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aerre 6 - Comune di Arezzo

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PRIMO PIANO<br />

La rivoluzione “sussurrata”<br />

da Tracy Chapman<br />

Sarà un Festival all’insegna del “rosa” con Patty Smith il primo,<br />

Sabina Guzzanti nella notte del 24 e Tracy Chapman il 22<br />

luglio. Riconosciuta come una delle più intense e raffinate<br />

cantautrici afro-americane, pianista d’eccezione, artista 4<br />

volte vincitrice dei Grammy Awards, nota per brani <strong>di</strong> grande<br />

spessore artistico come Fast Car, Give Me One Reason e Talkin’<br />

About the Revolution. Sarà in Italia, accompagnata dalla sua<br />

band, per 3 intensi e raffinati concerti. <strong>Arezzo</strong> è l’unica tappa in<br />

Toscana del tour. Nata come artista <strong>di</strong> strada, il suo primo album<br />

risale al 1988. Una fusione <strong>di</strong> ritmi afro, folk e rock miscelati<br />

con testi molto toccanti, storie <strong>di</strong> povertà e marginalità nelle<br />

periferie americane. Una vera e propria rivelazione, paragonata<br />

da subito dalla critica al miglior Joni Mitchell. Tracy raggiunge<br />

ben presto la consacrazione con il famoso tour Human Rights<br />

Now. Nel 2000 ammalia il pubblico partecipando a concerti<br />

in onore del settantesimo compleanno <strong>di</strong> Nelson Mandela e<br />

al concerto-tributo a Bob Marley. Tra gli ultimi successi, nel<br />

2008 annovera il singolo Sing For You e l’album Our Bright<br />

Future. Dove sotto la piacevole leggerezza musicale si toccano<br />

temi scottanti: la guerra, l’invasione della religione e una ballata<br />

alcolica, I Did It All, che mette in fila tutti i nomi dei cocktail<br />

made in Usa: la protagonista persa tra bar fumosi, party, <strong>di</strong>vi <strong>di</strong><br />

serie B, viene arrestata e perseguitata dai paparazzi dei tabloid.<br />

Insomma una serata che lascerà il segno, quella del 22, dal<br />

sapore nettamente metropolitano. (dm)<br />

Il Minotauro Capossela<br />

Direttamente dal Da solo Tour <strong>di</strong> questo inverno, con cui ha<br />

portato nei teatri d’Italia e d’Europa la magia del luna park,<br />

con uno spettacolo illuminato da luci intermittenti, sfon<strong>di</strong><br />

fatti <strong>di</strong> teli, atmosfere intime e raccolte, arriverà ad <strong>Arezzo</strong> a<br />

infiammare la serata del 25 luglio niente meno che Vinicio<br />

Capossela. E, com’è naturale, dato lo stile unico del cantautore<br />

“italo tedesco”, con l’avvicinarsi della data fati<strong>di</strong>ca, cresce<br />

l’attesa per un’esibizione pensata appositamente sul tema del<br />

“viaggio”, che promette <strong>di</strong> essere unica nel suo genere, in una<br />

delle poche date all’aperto del tour estivo. L’aria sarà quella della<br />

festa <strong>di</strong> piazza e come ogni festa <strong>di</strong> piazza che si rispetti serve<br />

una banda. Accanto a Vinicio Capossela ci saranno infatti i Fiati<br />

Sprecati <strong>di</strong> Firenze definiti dal maestro: l’orchestra popolare <strong>di</strong><br />

strada più libera d’Italia. Con essa ha già suonato a Parma sul<br />

palco del 25 aprile. Scrittore e poli-strumentista d’eccezione,<br />

cresciuto artisticamente nei circuiti underground dell’Emilia<br />

Romagna, lanciato da un artista del calibro <strong>di</strong> Francesco<br />

Guccini, oggi Capossela si can<strong>di</strong>da per <strong>di</strong>venire uno dei punti<br />

<strong>di</strong> riferimento della canzone d’autore italiana. Dieci album<br />

all’attivo e una capacità interpretativa che nelle esibizioni dal<br />

vivo, a contatto col pubblico, arriva all’apice. Così, aspettando<br />

che il Minotauro, come Capossela ama metaforicamente<br />

definirsi, faccia capolino nella notte aretina, già durante la<br />

presentazione del concerto ha promesso sorridendo ai suoi fan:<br />

ci sarà da <strong>di</strong>vertirsi. (dm)<br />

Benvegnù: è lui la guida dei<br />

giovani artisti del Play<br />

Paolo Benvegnù è uno dei protagonisti <strong>di</strong> questa e<strong>di</strong>zione, il<br />

mentore dei numerosi gruppi che hanno partecipato al Plug<br />

and Play e insieme a lui percorso un cammino <strong>di</strong> formazione<br />

e composizione che li porterà ha calcare il palco principale il<br />

21 luglio.<br />

La carriera <strong>di</strong> Benvegnù ha una partenza razzo. È il fondatore<br />

degli Scisma nel 1993, con cui ha pubblicato gli album Rosemary<br />

Plexiglas nel 1997 e Armstrong nel 1999, intraprendendo la<br />

carriera solista all’indomani dello scioglimento del gruppo nel<br />

2000. Il suo primo <strong>di</strong>sco solista, Piccoli Fragilissimi Film (2003),<br />

rende Benvegnù libero dal suo glorioso passato per buttarsi in<br />

un presente carico <strong>di</strong> speranze. Piccoli Fragilissimi Film, per la<br />

critica è un vero capolavoro ma la produzione <strong>di</strong> Paolo, anche<br />

se a rilento, non si ferma. Pubblica un nuovo EP nel giugno<br />

2005, Cerchi nell’acqua, contenente l’omonima canzone, tre<br />

ine<strong>di</strong>ti (Il vento incalcolabile del sud, Rosa Lullaby e Piccoli<br />

Fragilissimi Film) e una cover <strong>di</strong> In a Manner of Speaking<br />

dei Tuxedomoon. Nell’EP è presente anche il video <strong>di</strong> Cerchi<br />

nell’acqua, un vero piccolo gioiello <strong>di</strong> Tommaso Cerasuolo dei<br />

Perturbazione, gruppo amato da Paolo Benvegnù al punto che<br />

ne ha prodotto artisticamente l’album Canzoni allo specchio,<br />

ultima <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> produzioni <strong>di</strong> gruppi italiani e stranieri<br />

quali Otto’P’Notri, Terje Nordgarden, Brychan, Endura,<br />

Gianmarco Martelloni, Gestalt, Marilù Lorèn, Muriel e<br />

Soloincasa.<br />

Il suo secondo album era costretto a fare i conti con la sempre<br />

crescente attesa che Benvegnù doveva ripagare con un nuova<br />

perla nel panorama in<strong>di</strong>e. Paolo ci riesce e Le Labbra (2008), è<br />

stato subito consacrato dalle riviste specializzate come il miglior<br />

<strong>di</strong>sco dell’anno. Un album che lo avvicina ancora <strong>di</strong> più ad<br />

<strong>Arezzo</strong>, dove si trasferisce per stare vicino ai suoi musicisti che<br />

insieme a lui compongono una formazione stabile. A inizio<br />

2009 è uscita la compilation Il paese è reale voluta da Manuel<br />

Agnelli degli Afterhours in seguito alla loro partecipazione a<br />

Sanremo, per sostenere e promuovere le realtà in<strong>di</strong>e - rock<br />

della scena underground italiana, a cui Paolo partecipa con<br />

una canzone dal titolo Io e il mio amore. (d<strong>di</strong>)<br />

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