Giobbe - Casa Editrice HILKIA

Giobbe
venire per purificarli; si levava di buon mattino, e offriva un olocausto
per ciascun d’essi, perché diceva: Può darsi che i miei figliuoli abbiano
peccato ed abbiano rinnegato Iddio in cuor loro. E Giobbe faceva
sempre così” (Giobbe 1:5). La preoccupazione di Giobbe riguardo
all’innocenza dei festeggiamenti è una prova della bontà del suo carattere,
infatti Giobbe non ignorava il potenziale negativo delle attività
apparentemente innocue. Inoltre, Giobbe si adoperava per proteggere
i propri figli dal male. Oggi molte persone lo considererebbero un fanatico
troppo meticoloso, ma la Bibbia non critica la condotta di Giobbe,
anzi dimostra che Giobbe era un padre saggio che si preoccupava della
condotta dei propri figli. Giobbe non prendeva il male alla leggera e
non abbassava la guardia davanti ai pericoli del male, e tutto questo
enfatizza la nobiltà del suo carattere.
Riguardo alla condotta protettiva di Giobbe possiamo osservare
quattro fattori importanti: la diligenza della protezione, il dovere della
protezione, il discernimento nella protezione e la consacrazione nella
protezione.
La diligenza della protezione: “si levava di buon mattino”. Diversamente
da molti uomini ricchi, Giobbe non dormiva fino a tardi, ma si
alzava presto per dedicarsi a questioni spirituali, e questa è una pratica
positiva per chiunque. Alzarsi presto la mattina per presentare olocausti
per i suoi figli dimostra che Giobbe apprezzava la santità. Le persone
che rimangono alzate fino a tardi per guardare la televisione, e poi si
alzano tardi la mattina dimostrano di non dare la priorità alle questioni
spirituali.
Il dovere della protezione: “offriva un olocausto”. Il dovere di offrire
sacrifici a Dio era noto anche prima dell’introduzione della legge,
come dimostrano gli esempi di Noè e Abramo, che offrirono sacrifici
pur essendo vissuti molto prima dell’introduzione della legge. Offrire
sacrifici dimostrava la fede nel fatto che il peccato può essere espiato
solo mediante il sangue di un sacrificio innocente: “senza spargimento
di sangue non c’è remissione” (Ebrei 9:22). Il grande compimento di
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