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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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A MONS. TRAVERSI<br />

760(Verona#1831.12.10)<br />

Contemporaneamente alla risposta del Traversi in data 6 <strong>di</strong>cembre 1831, era giunto alla <strong>Canossa</strong> da parte<br />

dell‟Intendenza <strong>di</strong> Finanza l‟invito ad un appuntamento per stabilire il contratto della chiesetta, che si<br />

sarebbe effettuato poi, come da documento (A.C.R.), il 30 <strong>di</strong>cembre. La <strong>Canossa</strong>, nell‟attesa glielo<br />

comunica.<br />

V G e M Illustrissimo e Reveren<strong>di</strong>ssimo Monsignore<br />

Il venerato foglio del giorno 6 con cui la Signoria Vostra Illustrissima e Reveren<strong>di</strong>ssima mi<br />

onorò mi fu recato appunto quand’era per significarle scrivendole avere io già ricevuta da questa<br />

Regia Intendenza <strong>di</strong> Finanza l’invito per l’appuntamento onde stabilire il contratto. Questa volta<br />

ebbi il contento prima <strong>di</strong> saperlo <strong>di</strong> combinare pienamente col <strong>di</strong> Lei saggio suggerimento giacche<br />

avevammo concluso con Monsignor Ruzzenenti 1 il Signor Don Antonio 2 ed io venendo alla<br />

trattativa <strong>di</strong> domandare e cercare che i pagamenti siano <strong>di</strong>visi in rate. Per l’accrescimento quando<br />

non vi fosse: una prescrizione normale io tento <strong>di</strong> stare più bassa che posso.<br />

Non so tacere però alla S.V.Ill.ma e Rev.ma <strong>di</strong> non essere restata sommamente sorpresa che<br />

in questa sorte <strong>di</strong> affari abbiano da servire <strong>di</strong> base le lettere amichevoli giacche tale mi intesi che<br />

fosse quella che scrissi al Signor Presidente molto più che non ritirandomi è vero dall’offerta gli<br />

marcava però il mio sbalio <strong>di</strong> non aver saputo che si facessero due stime, e la grande <strong>di</strong>fferenza<br />

dall’una all’altra. Pregandolo colla maggior delicatezza, che seppi a voler procurare che si<br />

prendesse almeno un prezzo me<strong>di</strong>o tra l’una e l’altra stima, la <strong>di</strong> Lui risposta fu <strong>di</strong>remo lettera<br />

amichevole e <strong>di</strong> più gentilissima. La <strong>di</strong>ssi ministeriale non già .perche provenisse da uffizio ma per i<br />

termini e mo<strong>di</strong> coi quali parlava dell’affare. In ogni modo non si deve temere nulla, essendo la cosa<br />

tutta <strong>di</strong> Maria Santissima.<br />

Io andrò innanzi sulle traccie che la carità <strong>di</strong> Lei e quella del Cavalier Giustiniani 3 hanno la<br />

bontà <strong>di</strong> suggerirmi. Concluso il contratto vedremo poi se sia o non sia opportuno fare altri passi.<br />

Oggi mandai persona idonea all’Uffizio per trattare per me, e riconoscere le stime<br />

verificando le località giacche nella lettera sopracitata della Regia Intendenza trovai uno sbalio nei<br />

confini ch’io suppongo certamente sbalio <strong>di</strong> penna. Quando accaduta non fosse la <strong>di</strong>menticanza<br />

nella cancellazione d’acquisto d’altre proprietà demaniali, che se fosse la cosa reale la stima<br />

verrebbe necessariamente a <strong>di</strong>minuirsi molto da se. Lunedì spero sapere l’esito della trattativa e<br />

tosto che l’avrò finito tutto quì le significherò ogni cosa certa della continuazione della <strong>di</strong> lei<br />

assistenza e carità.<br />

Ritornando poi adesso all’antecedente pur veneratissimo suo foglio mi creda che sono<br />

propriamente confusa <strong>di</strong> tanta sua carità e bontà come pure lo sono della clemenza del nostro buon<br />

Principe, e della premura del Cavalier Giustiniani. Quando il Signore vuole una cosa si vede che lo<br />

mette nel cuore a tutti quelli <strong>di</strong> cui vuole Egli servirsi. La ringrazio vivamente <strong>di</strong> tutto e la supplico<br />

a ringraziare per me il prelodatto Cavaliere. Rilevai pure da questo il bel regalo fattole tenere dal<br />

Santo Padre 4 . Prima ch’Ella si porti ai santi <strong>di</strong> Lui pie<strong>di</strong> già avrò occasione d’incomodarla altre<br />

volte onde per ora del suo viaggio che non mancherò <strong>di</strong> far raccomandare al Signore, al presente<br />

non parlo.<br />

Quì si terminavano la festa dell’Immacolata gli spirituali Esercizj <strong>di</strong> queste Dame. Se altro<br />

non succede pare, che questo ramo abbia messo ra<strong>di</strong>ce giacche tanto se ne mostrarono queste<br />

Signore sod<strong>di</strong>sfatte che <strong>di</strong>vizzarono il modo da renderlo stabile in progresso.<br />

1 Mons. Ruzzenenti Vincenzo, Superiore della Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166).<br />

2 Don Antonio Provolo, fondatore dell’Istituto dei Sordomuti (Ep. II/2, lett. 730, n. 1, pag. 822)<br />

3 Cavalier Giustiniani (Ep. II/2, lett. 758, pag. 882).<br />

4 Papa Gregorio XVI , Sommo Pontefice eletto nel 1830 (Ep. I, lett. 407, n. 2, pag. 667).

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