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aerre 6 - Comune di Arezzo

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AREZZO<br />

Regolamento Urbanistico: il <strong>di</strong>segno della città futura<br />

Il Sindaco Fanfani ne ha anticipato le linee generali: qualificazione della città, piazze nelle frazioni e <strong>di</strong>fesa dell’ambiente. E largo spazio all’innovazione ecologica<br />

Una norma più avanzata rispetto a quella regionale e nazionale.<br />

Che <strong>di</strong>segna il futuro <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> almeno per i prossimi 15 anni<br />

e che si basa sulla tutela del paesaggio, sulla trasparenza, sulla<br />

perequazione. Le linee generali sono state già oggetto <strong>di</strong> un<br />

ampio confronto e il testo verrà adesso portato all’esame degli<br />

or<strong>di</strong>ni professionali e della città. L’amministrazione conta <strong>di</strong><br />

poterlo consegnare al Consiglio Comunale per la decisione<br />

finale entro il mese <strong>di</strong> luglio.<br />

Il Regolamento Urbanistico voluto dal Sindaco Fanfani <strong>di</strong>segna<br />

una città maggiormente vivibile, caratterizzata da una grande<br />

attenzione ai temi dell’ecologia, del decoro estetico, <strong>di</strong> una<br />

città compatta e risparmiosa. Ecologia vuol <strong>di</strong>re incentivazioni<br />

economiche e volumetriche per chi compie la scelta della<br />

bioe<strong>di</strong>lizia. Bellezza significa il recupero degli interventi<br />

“impropri” che sono stati fatti lungo le strade e l’in<strong>di</strong>cazione<br />

che coloro che contribuiranno a costruire una città più bella,<br />

avranno maggiori opportunità. Città compatta si traduce<br />

nello stop a quegli interventi che hanno deturpato il paesaggio<br />

con la possibilità, però, <strong>di</strong> recuperare superfici in un’area più<br />

vasta ma già interessata da inse<strong>di</strong>amenti. Fine quin<strong>di</strong> delle<br />

villette sparse nelle campagne, frutto della trasformazione <strong>di</strong><br />

un semplice capannone agricolo.<br />

Il Sindaco chiarisce il tema della regole certe. Il concetto <strong>di</strong><br />

volume, che consentiva <strong>di</strong> sfociare nell’abuso viene sostituito<br />

da quello <strong>di</strong> superficie utile. Quin<strong>di</strong> una spinta verso una<br />

maggiore qualità del costruito e la possibilità ai professionisti<br />

<strong>di</strong> progettare secondo criteri non puramente economici:<br />

larghezza dei muri, altezze dei solai, ampiezze delle scale e degli<br />

ingressi non conteranno più.<br />

Ogni area <strong>di</strong> trasformazione porterà con sé la perequazione<br />

urbanistica: quin<strong>di</strong> opere pubbliche da realizzare o nel<br />

comparto <strong>di</strong>rettamente interessato o in un’area più vasta.<br />

Un’idea <strong>di</strong> città moderna e utile che prevede, temporalmente,<br />

due fasce d’interventi. La prima, <strong>di</strong> rilevanza pubblica,<br />

consentirà la realizzazione <strong>di</strong> piazze nelle frazioni. Luoghi<br />

che non solo identificheranno la zona ma che saranno anche<br />

dotate dei principali servizi pubblici per i citta<strong>di</strong>ni. La seconda<br />

fascia, quella identificabile negli interventi privati, avrà una<br />

gradualità temporale che verrà definita da ban<strong>di</strong>. Quin<strong>di</strong> la<br />

totale fine della <strong>di</strong>screzionalità da parte dell’amministrazione<br />

pubblica.<br />

Saranno possibile anche ampliamenti con l’eccezione del centro<br />

storico. Possibilità <strong>di</strong> un aumento <strong>di</strong> 20 metri quadrati: quin<strong>di</strong><br />

una stanza e un bagno. Che possono arrivare a 30 se vengono<br />

fatte migliorie per adeguamento alle norme antisismiche, agli<br />

impianti, alle in<strong>di</strong>cazioni della bioe<strong>di</strong>lizia. Ampliamenti fino<br />

al 35% in alcuni casi particolari, come ad esempio quello delle<br />

villette a schiera che potranno ampliarsi nella pare retrostante<br />

ma non nella facciata.<br />

Un Regolamento Urbanistico, quin<strong>di</strong>, in grado <strong>di</strong> dare<br />

risposte positive ai citta<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong> contribuire a rimettere in<br />

moto l’economia locale, <strong>di</strong> restituire ai professionisti maggiori<br />

opportunità <strong>di</strong> progettazione qualificata.<br />

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