epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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ALL’ARC. GASPARE GASPARI 778(Verona#1818.07.22) La Canossa sta per partire alla volta di Milano. Nelle due ore di sosta, si fermerà a Lonato. Sarà facile combinare quanto necessita all'Arciprete e chiarire perché le lettere del Pacetti non sono pervenute al destinatario. V.G.M. Veneratissimo Signor Arciprete Il pregiatissimo di Lei foglio in data 4 corrente non fù da me sul punto riscontrato, perche essendo prossimo il mio ripatriamento mi trovava affollatissima di affari. Monsignor Paccetti 1 , o non ha ricevuto la di Lei preventiva lettera, o non me l'ha comunicato. Mi dispiace molto, ma non mi sorprende di sentire, che il diavolo si diverta, ma già speriamo che in breve terminerà la sua villeggiatura. Nella ventura settimana a Dio piacendo, io partirò per Milano. Le due ore di rinfresco vedrò di passarle a Lonato, piuttosto che a Desenzano 2 , ed in voce combineremo meglio. Ho in vista una maestra che potrebbe essere a proposito, di questa pure parleremo. Intanto il primo momento che avrò, scriverò alle maestre non potendolo far oggi, trovandomi quì pure occupatissima per essere arrivata jeri. Al mio ritorno da Milano vedremo di concertare il modo di compiacere la buona Signora Moroni. Mi creda che le scuole di Lonato mi stanno fuor di modo a cuore. Intanto Ella accetti le proteste del mio rispetto, e mi faccia la carità di raccomandarmi molto al Signore, ed in somma fretta mi creda con venerazione Di Vostra Signoria Molto Illustre e Reverendissima Verona 22 luglio 1818 Al Molto Illustre e Reverendissimo Signore Il Signore Don Gaspero Gasperi Arciprete Degnissimo di L O N A T O Umil.ma Dev.ma Obbl.ma Serva Maddalena di Canossa Figlia della Carità 1 Mons. Luigi Pacifico Pacetti, primo superiore ecclesiastico dell’Istituto (Ep. I, lett. 173, n. 1, pag. 280). 2 DESENZANO, centro industriale e turistico sulla riva sud-ovest del lago di Garda, in provincia di Brescia.

ALL’ARC. GASPARE GASPARI 779(Venezia#1818.11.25) L'Arciprete, per la sua scuola, ha bisogno di nuove maestre, e la Canossa aveva promesso che se le fossero state proposte figliole per quella missione, avrebbe pensato anche a Lonato. Per ora però non ne ha di consigliabili. Per il momento il colera non miete altre vittime. V.G.M. Veneratissimo Signor Arciprete Conviene che confessi di avere mancato di approffittare della bontà, e gentilezza di Vostra Signoria Illustrissima e Reverendissima, passando per Lonato, ed il maggior motivo di non essermi fermata qualche breve momento, fù appunto il prevedere di non saper resistere ai cortesissimi inviti, si di Lei che degli ottimi suoi Religiosi, ed all'attaccamento delle care Maestre; e non essendomi d'altronde dagli affari nostri permesso, di poter aver la sorte di trattenermi, quanto bastava per potermi impiegar a servirli in qualche piccola cosa, passai facendomi violenza per non poter riverir nessuno. Voleva scriverle dopo giunta a Verona, ma questo pure mi fù tolto dalla molteplicità degli affari. Sappia però, che in ogni luogo mi sono ricordata le di Lei premure, ma sin'ora senza effetto. A Milano quattro Figliuole mi furono proposte per me, ed io acconsentii di vederle, sperando trovarne qualcuna addattata per Lonato, non volendo proporgliene nessuna, se prima non le vedeva, ed erano in un paese circa dodici miglia lontano da Milano, e sino che io le stava aspettando, ci furono portate via da un altro Parroco, tutte quattro per simile oggetto; venni a Verona, e trovai che la persona ch'io ave- va in vista era stata nuovamente fermata nel luogo dov'era stata sin'allora, parlai con altre due, che sembravanmi opportune, ma neppure con queste potei nulla concludere. Nel venire a Venezia, mi fù parlato di un'altra, che farò il possibile di vedere nel ritorno. Già continueranno a pregare Maria Santissima, ed essa compirà io spero la sua opera. Le sono obbligatissima della domanda che mi fa intorno al tempo che io potrò venire a Lonato, ma non so a questa in qual modo rispondere, non sapendo neppure quanto sia per essere lungo il mio soggiorno qui, giacchè Ella sa meglio di me cosa sia il trattare affari, e cosa più lunga riesce quando sono trattati dalle donne, alle quali non è permesso l'andare, ed il girare. Grazie al Signore però per cagione della nostra Gran Madre tutto va benissimo riguardo a noi, e dalla medesima spero indubitatamente il compimento. Le sarà forse noto come tutta Venezia riconosce di essere ancora immune dalla peste dalla intercessione di Maria Santissima. Questa si trova però nel Lazzaretto, dove trovavasi a fare la contumacia l'equipaggio di un legno per quanto sento proveniente da Scutari. Si sviluppò il morbo il giorno trigesimo ottavo della contumacia, nell'aprirsi che fecesi un forzieretto di zecchini, all'aprirsi del quale cadde morto quello che l'aprì. Dopo un triduo di ringraziamento sabbato, giorno solenne quì per essere dedicato a Maria Santissima della salute, fù cantato in ogni parrocchia il Te Deum. Si continua però a pregare per ottenere la continuazione delle Divine Misericordie. Cessato il pericolo si farà poi una solennissima funzione di ringraziamento. Siccome il Signore degnossi altra volta servirsi di Lei per fare tanto bene alle anime in questa città, faccia adesso la carità di assisterla col tenerla, e farla tenere raccomandata alla protezione della Regina del Cielo. Di me pure la supplico volersi ricordare col Signore e la Santissima di Lui Madre, perchè possa servirlo meno indegnamente che sia possibile. I miei rispetti ai di lei Religiosi, tanti complimenti alle buone maestre ed alla Signora Catterina. Subito che sarò ritornata a Verona mi darò il bene di significarglielo, passo intanto a protestarle la mia venerazione, ed il mio rispetto Di Lei Veneratissimo Signor Arciprete

ALL’ARC. GASPARE GASPARI<br />

778(Verona#1818.07.22)<br />

La <strong>Canossa</strong> sta per partire alla volta <strong>di</strong> Milano. Nelle due ore <strong>di</strong> sosta, si fermerà a Lonato. Sarà facile<br />

combinare quanto necessita all'Arciprete e chiarire perché le lettere del Pacetti non sono pervenute al<br />

destinatario.<br />

V.G.M. Veneratissimo Signor Arciprete<br />

Il pregiatissimo <strong>di</strong> Lei foglio in data 4 corrente non fù da me sul punto riscontrato, perche<br />

essendo prossimo il mio ripatriamento mi trovava affollatissima <strong>di</strong> affari. Monsignor Paccetti 1 , o non<br />

ha ricevuto la <strong>di</strong> Lei preventiva lettera, o non me l'ha comunicato.<br />

Mi <strong>di</strong>spiace molto, ma non mi sorprende <strong>di</strong> sentire, che il <strong>di</strong>avolo si <strong>di</strong>verta, ma già speriamo<br />

che in breve terminerà la sua villeggiatura. Nella ventura settimana a Dio piacendo, io partirò per<br />

Milano.<br />

Le due ore <strong>di</strong> rinfresco vedrò <strong>di</strong> passarle a Lonato, piuttosto che a Desenzano 2 , ed in voce<br />

combineremo meglio. Ho in vista una maestra che potrebbe essere a proposito, <strong>di</strong> questa pure<br />

parleremo. Intanto il primo momento che avrò, scriverò alle maestre non potendolo far oggi,<br />

trovandomi quì pure occupatissima per essere arrivata jeri. Al mio ritorno da Milano vedremo <strong>di</strong><br />

concertare il modo <strong>di</strong> compiacere la buona Signora Moroni. Mi creda che le scuole <strong>di</strong> Lonato mi<br />

stanno fuor <strong>di</strong> modo a cuore.<br />

Intanto Ella accetti le proteste del mio rispetto, e mi faccia la carità <strong>di</strong> raccomandarmi molto al<br />

Signore, ed in somma fretta mi creda con venerazione<br />

Di Vostra Signoria Molto Illustre e Reveren<strong>di</strong>ssima<br />

Verona 22 luglio 1818<br />

Al Molto Illustre e Reveren<strong>di</strong>ssimo Signore<br />

Il Signore Don Gaspero Gasperi<br />

Arciprete Degnissimo<br />

<strong>di</strong><br />

L O N A T O<br />

Umil.ma Dev.ma Obbl.ma<br />

Serva <strong>Maddalena</strong> <strong>di</strong> <strong>Canossa</strong> Figlia della Carità<br />

1 Mons. Luigi Pacifico Pacetti, primo superiore ecclesiastico dell’Istituto (Ep. I, lett. 173, n. 1, pag. 280).<br />

2 DESENZANO, centro industriale e turistico sulla riva sud-ovest del lago <strong>di</strong> Garda, in provincia <strong>di</strong> Brescia.

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