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6 Valtiberina Toscana ANGHIARI Il regolamento urbanistico è una realtà Un percorso di oltre 8 anni giunto a definitivo compimento nella giornata del 1° giugno scorso, quando il consiglio comunale si è pronunciato a maggioranza: con il voto favorevole degli 8 membri dei due gruppi (Insieme per Anghiari e La Sinistra per Anghiari), più quello del sindaco Riccardo La Ferla e quello contrario dei 4 componenti dell’opposizione di “Risveglio e Progresso”, il Comune di Anghiari ha ora il suo regolamento urbanistico, al quale hanno lavorato gli architetti Alessandro Melis e Andrea Naldini, più il piano specifico del centro antico, del quale si è occupata l’architetto Silvia Viviani. La peculiarità del borgo di Anghiari è tale che su di essa si è studiato e lavorato a parte: “Il centro antico del paese è una eccellenza – ha sottolineato l’architetto Viviani – e la finalità è quella di rendere viva una simile eccellenza. Il rapporto fra centro storico e collina, l’urbanistica e il suo inserimento nel paesaggio: questi i criteri adoperati nella stesura del progetto, che riprende le strategie del piano strutturale e le integra con i dettami attualizzati della legge toscana del 1980; legge che tiene conto della presenza in questa regione di borghi di assoluto pregio come appunto quello di Anghiari”. Tornando al regolamento urbanistico, ecco i contributi più significativi in favore dell’economia: la variante specifica per la zona della frazione di San Leo, riservata a insediamenti di natura artigianale e produttiva più in generale; le risposte date agli agricoltori locali, dal momento che nel Comune di Anghiari vi sono oltre 80 aziende e la stragrande maggioranza di esse è specializzata nella coltivazione del tabacco “kentucky”; l’elaborazione di un piano cave con adeguamento a quello regionale concernente le attività estrattive e la relativa disciplina; al momento, sono tre i siti attivi e quella anghiarese è la prima realtà di zona a dotarsi di un piano in questione; la riesumazione del progetto di Albiano mai andato a realizzazione. Su Albiano, sono state confermate le previsioni della vecchia variante, per cui rimane la vocazione turistico-ricettiva riaggiornata con i tempi di oggi, sicuramente più difficili rispetto a 20-25 anni fa. Anche sul versante del fotovoltaico, il sindaco La Ferla ha parlato di Anghiari come di un’antesignana in materia con la sua variante datata 2010, finalizzata a preservare il più possibile gli impianti a terra. Un autentico “tour de force” fatto di 30 riunioni di commissione e di 4 giorni di seduta consiliare, durante i quali sono state esaminate ed esaurite 430 osservazioni, che di fatto diventano in totale 680 perché alcune di esse contenevano più punti. Alla soddisfazione del primo cittadino, assessore all’Urbanistica a cura di Davide Gambacci fino all’approvazione del piano strutturale (avvenuta all’unanimità nel corso della precedente legislatura), si è unita quella dell’attuale titolare della delega, nonché vicesindaco: Sandro Attala, che ha evidenziato come maggioranza e opposizione abbiano più volte manifestato parere unanime sulle varie osservazioni. Ma perché allora l’opposizione ha votato contro? “A nostro parere – afferma Sandro Dini, capogruppo di “Risveglio e Progresso” – vi sono delle grosse disparità e in alcuni casi il consiglio ha approvato a maggioranza delle osservazioni in contrasto con il regolamento. Mi riferisco agli edifici di valore storico: ad alcuni cittadini non è stato consentito di fare ampliamenti, mentre in altre situazioni la facoltà è stata concessa fino a un punto tale da andare contro il dettato del regolamento”. Vale per il centro antico? “Anche per esso ci sono stati dei passaggi da noi ritenuti poco regolari, dal momento che il consiglio – come primo atto - avrebbe dovuto votare l’accoglimento o meno delle osservazioni tardive per poi andarle a valutare. L’accoglimento di quelle osservazioni è andato a influire sulle decisioni del consiglio. In molti casi – dichiara Dini – sono state fatte delle concessioni che non dovevano invece essere fatte e altre cose che a termini di regolamento non si sarebbero dovute concedere a determinate persone. Quando insomma si irrigidiscono i paletti piuttosto che agevolare la strada, oppure si va oltre i vincoli stabiliti, è chiaro che qualcosa potrebbe avvenire: sembra infatti che alcuni cittadini siano intenzionati a presentare dei ricorsi, mettendo in dubbio la legittimità del piano”. Il presidente della commissione Urbanistica e consigliere de La Sinistra per Anghiari, Giacomo Moretti, corregge il tiro: “Le procedure seguite sono state abbastanza lisce e spesso l’opposizione, più che votare contro, si è astenuta. Tutti i membri di commissione hanno potuto visionare le tavole, poi è chiaro che la minoranza svolga il suo ruolo. Personalmente, non ho notato le disparità alle quali fa riferimento il consigliere Dini: semmai, vi potrà essere stata qualche divergenza di opinioni, ma non certo su dati che sono oggettivi. Il sindaco stesso ha detto che tutto è perfettibile e che su tutto ci si può confrontare”. Quale giudizio si può esprimere al termine del lungo iter piano strutturale-regolamento urbanistico? “Ero in commissione anche prima, pur non essendone il presidente – afferma Moretti – e credo che di positivo vi sia il fatto di aver creato gli strumenti necessari per dare ossigeno alle imprese e per favorire il lavoro. Anghiari deve essere il paese-cartolina, ma questa non può essere la sua prerogativa in esclusiva”.
a cura di Silvia Bragagni GIOVANNI FERRONI presidente del Viola Club Pieve Santo Stefano 7 Valtiberina Toscana SETTE DEFIBRILLATORI CON IL CUORE …VIOLA! PIEVE SANTO STEFANO Con sette defibrillatori a disposizione della popolazione, il Comune di Pieve Santo Stefano sta raggiungendo l’obiettivo di una diffusione il più possibile capillare all’interno del territorio di questi strumenti “salvavita”, al fine di ridurre di molto le morti dovute ad arresto cardiaco e fare una prevenzione tanto importante quanto semplice da attuare. Gli ultimi tre, che si aggiungono a quello in dotazione alla residenza sanitaria assistita, ai tre della Tratos Cavi, a quello del Corpo Forestale dello Stato e ai due della Misericordia che sono stati donati dal Viola Club di Pieve in occasione di una serata che si è svolta al Teatro Papini, organizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale e la Confraternita della Misericordia. Il presidente del Viola Club pievano, Giovanni Ferroni, che tiene molto a evidenziare il lato positivo e costruttivo della tifoseria delle squadre di calcio, spiega come è nata questa iniziativa: “Permettete una battuta per prima cosa: i soldi non vengono dal calcioscommesse … di questi tempi non si sa mai cosa la gente potrebbe pensare!”, tiene a precisare Giovanni Ferroni con la consueta ironia che lo contraddistingue da sempre. “Il Viola Club di Pieve Santo Stefano è nato nel 1986 – spiega - e ci unisce la passione per la nostra squadra, che seguiamo spesso sia allo stadio che nei ritiri precampionato. Attualmente siamo una settantina di iscritti, che variano anche a seconda dei risultati della squadra e per qualche anno siamo stati il club esterno di tifosi viola più numeroso. Con i soci facciamo Uno dei defibrillatori donati dal Viola Club gite e con i soldi che abbiamo messo da parte volevamo fare qualcosa di utile per qualcuno: inizialmente, li volevamo destinare a una realtà ospedaliera che aiuta i bambini, poi però abbiamo ritenuto utile fare qualcosa per Pieve e abbiamo deciso di destinarli all’acquisto di questi strumenti salvavita, un servizio utile a tutti i nostri concittadini”. Alla serata in teatro è intervenuto anche il direttore del 118 di Arezzo, il dottor Massimo Mandò, che ha spiegato l’importanza della conoscenza e dell’utilizzo dei defibrillatori anche alla luce dei recenti fatti di cronaca e come sia essenziale che le strutture pubbliche si dotino di questo strumento ancora in qualche caso sconosciuto; uno strumento che permette di ridurre i tempi di soccorso in caso di necessità, oltre a effettuare una diagnosi immediata durante il trattamento di persone colpite da infarto del miocardio acuto. I tre defibrillatori donati dal Viola Club di Pieve Santo Stefano verranno a breve posizionati nelle zone “strategiche” del paese ossia la piazza, lo stadio e il plesso scolastico di piazza Guglielmo Marconi. Durante la serata, il presidente dell’Associazione Commercianti, il presidente della Polisportiva Sulpizia e il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Amintore Fanfani” hanno ricevuto simbolicamente il defibrillatore, mentre 45 persone tra commercianti, allenatori, responsabili della società calcistica, insegnanti e personale della scuola (15 per ogni categoria) verranno abilitate all’utilizzo dello strumento: il governatore della Confraternita di Misericordia si impegnerà invece per la loro manutenzione. Un gesto di solidarietà apprezzato molto dall’amministrazione del Comune di Pieve Santo Stefano che ha supportato questa importante iniziativa, in quanto rappresenta un alto grado di civiltà e che va a completare la mappatura del paese ove, come accennato sopra, sono già presenti 7 defibrillatori. Concludendo, potremmo adoperare la battuta che più ci viene spontanea: questi defibrillatori hanno senza dubbio un cuore ...viola!
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