Giobbe - Casa Editrice HILKIA

Giobbe
non denota tanto un nome, quanto la descrizione di ciò che Satana è
per i santi, ossia un avversario. Pietro aveva ragione quando descrisse
Satana come “il vostro avversario, il diavolo” (1 Pietro 5:8). Anche
nell’Apocalisse Satana viene definito “l’accusatore dei nostri fratelli”
(Apocalisse 12:10).
B. L’ACCuSA
L’accusa di Satana contro Giobbe nacque da due domande che Dio
fece a Satana e che lo costrinsero a rendere conto di alcune delle sue
azioni sulla terra. Le Scritture non riportano il resoconto dei “figliuoli
di Dio”, ma queste due domande spiegano come rese conto delle sue
azioni Satana dinnanzi a Dio.
Le due domande che Dio fece a Satana riguardavano la sua attività
e la sua attenzione.
1. domanda sull’attività di Satana
“Donde vieni?” (Genesi 1:7). Riguardo alla prima domanda possiamo
fare due osservazioni: la domanda fu prima posta, e in seguito Satana
rispose (rese conto).
Domanda: la prima cosa di cui Satana dovette rendere conto riguardava
la sua provenienza. Non si tratta di una domanda insolita, infatti
i genitori fanno questa domanda ai propri figli ogni volta che li interrogano
riguardo alle loro attività. “Dove sei stato?” è la domanda che
prima o poi ogni figlio ha sentito rivolgersi dai propri genitori, anzi è
una domanda a cui ha dovuto rispondere spesso. Di conseguenza, è
logico che Dio faccia questa domanda alle sue creature.
Risposta: Satana rispose che tornava “dal percorrere la terra e dal
passeggiare per essa (Giobbe 1:7). Pietro spiega in cosa consisteva
questa attività dicendo che Satana “va attorno a guisa di leon ruggente
cercando chi possa divorare” (1 Pietro 5:8). Il termine ebraico usato
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