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epistolario ii / 2 - S.Maddalena di Canossa

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A ROSA ORTI CANOSSA<br />

756(Verona#1831.08.18)<br />

La <strong>Canossa</strong>, sempre in rapporto alla leggerezza della propria borsa, espone alla sorella molte cosiderazioni<br />

perchè se ne faccia interprete presso il Conte Piatti.<br />

Carissima sorella ed amica<br />

Eccomi ad approfittare della tua amicizia, e della bontà dell’ot timo signor Conte Piatti 1 , mia cara<br />

Orti 2 .<br />

Sono obbligatissima a te per tanti tuoi <strong>di</strong>sturbi e sono obbligata pur senza fine al prelodato<br />

cavaliere non solo che concorre a procurarmi il mezzo <strong>di</strong> fare il <strong>di</strong>vizato bene, ma anche per i<br />

gentilissimi mo<strong>di</strong> con cui mi favorisce.<br />

Senti dunque, mia buona sorella, non abusiamo della <strong>di</strong> lui pazienza, in una cosa che per me<br />

abitante <strong>di</strong> San Zeno 3 (3) è gran de, ma per persone che hanno affari gran<strong>di</strong> sul serio, <strong>di</strong>viene una<br />

minuzia, ed una importunità.<br />

Riflettei dunque al progetto del signor Conte, che adoto senza altre stime.<br />

Siccome però abito in San Zeno, mi conviene bensì al pro getto aggiungere varj<br />

considerando come costumavasi sotto il cessato Governo, la conclusione dei quali era sempre che<br />

nella borsa pochi se ne trovavano. Considerando io dunque l’ammontare del le imposte giusta la<br />

nota del signor Conte favoritami, cadente sullo sentato d’estimo, volendolo desumere da un<br />

quinquenio converebbe aggiungervi la communale 4 tanto gravosa quest’anno, la quale non cesserà,<br />

ne sarà più mite per gli anni avenire, e questa non fu osservata essendo notato il quinquenio dai<br />

1825 al 1829 in cui la communale non vi era per quanto mi è noto.<br />

Secondo considerando che se vi sono riparazioni urgenti istantanee vengono <strong>di</strong>falcate pel prezzo<br />

perchè alla consegna delle case possono essere almeno in istato servibile, avendo inteso uno <strong>di</strong><br />

questi giorni essere caduti un volto *<br />

NB. In una delle casette troverei portar ciò un altro ribasso.<br />

seconda considerazione.<br />

Finalmente considerando che attesa la situazione delle casette medesime, e la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />

poter esigere gli affitti pel privilegio, e uso inveterato degli abitanti <strong>di</strong> San Zeno <strong>di</strong> non pagare, la<br />

detrazione d’un solo decenio per i ristauri or<strong>di</strong>narj vacui, e per <strong>di</strong>te d’affitto pare troppo mite, quin<strong>di</strong><br />

questa domanda un altra deduzione, terza considerazione.<br />

Adesso ti <strong>di</strong>rò poi un altro considerando <strong>di</strong>fferente dai primi, ma che colima pienamente coi<br />

medesimi, e senti cosa è. Sappi che a noi donne <strong>di</strong> questa contrada piaciono i numeri roton<strong>di</strong>, ed i<br />

rotti ci imbrogliano la testa.<br />

Per ciò se non ti pare che possa fare un <strong>di</strong>spiacere all’ottimo Conte Piatti, che piuttosto<br />

abbrucio cento volte tutto il considerato, propongo, e guarda che bel numero rotondo, propongo<br />

<strong>di</strong>ssi <strong>di</strong> fissare l’annuo pagamento del Livello, pagandolo esatamente già s’intende, nella somma <strong>di</strong><br />

austriache lire 120, in conseguenza facendo a suo tempo lo sborso del capitale, fissarlo nella somma<br />

<strong>di</strong> austriache lire 2400, ed ecco il cinque per cento giusto, cosa ti pare? non sembra a me che la<br />

<strong>di</strong>minuzione in riflesso dell’antidetto sia grande.<br />

Ti <strong>di</strong>rò poi un altra cosetta, mia cara Orti, fuori questa d’ogni considerando, per cui mi dò<br />

più coraggio nel fare tale offerta. Io in<strong>di</strong>rizzo tale opera <strong>di</strong> carità all’oggetto singolarmente <strong>di</strong><br />

placare la giustissima collera del Signore, ed impegnare la <strong>di</strong>vina misericor<strong>di</strong>a a ritirare o almeno<br />

mitigare i flageli che ci minacciano, e sapendo che Dio è la stessa carità, e che santa Teresa <strong>di</strong>ce che<br />

1 Conte Antonio Piatti, procuratore del proprietario della casette (Cf. lett. 749).<br />

2 Rosa Orti <strong>Canossa</strong>, sorella <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett.4, n. 2. pag. 11).<br />

3 Della parrocchia omonima.<br />

4 La COMMUNALE, nuova imposta sugli stabili.

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