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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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[marzo l820]<br />

AL SIGNORE CARLO MANZIANA<br />

789(Verona#1820.03.**)<br />

La signora Erminia Panzerini, e il Manziana che tentano in ogni modo <strong>di</strong> convincere il Vescovo alla scelta delle<br />

Figlie della Carità, si accorgono sempre più che il prelato propende per le Orsoline. La signora però vorrebbe<br />

almeno incontrarsi con la <strong>Canossa</strong> e poiché sa che ella, andando a Bergamo, passerà per Brescia, insiste<br />

perché faccia una sosta preannunciata nella sua città. La Marchesa aveva già risposto ad un suo anteriore<br />

invito, ma la lettera doveva essere andata perduta. Nonostante queste pressioni, la <strong>Canossa</strong> <strong>di</strong>chiara che, per<br />

quanto sia grata per la fiducia nel suo Istituto, farà soltanto quanto deciderà il Vescovo, perché, solo per mezzo<br />

suo, riconoscerà la volontà del Signore.<br />

Stimatissimo Signor Carlo<br />

Unitamente alla pregiatissima <strong>di</strong> Lei risposta ricevetti una nuova lettera della buona Signora<br />

Erminia 1 la quale niente mi <strong>di</strong>ce d'avere ricevuto la precedente mia risposta alla prima sua lettera e<br />

nuovamente mi chiede un abboccamento al mio passaggio che non sò quando seguirà, aggiungendomi<br />

esservi persona rispettabile, la quale comprendo sarà il Signor Consigliere 2 da Lei in<strong>di</strong>catomi, che<br />

vorebbe parlarmi.<br />

Qui sotto già le trascrivo la lettera e la mia risposta.<br />

Stimatissimo Signor Carlo io non mi ricuso <strong>di</strong> parlare con questa buona Signora e coll'ottimo<br />

suo nipote ma non aderirò a qualsiasi più bella esibizione senza la libera e geniale volontà del<br />

zelantissimo e santo loro Prelato 3 nella voce del quale riconosco, parlando <strong>di</strong> Brescia, quella <strong>di</strong> Dio,<br />

non solo per la singolare venerazione che allo stesso professo, ma perchè suole il Signore manifestare il<br />

<strong>di</strong>vin suo volere col mezzo dei suoi santi Ministri, così se Egli vorrà muoverà quello <strong>di</strong> Monsignore e<br />

vedrà che in tal caso i desideri della Signora Erminia <strong>di</strong>verranno i suoi, ed io allora mi presterò con<br />

tutto il cuore in quello che potrò. Per conto mio dell'intrigante 4 manifestatosi la sera del 17 <strong>di</strong>cembre, il<br />

<strong>di</strong> Lui soggiorno è sotto i pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> Maria Santissima, onde io non lo conto per niente perchè comanda la<br />

nostra Signora.<br />

Per carità perdoni tanti <strong>di</strong>sturbi che il Signore le rimunererà con tante altre sue carità ed abbia<br />

intanto la bontà <strong>di</strong> essere persuasa <strong>di</strong> quella veracissima stima colla quale passo al vantaggio <strong>di</strong><br />

segnarmi<br />

___________________<br />

NB Minuta senza alcun autografo della <strong>Canossa</strong><br />

1 Erminia Panzerini (Ep. II/2, lett. 790, pag. 976).<br />

2 Consigliere RONCHI, marito <strong>di</strong> una nipote della Panzerini.<br />

3 Mons. Nava Gabrio Maria, Vescovo <strong>di</strong> Brescia (Ep. II/2, lett. 786, n. 3, pag. 969).<br />

4 Il demonio.

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