epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa
epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa
Venezia 25 novembre 1818 P.S. Il numero degli individui morti per la peste, è solo di circa nove, ed oggi si conta il giorno decimoterzo che nessun'altro nel lazaretto sia stato attaccato. All'Illustrissimo Signore Il Signor Don Gasparo Gaspari Arciprete Degnissimo L O N A T O Dev.ma Obbl.ma Serva Maddalena di Canossa Figlia della Carità
ALL’ARC. GASPARE GASPARI 780(Venezia#1821.02.20) La Canossa ha ritardato la sua risposta perché occupata dalle gravi condizioni della signora Teresa Guizzetti, affetta da cancro alla bocca. Ora assicura che è certo disponibile per Lonato e chiarisce, a grandi linee, la struttura del suo Istituto il quale, appena sia stabilizzato, non chiede, né allo Stato né ai privati, mezzi di sussistenza. Le scuole sono gratuite e le Regole non contemplano l'accettazione di scuole concesse dallo Stato. V G e M Veneratissimo Signor Arciprete Mi fù impossibile di riscontrare sul punto la pregiatissima lettera di Vostra Signoria Molto Illustre e Reverendissima, trovandomi in questi giorni più che mai occupata nell'assistenza della buona Signora Teresina Guizzetti 1 , la malattia della quale va sempre più innoltrandosi, a segno che oggi le fu amministrata l'estrema Unzione, benchè per altro secondo il corso della malattia, si possa lusingarsi, che l'avremo ancora con noi almeno qualche giorno. La di Lei bontà dunque vorrà perdonarmi questo involontario ritardo, ed anche mi condonerà il modo con cui scriverò questa lettera, venendo interrotta ogni momento, e non sapendo troppo, attesa la circostanza, dove mi abbia la testa. Quando il Signore disponesse il modo, Egli è verissimo che non ricuserei di mettere una Casa del minimo nostro Istituto anche in Lonato, semprechè potessimo combinarne lo stabilimento secondo le Regole nostre. Ella ben sà, che uno dei principali nostri Rami sono le scuole di carità, ed in queste cerchiamo d'attenerci ai sistemi delle scuole elementari minori, ma questo, come egualmente le è noto, lo facciamo gratuitamente, e senza aggravio veruno ne del pubblico, né di nessuno; cioè lo facciamo, non solo per vocazione, ma anche per poter continuare a farlo sempre nello stesso modo, anzi piuttosto sempre aumentando, che declinando. L 'accettare per impegno di stabilimento le scuole elementari per dovere, non è combinabile per noi, singolarmente in un principio di fondazione, dove si ricevono alla scuola tutte quelle ragazze che possiamo, ma avendo anche riflesso a non riceverne un numero tale, che ci renda impossibile poi la coltivazione dello spirito interno, senza del quale non potrebbe sussistere lungamente lo spirito vero di carità, oltre l'occuparci altresì, a formare i soggetti, in tutto ciò che per le scuole stesse conviene. Ella ben conosce, che accettato l'impegno, si debbono ricever tutte, ed io non vedrei il modo, sino almeno che la Casa non fosse bene stabilita, di soddisfare ad una cosa, ed all'altra. D’altronde, eccettuati gli anni primi, nei quali non ci è ora possibile, per nuove fondazioni, stabilirci senza qualche assistenza, quando vi è il locale, e vi sono i soggetti provveduti di quanto è abilito, noi non abbiamo bisogno, ne di dotazione, ne di stipendio alcuno, vivendo col nostro, e prestandoci gratuitamente. Forse in questo modo non soddisferò pienamente ai di Lei desiderj, Veneratissimo Signor Arciprete. L 'assicuro sinceramente, che non solo per la stima che ho per Lei, ma per la premura, che ho per Lonato, se le fosse riuscito di maggior opportunità, e che il tempo lo avesse permesso, non avrei avuto difficoltà di ricever per sei, o sette mesi, due, o tre Figliuole di vocazione vera allo stato verginale, ed all'assistenza della gioventù, ed educarle veramente per essere poi Maestre delle scuole elementari; ma sarebbe stato necessario, che fossero persone libere, e che non avessero altri impegni. Già tra circa due mesi dovrò passare da Lonato, ed in voce tratteremo meglio la cosa. Frattanto non mancheremo da miserabili di caldamente raccomandare l'affare alla cara nostra Madre Maria Santissima. Ella pure faccia la carità di fare lo stesso, non dimenticandosi neppure di quella, che colma di venerazione e di rispetto passa a protestarsi 1 Teresina Guizzetti, benefattrice dell’Istituto a Venezia (Ep. I, lett. 412, pag. 676).
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ALL’ARC. GASPARE GASPARI<br />
780(Venezia#1821.02.20)<br />
La <strong>Canossa</strong> ha ritardato la sua risposta perché occupata dalle gravi con<strong>di</strong>zioni della signora Teresa Guizzetti,<br />
affetta da cancro alla bocca. Ora assicura che è certo <strong>di</strong>sponibile per Lonato e chiarisce, a gran<strong>di</strong> linee, la<br />
struttura del suo Istituto il quale, appena sia stabilizzato, non chiede, né allo Stato né ai privati, mezzi <strong>di</strong><br />
sussistenza. Le scuole sono gratuite e le Regole non contemplano l'accettazione <strong>di</strong> scuole concesse dallo Stato.<br />
V G e M Veneratissimo Signor Arciprete<br />
Mi fù impossibile <strong>di</strong> riscontrare sul punto la pregiatissima lettera <strong>di</strong> Vostra Signoria Molto<br />
Illustre e Reveren<strong>di</strong>ssima, trovandomi in questi giorni più che mai occupata nell'assistenza della buona<br />
Signora Teresina Guizzetti 1 , la malattia della quale va sempre più innoltrandosi, a segno che oggi le fu<br />
amministrata l'estrema Unzione, benchè per altro secondo il corso della malattia, si possa lusingarsi,<br />
che l'avremo ancora con noi almeno qualche giorno. La <strong>di</strong> Lei bontà dunque vorrà perdonarmi questo<br />
involontario ritardo, ed anche mi condonerà il modo con cui scriverò questa lettera, venendo interrotta<br />
ogni momento, e non sapendo troppo, attesa la circostanza, dove mi abbia la testa.<br />
Quando il Signore <strong>di</strong>sponesse il modo, Egli è verissimo che non ricuserei <strong>di</strong> mettere una Casa<br />
del minimo nostro Istituto anche in Lonato, semprechè potessimo combinarne lo stabilimento secondo<br />
le Regole nostre. Ella ben sà, che uno dei principali nostri Rami sono le scuole <strong>di</strong> carità, ed in queste<br />
cerchiamo d'attenerci ai sistemi delle scuole elementari minori, ma questo, come egualmente le è noto,<br />
lo facciamo gratuitamente, e senza aggravio veruno ne del pubblico, né <strong>di</strong> nessuno; cioè lo facciamo,<br />
non solo per vocazione, ma anche per poter continuare a farlo sempre nello stesso modo, anzi piuttosto<br />
sempre aumentando, che declinando. L 'accettare per impegno <strong>di</strong> stabilimento le scuole elementari per<br />
dovere, non è combinabile per noi, singolarmente in un principio <strong>di</strong> fondazione, dove si ricevono alla<br />
scuola tutte quelle ragazze che possiamo, ma avendo anche riflesso a non riceverne un numero tale, che<br />
ci renda impossibile poi la coltivazione dello spirito interno, senza del quale non potrebbe sussistere<br />
lungamente lo spirito vero <strong>di</strong> carità, oltre l'occuparci altresì, a formare i soggetti, in tutto ciò che per le<br />
scuole stesse conviene.<br />
Ella ben conosce, che accettato l'impegno, si debbono ricever tutte, ed io non vedrei il modo,<br />
sino almeno che la Casa non fosse bene stabilita, <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare ad una cosa, ed all'altra. D’altronde,<br />
eccettuati gli anni primi, nei quali non ci è ora possibile, per nuove fondazioni, stabilirci senza qualche<br />
assistenza, quando vi è il locale, e vi sono i soggetti provveduti <strong>di</strong> quanto è abilito, noi non abbiamo<br />
bisogno, ne <strong>di</strong> dotazione, ne <strong>di</strong> stipen<strong>di</strong>o alcuno, vivendo col nostro, e prestandoci gratuitamente.<br />
Forse in questo modo non sod<strong>di</strong>sferò pienamente ai <strong>di</strong> Lei desiderj, Veneratissimo Signor<br />
Arciprete. L 'assicuro sinceramente, che non solo per la stima che ho per Lei, ma per la premura, che ho<br />
per Lonato, se le fosse riuscito <strong>di</strong> maggior opportunità, e che il tempo lo avesse permesso, non avrei<br />
avuto <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> ricever per sei, o sette mesi, due, o tre Figliuole <strong>di</strong> vocazione vera allo stato<br />
verginale, ed all'assistenza della gioventù, ed educarle veramente per essere poi Maestre delle scuole<br />
elementari; ma sarebbe stato necessario, che fossero persone libere, e che non avessero altri impegni.<br />
Già tra circa due mesi dovrò passare da Lonato, ed in voce tratteremo meglio la cosa. Frattanto<br />
non mancheremo da miserabili <strong>di</strong> caldamente raccomandare l'affare alla cara nostra Madre Maria<br />
Santissima.<br />
Ella pure faccia la carità <strong>di</strong> fare lo stesso, non <strong>di</strong>menticandosi neppure <strong>di</strong> quella, che colma <strong>di</strong><br />
venerazione e <strong>di</strong> rispetto passa a protestarsi<br />
1 Teresina Guizzetti, benefattrice dell’Istituto a Venezia (Ep. I, lett. 412, pag. 676).