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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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maggiore tra essi volesse accettarlo; <strong>di</strong> modo che io poi feci loro provvedere qualche lenzuolo e<br />

qualche coperta, e la feci loro tenere. Sin quì mi sono <strong>di</strong>ffusa a parlarle della pianta della Casa, adesso<br />

le <strong>di</strong>rò anche l'umiltà <strong>di</strong> tutte queste buone persone, parlando tanto dei due primi, che <strong>di</strong> questi ultimi.<br />

Vollero dunque ch'io dassi loro una qualche norma <strong>di</strong> vivere simile alla nostra, e a <strong>di</strong>rle il vero,<br />

ancorchè mi ricor<strong>di</strong> che fece il Signore parlare un'altra volta un'asina, però mi trovai molto imbrogliata.<br />

Il desiderio per'altro dell'opera mi fece superare que' riflessi, che <strong>di</strong>venivano doverosi per ogni<br />

rapporto. Non ebbi però coraggio <strong>di</strong> fare quanto forse essi volevano, e scrissi loro semplicemente le<br />

sette Commemorazioni accennate nel Piano, e poi scrissi alcuni riflessi sopra le medesime in<strong>di</strong>canti<br />

soltanto lo spirito a mio credere necessario per tal opera, le virtù analoghe al medesimo, ed i mezzi che<br />

nell'attuale loro situazione mi sembrano necessarj per <strong>di</strong>sporsi all'esecuzione della cosa, aggiungendovi<br />

a loro richiesta l'elenco <strong>di</strong> que' libri da me reputati i migliori pel loro spirituale vantaggio. Sapendo la <strong>di</strong><br />

lei prudenza, perchè conosca ogni cosa le unisco copia <strong>di</strong> tutto. Siccome altresì le unisco un'altra carta<br />

relativa <strong>di</strong> cui ora le parlerò. Ultimamente venni in cognizione esservi in Bergamo una scuola <strong>di</strong> carità,<br />

<strong>di</strong>retta da un pio ed ottimo Canonico 1 , ed assistita da altri canonici, curati, e buoni secolari. Questa è<br />

conosciuta e gra<strong>di</strong>ta da Sua Maestà Imperiale come finalmente vedrà dall'anessa nota, che pur mi<br />

proccurai. Parvero a me tanto belli, utili, ed addattati all'uopo i Regolamenti, che li feci tenere a quelle<br />

buone persone, ma non sò ancora se li addotteranno. Eccole tutto veneratissimo Signor Don Antonio.<br />

Cosa farà poi il Signore, e la nostra cara Madre Maria Santissima io non lo sò. Forse vi sarebbe<br />

altro soggetto ecclesiastico provveduto, e che ha tutti i numeri, <strong>di</strong>sposto piantandosi la cosa bene, ad<br />

abbracciare tale Istituzione, ma <strong>di</strong> questo sinchè non <strong>di</strong>spone il Signore un qualche incontro nel quale<br />

abbia la sorte d'abboccarmi seco lei in voce, non posso <strong>di</strong>re <strong>di</strong> più. Non dubito ch'ella presso il Signore<br />

non continui ad aver presente queste prime linee <strong>di</strong>rette alla <strong>di</strong> Lui gloria, ed alla salvezza delle anime,<br />

e più che mai la supplico nei santi suoi Sacrifizj <strong>di</strong> averne particolar memoria, aspettandomi che il<br />

demonio farà ogni sforzo per impe<strong>di</strong>re la cosa, tanto più che sono tutte quelle buone persone animate se<br />

potessero ad operare per tutto il mondo.<br />

Non si <strong>di</strong>mentichi neppur <strong>di</strong> me miserabile con Dio, e piena <strong>di</strong> venerazione col massimo rispetto<br />

mi segno<br />

Di Vostra Signoria Illustrissima e Molto Reverenda<br />

Verona 27 <strong>di</strong>cembre 1821<br />

P.S. Aggiungo queste due righe oggi, che dalla lettera della carissima <strong>di</strong> Lei sorella signora Margherita<br />

mi viene in<strong>di</strong>cato, a chi posso consegnare questo involtino. Le desidero nel nuovo cominciato anno<br />

ogni celeste bene<strong>di</strong>zione, e raccomandandovi <strong>di</strong> nuovo alla carità delle <strong>di</strong> Lei orazioni, me le<br />

riprotesto.<br />

25 del 1822<br />

Umil.ma Dev.ma Ubb.ma<br />

Serva <strong>Maddalena</strong> <strong>Canossa</strong> Figlia della Carità<br />

1 Canonico GAETANO BENAGLIO, e non Benaglia come da lettera della <strong>Canossa</strong>. Organizzatore delle scuole <strong>di</strong> carità <strong>di</strong><br />

Bergamo, membro del Collegio Apostolico e fondatore <strong>di</strong> Congregazioni Mariane (Cf. Dalle Vedove, Vita e pensiero, II,<br />

pag. 142).

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