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aerre 6 - Comune di Arezzo

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AREZZO<br />

“Sticky maniacs”: ecco ad <strong>Arezzo</strong> i “fissati” con le idee<br />

La città sede del concorso promosso dalla Facoltà <strong>di</strong> Sociologia <strong>di</strong> Urbino in collaborazione con l’Assessorato alle politiche giovanili del <strong>Comune</strong>. Le nuove <strong>di</strong>namiche comunicative<br />

La città ha un'essenza multisfaccettata, è un insieme <strong>di</strong> suoni,<br />

immagini e significati in continuo cambiamento. Se da un lato<br />

infatti i suoi arre<strong>di</strong> e i suoi spazi devono rimanere stabili nel<br />

tempo e perdurare al fine <strong>di</strong> garantire un'identità territoriale<br />

forte ed efficace, dall'altro le pratiche quoti<strong>di</strong>ane dei citta<strong>di</strong>ni<br />

rimodellano e risignificano quegli stessi spazi in modo nuovo<br />

e imprevisto. I luoghi quin<strong>di</strong> indossano una sorta <strong>di</strong> “pellicola<br />

espressiva” che può contribuire a generare aggregazione e,<br />

soprattutto per i più giovani, favorire un interscambio <strong>di</strong> idee e<br />

immagini. Ecco perché, sempre più spesso, sentiamo parlare <strong>di</strong><br />

“Urban communication”, espressione con cui si fa riferimento<br />

a tutti quei linguaggi e supporti che connettono la <strong>di</strong>ffusione<br />

<strong>di</strong> un messaggio alle specificità delle aree urbane.<br />

ERIKA D'AMICO<br />

Erika D'Amico è assegnista <strong>di</strong> ricerca presso la Facoltà<br />

<strong>di</strong> Sociologia <strong>di</strong> Urbino. Lavora per il Centro <strong>di</strong> Ricerca<br />

sui Linguaggi visivi e sulla moda presso la stessa facoltà.<br />

Insegna Sociologia della moda e collabora con la cattedra <strong>di</strong><br />

Sociologia della cultura presso il corso <strong>di</strong> laurea in Scienze<br />

della Comunicazione <strong>di</strong> Urbino. Si occupa <strong>di</strong> moda e<br />

tendenze giovanili e comunicazione visiva con particolare<br />

attenzione ai linguaggi pubblicitari e al mondo del brand.<br />

Ha scritto e pubblicato <strong>di</strong>verse monografie i cui temi<br />

attraversano la storia e le pratiche connesse all'immagine<br />

fotografica e cinematografica.<br />

I linguaggi giovanili si esprimono pertanto me<strong>di</strong>ante mezzi<br />

innovativi come lo stencil o lo sticker, strumenti <strong>di</strong> una creatività<br />

<strong>di</strong>namica e <strong>di</strong>ffusa. Proprio partendo da queste considerazioni<br />

Image Lab (Centro <strong>di</strong> ricerca sui linguaggi visivi e sulla moda<br />

della Facoltà <strong>di</strong> Sociologia <strong>di</strong> Urbino), in collaborazione con<br />

Lamberto Pulzelli Abbigliamento <strong>di</strong> Monte San Savino e con il<br />

patrocinio dell'Assessorato alle politiche giovanili del <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, ha lanciato un concorso de<strong>di</strong>cato ai giovani <strong>di</strong> età<br />

compresa tra i 15 e i 30 anni. “Sticky maniacs. Fissati con le<br />

idee”, svoltosi tra marzo e aprile 2009, ha registrato un ottimo<br />

successo sia per ciò che concerne i progetti inviati che per la<br />

risposta delle scuole e delle università coinvolte. Protagonisti<br />

del contest sono stati due supporti privilegiati dai ragazzi: gli<br />

adesivi e le t-shirt, strumenti freschi e vivaci con cui veicolare<br />

messaggi e identità. Due le sezioni: Stick it! e T-mania, con<br />

premi, offerti da Pulzelli Abbigliamento, rispettivamente da<br />

300 e 700 euro.<br />

Va sottolineato inoltre che i due riconoscimenti hanno<br />

premiato la creatività toscana: la sezione Stick it! è infatti stata<br />

vinta da Salvatore Grimal<strong>di</strong>, studente dell'Istituto d'Arte <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong>, mentre T- Mania ha visto prevalere sugli altri lavori<br />

quello <strong>di</strong> Lorenzo Paglia <strong>di</strong> Pistoia.<br />

Lo spirito vivace e brioso dell'iniziativa è stato riba<strong>di</strong>to<br />

dalla formula scelta per la premiazione: un evento aperto a<br />

tutti, svoltosi sabato 2 maggio in Piazza San Jacopo, in cui i<br />

ragazzi hanno potuto interagire con uno street artist <strong>di</strong> livello<br />

internazionale, chiamato “Il baro”, durante la sua performance<br />

dal vivo. Parole d'or<strong>di</strong>ne: <strong>di</strong>vertimento, arte, musica e<br />

linguaggi urbani. Il tutto insaporito da corner interattivi in<br />

cui chiunque lo desiderasse poteva farsi personalizzare una<br />

delle t-shirt esclusive con la grafica del Baro per Pulzelli. Un<br />

modo per celebrare il tema del concorso, quel “riciclo creativo”<br />

che mira a trasformare le cose, a dar loro una nuova vita,<br />

invece che gettarle. Processo che è, naturalmente, simbolo<br />

<strong>di</strong> un'attenzione crescente a valori sociali importanti quali la<br />

sostenibilità. Un tentativo, quin<strong>di</strong>, per avvicinare i ragazzi,<br />

proprio attraverso i loro linguaggi, ad argomenti complessi<br />

senza <strong>di</strong>menticare però l'aspetto lu<strong>di</strong>co.<br />

Va infatti sottolineato come il rapporto tra creatività e città, filo<br />

conduttore <strong>di</strong> una progettualità che punta a iniziative costanti<br />

sul territorio aretino, vada inteso tenendo in considerazione la<br />

centralità <strong>di</strong> istanze collettive quali la sostenibilità ambientale<br />

e il valore storico culturale degli spazi. Il riciclo creativo dei<br />

materiali, degli oggetti e delle idee punta infatti a costituire<br />

il valore aggiunto del processo produttivo e a inserirsi in un<br />

territorio, quello aretino, ricco <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione ed eccellenze. In tal<br />

modo l'impatto <strong>di</strong> queste forme espressive sul territorio risulta<br />

qualificarsi attraverso un messaggio <strong>di</strong> importanza civica,<br />

riuscendo a comunicare con un pubblico, quello costituito<br />

dai più giovani, spesso <strong>di</strong>fficilmente coinvolto dalle campagne<br />

progresso e dalle pubblicità <strong>di</strong> impegno sociale. Una formula,<br />

questa, che mira ad integrare spazi e immaginari, pratiche e<br />

riusi <strong>di</strong> oggetti e legami sociali, per incrementare scambi,<br />

relazioni e forme <strong>di</strong> consumo tra gli utenti. La trasversalità<br />

dei temi che offrono i linguaggi urbani trasformano l'utente<br />

in prosumer (produttore e consumatore <strong>di</strong> social object). In<br />

quest'ottica, Image Lab e Pulzelli saranno presenti al Play<br />

Art Festival proponendo una sorta <strong>di</strong> Open Lab in cui i<br />

ragazzi d'<strong>Arezzo</strong> potranno esprimersi liberamente sul tema<br />

del “viaggio” connesso al già celebre Festival. <strong>Arezzo</strong> dunque<br />

come trampolino <strong>di</strong> lancio <strong>di</strong> nuove <strong>di</strong>namiche comunicative,<br />

esperienza del tutto nuova per i territori del centro Italia.<br />

(Erika D'Amico)<br />

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