brescia che feci in questi giorni un<br />

tentativo per la prima volta dacche ho l'Istituto per ottenere un piccolo soccorso da applicare alla<br />

fondazione <strong>di</strong> Brescia. Non ho ancora la risposta e vedo che dovrei a ritardar troppo a scriverle se<br />

volessi aspettarla prima <strong>di</strong> farlo. Non ommetto pratiche e cure prima per la gloria <strong>di</strong> Dio, e poi perche<br />

sono a loro obbligatissima.<br />

Se piacerà al Signore farmi riuscire glielo significherò, e ad ogni modo la terrò al fatto <strong>di</strong> tutto e<br />

cammineremo <strong>di</strong>etro la Divina Providenza, prendendo tutte le misure dovute per non fare passi<br />

anticipati per cui abbiamo poi da retrocedere.<br />

Cristina 1 penetratissima con me della loro ammirabile carità, e giubilante della loro bravura, mi<br />

commette tanti doveri da presentare unitamente a miei più rispettosi al Reveren<strong>di</strong>ssimo Signor<br />

1 Cristina Pilotti (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).

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