Bacco, tabacco e spinelli. Per colpa di Venere? - Unico
Bacco, tabacco e spinelli. Per colpa di Venere? - Unico Bacco, tabacco e spinelli. Per colpa di Venere? - Unico
Alla riscoperta del Natale perduto. Nessun’altra festa è così carica di riti e di tradizioni, nessun’altra è immediatamente evocatrice di situazioni conosciute e care, almeno in quei centri ove dimensioni dell’abitato e fatiche quotidiane parlano un linguaggio non troppo distante da quello dei presepi natalizi. Una ricorrenza che rievoca consuetudini e memorie ancestrali di un patrimonio spirituale tra i più ricchi e nobili, un appuntamento che, nonostante l’evolversi dei tempi, rimane immutato e immutabile, con i suoi riti, con la sua atmosfera, con la sua poesia, con il suo mistero. Il presepio, l’albero, la vigilia, la messa di mezzanotte, gli zampognari, il ceppo, i fuochi nelle campagne e nelle piazze dei paesi, costituiscono le cerimonie più note e comuni nelle quali il sentimento popolare, intrecciando realtà e leggenda, continua a perpetuare costumanze antiche e suggestive. E’ il caso di tanti piccoli centri del Cilento, dove il Natale è sempre stato un momento particolare e dove sempre più forte si avverte l’esigenza di riscoprirne il segno e il significato più autentici. Qui il Natale è ancora un crogiuolo di voci, di usanze, di tradizioni, di abitudini radicate, di superstizioni spesso ingenue e poetiche che continuano ad avere grande importanza nella cultura e nella poesia natalizia popolare. Tradizione ancora viva e sentita nel Cilento, è costituita dal grande “fuoco dei ceppi”, le cosiddette “fòcare” della notte di Natale. Nelle piazze dei paesi si approntano monumentali cataste di ciocchi, di tronchi, di rami e di sterpi, pronte per dar luogo alla spettacolare pira. Lo sfondo di questa antica usanza ha assunto, col passare del tempo, un carattere religioso-propiziatorio, ma, in origine, il “fuoco dei ceppi” doveva essere probabilmente un rito pagano legato al culto della madre terra, quasi un rogo scaramantico testimone dell’atavica paura e del viscerale attaccamento dei contadini verso la terra misteriosa, che può essere buona o malvagia, prodiga o avara, generosa o meschina. Poiché dietro l’apparente semplicità di queste storie, tuttora così vive nel mondo contadino cilentano, resta un’antica saggezza: cancellare per un momento affanni, ingiustizie, guerre e violenze e riportare in vita la nostra interiorità sepolta. Dei riti del nostro Natale si è perso, ormai, l’atavico significato. Ma delle antiche speranze forse qualcosa è rimasto: nella “magica notte”, sia pure per un attimo, gli uomini credono ancora di ritrovare l’unità, la spontaneità, la fratellanza, l’innocenza perdute. E di ritornare fanciulli. 14 gennaio 2006 Anno VII N.48 € 1,00 Editore: Calore s.r.l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 50 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale: Via della Repubblica, 117 - Capaccio-Paestum (Sa) — Poste Italiane - Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Direzione Commerciale Business Salerno — Abbonamento annuale 20,00 € L’ EDITORIALE Il Natale perduto dei cilentani Angelo Angelo Guzzo Guzzo CAMPAGNA AN bacchetta il sindaco Longo Onesti pag 2 Scritti, Scritti, documenti, documenti, disegni, disegn materiali eterocliti di ieri, di oggi e di domani i, materiali eterocliti di ieri, di oggi e di domani EBOLI Centro commerciale a Serracapilli Ferrè pag.3 L’ OCCHIO DI SERGIO VECCHIO “Assessore donna”. Confronto tra Marisa Prearo e Bianca Luna Bifulco ALTAVILLA La lettera di Iolanda Brenca pag 6 DIANO Guida turistica del Vallo Marino pag 8 CILENTO: ALCOOL, DROGA E ROCK&ROLL Bacco, tabacco e spinelli. Per colpa di Venere? Scandizzo pagina 7 CAPACCIO Matrone pagina 4 COMUNITÀ MONTANA ALBURNI Tedesco: “Presidenza alla Margherita, ma non sarà Storti” Mottola pagina 6 Auguri uguri per un Natale di pace e un 2006 ricoo di soddisfazioni. UNICO TORNERÀ IN EDICOLA SABATO SABATO 14 GENNAIO
- Page 2 and 3: ❚ 14 gennaio 2006 ALTO SELE Cente
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- Page 6 and 7: 6 N.48 ❚ 14 gennaio 2006 ALBURNI
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Alla riscoperta del Natale perduto.<br />
Nessun’altra festa è così carica <strong>di</strong> riti e <strong>di</strong><br />
tra<strong>di</strong>zioni, nessun’altra è imme<strong>di</strong>atamente<br />
evocatrice <strong>di</strong> situazioni conosciute<br />
e care, almeno in quei centri ove <strong>di</strong>mensioni<br />
dell’abitato e fatiche quoti<strong>di</strong>ane<br />
parlano un linguaggio non troppo <strong>di</strong>stante<br />
da quello dei presepi natalizi.<br />
Una ricorrenza che rievoca consuetu<strong>di</strong>ni<br />
e memorie ancestrali <strong>di</strong> un patrimonio<br />
spirituale tra i più ricchi e nobili, un<br />
appuntamento che, nonostante l’evolversi<br />
dei tempi, rimane immutato e immutabile,<br />
con i suoi riti, con la sua atmosfera,<br />
con la sua poesia, con il suo mistero.<br />
Il presepio, l’albero, la vigilia, la messa<br />
<strong>di</strong> mezzanotte, gli zampognari, il ceppo,<br />
i fuochi nelle campagne e nelle piazze dei<br />
paesi, costituiscono le cerimonie più note<br />
e comuni nelle quali il sentimento popolare,<br />
intrecciando realtà e leggenda, continua<br />
a perpetuare costumanze antiche e<br />
suggestive.<br />
E’ il caso <strong>di</strong> tanti piccoli centri del Cilento,<br />
dove il Natale è sempre stato un<br />
momento particolare e dove sempre più<br />
forte si avverte l’esigenza <strong>di</strong> riscoprirne<br />
il segno e il significato più autentici.<br />
Qui il Natale è ancora un crogiuolo <strong>di</strong><br />
voci, <strong>di</strong> usanze, <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni, <strong>di</strong> abitu<strong>di</strong>ni<br />
ra<strong>di</strong>cate, <strong>di</strong> superstizioni spesso ingenue<br />
e poetiche che continuano ad avere<br />
grande importanza nella cultura e nella<br />
poesia natalizia popolare.<br />
Tra<strong>di</strong>zione ancora viva e sentita nel Cilento,<br />
è costituita dal grande “fuoco dei<br />
ceppi”, le cosiddette “fòcare” della notte<br />
<strong>di</strong> Natale.<br />
Nelle piazze dei paesi si approntano<br />
monumentali cataste <strong>di</strong> ciocchi, <strong>di</strong> tronchi,<br />
<strong>di</strong> rami e <strong>di</strong> sterpi, pronte per dar<br />
luogo alla spettacolare pira.<br />
Lo sfondo <strong>di</strong> questa antica usanza ha<br />
assunto, col passare del tempo, un carattere<br />
religioso-propiziatorio, ma, in<br />
origine, il “fuoco dei ceppi” doveva essere<br />
probabilmente un rito pagano legato<br />
al culto della madre terra, quasi un rogo<br />
scaramantico testimone dell’atavica<br />
paura e del viscerale attaccamento dei<br />
conta<strong>di</strong>ni verso la terra misteriosa, che<br />
può essere buona o malvagia, pro<strong>di</strong>ga o<br />
avara, generosa o meschina.<br />
Poiché <strong>di</strong>etro l’apparente semplicità <strong>di</strong><br />
queste storie, tuttora così vive nel mondo<br />
conta<strong>di</strong>no cilentano, resta un’antica saggezza:<br />
cancellare per un momento affanni,<br />
ingiustizie, guerre e violenze e riportare<br />
in vita la nostra interiorità sepolta.<br />
Dei riti del nostro Natale si è perso,<br />
ormai, l’atavico significato. Ma delle antiche<br />
speranze forse qualcosa è rimasto:<br />
nella “magica notte”, sia pure per un attimo,<br />
gli uomini credono ancora <strong>di</strong> ritrovare<br />
l’unità, la spontaneità, la fratellanza,<br />
l’innocenza perdute. E <strong>di</strong> ritornare<br />
fanciulli.<br />
14 gennaio 2006<br />
Anno VII N.48 € 1,00<br />
E<strong>di</strong>tore: Calore s.r.l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 50 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale: Via della Repubblica, 117 - Capaccio-Paestum (Sa) — Poste Italiane - Spe<strong>di</strong>zione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Direzione Commerciale Business Salerno — Abbonamento annuale 20,00 €<br />
L’ EDITORIALE<br />
Il Natale perduto<br />
dei cilentani<br />
Angelo Angelo Guzzo Guzzo<br />
CAMPAGNA<br />
AN bacchetta il<br />
sindaco Longo<br />
Onesti pag 2<br />
Scritti, Scritti, documenti, documenti, <strong>di</strong>segni, <strong>di</strong>segn materiali eterocliti <strong>di</strong> ieri, <strong>di</strong> oggi e <strong>di</strong> domani<br />
i, materiali eterocliti <strong>di</strong> ieri, <strong>di</strong> oggi e <strong>di</strong> domani<br />
EBOLI<br />
Centro commerciale<br />
a Serracapilli<br />
Ferrè pag.3<br />
L’ OCCHIO DI SERGIO VECCHIO<br />
“Assessore donna”. Confronto tra<br />
Marisa Prearo e Bianca Luna Bifulco<br />
ALTAVILLA<br />
La lettera <strong>di</strong><br />
Iolanda Brenca<br />
pag 6<br />
DIANO<br />
Guida turistica<br />
del Vallo<br />
Marino pag 8<br />
CILENTO: ALCOOL, DROGA E ROCK&ROLL<br />
<strong>Bacco</strong>, <strong>tabacco</strong> e <strong>spinelli</strong>.<br />
<strong>Per</strong> <strong>colpa</strong> <strong>di</strong> <strong>Venere</strong>?<br />
Scan<strong>di</strong>zzo pagina 7<br />
CAPACCIO<br />
Matrone pagina 4<br />
COMUNITÀ MONTANA<br />
ALBURNI<br />
Tedesco: “Presidenza<br />
alla Margherita,<br />
ma non sarà Storti”<br />
Mottola pagina 6<br />
Auguri uguri per un Natale <strong>di</strong> pace<br />
e un 2006 ricoo <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni.<br />
UNICO TORNERÀ IN EDICOLA SABATO SABATO<br />
14 GENNAIO
❚ 14 gennaio 2006 ALTO SELE<br />
Centenario per il musicista Giacinto Scelsi<br />
Imparò a suonare nel castello <strong>di</strong> Valva<br />
Da qualche mese sono finalmente iniziati<br />
ad opera della Provincia e della Soprintendenza<br />
i lavori <strong>di</strong> restauro del castello<br />
che fu una volta dei d’Ayala-<br />
Valva, ma che, dall’ultimo marchese <strong>di</strong><br />
Valva, fu dato in ere<strong>di</strong>tà al Sovrano Militare<br />
Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Malta, che ne è l’attuale<br />
proprietario. Non sappiamo se con<br />
questo primo lotto <strong>di</strong> interventi si riuscirà<br />
a recuperare anche una piccola<br />
stanza al piano nobile a lato della sala<br />
da pranzo. In quella stanza, detta ‘del<br />
pianoforte’, quasi sicuramente, negli<br />
anni <strong>di</strong>eci del novecento, imparò da un<br />
maestro locale i primi ru<strong>di</strong>menti musicali<br />
Giacinto Scelsi, figlio <strong>di</strong> Giovanna<br />
d’Ayala-Valva e nipote del marchese.<br />
Giacinto era un ragazzino ed era nato<br />
a La Spezia nel 1905. Il padre era un tenente<br />
<strong>di</strong> vascello della Marina Militare.<br />
CAMPAGNA - Il Circolo “Italo Cubicciotti”<br />
<strong>di</strong> Alleanza Nazionale <strong>di</strong><br />
Campagna l’11 <strong>di</strong>cembre scorso ha <strong>di</strong>ffuso<br />
un suo documento per denunciare<br />
all’opinione pubblica che “muore il<br />
centro storico” e che “molti negozianti<br />
sono sull’orlo <strong>di</strong> una grave crisi”. <strong>Per</strong> il<br />
partito <strong>di</strong> Fini, in primis, “soffrono i<br />
negozianti per la ridotta attività commerciale<br />
causata dalla chiusura, per<br />
oltre un anno, della via principale del<br />
paese” e proprio a quelli del centro storico<br />
(rimanendo però nel generico e<br />
senza appiglio <strong>di</strong> legge) “un contributo<br />
sostanziale potrebbe venire, ad esempio,<br />
riducendo alcuni oneri <strong>di</strong> gestione<br />
dei negozi esistenti, ve<strong>di</strong> tributi comunali<br />
minori, potenziando i servizi pubblici<br />
all’interno del perimetro, favorendo<br />
l’apertura <strong>di</strong> negozi e attività<br />
produttive artigianali, attraverso l’eliminazione<br />
<strong>di</strong> vincoli restrittivi, che <strong>di</strong><br />
fatto penalizzano le iniziative e scoraggiano,<br />
soprattutto, l’impren<strong>di</strong>toria giovanile”.<br />
E, ancora, “bisognerebbe adottare<br />
soluzioni al problema del traffico citta<strong>di</strong>no,<br />
al fine <strong>di</strong> consentire una migliore<br />
viabilità all’interno del centro storico”.<br />
La città “oggi vive nella morsa <strong>di</strong> problemi<br />
pesanti: l’inquinamento, il traffico,<br />
la <strong>di</strong>soccupazione, il <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne crescente<br />
della struttura urbana, il bene<br />
salute, il futuro urbanistico…” e tant’altro.<br />
Consapevoli che “questi problemi<br />
non possono essere risolti con un<br />
colpo <strong>di</strong> bacchetta magica e può anche<br />
darsi che alcuni siano irrisolvibili, ma<br />
<strong>di</strong> contro ve ne sono tanti altri che, volutamente<br />
non risolti, rendono <strong>di</strong>sagevole,<br />
irritante quanto ad<strong>di</strong>rittura pericoloso<br />
abitare e lavorare in un paese,<br />
che da tempo ha perso la sua antica immagine<br />
<strong>di</strong> paese tranquillo e sereno”,<br />
ve<strong>di</strong> “strade ridotte come percorsi <strong>di</strong><br />
guerra, grazie alla solita impresa”.<br />
Quella “delle buche” ormai è una<br />
litania: “ogni giorno ce n’è una o, al-<br />
Oltre alla musica nel<br />
castello <strong>di</strong> Valva stu<strong>di</strong>ò<br />
il latino, la scherma e<br />
gli scacchi. A Valva<br />
trascorse gran parte<br />
della sua fanciullezza.<br />
Poi andò a Roma, dove<br />
perfezionò gli stu<strong>di</strong> musicali,<br />
e più tar<strong>di</strong> a<br />
Vienna ed a Parigi.<br />
Negli anni cinquanta si<br />
trasferì definitivamente<br />
a Roma, dove morì<br />
nel 1988.<br />
Scelsi fu un musicista molto <strong>di</strong>scusso in<br />
vita. Disprezzato da alcuni, amato da<br />
molti, soprattutto all’estero. Fu amico<br />
<strong>di</strong> Jean Cocteau, Virginia Woolf, Peggy<br />
Guggenheim e John Cage. Fu un grande<br />
mecenate. Oggi da tanti è ritenuto<br />
meno, ogni giorno ne viene segnalata<br />
una”. E “come interviene il Comune <strong>di</strong>nanzi<br />
a Buca Continua?”. Dichiarò<br />
l’assessore tempo fa: “Ci siamo attrezzati<br />
da mesi, abbiamo un appalto per<br />
la manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria<br />
delle strade e una squadra <strong>di</strong> operai<br />
che interviene dove viene segnalato<br />
il problema”. A “Buca Continua”, dunque,<br />
si cerca <strong>di</strong> rispondere con “pronto<br />
intervento buca”. Un pronto intervento<br />
“reso necessario anche dall’elevato<br />
numero <strong>di</strong> richieste <strong>di</strong> risarcimento<br />
danno che vengono notificate al<br />
Comune”. Ma, si chiede An,: “Chi è<br />
preposto al servizio?. Forse colui il<br />
quale, appaltando lavori <strong>di</strong> viabilità e<br />
metanizzazione, <strong>di</strong>venta il primo responsabile<br />
<strong>di</strong> tali inconvenienti!”. E si<br />
chiede ancora, “Chi controlla il controllore?”.<br />
Questa la soluzione <strong>di</strong> Alleanza<br />
Nazionale: “Non sarebbe meglio<br />
aprire pochi cantieri e ultimare i lavori<br />
in tempi brevi, anziché aprirne tanti<br />
e per anni arrecare notevoli <strong>di</strong>sagi all’intera<br />
popolazione? Non sarebbe meglio<br />
affidare i lavori a più imprese e<br />
non sempre alla stessa?”. Il citta<strong>di</strong>no<br />
“domanda, soprattutto, che il posto in<br />
cui abita sia, se non perfettamente pulito,<br />
almeno ragionevolmente sicuro.<br />
Molto si attendeva dalla nuova Amministrazione<br />
Comunale Luongo “ e dai<br />
giovani che compongono la Giunta”.<br />
Subito dopo questa riflessione, Alleanza<br />
Nazionale <strong>di</strong> Campagna punta<br />
il <strong>di</strong>to su un altro tema, quello dei “rifiuti”<br />
e della situazione igienico-sanitaria<br />
della città, una “Città in chiaro<br />
scuro e piena <strong>di</strong> rifiuti”. Infatti, “pur<br />
avendo una <strong>di</strong>scarica sul territorio, ci<br />
sono zone che sembrano un vero e proprio<br />
Everest <strong>di</strong> coloratissima immon<strong>di</strong>zia,<br />
con accozzaglia <strong>di</strong> sacchetti da<br />
supermercato e <strong>di</strong> contenitori vari”. E<br />
ne consegue, pertanto, un ulteriore interrogativo:<br />
“Ma il comune non sta <strong>di</strong>stribuendo<br />
le buste per la raccolta <strong>di</strong>f-<br />
uno dei gran<strong>di</strong> musicisti<br />
del Novecento.<br />
Quest’anno ricorre il<br />
centenario della sua nascita<br />
e il suo Paese sembra<br />
finalmente essersi accorto<br />
<strong>di</strong> lui. Roma gli sta<br />
de<strong>di</strong>cando un festival <strong>di</strong><br />
grande spessore e con decine<br />
<strong>di</strong> eventi. La sua<br />
opera è in corso <strong>di</strong> pubblicazione<br />
in Francia e<br />
negli Stati Uniti. Concerti<br />
in suo onore si stanno<br />
tenendo in tutto il mondo.<br />
L’associazione culturale ‘Gozlinus’ <strong>di</strong><br />
Valva, presieduta da Vito Falcone sta<br />
organizzando la partecipazione <strong>di</strong> un<br />
certo numero <strong>di</strong> valvesi a Roma al concerto<br />
che si terrà al Conservatorio il 29<br />
ferenziata?”. Ciò è “giusto”. Ma c’è<br />
qualche “però”: “Chi avrebbe dovuto<br />
controllare è stato allontanato; chi lavora<br />
ai progetti sull’ambiente viene utilizzato<br />
per scopi non previsti dai relativi<br />
progetti”. E ciò è “grave!!”. Chiaro<br />
l’avvertimento lanciato: “Si rischia<br />
molto per frode allo Stato”.<br />
Altro tema al centro della riflessione<br />
del circolo “Cubicciotti” è quello<br />
della “sicurezza”. <strong>Per</strong> esso “ci sono<br />
zone della città in cui circolare <strong>di</strong>venta<br />
impresa a rischio” e questa “è una realtà<br />
ormai nota a tutti”. Pure qui ritorna<br />
qualche interrogativo: “Ma possiamo<br />
rassegnarci al fatto che la paura, o almeno<br />
il senso acuto <strong>di</strong> inquietu<strong>di</strong>ne, occupi<br />
le vie della città?; Si può accettare<br />
una sorta <strong>di</strong> coprifuoco, che isola<br />
tutti in casa a partire da una certa<br />
ora?”. Nella consapevolezza che “non<br />
si può pretendere che la criminalità,<br />
piccola o grande che sia, sia spazzata<br />
<strong>di</strong> colpo”, ma “la piccola rete <strong>di</strong> furti,<br />
scippi, aggressioni stradali, microviolenze<br />
feroci e gratuite potrebbe <strong>di</strong>minuire<br />
attraverso una maggiore presenza<br />
delle forze delle forze dell’or<strong>di</strong>ne”.<br />
<strong>Per</strong> An la soluzione potrebbe essere la<br />
richiesta <strong>di</strong> “un presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Polizia dello<br />
Stato al Quadrivio”, anziché “raccogliere<br />
le firme per una <strong>di</strong>visione che<br />
non ha alcun senso?”. Dare “calma,<br />
tranquillità alla gente: questo si aspetta<br />
il citta<strong>di</strong>no da un amministratore”.<br />
Si passa, poi alla “Polizia Municipale”.<br />
E si inizia così: “Già!, il Sindaco<br />
ha <strong>di</strong>chiarato in una intervista, trasmessa<br />
giorni fa da una emittente locale:<br />
“Abbiamo affrontato in questi due<br />
anni il problema, trovando nuovo personale,<br />
nuovi uomini, nuove leve”. Ne<br />
segue una constatazione: “Ebbene signor<br />
Sindaco, oggi la presenza della polizia<br />
municipale in vie e piazze della<br />
città è alquanto aleatoria. Puoi trovarne<br />
due o tre in gruppo in qualche piazza<br />
e cercarne invano uno per chilome-<br />
<strong>di</strong>cembre. E’ solo, si spera, il primo atto<br />
che Valva compie per partecipare anch’essa<br />
alle manifestazioni del centenario.<br />
Sarebbe molto bello se l’anno prossimo,<br />
durante l’estate, le musiche <strong>di</strong><br />
Scelsi potessero essere eseguite nello<br />
scenario dell’anfiteatro neo-classico del<br />
parco <strong>di</strong> Villa d’Ayala, in quel luogo che<br />
Severino Gazzelloni definì “ un posto<br />
unico al mondo con un’acustica meravigliosa<br />
“.<br />
Forse ha ragione Leonetta Bentivoglio<br />
quando su ‘La Repubblica’ <strong>di</strong> qualche<br />
giorno fa scrive che l’opera <strong>di</strong> Scelsi va<br />
sfrondata dall’eccessivo folklore creatosi<br />
intorno ad un personaggio per molti<br />
versi ra<strong>di</strong>cale e <strong>di</strong>scutibile e che ora<br />
“…l’importante è ascoltare.”<br />
Dicembre 2005<br />
Michele Figliulo<br />
Alleanza Nazionale bacchetta il sindaco Luongo e la sua maggioranza<br />
tri e chilometri, specie in periferia, ve<strong>di</strong><br />
zone alte. Sono, sembra, mobilitati solo<br />
per fare multe. Purtroppo è una guerra<br />
già persa; gli automobilisti continuano<br />
a fare il comodo loro, mentre il<br />
traffico, nelle arterie nevralgiche, impazza<br />
a tutte le ore e crea nevrosi”. E<br />
pure qui ritornano degli interrogativi:<br />
“Ha poi tanto torto il citta<strong>di</strong>no che protesta<br />
e chiede che lo si aiuti un po’ a sopravvivere?.<br />
A quando il concorso per<br />
aumentare il personale, considerato<br />
che oggi l’amministrazione vanta notevoli<br />
cre<strong>di</strong>ti dalla Fibe per l’operazione<br />
<strong>di</strong>scarica?” (chiaro il riferimento al Ristoro<br />
Ambientale).<br />
In conclusione, per An, ciò succede<br />
perché “a Campagna la politica non riesce<br />
a sintonizzarsi sulla lunghezza<br />
d’onda della società civile e subisce il<br />
cambiamento, anziché guidarlo. In<br />
questa fase, c’è una maggioranza <strong>di</strong> governo<br />
della città senza cultura <strong>di</strong> governo<br />
e un’opposizione senza cultura<br />
<strong>di</strong> opposizione”. <strong>Per</strong> An, “è nella classe<br />
politica l’ostacolo che impe<strong>di</strong>sce il<br />
passaggio da un sistema <strong>di</strong> democrazia<br />
incompiuta ad un sistema <strong>di</strong> democrazia<br />
perfetta, dove chi governa, governa<br />
e chi è all’opposizione, si oppone costruttivamente<br />
e si organizza per andare<br />
al governo. Ma a Campagna dov’è<br />
l’opposizione?”. Ecco perché “Alleanza<br />
Nazionale a Campagna ha scelto coraggiosamente<br />
la strada <strong>di</strong> un grande<br />
cambiamento, che inciderà pesantemente<br />
sui criteri <strong>di</strong> scelta della nuova<br />
classe politica, anche con esclusioni dolorose,<br />
scelte che consentiranno al partito<br />
<strong>di</strong> valutare con oggettività ciò che è<br />
davvero nuovo e ciò che è invece falso<br />
ed artefatto. La politica è un servizio,<br />
un impegno responsabile per il bene e<br />
la crescita <strong>di</strong> tutti, chi non crede a questa<br />
missione può farsi da parte”.<br />
Mario Onesti
EBOLI<br />
Fortemente caldeggiato,<br />
<strong>di</strong>scusso e riproposto, infine,<br />
per il Centro Commerciale,<br />
un punto. E a capo.<br />
Eboli, Area Pip. Sorgerà qui,<br />
nella zona preposta agli inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi. Ad<br />
aggiu<strong>di</strong>carsi la realizzazione<br />
dell’opera è il Consorzio<br />
Silarus. Impren<strong>di</strong>tori locali e<br />
campani, per Eboli. Ma,<br />
prima <strong>di</strong> guardare al futuro,<br />
un piccolo antecedente.<br />
<strong>Per</strong>chè la struttura, che potrebbe<br />
rappresentare, <strong>di</strong>fatti,<br />
la battuta d’avvio per<br />
l’intera zona, ha un passato.<br />
Centro Commerciale,<br />
punto in<strong>di</strong>etro: erano in tre,<br />
le società a concorrere per<br />
la realizzazione dell’opera.<br />
Negli ultimi mesi dell’amministrazione<br />
Rosania, il<br />
progetto più caldeggiato<br />
proprio da Rifondazione e<br />
da Mauro Maci, assessore<br />
alle Attività Produttive, portava<br />
il nome Trademart: un<br />
investimento da 46 milioni<br />
<strong>di</strong> euro, con 555 posti <strong>di</strong> lavoro,<br />
200 assunzioni per la<br />
costruzione della struttura<br />
e il completamento dell’80<br />
per cento dell’opera entro<br />
18 mesi dall’installazione<br />
della prima pietra. Sempre<br />
con Rosania, si era visto l’ingresso,<br />
l’uscita e un nuovo<br />
rientro per la Silarus: la proposta<br />
della consortile locale,<br />
in un primo momento<br />
esclusa dalla corsa, era<br />
stata, poi riesaminata. Silarus<br />
aveva presentato un<br />
progetto per la costruzione<br />
del centro commerciale nell’area<br />
Pip. E l’urbanizzazione,<br />
già completa della<br />
zona, rendeva questo progetto<br />
il più agevole all’inse<strong>di</strong>amento.<br />
Difatti, per la Trademart,<br />
in vista, intoppi<br />
tecnici: il blocco riguardava<br />
il ricorso al Tribunale Amministrativo<br />
Regionale da<br />
parte della Spa veneta. Il<br />
piano <strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong>fatti, era<br />
stato sottoposto al Tar, che<br />
aveva dato una sospensiva,<br />
dopo che erano sorti problema<br />
riguardarti l’assenza<br />
del piano urbanistico per la<br />
zona in cui era previsto l’inse<strong>di</strong>amento<br />
commerciale:<br />
Serracapilli. <strong>Per</strong> alcuni necessario,<br />
per altri non in<strong>di</strong>spensabile,<br />
lo strumento<br />
aveva, <strong>di</strong>fatti, coinvolto il<br />
progetto del megastore.<br />
Nel framezzo, si era posto<br />
la questione Innovazione<br />
Commerciale. Questo il<br />
nome del terzo progetto <strong>di</strong><br />
Centro Commerciale, la<br />
struttura sarebbe stata realizzata<br />
a San Nicola Varco<br />
<strong>di</strong> Eboli. Nei primi mesi dell’amministrazioneMelchionda,<br />
<strong>di</strong>fatti, la conferenza<br />
dei servizi preposta<br />
alla tematica, aveva preso<br />
atto del ritiro della proposta<br />
della società. Innovazione<br />
Commerciale, che aveva<br />
presentato il piano <strong>di</strong> lavoro<br />
più consistente e fitto<br />
nell’ambito delle possibilità<br />
occupazionali e dell’impegno<br />
<strong>di</strong> territorio, <strong>di</strong>fatti,<br />
aveva smesso il progetto dal<br />
tavolo delle trattative. “La<br />
società ha ritirato la domanda<br />
<strong>di</strong> partecipazionespiegava<br />
l’Ingegnere Rosario<br />
La Corte, <strong>di</strong>rigente dell’Area<br />
Sviluppo del Territo-<br />
14 gennaio 2006 ❚<br />
Centro Commerciale, passato , presente<br />
e futuro. Sorgerà a Serracapilli<br />
Visti<br />
Il decreto <strong>di</strong>rigenziale n. 188 del 27 luglio<br />
2004 che approva l’avviso pubblico per la<br />
presentazione <strong>di</strong> progetti relativi alla misura<br />
3.8 del P.O.R. Campania 2000-2006 pubblicato<br />
sul B.U.R.C. n.38 del 9 agosto 2004.<br />
Il decreto <strong>di</strong>rigenziale n.192 del 28 luglio<br />
2005 pubblicato sul B.U.R.C. n. 38 del 8 agosto<br />
2005 che approva i progetti ammessi a finanziamento.<br />
L’Ente <strong>di</strong> Formazione E.R.F.E.S. Campania,<br />
il Comune <strong>di</strong> Castel San Lorenzo e <strong>Per</strong>corsi<br />
soc.coop raggruppati in Associazione Temporanea<br />
<strong>di</strong> Scopo, organizzano un corso della<br />
durata <strong>di</strong> 150 ore.<br />
Finalità:<br />
L’intervento formativo vuole valorizzare i saperi<br />
delle nuove e delle “vecchie” generazioni<br />
nella logica dell’appren<strong>di</strong>mento e della capitalizzazione<br />
degli stessi.<br />
Destinatari:<br />
Il progetto si rivolge a donne con un’età superiore<br />
ai 55 anni, titolare e non <strong>di</strong> trattamento<br />
pensionistico. Al corso saranno ammesse<br />
20 allieve titolari più 4 u<strong>di</strong>trici. All’occorrenza,<br />
per eventuali sostituzioni, si<br />
scorrerà nella graduatoria per l’in<strong>di</strong>viduazione<br />
delle nuove partecipanti. Si precisa che il<br />
30% dei posti <strong>di</strong>sponibili è riservato a <strong>di</strong>soccupate<br />
<strong>di</strong> lunga durata secondo il DGR<br />
993/05, DD 1014 del 07/10/2005.<br />
Modalità <strong>di</strong> realizzazione:il corso prevede la<br />
costituzione <strong>di</strong> 2 laboratori:<br />
* Laboratorio <strong>di</strong> informatica, che tenderà a<br />
sviluppare le conoscenze e l’uso dei nuovi<br />
strumenti funzionali sia alla comunicazione<br />
(Internet) che alla elaborazione e stesura <strong>di</strong><br />
testi.<br />
* Laboratorio della memoria, si pone l’obiettivo<br />
<strong>di</strong> ricostruire la storia partendo dalla memoria<br />
della gente e <strong>di</strong> fornire valore ai saperi<br />
acquisiti con l’esperienza valorizzando le<br />
potenzialità e le competenze delle destinatarie.<br />
Sede, durata del corso, frequenza e indennità<br />
<strong>di</strong> frequenza:<br />
Il corso ha una durata <strong>di</strong> 150 ore <strong>di</strong> formazione<br />
(<strong>di</strong> cui 85 ore <strong>di</strong> teoria e 65 <strong>di</strong> pratica).<br />
Le attività d’aula si svolgeranno a Castel San<br />
Lorenzo (SA) c/o Scuola Me<strong>di</strong>a Inferiore<br />
“San Giovanni Bosco”, sita in via Generale<br />
Tommasini.Il numero massimo <strong>di</strong> assenze<br />
consentite è pari al 20% del monte ore. Il<br />
corso avrà inizio il 27/01/2006.<br />
A tutte le allieve titolari che avranno concluso<br />
il percorso formativo verrà corrisposta<br />
una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o pari a 300,00.<br />
Domanda <strong>di</strong> ammissione:<br />
La domanda deve pervenire, anche a mano,<br />
entro le ore 13.00 del 16/01/2006 esclusivamente<br />
al seguente in<strong>di</strong>rizzo: Comune <strong>di</strong> CA-<br />
STEL SAN LORENZO , Via Luigi Salerno<br />
CAP 84089 Castel San Lorenzo (SA), si<br />
esclude l’accettazione via fax o/e via telematica.<br />
Non farà fede il timbro postale. <strong>Per</strong> il<br />
riconoscimento dei benefici previsti dall’art.<br />
20 della L. 104/92, le can<strong>di</strong>date portatrici <strong>di</strong><br />
han<strong>di</strong>cap ai sensi dell’art.3 della medesima<br />
legge dovranno specificare, con nota scritta<br />
da allegare alla domanda <strong>di</strong> partecipazione,<br />
l’ausilio necessario in relazione al proprio<br />
han<strong>di</strong>cap, nonché segnalare l’eventuale necessità<br />
<strong>di</strong> tempi aggiuntivi per l’espletamento<br />
delle prove, facendo pervenire a questo<br />
Ente , 5 giorni prima dello svolgimento della<br />
prova, certificazione della competente ASL,<br />
che quantifichi i tempi aggiuntivi necessari.<br />
La domanda, con allegato copia documento <strong>di</strong><br />
riconoscimento valido, va compilata seguendo<br />
lo schema all’uopo pre<strong>di</strong>sposto. Lo schema<br />
<strong>di</strong> domanda, unitamente al presente<br />
bando, può essere ritirato presso: Comune <strong>di</strong><br />
Castel San Lorenzo; nonché scaricabile dal<br />
sito www.comune.castelsanlorenzo.sa.it .<br />
rio- la conferenza ne ha<br />
semplicemente preso atto”.<br />
Il progetto, più volte rivisto<br />
e ri<strong>di</strong>mensionato sui criteri<br />
regionali, era stato, infine,<br />
ritirato. Restavano in ballo<br />
la proposta della “Trademart”<br />
<strong>di</strong> Treviso e quella<br />
della “Silarus”. “I due progetti-<br />
continuava La Corteal<br />
momento, sono stati entrambi<br />
esaminati con esito<br />
positivo”. Fino allo scorso<br />
martedì 20, si attendeva,<br />
dunque, la defnitiva determinazione<br />
delle trattative<br />
con la Trademart, mentre il<br />
progetto Silarus era stato<br />
analizzato e giu<strong>di</strong>cato favorevolmente.<br />
Oggi, alla luce<br />
della nuova conferenza dei<br />
servizi, la Trademat è esclusa<br />
perchè, non conforme ai<br />
parametri volumetrici del<br />
Pua, che, infine, è stato stilato.A<br />
spuntarla è la società<br />
locale: il futuro, che può<br />
apparire roseo o appena<br />
più appanato, tra carte<br />
(bollate) e nuovi, possibili<br />
sviluppi, vede, infine, il Centro<br />
Commerciale. si farà<br />
nell’area Pip, con la Silarus.<br />
Raffaella Rosaria Ferrè<br />
P.O.R. Campania 2000/2006 MISURA 3.8- Progetto Ambito EDA 6 SA Bando <strong>di</strong> Ammissione. <strong>Per</strong> n° 20 allieve per il corso gratuito<br />
“La rete della memoria”<br />
Cod. Uff. 590, autorizzato e finanziato dalla Regione Campania. Decreto <strong>di</strong>rigenziale n°192 del 28/07/2005- pubblicato sul B.U.R.C. n°38 del 08/08/2005<br />
NON SARANNO ACCETTATE DOMAN-<br />
DE CON CONTENUTI DIFFORMI DA<br />
QUELLI PREVISTI.<br />
L’iscrizione, la partecipazione ai corsi, l’utilizzo<br />
del materiale <strong>di</strong>dattico e <strong>di</strong> consumo occorrenti<br />
sono gratuiti.<br />
Modalità <strong>di</strong> selezione:<br />
La selezione sarà preceduta dalla verifica dei<br />
titoli <strong>di</strong> ammissibilità. Le prove <strong>di</strong> selezione<br />
si articoleranno in una prova orale (colloquio<br />
motivazionale). Le prove si svolgeranno<br />
senza ulteriore convocazione il 20 gennaio<br />
2006, alle ore 15.00 presso la sede del Comune<br />
<strong>di</strong> CASTEL SAN LORENZO , Via<br />
Luigi Salerno CAP 84089. I risultati delle selezioni<br />
verranno affissi tre giorni dopo la selezione<br />
presso il Comune.<br />
Attestato Finale:<br />
Al termine del corso verrà rilasciato un attestato<br />
<strong>di</strong> frequenza con l’in<strong>di</strong>cazione delle<br />
competenze e delle abilità acquisite.<br />
<strong>Per</strong> ulteriori informazioni rivolgersi a:<br />
- Comune <strong>di</strong> Castel San Lorenzo, Via Luigi<br />
Salerno 2, 84039 Castel San Lorenzo (SA)-<br />
Tel. 0828/94 40 66<br />
Napoli, 20/12/2005<br />
Il Legale Rappresentante<br />
(Dott.ssa Na<strong>di</strong>a Lobianco)
4 N.48 ❚ 14 gennaio 2006 CAPACCIO<br />
“Le scelte clientelari non aiutano il decollo del turismo a Paestum”<br />
Bianca Luna Bifulco detta le linee per una “costituente” che unisca intellettuali ed operatori<br />
Trentasei anni, laureata in<br />
giurisprudenza, operatrice turistica <strong>di</strong><br />
primo piano, gestisce il “Dum dum”<br />
uno dei li<strong>di</strong> più “in” del litorale<br />
pestano. Bianca Luna Bifulco è una<br />
L’ASSESSORE SOTTO L’ALBERO<br />
Il senatore Gaetano Fasolino, in una nota<br />
ha afferma: “Le <strong>di</strong>missioni del dottore Italo<br />
Voza, dalla carica <strong>di</strong> vicesindaco del<br />
commune <strong>di</strong> Capaccio, aprono un vuoto che<br />
personalmente mi auguro che venga al più<br />
presto colmato dal ritiro delle stesse. Voza<br />
in questi anni ha dato prova <strong>di</strong> un impegno<br />
notevole profondendo nella pubblica<br />
amministrazione le sue specialissime doti<br />
umane e sociali. Nel dar tempo all’illustre<br />
professionista perchè valuti con serenità le<br />
decisioni da intraprendere, mi sembra<br />
davvero fuor <strong>di</strong> luogo dar via ad ipotesi <strong>di</strong><br />
qualsivoglia tipo sul futuro titolare delle<br />
cariche <strong>di</strong> vicesindaco e <strong>di</strong> assessore al<br />
turismo del comune <strong>di</strong> Capaccio”. Quale<br />
lettura dare sulla nota <strong>di</strong> Fasolino? Se Voza<br />
non tornerà sulle sue decisioni, allora il<br />
Senatore “intima” a Sica <strong>di</strong> non decidere in<br />
fretta, e soprattutto in maniera personale, <strong>di</strong><br />
non alterare l’attuale quadro politico (ve<strong>di</strong> le<br />
annunciate “aperture” all’opposizione) e <strong>di</strong><br />
privilegiare gli esponenti politici <strong>di</strong> maggiore<br />
caratura della Cdl locale, leggi Nese e Farro.<br />
Da tempo però il peso dei pronostici in<strong>di</strong>ca<br />
Pasquale Mazza a vicesindaco, interim <strong>di</strong><br />
Sica alla delega sul turismo e Gerardo<br />
D’Angelo all’assessorato. Ne riparleremo<br />
nell’anno che verrà.<br />
Incassato, ormai, il colpo basso delle<br />
<strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> Italo Voza, ex assessore al<br />
turismo ed ex vice sindaco, è cominciato il<br />
“toto – sostituto”. I nomi si susseguono, si parla<br />
<strong>di</strong> “contentini”, <strong>di</strong> “spartizioni”, ma anche,<br />
meno male, <strong>di</strong> requisiti che il sostituto deve<br />
possedere. Tra i papabili sempre più spesso<br />
viene fuori il nome <strong>di</strong> Marisa Prearo, presidente<br />
del Comitato Civico <strong>di</strong> Paestum.<br />
Sa che lei è tra le persone più suffragate a<br />
ricoprire il ruolo che è stato <strong>di</strong> Italo Voza?<br />
«Mi hanno detto che ad<strong>di</strong>rittura sono stata<br />
inserita in un sondaggio su internet. Sono<br />
troppo buoni con me»<br />
Cosa pensa del settore turistico capaccese<br />
attuale?<br />
«L’attuale offerta turistica è rivolta<br />
soprattutto al turismo archeologico, balneare e<br />
congressuale.<br />
Sembra, però, che sia stato sottovalutato il<br />
ruolo ricoperto dal settore agricolo che<br />
impegna impren<strong>di</strong>tori nella produzione,<br />
trasformazione e commercializzazione <strong>di</strong><br />
prodotti che sono <strong>di</strong>ventati elementi tipicizzanti<br />
del territorio stesso quali la mozzarella <strong>di</strong><br />
bufala, i carciofi, le fragole»<br />
Quin<strong>di</strong> lei ritiene necessario un<br />
ampliamento dell’offerta?<br />
«Prestando attenzione all’atteggiamento del<br />
turista ci si accorge che sta cambiando. La<br />
vacanza-soggiorno è intesa <strong>di</strong>versamente dal<br />
passato. E’ sorta l’esigenza <strong>di</strong> cogliere tutti gli<br />
aspetti caratterizzanti <strong>di</strong> un territorio<br />
delle novità dell’impren<strong>di</strong>toria<br />
turistica capaccese.<br />
La sua “nomination” virtuale<br />
quale assessore al turismo ideale del<br />
“dopo Voza” che effetto le fa?<br />
“Sono stupita che sia venuto fuori il<br />
mio nome, non credo <strong>di</strong> aver fatto<br />
gran<strong>di</strong> cose per meritarlo, svolgo solo<br />
il mio lavoro con professionalità e<br />
grande passione e amo molto i luoghi<br />
in cui vivo. Non nego, pero’, che mi<br />
ha fatto molto piacere che qualcuno<br />
abbia pensato a me non tanto per la<br />
carica da assessore ma perché vuol<br />
<strong>di</strong>re che è stato apprezzato quel poco<br />
che nel sociale sto tentando <strong>di</strong> fare”.<br />
Cosa pensa del turismo capaccese<br />
– pestano attuale?<br />
“Il turismo del nostro comune, a<br />
gran<strong>di</strong> linee, si <strong>di</strong>vide tra turismo<br />
archeologico e turismo balneare. Poco<br />
valorizzato il primo, “pendolare” il<br />
secondo. Sicuramente con una grande<br />
frattura tra <strong>di</strong> loro. I turisti che<br />
invadono i li<strong>di</strong> sono caratterizzati dal<br />
quasi totale <strong>di</strong>sinteressamento per la<br />
zona archeologica in quanto sono,<br />
soprattutto nell’ultimo periodo,<br />
pendolari che arrivano, fanno il bagno<br />
e se ne vanno. I turisti che visitano i<br />
templi hanno una cultura totalmente<br />
<strong>di</strong>versa e non sono orientati all’offerta<br />
attuale degli stabilimenti balneari”.<br />
È possibile sanare questa<br />
frattura?<br />
“<strong>Per</strong> riformulare il settore del<br />
turismo pestano – capaccese ci<br />
vogliono progetti a lungo termine che<br />
<strong>di</strong>versificando il soggiorno.<br />
Quin<strong>di</strong>, non solo balneazione o<br />
visite ai monumenti ma anche<br />
conoscenza dei luoghi attraverso<br />
percorsi eno-gastronomici, visite<br />
guidate verso le località limitrofe,<br />
attenzione all’ambiente ed alla<br />
natura oltre ad attività <strong>di</strong><br />
animazione»<br />
Quin<strong>di</strong> l’assessore al turismo<br />
è una figura decisiva nello<br />
scenario economico <strong>di</strong> un<br />
comune.<br />
«In questo panorama il ruolo<br />
dell’assessore al turismo del<br />
comune <strong>di</strong> Capaccio-Paestum <strong>di</strong>venta un ruolo<br />
estremamente complesso in quanto lo sviluppo<br />
economico dell’area comunale è<br />
principalmente riconducibile allo sviluppo del<br />
comparto <strong>di</strong> sua competenza»<br />
Lei ritiene che una sola persona possa<br />
determinare l’economia <strong>di</strong> tutto il comune?<br />
«No. Altri attori devono concorrervi. Figure<br />
<strong>di</strong> altrettanta importanza come quella<br />
dell’impren<strong>di</strong>toria locale. <strong>Per</strong>tanto, l’assessore<br />
al turismo è una figura che, al <strong>di</strong> là delle sue<br />
capacità politiche, dovrebbe possedere anche<br />
capacità “impren<strong>di</strong>toriali” per poter meglio<br />
comprendere e modulare l’offerta turistica alle<br />
nuove tendenze e nel contempo saper creare<br />
una linea <strong>di</strong>retta tra impren<strong>di</strong>tore turistico e<br />
assessorato»<br />
Secondo lei quali altri requisiti deve avere<br />
riguardano<br />
indubbiamente le<br />
infrastrutture, la<br />
promozione ma<br />
innanzitutto c’è<br />
bisogno <strong>di</strong> creare un<br />
identità pestana –<br />
capaccese”.<br />
Pensa che il<br />
popolo pestano –<br />
capaccese non<br />
abbia una<br />
mentalità<br />
turistica?<br />
“Con un gioco <strong>di</strong> parole amo <strong>di</strong>re<br />
che Capaccio – Paestum non è un<br />
comune comune, è un territorio<br />
particolare. Credo che la comunità <strong>di</strong><br />
un paese turistico ricco <strong>di</strong> materia<br />
prima quale Capaccio – Paestum deve<br />
essere preparata al turismo. C’è<br />
bisogno <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re o ad<strong>di</strong>rittura<br />
apprendere la cultura<br />
dell’accoglienza, c’è bisogno <strong>di</strong> avere<br />
una completa devozione del territorio<br />
in cui si vive, conoscerlo, amarlo per<br />
poi trasmetterlo a chi viene a<br />
visitarlo”.<br />
Vuole <strong>di</strong>re che i nostri<br />
concitta<strong>di</strong>ni non amano il proprio<br />
paese?<br />
“Non volevo <strong>di</strong>re questo,<br />
semplicemente non credo che ci sia<br />
un rapporto ra<strong>di</strong>cato del pestano con il<br />
suo territorio che lo porti ad<br />
identificarsi con esso tanto da<br />
apprezzarlo per la cultura che esprime<br />
da renderlo un bene turistico e non<br />
solo economico”.<br />
Cosa suggerirebbe <strong>di</strong><br />
fare per trasmettere il<br />
valore del nostro paese<br />
ai suoi abitanti?<br />
“Bisognerebbe dare<br />
ampio spazio agli<br />
intellettuali del nostro<br />
comune che ben<br />
conoscono le sue ra<strong>di</strong>ci<br />
culturali e saprebbero non<br />
solo informare gli abitanti<br />
in<strong>di</strong>geni ma anche<br />
amalgamare la <strong>di</strong>versità dei beni<br />
offerti. Ci vuole una <strong>di</strong>alogo tra<br />
l’intellettuale, l’operatore turistico e<br />
la comunità. Ho in mente le proposte<br />
illuminate del professore Mario Mello<br />
in tema <strong>di</strong> valorizzazione del<br />
territorio. Andrebbe maggiormente<br />
ascoltato”.<br />
Crede che le amministrazioni<br />
passate ed attuali non abbiano<br />
capito in tempo, agendo <strong>di</strong><br />
conseguenza, il declino del settore<br />
turistico pestano – capaccese?<br />
“Forse si ma una politica clientelare<br />
non ha fatto adottare le misure<br />
necessarie. C’è anche da <strong>di</strong>re, pero’,<br />
che qualsiasi amministrazione da sola<br />
non può agire. Bisognerebbe creare<br />
una “Costituente per Paestum” una<br />
sinergia tra le forze politiche, senza<br />
<strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong> maggioranze e<br />
minoranze, degli operatori del settore,<br />
della comunità ponendosi innanzitutto<br />
una domanda: «Siamo capaci <strong>di</strong><br />
lavorare per un obiettivo comune, <strong>di</strong><br />
un buon assessore al turismo?<br />
«Delineare un profilo<br />
dell’assessore al turismo in<br />
un’area così importante come<br />
questa <strong>di</strong> Capaccio–Paestum è<br />
molto complesso per il ruolo<br />
strategico che esso assume non<br />
solo nei confronti dell’esterno ma<br />
anche a livello <strong>di</strong> sinergie interne<br />
agli altri assessorati e non solo»<br />
<strong>Per</strong> intenderci meglio?<br />
«Secondo me dovrebbe saper<br />
creare una sinergia con tutti gli<br />
altri assessorati che interessano<br />
trasversalmente lo sviluppo ed il<br />
miglioramento del territorio. Dovrebbe essere<br />
un buon me<strong>di</strong>atore tale da portare avanti<br />
politiche <strong>di</strong> intese e concertazione, evitando<br />
sovrapposizioni, con le istituzioni presenti sul<br />
territorio, Azienda <strong>di</strong> Soggiorno e Turismo,<br />
Soprintendenza, Comunità Montana»<br />
Quali i punti più dolenti dell’attuale<br />
offerta turistica capaccese?<br />
«Una povertà <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> attrazione<br />
turistica che vadano oltre la balneazione e la<br />
visita all’area archeologica, la mancanza <strong>di</strong><br />
coor<strong>di</strong>namento tra accoglienza, animazione,<br />
trasporto, mancanza <strong>di</strong> strutture per la<br />
formazione nel settore turistico affinché gli<br />
operatori possano migliorare le proprie<br />
competenze e professionalità»<br />
E i punti <strong>di</strong> forza?<br />
«Capaccio-Paestum, per posizione e storia,<br />
stare insieme superando gli interessi<br />
in<strong>di</strong>viduali?». <strong>Per</strong>chè in altre realtà<br />
tanto decantate dai pestani è questo<br />
che accade, vengono messi da parte<br />
gli interessi <strong>di</strong> pochi per il bene <strong>di</strong><br />
tutti”.<br />
Quali le emergenze attuali del<br />
settore turistico?<br />
“L’emergenza sanitaria della fascia<br />
pinetata piena <strong>di</strong> animali <strong>di</strong> ogni<br />
genere e in avanzato stato <strong>di</strong> degrado<br />
e il ripristino della piena funzionalità<br />
della stazione <strong>di</strong> Paestum con<br />
collegamenti “sicuri” da e verso tutte<br />
le zone”.<br />
Quali i progetti innovativi?<br />
“Il turismo invernale. Venerdì ci<br />
sarà un “rea<strong>di</strong>ng” intitolato “Cento<br />
poesie <strong>di</strong> mare” che vedrà anche<br />
l’apertura <strong>di</strong> un concorso letterario,<br />
“Il mare d’inverno” che sarà aperto a<br />
tutti. Credo che qualsiasi opera <strong>di</strong><br />
bonifica, recupero o rilancio, che <strong>di</strong>r<br />
si voglia, debba essere accompagnata<br />
da una poetica <strong>di</strong> fondo. «Se vuoi<br />
insegnare agli uomini a navigare non<br />
insegnar loro a costruire una nave ma<br />
insegna loro la nostalgia del mare» Io<br />
spero che chiunque sia il prossimo<br />
assessore al turismo, un intellettuale o<br />
un tecnico o un politico che ha avuto<br />
tanti voti ma coa<strong>di</strong>uvato da persone<br />
esperte del settore, possa far sentire a<br />
chiunque conosca la realtà pestana –<br />
capaccese, la nostalgia <strong>di</strong> ritornare,<br />
per i turisti, o <strong>di</strong> restare per i giovani<br />
che ancora oggi emigrano per<br />
lavorare”.<br />
Parla Marisa Prearo, presidente del Comitato Civico <strong>di</strong> Paestum<br />
rappresenta la città fulcro rispetto ad un<br />
territorio circostante in fase <strong>di</strong> sviluppo»<br />
Pensa che il comune <strong>di</strong> Capaccio -<br />
Paestum abbia la materia prima necessaria<br />
ma attualmente nessun maestro capace <strong>di</strong><br />
assemblarla?<br />
«Il nostro è un territorio vasto che deve<br />
essere ri<strong>di</strong>segnato in funzione della sua<br />
vocazione ed in funzione <strong>di</strong> un incremento<br />
delle presenze turistiche d’intesa con coloro<br />
che “fanno impresa” fornendo loro, in tempi<br />
imme<strong>di</strong>ati, strumenti e professionalità per<br />
usufruire dei fon<strong>di</strong> europei destinati allo<br />
sviluppo e riqualificazione del territorio,<br />
agevolazioni per le imprese turistiche quali, ad<br />
esempio, riduzioni dei tributi comunali»<br />
Gli interventi prioritari?<br />
«Creare gran<strong>di</strong> eventi e manifestazioni che<br />
possano richiamare flussi turistici in ogni<br />
periodo dell’anno, ripristinare e potenziare il<br />
trasporto pubblico, riqualificare <strong>di</strong> concerto con<br />
citta<strong>di</strong>ni ed impren<strong>di</strong>tori la storica contrada <strong>di</strong><br />
Torre <strong>di</strong> Mare per la sua centralità»<br />
Forse si pretende troppo per una sola<br />
persona, o forse no se si guardano<br />
amministrazioni più o meno lontane da noi che<br />
hanno esponenti tra le proprie fila con tali<br />
requisiti. Sicuramente sarebbe auspicabile una<br />
scelta tecnica e non politica e, perché no,<br />
“Speriamo che sia femmina”!<br />
Pagina a cura <strong>di</strong> Marianna Matrone
CAPACCIO<br />
L’INTERVENTO<br />
Sento la necessità, quale Assessore ai LL.PP.,<br />
<strong>di</strong> dare una risposta all’articolo del Consigliere<br />
comunale Pietro Cavallo, pubblicato<br />
sull’ultimo numero <strong>di</strong> UNICO in cui si criticava<br />
gratuitamente l’Amministrazione comunale<br />
e in modo particolare l’operato del<br />
sindaco Vincenzo Sica. Questo lo faccio non<br />
per <strong>di</strong>fendere il lavoro del Sindaco, in quanto<br />
non ha bisogno <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>feso perché il<br />
lavoro fatto è concreto, visibile ed apprezzabile<br />
e anche perché sa <strong>di</strong>fendersi da solo,<br />
ma intervengo per <strong>di</strong>fendere dalla menzogna<br />
sia il mio operato <strong>di</strong> assessore che dell’intera<br />
amministrazione.<br />
Quin<strong>di</strong>, se il consigliere Cavallo ha cercato <strong>di</strong><br />
offendere col il suo scritto il sindaco e l’amministrazione,<br />
non ci è riuscito perché gli rispondo<br />
con Aristotele. - Ad un cicalone che<br />
gli aveva versato addosso un fiume <strong>di</strong> parole<br />
e che gli chiedeva se le sue ciance lo avessero<br />
offeso, rispose : “Niente affatto, per<br />
Zeus! Mentre parlavi, ad altro badavo.” Caro<br />
Pietro, mentre, tu scrivevi noi continuavamo<br />
a lavorare per il bene comune della città.<br />
Come si fa a negare l’evidenza? A Capaccio<br />
si stanno eseguendo i lavori della nuova rete<br />
idrica. Le vie interessate dai lavori sono sbarrate<br />
al traffico. Ma quali vie percorri consigliere<br />
Cavallo? Bisogna essere ciechi a non<br />
vedere o essere mistificatori.<br />
Come fai a non vedere che in località Cerro<br />
– Sabatella si sta realizzando la strada dorsale<br />
dell’area Pip?<br />
Come fai a negare <strong>di</strong> aver partecipato alla<br />
commissione consiliare dove ho illustrato<br />
tutto il percorso della realizzazione dell’area<br />
Pip che porterà a circa settecento posti <strong>di</strong> lavoro<br />
e ad un notevole sviluppo economico e<br />
sociale del paese? Vuoi che pubblichiamo sui<br />
giornali il verbale della commissione?<br />
Come fai a non apprezzare il lavoro <strong>di</strong> ristrutturazione<br />
che è stato fatto durante tutta<br />
l’estate nei plessi scolastici <strong>di</strong> Capaccio Scalo,<br />
Rettifilo e Borgonuovo? Bisogna essere veramente<br />
in mala fede.<br />
Come fai a mentire quando per il recupero<br />
delle strade <strong>di</strong> accesso a Paestum e per la<br />
realizzazione della strada alternativa alla soppressione<br />
del passaggio a livello sono <strong>di</strong>sponibili,<br />
pronti per essere impiegati circa <strong>di</strong>eci<br />
14 gennaio 2006 ❚<br />
<strong>di</strong> Mimmo Nese*<br />
Una risposta dovuta dopo le pietre lanciate da Cavallo<br />
UNA CITTADINA DI “POLITOLOGI”<br />
CON UNA “PIA AMMINISTRAZIONE”<br />
E UNA “SANTA OPPOSIZIONE”<br />
Risulterebbe e non soltanto ad un modesto osservatore come me, ma anche<br />
al più <strong>di</strong>stratto dei citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> questo Comune, che Capaccio- Paestum sia abitata, per la stragrande<br />
maggioranza, da “autentici” politologi. Pare che ognuno abbia le idee chiare sul da farsi e la ricetta<br />
per portare più turismo, più economia e più lavoro nel territorio. In pratica, ognuno ha una visione<br />
ben chiara <strong>di</strong> come operare in politica e saprebbe cosa fare se fosse un amministratore. Sono<br />
davvero tanti coloro che me<strong>di</strong>ante articoli, <strong>di</strong>scorsi o confidenze, danno sfogo alle proprie<br />
intuizioni, proponendo opinioni, trovate e “lampi <strong>di</strong> genio” che danno luogo, se non altro, ad un<br />
tentativo, forse ancora troppo misero, <strong>di</strong> confronto <strong>di</strong>alettico. Non si può fare a meno <strong>di</strong> chiedersi<br />
come mai tanti potenziali amministratori e fini pensatori non sentano la necessità <strong>di</strong> azzerare<br />
idealmente l’intero Consiglio Comunale, palesemente inabile e inadeguato per presenziare uno dei<br />
primi 100 Municipi della Nazione. Escludendo l’esercizio della provocazione, che pure mi è solito, e<br />
senza voler svuotare <strong>di</strong> contenuto il concetto <strong>di</strong> politica, avverto la sensazione che questa, almeno<br />
a Capaccio-Paestum, costituisca, ormai, un argomento evasivo, del tutto superficiale. E se ne parla e<br />
scrive in maniera tanto scriteriata che la verità in essa contenuta non viene nemmeno sfiorata. È<br />
inutile tirar fuori articolate teorie, strategie complesse e manovre tattiche per spiegare la crisi <strong>di</strong><br />
identità ideologica del devoto sindaco Sica e <strong>di</strong> altri componenti della “Pia Amministrazione” o<br />
l’atteggiamento della “Santa Opposizione” (vi svettano un Pietro e un Paolo), che sembra<br />
caratterizzarsi per la vacuità <strong>di</strong> un confronto <strong>di</strong> programmi e <strong>di</strong> intenti. L’azione politica della classe<br />
<strong>di</strong>rigente locale può essere decifrata in maniera alquanto lesta anche dall’intelligenza più fiacca.<br />
Non c’è bisogno <strong>di</strong> sforzarsi <strong>di</strong> apparire ingegnosi per poter <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> ciò che (non) fanno i<br />
politici capaccesi. Nulla mi vieta e mi trattiene dal <strong>di</strong>re che, molti <strong>di</strong> coloro che intervengono<br />
ufficialmente sulla vita pubblica del paese, adottano un linguaggio da manuale in<br />
<strong>di</strong>suso che non porta alcun contributo formativo. Il tempo della <strong>di</strong>alettica<br />
posticcia è da considerarsi improponibile. L’insincerità si ad<strong>di</strong>ce ai politici, non a<br />
chi voglia prenderli in considerazione per sviluppare una congettura. Diffidate,<br />
dunque, dei “politologi” e non soltanto dei politici che, a naso, o a ragione, avete<br />
in uggia. Diffidate degli articolisti cerimonieri. E giacchè mi state leggendo,<br />
<strong>di</strong>ffidate anche da me, ma non troppo. Bon Noel citoyens trivés de la culture<br />
politique!<br />
milioni <strong>di</strong> euro? Mancano solo pochi adempimenti<br />
burocratici per iniziare i lavori.<br />
Come non puoi plau<strong>di</strong>re a milioni <strong>di</strong> euro che<br />
si stanno impegnando sulla rete fognaria, sul<br />
depuratore, sui campi sportivi, sulla pubblica<br />
illuminazione, sulla raccolta dei rifiuti e<br />
sulla manutenzione <strong>di</strong> circa cento venti chilometri<br />
<strong>di</strong> viabilità comunale?<br />
Come fai a sostenere che presso l’ufficio<br />
tecnico l’attesa per il rilascio delle concessioni<br />
e<strong>di</strong>lizie è infinita. Quando, invece, l’istruzione<br />
delle pratiche avviene in tempo<br />
reale?<br />
Come fai ad offendere un professionista attribuendogli<br />
un valore, quando la professionalità<br />
e la cultura non hanno un prezzo?<br />
Comprendo le tue legittime aspirazioni , ma<br />
ricordo che San Giacomo ci ammonisce <strong>di</strong>cendoci<br />
che “chi aspira alla sapienza e alla<br />
virtù (nel caso del consigliere al potere politico)<br />
non avrà che l’ombra se non sa frenare<br />
la lingua”.<br />
Spero, amatissimo Pietro, che ritorni da noi<br />
a fare il consigliere in questo comune, altrimenti<br />
mi<br />
rimane l’amarezza <strong>di</strong> capire che chi non ha<br />
nulla <strong>di</strong> bene da <strong>di</strong>re <strong>di</strong> se stesso è costretto<br />
a parlare male degli altri.<br />
Ti chiedo gli atti ufficiali dei tuoi dati pubblicati<br />
su <strong>Unico</strong> e se non ti è possibile perché<br />
non hai detto la verità, abbi il buon senso almeno<br />
<strong>di</strong> chiedere scusa al nostro Sindaco.<br />
Affettuosamente<br />
Oscar Nicodemo<br />
*Assessore ai lavori pubblici <strong>di</strong> Capaccio<br />
Tonino Orlotti<br />
si è sposato<br />
E’ stato uno dei politici <strong>di</strong><br />
primo piano <strong>di</strong> Capaccio, già<br />
assessore a settori nevralgici<br />
come il turismo e l’urbanistica.<br />
E’ Antonio Orlotti, Tonino per<br />
gli amici. Il 15 <strong>di</strong>cembre, presso<br />
la Chiesa Madonna della Divina<br />
Provvidenza in Ponte Barizzo,<br />
si è sposato con Maria De<br />
Marco. Al ricevimento, tenuto<br />
presso il Savoy Beach Hotel, tra<br />
gli invitati abbiamo notato: l’ex<br />
sindaco Pasquale Marino, i consiglieri<br />
comunali: Angelo Valletta,<br />
Pasquale Quaglia ed<br />
Alessandro Petraglia, con Antonio<br />
Martorano e Gerardo<br />
Rega, già colleghi <strong>di</strong> giunta<br />
dello sposo.
6 N.48 ❚ 14 gennaio 2006 ALBURNI<br />
ALTAVILLA<br />
Ecco l’associazione<br />
sportiva<br />
Virtus Altavilla Donne<br />
Questa associazione si è regolarmente<br />
affiliata alla Figc e attualmente<br />
il suo oggetto principale<br />
è una squadra femminile <strong>di</strong><br />
calcio a cinque che sta <strong>di</strong>sputando<br />
con ottimi risultati il campionato<br />
regionale femminile <strong>di</strong> serie<br />
B. La rosa delle giocatrici è formata<br />
da alcune ragazze <strong>di</strong> Eboli<br />
e Santa Cecilia e la maggioranza<br />
invece sono ragazze e donne <strong>di</strong><br />
Altavilla.<br />
Al campionato in questione partecipano<br />
oltre alla nostra squadra<br />
squadre <strong>di</strong> Napoli e molte<br />
squadre della provincia salernitana<br />
fra cui Battipaglia, Agropoli,<br />
Vallo della Lucania, Casalvelino,<br />
Capaccio…<br />
La squadra gioca in casa la domenica<br />
alle 17.00 presso la polisportiva<br />
Azzurra <strong>di</strong> Bonfrisco.<br />
Presidente è Davide Pacifico e i<br />
soci sono in gran parte <strong>di</strong> Altavilla.<br />
LAUREA SCOVOTTO<br />
Roccadaspide- Marialuisa Scovotto<br />
si è laureata in "Relazioni e Politiche<br />
Internazionali" con tesi in<br />
Tutela Internazionale dei <strong>di</strong>ritti<br />
umani. Data <strong>di</strong> laurea 19/12/2005.<br />
Auguri dalla famiglia e dalla redazione<br />
<strong>di</strong> “<strong>Unico</strong>”.<br />
Voglio <strong>di</strong>rti grazie per aver appreso su<br />
“<strong>Unico</strong>” del progetto <strong>di</strong> compostaggio nell’area<br />
dei nostri Tenimenti e, nello stesso<br />
tempo, ti esprimo tutta la mia solidarietà per<br />
il grave episo<strong>di</strong>o che ti è accaduto in veste <strong>di</strong><br />
giornalista e <strong>di</strong> cui riferisci nell’ultimo numero<br />
del giornale.<br />
Che vergogna!<br />
Che rabbia!<br />
Ed è la rabbia che mi spinge a far sentire la<br />
mia voce, anche se dalla lontana Lombar<strong>di</strong>a.<br />
C’è ancora gente, se si può definirla così, che<br />
pensa <strong>di</strong> prendere in giro i propri simili, decidendo<br />
sulla pelle degli altri quanto debba<br />
essere grande la pagnotta <strong>di</strong> cui questi egregi<br />
signori si “ingozzeranno”.<br />
Ben ricor<strong>di</strong>amo noi, “ Tenimentesi”, e tu continui<br />
a vederlo tutti i giorni, lo scempio fatto<br />
nella nostra contrada da qualche politicante<br />
“Cifre sbagliate sulle nostre indennità. Nessun aumento”<br />
Guglielmo Storti “bruciato”, la Margherita con<br />
Tedesco guarda a Castelcivita per il dopo Gau<strong>di</strong>oso<br />
MARIO TEDESCO: “SI SPERI-<br />
MENTA GIÀ IL PARTITO DEMO-<br />
CRATICO. SÌ ALL’ASSE COI DS”<br />
“I sette della Margherita che alla<br />
comunità montana degli Alburni<br />
stanno in maggioranza non hanno<br />
fatto altro che seguire la linea del<br />
partito. Da Salerno ci hanno sempre<br />
detto che la linea da seguire è<br />
quella del rapporto coi Ds, anche<br />
in ragione della prospettiva del<br />
partito democratico. Chi ha fatto<br />
<strong>di</strong>versamente ha agito per conto<br />
proprio. Noi, e vale a <strong>di</strong>re, Mario<br />
Tedesco, Giuseppe Pecori, Donato<br />
Poto, Giovanni Marino, Alessandro<br />
Capozzoli ed Elio Reina, siamo<br />
perfettamente in linea con le deliberazioni<br />
stabilite a livello centrale”.<br />
<strong>Per</strong>chè Storti va in un’altra <strong>di</strong>rezione.<br />
“Avevamo cominciato una strada<br />
insieme. Volevamo proporlo alla<br />
presidenza, gli abbiamo firmato<br />
anche il documento che lo in<strong>di</strong>cava.<br />
Il Ds non è stato d’accordo ed abbiamo<br />
deciso, con senso <strong>di</strong> responsabilità<br />
politica, <strong>di</strong> non rompere la<br />
<strong>di</strong> allora quando, alcuni decenni or sono, la<br />
zona fu letteralmente “ depilata “ <strong>di</strong> una meravigliosa<br />
macchia me<strong>di</strong>terranea e <strong>di</strong> superbe<br />
ginestre, in nome dell’avi<strong>di</strong>tà personale.<br />
Terre che avevano succhiato il sudore dei nostri<br />
padri, manipolate per carpire contributi<br />
agricoli. E noi, impotenti, a guardare!<br />
Ci saranno tanti posti <strong>di</strong> lavoro nel futuro –<br />
così facevano credere. Invece, intascati i contributi,<br />
i politici si sono defilati e chi si è visto<br />
si è visto.<br />
I Tenimenti sono ancora lì ad essere violentati<br />
ancora.<br />
Che magica idea! Il compostaggio! Un mostro<br />
che nessuno vuole lo regalano agli Altavillesi,<br />
in particolare a quelli dei Tenimenti!<br />
Come sono bravi e solerti questi bravi politicanti,<br />
supportati da faccen<strong>di</strong>eri senza scru-<br />
fune che stavamo, legittimamente,<br />
tirando entrambi. La lotta <strong>di</strong> Storti<br />
per dare più visibilità alla Margherita<br />
è stata anche nostra, fino<br />
alla fine. Noi però non abbiamo<br />
con<strong>di</strong>viso il fatto che lui, contemporaneamente,<br />
è andato dall’opposizione<br />
per avere le firme per fare<br />
un’altra maggioranza”.<br />
Le vostre strade si reincontreranno<br />
a breve...<br />
“Io me l’auguro. Se la Margherita<br />
rimette insieme tutti i suoi petali,<br />
tutti assieme saremo più forti. Ovviamente,<br />
quello che io voglio è che<br />
prevalga l’idea <strong>di</strong> gruppo, non la<br />
decisione <strong>di</strong> uno solo. Io ho fatto<br />
sempre così. Andrò fino in fondo. E<br />
poi noi abbiamo un accordo coi<br />
Ds: subito dopo le elezioni politiche<br />
ci sarà, negli Alburni, un presidente<br />
della comunità montana<br />
espressione della Margherita. Gau<strong>di</strong>oso<br />
si <strong>di</strong>metterà subito e arriverà<br />
il presidente della Margherita”.<br />
L’Udeur, dove sarà?<br />
“Bisognerà chiederlo a loro. Adesso<br />
stanno con la nostra tra<strong>di</strong>zionale<br />
opposizione e nella vicina comunità<br />
montana del Calore guidano<br />
una giunta con il centrodestra dentro”.<br />
E Storti...<br />
“Guglielmo deve capire che gli<br />
amici li ha da questa parte, la nostra.<br />
Glielo abbiamo <strong>di</strong>mostrato<br />
nella campagna elettorale provinciale,<br />
io l’ho fatto votare a Castelcivita,<br />
così ho visto molto positivamente<br />
l’idea <strong>di</strong> portarlo alla presidenza<br />
della comunità montana. Gli<br />
auguro <strong>di</strong> ravvedersi!”.<br />
Quin<strong>di</strong> la Margherita ripartirà<br />
da Guglielmo Storti...<br />
“Non lo deciderò solo io, ma il<br />
gruppo. Io però presenterò la mia<br />
can<strong>di</strong>datura alla presidenza. Poi si<br />
vedrà. Poi quel che <strong>di</strong>rà il gruppo<br />
si farà...”.<br />
NUNZIO GAUDIOSO: “NON HO<br />
CONTRATTATO IL VOTO DI RAF-<br />
FAELE REINA”.<br />
“Reina rafforza la mia giunta? Non<br />
è così. Aveva già aderito alla Margherita,<br />
faceva già parte <strong>di</strong> questa<br />
maggioranza. L’Udc l’aveva lasciata.<br />
Dalla Margherita c’è arrivato<br />
l’in<strong>di</strong>cazione sul suo nome.<br />
Reina non ha certo salvato la mia<br />
presidenza col suo voto”.<br />
Fa <strong>di</strong>scutere questo aumento<br />
delle indennità <strong>di</strong> carica...<br />
“Macchè. E’ un abbaglio, non è<br />
così. I 25 mila euro andavano messi<br />
sul capitolo apposito perché già da<br />
gennaio sapevamo che saremmo<br />
arrivati fino ad ottobre con le indennità<br />
<strong>di</strong> carica. Non c’è stato un<br />
aumento. Poi i dati delle nostre retribuzioni<br />
non sono esatti: il presidente<br />
arriva a 2660 euro e 1490<br />
euro hanno gli assessori. Ma io<br />
penso che non è il caso <strong>di</strong> pubblicarle,<br />
anche perché chi è <strong>di</strong>pendente<br />
pubblico (ed è una buona<br />
metà) ha solo il 50%. Niente aumenti,<br />
allora. Abbiamo solo rimpinguato<br />
il capitolo”.<br />
poli, che pensano <strong>di</strong> valorizzare la nostra<br />
zona solo quando devono attripparsi bene.<br />
Tanto nessuno protesta! E’ questo il loro slogan.<br />
Io, invece, non ci sto! Non ci sto proprio.<br />
E attraverso queste frettolose righe colgo<br />
l’occasione per dare ai responsabili un piccolo<br />
suggerimento per salvare le loro capre<br />
e i loro cavoli.<br />
Suggerisco, alle brillanti menti che hanno<br />
partorito questo velenoso progetto, <strong>di</strong> metterselo<br />
sotto casa loro l’impianto <strong>di</strong> compostaggio.<br />
Potranno avere qualche utile in più:<br />
oltre ad intascare quanto per loro stabilito,<br />
avranno la certezza <strong>di</strong> avere un figlio poco<br />
più che ventenne spegnersi giorno dopo<br />
giorno <strong>di</strong> tumore.<br />
E’ questo che vogliono dare alle generazioni<br />
future <strong>di</strong> quelle poche famiglie che hanno<br />
Allora dopo le elezioni Gau<strong>di</strong>oso<br />
lascia per far posto ad un esponente<br />
della Margherita...<br />
“Si tratta <strong>di</strong> un accordo politico.<br />
Da parte mia ho dato la piena <strong>di</strong>sponibilità.<br />
Fermo restando che<br />
prima <strong>di</strong> questo accordo ci saranno<br />
nuove elezioni comunali con un<br />
quadro politico che potrà anche<br />
cambiare. Non è Gau<strong>di</strong>oso, ma il<br />
Ds intero, che mette sul tavolo la<br />
<strong>di</strong>sponibilità a lasciare la presidenza.<br />
Ci sarà così l’alternanza a<br />
favore <strong>di</strong> un partito amico, che già<br />
con<strong>di</strong>vide appieno programma e<br />
progetti <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> Gau<strong>di</strong>oso. Non<br />
c’è niente <strong>di</strong> strano, un eventuale<br />
cambiamento servirà solo a continuare<br />
a lavorare per dare stabilità<br />
all’ente”.<br />
Gau<strong>di</strong>oso quanto scommette su<br />
Storti suo successore?<br />
“Più del mio conterà il parere dei<br />
nuovi consiglieri che saranno eletti<br />
nei comuni. Guglielmo Storti è insieme<br />
con la nostra minoranza. E’<br />
una sua scelta. Dopo un anno e<br />
mezzo che è stato con noi ora ci<br />
spara addosso. L’accelerazione<br />
dell’alternanza tra Ds e Margherita,<br />
che lui ha auspicato, era fuori<br />
dagli accor<strong>di</strong>. La sua condotta mi è<br />
sembrata un’estorsione politica,<br />
veramente immotivata. <strong>Per</strong>ciò noi<br />
Ds ci siamo irrigi<strong>di</strong>ti. Adesso c’è la<br />
mia <strong>di</strong>sponibilità piena a farmi da<br />
parte appena saranno rinnovate le<br />
rappresentanze dei comuni presso<br />
l’ente. Non ci saranno automatismi,<br />
non è nemmeno escluso che io<br />
possa restare in carica perché la<br />
Margherita può avere un altro tipo<br />
<strong>di</strong> rappresentanza. Abbiamo governato<br />
bene, e quin<strong>di</strong> quando l’alternanza<br />
ci sarà, guarderà agli interessi<br />
del territorio degli Alburni e<br />
non ai singoli politici”.<br />
Interviste a cura <strong>di</strong> Oreste Mottola<br />
LETTERA AD ORESTE MOTTOLA<br />
Altavilla Silentina “Giù le mani dai Tenimenti. Sono stati già violentati”<br />
avuto il coraggio <strong>di</strong> restare ancora nei Tenimenti!<br />
Altro che strattonare, negare i microfoni e<br />
spiegare alla gente argomentando come conviene.<br />
Ringranziando il mio Buon Signore non ho<br />
bisogno <strong>di</strong> microfoni per esprimere il mio<br />
<strong>di</strong>saccordo. Ma altri strumenti sì, non possono<br />
controllare ad Hoc tutto.<br />
Ti ringrazio per lo sfogo e, se può servire a<br />
salvare i nostri amati Tenimenti, hai tutta la<br />
mia approvazione per eventuale pubblicazione<br />
della presente, ovunque tu voglia.<br />
La libertà <strong>di</strong> parola e <strong>di</strong> pensiero prima <strong>di</strong><br />
tutto.<br />
Grazie e buon Lavoro!<br />
Una tenimentese rimasta tale<br />
Iolanda Brenga
CALORE<br />
14 gennaio 2006 ❚ N.48<br />
<strong>Per</strong> il rilancio della Val Calore ci vuole verità e i soci devono votare subito<br />
Intervista a Cosimo Peduto, socio espulso, già presidente del collegio sindacale<br />
La “Valcalore” è uno dei pochi<br />
esempi dell’Italia meri<strong>di</strong>onale <strong>di</strong> vero<br />
associazionismo e <strong>di</strong> miglioramento<br />
strutturale della viticoltura. Vedendo i<br />
conta<strong>di</strong>ni della Valle del Calore un ex<br />
deputato non smetteva mai <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che,<br />
rispetto ad altri <strong>di</strong> altre realtà del salernitano,<br />
alla gentilezza univano la passione<br />
per la terra. Difficile dargli torto,<br />
soprattutto se si va a vedere come quei<br />
piccoli ed impervi appezzamenti <strong>di</strong> terreno<br />
abbiano finanziati gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
un’intera generazione <strong>di</strong> professionisti<br />
che da quei sacrifici, spesso inenarrabili,<br />
vengono fuori. <strong>Per</strong> questo oggi la<br />
<strong>di</strong>scussione sul momento che attraversa<br />
l’azienda tocca ogni strato sociale.<br />
Ne parliamo con Cosimo Peduto (nella<br />
foto), già presidente del collegio sindacale<br />
dell’azienda, componente della<br />
segreteria provinciale della Cgil. “I <strong>di</strong>pendenti<br />
hanno ragione. Hanno alte<br />
professionalità. Che vanno valorizzate”.<br />
Peduto è un ex socio, espulso a seguito<br />
dell’azione <strong>di</strong> “responsabilità” intrapresa<br />
dall’attuale <strong>di</strong>rigenza. E’ la<br />
prima volta che parla pubblicamente<br />
degli avvenimenti.<br />
“Sono stato presidente del collegio<br />
sindacale dal novembre 2001 al febbraio<br />
2003. Appena 13 mesi. L’attuale<br />
presidente mi ha fatto una citazione<br />
giu<strong>di</strong>ziaria dove sostiene che sono stato<br />
in carica dal 1996 al 2003, e quin<strong>di</strong> responsabile<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse omissioni <strong>di</strong> controlli”.<br />
Davvero?<br />
“E’ così. Lui passa sopra l’incarico<br />
ricoperto, dal 1996 al 1999, dell’ex maresciallo<br />
dei carabinieri Baglivo. Poi<br />
c’è stato Gigino Mastrantuono, dal<br />
1999 al 2001, già <strong>di</strong>pendente della<br />
Cassa Rurale <strong>di</strong> Aquara. Io arrivo a novembre<br />
2001, quando Pasquale Graziuso<br />
rinuncia a presentarsi, ai soci si<br />
presenta un’unica lista con Giuseppe<br />
Graziuso alla presidenza ed io con la<br />
responsabilità del collegio sindacale. Il<br />
17 novembre 2002 Giuseppe Graziuso<br />
“Scuola & Dipendenze”, un convegno<br />
voluto da Salvatore Iannuzzi,<br />
presidente dell’Unione dei comuni<br />
dell’alto Calore, con l’obiettivo <strong>di</strong><br />
informare i giovani che frequentano le<br />
scuole superiori della Valle del Calore,<br />
è stato un successo <strong>di</strong> partecipazione e<br />
un’occasione per guardare in faccia le<br />
problematiche giovanili senza<br />
nascondersi <strong>di</strong>etro giri <strong>di</strong> parole.<br />
Iannuzzi ha acceso un riflettore sul<br />
mondo adolescenziale squarciando il<br />
velo dei luoghi comuni che vogliono i<br />
nostri giovani cresciuti a fusilli e<br />
salsiccia in una realtà ambientale<br />
incontaminata e salubre con l’unico<br />
problema del decremento demografico<br />
dovuto alla viabilità fatiscente.<br />
Con l’irruzione <strong>di</strong> Rosa Castiello,<br />
responsabile dell’area maternoinfantile<br />
dell’Asl SA<br />
3, che ha dato<br />
un’anticipazione<br />
sui risultati <strong>di</strong><br />
un’indagine<br />
condotta su un<br />
campione <strong>di</strong><br />
duemila studenti<br />
del terzo anno delle<br />
scuole superiori<br />
presenti<br />
nell’ambito<br />
territoriale<br />
lascia ed io rimango in carica per altri<br />
due mesi. Dopo <strong>di</strong> che mi hanno gettato<br />
addosso un’azione <strong>di</strong> responsabilità<br />
e poi l’espulsione”.<br />
Cosa le imputano...<br />
“Io sto ancora aspettando, dall’attuale<br />
consiglio <strong>di</strong> amministrazione, una<br />
nota dove si quantifica il danno che ho<br />
provocato all’azienda per il periodo<br />
dove sono stato effettivamente in carica.<br />
Il 22 febbraio 2003 è stata votata,<br />
dall’assemblea, una delibera dove si sosteneva<br />
che io dovevo approvare il bilancio<br />
e non ho vigilato su due versamenti<br />
fatti da due soci relativamente al<br />
prestito sociale. Voglio il pronunciamento<br />
della magistratura, affinchè io<br />
possa poi chiedere a qualcuno i danni<br />
che ho avuto. <strong>Per</strong> adesso bado a <strong>di</strong>fendermi...”.<br />
Fino a qualche anno fa l’azienda<br />
cooperativa Valcalore faceva parlare<br />
poco <strong>di</strong> sè. Poi all’improvviso c’è<br />
un’esplosione <strong>di</strong> voci. Bisogna stare<br />
attenti anche alle sfumature...<br />
“Si, tutto vero fino a quando non è<br />
arrivata la nuova <strong>di</strong>rigenza. Aggiungo<br />
solo che il tempo mi sta dando ragione...”.<br />
<strong>Bacco</strong>, <strong>tabacco</strong> e <strong>spinelli</strong> per <strong>colpa</strong> <strong>di</strong> <strong>Venere</strong><br />
Il 40% dei giovani del Cilento e del Vallo <strong>di</strong> Diano sanno dove procurarsi l’erba<br />
dell’Asl, la visione d’insieme si è fatta<br />
chiara: la nostra realtà non è un’isola<br />
felice, anzi, per certi aspetti, è<br />
preoccupante.<br />
Ecco qualche dato appuntato a volo:<br />
Il 31% fa uso abitualmente <strong>di</strong> super<br />
alcolici; il 13% <strong>di</strong> droghe leggere<br />
(<strong>spinelli</strong>); il 2% <strong>di</strong> cocaina ed eroina.<br />
Marginali i dati relativi ad altre<br />
sostanze. Ma il dato più significativo è<br />
quello relativo alla conoscenza dei<br />
luoghi <strong>di</strong> accesso alle sostanze che<br />
procurano <strong>di</strong>pendenza. Infatti mentre<br />
per l’alcol e il fumo questo è ovvio<br />
perché sono “legalizzate”, per gli<br />
<strong>spinelli</strong> e le droghe il fatto è<br />
preoccupante: il 40% saprebbe dove<br />
procurarsi l’erba per gli <strong>spinelli</strong>; il<br />
22% saprebbero dove<br />
approvvigionarsi <strong>di</strong> cocaina ed eroina!<br />
Insomma è quasi come andare al<br />
supermercato.<br />
Ovviamente sono dati captati al volo<br />
che andrebbero analizzati e<br />
confrontati, ma danno l’idea <strong>di</strong> quanto<br />
sia <strong>di</strong>ffuso il <strong>di</strong>sagio giovanile che, a<br />
quanto ha riferito la Castiello, è dovuto<br />
più a problematiche legate ai rapporti<br />
interpersonali tra i “pari” che non a<br />
conflitti da ricercare in ambito<br />
familiare. Infatti l’80% degli<br />
intervistati <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> vivere bene il<br />
rapporto con i genitori e in<strong>di</strong>vidua nel<br />
Un momento. Pasquale Mucciolo<br />
nell’intervento pubblicato nello scorso<br />
numero <strong>di</strong> “<strong>Unico</strong>” parla <strong>di</strong> “conseguenze<br />
negative causate dall’abbandono<br />
<strong>di</strong> Giuseppe Graziuso”...<br />
“Non è così. Giuseppe Graziuso fece<br />
una scelta coraggiosa, si presentò davanti<br />
alla base sociale, <strong>di</strong>cendo sostanzialmente<br />
quello che era necessario<br />
fare per tornare a far sviluppare l’azienda.<br />
Si proponeva <strong>di</strong> capitalizzare<br />
l’azienda per permettergli <strong>di</strong> mettersi<br />
un segmento me<strong>di</strong>oalto <strong>di</strong> mercato.<br />
Non si volevano sol<strong>di</strong> per ripianare<br />
buchi precedenti. E’ una cosa molto <strong>di</strong>versa<br />
dalla proposta attuale...”.<br />
Si è tornati o no all’aumento del<br />
capitale sociale? E’ un prestito dei<br />
soci che riavvia la patrimonializzazione<br />
o c’è dell’altro?<br />
“L’azienda allora voleva rilanciarsi.<br />
<strong>Per</strong>ciò fu fatto un programma <strong>di</strong> contenimento<br />
dei costi aziendali che partiva<br />
dai sacrifici chiesti ai <strong>di</strong>pendenti, e<br />
proseguiva riducendo il prezzo delle<br />
bottiglie, del consumo <strong>di</strong> gasolio. Poi<br />
si volevano valorizzare gli impianti per<br />
fare dei prodotti a più alto valore aggiunto.<br />
Così sarebbe stato possibile au-<br />
mentare la qualità...”.<br />
L’attuale <strong>di</strong>rigenza <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> aver<br />
pagato oltre 5 miliar<strong>di</strong> e 400 milioni<br />
<strong>di</strong> vecchie <strong>di</strong> lire ai coltivatori...<br />
“Noi lasciammo l’azienda con 7 miliar<strong>di</strong><br />
e mezzo <strong>di</strong> prestito sociale. Poi<br />
c’erano due miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> depositi, quin<strong>di</strong><br />
riscontri attivi, e in più c’erano due<br />
miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti da esigere, ed in più<br />
c’erano dei fon<strong>di</strong> destinati ai soci per<br />
miglioramenti. A me risulta che i due<br />
miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> patrimonio dell’azienda<br />
siano stati tolti e restituiti ai soci. Gli<br />
stessi più che avere pagato i conferimenti<br />
dei prodotti, hanno pagato all’azienda<br />
i prestiti che tenevano per i loro<br />
investimenti. In sintesi: i soci hanno<br />
avuto in<strong>di</strong>etro una parte dei loro sol<strong>di</strong>.<br />
Dissento sull’analisi <strong>di</strong> Pasquale Mucciolo<br />
quando addebita all’abbandono<br />
<strong>di</strong> Giuseppe Graziuso l’inizio della tendenza<br />
che vede i soci richiedere la restituzione<br />
dei prestiti sociali all’azienda,<br />
questo non è vero, era già cominciato<br />
da molto tempo prima!. I coltivatori<br />
poi chiedono <strong>di</strong> riavere i corrispettivi<br />
dei loro conferimenti. Questo non<br />
è mica un beneficio. Diciamola tutta:<br />
da almeno tre anni, la Cantina prende le<br />
uve ma ai viticoltori non arrivano i<br />
sol<strong>di</strong>. In qualsiasi azienda i fornitori<br />
qualche becco <strong>di</strong> un quattrino l’avrebbero<br />
preso. Qui niente!”.<br />
Siamo a questo...<br />
“Vi sfido ad andarli ad interrogare<br />
uno per uno”.<br />
E sull’aumento del capitale sociale?<br />
C’è chi prima era contrario ed<br />
ora è a favore. Diventa <strong>di</strong>fficile tenere<br />
il conto delle varie posizioni...<br />
“Quando l’attuale presidente vinse la<br />
sua battaglia contro l’aumento del capitale<br />
sociale c’erano oltre 600 soci che<br />
avevano detto sì e firmato un impegno.<br />
Allora però c’era un’operazione <strong>di</strong><br />
ammodernamento in corso, da oltre<br />
<strong>di</strong>eci miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> lire, che richiedeva una<br />
capitalizzazione. Oggi invece ci sono<br />
per<strong>di</strong>te d’esercizio da coprire”.<br />
gruppo dei pari<br />
il luogo <strong>di</strong><br />
coltura dove si<br />
accende il<br />
“focolaio” e la<br />
voglia <strong>di</strong><br />
“provare”<br />
scorciatoie per<br />
lo stare bene<br />
con sé e con gli<br />
altri.<br />
La scuola deve<br />
“insegnare ad<br />
imparare” ha<br />
ricordato<br />
Giuseppe Vitale, sindaco <strong>di</strong> Campora e<br />
moderatore della sessione <strong>di</strong> lavoro, ma<br />
resta il problema su come possa<br />
inventarsi una strategia se le varie<br />
componenti deputate ad intervenire<br />
non trovano luoghi dove confrontarsi e<br />
si richiudono sempre <strong>di</strong> più a fare<br />
tattica per <strong>di</strong>mostrare che esistono per<br />
dare risposte ai <strong>di</strong>sagi prodotti da una<br />
società che non sa prevenire e non sa<br />
nemmeno curare.<br />
Salvatore Iannuzzi, con l’abilità e la<br />
determinazione che molti gli<br />
riconoscono, ha tentato <strong>di</strong> dare il via a<br />
questo lavoro <strong>di</strong> “sartoria”<br />
istituzionale organizzando questo<br />
convegno. Rosa Castiello, con la sua<br />
indagine, ha <strong>di</strong>mostrato che non siamo<br />
7<br />
Accusa grave. E’ sicuro <strong>di</strong> questo?<br />
“Il bilancio 2002 viene chiuso con<br />
una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> un miliardo e 600 milioni.<br />
L’anno successivo il deficit è stato<br />
<strong>di</strong> 600 milioni”.<br />
Quin<strong>di</strong>, a questo punto...<br />
“Quella che manca è la chiarezza rispetto<br />
a questa ultima proposta. Poi in<br />
un manifesto ho visto chiedere la patrimonializzazione<br />
dell’azienda e non<br />
l’aumento del capitale sociale”.<br />
C’è un po’ <strong>di</strong> confusione su quest’azienda.<br />
Dagli attuali vertici non<br />
viene nascosto un certo fasti<strong>di</strong>o per<br />
l’ingerenza che vari soggetti, tra i<br />
quali ci siamo anche noi <strong>di</strong> questo<br />
giornale, nelle faccende interne...<br />
“E perchè? Io auspico che gli enti locali<br />
dell’area, tutti i citta<strong>di</strong>ni, ne possano<br />
<strong>di</strong>scutere. E’ questa la con<strong>di</strong>zione<br />
per costruire la chiarezza più assoluta<br />
sulle con<strong>di</strong>zioni nei quali l’azienda<br />
si trova. Poi serve un piano <strong>di</strong> rilancio<br />
con<strong>di</strong>viso innanzitutto da chi conferisce<br />
uva ed olive. Si scelga poi il<br />
gruppo <strong>di</strong>rigente migliore per attuare il<br />
rilancio. Quin<strong>di</strong> le elezioni delle cariche<br />
sociali devono avvenire prima possibile.<br />
Chi si can<strong>di</strong>derà <strong>di</strong>rà cosa vorrà<br />
fare per la Cantina. E’ una sciocchezza<br />
pensare che bisogna aspettare le consultazioni<br />
amministrative. <strong>Per</strong>chè? La<br />
Cantina è stata sempre una cosa <strong>di</strong>versa,<br />
molto autonoma...”.<br />
A Cosimo Peduto Gianfranco Ferrigno,<br />
<strong>di</strong>rettore dell’azienda, non<br />
piace.<br />
“E chi lo conosce!. Non lo so se Ferrigno<br />
debba o no essere affiancato da<br />
una risorsa interna all’azienda, come<br />
qualcuno ha sostenuto. Io so che in tre<br />
anni il consulente, o meglio il general<br />
manager, non ha portato un valore aggiunto<br />
all’azienda. Quello che oggi gli<br />
chiedono è <strong>di</strong> tirare fuori un vero piano<br />
<strong>di</strong> rilancio che non preveda solo sacrifici<br />
per i soci. Anche Ferrigno dovrà<br />
sacrificarsi”.<br />
Intervista <strong>di</strong> Oreste Mottola<br />
all’anno zero. La scuola da tempo<br />
invoca professionalità e risorse, oltre<br />
che efficaci strumenti <strong>di</strong> analisi e<br />
strategie d’intervento. I genitori, anello<br />
forte o debole del sistema sociale,<br />
vengono a conoscenza dei problemi dei<br />
figli e, quando è necessario, dove si è in<br />
tempo, corrono ai ripari.<br />
L’approfon<strong>di</strong>to lavoro d’indagine<br />
svolta dall’Asl è un’ottima base <strong>di</strong><br />
partenza che può mettere tutti i<br />
soggetti in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> prendere<br />
coscienza dei problemi, si tratta <strong>di</strong><br />
vedere se, come e quando saranno resi<br />
pubblici. La Castiello ha <strong>di</strong>chiarato che<br />
saranno le scuole ad essere i primi<br />
destinatari dei reports risultanti<br />
dall’indagine. Ne hanno bisogno i<br />
docenti per calibrare i loro interventi<br />
educativi, ne hanno <strong>di</strong>ritto le famiglie<br />
per imparare a valutare i segnali che<br />
mandano i loro giovani, sono necessari<br />
ai ragazzi per guardarsi allo specchio.<br />
L’Asl stampi pure il suo bel fascicolo<br />
per la gioia delle tipografie e dei<br />
grafici, ma <strong>di</strong>a imme<strong>di</strong>atamente agli<br />
organi d’informazione i risultati<br />
dell’indagine affinché possano essere<br />
<strong>di</strong>vulgati ed aprire un <strong>di</strong>battito nella<br />
nostra società che vada a fondo delle<br />
questioni. Un lavoro ben fatto è quello<br />
che viene portato fino in fondo.<br />
Bartolo Scan<strong>di</strong>zzo
8 N.48 ❚ 14 gennaio 2006 DIANO<br />
IN FARMACIA<br />
Curare l’ernia del <strong>di</strong>sco<br />
con l’ozonoterapia?<br />
Circa l’80-<br />
90% degli<br />
adulti<br />
presenta<br />
almeno un<br />
episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
lombalgia<br />
durante la<br />
vita. La fascia<br />
d’età più<br />
colpita è tra i 30 e i 50 anni. Il<br />
dolore vertebrale è in genere la<br />
conseguenza <strong>di</strong> fenomeni<br />
degenerativi a carico delle vertebre e<br />
dei <strong>di</strong>schi intervertebrali. Il<br />
trattamento <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong><br />
patologia è nella maggior parte dei<br />
casi conservativo mentre per un<br />
numero limitato <strong>di</strong> pazienti è<br />
necessario l’intervento chirurgico.<br />
Ormai da tempo si parla <strong>di</strong><br />
ossigeno-ozono terapia e al primo<br />
posto tra le possibili applicazioni<br />
dell’ossigeno-ozonoterapia vi sono<br />
proprio le ernie e le protrusioni<br />
<strong>di</strong>scali. Le ernie possono essere a<br />
livello cervicale, toracico, lombare e<br />
possono essere singole o multiple.<br />
Nel trattamento del dolore<br />
vertebrale l’ozono provoca due<br />
importanti azioni: miglioramento<br />
dell’ossigenazione e della<br />
circolazione locale. Il soggetto già<br />
dopo pochissime sedute ha la<br />
scomparsa del dolore e può<br />
riprendere la propria normale<br />
attività lavorativa. Le coxo-artrosi e<br />
le gonartrosi possono essere curate,<br />
quando la degenerazione non è<br />
imponente, con punture intraarticolari<br />
<strong>di</strong> ossigeno-ozono. Uno<br />
stu<strong>di</strong>o condotto su 400 pazienti<br />
trattati per ernia del <strong>di</strong>sco tra il<br />
1997 ed il 2003, <strong>di</strong> età compresa tra i<br />
19 e gli 85 anni, ha <strong>di</strong>mostrato<br />
risultati positivi nell’86% dei casi. In<br />
sintesi la somministrazione locale <strong>di</strong><br />
ozono consente <strong>di</strong> ridurre il volume<br />
dell’ernia tramite la sua essiccazione,<br />
<strong>di</strong> decongestionare la ra<strong>di</strong>ce nervosa<br />
coinvolta nel problema, e <strong>di</strong><br />
migliorare il flusso sanguigno<br />
favorendo la formazione <strong>di</strong> nuovi<br />
vasi.<br />
<strong>Per</strong> i pazienti è importante sapere<br />
che il generatore <strong>di</strong> ozono sia capace<br />
<strong>di</strong> produrre precise concentrazioni <strong>di</strong><br />
ozono (micron/ml <strong>di</strong> gas) misurabili<br />
in tempo reale me<strong>di</strong>ante fotometria<br />
e che l’ambulatorio abbia tutte le<br />
misure <strong>di</strong> sicurezza previste dalla<br />
legge (<strong>di</strong>struttore <strong>di</strong> ozono,<br />
depuratore dell’aria ad ogni<br />
emergenza). I risultati degli stu<strong>di</strong><br />
clinici fin ora condotti per curare<br />
alcune patologie con l’ozonoterapia<br />
sono entusiasmanti ma occorre<br />
sempre affidarsi ad operatori<br />
qualificati che abbiano a<br />
<strong>di</strong>sposizione i mezzi idonei per le<br />
applicazione della miscela gassosa.<br />
Alberto Di Muria<br />
redazione@farmacia<strong>di</strong>muria.it<br />
Non più solo madre e moglie, ma anche manager<br />
Quagliano:”É limitato il grado <strong>di</strong> apertura mentale <strong>di</strong> molti professionisti”<br />
Si torna a parlare <strong>di</strong><br />
impren<strong>di</strong>torialità femminile nel<br />
Vallo <strong>di</strong> Diano grazie al convegno<br />
conclusivo del progetto “Donne,<br />
tecnologie e sviluppo”, che si è<br />
svolto nella certosa <strong>di</strong> Padula, nella<br />
mattinata del 12 <strong>di</strong>cembre. Cifre<br />
che danno segni <strong>di</strong> apertura, ma<br />
fanno anche capire quanto debba<br />
ancora essere fatto perché si<br />
concretizzi la presenza delle donne<br />
nel mercato del lavoro, anche in un<br />
territorio come quello del Vallo <strong>di</strong><br />
Diano.<br />
Un convegno ricco <strong>di</strong> momenti<br />
salienti che hanno trasversalmente<br />
raccontato la storia <strong>di</strong> un Vallo che<br />
cresce verso questa <strong>di</strong>rezione.<br />
Parole <strong>di</strong> incoraggiamento alle<br />
donne sono arrivate dal sindaco<br />
della città <strong>di</strong> Padula, Giovanni<br />
Allegro, grande sostenitore del<br />
progetto sin dall’inizio. Insieme a<br />
Carmine Del Priore, <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong><br />
“Donne, tecnologie e sviluppo”, ci<br />
hanno raccontato le motivazioni<br />
che hanno portato a tale scelta,<br />
Divulgazione e approfon<strong>di</strong>mento<br />
delle bellezze e delle amenità<br />
artistiche e paesaggistiche del<br />
Vallo <strong>di</strong> Diano: questi sono gli<br />
obiettivi principali della nuova<br />
guida turistica prodotta dalla<br />
locale comunità montana. La<br />
presentazione, svoltasi nel pomeriggio<br />
del 15 <strong>di</strong>cembre presso<br />
l’hotel “Certosa” <strong>di</strong> Padula, è<br />
stata caratterizzata dall’attenta<br />
<strong>di</strong>samina, attraverso un lungo<br />
<strong>di</strong>battito, delle nuove frontiere<br />
del turismo cilentano e val<strong>di</strong>anese<br />
in base alle risorse ricettive, ambientali<br />
ed impren<strong>di</strong>toriali.<br />
Il moderatore della serata, l’assessore<br />
alla cultura dell’ente sopracomunale,<br />
prof. Vincenzo<br />
Curcio, ha parlato del “valore<br />
che possono avere, sia per le imprese<br />
che per i citta<strong>di</strong>ni, le tante<br />
forme <strong>di</strong> interesse e <strong>di</strong>versificazione<br />
dei piani turistici, da cui<br />
poi partire per creare un piano<br />
<strong>di</strong> marketing territoriale rivolto<br />
alla promozione del territorio”.<br />
Il turismo, nelle aspettative<br />
<strong>di</strong> Curcio, è una “credenziale<br />
d’appoggio, una leva che deve<br />
spingere gli amministratori locali<br />
a dare impulso a questo modulo<br />
economico, basato sul concreto<br />
miglioramento della qualità<br />
della vita”.<br />
Grande sod<strong>di</strong>sfazione per i risultati<br />
raggiunti negli ultimi<br />
anni dal parco nazionale, specie<br />
in termini <strong>di</strong> ricettività, è stata<br />
riferito le linee guida<br />
seguite e sottolineato<br />
la profonda<br />
sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> un<br />
lavoro svolto non<br />
perdendo mai <strong>di</strong><br />
vista gli obiettivi<br />
iniziali. Vivi<br />
ringraziamenti per il<br />
lavoro svolto da<br />
parte dell’assessore<br />
ai trasporti Rocco<br />
Giuliano, che ha<br />
voluto presenziare il<br />
momento con un<br />
<strong>di</strong>scorso breve, ma intenso.<br />
Alla presenza <strong>di</strong> un pubblico<br />
giovane sono stati menzionati i tre<br />
percorsi formativi realizzati<br />
attraverso il progetto. Momenti <strong>di</strong><br />
formazione che hanno dato vita alle<br />
addette al commercio elettronico<br />
agroalimentare, alle addette alla<br />
comunicazione e pubbliche<br />
relazioni, e infine alla figura <strong>di</strong><br />
animatrice turistica.<br />
Sulla stessa scia hanno poi<br />
espressa dal consigliere<br />
dell’ente<br />
Raffaele Accetta:<br />
“Il territorio ci<br />
ha portato a lavorare<br />
per il miglioramento<br />
<strong>di</strong><br />
questa istituzione,<br />
che, pur essendo<br />
giovane,<br />
ha saputo dare<br />
tanto non solo al<br />
Cilento, ma<br />
anche al Vallo <strong>di</strong><br />
Diano. Quest’ultima<br />
area, dopo<br />
un’iniziale fase<br />
<strong>di</strong> ostilità verso<br />
l’istituzione, si è<br />
avvicinata, grazie ai sindaci e ai<br />
singoli comuni, ai nostri progetti,<br />
passando dalle proteste alle<br />
proposte”.<br />
Il presidente dell’associazione<br />
impren<strong>di</strong>tori val<strong>di</strong>anese Valentino<br />
Di Brizzi<br />
ha posto l’accento sulle sinergie<br />
organizzative, “punto <strong>di</strong> partenza<br />
della nostra attività”. Il nostro<br />
lavoro per il turismo si basa<br />
“su un’importante fase <strong>di</strong> pianificazione<br />
delle idee, come testimoniato<br />
dal progetto “Ospitalità<br />
da favola”. Uno dei ritar<strong>di</strong><br />
della crescita territoriale va<br />
letto - a detta dell’impren<strong>di</strong>tore<br />
originario <strong>di</strong> Polla - “nello scontro<br />
tra aziende e organismi politici,<br />
fin troppo lenti nell’avvio<br />
delle proposte <strong>di</strong> sviluppo por-<br />
proseguito il convegno i<br />
partner <strong>di</strong> “donne,<br />
tecnologie e sviluppo”,<br />
coloro che hanno<br />
attualizzato e<br />
concretizzato l’idea. Da<br />
Massimo Burzo,<br />
Presidente dell’Enap.<br />
Campania, ad Antonio<br />
Calandriello,<br />
amministratore Omnia<br />
per parlare della<br />
necessità <strong>di</strong> un robusto<br />
supporto da parte <strong>di</strong> tutte<br />
le istituzioni locali. Un<br />
sostegno forte, attuale in una realtà<br />
che vive la storia presente e non si<br />
può permettere <strong>di</strong> parlare <strong>di</strong> futuro<br />
perché quello è “qui, oggi”.<br />
Grande sod<strong>di</strong>sfazione anche da<br />
Vincenzo Quagliano (nella foto),<br />
grande fautore del progetto, che ha<br />
<strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> “essere pronto a<br />
ripetere l’esperienza con la grinta<br />
<strong>di</strong> sempre e il sostegno <strong>di</strong> nuove<br />
competenze”. Di questa esperienza<br />
ci tiene a sottolineare il suo<br />
tate avanti dai<br />
nostri soggetti<br />
impren<strong>di</strong>toriali”.<br />
Ma questo - ha<br />
concluso Di Brizzi<br />
- “è il momento<br />
propizio per l’allestimento<br />
<strong>di</strong> un<br />
tavolo <strong>di</strong> concertazione<br />
tra gli organi<br />
istituzionali<br />
e l’impren<strong>di</strong>toria,<br />
il che costituisce<br />
un obbligo morale<br />
per tutto il territorio”.<br />
Il consigliere provinciale<br />
Luigi<br />
Giordano si è soffermato<br />
“sulla nascita dei sistemi<br />
turistici locali, tenendo conto<br />
della ormai prossima cancellazione<br />
delle aziende provinciali<br />
del turismo, come stabilito dal<br />
recente testo unico sulle attività<br />
del settore”. Ciò ci spinge “a<br />
precorrere i tempi per evitare<br />
importanti ritar<strong>di</strong> sull’avvio dei<br />
nostri progetti”. Stringere rapporti<br />
con le realtà limitrofe, <strong>di</strong><br />
conseguenza, “è uno dei punti <strong>di</strong><br />
richiamo del lavoro che porterò<br />
avanti nella commissione turismo<br />
della Provincia”. Ma il<br />
punto <strong>di</strong> maggiore riflessione<br />
sta nell’ “abbandono <strong>di</strong> ogni interesse<br />
partitico volto a costruire<br />
un progetto unitario, che è il<br />
segnale più profondo ed intenso<br />
da lanciare a favore dei citta<strong>di</strong>-<br />
apprezzamento verso il territorio<br />
con il suo potenziale bacino<br />
occupazionale, ma soprattutto la<br />
grande motivazione a crescere delle<br />
persone che ha incontrato sul suo<br />
cammino, mentre denuncia la<br />
carenza delle strutture <strong>di</strong> assistenza<br />
e il limitato grado <strong>di</strong> apertura<br />
mentale <strong>di</strong> molti professionisti.<br />
Preziosa, infine, la testimonianza<br />
<strong>di</strong> una donna impren<strong>di</strong>trice del<br />
Vallo <strong>di</strong> Diano, Angela Sanseviero,<br />
amministratore della cooperativa<br />
sociale Futura, che ha portato le<br />
sue vicissitu<strong>di</strong>ni in aula, alla<br />
presenza <strong>di</strong> tutte le corsiste.<br />
Un convegno de<strong>di</strong>cato alle<br />
strategie, ai ruoli e agli strumenti a<br />
sostegno dell’impren<strong>di</strong>toria<br />
femminile, uno spazio <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo a<br />
partire dal quale concretizzare<br />
sempre <strong>di</strong> più le donne nel mercato<br />
del lavoro nel Vallo <strong>di</strong> Diano e<br />
facilitare così il ritorno <strong>di</strong> tanti<br />
giovani in un territorio che ha<br />
bisogno <strong>di</strong> nuova linfa vitale.<br />
Tania Tamburro<br />
Le bellezze del Vallo <strong>di</strong> Diano in una guida turistica<br />
La comunità montana presenta a Padula la nuova e<strong>di</strong>zione dell’opera<br />
ni”.<br />
Il presidente della comunità<br />
montana Vittorio Esposito ha<br />
posto in essere “la realizzazione<br />
<strong>di</strong> un progetto turistico a lungo<br />
termine, i cui impulsi devono<br />
partire dalla provincia e dalla<br />
regione”. Un motivo <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione,<br />
a tal proposito, “viene<br />
dal lavoro fatto dal parco nazionale<br />
per salvaguardare le risorse<br />
naturali ed artistiche”.<br />
Uno dei punti <strong>di</strong> slancio propositivo<br />
passa - secondo il sindaco<br />
<strong>di</strong> Sanza - “dalle ‘Olimpia<strong>di</strong><br />
della mente ’, progetto biennale<br />
che dovrà spingerci a migliorare<br />
le infrastrutture viarie e il<br />
settore turistico”.<br />
Nelle parole dell’assessore ai<br />
trasporti Rocco Giuliano è<br />
emersa “l’alta responsabilità<br />
propositiva del settore della mobilità,<br />
in virtù del miglioramento<br />
dei parametri <strong>di</strong> fruibilità dei<br />
servizi e <strong>di</strong> inserimento all’interno<br />
dei singoli spazi territoriali”.<br />
In questo senso, Giuliano<br />
ha annunciato l’apertura dell’aeroporto<br />
<strong>di</strong> Pontecagnano nel<br />
gennaio 2007, il piano <strong>di</strong> fattibilità<br />
per avviare la metropolitana<br />
leggera sulla tratta ferroviaria<br />
Sicignano-Lagonegro, l’ultimazione<br />
dei lavori per l’aviosuperficie<br />
<strong>di</strong> Teggiano e le nuove bretelle<br />
<strong>di</strong> collegamento stradale<br />
(la Moliterno-Montesano e la<br />
Satriano-Caggiano).<br />
Carmine Marino
CULTURA<br />
14 gennaio 2006 ❚<br />
Tufano, musicista cieco che suonava pianoforte, violino e fisarmonica<br />
Si esibì per gli americani che commossi gli donarono il pianoforte<br />
Ho voluto raccogliere notizie e riportare<br />
quel che mi raccontava mio<br />
padre e i suoi amici <strong>di</strong> questo grande<br />
musicista <strong>di</strong> Capaccio per conservare<br />
e trasmetterne il ricordo.<br />
Antonio Tufano nacque a Capaccio<br />
il 2 marzo 1898. Compì in tenera età<br />
un viaggio in America con i genitori,<br />
emigranti in cerca <strong>di</strong> lavoro, durante<br />
la traversata contrasse una malattia,<br />
in seguito alla quale, non ricevendo<br />
cure adeguate, perse completamente<br />
la vista. La cecità totale non gli impedì<br />
tuttavia <strong>di</strong> conseguire brillantemente<br />
il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> professore <strong>di</strong> pianoforte<br />
e organo presso il Conservatorio<br />
<strong>di</strong> Napoli, dove stu<strong>di</strong>ò con il<br />
metodo braille, animato da forte spirito<br />
volitivo e da una spiccata passione<br />
per la musica. Non fu solo il suono<br />
del pianoforte ad entusiasmarlo ma<br />
anche quello del violino e della fisarmonica.<br />
Creò un gruppo <strong>di</strong> appassionati<br />
musicisti, che allietavano serenate,<br />
e ricevimenti dell’epoca come<br />
feste <strong>di</strong> matrimonio, che duravano<br />
otto giorni. Antonio Tufano (violino<br />
e fisarmonica), Pasquale Quaglia<br />
(oboe e mandolino), Giuseppe Buonora<br />
(chitarra e mandolino), Gaetano<br />
Zerenga (mandolino, chitarra), Attilio<br />
Bambacaro (chitarra), Pasquale Di<br />
Fiore (clarinetto), Armando Taddeo(chitarra,<br />
mandolino), Arturo<br />
Russo(sassofono), Germano D’Alessandro<br />
(mandolino, sassofono), Vincenzo<br />
Marino (chitarra), Gerardo Nicodemo<br />
(mandolino), Luigi Fasano<br />
(chitarra) dal 1924 al 1938. Nel 1930<br />
l’ “Opera Nazionale Dopolavoro” organizzò<br />
concerti estivi <strong>di</strong> musica classica,<br />
operistica e operettistica nella<br />
palestra comunale.<br />
Le sue con<strong>di</strong>zioni economiche non<br />
furono mai completamente agiate e<br />
per sbarcare il lunario impartiva lezioni<br />
<strong>di</strong> musica a quanti manifestavano<br />
interesse per il mondo delle<br />
sette note. In suo ricordo si vuole riportare<br />
un episo<strong>di</strong>o che lo vide protagonista<br />
dopo lo sbarco degli Americani<br />
a Paestum nel 1944. Arrivarono<br />
a Capaccio paese a bordo <strong>di</strong> una<br />
camionetta, dei militari americani in<br />
cerca <strong>di</strong> una persona che fosse in<br />
grado <strong>di</strong> allietare una serata <strong>di</strong> ufficiali,<br />
organizzata presso il comando<br />
americano, inse<strong>di</strong>ato nella pianura. In<br />
paese fu fatto subito il nome del professore<br />
Tufano. Fu contattato e accettò<br />
l’invito, fu accompagnato dal-<br />
Mercoledì 21 <strong>di</strong>cembre<br />
2005: Dopo una prima parte<br />
<strong>di</strong> novembre con temperature<br />
sopra la me<strong>di</strong>a le con<strong>di</strong>zioni<br />
meteorologiche hanno assunto<br />
caratteristiche invernali<br />
già prima dell’avvento dell’inverno<br />
astronomico (22<br />
<strong>di</strong>c.). Ben due importanti irruzioni<br />
<strong>di</strong> aria artica hanno<br />
investito la nostra regione e<br />
soprattutto durante la prima<br />
non sono mancate nevicate<br />
a quote molto basse.<br />
Rare volte in passato la stagione<br />
invernale ha mostrato<br />
il suo biglietto<br />
da visita così in anticipo; in<br />
questi giorni la situazione<br />
evolverà molto<br />
lentamente verso un graduale<br />
lieve aumento delle temperature<br />
associato a nuvolo-<br />
sità irregolare con basso rischio<br />
<strong>di</strong> pioggia. Diciamo subito<br />
che la giornata migliore<br />
dovrebbe essere la Vigilia <strong>di</strong><br />
Natale; tuttavia nelle valli<br />
delle zone interne della regione<br />
saranno presenti banchi<br />
<strong>di</strong> nebbia molto <strong>di</strong>ffusi ed<br />
intensi durante la notte e le<br />
prime ore del giorno. Proiettiamoci<br />
ora nella giornata <strong>di</strong><br />
Natale: il cielo si presenterà<br />
poco nuvoloso sin dal mattino,<br />
ma nel corso della giornata<br />
la nuvolosità aumenterà<br />
progressivamente<br />
a partire dalle zone costiere;<br />
resta basso il rischio <strong>di</strong> pioggia;<br />
le temperature saranno<br />
nella me<strong>di</strong>a stagionale con<br />
venti deboli a sud-ovest. La<br />
situazione appare molto interessante<br />
a partire dal giorno<br />
27; infatti le analisi dei<br />
più autorevoli centri <strong>di</strong> calcolo<br />
mon<strong>di</strong>ale per le previsioni<br />
a me<strong>di</strong>o termine mostrano<br />
una decisa espansione<br />
verso nord nord-est dell’anticiclone<br />
delle Azzorre<br />
con conseguente <strong>di</strong>scesa <strong>di</strong><br />
aria fredda <strong>di</strong> provenienza artico-russa.<br />
Pare che l’obiettivo sia proprio<br />
il Me<strong>di</strong>terraneo e se cosi<br />
fosse dovremmo fare i conti,<br />
a partire al 27 <strong>di</strong>cembre, con<br />
pioggia e neve e da una massiccia<br />
ondata <strong>di</strong> gelo nei giorni<br />
seguenti. Avremo un<br />
primo peggioramento il 26<br />
con piogge insistenti specie<br />
in prossimità delle coste e<br />
nevicate in montagna sopra i<br />
1200 m; a seguire tra il 27 e<br />
il 28 avremo un brusco calo<br />
delle temperature con l’entrata<br />
<strong>di</strong> forti venti <strong>di</strong> tramon-<br />
l’amico e compagno <strong>di</strong> orchestra Armando<br />
Taddeo a bordo <strong>di</strong> una motocicletta<br />
“marca Bianchi” <strong>di</strong> cilindrata<br />
175, senza ammortizzatori, targata<br />
Sa 88. Suonò magicamente tra l’allegria<br />
e la commozione dei presenti,<br />
meravigliati dalla bravura e dalla sensibilità<br />
d’animo del professore non<br />
vedente che ricompensarono con<br />
un’offerta a cui parteciparono tutti in<br />
segno <strong>di</strong> riconoscenza e <strong>di</strong> apprezzamento<br />
per il talento mostrato. Pochi<br />
giorni dopo una delegazione <strong>di</strong> ufficiali<br />
e militari americani giunsero a<br />
sorpresa nuovamente a Capaccio<br />
paese con un camion dell’esercito, in<br />
cerca del prof. Tufano per fargli dono<br />
dello stesso pianoforte con cui aveva<br />
<strong>di</strong>vinamente allietato la loro serata.<br />
Fece della musica e della famiglia la<br />
sua ragione <strong>di</strong> vita e dell’amicizia dei<br />
suoi compagni <strong>di</strong> orchestra: Pasquale<br />
Di Fiore, Armando Taddeo, Raffaele<br />
Maran<strong>di</strong>no, Attilio Bambacaro<br />
il suo affetto più caro. Concluse la<br />
sua esistenza l’1 <strong>di</strong>cembre 1970 e riposa<br />
nel cimitero <strong>di</strong> Capaccio a fianco<br />
del suo amico, Raffaele Maran<strong>di</strong>no,<br />
per espresso desiderio <strong>di</strong> quest’ultimo.<br />
Flavio Taddeo<br />
Fine d’anno al gelo<br />
tana;<br />
nevicate<br />
saranno<br />
possibili<br />
nelle zone<br />
interne a<br />
quote<br />
prossime alla pianura tra le<br />
giornate del 28-29-30.<br />
Intanto l’alta delle Azzorre<br />
piegherebbe il suo asse ancora<br />
verso est andando a pescare<br />
aria <strong>di</strong> origine siberiana<br />
che irromperebbe da nord<br />
est sull’adriatico raggiungendo<br />
anche la nostra regione.<br />
Temperature minime<br />
ovunque sotto lo zero; mi<br />
preme consigliare <strong>di</strong> mettervi<br />
in viaggio in autostrada<br />
solo per estrema necessità.<br />
Auguri <strong>di</strong> Buon Natale e felice<br />
anno nuovo; a presto.<br />
Giuseppe Stabile
10 N.48 ❚ 14 gennaio 2006 GIORNALISMO&AMBIENTE<br />
“La mia sferzata alla governance del Parco del Cilento”<br />
Considerazioni a margine del corso <strong>di</strong> giornalismo ambientale<br />
Dal 15 al 18 <strong>di</strong>cembre 2005, a Laurino, si è tenuta la terza e<strong>di</strong>zione del corso <strong>di</strong><br />
giornalismo ambientale. Nelle pagine 10, 11 e 12 una serie <strong>di</strong> articoli e testimonianze<br />
raccontano dei temi <strong>di</strong>scussi e del “clima” respirato da docenti ed allievi.<br />
Era bella Laurino nella velatura della<br />
pioggia. Erano lucciole le case a ricamo<br />
<strong>di</strong> collina a l’onda <strong>di</strong> emozioni, sospensione<br />
d’oro nel cupo della valle a<br />
culla <strong>di</strong> nenia <strong>di</strong> fiume.<br />
Una virgola <strong>di</strong> luna, a riso intermittente<br />
fra la nuvolaglia, faceva la corte alla<br />
cima del Cervati a spolvero della<br />
prima neve.<br />
L’accogliente au<strong>di</strong>torium del convento<br />
<strong>di</strong> S.Antonio, fresco <strong>di</strong> recente restauro,<br />
mi fu calda cornice per un panegirico<br />
alla città, che vanta storia nobile e monumenti<br />
prestigiosi nel cuore del Cilento<br />
interno e materializzò in parole le<br />
emozioni a ressa <strong>di</strong> cuore ed anima<br />
nello scenario dei tornanti, a scavalco<br />
<strong>di</strong> Calore e Sammaro, da Roccadaspide<br />
a Villa Littorio in compagnia dell’autista<br />
Franco, dalla intelligenza vivace,<br />
che litaniava progetti <strong>di</strong> sviluppo prossimo<br />
venturo.<br />
E si incantarono entusiasti i “seminaristi”,<br />
giovani alle prese con il mestiere <strong>di</strong><br />
giornalista, tanto avvincente quanto <strong>di</strong>fficile,<br />
man mano che, nell’immaginario,<br />
rotolavano nel greto ciottoloso del<br />
fiume la storia e le storie <strong>di</strong> briganti intraprendenti<br />
e vergini anacorete, rac-<br />
colte su alle ra<strong>di</strong>ci del Cervati o alla<br />
Sella del Corticato, alla Grava <strong>di</strong> Vesalo<br />
o alle grotte <strong>di</strong> Pruno, allo Scanno<br />
del Tesoro o alla Fontana del Cerro,<br />
dove ancora riecheggiano nelle memorie<br />
<strong>di</strong> conta<strong>di</strong>ni e pastori le imprese del<br />
brigante Tar<strong>di</strong>o e i miracoli <strong>di</strong> Sant’Elena.<br />
Terra <strong>di</strong> Santi e briganti, <strong>di</strong> duchi arroganti<br />
e <strong>di</strong> rivoluzionari eroi!<br />
E quel Palazzo feudale che, massiccio,<br />
domina la valle testimoniava <strong>di</strong> “signori”<br />
potenti dai vasti posse<strong>di</strong>menti.<br />
E la Chiesa Collegiata, che custo<strong>di</strong>sce,<br />
con orgoglio <strong>di</strong> fede, le sacre spoglie<br />
della Vergine Protettrice, ostentava un<br />
prezioso coro ligneo e vantava sino<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> vescovi dotti. Ed un teatro bomboniera,<br />
dalle linee <strong>di</strong> un tardo rococò,<br />
mostrava segni <strong>di</strong> un passato prestigioso<br />
<strong>di</strong> cultura. E il “seggio” nello slargo<br />
del centro storico esaltava un lungo<br />
esercizio alla democrazia rappresentativa<br />
e partecipativa nelle amministrazioni<br />
locali. E la Chiesa dell’Annunziata<br />
era una sorpresa tutta da gustare<br />
con mosaici policromi a documento <strong>di</strong><br />
passaggi <strong>di</strong> gloriose civiltà <strong>di</strong> monachesimo<br />
orientale.<br />
ROFRANO<br />
Palumbo, barbiere ambientalista<br />
Carico <strong>di</strong> sensibilità, ci<br />
racconta la sua vita trascorsa<br />
a Rofrano un piccolo<br />
centro che sorge alle<br />
pen<strong>di</strong>ci del Monte Cervati.<br />
Lui è Carlo Palumbo una<br />
persona <strong>di</strong> sani principi<br />
che vive una vita sana e<br />
semplice fa il barbiere ed è<br />
l’unico a svolgere ancora<br />
questo mestiere in paese.<br />
Ci racconta come accanto<br />
a questa professione si de<strong>di</strong>ca<br />
alla natura. Da 15<br />
anni fa parte <strong>di</strong> un’associazione<br />
escursionistica<br />
G.E.T Gruppo Escursionistico<br />
Trekking CULTNA-<br />
TURA. Secondo Carlo<br />
l’uomo lavora anche muovendosi<br />
nell’ambiente, raccoglie<br />
i suoi frutti e ne fa<br />
buon uso perché oggi il lavoro bisogna<br />
crearselo per poter sopravvivere<br />
in questi paesi. A volte racconta<br />
“chiudo il salone per accompagnare<br />
un gruppo in escursione, vedere<br />
la natura con gli altri crea stimoli,<br />
dà sod<strong>di</strong>sfazioni vedere come<br />
le persone rimangono colpite dal nostro<br />
territorio e dall’animo cilentano”.<br />
Accanto al mestiere <strong>di</strong> barbiere,<br />
che fa con passione da 33 anni si<br />
occupa <strong>di</strong> dare valore all’ambiente e<br />
ne fa un’occasione <strong>di</strong> sviluppo.<br />
Anche perché lo sviluppo <strong>di</strong> un turismo<br />
sostenibile locale rappresenta<br />
una grande potenzialità sia in<br />
campo economico, che in campo sociale,<br />
che lo sviluppo <strong>di</strong> altri settori<br />
produttivi non consentirebbe.<br />
Parlando con lui traspare però amarezza<br />
“il problema è la mancanza <strong>di</strong><br />
cultura, la mancata sensibilità da<br />
parte del parco che non dà i mezzi<br />
per valorizzare a dovere questo territorio”.<br />
Come si può parlare <strong>di</strong> sviluppo<br />
del territorio se spesso non<br />
vengono esaltati alcuni valori? Non<br />
c’è più la cultura <strong>di</strong> andare dal barbiere<br />
a farsi fare la cosiddetta sfumatura,<br />
non c’è più la cultura <strong>di</strong> va-<br />
lorizzare le piccole cose e senza incentivi<br />
si rischia <strong>di</strong> far scomparire<br />
le cose semplici del nostro territorio.<br />
Ed anche per questo il signor Palumbo<br />
si è avvicinato all’ambiente.<br />
“sono nato e cresciuto in questo<br />
paese per me la natura è la mia origine,<br />
gli anni più belli della mia vita<br />
sono quelli legati all’associazione”.<br />
Si comprende quin<strong>di</strong> come la combinazione<br />
“lavoro”, “turismo” e<br />
“ambiente” sia la formula vincente<br />
per avere un’occasione <strong>di</strong> futuro locale,<br />
a partire dal turismo sostenibile,<br />
turismo capace <strong>di</strong> durare nel<br />
tempo senza danneggiare i valori<br />
ambientali del territorio, all’ ecoturismo<br />
che si caratterizza per le attività<br />
che si aggiungono ai servizi ricettivi<br />
<strong>di</strong> base come educazione ambiental<br />
e scoperta dei prodotti tipici.<br />
Oggi più che mai, l’ambiente determina<br />
il successo <strong>di</strong> una destinazione<br />
turistica ma come è possibile<br />
promuovere lo sviluppo locale senza<br />
compromettere l’ambiente naturale<br />
e senza avere i mezzi ?<br />
Bianca Maria Detta<br />
E<br />
la storia nobile dello Stato <strong>di</strong> Laurino<br />
bussava alle porte del cuore e della<br />
mente ed incasellava i suoi tasselli ad<br />
esaltare un territorio dalle inesauribili<br />
sorprese.<br />
E l’occhio si illuminava <strong>di</strong> sorriso ed il<br />
cuore si gonfiava <strong>di</strong> orgoglio a Gaetano<br />
Pacente, sindaco innamorato del suo<br />
paese, che è uno scrigno <strong>di</strong> storia e <strong>di</strong><br />
arte, anticipo <strong>di</strong> cielo, nell’avamposto<br />
del Para<strong>di</strong>so del Cervati.<br />
E si corrucciava <strong>di</strong> qualche legittima<br />
preoccupazione e <strong>di</strong> qualche imbarazzo<br />
malcelato la fronte <strong>di</strong> Bartolo Scan<strong>di</strong>z-<br />
Quando descrive il suo paese, gli<br />
occhi gli brillano, <strong>di</strong>etro gli occhiali<br />
argentati, ne parla con una<br />
sfumatura calda, amorevole,<br />
<strong>di</strong>ce che se il Cilento fosse questo<br />
pannello, che abbiamo davanti<br />
agli occhi, il centro sarebbe<br />
Laurino.<br />
Se la terra cilentana fosse,<br />
com’è, un piccolo mondo, avrebbe,<br />
allora, un cuore meraviglioso,<br />
abitato da 1950 anime, un<br />
cuore <strong>di</strong> roccia, ma pulsante e<br />
caldo.<br />
A mantenere vivo questo paese<br />
avvinghiato sulla rupe, è il sindaco,<br />
dottor Gaetano Pacente, è<br />
lui che ha questo brillio negli<br />
occhi, quando pensa al suo luogo<br />
natio.<br />
Gaetano Pacente è il motore propulsore<br />
<strong>di</strong> Laurino, è un moto<br />
perpetuo, è un uragano.<br />
Un uomo intelligente e <strong>di</strong>namico,<br />
con uno spiccato senso umoristico.<br />
Lui riesce a <strong>di</strong>vertiti sempre e sa<br />
stare allegro, scherzoso.<br />
Bisogna essere sempre attenti a<br />
ciò che <strong>di</strong>ce per godere appieno<br />
della sua autoironia, della sagacia<br />
delle sue parole.<br />
Non si può visitare Laurino,<br />
senza conoscere il sindaco, poiché<br />
lui è un vero e proprio rappresentante<br />
del suo popolo.<br />
Ma chi è Gaetano Pacente?<br />
È un me<strong>di</strong>co anestesista dell’ospedale<br />
<strong>di</strong> Vallo della Lucania,<br />
che preferisce lavorare <strong>di</strong> notte,<br />
per poter seguire le sorti <strong>di</strong> Laurino<br />
<strong>di</strong> giorno.<br />
Gaetano Pacente (nella foto), attento<br />
e vigile alle esigenze del suo<br />
paese, non è solo il sindaco, che<br />
da <strong>di</strong>eci anni, si interessa dell’amministrazione<br />
comunale, ma<br />
è l’uomo che svolge il proprio incarico<br />
con de<strong>di</strong>zione, che conosce<br />
e ama la sua gente.<br />
E la gente lo ama, ne riconosce i<br />
meriti e l’impegno.<br />
L’impegno, sì, <strong>di</strong> aver riporta-<br />
zoimpareggiabileorganizzatoredell’evento, man mano<br />
che esplodeva<br />
la<br />
mia ira<br />
d’amore<br />
verso la<br />
Governance<br />
del<br />
Parco, totalmente,<br />
o quasi, latitante,<br />
per<br />
pigrizia<br />
mentale o per manifesta incapacità o,<br />
peggio ancora, per perfido mèlange dell’una<br />
e l’altra a danno della mia terra,<br />
vittima innocente ed inconsapevole.<br />
Sbollì l’ira e tornò sorriso e buonumore<br />
nella lunga convivialità della sera al<br />
gusto <strong>di</strong> intingoli aromatici (sublime la<br />
pasta e fagioli con la cotica!) e <strong>di</strong> robusti<br />
affettati <strong>di</strong> montagna <strong>di</strong> lunga e sapiente<br />
lavorazione, delizie che un oste<br />
pacioso, Alfonso, esaltava con orgoglio<br />
<strong>di</strong> mestiere antico.<br />
E’ tornato nella terra dei padri, a gestire<br />
con amore l’accogliente ristorante a<br />
salto <strong>di</strong> “Rupe”, dopo il noma<strong>di</strong>smo per<br />
to agli antichi splendori il Convento<br />
<strong>di</strong> Sant’Antonio da Padova<br />
del sec XVI, e <strong>di</strong> averlo saputo<br />
trasformare in una splen<strong>di</strong>da<br />
realtà ricettiva, un luogo fatto <strong>di</strong><br />
storia e <strong>di</strong> culto, che si pone<br />
come alternativa al turismo <strong>di</strong><br />
massa per promuovere quello<br />
culturale e <strong>di</strong> qualità.<br />
Anche attraverso l’idea<br />
delle Case dell’arte,<br />
dove ogni anno artisti<br />
ospiti a Laurino producono<br />
ed espongono le<br />
loro opere nelle case dei<br />
privati destinate all’accoglienza,<br />
il paese ha<br />
scelto la strada della<br />
qualità.<br />
In questa ottica il sindaco<br />
ha saputo promuovere<br />
pure una splen<strong>di</strong>da<br />
iniziativa musicale: Jazz<br />
in Laurino. Una manifestazione<br />
riservata al jazz<br />
che si svolge ai principi<br />
<strong>di</strong> agosto a Laurino, alla<br />
quale partecipano musicisti<br />
italiani e stranieri<br />
<strong>di</strong> rilevanza internazionale.<br />
I concerti si svolgono all’interno<br />
delle antiche<br />
mura del Palazzo Ducale,<br />
altra importante e<br />
storica costruzione fatta<br />
ristrutturare dal comune<br />
e nel chiostro del Monastero<br />
<strong>di</strong> Sant’Antonio.<br />
Jazz in Laurino non è<br />
solo esibizione ma anche<br />
<strong>di</strong>dattica musicale.<br />
Assieme alla manifestazione,<br />
infatti, si svolgono<br />
corsi musicali con lezioni<br />
<strong>di</strong> batteria, basso,<br />
chitarra, pianoforte,<br />
sassofono, voce e danza.<br />
Così Laurino si riempie<br />
<strong>di</strong> giovani e <strong>di</strong> artisti, la<br />
vita anima questa scheggia<br />
<strong>di</strong> para<strong>di</strong>so e soffia<br />
“l’uragano Pacente”.<br />
l’Italia e per l’Europa ed ha rimarginato<br />
la ferita a lacerante nostalgia <strong>di</strong><br />
paese.<br />
Il vino generoso fece il resto, a gonfiare<br />
energie ed entusiasmo a canti a<br />
squarciagola in cui esplodeva l’orgoglio<br />
<strong>di</strong> identità e <strong>di</strong> appartenenza (“Chesta<br />
è la terra mia!”- “So nato a lo Ciliento<br />
e me ne vanto!”) per i giovani<br />
colleghi del territorio e per i tanti che<br />
erano venuti da tutta la regione e, qualcuna,<br />
ad<strong>di</strong>rittura, dal Veneto e che si lasciarono<br />
coinvolgere con partecipata<br />
emozione/commozione dalla calda<br />
ospitalità che il Cilento sa dare, mostrando<br />
il meglio del suo cuore antico.<br />
Che queste opportunità si ripetano e si<br />
moltiplichino, a più riprese e in tutte le<br />
stagioni dell’anno!<br />
Saranno una sferzata per il territorio e,<br />
forse, anche per il Parco, assonnato e<br />
pago nell’inattività (la speranza è l’ultima<br />
a morire), anche perché possono<br />
contare sulla <strong>di</strong>rezione impareggiabile<br />
<strong>di</strong> Ermanno Corsi, giornalista <strong>di</strong> valore,<br />
autorevole e brillante Presidente regionale<br />
del nostro Or<strong>di</strong>ne, scrittore dalle<br />
intuizioni felici e dalla prosa gradevole<br />
e, tra l’altro, citta<strong>di</strong>no onorario del<br />
Cilento a pubblico riconoscimento del<br />
suo amore per la mia terra, che è <strong>di</strong>ventata<br />
anche la sua.<br />
Giuseppe Liuccio<br />
Pacente: me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> notte, sindaco <strong>di</strong> giorno<br />
Tutto questo e tanto altro è Laurino,<br />
luogo da scoprire ed<br />
amare, sito da preferire per le<br />
vacanze, la cultura, il <strong>di</strong>vertimento,<br />
tutto questo è opera <strong>di</strong><br />
de<strong>di</strong>zione e fedeltà da parte <strong>di</strong><br />
un uomo e del suo popolo.<br />
Milena Esposito
GIORNALISMO&AMBIENTE<br />
Il parere dei “seminaristi” sulla tre<br />
giorni guidata da Ermanno Corsi<br />
“In questo seminario ho trovato<br />
l’insieme delle informazioni:<br />
il ruolo del giornalista<br />
con le sue responsabilità e le<br />
possibilità che il nostro territorio<br />
ha <strong>di</strong> essere raccontato<br />
come intreccio <strong>di</strong> mon<strong>di</strong> <strong>di</strong>sperati<br />
che obbliga ad uno sguardo<br />
preciso ma allargato al contesto”.<br />
Renzo Vassalluzzo<br />
“Ermanno Corsi ha <strong>di</strong>retto il<br />
corso con professionalità e da<br />
buon insegnante interrompeva<br />
con la battuta opportuna così<br />
da ridestare l’attenzione. I corsisti<br />
per lo più giovani molto<br />
motivati, buoni gli interveti e<br />
le domande”. Enza Maran<strong>di</strong>no<br />
“C’è stato un buon livello d’interventi<br />
e <strong>di</strong> relatori anche se<br />
troppo ravvicinate le sessioni<br />
<strong>di</strong> un certo spessore. Sono<br />
mancati, tra una lezione e l’altra,<br />
i momenti <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong><br />
gruppo, <strong>di</strong> interscambio”.<br />
Maria Giulia Fierro<br />
“Ho voluto partecipare a questo<br />
seminario soprattutto per<br />
capire i segreti del giornalismo<br />
e scoprirne i mezzi per far conoscere<br />
e far arrivare in modo<br />
<strong>di</strong>retto e veloce le tematiche<br />
ambientali a tutti gli altri. E’ stata una bellissima esperienza<br />
e chissà che un giorno non decida <strong>di</strong> seguire questa<br />
via”. Loredana Paparella<br />
“Speravo che non mi chiamassero perché troppo impegnata<br />
nel lavoro. Ma al termine <strong>di</strong> questi quattro giorni<br />
posso affermare che il caso mi ha regalato una meravigliosa<br />
esperienza perché torno al lavoro carica <strong>di</strong> nuove<br />
idee e pronta per contribuire alla <strong>di</strong>ffusione delle buone<br />
pratiche ambientali”. Anonimo<br />
“I personaggi si sono avvicendati con la sola passione <strong>di</strong><br />
comunicare il fervore <strong>di</strong> una terra che, nella sua frammentazione,<br />
costituisce agli occhi e all’animo dei suoi<br />
ospiti un mosaico <strong>di</strong> colori, tra<strong>di</strong>zioni e fermenti tutti da<br />
Nel cuore del parco del Cilento,<br />
a Laurino, incontriamo durante<br />
uno degli interventi del seminario<br />
<strong>di</strong> giornalismo ambientale,<br />
Michele Albanese (nella foto)<br />
<strong>di</strong>rettore della Banca <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to<br />
Cooperativo <strong>di</strong> Roscigno, o come<br />
preferisce chiamarla il <strong>di</strong>rettore<br />
Cassa rurale ed artigiana, in<br />
quanto ritiene che molte casse<br />
rurali dopo il cambiamento della<br />
denominazione si siano montate la<br />
testa. Il <strong>di</strong>rettore racconta della<br />
storia della banca a partire dalle<br />
origini fino alla sua recente<br />
fusione con la consorella <strong>di</strong><br />
Laurino, soffermandosi in modo<br />
particolare sulla decisione che ha<br />
portato l’istituto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to ad<br />
operare nei primi anni novanta<br />
nel Vallo <strong>di</strong> Diano, una piazza che<br />
il <strong>di</strong>rettore definisce <strong>di</strong>fficile.<br />
salvaguardare e soprattutto da conoscere”. Marica Concilio<br />
“Interessanti spunti <strong>di</strong> riflessione soprattutto in relazione<br />
alla possibilità e alla modalità <strong>di</strong> avvio <strong>di</strong> attività giornalistiche.<br />
E’ mancata la realizzazione della creazione “guidata”<br />
<strong>di</strong> un format inerente il Parco”. Annachiara Forte<br />
“Un’esperienza da <strong>di</strong>vulgare, da ricordare. Ha avuto la<br />
valenza <strong>di</strong> far bene il punto sulle realtà ambientali del territorio<br />
cilentano. Le relazioni hanno avuto il potere <strong>di</strong> far<br />
riflettere, scoprire, spiegare e notiziare”.Milena Esposito<br />
“E’ stato un buon connubio tra stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong>battito e <strong>di</strong>vertimento.<br />
Gli interventi hanno dato l’opportunità <strong>di</strong> riflettere<br />
sulla realtà ambientale, sociale e culturale campana”.<br />
Michele Albanese sollecitato<br />
dalle domande dell’u<strong>di</strong>torio<br />
traccia il profilo economico<br />
della realtà del Vallo <strong>di</strong><br />
Diano, una realtà in parte<br />
plasmata dalla presenza<br />
dell’autostrada come<br />
<strong>di</strong>mostra la presenza <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>verse <strong>di</strong>tte <strong>di</strong> autotrasporto,<br />
una realtà in forte crescita<br />
che potrebbe rivelarsi un<br />
fattore <strong>di</strong> rischio se non<br />
dovesse essere sana. Il Vallo<br />
<strong>di</strong> Diano, prosegue il<br />
<strong>di</strong>rettore, è schiacciato tra la<br />
realtà della piana del Sele e<br />
quella calabrese, realtà che a<br />
volte premono consentendo<br />
l’infiltrazione nell’economia<br />
della valle <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong><br />
natura criminale. Michele<br />
Albanese definisce però gli<br />
14 gennaio 2006 ❚<br />
Verena Nigro<br />
“Mi hanno dato delle conoscenze sul tema del giornalismo.<br />
Ha dato ai corsisti gli elementi e le informazioni per<br />
poter comunicare nel migliore dei mo<strong>di</strong> le realtà dei nostri<br />
paesi”. Anna Di Vece<br />
“E’ questa la prima volta che tematiche <strong>di</strong> carattere ambientale<br />
mi vengono poste da un’ottica giornalistica. Ottima<br />
esperienza e coinvolgente è stato scoprire la passione<br />
con cui alcuni giornalisti si de<strong>di</strong>cano al proprio lavoro.<br />
Non mi lascerò sfuggire altre opportunità, per approfon<strong>di</strong>re<br />
le prime nozioni ora acquisite. Chissà se un giorno<br />
potrò anch’io far parte del mondo interessante e variegato<br />
del giornalismo”. Antonella Iu<strong>di</strong>ce<br />
A cura <strong>di</strong> Gina Chiacchiaro<br />
Albanese: “Impren<strong>di</strong>tori onesti mancanti <strong>di</strong> managerialità?”<br />
impren<strong>di</strong>tori della piana onesti ed<br />
al tempo stesso incapaci, incapaci<br />
<strong>di</strong> gestire in maniera manageriale<br />
le sfide che apre il mercato<br />
europeo ed internazionale.<br />
La Bcc <strong>di</strong> Roscigno cerca <strong>di</strong><br />
venire incontro alle esigenze degli<br />
impren<strong>di</strong>tori con la sua capillare<br />
presenza sul territorio ma anche<br />
come istituto con una propria<br />
missione sociale oltre che<br />
economica come evidenziato dalle<br />
<strong>di</strong>verse iniziative poste in essere<br />
dalla banca quali il finanziamento<br />
del restauro <strong>di</strong> opere d’arte locali,<br />
oppure gli incontri con i pazienti<br />
dell’ospedale <strong>di</strong> Sant’Arsenio, o<br />
l’aiuto agli emigrati italiani che<br />
hanno bisogno <strong>di</strong> documenti in<br />
Italia.<br />
Gian Paolo Calzolaro
12 N.48 ❚ 14 gennaio 2006 GIORNALISMO&AMBIENTE<br />
Laurino, 3° Seminario <strong>di</strong> giornalismo ambientale<br />
Il freddo si scioglie nelle suggestioni della della storia<br />
Ci sono ricor<strong>di</strong>, che speri <strong>di</strong> non<br />
<strong>di</strong>menticare mai.<br />
Momenti, situazioni, luoghi, che<br />
anche quando <strong>di</strong>ventano <strong>di</strong>stanti,<br />
restano come piccoli semi<br />
dentro <strong>di</strong> noi, per poi germogliare.<br />
Inoltre ci sono, i visi, i nomi, i<br />
sorrisi, le parole, gli sguar<strong>di</strong> che<br />
ti atten<strong>di</strong> <strong>di</strong> ritrovare e ritrovare<br />
ancora.<br />
Così mi sento oggi: più ricca.<br />
Dopo l’esperienza <strong>di</strong> aver partecipato<br />
al 3° Seminario <strong>di</strong> giornalismo<br />
ambientale, tenutosi a<br />
Laurino (SA) dal 15 al 18 <strong>di</strong>cembre<br />
2005 ed organizzato<br />
dall’associazione PA.CI.DIA.<br />
ONLUS con sede in Roccadaspide.<br />
Quando ho deciso <strong>di</strong> prendere<br />
parte al corso ed iscrivermi<br />
come seminarista, ero attratta<br />
dall’opportunità <strong>di</strong> poter approfon<strong>di</strong>re<br />
le tecniche <strong>di</strong> scrittura<br />
giornalistica e la conoscenza<br />
sulle problematiche territoriali<br />
socio economiche ed<br />
ambientali del luogo in cui vivo:<br />
il Cilento.<br />
Anche la possibilità <strong>di</strong> un approfon<strong>di</strong>mento<br />
sulle caratteristiche<br />
peculiari del sistema dei<br />
me<strong>di</strong>a italiano, sui temi della so-<br />
AAA Cercasi<br />
Struttura alberghiera <strong>di</strong><br />
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Salerno e provincia.<br />
<strong>Per</strong> informazioni o inviare<br />
curriculum Tel. 0828 730510<br />
– Fax 0828 728057<br />
PROGRAMMA NATALIZIO<br />
NA ALIZIO<br />
DELL’AS DELL’ASSOCIAZIONE<br />
SOCIAZIONE<br />
SE.CU.SPO.<br />
SE.CU.SPO<br />
L’Associazione SE.CU.SPO.<br />
festeggia il 14° Natale Serrese con:<br />
- 29 <strong>di</strong>cembre 2005 “Il Magico<br />
Natale della Bella e la Bestia”<br />
Musical liberamente tratto da “La<br />
Bella e la Bestia”.<br />
- 3 gennaio 2006 “O’ miereco d’<br />
pazzi” Comme<strong>di</strong>a teatrale.<br />
- 4 gennaio 2006 replica a<br />
richiesta.<br />
Gli spettacoli saranno presentati<br />
presso l’Aula Consiliare <strong>di</strong><br />
Roccadaspide.<br />
stenibilità ed etica ambientale,<br />
mi avevano spinto a scegliere<br />
questo seminario. Poi c’era un<br />
altro motivo: scoprire Laurino.<br />
Il Cilento mi affascina, mi ammalia,<br />
subisco il suo incanto e<br />
non mi oppongo mai al suo richiamo.<br />
Così, per me questa era un’altra<br />
occasione per poter scoprire un<br />
nuovo territorio incantato del<br />
Cilento.<br />
Le attese sono state superate<br />
sotto ogni profilo: gli argomenti<br />
trattati da relatori autorevoli<br />
come Ermanno Corsi e Giuseppe<br />
Liuccio, come Gaetano Pacente<br />
e Giuseppe Tarallo e<br />
tanti altri sono stati veramente<br />
interessanti, concreti, esaustivi<br />
e approfon<strong>di</strong>ti.<br />
I <strong>di</strong>scorsi sono <strong>di</strong>ventati talvolta<br />
tecnici, pratici, “effervescenti”<br />
e alle volte sono stati appassionati,<br />
cal<strong>di</strong>, accorati, mettendo<br />
a nudo l’amore e le preoccupazioni<br />
che gli stessi relatori<br />
hanno per le sorti del Cilento.<br />
N’è emerso un quadro completo<br />
e ben definito delle problematiche<br />
territoriali socio economiche<br />
ed ambientali e delle possibilità<br />
<strong>di</strong> sviluppo anche in una<br />
visione giuri<strong>di</strong>ca e progettuale.<br />
Poi, come avevo sperato l’incanto<br />
della montagna cilentana<br />
ha creato suggestioni superbe.<br />
Tutto il seminario si è svolto<br />
presso il convento basiliano <strong>di</strong><br />
Sant’Antonio e ciò ha reso il<br />
soggiorno magico, sospeso nel<br />
tempo.<br />
Essere ospitati presso quella <strong>di</strong>mora<br />
arcaica, eppure recentemente<br />
riportata ad antichi<br />
LA CURIOSITÀ<br />
Sessa Cilento La rinascita del più antico “Presepe del Cilento”<br />
Ciò che meraviglia, a prima vista,<br />
sono le <strong>di</strong>mensioni delle statue.<br />
Entrando nella chiesa <strong>di</strong> San<br />
Giovanni Cilento, nella navata <strong>di</strong><br />
destra, il presepe appare, sul fondo,<br />
come una immagine reale ma senza<br />
tempo. Ci si avvicina con rispetto e<br />
man mano si scorgono i colori delle<br />
vesti; le rifiniture dell’intaglio e<br />
infine anche i segni <strong>di</strong> un passato <strong>di</strong><br />
abbandono.<br />
Le sette statue lignee policrome:<br />
la sacra famiglia, due pastori, il bue<br />
e l’asinello, misurano ognuna circa<br />
un metro e <strong>di</strong>eci centimetri (ad<br />
eccezione del Bambin Gesù che è<br />
alto circa mezzo metro).<br />
La loro presenza forte sembra<br />
richiamare l’attenzione e la<br />
partecipazione <strong>di</strong> chi le osserva.<br />
Raccontano una storia lunga, <strong>di</strong><br />
gloria, abbandono e rinascita.<br />
Quello che molti chiamano il<br />
“presepe del Cilento”è ancora poco<br />
conosciuto anche se “il Mattino”<br />
regalò ai suoi lettori una bella stampa con l’effigie<br />
delle statue appena restaurate. Le prime notizie<br />
storiche sono del 1728. In un inventario dei beni della<br />
Chiesa si fa riferimento ad una “ venerabile cappella<br />
sotto il titolo del santissimo presepe, costrutta<br />
dentro la terra” <strong>di</strong> San Giovanni( ora frazione del<br />
Comune <strong>di</strong> Stella Cilento). La cappella, ora<br />
scomparsa, era proprietà privata <strong>di</strong> varie famiglie<br />
benestanti del tempo: i Cona e Giordani <strong>di</strong> Valle<br />
Cilento (ora comune <strong>di</strong> Sessa Cilento) e i Lorelli <strong>di</strong> San<br />
splendori, dove ogni angolo riecheggia<br />
<strong>di</strong> storia, amore e passione,<br />
dove si ritrovano le tinte<br />
<strong>di</strong> meravigliosi affreschi, dove il<br />
chiostro accoglie e custo<strong>di</strong>sce i<br />
tuoi pensieri, è stata per me<br />
un’esperienza unica.<br />
Le “celle” in cui si dormiva<br />
erano arredate con gusto ed<br />
amore, la sala del convegno era<br />
l’antico refettorio.<br />
Mauro Cilento. La storia del presepe sarà intrecciata<br />
alla fortuna e al declino dei suoi committenti.<br />
Quando don Salvatore Merola, allora giovane parroco<br />
del paese, circa trenta anni fa, trovò il presepe tra le<br />
macerie della cappella ormai senza tetto, lo stato <strong>di</strong><br />
conservazione era pessimo. Portò in chiesa il gruppo<br />
ligneo e si adoperò da allora per la lenta e <strong>di</strong>fficile<br />
rinascita.<br />
Tante opere d’arte, in seguito al terremoto del<br />
1980 vennero ritirate dalla savrintendenza ai beni<br />
La mente alle volte<br />
vagava libera verso<br />
ciò che lì era stata la<br />
vita, l’arte, la cultura<br />
<strong>di</strong> un popolo antico e<br />
colto.<br />
Nel liberare la mia<br />
fantasia rivedevo l’opera<br />
<strong>di</strong> quei monaci<br />
che avevano e<strong>di</strong>ficato<br />
un luogo <strong>di</strong> culto,<br />
<strong>di</strong> eremitaggio.<br />
Posto per la cultura,<br />
la fede e sentivo che<br />
dove loro avevano<br />
mangiato il pane,<br />
anche noi come allora<br />
cibavamo la nostra<br />
scienza, la nostra<br />
voglia <strong>di</strong> conoscere,<br />
approfon<strong>di</strong>re,<br />
scoprire, ma anche<br />
rispettare, integrare<br />
noi stessi in questo piccolo<br />
mondo cilentano.<br />
Laurino, tutta intorno a noi,<br />
creava un paesaggio da fiaba,<br />
invernale eppure accogliente, la<br />
notte sbriciolava, dall’alto,<br />
bianchissima neve che silenziosa,<br />
dopo tanto muto danzare, si<br />
<strong>di</strong>ssolveva come per incanto,<br />
come cosa mai esistita.<br />
Al mattino il sole si <strong>di</strong>vertiva fra<br />
le nuvole e filtrava nei corridoi<br />
del convento, talvolta accompagnava<br />
i nostri pasti, poi non<br />
c’era più e lasciava il posto al<br />
freddo frizzante e profumato.<br />
Tutto questo gelo svaniva per<br />
l’accoglienza del sindaco dottor<br />
Gaetano Pacente e <strong>di</strong> un paese<br />
tutto che ha ospitato con slancio<br />
noi seminaristi.<br />
Ci sono ricor<strong>di</strong>, che speri <strong>di</strong> non<br />
<strong>di</strong>menticare mai.<br />
Ci sono sapori, colori, gusti, che<br />
vorrai riassaporare, ritrovare<br />
ancora, come i piatti semplici e<br />
gustosi della cucina cilentana,<br />
proposti dallo chef Alfonso del<br />
ristorante “La Rupe”, vero<br />
para<strong>di</strong>so per gourmet.<br />
Questo albergo ristorante merita<br />
la visita <strong>di</strong> tutti quelli che<br />
amano la buona cucina cilentana,<br />
fatta <strong>di</strong> sapori, sì, ma anche<br />
d’ingre<strong>di</strong>enti locali, genuini,<br />
una cucina <strong>di</strong> piccole attenzioni,<br />
<strong>di</strong> piatti serviti con un pizzico<br />
<strong>di</strong> orgoglio e tanto calore.<br />
A volte quando pensi ad un<br />
paese associ un colore, una<br />
tinta, cupa, brillante, quando ripenserò<br />
a Laurino sentirò sempre<br />
il freddo che si scioglie.<br />
Milena Esposito<br />
artistici, architettonici e<br />
storici <strong>di</strong> Salerno ma non<br />
tutte vennero restaurate. La<br />
stessa sorte è toccata alle<br />
statue del presepe e dopo<br />
un lungo e inutile soggiorno<br />
nei depositi del museo<br />
<strong>di</strong>ocesano <strong>di</strong> Salerno e poi<br />
della certosa <strong>di</strong> Padula, don<br />
Salvatore Merola decise con<br />
i pochi abitanti <strong>di</strong> San<br />
Giovanni che bisognava<br />
“fare da soli”.Era l’inverno<br />
del 1995, le sette statue<br />
vennero portate nel<br />
laboratorio <strong>di</strong> restauro<br />
Anzani ad Agropoli. Intanto<br />
don Salvatore con uno<br />
scrupolo incre<strong>di</strong>bile<br />
scomodava ogni ente<br />
pubblico e privato che<br />
potesse aiutare il recupero<br />
dell’opera d’arte. Non tutti<br />
risposero all’appello, ma le<br />
poche famiglie (circa 60) <strong>di</strong><br />
San Giovanni invece <strong>di</strong>mostrarono un senso civico<br />
encomiabile.<br />
Dopo un anno dall’inizio del costoso restauro il<br />
presepe tornò in paese. Sono passati circa <strong>di</strong>eci anni<br />
e si sente il bisogno <strong>di</strong> comunicare l’importanza<br />
dell’opera, da molti stu<strong>di</strong>osi ritenuta notevole.<br />
Servono altri restauri per proteggere il legno dai tarli<br />
e questo si potrà fare solo se il “presepe del Cilento”<br />
sia sentito tale dai cilentani.<br />
Renzo Vassalluzzo
CILENTO<br />
Il mare si avvicina, ma la politica si allontana<br />
Ritar<strong>di</strong> burocratici esasperano una situazione già critica <strong>di</strong> per sé<br />
CASAL VELINO – L’anno scorso la “Commissione<br />
Ambiente” della Camera dei deputati<br />
ha approvato il reparto della terza annualità dei<br />
fon<strong>di</strong> per gli interventi contro l’erosione costiera<br />
nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo <strong>di</strong> Diano.<br />
Furono stanziati circa 13 milioni <strong>di</strong> euro che si<br />
aggiungevano ai 5 milioni già stanziati nel 2002 e<br />
12 milioni nel 2003 (a comunicarlo fu il deputato<br />
Franco Brusco).<br />
I costanti e meticolosi stu<strong>di</strong> dell’ “Autorità del<br />
Bacino” hanno rivelato, prospettiva terribilmente<br />
scontata, la possibilità <strong>di</strong> mareggiate su tutto il<br />
litorale cilentano e il consequenziale rischio per le<br />
popolazioni bagnate dal mare. La somma stanziata<br />
viene giustificata qualora si pensa che per<br />
marginare il pericolo è necessario l’installazione<br />
<strong>di</strong> barriere sommerse e recupero delle spiagge:<br />
un operazione <strong>di</strong> “rinascimento” che dovrebbe<br />
riportare alla <strong>di</strong>stanza originaria le abitazioni che<br />
recentemente si sono avvicinate troppo al mare.<br />
La prima porzione della somma ministeriale,<br />
pari a 5,64 milioni <strong>di</strong> euro, è stata assegnata, circa<br />
due anni fa, per la progettazione delle opere lungo<br />
la costa <strong>di</strong> Casal Velino, Ascea e Pollica: lo stesso<br />
litorale a cui la Regione ha destinato 18 milioni<br />
<strong>di</strong> euro dei fon<strong>di</strong> contro il <strong>di</strong>ssesto idrogeologico!<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista tecnico, la misura prevedeva,<br />
tra gli altri, interventi <strong>di</strong> messa in sicurezza<br />
dei <strong>di</strong>ssesti <strong>di</strong> maggiore impatto, relativi ad abi-<br />
Il premio Maior costa d’Amalfi ’05 è<br />
arrivato alla seconda e<strong>di</strong>zione. Illustri i<br />
nomi dei premiati: per la sezione poesia:<br />
Alberto Bevilacqua; per la sezione<br />
narrativa: Raffaele Nigro. Il premio<br />
internazionale è andato a Giuseppe<br />
Laterza e<strong>di</strong>tore e a Savyon Liebrecht<br />
scrittrice,. <strong>Per</strong> la sezione giornalismo è<br />
stata premiata Yasemin Taskin. Giuseppe<br />
Liuccio, Amministratore dell’Azienda<br />
Soggiorno e Turismo <strong>di</strong> Maiori, e<br />
organizzatore della manifestazione, ha<br />
fatto un ulteriore investimento in cultura<br />
e dato un ulteriore tocco <strong>di</strong> pennello ad<br />
un quadro già apprezzato allargando i<br />
confini del premio a tutto il<br />
Me<strong>di</strong>terraneo.<br />
“Il Premio dei Premi” attinge dai<br />
vincitori dei premi letterati italiani più<br />
prestigiosi come: il Bancarella, Donna<br />
Città <strong>di</strong> Roma, Grinzane Cavour, Lerici<br />
Pea, Montale Fuori <strong>di</strong> Casa, Mondello,<br />
Rapallo Carige. Grazie a questo premio<br />
Maiori può, sempre <strong>di</strong> più, coniugare<br />
insieme turismo e cultura e i suoi<br />
visitatori possono apprezzare non solo la<br />
bellezza paesaggistica, da tutti<br />
riconosciuta, e la qualità dei suoi prodotti<br />
enogastronomici, ma anche le iniziative<br />
culturali che la vedono protagonista in<br />
perio<strong>di</strong> dell’anno cosiddetti “morti”.<br />
A condurre la Serata <strong>di</strong> Gala per la<br />
premiazione, tenutasi presso la Sala<br />
Congressi del Palace Hotel Reginna,<br />
Maria Concetta Mattei che, con dolcezza,<br />
eleganza e vivacità, ha saputo attirare<br />
l’attenzione del pubblico dando ai<br />
tati ed infrastrutture. Nel complemento <strong>di</strong> programmazione<br />
del Por (piano operativo regionale)<br />
si definirono con maggiore dettaglio le azioni previste,<br />
lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> monitoraggio al sostegno della<br />
pianificazione del Bacino.<br />
La dotazione finanziaria è stata abbastanza cospicua:<br />
e i Risultati?<br />
premiati il giusto spazio. Gli intervalli<br />
musicali e poetici sono stati animati da<br />
Nuccio Siano, artista doc.<br />
Alberto Bevilacqua, narratore <strong>di</strong> successo<br />
e vincitore <strong>di</strong> premi importanti e<br />
riconoscimenti <strong>di</strong> prestigio, già vincitore<br />
del premio Grinzane Cavour, vince con<br />
una sua raccolta <strong>di</strong> poesie “Tu mi ascolti<br />
- Poesie alla madre”. E’ un po’ polemico<br />
con la TV perché ne limita la creatività<br />
ma sa apprezzare i premi minori. “Sono i<br />
premi puliti che ci fanno vivere”.<br />
Raffaele Nigro, è approdato alla narrativa<br />
dopo una lunga esperienza <strong>di</strong> saggista, i<br />
suoi stu<strong>di</strong> sono concentrati soprattutto<br />
sulla cultura letteraria dell’Italia<br />
Meri<strong>di</strong>onale. Con il libro “Malvarosa” ha<br />
già vinto il Campiello ed è finalista al<br />
Mondello. Recentemente insieme ad altri<br />
scrittori ha avviato il progetto per la<br />
creazione <strong>di</strong> un “Parlamento” degli<br />
scrittori del Me<strong>di</strong>terraneo.<br />
Savyion Liebrecht è nata in Germania e<br />
vive a Tel Aviv con la sua famiglia. Le<br />
sue raccolte <strong>di</strong> racconti sono tutti dei<br />
bestseller. Ha vinto il premio<br />
internazionale con il romanzo “Un posto<br />
per la notte” in cui vengono narrate sette<br />
storie ambientati in sette luoghi <strong>di</strong>versi e<br />
tutti accomunati dal fatto che hanno perso<br />
le caratteristiche <strong>di</strong> un tempo e sono<br />
irriconoscibili anche per chi ci è nato. Il<br />
fulcro delle storie è il dolore <strong>di</strong> aver perso<br />
la propria casa, la proprie ra<strong>di</strong>ci. “<strong>Per</strong><br />
ciascuno <strong>di</strong> noi la “casa” è un luogo<br />
<strong>di</strong>verso – <strong>di</strong>ce la scrittrice - per me la<br />
14 gennaio 2006 ❚<br />
Si è sempre punto e daccapo. La lentezza burocratica<br />
è sproporzionata alla velocità e alla voracità<br />
dell’erosione.<br />
Comunicati stampa e promesse che sanno<br />
tanto <strong>di</strong> elezione si susseguono; intanto l’erosione<br />
avanza, inconsapevole dei movimenti politici e<br />
inconscia del potere della corruzione.<br />
Giuseppe Giorgio<br />
Premio Maior a “Malvarosa” <strong>di</strong> Raffaele<br />
Nigro, la saga del sud della modernità<br />
casa è Israele, dove si sono incontrate<br />
tantissime nazionalità, è il mio tavolo <strong>di</strong><br />
lavoro”.<br />
Giuseppe Laterza, e<strong>di</strong>tore: “La mia<br />
fortuna è stata quella <strong>di</strong> nascere in una<br />
famiglia che opera nell’e<strong>di</strong>toria, questo<br />
mi permette <strong>di</strong> conoscere persone<br />
importanti come gli autori <strong>di</strong> libri”. E’<br />
premiato per aver promosso i “Presi<strong>di</strong> del<br />
libro”, un progetto per la promozione<br />
della lettura attraverso la costruzione <strong>di</strong><br />
una rete <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> lettori. “Un libro è<br />
l’occasione per parlare, per mettersi<br />
insieme, per sviluppare la fantasia”. Nei<br />
presi<strong>di</strong> il rapporto in presenza è<br />
necessario e il libro è uno strumento e<br />
non il fine. Liuccio non ha perso<br />
l’occasione <strong>di</strong> can<strong>di</strong>dare Maiori a città<br />
presi<strong>di</strong>o del libro.<br />
Yasemin Taskin nata in Turchia, da circa<br />
20 anni vive in Italia. Ha un’agenzia <strong>di</strong><br />
stampa turca ed è corrispondente dei<br />
maggiori giornali turchi. Ha vinto il<br />
premio Donna Città <strong>di</strong> Roma, svolge il<br />
suo lavoro <strong>di</strong> giornalista con passione e<br />
serietà e mira ad una comunicazione<br />
sempre più attenta e meticolosa tra le due<br />
civiltà: italiana e turca. “La Turchia è il<br />
ponte tra oriente ed occidente, gli europei<br />
devono <strong>di</strong>scutere, considerare la Turchia<br />
orientale sì ma non <strong>di</strong>versa<br />
dall’occidentale. Mi piacerebbe che la<br />
cultura italiana aprisse alla Turchia e che<br />
la Tirchia aprisse agli autori: “da noi gli<br />
intellettuali non sono apprezzati da vivi,<br />
ma da morti”.<br />
Gina Chiacchiaro
14 gennaio 2006 CILENTO<br />
MOMCIL<br />
Diamo del tu<br />
ai nonni<br />
Sempre più spesso si sentono bambini<br />
che chiamano per nome i genitori.<br />
E’ la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> un’apertura<br />
da parte <strong>di</strong> questi ultimi verso i figli<br />
che sfocia, in molti casi, in un rapporto<br />
“paritario” e che consolida un<br />
atteggiamento che attesta la conquista<br />
<strong>di</strong> un ruolo centrale che i bambini<br />
hanno conquistato nella famiglia.<br />
Tv, ra<strong>di</strong>o e giornali seguono o precedono<br />
il trend con trasmissioni e programmi<br />
che con i loro format consolidano<br />
il primato raggiunto. Lo stesso<br />
fa la pubblicità: sono innumerevoli i<br />
casi in cui è il bambino a suggerire al<br />
papà o alla mamma quale detersivo<br />
comprare o quale automobile scegliere.<br />
Anche i nonni si sono conquistati<br />
un ruolo <strong>di</strong> primo piano sulla ribalta<br />
della vita dei nipoti: sono loro che li<br />
accompagnano a scuola, che li portano<br />
in piscina o agli allenamenti <strong>di</strong> calcio<br />
oppure ai giar<strong>di</strong>ni. Li tengono in<br />
“caldo” in attesa che i genitori, in carriera,<br />
ritornino a casa, si siedano a tavola<br />
con loro per la cena, gli rimbocchino<br />
le coperte e raccontino loro la<br />
favoletta che li sprofonderà nel<br />
mondo dei sogni.<br />
Difficlmente, però, si sente un bambino<br />
chiamare per nome il nonno o la<br />
nonna!<br />
<strong>Per</strong>ché?<br />
Non è certo per mancanza <strong>di</strong> confidenza<br />
o per timore reverenziale imposto<br />
dalla gerarchia patriarcale.<br />
Anzi sono <strong>di</strong>verse generazioni che i nipoti<br />
sono passati dal “voi” al “tu” con<br />
i nonni e le nonne. Hanno scavalcato<br />
la via gerarchica dei rapporti familiari.<br />
Si sono messi in contatto <strong>di</strong>retto<br />
con i padri dei padri e con le madri<br />
delle madri. Hanno conservato, però,<br />
una sorta <strong>di</strong> timore reverenziale nei<br />
loro confronti che sa fermarsi ad un<br />
passo dal “burrone” della banalità<br />
dell’annullamento <strong>di</strong> ogni <strong>di</strong>fferenza.<br />
I nonni sanno quando è il momento<br />
<strong>di</strong> abbassarsi per poter guardare<br />
fisso negli occhi i nipoti, allo stesso<br />
tempo i bambini sanno che per richiamare<br />
la loro attenzione basta alzare<br />
la mano e infilarla tra le <strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />
chi vede il futuro con i suoi occhi. I<br />
genitori troppo presi a rincorrere l’effimero<br />
hanno perso contatto con i figli<br />
e cercano <strong>di</strong> imboccare la scorciatoia<br />
del rapporto “paritario” per evitare<br />
<strong>di</strong> dover rispondere da “gran<strong>di</strong>”.<br />
“Vinigustando” è una ricca serie <strong>di</strong><br />
appuntamenti con il gusto e con il vino,<br />
che si terranno al Ristorante Tre Olivi<br />
del Savoy Beach Hotel <strong>di</strong> Paestum. Il<br />
primo incontro si farà mercoledì 18<br />
gennaio alle ore 20:30. In quest’occasione<br />
i vini cilentani, <strong>di</strong> Alfonso Rotolo<br />
(sulla foto), saranno abbinati alla cucina<br />
<strong>di</strong> Matteo Sangiovanni, chef del<br />
Savoy Beach e capitano della “cucina<br />
E il cane chiese aiuto al vicesindaco<br />
per salvare la sua antica padrona<br />
STELLA CILENTO.<br />
Gli animali, e i cani in particolare,<br />
riempiono spesso le<br />
pagine <strong>di</strong> cronaca dei quoti<strong>di</strong>ani<br />
in occasione del loro abbandono<br />
ma, questa volta, un<br />
incrocio <strong>di</strong> pastore tedesco<br />
merita una menzione particolare<br />
per aver salvato la vita a<br />
R.M. un’anziana donna <strong>di</strong><br />
Stella Cilento colta da malore<br />
in casa. Birillo, questo il nome<br />
dell’eroico cane, ha messo in<br />
atto una richiesta <strong>di</strong> aiuto <strong>di</strong><br />
tutto rispetto. Erano le prime<br />
ore della sera dell’8 <strong>di</strong>cembre,<br />
quando il cane, generalmente<br />
tranquillo e sempre a contatto<br />
con la gente del posto, ha cominciato<br />
a correre avanti e in<strong>di</strong>etro<br />
fino ad avvicinarsi al<br />
vice sindaco <strong>di</strong> Stella Cilento,<br />
Antonio Radano, e a trasmettere<br />
la sua richiesta <strong>di</strong> aiuto.<br />
ricorda con un<br />
velo d’emozione Radano . Giunti davanti alla<br />
porta dell’anziana, il cane ha<br />
insistito fino a quando gli in-<br />
Si è svolta il 4 Dicembre 2005 la 1^<br />
gara <strong>di</strong> endurance, presso la Tenuta Seliano<br />
–Capaccio-Sa, patrocinata dalla<br />
Veterfarm s.r.l. <strong>di</strong> Castel S.Giorgio SA<br />
Hanno partecipato ben 34 binomi per le<br />
<strong>di</strong>verse categorie: debuttanti, A e categoria<br />
B rispettivamente sul percorso <strong>di</strong><br />
27-54 e 71 Km. Il tracciato <strong>di</strong> gara si è<br />
snodato partendo dalla tenuta Seliano,<br />
attraverso le stra<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> campagna sino<br />
alla pineta per arrivare in prossimità <strong>di</strong><br />
Foce Sele e tornare per il lungomare e la<br />
spiaggia,paesaggio suggestivo.<br />
Ottima è stata la collaborazione del comando<br />
VV.UU. e della protezione civile<br />
messa a <strong>di</strong>sposizione dal comune <strong>di</strong> Capaccio<br />
ai quali vanno i ringraziamenti<br />
da parte del Comitato Organizzatore.<br />
Naturalmente, la gara non ha avuto<br />
solo finalità puramente sportive,ma<br />
anche <strong>di</strong> far conoscere le bellezze naturali<br />
e storico-architettoniche relative<br />
agli scavi <strong>di</strong> Paestum.<br />
E’ intenzione dell’associazione “i tre castelli”<br />
affiliata UISP(ass. che opera nel<br />
calda” della N.I.C. (Nazionale<br />
Italiana Cuochi).<br />
Il menu, che sarà servito,<br />
comprenderà 4 portate<br />
alle quali saranno abbinati<br />
altrettanti vini del<br />
bravo wine-maker cilentano.<br />
I vini saranno presentati<br />
<strong>di</strong>rettamente dal<br />
produttore che darà tutte<br />
tervenuti non sono riusciti ad<br />
entrare in casa insieme ai soccorsi.<br />
Ricoverata subito dopo<br />
presso l’ospedale <strong>di</strong> Vallo<br />
della Lucania, alla donna sono<br />
state prestate le cure del caso.<br />
Birillo ha fatto la sua bella figura<br />
ed ora, in paese, tutti lo<br />
guardano con occhio <strong>di</strong>verso,<br />
<strong>di</strong> riconoscenza e con un senso<br />
<strong>di</strong> protezione in più. Il cane,<br />
infatti, fa la ronda tutto il giorno,<br />
e anche la notte, per le vie<br />
<strong>di</strong> San Giovanni, piccolo<br />
borgo ricadente sotto il Comune<br />
<strong>di</strong> Stella Cilento, sia col<br />
bello che col cattivo tempo. Il<br />
caso, insieme alla meraviglia<br />
e al compiacimento, ha posto,<br />
ancora una volta all’attenzione<br />
dell’opinione pubblica, uno<br />
dei principali problemi del nostro<br />
tempo, quello degli anziani.<br />
Nel caso specifico, l’anziana<br />
donna si è ritrovata da<br />
sola per caso, in quanto la famiglia<br />
vive in un’abitazione<br />
attigua, ma a Stella Cilento,<br />
come anche in tanti altri paesi<br />
della zona, molti sono gli anziani<br />
che vivono completamente<br />
soli. Il vice sindaco<br />
esprime tutta la sua preoccupazione<br />
per un duplice or<strong>di</strong>ne<br />
<strong>di</strong> problemi, prima <strong>di</strong> tutto<br />
ed in secondo<br />
luogo .<br />
Le parole del vice sindaco incontrano<br />
il plauso della comunità<br />
cilentana che lotta,<br />
campo della <strong>di</strong>ffusione delle attività<br />
sportive in ambiente naturale nella provincia<br />
<strong>di</strong> Salerno e nella regione Campania)<br />
promuovere per il 3-4 e 5 Marzo<br />
2006 oltre ad una gara regionale Fise<br />
–Uisp una gara Nazionale Fise con la<br />
partecipazione <strong>di</strong> cavalieri <strong>di</strong> altre regioni<br />
con il patrocinio della Regione<br />
Campania, Provincia <strong>di</strong> Salerno, Comune<br />
<strong>di</strong> Capaccio, Parco Naz. del Cilento,<br />
Comunità Montana e altri Enti e associazioni<br />
presenti sul territorio: 1^ Tappa<br />
endurance <strong>di</strong> coppa Italia “PAESTUM”<br />
categoria C** Km.120 -Tenuta Seliano-<br />
Capaccio (SA)<br />
Classifica Finale Categoria B 81 km<br />
le spiegazioni sulla sua<br />
azienda e sui suoi prodotti.<br />
La quota <strong>di</strong> partecipazione<br />
è <strong>di</strong> 30 euro a<br />
persona. I posti sono limitati.<br />
<strong>Per</strong> informazioni<br />
e prenotazioni telefonare<br />
allo 0828.720023 (Ristorante<br />
Tre Olivi).<br />
Dibbì<br />
giorno dopo giorno, per <strong>di</strong>fendere<br />
le peculiarità del luogo ed<br />
evitare la loro scomparsa che,<br />
senza adeguate contromisure,<br />
appare minacciosa e scontata.<br />
Dal canto suo, Birillo continua<br />
a fare il suo dovere in attesa<br />
che vengano creati e incentivati<br />
adeguati servizi <strong>di</strong> assistenza<br />
che vadano a fronteggiare<br />
una delle principali<br />
emergenze dei nostri tempi. E<br />
tutta la popolazione esprime,<br />
silenziosa, il suo compiacimento.<br />
Alfredo Vassalluzzo<br />
Equitazione: gara endurance<br />
VINIGUSTANDO AL TRE OLIVI<br />
SERAFINO SALVATORE -ECHOR<br />
CUTOLO MARIO- MARBON MANZIR<br />
MAURO SALVATORE DOMINU<br />
PADULA VITO- ESOTICA<br />
APREA LUCIO- OMAR<br />
BRUNELLI ALESSANDRA SOULEYMA<br />
AMATO GIUSEPPE BELLA<br />
MANCUSO PASQUALE SHIRA Ritirato / 1<br />
Classifica Finale Categoria A/T 54 km<br />
DE ANGELIS DANILO-PRESENT J<br />
VARALLO ROLANDO -KADIR<br />
AMATO VINCENZO -LADY<br />
CALVANESE CARMINE- IDEFIx<br />
DI COSTANZO GRAZIANO- SHILA<br />
AMATO EMILIO- CANTELMA<br />
MESSINA LUCIO -MAGIC NASMANT<br />
AVERSA FRANCESCO -INTIM<br />
SOPRANO VITTORIO- GREGORYS<br />
CATAPANO NUNZIO- SISSY<br />
DELLO IACONO ANDREA- COL CRONOS<br />
MARIGLIANO GIOVANNI- KOSS<br />
AMABILE VINCENZO- MISS SUEL GIRL<br />
Classifica Finale categoria Deb. 27 km.<br />
(non Agonistici)<br />
Moneta Salvatore –omar salaar<br />
Agovino Aniello – jamail<br />
Pecoraio Nunziante –usaro Eliminato<br />
Napoletano Giuseppe –zar Eliminato<br />
Classifica Finale categoria deb. 27 km<br />
(Agonistici)<br />
D’Auria Gennaro – Arabin<br />
Montefusco Michele Kalimero<br />
Cuomo Giuliano - palù<br />
Vanacore Ciro - valiant
LA SETTIMANA<br />
Gli itinerari del gusto<br />
Alla mia non tenera età, ho scoperto<br />
che ci sono pizze e Pizze (con la “p”<br />
minuscola o maiuscola) e <strong>di</strong><br />
conseguenza pizzaioli e Pizzaioli.<br />
Grazie a un amico, ho scoperto un<br />
pizzaiolo da oscar come non avevo<br />
mai visto. Si tratta <strong>di</strong> Francesco<br />
Pintozzi, alias Ciccio-Pizza (al centro<br />
sulla foto tra due suoi collaboratori,<br />
Michele Cerrone e Cristian Pinto) che<br />
in quanto a riconoscimenti, nel poco<br />
tempo che ho avuto il piacere <strong>di</strong><br />
sostare nel suo locale, mi ha<br />
letteralmente travolto. Ma an<strong>di</strong>amo<br />
con or<strong>di</strong>ne, la pizzeria, che sforna<br />
solo pizze da asporto o da portare a<br />
domicilio, è a Battipaglia. <strong>Per</strong><br />
arrivarci, venendo da sud, invece <strong>di</strong><br />
prendere la bretella che conduce<br />
all’autostrada, si prosegue per la<br />
strada che conduce al centro, 20-30<br />
metri ed il locale si trova sulla destra.<br />
Come <strong>di</strong>cevo prima, il locale non ha<br />
tavoli, quin<strong>di</strong> la pizza ve la dovete<br />
mangiare a casa, ma vi posso<br />
assicurare che ne vale la pena.<br />
Francesco Pintozzi, è nato a Salerno<br />
37 anni fa. All’età <strong>di</strong> 13 anni, anche<br />
per cercare <strong>di</strong> emulare il fratello che<br />
era un affermato chef <strong>di</strong> cucina,<br />
iniziò a fare l’aiuto pizzaiolo da<br />
“Carminuccio a Mariconda” che<br />
considera il suo vero maestro. In<br />
seguito ha avuto esperienze in<br />
Lussemburgo, Belgio, Francia, Gran<br />
Bretagna, Lago <strong>di</strong> Garda e tante altre<br />
località italiane. Da 6 anni gestisce<br />
questo posto ben gra<strong>di</strong>to da tutti i<br />
battipagliesi e non solo. Pochi sanno<br />
che da Ciccio-Pizza tutto è curato,<br />
dalla scelta della farina a quella degli<br />
ingre<strong>di</strong>enti più basilari come l’olio, la<br />
mozzarella ed il pomodoro. Francesco<br />
Tel 0828.720114 Fax 0828.720859<br />
e-mail:<br />
redazione@unicosettimanale.it<br />
url: www.unicosettimanale.it<br />
Direttore Responsabile<br />
Bartolo Scan<strong>di</strong>zzo<br />
Con<strong>di</strong>rettore<br />
Oreste Mottola<br />
oreste@unicosettimanale.it<br />
In Redazione<br />
Vincenzo Cuoco, Enza Maran<strong>di</strong>no<br />
Corrispondenti:<br />
Eboli: Raffaella R. Ferrè<br />
Oliveto Citra: Manuela Cavalieri<br />
Golfo Policastro: Salvatore Para<strong>di</strong>so<br />
Campagna: Mario Onesti<br />
Roccadaspide: Francesca Pazzanese<br />
Vallo <strong>di</strong> Diano: Carmine Marino<br />
Battipaglia: Gian Paolo Calzolaro<br />
Omignano: Marianna Lerro<br />
Segreteria <strong>di</strong> Redazione<br />
Gina Chiacchiaro<br />
Tiratura: 5000 copie<br />
non usa lievito <strong>di</strong> birra: per<br />
lievitare, riproduce personalmente<br />
e quoti<strong>di</strong>anamente il necessario in<br />
modo tutto naturale. Oramai il<br />
suo regno è <strong>di</strong>ventato come un<br />
museo della pizza: giornalisti e<br />
televisioni non solo italiani si sono<br />
interessati alla sua pizza. Qualche<br />
esempio <strong>di</strong> titolo <strong>di</strong> giornali:<br />
“Pintozzi – Pizzaiolo mon<strong>di</strong>ale”,<br />
“Ciccio, una pizza da oscar”,<br />
“Ciccio, il pizzaiolo dei vip” (la sua<br />
pizza è stata gustata da: Fassino,<br />
D’Alema, Sgarbi, Vespa, Bennato,<br />
Zarrillo, Susanna Agnelli, Maria<br />
Teresa Ruta e così via). All’interno<br />
si possono vedere esposti una<br />
lunga serie <strong>di</strong> coppe, foto,<br />
attestati e trofei, oltre ad un video<br />
che mostra un giovanissimo che<br />
“gioca” con una pizza facendola<br />
girare come un giocoliere.<br />
Francesco ci <strong>di</strong>ce: «È un mio figlio<br />
d’arte, si chiama Vincenzo<br />
Tesauro, ha 17 anni ed è, per il<br />
secondo anno consecutivo,<br />
campione del mondo <strong>di</strong> pizza<br />
acrobatica nella versione “free<br />
style”». Inoltre nel locale si nota<br />
un’interessante collezione <strong>di</strong><br />
Pulcinella <strong>di</strong> cui Francesco è molto<br />
fiero. Poi, in una foto si vede una<br />
pizza gigantesca, «quella – continua<br />
il nostro pizzaiolo- è una pizza che ha<br />
un <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 5,19 m ed è stata<br />
cotta nel forno a legna più grande<br />
del mondo, costruito per l’occasione<br />
nella Città della Scienza a Napoli, io<br />
ero uno dei 18 pizzaioli selezionati<br />
per questo evento che è entrato nel<br />
guinness dei primati». Altri meriti:<br />
iscritto all’albo italiano pizzaioli come<br />
“Gran Maestro Pizzaiolo”, 5 volte<br />
Grafica ed Impaginazione<br />
Grafica<br />
Stampa<br />
Grafiche Letizia - Roccadaspide (Sa)<br />
Iscritto nel Registro della Stampa perio<strong>di</strong>ca<br />
del Tribunale <strong>di</strong> Salerno il 24.4.1999 al n.1047<br />
Iscritto nel Registro della Stampa perio<strong>di</strong>ca del Tribunale <strong>di</strong><br />
Vallo della Lucania al n. 109 del 27/6/2003<br />
Iscritto nel Registro della Stampa perio<strong>di</strong>ca del Tribunale <strong>di</strong><br />
Vallo della Lucania al n. 101 del 27/11/2002<br />
Responsabile Trattamento Dati<br />
Bartolo Scan<strong>di</strong>zzo<br />
Abbonamento annuale 20,00 Euro<br />
Conto corrente postale num. 53071494<br />
intestato a Calore s.r.l.<br />
campione europeo, 2<br />
volte pizzaiolo<br />
dell’anno (2002-2003),<br />
presidente onorario dell’Accademia<br />
della pizza in Sardegna, ambasciatore<br />
italiano della pizza margherita nel<br />
mondo, tantissime volte campione<br />
italiano, campione del mondo a<br />
squadre <strong>di</strong> pizza acrobatica (marzo<br />
2005), squadra <strong>di</strong> cui Francesco è<br />
capitano. Si potrebbe continuare<br />
ancora per molto, ma preferisco<br />
proseguire descrivendo l’emozione<br />
che ho provato degustando una<br />
margherita da sogno.<br />
Eccezionalmente, ci è stata servita<br />
nel locale, in un cesto, tagliata a<br />
fette. Abbiamo mangiato con le<br />
mani e bevuto la birra nei bicchieri<br />
<strong>di</strong> plastica. Nonostante questo, la<br />
bontà della pizza è stata<br />
indescrivibile: cottura, consistenza,<br />
fragranza ed ingre<strong>di</strong>enti hanno<br />
14 gennaio<br />
a cura <strong>di</strong> Diodato Buonora<br />
dbuonora@libero.it<br />
Da “Ciccio Pizza” a Battipaglia, un pizzaiolo da guinness<br />
fatto sì che io possa <strong>di</strong>re <strong>di</strong> non<br />
aver mai mangiato una pizza così<br />
gustosa. Da Ciccio-Pizza si<br />
organizzano anche corsi per<br />
pizzaioli e Francesco molto<br />
fieramente ci ha raccontato che<br />
molti vengono da …Napoli per<br />
imparare i suoi trucchi del<br />
mestiere. Prima <strong>di</strong> andare via gli<br />
ho chiesto, quale è la pizza più<br />
richiesta. La risposta è stata<br />
“Ciccio 1”: provola, salsiccia<br />
fresca, parmigiano e rucola. Il<br />
locale è aperto tutti i giorni,<br />
anche a mezzogiorno. W la pizza.<br />
Recapito: Ciccio Pizza, Via<br />
R.Jemma 327, 84091 Battipaglia<br />
(SA). Tel.0828.300876. Sito web:<br />
www.ciccio-pizza.com - e-mail:<br />
info@ciccio-pizza.com<br />
LA RICETTA DELLA SETTIMANA<br />
Baccalà panato profumato al rosmarino<br />
Ingre<strong>di</strong>enti per 4 persone: 800 g baccalà ammollato - 100 g<br />
pangrattato finissimo - 1 bicchiere vino bianco secco - olio extravergine<br />
d’oliva - 1 rametto <strong>di</strong> rosmarino - sale - pepe<br />
Proce<strong>di</strong>mento: Tritate finemente gli aghi <strong>di</strong> rosmarino e mescolateli al<br />
pangrattato, al sale e al pepe; stendete questo miscuglio su un foglio <strong>di</strong><br />
carta allargato sul piano <strong>di</strong> lavoro. Scolate il baccalà, asciugatelo,<br />
affettatelo e passatelo nel pangrattato. Ungete d’olio una pirofila e<br />
adagiatevi le fette <strong>di</strong> baccalà irrorandole poi con un filo d’olio e con il<br />
vino bianco; ponete la pirofila in forno preriscaldato a 200° C e lasciate<br />
cuocere il pesce finché risulterà ben gratinato. Portatelo quin<strong>di</strong> in tavola<br />
nel recipiente <strong>di</strong> cottura e servitelo ben caldo con qualche spicchio <strong>di</strong><br />
limone.<br />
Vino consigliato: Urmi Paestum Rosso Igt, Alfonso Rotolo, Rutino<br />
Cilento