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Paolo Cevasco Przywara in Voegelin: un «flux of ... - PoliticaMente

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genealogia cui <strong>Przywara</strong> riannoda questa nozione di “trascendenza immanente”, <strong>un</strong>a genealogia<br />

scolastica e ancor più a monte patristico-agost<strong>in</strong>iana:<br />

«Scotus hat gegenüber Thomas dem Willen zu e<strong>in</strong>er Art Primat verholfen, aber nicht dem<br />

erkenntnisbl<strong>in</strong>den Willen, sondern jenem erkenntnisdurchleuchteten Willen, <strong>in</strong> dem die<br />

schöpferische Kraft des Individuums sich am deutlichsten k<strong>un</strong>dtut» [cfr. Scoto, Metaph. V c.<br />

6 summar. 5; De anima q. 22; De primo pr<strong>in</strong>cipio c. 4 concl. 8]<br />

«…n<strong>un</strong> formt sich, <strong>un</strong>ter der aufgeleuchteten Sonne der Offenbar<strong>un</strong>g von der Schöpf<strong>un</strong>g der<br />

Welt „aus Nichts“ <strong>un</strong>d „im Anfang“ <strong>un</strong>d der Offenbar<strong>un</strong>g von der Vorseh<strong>un</strong>g Gottes, jener<br />

w<strong>un</strong>dervolle patristische Gottesbegriff des „Deus exterior et <strong>in</strong>terior“, des überragenden<br />

Gottes der Unbegreiflichkeit zugleich <strong>un</strong>d der <strong>un</strong>sagbaren E<strong>in</strong>wohn<strong>un</strong>g <strong>in</strong> allem Geschöpf:<br />

Gott <strong>in</strong> <strong>un</strong>s <strong>un</strong>d über <strong>un</strong>s. Transzendenz <strong>un</strong>d Immanenz Gottes schwimmen n<strong>un</strong> nicht<br />

mehr <strong>in</strong>e<strong>in</strong>ander, sie s<strong>in</strong>d polar zue<strong>in</strong>ander geb<strong>un</strong>den zu lebensvoller Spann<strong>un</strong>gse<strong>in</strong>heit» 6<br />

Nella sua seconda opera a stampa, <strong>Przywara</strong> sottol<strong>in</strong>ea come Scheler non si accorga che le<br />

tradizionali “prove” dell’esistenza di Dio sono solo «forme riflessive» di quella conoscenza per<br />

somiglianza che l’esistenza storico-concreta dell’umanità attualizza nelle forme successive,<br />

essenzialmente omologhe, dell’analogia consentita al proprio esse, quell’analogia entis che<br />

<strong>Przywara</strong> proprio <strong>in</strong> questo luogo p<strong>un</strong>tualmente richiama 7 . La successione d’ord<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>sieme storica<br />

ed esperienziale, tra <strong>in</strong>tuizione simbolica immediata ed Entfalt<strong>un</strong>g 8 noetica, attualizzerebbe<br />

dettagliandolo il movimento analogante, la tensione <strong>un</strong>itaria cui come sopra si vedeva <strong>Przywara</strong> ha<br />

dato il nome di «trascendenza immanente», alias «<strong>un</strong>ità-nella-tensione».<br />

dall’operatore ‘modo’ dell’’Io etico’, il risultato sarà <strong>un</strong> teismo necessitaristico [ibidem, p. 43]; l’aspetto ‘personale’, non tuttavia<br />

riconosciuto come tale, della scienza e della sociologica britanniche, sarebbe quello di porre nel modo di <strong>un</strong> mondo considerato come<br />

<strong>un</strong> super ‘Io metafisico’ addirittura le peculiarità storiche [ibid. p. 46]. Acutamente, l’articolo conclude che solo considerando l’Io<br />

costitutivo sotto il modo suo proprio, si può approdare a <strong>un</strong>a sociologia obiettivamente condivisibile dagli orientamenti filos<strong>of</strong>ici di<br />

diverse nazioni; tuttavia la conoscenza <strong>in</strong> tal modo ottenuta sarebbe «generale» piuttosto che «oggettiva», proprio perché l’aspetto<br />

fondamentale della stessa conoscenza sociologica è quello di comprendere l’operare <strong>in</strong><strong>in</strong>terrotto della «trascendenza immanente» nel<br />

suo proprio processo. Analoga preoccupazione, di considerare cioè la rilevanza metafisica di questa irriducibile “personalità”<br />

emergente dalla cautela con cui si procede a delimitare trascendentalmente l’ambito di ogni scienza, appare dalle conferenze<br />

przywariane; si confronti E. <strong>Przywara</strong>, Gott. Fünf Vorträge über das religionsphilosophische Problem, Oratoriums-Verlag, Köln-<br />

München 1926, p. 58: «So ist jene geschöpfliche Lebensform, <strong>in</strong> der der makrokosmos des vielfältigen All die E<strong>in</strong>heit e<strong>in</strong>es<br />

Mikrokosmos ist, so ist die Lebensform des Geistes, <strong>in</strong> dessen Geschlossenheit das All Person ist, das geschöpfhöchste Gleichnis<br />

Dessen, der Unendlichkeit als Ich ist. Gott ist zum m<strong>in</strong>desten Persönlichkeit. (…) Aber geschöpfliche Person ist wesenhaft Ich<br />

gegenüber Welt, Glied neben Gliedern. So wächst das Bild Gottes über das Persönlichkeits-Gleichnis des Geschöpflichen h<strong>in</strong>aus: es<br />

ist e<strong>in</strong> All-haftes <strong>in</strong> Se<strong>in</strong>em Person-Wesen, e<strong>in</strong>e geheimnisvolle Unendlichkeit, e<strong>in</strong> letztes <strong>un</strong>enträtselbares Urbild dessen, was im<br />

Geschöpflichen Geme<strong>in</strong>schaft heißt» [«Così tanto la forma di vita creaturale <strong>in</strong> cui il macrocosmo del molteplice Tutto è l’<strong>un</strong>ità di <strong>un</strong><br />

microcosmo, quanto la forma di vita dello spirito, nella cui chiusura autoreferenziale il tutto è persona, sono al livello della creazione<br />

la somiglianza più alta di <strong>un</strong>’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ità <strong>in</strong>tesa come io. Dio è qui al m<strong>in</strong>imo persona (…) Ma la persona creaturale è essenzialmente Io<br />

di contro al mondo, membro accanto ad altri membri. Così l’immag<strong>in</strong>e di Dio cresce al di sopra ed oltre la personalità-somiglianza<br />

espressa dalla creazione; [questa immag<strong>in</strong>e di Dio] ha i caratteri di <strong>un</strong> tutto proprio nella sua essenza di persona, è <strong>un</strong>’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ità<br />

misteriosa, <strong>un</strong>’orig<strong>in</strong>aria e mai totalmente disvelabile immag<strong>in</strong>e di ciò che nella creazione si chiama com<strong>un</strong>ità.» tr.ns. ]. Pur<br />

mantenendosi entro i conf<strong>in</strong>i del problema della delimitazione trascendentale dei dom<strong>in</strong>i delle diverse discipl<strong>in</strong>e, ci sembra che nel<br />

suo lavoro di classificazione tipologica Voegel<strong>in</strong> tenga senz’altro presente il rapporto necessario tra coscienza operativa della<br />

trascendenza immanente ed accortezza nel valutare il carattere di opzione metafisica – e di particolare concezione del rapporto tra io<br />

e totalità trascendente – al lavoro dietro ogni concezione che presuma senza ulteriore esame l’oggettività del conosciuto e la mera<br />

f<strong>un</strong>zionalità dell’io e delle sue categorie.<br />

6 E. <strong>Przywara</strong>, Gottgeheimnis der Welt, cit., pp. 105-106: «di contro a Tommaso, Scoto ha privilegiato il volere, attribuendogli<br />

<strong>un</strong>a sorta di primato; non però il volere del tutto cieco rispetto al conoscere, bensì quel volere illum<strong>in</strong>ato dalla conoscenza, <strong>un</strong> volere<br />

<strong>in</strong> cui la forza creatrice dell’<strong>in</strong>dividuo si rivela con evidenza massima [cfr. Scoto, Metaph. v c. 6 summar. 5; De anima q. 22; De<br />

primo pr<strong>in</strong>cipio c. 4 concl. 8]». «…ora viene formandosi, sotto il sole ormai sorto della rivelazione della creazione del mondo “dal<br />

Nulla” e “<strong>in</strong> Pr<strong>in</strong>cipio” e della rivelazione della provvidenza di Dio, quel meraviglioso concetto di Dio patristico, il “Dio exterior et<br />

<strong>in</strong>terior”, il Dio <strong>in</strong>arrivabile dell’<strong>in</strong>afferrabilità e nello stesso tempo quello che <strong>in</strong>effabilmente <strong>in</strong>abita dentro tutta la creazione: Dio <strong>in</strong><br />

noi e sopra di noi. Trascendenza e Immanenza di Dio non si confondono più nell’<strong>in</strong>dist<strong>in</strong>zione; sono polarmente connesse <strong>in</strong> <strong>un</strong>a<br />

<strong>un</strong>ità di tensione» [tr. ns.]<br />

7 E. <strong>Przywara</strong>, Religionsbegründ<strong>un</strong>g. Max Scheler – John Henry Newman, Herder& co., Freiburg im Breisgau 1923, p. 24.<br />

8 Ibidem, p. 25.

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