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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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AL SIGNORE CARLO MANZIANA<br />

794(Bergamo#1830.04.24)<br />

Malattie e spostamenti <strong>di</strong> sede hanno impe<strong>di</strong>to alla <strong>Canossa</strong> <strong>di</strong> ricevere le lettere del sacerdote Panzerini e <strong>di</strong><br />

sua cugina Erminia. Il Manziana giustifichi ad entrambi il ritardo e li avverta che il suo passaggio da Brescia<br />

sarà prossimo.<br />

V.G. e M. Pregiatissimo Signor Carlo<br />

Eccomi ad approfittare dell'esperimentata <strong>di</strong> Lei bontà, pregiatissimo Signor Carlo, per<br />

un'oggetto per cui l'incomodai l'ultimo volta, che fui a Brescia. Il Signor Don Vincenzo Panzerini 1 mi<br />

scrisse da Brescia il giorno 22 ed oggi ricevo la <strong>di</strong> Lui lettera. Lo stesso una antecedente me ne aveva<br />

scritto quì, quando era ancora a Milano, e le Compagne colà me la inviarono. Intanto che questa colà<br />

giunse, io venni a Bergamo, ma incomodata <strong>di</strong> salute, e qui venni il venerdì <strong>di</strong> Passione intenzionata <strong>di</strong><br />

partire per Verona il lunedì Santo.<br />

Effettivamente Michele 2 era venuto anche col legno a prendermi, ma sussistendo la febbre con<br />

una violentissima tosse, dovetti rimandare il legno a Verona, ed abbandonare sul più bello il progetto <strong>di</strong><br />

Trento.<br />

Le Compagne <strong>di</strong> Milano credendomi a Verona colà inviarono la lettera, che fu poi trattenuta<br />

anche a Verona perché restava la speranza, che mi vi ci sarei portata il martedì dopo Pasqua.<br />

Quantunque migliorata, neppur a tal epoca potei mettermi in viaggio. Quando ciò seppero le<br />

Compagne, la prima lettera del Signor Don Vincenzo qui spe<strong>di</strong>rono. Da tutto questo Ella comprende<br />

essermi anche la prima giunta recentemente. Da quella del prelodato Signor Don Vincenzo ricevuta<br />

oggi, rilevo trovarsi Egli e la <strong>di</strong> Lui cugina Signora Erminia Panzerini in Brescia da varj giorni, e mi<br />

domanda quando sarà il mio passaggio per costì.<br />

Non essendovi alla lettera ricapito alcuno, e temendo che la mia risposta gli possa essere<br />

ritardata, prego la sua bontà a volergli far sapere tutto questo, aggiungendogli, che siccome la mia<br />

salute, è presso che ristabilita, a Dio piacendo lunedì sera, o al più tar<strong>di</strong> martedì conto d'essere a<br />

Brescia, al mio solito alloggio già s'intende, vedrò anzi <strong>di</strong> sollecitare il possibile per avere una qualche<br />

ora da trattare colla Signora Erminia, e con Lui.<br />

Siccome però questa volta il mio viaggio deve essere sempre incerto, così mi resta il dubbio<br />

della salute della mia Compagna Cristina 3 , la quale nei giorni scorsi ebbe una violenta specie <strong>di</strong> colica,<br />

della quale anch'Essa sta molto meglio, ma non al caso da potermi assicurare pienamente che sarà in<br />

istato <strong>di</strong> partire lunedì, o martedì .<br />

Mi lusingo molto, che sarà in grado <strong>di</strong> farlo, non <strong>di</strong> meno se passasse anche martedì e non mi<br />

vedessero, vorrà <strong>di</strong>re che sarò proprio obbligata a lasciarla curare alcuni giorni. Faccia grazia de miei<br />

<strong>di</strong>stinti complimenti al Signor Don Vincenzo, ed alla cugina.<br />

Ella accetti i doveri <strong>di</strong> Cristina. Mi perdoni l'incomodo, che le reco, e mi creda quale piena<br />

d'obbligazioni con pienezza <strong>di</strong> stima mi do il vantaggio <strong>di</strong> raffermarmi.<br />

1 Sac. VINCENZO PANZERINI <strong>di</strong> Cedegolo, cugino <strong>di</strong> Erminia e fondatore del convento delle Suore Dorotee <strong>di</strong> Cemmo<br />

insieme con M. Cochetti <strong>di</strong> Rovato. Dalle Monografie <strong>di</strong> Storia bresciana, si ricava che in un primo tempo si svalorizzò<br />

l'incidenza <strong>di</strong> Don Vincenzo nella fondazione <strong>di</strong> Cemmo per attribuirla alla cugina Erminia, ma poi il Fossati « chiarì e<br />

mise in giusto rilievo i meriti dei due Passi, della Cocchetti, dei due Panzerini » e degli altri cooperatori (pag. 13). Il<br />

Panzerini fu anche Ispettore delle scuole <strong>di</strong> Valle Camonica.<br />

2 Michele Masina, il vetturale (Ep. I, lett. 357, pag. 564).<br />

3 Cristina Pilotti (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).

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