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aerre 6 - Comune di Arezzo

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anno 2<br />

numero 06 / Giugno 09<br />

IL MENSILE AL SERVIZIO DEI CITTADINI DI<br />

REZZO<br />

Bentornata<br />

E benvenuto a Play


anno 2 numero 06 / giugno 2009<br />

Direttore responsabile<br />

Enrico Gori<br />

Coor<strong>di</strong>namento E<strong>di</strong>toriale<br />

Clau<strong>di</strong>o Repek<br />

Redazione:<br />

Cecilia Agostini / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Pierluigi Amorini / Asl 8<br />

Antonella Bacciarelli / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Marco Caneschi / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Giacomo Cherici / Aisa spa<br />

Antonella Di Tommaso / Fraternita dei Laici<br />

Francesco Falsini / Atam<br />

Elisabetta Giudrinetti / Fiera Antiquaria<br />

Marzia Sandroni / Afm<br />

Martina Nun<strong>di</strong>ni / Beta<br />

Nicola Salemi / Koinè<br />

Grafica<br />

Stu<strong>di</strong>o: Settore8.it<br />

Stampa<br />

Nuova Cesat coop / Firenze<br />

Un ringraziamento particolare a Gino Perticai<br />

e al suo quoti<strong>di</strong>ano on line<br />

http://www.arezzonotizie.it/<br />

per le foto messe a <strong>di</strong>sposizione del <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

E<strong>di</strong>tore:<br />

consorzio Isola che non c’è<br />

via Arno, 11<br />

52100 <strong>Arezzo</strong><br />

tel. 0575 900309 - Fax 0575 911103<br />

Registrazione Tribunale<br />

Tribunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

N° 7/08 del 16/04/2008<br />

SOMMARIO<br />

PRIMO PIANO<br />

AREZZO<br />

NUOVE ACQUE<br />

AREZZO<br />

p.15 Un nuovo depuratore<br />

p.16 Famiglie numerose: proroga<br />

p.17 Non sprecare l’acqua<br />

p.18 Poti, il <strong>Comune</strong> riscopre la montagna della città<br />

p.20 Lignano, il parco dove vola il falco pellegrino<br />

p.22 L'area protetta <strong>di</strong> Sargiano nel regno del rovere<br />

FRATERNITA DEI LAICI<br />

AISA<br />

AREZZO<br />

p.25 Fraternita per l’integrazione<br />

p.26 Un patrimonio d’arte per la quadreria <strong>di</strong> piazza Grande<br />

COOPERAZIONE SOCIALE<br />

AREZZO<br />

SALUTE<br />

ATAM<br />

p.36 “Sticky maniacs”: ecco ad <strong>Arezzo</strong> i “fissati” con le idee<br />

p.38 Mogol, Paoli e Cacciari nel “Giar<strong>di</strong>no Profondo”<br />

p.42 Partorire senza dolore? Al San Donato è possibile<br />

p.44 Epidurale: cos’è, quando e chi la può praticare<br />

p.46 Impariamo a riconoscerli: sono gli ausiliari della sosta<br />

AFM - EDUCAZIONE ALLA SALUTE<br />

ENERGIA<br />

p. 4 Patti Smith apre il viaggio dell’estate aretina 2009<br />

p.8 Un grande ritorno quello <strong>di</strong> Piazza Vasari alla città<br />

p.10 Regolamento Urbanistico: il <strong>di</strong>segno della città futura<br />

p.12 Off grid, la casa del futuro<br />

p.13 <strong>Arezzo</strong> e Auschwitz gemelle<br />

p.28 La città tra teatro, musica, libri e laboratori<br />

p.30 Il programma del Festival: tutti gli appuntamenti<br />

p.32 YOU AR: quando la ra<strong>di</strong>o lascia l’etere per il web<br />

p.34 Corso <strong>di</strong> formazione per la web ra<strong>di</strong>o dei giovani<br />

p.48 Afm: l’educazione alla salute inizia dalle scuole<br />

p.52 Spazzamento perio<strong>di</strong>co meccanizzato a Saione<br />

p.53 Come e quando conferire i rifiuti nel centro storico<br />

p.54 On line il nuovo sito Aisa<br />

p.56 Investimenti per 90 milioni<br />

p.57 Energicamente 3<br />

FIERA ANTIQUARIA<br />

p.58 L’antiquariato ha un futuro in piazza<br />

p.60 “Io conto”<br />

p.61 Il bilancio partecipativo<br />

p.63 Estate, stagione <strong>di</strong> mostre<br />

EDITORIALE<br />

Da decenni <strong>Arezzo</strong> ha il cuore basso. Attività e inse<strong>di</strong>amenti<br />

nelle parti nuove o relativamente tali. La Fortezza lasciata al<br />

suo destino, il Prato risistemato ma non vissuto, Piazza Grande<br />

scenario per Giostra del Saracino e Fiera Antiquaria. Quasi un<br />

gioco <strong>di</strong> ruolo: nella parte alta della città la memoria, in quella<br />

bassa la vita.<br />

L’Amministrazione Comunale ha deciso <strong>di</strong> riequilibrare ruoli<br />

e funzioni. Ecco l’inizio dei lavori in Fortezza e la fine <strong>di</strong> quelli<br />

in Piazza Grande. E, soprattutto, i progetti: aggregazione,<br />

spettacolo e promozione nella futura/vecchia Fortezza. Mostre,<br />

musica, attività <strong>di</strong>dattiche, servizi <strong>di</strong> vario genere da definire in<br />

Piazza Grande.<br />

Se a questi elementi, si uniscono quelli che verranno (almeno<br />

si spera) dai finanziamenti PIUSS, allora <strong>Arezzo</strong> cambierà<br />

veramente volto. E non per elementi marginali.<br />

Realizzazioni, progetti e idee che in questa estate avranno la<br />

colonna sonora <strong>di</strong> Play. A Patti Smith il compito <strong>di</strong> aprire<br />

l’e<strong>di</strong>zione 2009: musica e poesia per una città che cambia.<br />

2 3


PRIMO PIANO<br />

Patti Smith apre il viaggio dell’estate aretina 2009<br />

Il programma <strong>di</strong> Play Festival. Con Patty Smith ecco Tracy Chapman, Vinicio Capossela E dopo la musica, le parole <strong>di</strong> Stefano Benni. Quin<strong>di</strong> teatro e satira<br />

Immaginate una città tranquilla, bella, piccola e in salita.<br />

Immaginate che per una settimana all’anno questa città non<br />

sia poi così tranquilla e che ci sia, tra i suoi vicoli, un’esplosione<br />

<strong>di</strong> espressioni artistiche <strong>di</strong> alto livello, in musica, in letteratura,<br />

in cinema, in fotografia. Immaginate che in questa città <strong>di</strong>etro<br />

ogni angolo, durante quella settimana, possa nascondersi una<br />

sorpresa, che in una piazza ci si trovi a conversare con un grande<br />

scrittore, in un atrio a vedere uno spettacolo <strong>di</strong> Stefano Benni,<br />

su un prato ti si parino davanti Tracy Chapman o Vinicio<br />

Capossela in concerto, in una piazzetta ci sia a tarda sera una<br />

rassegna cinematografica e capiti <strong>di</strong> imbattersi per caso nella<br />

performance <strong>di</strong> uno dei più apprezzati writer del nostro paese.<br />

Così, per strada. Immaginate anche che la maggior parte <strong>di</strong><br />

questi eventi sia gratis.<br />

Benvenuti ad <strong>Arezzo</strong>, benvenuti al Play Art Festival. Dal 20 al<br />

26 luglio la città ospiterà un programma <strong>di</strong> tutto rispetto e il<br />

filo conduttore dei molti eventi <strong>di</strong> varia natura, espressione e<br />

genere, sarà il Viaggio.<br />

C’è chi, sul prato della Fortezza il 25 luglio, si prepara<br />

a raccontare un viaggio fatto <strong>di</strong> immagini quasi irreali e<br />

circensi, come Vinicio Capossela e chi del viaggio come<br />

percorso personale e artistico ha fatto una ragione <strong>di</strong> vita fino<br />

a <strong>di</strong>ventare un mito, come Patty Smith (l’appuntamento in<br />

anticipo rispetto al resto del Play Art, il primo luglio in Piazza<br />

della Libertà), o Tracy Chapman che con il suo folk racconta<br />

<strong>di</strong> percorsi <strong>di</strong> vita e storie (22 luglio – Prato). Poi a volte si<br />

viaggia meglio in due, e così Marta sui Tubi e Paolo Benvegnu<br />

<strong>di</strong>videranno il palco il 21 luglio mentre Meganoi<strong>di</strong> e Negrita<br />

il 26. E se invece viaggio <strong>di</strong> gruppo deve essere, ecco Rein,<br />

Riserva Moac, Roberto Angelici e Bandabardò a con<strong>di</strong>videre<br />

la scena il 23. E c’è anche chi proverà a raccontare, senza<br />

cantare, del percorso che le donne hanno fatto, nel bene e nel<br />

male, negli ultimi anni: parliamo <strong>di</strong> Sabina Guzzanti, ospite il<br />

25 della serata “Notte rosa”.<br />

Il mezzo artistico che più <strong>di</strong> ogni altro ha narrato <strong>di</strong> magnifici<br />

viaggi e avventure in terre sconosciute è la letteratura.<br />

Molti autori incontreranno i loro lettori dal 24 al 26 nel<br />

tardo pomeriggio, nella cornice <strong>di</strong> Piazza Vasari. Tra loro, un<br />

viaggiatore aretino, Tito Barbini, mentre il resto del programma,<br />

quando an<strong>di</strong>amo in stampa, è ancora in definizione.<br />

Dalla letteratura al teatro il passo è breve, giusto poche stra<strong>di</strong>ne<br />

del centro storico. Il Chiostro del Teatro Pietro Aretino ospiterà<br />

infatti tre veri e propri eventi: “Misantropo” <strong>di</strong> Mario Perrotta il<br />

21, “Il mondo alla fine del mondo” <strong>di</strong> Giorgio Scaramuzzino il<br />

23 e “Misterioso viaggio intorno a Monk” con Stefano Benni e<br />

Umberto Petrin. In più, il 24 e il 26, saliranno sul palcoscenico<br />

gli spettacoli vincitori del Play theatre, così come avranno già<br />

fatto le band vincitrici del Plug&play il 21 luglio in Fortezza.<br />

Insomma per chi in tempi <strong>di</strong> crisi preferisce non andare<br />

lontano senza per questo privarsi dell’atmosfera del viaggio,<br />

c’è una città piccola, bella e in salita dove, dal 20 al 26 luglio,<br />

sembrerà <strong>di</strong> solcare i mari, attraversare foreste e scoprire nuovi<br />

mon<strong>di</strong>. (lf)<br />

4 5


PRIMO PIANO<br />

La rivoluzione “sussurrata”<br />

da Tracy Chapman<br />

Sarà un Festival all’insegna del “rosa” con Patty Smith il primo,<br />

Sabina Guzzanti nella notte del 24 e Tracy Chapman il 22<br />

luglio. Riconosciuta come una delle più intense e raffinate<br />

cantautrici afro-americane, pianista d’eccezione, artista 4<br />

volte vincitrice dei Grammy Awards, nota per brani <strong>di</strong> grande<br />

spessore artistico come Fast Car, Give Me One Reason e Talkin’<br />

About the Revolution. Sarà in Italia, accompagnata dalla sua<br />

band, per 3 intensi e raffinati concerti. <strong>Arezzo</strong> è l’unica tappa in<br />

Toscana del tour. Nata come artista <strong>di</strong> strada, il suo primo album<br />

risale al 1988. Una fusione <strong>di</strong> ritmi afro, folk e rock miscelati<br />

con testi molto toccanti, storie <strong>di</strong> povertà e marginalità nelle<br />

periferie americane. Una vera e propria rivelazione, paragonata<br />

da subito dalla critica al miglior Joni Mitchell. Tracy raggiunge<br />

ben presto la consacrazione con il famoso tour Human Rights<br />

Now. Nel 2000 ammalia il pubblico partecipando a concerti<br />

in onore del settantesimo compleanno <strong>di</strong> Nelson Mandela e<br />

al concerto-tributo a Bob Marley. Tra gli ultimi successi, nel<br />

2008 annovera il singolo Sing For You e l’album Our Bright<br />

Future. Dove sotto la piacevole leggerezza musicale si toccano<br />

temi scottanti: la guerra, l’invasione della religione e una ballata<br />

alcolica, I Did It All, che mette in fila tutti i nomi dei cocktail<br />

made in Usa: la protagonista persa tra bar fumosi, party, <strong>di</strong>vi <strong>di</strong><br />

serie B, viene arrestata e perseguitata dai paparazzi dei tabloid.<br />

Insomma una serata che lascerà il segno, quella del 22, dal<br />

sapore nettamente metropolitano. (dm)<br />

Il Minotauro Capossela<br />

Direttamente dal Da solo Tour <strong>di</strong> questo inverno, con cui ha<br />

portato nei teatri d’Italia e d’Europa la magia del luna park,<br />

con uno spettacolo illuminato da luci intermittenti, sfon<strong>di</strong><br />

fatti <strong>di</strong> teli, atmosfere intime e raccolte, arriverà ad <strong>Arezzo</strong> a<br />

infiammare la serata del 25 luglio niente meno che Vinicio<br />

Capossela. E, com’è naturale, dato lo stile unico del cantautore<br />

“italo tedesco”, con l’avvicinarsi della data fati<strong>di</strong>ca, cresce<br />

l’attesa per un’esibizione pensata appositamente sul tema del<br />

“viaggio”, che promette <strong>di</strong> essere unica nel suo genere, in una<br />

delle poche date all’aperto del tour estivo. L’aria sarà quella della<br />

festa <strong>di</strong> piazza e come ogni festa <strong>di</strong> piazza che si rispetti serve<br />

una banda. Accanto a Vinicio Capossela ci saranno infatti i Fiati<br />

Sprecati <strong>di</strong> Firenze definiti dal maestro: l’orchestra popolare <strong>di</strong><br />

strada più libera d’Italia. Con essa ha già suonato a Parma sul<br />

palco del 25 aprile. Scrittore e poli-strumentista d’eccezione,<br />

cresciuto artisticamente nei circuiti underground dell’Emilia<br />

Romagna, lanciato da un artista del calibro <strong>di</strong> Francesco<br />

Guccini, oggi Capossela si can<strong>di</strong>da per <strong>di</strong>venire uno dei punti<br />

<strong>di</strong> riferimento della canzone d’autore italiana. Dieci album<br />

all’attivo e una capacità interpretativa che nelle esibizioni dal<br />

vivo, a contatto col pubblico, arriva all’apice. Così, aspettando<br />

che il Minotauro, come Capossela ama metaforicamente<br />

definirsi, faccia capolino nella notte aretina, già durante la<br />

presentazione del concerto ha promesso sorridendo ai suoi fan:<br />

ci sarà da <strong>di</strong>vertirsi. (dm)<br />

Benvegnù: è lui la guida dei<br />

giovani artisti del Play<br />

Paolo Benvegnù è uno dei protagonisti <strong>di</strong> questa e<strong>di</strong>zione, il<br />

mentore dei numerosi gruppi che hanno partecipato al Plug<br />

and Play e insieme a lui percorso un cammino <strong>di</strong> formazione<br />

e composizione che li porterà ha calcare il palco principale il<br />

21 luglio.<br />

La carriera <strong>di</strong> Benvegnù ha una partenza razzo. È il fondatore<br />

degli Scisma nel 1993, con cui ha pubblicato gli album Rosemary<br />

Plexiglas nel 1997 e Armstrong nel 1999, intraprendendo la<br />

carriera solista all’indomani dello scioglimento del gruppo nel<br />

2000. Il suo primo <strong>di</strong>sco solista, Piccoli Fragilissimi Film (2003),<br />

rende Benvegnù libero dal suo glorioso passato per buttarsi in<br />

un presente carico <strong>di</strong> speranze. Piccoli Fragilissimi Film, per la<br />

critica è un vero capolavoro ma la produzione <strong>di</strong> Paolo, anche<br />

se a rilento, non si ferma. Pubblica un nuovo EP nel giugno<br />

2005, Cerchi nell’acqua, contenente l’omonima canzone, tre<br />

ine<strong>di</strong>ti (Il vento incalcolabile del sud, Rosa Lullaby e Piccoli<br />

Fragilissimi Film) e una cover <strong>di</strong> In a Manner of Speaking<br />

dei Tuxedomoon. Nell’EP è presente anche il video <strong>di</strong> Cerchi<br />

nell’acqua, un vero piccolo gioiello <strong>di</strong> Tommaso Cerasuolo dei<br />

Perturbazione, gruppo amato da Paolo Benvegnù al punto che<br />

ne ha prodotto artisticamente l’album Canzoni allo specchio,<br />

ultima <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> produzioni <strong>di</strong> gruppi italiani e stranieri<br />

quali Otto’P’Notri, Terje Nordgarden, Brychan, Endura,<br />

Gianmarco Martelloni, Gestalt, Marilù Lorèn, Muriel e<br />

Soloincasa.<br />

Il suo secondo album era costretto a fare i conti con la sempre<br />

crescente attesa che Benvegnù doveva ripagare con un nuova<br />

perla nel panorama in<strong>di</strong>e. Paolo ci riesce e Le Labbra (2008), è<br />

stato subito consacrato dalle riviste specializzate come il miglior<br />

<strong>di</strong>sco dell’anno. Un album che lo avvicina ancora <strong>di</strong> più ad<br />

<strong>Arezzo</strong>, dove si trasferisce per stare vicino ai suoi musicisti che<br />

insieme a lui compongono una formazione stabile. A inizio<br />

2009 è uscita la compilation Il paese è reale voluta da Manuel<br />

Agnelli degli Afterhours in seguito alla loro partecipazione a<br />

Sanremo, per sostenere e promuovere le realtà in<strong>di</strong>e - rock<br />

della scena underground italiana, a cui Paolo partecipa con<br />

una canzone dal titolo Io e il mio amore. (d<strong>di</strong>)<br />

6 7


AREZZO<br />

Un grande ritorno quello <strong>di</strong> Piazza Vasari alla città<br />

Conclusi i lavori <strong>di</strong> rifacimento. Un investimento <strong>di</strong> 1.440.000 euro con il fondamentale aiuto della Fondazione Monte dei Paschi e la costante collaborazione della Soprintendenza<br />

Piazza Grande è tornata alla città. I lavori sono terminati alla<br />

fine <strong>di</strong> maggio con una festa con i citta<strong>di</strong>ni. Il progetto <strong>di</strong><br />

rifacimento della piazza è stato elaborato dagli uffici comunali<br />

e l’investimento complessivo è stato <strong>di</strong> 1.440.000 euro.<br />

Fondamentale è stato il contributo della Fondazione Monte<br />

dei Paschi <strong>di</strong> Siena che ha messo a <strong>di</strong>sposizione dell’amministrazione<br />

comunale 700.000 euro.<br />

Sia il progetto che i lavori hanno registrato la costante<br />

attenzione e sorveglianza della Soprintendenza <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

L’amministrazione Comunale ha rivolto un particolare<br />

ringraziamento alla Fondazione, ai residenti e operatori<br />

economici della piazza. Il Soprintendente Cicinelli ha<br />

evidenziato come “la collaborazione abbia consentito <strong>di</strong><br />

rispettare i tempi e <strong>di</strong> non intralciare l’uso della piazza. Questo<br />

è un luogo che deve avere la sua vita e la pavimentazione è<br />

destinata ad un uso continuativo. Il nostro interesse è che in<br />

questa piazza ci sia vita tutti i giorni”.<br />

Per essa si prepara, quin<strong>di</strong>, un nuovo futuro. Il Sindaco ha<br />

annunciato l’avvio <strong>di</strong> una consultazione con i residenti e gli<br />

operatori economici per definire i programmi <strong>di</strong> qualificazione<br />

e <strong>di</strong> promozione delle attività in piazza.<br />

Intanto si vanno delineando le future utilizzazioni dei principali<br />

palazzi che si affacciano su Piazza Grande. La Fraternita dei<br />

Laici “tornerà” nel suo palazzo che aveva ospitato gli uffici<br />

giu<strong>di</strong>ziari. Nello stesso immobile storico potrebbe trovare sede<br />

la Biennale del gioiello antico e moderno, eventi alternati ogni<br />

anno nonchè una grande sala espositiva in quella che era il<br />

locale destinato alle u<strong>di</strong>enze penali. Per quanto riguarda gli<br />

immobili delle Logge, le utilizzazioni in fase <strong>di</strong> elaborazione<br />

sono il Liceo Musicale, le altre attività musicali della città e<br />

una grande sala per attività varie, compresa quella teatrale, nei<br />

locali della ex Corte d’Assise.<br />

Mentre si progetta il futuro, si mette un punto fermo ai lavori<br />

<strong>di</strong> rifacimento della piazza. I lavori si sono articolati in tre lotti<br />

e hanno comportato il rifacimento del lastrico in pietra e i<br />

sottoservizi, sia nella piazza che in via Vasari e in via Seteria.<br />

La piazza è quin<strong>di</strong> pronta alla Fiera Antiquaria: solo nel mese <strong>di</strong><br />

giugno non è stata utilizzata la parte centrale in mattonato. E<br />

per la Giostra del Saracino che si svolgerà normalmente. L’uso<br />

complessivo sarà presto regolamentato da un <strong>di</strong>sciplinare che,<br />

per quanto riguarda la circolazione, avrà una fase provvisoria<br />

nel mese <strong>di</strong> giugno e una definitiva a partire dal 29 giugno che<br />

le assegnerà la configurazione <strong>di</strong> zona pendonale.<br />

LA FONDAZIONE MONTE DEI PASCHI<br />

La Fondazione Monte dei Paschi <strong>di</strong> Siena è stata costituita nel<br />

1995 con il conferimento dell’attività bancaria da parte dell’ex<br />

Istituto <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to <strong>di</strong> Diritto Pubblico nella Banca Monte<br />

dei Paschi <strong>di</strong> Siena SpA, le cui origini risalgono alla seconda<br />

metà del Quattrocento. La missione della Fondazione Mps<br />

persegue gli obiettivi <strong>di</strong> utilità sociale e <strong>di</strong> interesse pubblico nei<br />

settori della ricerca scientifica, dell’arte, dello sviluppo locale,<br />

dell’istruzione, della sanità, dell’assistenza alle categorie sociali<br />

deboli, della valorizzazione <strong>di</strong> beni e delle attività culturali e<br />

ambientali.<br />

La sua attività istituzionale si concretizza con il sostegno<br />

economico a progetti propri o proposti da soggetti terzi. Nel<br />

2008, la Fondazione Mps ha reso <strong>di</strong>sponibili complessivamente<br />

233 milioni <strong>di</strong> euro <strong>di</strong> finanziamenti, <strong>di</strong> cui oltre 165 milioni<br />

ai progetti <strong>di</strong> terzi. In particolare, la Fondazione Mps ha<br />

sostenuto 409 progetti nel settore artistico-culturale, per un<br />

impegno complessivo che supera i 31,5 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

8 9


AREZZO<br />

Regolamento Urbanistico: il <strong>di</strong>segno della città futura<br />

Il Sindaco Fanfani ne ha anticipato le linee generali: qualificazione della città, piazze nelle frazioni e <strong>di</strong>fesa dell’ambiente. E largo spazio all’innovazione ecologica<br />

Una norma più avanzata rispetto a quella regionale e nazionale.<br />

Che <strong>di</strong>segna il futuro <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> almeno per i prossimi 15 anni<br />

e che si basa sulla tutela del paesaggio, sulla trasparenza, sulla<br />

perequazione. Le linee generali sono state già oggetto <strong>di</strong> un<br />

ampio confronto e il testo verrà adesso portato all’esame degli<br />

or<strong>di</strong>ni professionali e della città. L’amministrazione conta <strong>di</strong><br />

poterlo consegnare al Consiglio Comunale per la decisione<br />

finale entro il mese <strong>di</strong> luglio.<br />

Il Regolamento Urbanistico voluto dal Sindaco Fanfani <strong>di</strong>segna<br />

una città maggiormente vivibile, caratterizzata da una grande<br />

attenzione ai temi dell’ecologia, del decoro estetico, <strong>di</strong> una<br />

città compatta e risparmiosa. Ecologia vuol <strong>di</strong>re incentivazioni<br />

economiche e volumetriche per chi compie la scelta della<br />

bioe<strong>di</strong>lizia. Bellezza significa il recupero degli interventi<br />

“impropri” che sono stati fatti lungo le strade e l’in<strong>di</strong>cazione<br />

che coloro che contribuiranno a costruire una città più bella,<br />

avranno maggiori opportunità. Città compatta si traduce<br />

nello stop a quegli interventi che hanno deturpato il paesaggio<br />

con la possibilità, però, <strong>di</strong> recuperare superfici in un’area più<br />

vasta ma già interessata da inse<strong>di</strong>amenti. Fine quin<strong>di</strong> delle<br />

villette sparse nelle campagne, frutto della trasformazione <strong>di</strong><br />

un semplice capannone agricolo.<br />

Il Sindaco chiarisce il tema della regole certe. Il concetto <strong>di</strong><br />

volume, che consentiva <strong>di</strong> sfociare nell’abuso viene sostituito<br />

da quello <strong>di</strong> superficie utile. Quin<strong>di</strong> una spinta verso una<br />

maggiore qualità del costruito e la possibilità ai professionisti<br />

<strong>di</strong> progettare secondo criteri non puramente economici:<br />

larghezza dei muri, altezze dei solai, ampiezze delle scale e degli<br />

ingressi non conteranno più.<br />

Ogni area <strong>di</strong> trasformazione porterà con sé la perequazione<br />

urbanistica: quin<strong>di</strong> opere pubbliche da realizzare o nel<br />

comparto <strong>di</strong>rettamente interessato o in un’area più vasta.<br />

Un’idea <strong>di</strong> città moderna e utile che prevede, temporalmente,<br />

due fasce d’interventi. La prima, <strong>di</strong> rilevanza pubblica,<br />

consentirà la realizzazione <strong>di</strong> piazze nelle frazioni. Luoghi<br />

che non solo identificheranno la zona ma che saranno anche<br />

dotate dei principali servizi pubblici per i citta<strong>di</strong>ni. La seconda<br />

fascia, quella identificabile negli interventi privati, avrà una<br />

gradualità temporale che verrà definita da ban<strong>di</strong>. Quin<strong>di</strong> la<br />

totale fine della <strong>di</strong>screzionalità da parte dell’amministrazione<br />

pubblica.<br />

Saranno possibile anche ampliamenti con l’eccezione del centro<br />

storico. Possibilità <strong>di</strong> un aumento <strong>di</strong> 20 metri quadrati: quin<strong>di</strong><br />

una stanza e un bagno. Che possono arrivare a 30 se vengono<br />

fatte migliorie per adeguamento alle norme antisismiche, agli<br />

impianti, alle in<strong>di</strong>cazioni della bioe<strong>di</strong>lizia. Ampliamenti fino<br />

al 35% in alcuni casi particolari, come ad esempio quello delle<br />

villette a schiera che potranno ampliarsi nella pare retrostante<br />

ma non nella facciata.<br />

Un Regolamento Urbanistico, quin<strong>di</strong>, in grado <strong>di</strong> dare<br />

risposte positive ai citta<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong> contribuire a rimettere in<br />

moto l’economia locale, <strong>di</strong> restituire ai professionisti maggiori<br />

opportunità <strong>di</strong> progettazione qualificata.<br />

10 11


AREZZO AREZZO<br />

Off grid, la casa del futuro <strong>Arezzo</strong> e Auschwitz gemelle<br />

l progetto aretino della casa senza reti alla Fiera campionaria della qualità a Milano La nostra città porterà la sua pietra al monumento della memoria a Oswiecim<br />

<strong>Arezzo</strong> conferma la sua vocazione all’innovazione. Dopo<br />

l’idrogenodotto, ecco la casa staccata da qualsiasi rete (acqua,<br />

metano, energia) e che nella cassetta della posta non ha<br />

mai bollette. Il progetto, messo a punto dalla Fabbrica del<br />

Sole, si chiama “off grid” ed è stato presentato a Milano,<br />

insieme a Mario Cucinella Architects in occasione della<br />

Fiera Campionaria delle Qualità organizzata da Symbola,<br />

l’associazione per le qualità italiane e la soft-economy.<br />

L’iniziativa è stata presentata dal Sindaco Giuseppe Fanfani<br />

e dall’assessore all’innovazione del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>,<br />

Emiliano Cecchini, dalla professoressa Caterina Tristano<br />

dell’Università <strong>di</strong> Siena e da Paolo Fulini, Presidente della<br />

Fabbrica del Sole.<br />

Il progetto “off grid” si lega infatti a un prossimo master e quin<strong>di</strong><br />

al rilancio del Polo Universitario <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Tema, questo,<br />

particolarmente sentito dall’amministrazione comunale sia<br />

in relazione allo sviluppo della ricerca e dell’innovazione sia<br />

al sostegno dell’economia locale e del sistema delle imprese.<br />

Il Sindaco ha infatti evidenziato l’obiettivo <strong>di</strong> rendere <strong>Arezzo</strong><br />

centro <strong>di</strong> ricerca a livello nazionale per le energie rinnovabili<br />

e per il risparmio energetico.<br />

L’e<strong>di</strong>ficio “off grid” è una struttura totalmente autosufficiente,<br />

non collegata ad alcuna rete e in grado <strong>di</strong> gestire i normali<br />

fabbisogni <strong>di</strong> energia, gas, acqua, reflui, connettività. Una<br />

struttura che scambia con l’ecosistema soltanto sole, vento<br />

e pioggia senza consumare altre risorse né tanto meno<br />

inquinare.<br />

L’energia elettrica viene prodotta dalle fonti rinnovabili presenti<br />

sul territorio: fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico.<br />

L’energia così prodotta può essere stoccata all’interno<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio. La molecola con le migliori caratteristiche <strong>di</strong><br />

producibilità e stoccabilità energetica è l’idrogeno che, oltre<br />

ad essere utilizzato come vettore energetico per cogeneratori<br />

a fuel cell o a combustione <strong>di</strong>retta per produrre energia<br />

elettrica e calore, può essere usato nell’e<strong>di</strong>ficio come gas in<br />

caldaie o forni, come gas domestico nei fornelli <strong>di</strong> cucina o<br />

infine per alimentare veicoli ibri<strong>di</strong>.<br />

Il calore può essere ottenuto grazie a pannelli solari a<br />

tubi sottovuoto per aumentare la produzione invernale e<br />

ottenere alte temperature d’estate. Questo calore può essere<br />

immagazzinato in un accumulo stagionale, integrato con<br />

quello prodotto dai cogeneratori o dalle caldaie (funzionanti<br />

a idrogeno o vegetali prodotti in loco) per alimentare<br />

d’inverno il riscaldamento ra<strong>di</strong>ante a parete o pavimento a<br />

bassa temperatura. Il calore prodotto nel periodo estivo viene<br />

immesso nell’accumulo stagionale o va ad alimentare una<br />

macchina ad assorbimento per la produzione <strong>di</strong> frigorie.<br />

WIRED ITALIA, maggio 2009, E<strong>di</strong>zioni Condè Nast Spa<br />

<strong>Arezzo</strong> porterà la sua pietra al tumulo della rimembranza e<br />

della riconciliazione <strong>di</strong> Oswiecim. Come ha annunciato il<br />

Sindaco della città polacca Janusz Marszalek, nel corso della<br />

sua visita ad <strong>Arezzo</strong>, l’obiettivo è il passaggio da “l’inferno<br />

<strong>di</strong> Auschwitz a Oswiecim città della pace”. Questo comune<br />

polacco che alla metà <strong>di</strong> giugno sarà ufficialmente gemellato<br />

con quello <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, sta infatti lavorando a un grande<br />

monumento alla memoria e alla pace. “La prima pietra del<br />

tumulo – ha ricordato Janusz Marszalek – è stata collocata nel<br />

2006 e i lavori si concluderanno nel 2011 e stiamo chiedendo<br />

a tutti i paesi <strong>di</strong> appoggiare il nostro progetto portando una<br />

loro pietra al monumento. Un grande e<strong>di</strong>ficio che ospiterà<br />

una sala conferenze de<strong>di</strong>cata ai temi della pace e uno spazio<br />

espositivo per le pietre <strong>di</strong> maggior valore simbolico”.<br />

Tra queste ci sarà quella <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> come confermato dal<br />

Sindaco Giuseppe Fanfani, che ha sottolineato il valore del<br />

gemellaggio e della memoria. Il Sindaco ha anche annunciato<br />

che la delegazione aretina che a giugno si recherà in Polonia<br />

sarà per metà composta da studenti.<br />

La pietra che verrà portata da <strong>Arezzo</strong> si unirà a quelle<br />

<strong>di</strong> Gerusalemme, Hiroshima e <strong>di</strong> molte altre città che<br />

le hanno già consegnate, come ha sottolineato Marijke<br />

Vanbiervliet dell’Aiccre. Janusz Marszalek ha ringraziato gli<br />

amministratori del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> per la “straor<strong>di</strong>naria<br />

accoglienza” ricevuta e per la possibilità che la delegazione<br />

polacca ha avuto <strong>di</strong> visitare i più importanti luoghi d’arte <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong>.<br />

12 13


DALL’ESPERIENZA DI 16 COOPERATIVE DI TIPO B<br />

DELLA NOSTRA PROVINCIA<br />

NASCE COOB<br />

Coob, un consorzio per il territorio/<br />

un consorzio per l’inclusione lavorativa<br />

ELIOS<br />

Montevarchi (ar)<br />

FUTURA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

IL CENACOLO<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

IDEA 2000<br />

Pratovecchio (ar)<br />

SO.DI.SER<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

ACHILLE GRANDI<br />

Castiglion Fibocchi (ar)<br />

2000 ONLUS<br />

CastelFocognano (ar)<br />

LA NUOVA IDEA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

LA TAPPA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

CASTIGLIONESE<br />

Castiglion Fiorentino (ar)<br />

COOB- Consorzio Cooperative Sociali Aretine <strong>di</strong> tipo B<br />

Piazza Andromeda, 8 - 52100 <strong>Arezzo</strong> (AR) Tel 0575/370282 – Fax 0575/1824172 www.coob.it info@coob.it<br />

AL PLURALE<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

IL GIRASOLE<br />

Sansepolcro<br />

ALBATROS<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

BETA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

PRIMAVERA<br />

Capolona - Subbiano (ar)<br />

CO.LA.P<br />

Monte San Savino (ar)<br />

NUOVE ACQUE<br />

Un nuovo depuratore<br />

è in Val<strong>di</strong>chiana e serve un’area vasta che comprende anche frazioni del comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

I lavori si sono conclusi ed è ormai prossimo all’attivazione<br />

il nuovo depuratore in località La Colmata nel comune <strong>di</strong><br />

Monte San Savino. Nuove Acque ha già realizzato i collettori<br />

necessari per far giungere le acque reflue all’impianto nelle<br />

frazioni <strong>di</strong> Rigutino, Frassineto nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>,<br />

Montagnano, Alberoro e Vado nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Monte San<br />

Savino. I restanti collettori fognari a servizio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

Marciano della Chiana, delle restanti frazioni <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> (S.<br />

Anastasio, Il Matto, Fontiano, Sant’Andrea a Pigli, Policiano<br />

e Vitiano) e della frazione <strong>di</strong> Pozzo nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Foiano<br />

della Chiana, saranno realizzati con successivi lotti.<br />

“L’opera - ricorda l’amministratore delegato <strong>di</strong> Nuove<br />

Acque, Jerome Douziech - è il risultato <strong>di</strong> un investimento<br />

<strong>di</strong> 5.500.000 euro che realizza un servizio fondamentale<br />

per un’area nevralgica della provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> quale la<br />

parte meri<strong>di</strong>onale del comune capoluogo <strong>di</strong> provincia e due<br />

importanti comuni della Val<strong>di</strong>chiana. Contribuisce anche<br />

alla salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> un’area agricola altamente specializzata<br />

quale quella attraversata dal Canale Maestro della Chiana”.<br />

La sua entrata in funzione contribuirà alla tutela ambientale<br />

della Val<strong>di</strong>chiana aretina che nel corso dei decenni è stata<br />

interessata da fenomeni <strong>di</strong> inquinamento e questo in<br />

relazione alle colture intensive e alle presenza <strong>di</strong> allevamenti<br />

zootecnici.<br />

L’opera rappresenta la conferma della piena e positiva<br />

collaborazione tra l’Autorità <strong>di</strong> ambito 4, le amministrazioni<br />

comunali interessate e Nuove Acque.<br />

Lo schema <strong>di</strong> funzionamento dell’impianto oltre che ai<br />

classici pretrattamenti prevede sul comparto biologico reattori<br />

a fanghi attivi a sequenza <strong>di</strong> fase (SBR), una tecnologia<br />

innovativa che consente una elevata qualità dell’acqua che<br />

viene reimmessa nell’ambiente.<br />

Le operazioni <strong>di</strong> gestione, controllo e manutenzione<br />

dell’impianto vengono svolte da un addetto ma il depuratore<br />

è già pre<strong>di</strong>sposto per il collegamento con il telecontrollo,<br />

tecnologia molto avanzata che Nuove Acque sta estendendo<br />

progressivamente su tutto il territorio <strong>di</strong> sua competenza.<br />

14 15


NUOVE ACQUE<br />

Famiglie numerose: proroga<br />

Bolletta idrica più leggera: adesso c’è tempo fino al 31 luglio<br />

La scadenza era il 30 aprile ma adesso le famiglie numerose<br />

hanno tre mesi in più. Ci sarà tempo fino al 31 luglio, infatti,<br />

per presentare l'autocertificazione che consente <strong>di</strong> ottenere<br />

l'abbattimento o la riduzione delle bollette dell'acqua per<br />

uso domestico.<br />

Nuove Acque e Aato 4 hanno con<strong>di</strong>viso questa iniziativa<br />

per rendere più leggera la bolletta dell’acqua delle famiglie<br />

numerose. L’entità del contribuito è in relazione al red<strong>di</strong>to e al<br />

numero dei figli. Si stima che l’importo messo a <strong>di</strong>sposizione<br />

dalla Regione Toscana possa annualmente garantire un<br />

contribuito a famiglia <strong>di</strong> circa 400 euro, con un minimo <strong>di</strong><br />

80 e un massimo <strong>di</strong> 1.206 euro. In alcuni casi il contributo<br />

potrà consentire il totale azzeramento della bolletta annuale.<br />

Le agevolazioni sono riservate a famiglie che abbiano<br />

almeno 4 figli: non conta l’età e quin<strong>di</strong> possono esser anche<br />

maggiorenni e nemmeno la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> affidamento o<br />

adozione. È sufficiente la convivenza nella stessa famiglia<br />

anagrafica. Il contributo deve essere richiesto per l’abitazione<br />

nella quale la famiglia vive e la domanda può essere presentata<br />

non solo dal titolare del contratto <strong>di</strong> fornitura idrica con<br />

Nuove Acque Spa ma anche da persona <strong>di</strong>versa o da utenza<br />

condominiale.<br />

Elemento centrale per avere il contributo è il red<strong>di</strong>to. Viene<br />

presa in considerazione la somma dei red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong>chiarati nel<br />

2008 e relativi quin<strong>di</strong> al 2007 dei componenti il nucleo<br />

familiare. Sono esclusi quelli <strong>di</strong> nonni o zii conviventi.<br />

A titolo <strong>di</strong> esempio, possiamo ricordare che un nucleo <strong>di</strong><br />

sei persone, con un red<strong>di</strong>to complessivo non superiore ai<br />

60.000 euro all’anno, può arrivare a risparmiare fino a 350<br />

euro. Il livello del contributo <strong>di</strong>minuisce con l’aumentare del<br />

red<strong>di</strong>to del nucleo familiare. È quin<strong>di</strong> più alto per chi ha più<br />

figli e minor red<strong>di</strong>to.<br />

Il modello per l’autocertificazione è <strong>di</strong>sponibile presso gli<br />

Urp dei Comuni e della Regione Toscana e può inoltre<br />

essere scaricato dal sito della Regione Toscana www.regione.<br />

toscana.it/urp, dal sito dell’Associazione nazionale famiglie<br />

numerose www.famiglienumerose.org o dal sito dell’Anci<br />

Toscana www.ancitoscana.it.<br />

La documentazione deve essere inviata, insieme alla<br />

fotocopia <strong>di</strong> un documento <strong>di</strong> identità del <strong>di</strong>chiarante, via<br />

fax al numero 055.282182 o a mezzo posta presso gli uffici<br />

<strong>di</strong> Cispel Confservizi Toscana, via Giovanni Paisiello n. 8,<br />

50144 – Firenze dove sarà istruita la pratica insieme a Nuove<br />

Acque. La domanda dovrà essere presentata entro il 31 luglio<br />

2009.<br />

NUOVE ACQUE<br />

Non sprecare l’acqua<br />

In estate aumentano i consumi. Alcuni consigli su come contenerli<br />

“Moderare e ridurre al minimo in<strong>di</strong>spensabile l’uso<br />

dell’acqua”. Questo l’appello <strong>di</strong> Nuove Acque per affrontare<br />

l’estate. Questa del 2009, in considerazione delle piogge dei<br />

mesi scorsi, sarà probabilmente meno problematica <strong>di</strong> quelle<br />

recenti ma ridurre al minimo in<strong>di</strong>spensabile i consumi,<br />

rimane comunque una scelta utile.<br />

Ecco alcuni suggerimenti per evitare gli sprechi <strong>di</strong> acqua<br />

1 Utilizzare l’acqua potabile solo per bere,<br />

cucinare, fare la doccia<br />

2 Non fare scorrere l’acqua dei rubinetti a<br />

vuoto<br />

3 Preferire la doccia al bagno: per una<br />

doccia si consumano circa 40 litri d’acqua<br />

contro i 150 del bagno<br />

4 Non lavare l'auto con l’acqua corrente:<br />

utilizzando la spugna e il secchio si<br />

risparmiano fino a 500 litri d’acqua<br />

5 Annaffiare le piante la sera e possibilmente<br />

con acqua riciclata; non lasciare in funzione<br />

i sistemi automatizzati <strong>di</strong> irrigazione per notti<br />

intere<br />

6 Si ricorda che è sempre vietato riempire<br />

le piscine private con acqua potabile<br />

7 Avviare le lavastoviglie e lavatrici solo<br />

a pieno carico e preferire i programmi a<br />

eco-risparmio<br />

16 17


AREZZO<br />

Poti, il <strong>Comune</strong> riscopre la montagna della città<br />

Con il nuovo Piano <strong>di</strong> gestione approvato dalla Giunta. Grande attenzione alla bio<strong>di</strong>versità Struttura ricettiva per il turismo naturalistico e un rifugio<br />

Anno 2022: è la scadenza del nuovo Piano <strong>di</strong> gestione del<br />

Complesso Agricolo forestale “Alpe <strong>di</strong> Poti”, approvato<br />

dalla Giunta comunale. Obiettivo: in<strong>di</strong>viduare precise linee<br />

d'intervento organizzandole all'interno del sistema informativo<br />

territoriale (SIT) integrato nel “Sistema Informativo<br />

Patrimonio Agricolo Forestale”.<br />

Dall’assessorato all’innovazione ecologica ne ricordano le<br />

caratteristiche e in<strong>di</strong>viduano gli interventi in corso e quelli<br />

previsti nell’area dal piano <strong>di</strong> gestione: “stiamo parlando<br />

<strong>di</strong> quasi mille ettari <strong>di</strong> terreno sud<strong>di</strong>visi in quattro nuclei e<br />

localizzati al centro dell'area montana del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

L’Alpe <strong>di</strong> Poti è un importante punto <strong>di</strong> riferimento per lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> attività forestali e turistiche: è un ambiente che<br />

vogliamo salvaguardare e valorizzare con interventi a breve e<br />

lungo periodo”.<br />

A cominciare da quelli già in corso come la ristrutturazione del<br />

complesso e<strong>di</strong>lizio in località La Valle <strong>di</strong> Scopetone da destinarsi<br />

a struttura ricettiva per il turismo naturalistico e <strong>di</strong> un altro<br />

fabbricato in località Siole a oltre 800 metri <strong>di</strong> quota da destinare<br />

a rifugio. E per quanto riguarda la promozione turistica, i<br />

lavori saranno orientati alla realizzazione e al mantenimento<br />

delle numerose aree <strong>di</strong> sosta attrezzate per il turismo all'aria<br />

aperta e dotate <strong>di</strong> tavoli per picnic, barbecue, giochi per<br />

bambini insieme al mantenimento della rete sentieristica e<br />

alla <strong>di</strong>vulgazione della conoscenza del territorio tramite un<br />

apposita rete <strong>di</strong> cartellonistica. Particolare attenzione poi per la<br />

protezione del bosco dagli incen<strong>di</strong> sia in modo in<strong>di</strong>retto, con<br />

realizzazione e manutenzione <strong>di</strong> fascie tagliafuoco e interventi<br />

per <strong>di</strong>minuire la propensione all'incen<strong>di</strong>o degli alberi, sia<br />

in modo <strong>di</strong>retto, con proprie squadre antincen<strong>di</strong>o forestale<br />

dotate <strong>di</strong> idonei mezzi (autobotti, fuoristrada).<br />

“Abbiamo una squadra <strong>di</strong> operai forestali – proseguono<br />

dall’assessorato – e quattro tecnici che hanno acquisito la<br />

qualifica <strong>di</strong> '<strong>di</strong>rettore delle operazioni <strong>di</strong> spegnimento degli<br />

incen<strong>di</strong> boschivi' partecipando ai corsi della Regione Toscana<br />

che vengono attivati nel sistema <strong>di</strong> anticen<strong>di</strong>o provinciale e che<br />

fanno riferimento all'Ufficio Protezione Civile e Foreste. Grazie<br />

a queste professionalità, realizziamo interventi <strong>di</strong>versificati per<br />

la salvaguar<strong>di</strong>a ambientale <strong>di</strong> questo territorio montano che la<br />

Regione ci ha affidato in gestione. Stiamo intervenendo adesso<br />

sul <strong>di</strong>radamento delle pinete per consentire una graduale<br />

rinaturalizzazione <strong>di</strong> questi boschi <strong>di</strong> origine artificiale e la loro<br />

conversione in boschi <strong>di</strong> latifoglie autoctone. A questo scopo è<br />

in atto anche la cura delle fustaie transitorie <strong>di</strong> latifoglie per la<br />

loro graduale riconversione verso boschi <strong>di</strong> altofusto e il taglio<br />

<strong>di</strong> boschi cedui facendo massima attenzione al miglioramento<br />

della loro bio<strong>di</strong>versità”.<br />

Il complesso Agricolo forestale Alpe <strong>di</strong> Poti è formato da:<br />

Scopetone – Valle (195 ettari), San Cassiano – Galloro – Salto<br />

del Lupo (360 ettari), Siole - Scopeto – Traforco (180 ettari) e<br />

Ranchetto – Colle – Giglioni (240 ettari). (ab)<br />

18 19


AREZZO<br />

Lignano, il parco dove vola il falco pellegrino<br />

Il cuore dell’ecoturismo nel territorio comunale. La flora, la fauna, le passeggiate. I progetti dell’amministrazione per valorizzare un’area già ricca <strong>di</strong> attrattive e <strong>di</strong> attività<br />

L’Assessorato all’Innovazione Tecnologica ed Ecologia<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> sta mettendo a punto il piano <strong>di</strong><br />

valorizzazione del Parco <strong>di</strong> Lignano: l’obiettivo è quello <strong>di</strong><br />

conservare al meglio le strutture ricettive funzionanti e <strong>di</strong><br />

migliorare l’offerta <strong>di</strong> ecoturismo nei confronti delle migliaia<br />

<strong>di</strong> visitatori annuali, nel massimo rispetto ambientale,<br />

garantendo l’utilizzo gratuito del bene, così come sta<br />

avvenendo oggi.<br />

Il Parco, istituito negli anni 70, rappresenta oggi una<br />

splen<strong>di</strong>da realtà, a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti, dove possono essere<br />

svolte attività ricreative, sportive e culturali <strong>di</strong> vario tipo. In<br />

particolare il Parco è <strong>di</strong>ventato punto <strong>di</strong> riferimento per gli<br />

escursionisti e gli amanti del turismo naturalistico; infatti<br />

numerosi sentieri attraversano le pen<strong>di</strong>ci del monte, offrendo<br />

panorami unici e la possibilità <strong>di</strong> ammirare i principali rilievi<br />

del territorio circostante nonché <strong>di</strong> avvistare la ricca fauna<br />

della zona.<br />

La flora<br />

L'ambiente del monte Lignano si caratterizza per la presenza<br />

<strong>di</strong> una estesa copertura forestale, ben conservata, in cui si<br />

alternano soprassuoli cedui <strong>di</strong> latifoglie a fustaie <strong>di</strong> conifere<br />

<strong>di</strong> origine artificiale. Quest'ultime impiantate, nei primi<br />

decenni del secolo scorso, su terreni agrari degradati dal<br />

pascolo, come specie miglioratrici del terreno e preparatorie<br />

a specie più esigenti.<br />

Nel versante più caldo rivolto verso al Val<strong>di</strong>chiana troviamo,<br />

oltre alle pinete <strong>di</strong> pino nero, piante termofile e resistenti<br />

alla siccità, fra cui il leccio, il corbezzolo, la roverella e<br />

l'orniello. Nel versante nord invece <strong>di</strong>minuiscono le specie a<br />

temperamento me<strong>di</strong>terraneo per lasciare spazio al castagno,<br />

al cerro, al carpino e altre essenze forestali più esigenti nei<br />

confronti della profon<strong>di</strong>tà e freschezza del terreno.<br />

In prossimità <strong>di</strong> podere Rigutinelli è stato realizzato un<br />

percorso botanico, che si sviluppa all'interno <strong>di</strong> un bosco<br />

esistente, dove è possibile riconoscere almeno 15 specie<br />

forestali, tra le più rappresentative della zona. Lungo il<br />

percorso si incontra anche una pianta <strong>di</strong> corbezzolo allo stato<br />

arboreo, raramente ritrovabile in zona.<br />

La fauna<br />

Altro importante richiamo del parco è costituito dalla<br />

presenza <strong>di</strong> alcuni animali selvatici che sono avvicinabili da<br />

parte dei visitatori. La fauna del parco infatti è localizzata<br />

all’interno <strong>di</strong> spazi delimitati da staccionate e reti <strong>di</strong> sicurezza,<br />

in ambienti naturali, con habitat adeguati alle varie specie.<br />

Fra gli animali presenti ricor<strong>di</strong>amo il daino, il cervo, il<br />

muflone, il lama, e animali domestici come le pecore e<br />

caprette.<br />

In prossimità dei crinali, avvicinandosi alla vetta del monte<br />

Lignano (837 metri s.l.m.), vive una variegata avifauna, fra cui<br />

spiccano interessanti rapaci <strong>di</strong>urni, quale il falco pellegrino,<br />

famoso per le sue spettacolari picchiate sulle prede.<br />

La sentieristica<br />

Il territorio del parco, facilmente accessibile con autovettura,<br />

è visitabile a pie<strong>di</strong> e a cavallo grazie alla presenza <strong>di</strong> un vero<br />

e proprio reticolo <strong>di</strong> sentieri che si ricongiungono alla vetta<br />

del Monte Lignano. Si tratta <strong>di</strong> percorsi per lo più segnalati<br />

dal C.A.I. <strong>di</strong> vario grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, la cui valorizzazione e<br />

manutenzione è in corso già da alcuni anni.<br />

Percorrere questi sentieri è anche il modo migliore per<br />

conoscere il territorio e godere dei superbi e unici panorami<br />

che si aprono verso la Val<strong>di</strong>chiana e il circostante territorio<br />

aretino.<br />

I sentieri del parco segnalati, complessivamente si snodano<br />

per circa 30 km; il comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> per facilitarne la<br />

percorrenza ha realizzato e messo a <strong>di</strong>sposizione dei visitatori<br />

apposite cartografie <strong>di</strong> dettaglio e <strong>di</strong> facile lettura, che<br />

<strong>di</strong>ventano strumento in<strong>di</strong>spensabile per coloro che vogliono<br />

cimentarsi in camminate <strong>di</strong> una certa lunghezza.<br />

Le attività del parco<br />

Chiunque può passare un parte del proprio tempo libero<br />

nel parco <strong>di</strong> Lignano, in ogni stagione dell'anno, e senza<br />

alcun biglietto <strong>di</strong> ingersso. Fra le attività or<strong>di</strong>narie del parco<br />

un importante spazio è riservato all’aspetto ricreativo che si<br />

esplica attraverso:<br />

aree per la sosta, attrezzate a pic-nic – esistono almeno 50<br />

tavoli sparsi in varie zone del parco<br />

strutture a<strong>di</strong>bite alla cottura delle vivande, localizzate in<br />

luoghi sicuri e <strong>di</strong> facile accesso<br />

area giochi per bambini e ragazzi, presso Podere<br />

Rigutinelli<br />

servizio <strong>di</strong> ristoro del parco aperto per buona parte<br />

dell'anno<br />

campeggio in prossimità <strong>di</strong> Podere Rigutinelli<br />

percorsi botanici<br />

Un campeggio particolare<br />

Il campeggio del parco è stato realizzato all'interno <strong>di</strong> un'area<br />

boscata naturale, all'ombra <strong>di</strong> castagni, querce e pini. La<br />

ricettività massima del campeggio è <strong>di</strong> circa 100 persone. La<br />

struttura, localizzata a poche centinaia <strong>di</strong> metri da Podere<br />

Rigutinelli, centro ricettivo del parco, a una quota <strong>di</strong> 500<br />

metri s.l.m., <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> 20 ampie piazzole attrezzate per<br />

tende roulotte e camper.<br />

Le acque<br />

L'eccellente qualità delle acque <strong>di</strong> Lignano, attingibili da varie<br />

fonti costituisce motivo per recarsi al parco e instaurare un<br />

rapporto <strong>di</strong>retto con i sui elementi naturali. Le acque sono<br />

controllate perio<strong>di</strong>camente con analisi effettuate dall'ARPAT.<br />

che ne garantiscono la potabilità. Altre importanti fonti<br />

sono localizzate intorno alla vetta del monte Lignano, fra cui<br />

“fonte delle Streghe” entrata nell'immaginazione popolare<br />

come fonte “del male” in quanto si narra che le proprie acque<br />

avessero un'influenza negativa si chi ne faceva uso.<br />

Il centro micologico<br />

Nel parco è stato realizzato anche un punto <strong>di</strong> informazione<br />

micologica che fornisce ai visitatori notizie sulla<br />

commestibilità delle varie specie <strong>di</strong> questo particolare<br />

prodotto del sottobosco. Il punto informativo, realizzato in<br />

una casetta in legno <strong>di</strong>venta tappa obbligata delle scolaresche<br />

in visita al parco, che seguiti da esperti del Circolo culturale<br />

micologico <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, apprendono tutto ciò che è necessario<br />

per raccogliere in modo corretto i funghi, nel pieno rispetto<br />

della normativa regionale.<br />

20 21


AREZZO<br />

L’area protetta <strong>di</strong> Sargiano nel regno del rovere<br />

Un prezioso tesoro botanico alle porte della città che in poco conoscono e frequentano L’eccezionale bio<strong>di</strong>versità <strong>di</strong> Sargiano: 60 specie <strong>di</strong> alberi e 157 specie <strong>di</strong> funghi<br />

L'area protetta “Bosco <strong>di</strong> Sargiano”, localizzata alle porte<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, sul versante settentrionale del Monte Lignano,<br />

racchiude un prezioso tesoro botanico che in pochi<br />

conoscono, dove la Rovere Quercus petraea forma un bosco<br />

spontaneo, unico nel suo genere alle nostre latitu<strong>di</strong>ni.<br />

I boschi <strong>di</strong> rovere, albero caratteristico delle foreste centro<br />

europee, caratterizzate da un clima continentale, con<br />

temperature fresche e <strong>di</strong>screta umi<strong>di</strong>tà, un tempo erano<br />

molto <strong>di</strong>ffusi, ma a seguito <strong>di</strong> tagli molto intensi la specie si<br />

è molto rarefatta.<br />

La fortuna ha voluto che sotto al Convento <strong>di</strong> Sargiano,<br />

grazie all’opera <strong>di</strong> conservazione perpetuata dai francescani,<br />

si mantenesse un grosso nucleo <strong>di</strong> rovere frammisto ad altre<br />

essenze autoctone; le caratteristiche <strong>di</strong> questo ambiente<br />

sono completamente <strong>di</strong>verse da quanto si può osservare in<br />

altri boschi dell'aretino e quin<strong>di</strong> entrarci significa scoprire<br />

qualcosa <strong>di</strong> veramente spettacolare.<br />

Quest’area è stata tutelata grazie all’istituzione <strong>di</strong> una<br />

ANPIL (Area Naturale Protetta <strong>di</strong> Interesse Locale) gestita<br />

dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> tramite l'Ufficio protezione civile e<br />

foreste.<br />

La presenza del Convento <strong>di</strong> Sargiano ha avuto un ruolo<br />

fondamentale nella conservazione del rovere. I frati infatti,<br />

pur utilizzando il legname della proprietà boschiva, hanno<br />

evitato tagli irrazionali, semplicemente applicando il criterio<br />

dell'integrazione uomo-natura professato da San Francesco,<br />

in tempi che hanno preceduto <strong>di</strong> secoli le attuali norme <strong>di</strong><br />

conservazione.<br />

La bio<strong>di</strong>versità <strong>di</strong> Sargiano<br />

È sorprendente la ricchezza floristica rinvenibile nel bosco<br />

<strong>di</strong> Sargiano, soprattutto se si considera la limitata superficie<br />

dell'area protetta. Dai rilievi effettuati negli anni '90<br />

risultano infatti censite oltre 60 specie fra alberi e arbusti e<br />

ben 157 specie <strong>di</strong> funghi fra cui il curioso Geastrum triplex<br />

e la famosa Macrolepiota procera (scarogia). Inoltre la felice<br />

posizione del bosco <strong>di</strong> Sargiano ne fa un importante punto <strong>di</strong><br />

riferimento per la fauna locale che lo utilizza principalmente<br />

per il rifugio e la ni<strong>di</strong>ficazione, mentre molte specie presenti<br />

si alimentano nelle aree aperte circostanti o anche a <strong>di</strong>stanze<br />

maggiori. È il caso dell'istrice, del tasso, della faina, della<br />

donnola, e della volpe.<br />

Sargiano, un luogo dove educare alla natura<br />

Il bosco <strong>di</strong> Sargiano, in quanto ambiente molto ricco e<br />

<strong>di</strong>versificato per quanto riguarda gli organismi animali e<br />

vegetali, permette <strong>di</strong> vivere esperienze molto interessanti che<br />

mettono in gioco i nostri sensi e ci fanno scoprire aspetti<br />

spesso sconosciuti e trascurati della natura; gli strumenti<br />

che dobbiamo utilizzare, per vivere appieno questo bosco,<br />

fanno parte <strong>di</strong> noi e sono gli occhi, al pelle, la bocca, il naso<br />

e le orecchie. È per questo motivo che le scolaresche locali<br />

si recano a Sargiano in varie stagioni dell'anno e imparano<br />

ad amare e rispettare un luogo naturale, storico, ricco <strong>di</strong><br />

fascino.<br />

Il Convento<br />

Il nome <strong>di</strong> Sargiano viene citato nella documentazione<br />

storica, la prima volta nel 1047 e poi nel 1196, quando al<br />

posto dell'attuale convento esisteva un romitorio. Nel 1847<br />

il convento ospitò numerosi malati, e nei pressi dell'e<strong>di</strong>ficio,<br />

furono sepolti in quell'anno circa 100 persone.<br />

Nel corso del 1800 furono fatte varie opere <strong>di</strong> restauro, tra<br />

cui la manutenzione e l'ampliamento del muro <strong>di</strong> cinta che<br />

circonda ancora oggi il bosco.<br />

I bombardamenti della seconda guerra mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong>strussero<br />

buona parte dell'e<strong>di</strong>ficio e la ricostruzione terminò nel 1947,<br />

determinando l'assetto attuale.<br />

Recenti lavori <strong>di</strong> restauro hanno portato alla luce le cappelle<br />

mortuarie del convento, localizzate sotto l'altare maggiore.<br />

Il Leccio <strong>di</strong> Gnicche<br />

L'albero più famoso <strong>di</strong> Sargiano non è un rovere, come ci<br />

aspetteremmo, ma un leccio che si trova sulla destra del viale<br />

<strong>di</strong> ingresso al convento, <strong>di</strong>chiarato albero monumentale ai<br />

sensi della Legge Regionale 60/98. È albero reso celebre dalle<br />

gesta del brigante Federico Bobini, detto Gnicche.<br />

L'8 gennaio 1871 il leccio fu ad<strong>di</strong>rittura “complice” <strong>di</strong> un<br />

omici<strong>di</strong>o: Gnicche, appena evaso, vi si nascose e tese un<br />

agguato all'uomo, Cesare Fracassi, che riteneva colpevole del<br />

suo arresto.<br />

Da queste notizie storiche e considerato che la circonferenza<br />

del tronco supera i quattro metri, l'età del laccio è stimabile<br />

in circa due secoli. Alla storia <strong>di</strong> Gnicche e all'episo<strong>di</strong>o<br />

svoltosi nei pressi del leccio è de<strong>di</strong>cata una composizione in<br />

ottava rima del poeta popolare aretino Giovanni Fantoni <strong>di</strong><br />

Quarata.<br />

22 23


CONTRO L’ABBANDONO DEL CLIENTE<br />

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AREZZO Viale Mecenate, 2/E<br />

AREZZO Centro Comm.le "Setteponti" Viale Amendola, 15<br />

FRATERNITA DEI LAICI<br />

Fraternita per l’integrazione<br />

Ha “adottato” alcune classi per promuovere un percorso <strong>di</strong>dattico-artistico<br />

Anche nel nostro <strong>Comune</strong> è un dato <strong>di</strong> fatto che la<br />

progressiva crescita della seconda generazione <strong>di</strong> immigrati<br />

sta determinando la trasformazione del fenomeno migratorio<br />

in una realtà stabile.<br />

Questo dato oggettivo è particolarmente evidente nella<br />

scuola primaria dove siamo in presenza <strong>di</strong> una situazione <strong>di</strong><br />

scuola multietnica e multiculturale in cui <strong>di</strong>venta centrale<br />

il superamento <strong>di</strong> un clima <strong>di</strong> classe in<strong>di</strong>vidualistico e<br />

competitivo; dove è necessario lavorare affinché non si<br />

ra<strong>di</strong>chino atteggiamenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione e pregiu<strong>di</strong>zio<br />

determinati dalla <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> provenienza, del colore della<br />

pelle, della religione.<br />

L’integrazione, quin<strong>di</strong>, parte proprio dalla scuola, dove i<br />

bambini con la pelle chiara o scura, gialla o nera con<strong>di</strong>vidono<br />

lo stesso banco e questo può arrivare a innescare un processo<br />

<strong>di</strong> trasformazione nell’intera società.<br />

Di questo ne è convinta anche la Fraternita dei Laici che ha<br />

finanziato o meglio ha “adottato” alcune classi per promuovere<br />

un percorso <strong>di</strong>dattico-artistico proposto dall’associazione<br />

Mus-E (Musique Europe), che si de<strong>di</strong>ca proprio ai problemi<br />

<strong>di</strong> integrazione sociale attraverso progetti artistici e culturali<br />

che partono dai banchi <strong>di</strong> scuola.<br />

Con l’aiuto e il lavoro <strong>di</strong> artisti selezionati nelle varie <strong>di</strong>scipline,<br />

interagenti fra <strong>di</strong> loro in maniera complementare, si propone<br />

una <strong>di</strong>dattica che sviluppa forme <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

cooperativo, dove il livello <strong>di</strong> raggiungimento <strong>di</strong> un obiettivo<br />

comune, sia con<strong>di</strong>zionato dal maggior o minor apporto <strong>di</strong><br />

tutti; dove l’obiettivo da conseguire dal singolo, si completa<br />

con il conseguimento dell’obiettivo del compagno.<br />

(adt)<br />

AREZZO 24 Strada D 1 S. Zeno<br />

25


FRATERNITA DEI LAICI<br />

Un patrimonio d’arte per la quadreria <strong>di</strong> piazza Grande<br />

Ricca serie <strong>di</strong> ritratti dei benefattori e <strong>di</strong> ritratti granducali. Tra gli autori Pietro Benvenuti, Pietro Ermini, Aneglo Ricci e Giovanni Cimica. E molte copie ottocentesche<br />

La campagna <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no del beni <strong>di</strong> proprietà intrapresa in<br />

questi ultimi anni dalla Fraternita dei Laici coinvolge anche<br />

l’ingente patrimonio storico-artistico e archivistico; in questo<br />

specifico settore, ricorda il Primo Rettore Gerardo Vettese,<br />

l’operazione si è resa necessaria anche in vista dell’imminente<br />

trasferimento che l’Ente ha in animo <strong>di</strong> compiere nella storica<br />

sede <strong>di</strong> piazza Vasari.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un programma ambizioso e il restauro e la<br />

valorizzazione degli immobili quale il palazzo in Piazza<br />

Grande, offrirà una definitiva e corretta sistemazione a cui<br />

seguirà una costante rivalutazione e promozione delle opere<br />

d’arte e dei beni archivistici, che si concretizzerà non soltanto<br />

attraverso una visibile <strong>di</strong>sposizione ma anche con una<br />

rotazione costante <strong>di</strong> mostre e attività <strong>di</strong>dattiche. A seguire,<br />

la sistemazione della quadreria, che annovera all’incirca<br />

sessanta <strong>di</strong>pinti, fra tele e tavole e che necessita <strong>di</strong> un<br />

urgente intervento <strong>di</strong> restauro. Il delicato lavoro <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no,<br />

recupero e restauro ha anche lo scopo <strong>di</strong> ridare ruolo e giusta<br />

rivalutazione a un fondo rimasto per troppo tempo <strong>di</strong>sperso<br />

e ai margini nonché privato del legittimo riconoscimento<br />

che merita nell’ambiente culturale.<br />

Si tratta, in gran parte, <strong>di</strong> quadri destinati all’arredo degli<br />

uffici, secondo un uso del tempo e che, fino a oggi, hanno<br />

ammobiliato, appunto, molti uffici pubblici citta<strong>di</strong>ni e che<br />

ora, ritornati in possesso dell’Ente, andranno a ricostituire<br />

un interessante nucleo della quadreria <strong>di</strong> Fraternita. Questa<br />

è composta da una ricca serie dei ritratti dei benefattori e <strong>di</strong><br />

ritratti granducali riconducibili in gran parte a importanti<br />

artisti aretini quali Pietro Benvenuti, Giovanni Cimica,<br />

Angelo Ricci, Pietro Ermini. Alla quadreria appartengono<br />

anche copie ottocentesche <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti eseguiti come prova <strong>di</strong><br />

merito e <strong>di</strong> progresso nello stu<strong>di</strong>o dai giovani sussi<strong>di</strong>ati della<br />

Fraternita, in tempi <strong>di</strong>versi, operanti presso l’Accademia <strong>di</strong><br />

Belle Arti <strong>di</strong> Firenze. Un gioiello della quadreria è anche una<br />

interessante veduta <strong>di</strong> Piazza Grande attribuita recentemente<br />

a Cristoforo Donati Conti noto anche come pitture <strong>di</strong><br />

scenografie teatrali. Molte sono le opere che risalgono a<br />

committenze <strong>di</strong>rette della Fraternita qui ora custo<strong>di</strong>te e <strong>di</strong><br />

queste anche le tavole con la Madonna e Santi <strong>di</strong> Giovanni<br />

d’Agnolo <strong>di</strong> Balduccio databile intorno al terzo decennio<br />

del Quattrocento e un <strong>di</strong>pinto delle seconda metà del XVI<br />

secolo, <strong>di</strong> supposto autore senese, raffigurante la genealogia<br />

dei vescovi della Diocesi <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. In questo nucleo vi sono<br />

anche tre tavole a soggetto sacro, che provengono dall’oratorio<br />

dei Santi Lorentino e Pergentino; la prima, recante la<br />

Madonna in gloria e Santi, è siglata dal pittore Forzori; le<br />

altre due, raffiguranti rispettivamente San Lorentino e San<br />

Pergentino, sono firmate da un pittore umbro del Seicento.<br />

Tornando alla quadreria dei ritratti è bene ricordare che la<br />

Fraternita possiede le tele raffiguranti Fer<strong>di</strong>nando III e la<br />

moglie eseguite dal giovane Pietro Benvenuti che, fino al 21<br />

giugno, aprono la mostra in Palazzo Pitti de<strong>di</strong>cata al pittore<br />

aretino. (adt)<br />

26 27


COOPERAZIONE<br />

La città tra teatro, musica, libri e laboratori<br />

Ecco <strong>Arezzo</strong> Festival. Dal 13 al 18 giugno la settima e<strong>di</strong>zione della manifestazione curata dall’Associazione Nausika. Tra le collaborazioni quella della cooperativa Koinè<br />

Un festival dalle molte anime: teatro, cinema, poesia, letteratura<br />

e musica. Dal 13 al 18 giugno torna protagonista <strong>Arezzo</strong><br />

Festival, l'iniziativa giunta alla VII e<strong>di</strong>zione e organizzata<br />

dall'associazione Nausika – Scuola <strong>di</strong> Narrazioni “Arturo<br />

Ban<strong>di</strong>ni” in collaborazione con Koinè, Accademia dell'Arte,<br />

Consorzio Università Americane, Cineforum 2, Sentieri<br />

Selvaggi, Libreria Leggere, Sons of Vesta con la collaborazione<br />

e il sostegno del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e dell'azienda agricola<br />

Montevertine, con il sostegno della Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>,<br />

<strong>di</strong> Lfi e Unicoop. Sei giorni tra concerti, spettacoli teatrali,<br />

laboratori gratuiti, rassegne cinematografiche, animazioni<br />

per bambini, rea<strong>di</strong>ng e incontri con autori e poeti. Il tutto<br />

tra le principali piazze del centro storico e villa Go<strong>di</strong>ola in<br />

località San Fabiano. L'inaugurazione è affidata al progetto<br />

LaAV, ovvero letture ad alta voce, in cui oltre 150 persone<br />

“invaderanno” il centro <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> leggendo insieme e per gli<br />

altri brani e passi <strong>di</strong> romanzi, racconti e antologie poetiche.<br />

Un appuntamento unico, nato da un'idea <strong>di</strong> Nausika, che ha<br />

visto l'adesione <strong>di</strong> altre città italiane, tra cui Firenze, Matera,<br />

Napoli, Roma, Pavia e l'Aquila, dove contemporaneamente<br />

si attiveranno i circoli LaAV per replicare l'iniziativa della<br />

nostra città. Un appuntamento che prenderà il via alle 12 da<br />

Piazza San Jacopo per poi espandersi nell'arco del pomeriggio<br />

in Piazza Risorgimento, Piazza sant'Agostino, Piazzetta San<br />

Michele, il Parco Pertini, fino all'incontro finale, alle 20<br />

in Piazza San Francesco dove tutti i volontari della lettura<br />

si incontreranno per il momento più scoppiettante della<br />

giornata, anche con la partecipazione <strong>di</strong> musicisti che<br />

accompagneranno e animeranno le letture. Non solo però<br />

letture in italiano. Grazie alla collaborazione dell’Assessorato<br />

alle Pari Opportunità, Integrazione e Partecipazione del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, interverranno gruppi <strong>di</strong> lettori <strong>di</strong> lingua<br />

bangla, rumena, albanese, spagnola, inglese e araba, con<br />

l'accompagnamento <strong>di</strong> una parte dell'Orchestra Multietnica<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, per rendere ancora più aperta e partecipata<br />

questa giornata che vuole essere innanzitutto una festa tra<br />

le persone. Inoltre gli organizzatori hanno previsto in ogni<br />

piazza la possibilità <strong>di</strong> raccogliere libri per il circolo LaAV de<br />

l'Aquila e per la bilbioteca <strong>di</strong> Castel Volturno, due iniziative<br />

importanti per aiutare anche sotto questo aspetto persone<br />

in <strong>di</strong>fficoltà. Inoltre proprio nelle piazze coinvolte prenderà<br />

il via il bookcrossing, ovvero la “liberazione” <strong>di</strong> libri in<br />

giro per la città, allo scopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffonderli, scambiarli e farli<br />

leggere da più persone possibile, sempre gratuitamente. Una<br />

esperienza che arriva dall’estero e sottolinea ancora una volta<br />

l’importanza del libro come veicolo <strong>di</strong> promozione e scambio<br />

<strong>di</strong> idee e cultura.<br />

NAUSIKA<br />

Nausika è un'associazione senza fini <strong>di</strong> lucro che ha dato<br />

vita alla Scuola <strong>di</strong> Narrazioni “Arturo Ban<strong>di</strong>ni”, un percorso<br />

annuale per incrementare le competenze narrative in relazioni<br />

a <strong>di</strong>verse esigenze <strong>di</strong> crescita e <strong>di</strong> interessi professionali; la<br />

Scuola ha un'importante impostazione <strong>di</strong>dattica e docenti<br />

<strong>di</strong> assoluto rilievo in <strong>di</strong>versi campi da Joe Lansdale, allo<br />

stesso Marco Vichi, da Luca Scarlini a Franco Buffoni, da<br />

Paola Italia a Pietro La Motta. Nausika opera nel teatro:<br />

con una scuola <strong>di</strong> teatro, <strong>di</strong> voce, danza, teatroletteratura<br />

con percorsi per tutte le età; con la produzione <strong>di</strong> spettacoli<br />

<strong>di</strong> teatroletteratura, teatrodanza, teatromusica. Nausika<br />

organizza due festival: Narrazioni – Libera Tutti (3-4-5 luglio<br />

a Poggibonsi) ed <strong>Arezzo</strong>Festival ai quali sono legati due premi<br />

(“Libera i Libri” e “Sergio Manetti-<strong>Arezzo</strong>Poesia”) destinati<br />

alle migliori performance tratte da libri e<strong>di</strong>ti rispettivamente<br />

<strong>di</strong> narrativa e poesia. Nausika ha ideato e promuove LaAV<br />

(Letture ad Alta Voce), rete <strong>di</strong> circoli <strong>di</strong> lettura ad alta voce<br />

<strong>di</strong>ffusa sul territorio nazionale. Nausika è un luogo artigiano<br />

dove si producono contenuti.<br />

www.narrazioni.it<br />

28 29


COOPERAZIONE<br />

Il programma del Festival: tutti gli appuntamenti<br />

Le sezioni: teatro, cinema, bambini e poesia. Le collaborazione prestigiose del Trinità College <strong>di</strong> Dublino, dell’Oberlin College dell’Ohio, dellla Berliner schule für schauspiel <strong>di</strong> Berlino<br />

Tantissimi gli appuntamenti in programma, sud<strong>di</strong>visi in<br />

varie sezioni, dal teatro alla poesia, dal cinema ai bambini.<br />

Una full immersion <strong>di</strong> spettacoli, proiezioni, laboratori,<br />

danza, musica, incontri con autori eccellenti del panorama<br />

internazionale e la partecipazione <strong>di</strong> numerose università<br />

europee ed americane, che portano i loro studenti in città<br />

per seguire seminari e corsi. E non solo. Sono previsti anche<br />

appuntamenti prima del festival, aspettando <strong>Arezzo</strong> Festival,<br />

come il 12 giugno a Capolona e Subbiano dove, tra concerti<br />

e spettacoli andrà in scena il progetto “Una Toscana per i<br />

giovani”, realizzato grazie alla collaborazione ed al sostegno<br />

della Regione Toscana, <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Capolona, <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> Subbiano, Ufficio Unico, Pratika, Nausika, Non solo<br />

blues, Immagini del presente, FromScratch e Sons of Vesta.<br />

Sabato 13, dopo la giornata de<strong>di</strong>cata alle letture ad alta<br />

voce gli appuntamenti non finiscono. Presso villa Go<strong>di</strong>ola<br />

a partire dalle 21.45 si esibiranno il coro Vox Cor<strong>di</strong>s <strong>di</strong>retto<br />

dal maestro Lorenzo Donati, il rea<strong>di</strong>ng concerto <strong>di</strong> Flavio<br />

Soriga e Giovanni Peresson e il gruppo musicale bolognese<br />

“Neil on impression”. Dal giorno seguente prendono il via<br />

tutte le sezioni del festival: <strong>Arezzo</strong> Teatro, <strong>Arezzo</strong> Cinema,<br />

<strong>Arezzo</strong> Bambini, <strong>Arezzo</strong> Poesia. Ogni sera andranno in scena<br />

gli spettacoli realizzati dalle Università ospiti del festival, tra<br />

cui il Trinity College <strong>di</strong> Dublino, la Scuola Teatro Dimitri<br />

<strong>di</strong> Verscio (Svizzera), la Berliner schule für schauspiel <strong>di</strong><br />

Berlino, la Compagnia <strong>di</strong> Danza Contemporanea Amaranth<br />

dalla Virginia e l'Oberlin College dall'Ohio. Il concerto <strong>di</strong><br />

Luca Pizzolitto e i Nebbia, vincitori della scorsa e<strong>di</strong>zione<br />

del premio “Sergio Manetti“, darà il via alla nuova e<strong>di</strong>zione<br />

del concorso, sempre riservata a perfomance poetiche. E<br />

poi il concerto del chitarrista Samuel Katarro, i laboratori<br />

<strong>di</strong> animazione per bambini, curati da Nausika e Koinè,<br />

l'incontro con il poeta scozzese Brian Johnstone, la rassegna<br />

cinematografica curata da Sentieri Selvaggi e Cineforum2,<br />

il djset “Musica selecta“ con Pupillo dei Negramaro, il<br />

rea<strong>di</strong>ng “Le Usanze dei rivoluzionari ai tempi del coma“ con<br />

Gianmarco Busetto e Max Giolo, lo spettacolo “Terìaca“<br />

con Gianni Bruschi e gruppi <strong>di</strong> musicisti, danzatori e attori<br />

sui riti del Me<strong>di</strong>terraneo e il rea<strong>di</strong>ng “Rock Notes“, tratto<br />

dall'omonimo libro <strong>di</strong> Drigo dei Negrita, con protogonisti<br />

lo stesso Drigo e Francesco Botti. Chiude la manifestazione<br />

il concerto <strong>di</strong> John De Leo, una delle voci più interessanti del<br />

panorama musicale italiano, giovedì 18 giugno alle 23. Nei<br />

giorni del festival previsti i laboratori gratuiti, ma con obbligo<br />

<strong>di</strong> prenotazione, ritmi e corpo dell’attore con Daniel Stein, il<br />

14 e 15 giugno dalle 9,30 alle 11,30; danza contemporanea<br />

con Scott Putnam, il 14 e 15 giugno dalle 15 alle 17; voce<br />

per attori con Paul Keenan, il 16 e 17 giugno dalle 9,30 alle<br />

11,30 e il laboratorio per la partecipazione allo spettacolo<br />

finale Teriaca con Gianni Bruschi, Francesco Botti, Luca<br />

Rossi e Ash Lombardo. Inoltre è possibile partecipare al<br />

workshop <strong>di</strong> montaggio <strong>di</strong>gitale, (solo 6 posti <strong>di</strong>sponibili), il<br />

15 e 16 giugno dalle 14 alle 17,30. Francesco Botti, Gianni<br />

Bruschi e Gianmarco Busetto saranno inoltre docenti del<br />

laboratorio <strong>di</strong> base per lettori LaAV il 16, 17 e 18 giugno<br />

dalle ore 15 alle 17, un modo ulteriore per avvicinarsi alla<br />

lettura ad alta voce e per gli altri. Le tante anime dell'iniziativa<br />

danno appuntamento a tutti dal 13 al 18 giugno con la VII<br />

e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Festival.<br />

Per informazioni e contatti<br />

0575 380468 e info@narrazioni.it<br />

www.narrazioni.it<br />

30 31


COOPERAZIONE<br />

YOU AR: quando la ra<strong>di</strong>o lascia l’etere per il web<br />

La nuova ra<strong>di</strong>o web organizzata dall’Assessorato alle politiche giovanili del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Alla fine <strong>di</strong> giugno l’inizio delle trasmissioni sperimentali dalla sede <strong>di</strong> Informagiovani<br />

IL PROGETTO<br />

Prima si accendeva. Adesso si clicca. La ra<strong>di</strong>o ha accompagnato la vita <strong>di</strong> tutti e la versione web le consente <strong>di</strong> non traslocare al<br />

museo ma <strong>di</strong> continuare ad essere punto <strong>di</strong> riferimento per l’informazione, la musica, il confronto <strong>di</strong>retto. E una nuova web<br />

ra<strong>di</strong>o è YOU AR, voluta e promossa dall’Assessorato alle politiche Giovanile del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

L’Informagiovani, gestito dalle cooperative Beta e Il Contesto, ha messo a <strong>di</strong>sposizione una redazione con personale qualificato<br />

per gestire il palinsesto e la postazione della web-ra<strong>di</strong>o. Il via alle trasmissioni sarà dato alla fine <strong>di</strong> giugno.-<br />

DOVE E COME<br />

La sede della web-ra<strong>di</strong>o sarà collocata all’interno<br />

dell’Informagiovani <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, ma con la possibilità <strong>di</strong><br />

realizzare delle <strong>di</strong>rette o registrazioni “esterne” qualora ce ne<br />

fosse bisogno (attraverso l’uso <strong>di</strong> un portatile).<br />

I software e i macchinari della postazione permettono sia<br />

<strong>di</strong> eseguire trasmissioni in <strong>di</strong>retta, sia <strong>di</strong> effettuare delle<br />

registrazioni che poi andranno ad integrarsi nel palinsesto<br />

generale.<br />

IL TARGET<br />

Il pubblico a cui si rivolge è quello dell’Informagiovani (18-35<br />

anni). Il canale utilizzato è sicuramente vicino al linguaggio<br />

dei giovani e forse uno dei più efficaci per raggiungere anche<br />

quelle fasce <strong>di</strong> età.<br />

FINALITà<br />

Il progetto prevede la creazione <strong>di</strong> uno strumento nuovo che<br />

possa interessare i giovani e che possa essere un mezzo per<br />

<strong>di</strong>ffondere idee e promuovere iniziative. Il palinsesto sarà<br />

costruito tenendo in considerazione i bisogni e gli interessi<br />

della realtà giovanile della città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

La creazione della web-ra<strong>di</strong>o punta a mettere in evidenza<br />

e collegare tutti quei progetti rivolti ai giovani tra i quali<br />

le attività del Centro Giovani <strong>Arezzo</strong> Factory. Verranno<br />

realizzate delle registrazioni all’interno del Centro dal<br />

momento che le finalità dello stesso si legano a quelle della<br />

web ra<strong>di</strong>o: dare la possibilità ai ragazzi <strong>di</strong> essere sia utenti<br />

che attori, fornirgli strumenti per esprimersi, confrontarsi ed<br />

arricchirsi.<br />

PER INFORMAZIONI<br />

INFORMAGIOVANI AREZZO<br />

Piazza G. Monaco, 2 - 52100 <strong>Arezzo</strong><br />

Tel. 0575 377868<br />

Numero Verde 800 013156<br />

(Fax 0575 1820047)<br />

www.ig-ar.it<br />

informagiovani@comune.arezzo.it<br />

BETA<br />

Beta è una cooperativa sociale <strong>di</strong> tipo B nata grazie allo sforzo<br />

progettuale ed economico della cooperativa Koinè ed alla<br />

legge nazionale n° 381 del 1991. Opera per gli inserimenti<br />

lavorativi <strong>di</strong> soggetti a bassa contrattualità sociale e lavorativa,<br />

considerando le attività lavorative e la formazione come un<br />

mezzo per l’integrazione.<br />

Beta agisce nell’ambito della progettazione<br />

e gestione <strong>di</strong> servizi:<br />

• progettazione, realizzazione e manutenzione <strong>di</strong> spazi<br />

ver<strong>di</strong> sia pubblici che privati, sia <strong>di</strong> piccole che gran<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni;<br />

• manutenzione <strong>di</strong> cassonetti e servitù per i servizi <strong>di</strong><br />

igiene urbana, spazzinaggio manuale, gestione <strong>di</strong> servizi per<br />

la raccolta <strong>di</strong>fferenziata;<br />

• servizi <strong>di</strong> pulizia, <strong>di</strong>sinfezione e trattamento <strong>di</strong> pavimenti<br />

sia in ambito civile che industriale, sia manuale che con<br />

l’ausilio <strong>di</strong> macchinari;<br />

• gestione <strong>di</strong> bar, chioschi, ostelli, parchi sportivi;<br />

• gestione servizi <strong>di</strong> informazione, gestione <strong>di</strong> servizi<br />

per l’inserimento dati e programmi <strong>di</strong> automatizzazione,<br />

segreterie e coor<strong>di</strong>namenti per realizzazioni attività culturali<br />

e convegni nonché la gestione completa <strong>di</strong> qualsiasi attività<br />

<strong>di</strong> comunicazione e <strong>di</strong> promozione.<br />

Dal mese <strong>di</strong> aprile 2009 Beta ha costituito un nuovo marchio<br />

B.AND che si occupa <strong>di</strong> advertising progettazione e gestione<br />

eventi per attività pubbliche, culturali e sociali.<br />

Tutte le attività che la cooperativa gestisce sono sempre<br />

tese all’inserimento lavorativo e sociale <strong>di</strong> soggetti esposti al<br />

rischio <strong>di</strong> esclusione.<br />

Info:<br />

Beta cooperativa sociale <strong>di</strong> tipo B<br />

Via Arno 11 – 52100 <strong>Arezzo</strong><br />

Tel. 0575.900309<br />

www.coopbeta.it<br />

beta@coopbeta.it<br />

32 33


COOPERAZIONE<br />

Corso <strong>di</strong> formazione per la web ra<strong>di</strong>o dei giovani<br />

Le iscrizioni rimarranno aperte fino al 30 giugno. Il corso è per giovani tra i 18 e i 25 anni è gratuito e si svolgerà nel mese <strong>di</strong> luglio. Ecco come iscriversi<br />

IL BANDO<br />

X YOU ARE è un laboratorio formativo nell'ambito del progetto Play Campus organizzato dalla RTI Il Contesto / Beta in<br />

collaborazione con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Associazione Blues In.<br />

Il laboratorio è rivolto ai giovani appassionati <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> nuovi me<strong>di</strong>a in occasione della nascita della nuova web ra<strong>di</strong>o<br />

aretina YOU AR che partirà a fine giugno all'interno del progetto Informagiovani IG-AR, e si pone l’obiettivo <strong>di</strong> creare un<br />

gruppo <strong>di</strong> lavoro capace <strong>di</strong> contribuire alla redazione e capace <strong>di</strong> creare sinergie tra i giovani per dare forma ad un nuovo<br />

strumento <strong>di</strong> comunicazione.<br />

PROGRAMMA<br />

4 incontri per un totale <strong>di</strong> 16 ore<br />

- Introduzione sul concetto dell'informazione dal basso<br />

- Descrizione <strong>di</strong> elementi tecnici e conoscenze e<strong>di</strong>toriali <strong>di</strong> base necessarie alla gestione <strong>di</strong> una ra<strong>di</strong>o sul web<br />

- Analisi del palinsesto <strong>di</strong> YOU AR (contenuti, jingle, impostazione)<br />

- realizzazione <strong>di</strong> una rubrica vera e propria da inserire e trasmettere on-line su YOU AR<br />

PERCHé PARTECIPARE<br />

per dare forma ad un nuovo strumento <strong>di</strong> comunicazione e promozione interamente destinato ai giovani e fatto dai giovani!<br />

YOU AR vuole essere una ra<strong>di</strong>o web che da voce ai ragazzi, uno spazio APERTO per far emergere le potenzialità giovanili.<br />

A CHI SI RIVOLGE<br />

Il corso è gratuito e rivolto ad un gruppo <strong>di</strong> 30 giovani con età compresa dai 18 ai 25 anni.<br />

In caso del superamento del numero richiesto avverrà una selezione delle domande attraverso l’analisi dei curricola o delle<br />

schede <strong>di</strong> presentazione.<br />

Criteri <strong>di</strong> selezione:<br />

I partecipanti verranno selezionati in base alle motivazioni e ad alcune caratteristiche attinenti alla web ra<strong>di</strong>o. Saranno favoriti<br />

coloro che hanno esperienza (anche amatoriale) in campo musicale e della comunicazione.<br />

ISCRIZIONI<br />

Per iscriversi è necessario compilare la scheda presente sul sito dell’Informagiovani <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> allegando un curriculum o una<br />

breve scheda <strong>di</strong> presentazione personale.<br />

Potete riconsegnare la scheda personalmente presso l’Informagiovani oppure spe<strong>di</strong>rla via mail.<br />

INFORMAGIOVANI AREZZO<br />

Piazza G. Monaco, 2 - 52100 <strong>Arezzo</strong><br />

Tel. 0575 377868 - Numero Verde 800 013156 (Fax 0575 1820047)<br />

www.ig-ar.it - informagiovani@comune.arezzo.it<br />

Scadenza iscrizioni: 30 giugno 2009<br />

Luogo <strong>di</strong> svolgimento: Spazi Informagiovani <strong>Arezzo</strong><br />

Date <strong>di</strong> svolgimento: mese <strong>di</strong> luglio 2009<br />

IL CONTESTO PICCOLA SCRL<br />

La Contesto 2000 S.c.r.l. si occupa <strong>di</strong> progettazione<br />

e gestione <strong>di</strong> servizi nell'ambito della comunicazione:<br />

l’orientamento professionale e scolastico, counselling;<br />

tutoraggio e stage formativi; catalogazione e documentazione<br />

in centri documentazione; progettazione e marketing nel<br />

settore turistico; interventi in ambito sociale con operatori<br />

<strong>di</strong> strada. Nel <strong>di</strong>cembre 2000 si è provveduto ad una<br />

riorganizzazione societaria trasformando la Contesto 2000<br />

S.c.r.l. in Il Contesto Piccola S.c.r.l. mantenendo le attività<br />

precedentemente acquisite.<br />

AREA COMUNICAZIONE<br />

• Progettazione e gestione <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> comunicazione e <strong>di</strong><br />

informazione per soggetti pubblici e privati;<br />

• progettazione <strong>di</strong> Banche Dati e inserimento dati in<br />

sistemi automatizzati;<br />

• Consulenza per centri <strong>di</strong> informazione, ascolto e tutela<br />

rivolto ai singoli e gruppi,comunità;<br />

• Collaborazione nella realizzazione <strong>di</strong> eventi e <strong>di</strong> campagne<br />

<strong>di</strong> comunicazione;<br />

• Documentazione e catalogazione per archivi e biblioteche<br />

e centri documentazione.<br />

AREA ORIENTAMENTO/FORMAZIONE<br />

• Formazione del personale addetto ai servizi<br />

d’informazione;<br />

• Orientamento scolastico e professionale, counselling.<br />

AREA TURISMO<br />

• Gestione centri <strong>di</strong> informazione ed accoglienza turistica;<br />

• Progettazione, marketing e commercializzazione <strong>di</strong><br />

servizi e prodotti turistici;<br />

• Promozione turistica del territorio e valorizzazione degli<br />

aspetti ambientali, storici, culturali e sociali.<br />

AREA CULTURA<br />

• Organizzazione <strong>di</strong> iniziative culturali ed eventi<br />

(conferenze, convegni, mostre);<br />

• Accoglienza, aggregazione e attività ricreative.<br />

Info:<br />

Via Vittorio Veneto, 83 -52100 <strong>Arezzo</strong><br />

Tel e Fax: 0575/91.11.48<br />

e-mail: info@ilcontesto.net<br />

34 35


AREZZO<br />

“Sticky maniacs”: ecco ad <strong>Arezzo</strong> i “fissati” con le idee<br />

La città sede del concorso promosso dalla Facoltà <strong>di</strong> Sociologia <strong>di</strong> Urbino in collaborazione con l’Assessorato alle politiche giovanili del <strong>Comune</strong>. Le nuove <strong>di</strong>namiche comunicative<br />

La città ha un'essenza multisfaccettata, è un insieme <strong>di</strong> suoni,<br />

immagini e significati in continuo cambiamento. Se da un lato<br />

infatti i suoi arre<strong>di</strong> e i suoi spazi devono rimanere stabili nel<br />

tempo e perdurare al fine <strong>di</strong> garantire un'identità territoriale<br />

forte ed efficace, dall'altro le pratiche quoti<strong>di</strong>ane dei citta<strong>di</strong>ni<br />

rimodellano e risignificano quegli stessi spazi in modo nuovo<br />

e imprevisto. I luoghi quin<strong>di</strong> indossano una sorta <strong>di</strong> “pellicola<br />

espressiva” che può contribuire a generare aggregazione e,<br />

soprattutto per i più giovani, favorire un interscambio <strong>di</strong> idee e<br />

immagini. Ecco perché, sempre più spesso, sentiamo parlare <strong>di</strong><br />

“Urban communication”, espressione con cui si fa riferimento<br />

a tutti quei linguaggi e supporti che connettono la <strong>di</strong>ffusione<br />

<strong>di</strong> un messaggio alle specificità delle aree urbane.<br />

ERIKA D'AMICO<br />

Erika D'Amico è assegnista <strong>di</strong> ricerca presso la Facoltà<br />

<strong>di</strong> Sociologia <strong>di</strong> Urbino. Lavora per il Centro <strong>di</strong> Ricerca<br />

sui Linguaggi visivi e sulla moda presso la stessa facoltà.<br />

Insegna Sociologia della moda e collabora con la cattedra <strong>di</strong><br />

Sociologia della cultura presso il corso <strong>di</strong> laurea in Scienze<br />

della Comunicazione <strong>di</strong> Urbino. Si occupa <strong>di</strong> moda e<br />

tendenze giovanili e comunicazione visiva con particolare<br />

attenzione ai linguaggi pubblicitari e al mondo del brand.<br />

Ha scritto e pubblicato <strong>di</strong>verse monografie i cui temi<br />

attraversano la storia e le pratiche connesse all'immagine<br />

fotografica e cinematografica.<br />

I linguaggi giovanili si esprimono pertanto me<strong>di</strong>ante mezzi<br />

innovativi come lo stencil o lo sticker, strumenti <strong>di</strong> una creatività<br />

<strong>di</strong>namica e <strong>di</strong>ffusa. Proprio partendo da queste considerazioni<br />

Image Lab (Centro <strong>di</strong> ricerca sui linguaggi visivi e sulla moda<br />

della Facoltà <strong>di</strong> Sociologia <strong>di</strong> Urbino), in collaborazione con<br />

Lamberto Pulzelli Abbigliamento <strong>di</strong> Monte San Savino e con il<br />

patrocinio dell'Assessorato alle politiche giovanili del <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, ha lanciato un concorso de<strong>di</strong>cato ai giovani <strong>di</strong> età<br />

compresa tra i 15 e i 30 anni. “Sticky maniacs. Fissati con le<br />

idee”, svoltosi tra marzo e aprile 2009, ha registrato un ottimo<br />

successo sia per ciò che concerne i progetti inviati che per la<br />

risposta delle scuole e delle università coinvolte. Protagonisti<br />

del contest sono stati due supporti privilegiati dai ragazzi: gli<br />

adesivi e le t-shirt, strumenti freschi e vivaci con cui veicolare<br />

messaggi e identità. Due le sezioni: Stick it! e T-mania, con<br />

premi, offerti da Pulzelli Abbigliamento, rispettivamente da<br />

300 e 700 euro.<br />

Va sottolineato inoltre che i due riconoscimenti hanno<br />

premiato la creatività toscana: la sezione Stick it! è infatti stata<br />

vinta da Salvatore Grimal<strong>di</strong>, studente dell'Istituto d'Arte <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong>, mentre T- Mania ha visto prevalere sugli altri lavori<br />

quello <strong>di</strong> Lorenzo Paglia <strong>di</strong> Pistoia.<br />

Lo spirito vivace e brioso dell'iniziativa è stato riba<strong>di</strong>to<br />

dalla formula scelta per la premiazione: un evento aperto a<br />

tutti, svoltosi sabato 2 maggio in Piazza San Jacopo, in cui i<br />

ragazzi hanno potuto interagire con uno street artist <strong>di</strong> livello<br />

internazionale, chiamato “Il baro”, durante la sua performance<br />

dal vivo. Parole d'or<strong>di</strong>ne: <strong>di</strong>vertimento, arte, musica e<br />

linguaggi urbani. Il tutto insaporito da corner interattivi in<br />

cui chiunque lo desiderasse poteva farsi personalizzare una<br />

delle t-shirt esclusive con la grafica del Baro per Pulzelli. Un<br />

modo per celebrare il tema del concorso, quel “riciclo creativo”<br />

che mira a trasformare le cose, a dar loro una nuova vita,<br />

invece che gettarle. Processo che è, naturalmente, simbolo<br />

<strong>di</strong> un'attenzione crescente a valori sociali importanti quali la<br />

sostenibilità. Un tentativo, quin<strong>di</strong>, per avvicinare i ragazzi,<br />

proprio attraverso i loro linguaggi, ad argomenti complessi<br />

senza <strong>di</strong>menticare però l'aspetto lu<strong>di</strong>co.<br />

Va infatti sottolineato come il rapporto tra creatività e città, filo<br />

conduttore <strong>di</strong> una progettualità che punta a iniziative costanti<br />

sul territorio aretino, vada inteso tenendo in considerazione la<br />

centralità <strong>di</strong> istanze collettive quali la sostenibilità ambientale<br />

e il valore storico culturale degli spazi. Il riciclo creativo dei<br />

materiali, degli oggetti e delle idee punta infatti a costituire<br />

il valore aggiunto del processo produttivo e a inserirsi in un<br />

territorio, quello aretino, ricco <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione ed eccellenze. In tal<br />

modo l'impatto <strong>di</strong> queste forme espressive sul territorio risulta<br />

qualificarsi attraverso un messaggio <strong>di</strong> importanza civica,<br />

riuscendo a comunicare con un pubblico, quello costituito<br />

dai più giovani, spesso <strong>di</strong>fficilmente coinvolto dalle campagne<br />

progresso e dalle pubblicità <strong>di</strong> impegno sociale. Una formula,<br />

questa, che mira ad integrare spazi e immaginari, pratiche e<br />

riusi <strong>di</strong> oggetti e legami sociali, per incrementare scambi,<br />

relazioni e forme <strong>di</strong> consumo tra gli utenti. La trasversalità<br />

dei temi che offrono i linguaggi urbani trasformano l'utente<br />

in prosumer (produttore e consumatore <strong>di</strong> social object). In<br />

quest'ottica, Image Lab e Pulzelli saranno presenti al Play<br />

Art Festival proponendo una sorta <strong>di</strong> Open Lab in cui i<br />

ragazzi d'<strong>Arezzo</strong> potranno esprimersi liberamente sul tema<br />

del “viaggio” connesso al già celebre Festival. <strong>Arezzo</strong> dunque<br />

come trampolino <strong>di</strong> lancio <strong>di</strong> nuove <strong>di</strong>namiche comunicative,<br />

esperienza del tutto nuova per i territori del centro Italia.<br />

(Erika D'Amico)<br />

36 37


AREZZO<br />

Mogol, Paoli e Cacciari nel “Giar<strong>di</strong>no profondo”<br />

Il programma dell’e<strong>di</strong>zione 2009 che si apre il 21 giugno con la Festa Europea della Musica Quin<strong>di</strong> gli appuntamenti con Mogol, Mauro Pagani, Gino Paoli, Sorgi e Cacciari<br />

Gli echi del successo della mostra su Piero della Francesca e le<br />

corti italiane non si sono ancora spenti che già siamo arrivati<br />

alla terza e<strong>di</strong>zione de “Il Giar<strong>di</strong>no Profondo”, il Festival che<br />

nacque per celebrare Piero e il suo “puro fulgor”. Allora, nel<br />

2007, lo vollero l’Ente Filarmonico Italiano e l’Assessorato<br />

alla Cultura del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, pensandolo come una<br />

festa <strong>di</strong> musica, teatro, letteratura e arte. Una festa che assunse<br />

da subito i connotati <strong>di</strong> un piccolo ma elegante Festival e<br />

che ricordava nel nome la lussureggiante storia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

che Gabriele D’Annunzio sintetizzò nei versi della lirica<br />

omonima. Ed è in quell’opera scritta cento anni fa che si<br />

trova la descrizione del ‘giar<strong>di</strong>n profondo’: il nome del nostro<br />

Festival, preso a prestito da un poeta, continua ad incantare<br />

i poeti. Innanzitutto Mogol che sarà nostro ospite la sera del<br />

22 giugno, nel Cortile del Palazzo Comunale, per parlare <strong>di</strong><br />

quello che sa fare meglio <strong>di</strong> tutti, dare le parole alla musica,<br />

rendere palpabili le emozioni. Lo sta facendo da mezzo secolo,<br />

creando in più <strong>di</strong> una generazione un patrimonio comune <strong>di</strong><br />

cultura popolare e, più semplicemente, definendo i sentimenti<br />

e le emozioni. Una serata, quella con Mogol, che si annuncia<br />

calda. Così “Il Giar<strong>di</strong>no Profondo”, dopo essersi de<strong>di</strong>cato alla<br />

musica, all’arte, al teatro, al jazz, sceglie quest’anno la poesia<br />

e chiama Mogol per descriverla, Gino Paoli per cantarla. Le<br />

“Storie” che il cantautore genovese sta portando in giro per<br />

l’Italia apriranno la serata tanto attesa, il 28 giugno nello<br />

scenario solenne dell’Anfiteatro, nell’anno in cui Paoli festeggia<br />

il suo amore più duraturo, quello con la musica. Ascolteremo<br />

l’ultimo suo lavoro e poi sogneremo, sicuramente canteremo,<br />

i classici che sono nel cuore <strong>di</strong> tanti <strong>di</strong> noi.<br />

Da queste due anticipazioni, si capisce che “Il Giar<strong>di</strong>no<br />

Profondo” 2009 conserva il suo tipico tratto impreve<strong>di</strong>bile.<br />

L’inaugurazione, ad esempio, è fissata per il 21 giugno in<br />

modo da permettere alla città <strong>di</strong> partecipare alla Festa della<br />

Musica Europea: un’occasione imper<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> promozione<br />

internazionale, volta alla valorizzazione dei siti d’arte a mezzo<br />

della musica. Il luogo scelto per il concerto, il Cortile del<br />

Museo d’Arte Me<strong>di</strong>evale e Moderna, è emblematico: arte<br />

e musica, storia e spettacolo, così come nelle intenzioni del<br />

progetto MusicArte che riunisce i luoghi della Festa della<br />

Musica Europea 2009. Gli ospiti saranno gli straor<strong>di</strong>nari<br />

musicisti della Sinfonietta de Lausanne, al loro debutto in<br />

Toscana. Il programma comprenderà, tra l’altro, “L’ingresso<br />

della Regina <strong>di</strong> Saba” dall’oratorio “Salomone” <strong>di</strong> Haendel.<br />

Potevamo iniziare con qualcosa <strong>di</strong> più pertinente? Chi <strong>di</strong> noi<br />

non “vedrà”, ascoltando questo brano solenne, l’affresco <strong>di</strong><br />

Piero conservato in San Francesco e la “bella reina d’Asia”?<br />

Seguiranno un capolavoro <strong>di</strong> Haydn e la Quinta Sinfonia<br />

<strong>di</strong> Schubert: un gran concerto sinfonico, l’asso classico che<br />

puntualmente caliamo nel Festival estivo.<br />

“Il Giar<strong>di</strong>no Profondo”, già per questi tre progetti si qualifica<br />

come un Festival deve essere: multiforme e destabilizzante. In<br />

più esso è teso a produrre ricadute economiche ma soprattutto<br />

generali, quelle in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare un territorio verso un<br />

progetto <strong>di</strong> crescita attento, nè frivolo nè banale. “Il Giar<strong>di</strong>no<br />

Profondo” dovrà essere l’estensione culturale – in senso pieno<br />

– del Festival autunnale che è più marcatamente musicale e<br />

dovrà gettare altre ra<strong>di</strong>ci nel progetto <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> città d’arte<br />

che molti <strong>di</strong> noi perseguono con convinzione. Con questa<br />

premessa vanno lette le presenze <strong>di</strong> Mauro Pagani che parlerà<br />

<strong>di</strong> “Foto <strong>di</strong> gruppo con chitarrista”, il suo primo romanzo,<br />

scanzonato e dolce, inquieto come il vissuto <strong>di</strong> un’intera<br />

generazione a cui Pagani ha già dato – prima del romanzo<br />

– testi e musiche in<strong>di</strong>menticabili; <strong>di</strong> Marcello Sorgi, che<br />

racconterà la passione inimmaginabile tra Edda Ciano e il<br />

comunista Leonida Bongiorno, già ricostruita nel fortunato<br />

libro da poco pubblicato che Sorgi ha scritto con il suo tratto<br />

accattivante e partecipato; <strong>di</strong> Massimo Cacciari, che abbiamo<br />

voluto e rincorso con successo affinchè ci raccontasse, da par<br />

suo, il mito <strong>di</strong> Amleto e ciò che da lì <strong>di</strong>scende attraverso Kafka<br />

e Beckett (rispettivamente nei giorni 23 giugno, 29 giugno, 3<br />

luglio, sempre nel Cortile del Palazzo Comunale).<br />

Eccoli tutti, i nostri filosofi, poeti, musicisti, storici e romanzieri.<br />

Grazie a loro “Il Giar<strong>di</strong>no Profondo” definisce il suo progetto<br />

per <strong>Arezzo</strong> città d’arte, <strong>di</strong> idee, <strong>di</strong> musica, <strong>di</strong> poesia. Una città<br />

del silenzio, per <strong>di</strong>rla con D’Annunzio, desiderosa <strong>di</strong> fare<br />

risuonare gli spazi antichi con sapiente eleganza.<br />

“Il Giar<strong>di</strong>no Profondo” è sostenuto dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>,<br />

dalla Fondazione Monte dei Paschi <strong>di</strong> Siena e da partner<br />

privati entusiasti del progetto. Li ringrazio tutti e, con essi,<br />

Camillo Brezzi che nell’idea <strong>di</strong> un Festival culturale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

ha creduto e continua a credere fermamente.<br />

Giulia Ambrosio<br />

Direttore artistico del Festival<br />

38 39


per una comunicazione integrata<br />

http://www.bpuntoand.it/<br />

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ASL<br />

Partorire senza dolore? Al San Donato è possibile<br />

Ogni anno 300 donne scelgono <strong>di</strong> sottoporsi a questa pratica che nella provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> è possibile solo all’ospedale del capoluogo. Ecco il percorso da seguire<br />

Solitamente è una donna sui trenta anni, colta e per lo più<br />

<strong>di</strong> origine europea. È questo il prototipo <strong>di</strong> chi sceglie la<br />

partoanalgesia, cioè il parto senza dolore, praticato nella nostra<br />

Usl all’ospedale San Donato <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Si, perché partorire<br />

senza dolore si può. È un <strong>di</strong>ritto delle donne che l'Azienda<br />

sanitaria, seguendo un preciso percorso, garantisce oramai<br />

da quattro anni, con un bilancio <strong>di</strong> questa esperienza molto<br />

positivo.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un'attività che garantisce alle donne in maternità<br />

e che intendono superare il parto con minore dolore, <strong>di</strong> avere<br />

una assistenza qualificata, un percorso sicuro, una conoscenza<br />

profonda dell’intero processo. Da quattro anni la Regione<br />

Toscana ha inserito la partoanalgesia fra le prestazioni gratuite<br />

e questo rappresenta una scelta <strong>di</strong> grande valore sociale, poiché<br />

pone tutte le donne, al<strong>di</strong>là del ceto e del censo, in con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> uguaglianza. Una opportunità che già nel primo anno - il<br />

2005 - è stata colta da 189 donne, per giungere alle 315 del<br />

2008 (nel 2006 erano state 275 e 304 nel 2007), all'interno<br />

<strong>di</strong> un rapporto equilibrato con il numero complessivo dei<br />

parti che si registrano, oramai in modo abbastanza costante<br />

nel tempo nei nostri ospedali: tra 2.500 e 2.800 all'anno. È<br />

l’ospedale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> a fare la parte del leone, con una me<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> 1.400/1.500 parti annui, anche in considerazione del<br />

fatto che sul San Donato si concentrano anche le nascite dei<br />

residenti della Val<strong>di</strong>chiana e della Valtiberina.<br />

La partoanalgesia gratuita con servizio 24 ore su 24, si pratica,<br />

in provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, solo al San Donato. Nel 2005 ha<br />

interessato il 14% dei parti, mentre nel 2006 è salita al 19%,<br />

Anni Parti totali Parti spontanei Parti cesarei Parti analgesia<br />

2005 1342 818 335 189<br />

2006 1453 824 354 275<br />

2007 1489 806 379 304<br />

2008 1489 815 359 315<br />

nel 2007 al 20% e nel 2008 al 21%. Da considerare che<br />

prima, quando era a pagamento, non raggiungeva il 3%.<br />

Un altro dato interessante è quello legato ai parti effettuati<br />

con taglio cesareo. C’è chi temeva, con l’arrivo della<br />

partoanalgesia “gratuita”, che ci fosse un aumento <strong>di</strong> cesarei.<br />

Così non è stato. Abbiamo avuto il 26 % nel 2003, il 24%<br />

nel 2006 e 24% è rimasto anche nel 2008. È leggermente<br />

aumentato il numero dei parti strumentali, ma gli esperti<br />

lo ritengono, in presenza <strong>di</strong> parto senza dolore, un dato<br />

fisiologico.<br />

LA VOCE DELLO SPECIALISTA<br />

La partoanalgesia è per noi un'attività <strong>di</strong> eccellenza –<br />

commenta Clau<strong>di</strong>a Recine, primario <strong>di</strong> anestesiologia-rianimazione<br />

del San Donato – <strong>di</strong> cui andare orgogliosi, perché<br />

incide profondamente sulla qualità della vita delle nostre<br />

utenti. In questo caso, in quella delle donne che si trovano in<br />

una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> particolare <strong>di</strong>fficoltà e delicatezza, come è<br />

appunto il periodo della gravidanza.<br />

Molte donne riescono, se ben preparate, a controllare l'ansia<br />

e la paura legate al parto ed a controllare la percezione del<br />

dolore durante il travaglio. Per altre, invece, il dolore può<br />

rappresentare una <strong>di</strong>fficoltà in più e un motivo <strong>di</strong> ridotta<br />

serenità al momento del parto stesso.<br />

Per queste donne c’è la partoanelgesia o terapia “dell'analgesia<br />

epidurale” – spiega ancora Clau<strong>di</strong>a Recine – una tecnica<br />

che rappresenta un contributo all'umanizzazione del parto<br />

vaginale e che risponde al desiderio sempre più <strong>di</strong>ffuso della<br />

donna <strong>di</strong> affrontare il parto con la possibilità <strong>di</strong> controllare<br />

efficacemente il dolore, ma partorendo comunque in modo<br />

naturale e spontaneo. Si tratta <strong>di</strong> una tecnica in atto da<br />

molti anni negli Stati Uniti e in gran parte dei paesi europei,<br />

ma poco praticata in tutto il territorio nazionale, per limiti<br />

<strong>di</strong> natura sociale, culturale e organizzativi, come la cronica<br />

carenza <strong>di</strong> anestesisti. Una tecnica introdotta in modo<br />

sistematico in Italia solo da poco tempo e che ad <strong>Arezzo</strong> ha<br />

finalmente ricevuto il giusto impulso all'interno <strong>di</strong> un più<br />

ampio progetto sull’ospedale senza dolore.<br />

Ma, contrariamente a quanto si possa pensare, non si tratta<br />

<strong>di</strong> una moda e non sta stravolgendo il rapporto tra parto<br />

naturale e parto assistito per il dolore. Non è avvenuto ciò<br />

che molti temevano e cioè che la gratuità <strong>di</strong> questo servizio<br />

avrebbe portato ad un aumento anomalo. Così non è stato,<br />

e i dati <strong>di</strong> attività lo confermano.<br />

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ASL<br />

Epidurale: cos’è, quando e chi la può praticare<br />

Tutte le informazioni utili sull’aanalgesia epidurale. Chi la può praticare e quale procedura è necessaria per fare questa scelta. L’accesso al servizio della Asl 8<br />

COME FUNZIONA<br />

L'analgesia epidurale è una tecnica sicura ed efficace per controllare<br />

il dolore del travaglio e del parto. Essa determina in<br />

pochi minuti la scomparsa del dolore, lasciando inalterate<br />

tutte le altre sensibilità compresa quelle delle contrazioni uterine<br />

che continuano ad essere percepite in modo non doloroso.<br />

La partoriente è libera <strong>di</strong> muoversi e, a seconda della tecnica<br />

impiegata, anche <strong>di</strong> camminare. La forza muscolare non viene<br />

<strong>di</strong>minuita, per cui la partoriente mantiene in pieno la capacità<br />

<strong>di</strong> eseguire gli sforzi espulsivi, e il parto avviene con la piena<br />

partecipazione della futura mamma.<br />

CHE COS'È L'EPIDURALE?<br />

L'analgesia epidurale viene eseguita da un me<strong>di</strong>co<br />

anestesista esperto in questa tecnica.<br />

Consiste nella introduzione attraverso un ago, a livello della<br />

regione lombare, <strong>di</strong> un sottilissimo tubicino <strong>di</strong> plastica (cateterino)<br />

che viene posizionato a circa 4-5 cm sottocute, a livello<br />

dello spazio epidurale. Questo spazio é formato dal tessuto<br />

grasso a<strong>di</strong>acente alle fibre nervose che trasmettono il dolore<br />

del travaglio. Attraverso il cateterino si somministra la soluzione<br />

analgesica. La procedura richiede pochi minuti e non è<br />

dolorosa, perché eseguita in anestesia locale.<br />

QUANDO VIENE PRATICATA?<br />

L'analgesia epidurale viene richiesta <strong>di</strong> solito dalla partoriente durante<br />

o all'inizio del travaglio, ma può essere eseguita solo dopo una<br />

valutazione delle con<strong>di</strong>zioni ostetriche da parte del ginecologo.<br />

Può essere anche richiesta dal ginecologo stesso, nel caso <strong>di</strong><br />

alcune malattie quali il <strong>di</strong>abete, l'ipertensione, la grave miopia<br />

con precedente <strong>di</strong>stacco <strong>di</strong> retina, in quanto permette una riduzione<br />

dei rischi che, in questi casi possono essere connessi<br />

al parto.<br />

CHI PUO' RICEVERE L'EPIDURALE?<br />

L'analgesia epidurale può essere ricevuta dalla grande maggioranza<br />

delle partorienti. Vi sono però alcune con<strong>di</strong>zioni in<br />

cui non è possibile eseguirla, come nel caso <strong>di</strong> gravi malattie<br />

emorragiche o in partorienti sottoposte a terapie anticoagulanti.<br />

Una visita specialistica con l'anestesista, alla 36esima settimana<br />

<strong>di</strong> gravidanza, servirà a controllare lo stato <strong>di</strong> salute della<br />

partoriente, ad evidenziare gli eventuali problemi personali e<br />

a controllare le analisi eseguite in gravidanza. Sebbene la deci-<br />

sione <strong>di</strong> ricevere un'epidurale si prenda durante il travaglio, la<br />

richiesta ed il consenso a questa procedura vanno confermati<br />

in anticipo, in occasione della visita anestesiologica stessa.<br />

GLI EFFETTI COLLATERALI<br />

E LE COMPLICANZE<br />

Se correttamente eseguita l'analgesia epidurale è una tecnica<br />

sicura e non ha effetti collaterali spiacevoli. A seconda dei<br />

farmaci impiegati si può avere un modesto prurito, <strong>di</strong> breve<br />

durata. A volte, può insorgere, dopo il parto, un mal <strong>di</strong> testa<br />

che può durare qualche giorno. Inoltre, anche se in casi estremamente<br />

rari può associare <strong>di</strong>sturbi neurologici destinati<br />

comunque a scomparire<br />

L’ACCESSO AL SERVIZIO<br />

Le donne che vengono avviate al parto senza dolore per<br />

ragioni terapeutiche o che intendono eseguirlo a pagamento<br />

scegliendo l'anestesista in libera professione, possono<br />

effettuarlo in tutte le strutture ospedaliere abilitate.<br />

Chi intende invece partorire senza dolore in forma gratuita<br />

come prevede la Regione Toscana, deve rivolgersi <strong>di</strong>rettamente<br />

all'ospedale San Donato, punto <strong>di</strong> riferimento per<br />

l’intera provincia. Per la gestante c’è l’obbligo <strong>di</strong> partecipare<br />

agli incontri informativi sul percorso nascita che hanno luogo<br />

ogni ultimo giovedì del mese presso l’Au<strong>di</strong>torium A. Pieraccini<br />

del San Donato, dalle 16,00 alle 18,00 con accesso libero.<br />

Quin<strong>di</strong> dovranno sottoporsi a visita anestesiologica a partire<br />

dalla 36esima settimana <strong>di</strong> gestazione, da effettuarsi solo dopo<br />

la partecipazione all’incontro informativo e tramite prenotazione<br />

al Cup ottenibile con la richiesta del me<strong>di</strong>co curante o<br />

del ginecologo. Durante gli incontri, alle gestanti vengono <strong>di</strong>stribuiti<br />

opuscoli contenenti tutte le informazioni necessarie,<br />

sia sul piano tecnico-scientifico-sanitario, che su quello organizzativo<br />

e burocratico.<br />

Donazione del sangue del cordone ombelicale<br />

IL SANGUE CHE PUò RIDARE LA VITA<br />

Nel sangue del cordone ombelicale, abitualmente gettato<br />

via dopo il parto, sono presenti cellule capaci <strong>di</strong> generale<br />

altre cellule del sangue che, trapiantate, contribuiscono<br />

alla cura dei bambini e adulti affetti da gravi malattie del<br />

sangue come la leucemia.<br />

LE SICUREZZE<br />

La raccolta <strong>di</strong> sangue è effettuata dopo il taglio del cordone<br />

e quin<strong>di</strong> non comporta nessun rischio né per la madre né<br />

per il neonato. Le unità <strong>di</strong> sangue donato sono conservate<br />

presso le Banche <strong>di</strong> Cordone Ombelicale secondo criteri<br />

riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale. I<br />

relativi dati immessi in un registro internazionale collegato<br />

ai centri trapianto competenti.<br />

COSA FARE PER DONARE<br />

Se una donna decide <strong>di</strong> donare il cordone, deve fare un<br />

colloquio con un addetto alla raccolta e sottoporsi a un<br />

prelievo del sangue periferico al momento del parto e<br />

dopo sei mesi dalla donazione per escludere la presenza <strong>di</strong><br />

malattie infettive trasmissibili. Inoltre, dopo aver ricevuto<br />

tutte le informazioni necessarie, la madre deve compilare<br />

e firmare il consenso informato.<br />

I TIPI DI DONAZIONE<br />

Esistono tre tipi <strong>di</strong> donazione: allogenica, de<strong>di</strong>cata e autologa.<br />

La prima è destinata a chiunque ne dovesse aver<br />

bisogno, la seconda è eseguita per un consanguineo in con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> rischio, mentre la terza prevede la raccolta del<br />

sangue del cordone ombelicale per se stessi. In questo caso<br />

la conservazione può essere effettuata solo presso strutture<br />

estere, in quanto in Italia è vietata l'istituzione <strong>di</strong> banche<br />

private del cordone ombelicale. Tale posizione si basa sul<br />

fatto che non ci sono dati scientifici che <strong>di</strong>mostrano l'utilità<br />

delle cellule staminali del sangue cordonale per la ricostruzione<br />

<strong>di</strong> organi danneggiati e che non è ancora noto se, a <strong>di</strong>stanza<br />

<strong>di</strong> anni, queste cellule possono essere ancora utilizzate.<br />

DOVE DONARE<br />

Presso tutti i punti nascita della Regione, autorizzati a effettuare<br />

il prelievo del sangue del cordone ombelicale.<br />

Nella Asl 8 ci si può rivolgere ai reparti <strong>di</strong> Ostetricia e<br />

Ginecologia dell'ospedale San Donato <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, del<br />

S. Maria alla Gruccia <strong>di</strong> Montevarchi e all'Ospedale<br />

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44 45


ATAM<br />

Impariamo a riconoscerli: sono gli ausiliari della sosta<br />

Sono impegnati nel controllo dei parcheggi gestiti dall’Atam che si preparano ad avere una nuova e riconoscibile <strong>di</strong>visa. Sono un punto <strong>di</strong> riferimento per gli automobilisti<br />

Camicia azzurra, pantaloni blu, maglione dello stesso colore;<br />

cappello blu con visiera che ricorda vagamente quello della<br />

gendarmeria francese e giubbotto, in tinta, con bande<br />

rifrangenti e con sulle spalle, ben visibile, la scritta: "<strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Ausiliari della sosta". È questa la nuova <strong>di</strong>visa dei sei<br />

ausiliari della sosta che da qualche settimana sono impegnati<br />

nel controllo dei parcheggi gestiti da Atam. Nei prossimi giorni<br />

arriveranno anche le <strong>di</strong>vise estive che sono praticamente uguali<br />

a quelle invernali a eccezione del tessuto leggero e dal maglione<br />

che è stato eliminato. Con la nuova <strong>di</strong>visa gli ausiliari della sosta<br />

<strong>di</strong>ventano ben visibili e riconoscibili dagli automobilisti, ma<br />

anche da tutti gli altri citta<strong>di</strong>ni che possono trovare in queste<br />

sei figure, un punto <strong>di</strong> riferimento importante. “Gli ausiliari<br />

della sosta, infatti – ha tenuto a precisare il presidente <strong>di</strong> Atam<br />

Francesco Falsini – non hanno solo il compito <strong>di</strong> controllare la<br />

regolarità della sosta negli spazi gestiti dall’azienda, ma hanno<br />

anche l’obbligo <strong>di</strong> assistere gli automobilisti nella soluzione <strong>di</strong><br />

qualsiasi problema, fosse anche una semplice informazione<br />

turistica”. I sei ausiliari del traffico hanno il compito <strong>di</strong><br />

controllare la sosta e <strong>di</strong> rilevarne eventuali infrazioni mentre<br />

non possono intervenire nè in altro genere <strong>di</strong> infrazioni nè<br />

tanto meno per incassare le multe. Compiti <strong>di</strong> spettanza della<br />

Polizia Municipale. Gli ausiliari, comunque – ha osservato<br />

ancora il Presidente Francesco Falsini – collaborano in<br />

maniera stretta proprio con la Polizia Municipale dalla quale<br />

in qualche modo <strong>di</strong>pendono. “Il loro è un ruolo importante<br />

– ha spiegato il Sindaco Giuseppe Fanfani – grazie a loro<br />

parte dei Vigili Urbani potranno essere sollevati dal controllo<br />

della sosta e impiegati in altri compiti, quali la sicurezza dei<br />

citta<strong>di</strong>ni. E in un momento nel quale la legge ci impe<strong>di</strong>sce<br />

nuove assunzioni questo non è un beneficio da sottovalutare”.<br />

Ma i sei ausiliari, almeno nelle speranze dell’amministrazione<br />

comunale e <strong>di</strong> quella <strong>di</strong> Atam, dovranno essere l’occhio vigile<br />

all’interno delle aree <strong>di</strong> sosta e potranno intervenire segnalando<br />

alla Pm o alle forze dell’or<strong>di</strong>ne ogni problema che si venga a<br />

creare e, girando per la città a controllare la sosta, dovranno<br />

essere una sorta <strong>di</strong> sentinelle segnalando tutto quello che<br />

non funziona, da una lampa<strong>di</strong>na fulminata, a un cartello<br />

fuori posto, a una buca e così via. “Per ora l’organico è <strong>di</strong><br />

sei unità – ha spiegato Francesco Falsini – ma in futuro, se<br />

dovessero aumentare i parcheggi in gestione Atam, non è<br />

escluso che il loro numero possa aumentare. Per ora, la cosa<br />

che maggiormente mi preme, è che gli ausiliari non vengano<br />

considerati dei semplici controllori, ma vengano riconosciuti<br />

come un aiuto per gli automobilisti”. (cg)<br />

46 47


AFM-EDUCAZIONE ALLA SALUTE<br />

Afm: l’educazione alla salute inizia nelle scuole<br />

I progetti dell’azienda farmaceutica per <strong>di</strong>ffondere le conoscenze su salute e farmaci Si parte dalle scuole elementari, me<strong>di</strong>e e superiori e si arriva alle famiglie<br />

Oggi, più che in passato, la continua ricerca <strong>di</strong> benessere,<br />

il ricorso frequente all’autome<strong>di</strong>cazione, la possibilità <strong>di</strong><br />

acquistare un sempre maggior numero <strong>di</strong> farmaci senza la<br />

prescrizione me<strong>di</strong>ca e la spinta dei messaggi pubblicitari,<br />

rischiano <strong>di</strong> indurre a una scorretta utilizzazione o all’abuso<br />

dei me<strong>di</strong>cinali con effetti spesso dannosi.<br />

L’educazione alla salute rappresenta dunque il processo<br />

educativo attraverso il quale gli in<strong>di</strong>vidui imparano ad assumere<br />

consapevolmente decisioni utili per il mantenimento e il<br />

miglioramento della propria salute. In tal senso, il rapporto tra<br />

me<strong>di</strong>co, paziente e farmacista per il ruolo che assolve e per le<br />

ricadute che determina, deve evolversi verso forme <strong>di</strong> maggiore<br />

comunicazione e collaborazione che hanno come obiettivo la<br />

gestione più corretta e consapevole da parte del citta<strong>di</strong>no del<br />

proprio stato <strong>di</strong> salute e un conseguente contenimento della<br />

spesa sanitaria che grava sulla comunità. L’approccio educativo<br />

è quello maggiormente utilizzato nell’ambito della salute,<br />

poiché inteso a mo<strong>di</strong>ficare le convinzioni e i comportamenti<br />

scorretti. L’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della Sanità (OMS)<br />

definisce come scopo dell’educazione alla salute l’aiutare<br />

la popolazione ad acquisire benessere attraverso i propri<br />

comportamenti e i propri sforzi: essa si fonda, in primo luogo,<br />

sull’interesse che i singoli manifestano per il miglioramento<br />

delle loro con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita e mira a far percepire agli in<strong>di</strong>vidui,<br />

membri <strong>di</strong> una famiglia, <strong>di</strong> una collettività, <strong>di</strong> uno Stato, come<br />

i progressi della salute derivano anche dalla loro responsabilità<br />

in<strong>di</strong>viduale.<br />

L’impegno a fornire corrette informazioni ai ragazzi su come<br />

assumere e conservare i farmaci, sugli effetti benefici ma anche<br />

potenzialmente tossici che essi possono avere, è fondamentale<br />

per formare degli adulti consapevoli. È in<strong>di</strong>spensabile sviluppare<br />

la cognizione che si debba ricorrere al farmaco quando sia<br />

veramente necessario e secondo precise e specifiche modalità.<br />

Farmaci dunque e non “caramelle”, utilizzando il titolo <strong>di</strong> uno<br />

dei percorsi realizzati nelle scuole, che interagiscono con il<br />

nostro organismo in modo terapeutico o “nocivo”. L’obiettivo<br />

che si aggiunge all’educazione dello studente è raggiungere<br />

le famiglie, portando alcune informazioni basilari anche ai<br />

genitori e ai nonni.<br />

I progetti e le idee sono molteplici, la finalità <strong>di</strong> tutte le<br />

iniziative è stata quella <strong>di</strong> sviluppare, in accordo con quanto<br />

specificatamente previsto dal Contratto <strong>di</strong> Servizio, una<br />

corretta educazione all’uso del farmaco nei citta<strong>di</strong>ni del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

TEMI E OBIETTIVI<br />

• “La pillola va giù…” uso e conservazione dei farmaci<br />

• Vecchi rime<strong>di</strong>: quando i farmaci erano “robe da ricchi”<br />

• Millemolecole: effetti terapeutici e tossici dei farmaci<br />

• I Semplici: le più comuni piante me<strong>di</strong>cinali, scienza e tra<strong>di</strong>zione<br />

• Microbi: igiene e <strong>di</strong>sinfezione<br />

• La vittoria gonfiata: farmaci e sport, il fenomeno doping<br />

• Bacco tabacco e… Storia, uso e tossicità <strong>di</strong> sostanze che danno <strong>di</strong>pendenza<br />

• Sorri<strong>di</strong>: alcuni consigli <strong>di</strong> educazione dentale<br />

LE SCUOLE COINVOLTE<br />

ELEMENTARI: 30 CLASSI, 650 STUDENTI<br />

• Monte Bianco<br />

• Chimera<br />

• S. Tani<br />

• In<strong>di</strong>catore<br />

• Orciolaia<br />

• Convitto Nazionale<br />

• Chiassa Superiore<br />

• Santa Firmina<br />

• Masaccio<br />

MEDIE: 72 CLASSI, 1.000 STUDENTI<br />

• Pier della Francesca<br />

• Vasari<br />

• IV novembre<br />

• Rigutino<br />

• Severi<br />

• Cesalpino<br />

• Margaritone<br />

SUPERIORI: 22 CLASSI E 400 STUDENTI<br />

• Istituto superiore V. Colonna<br />

• Istituto d’arte Pier della Francesca<br />

• Arte della moda e costumi teatrali<br />

• Arte dei metalli e dell’oreficeria<br />

• I.T.S.A.S<br />

• Liceo d’arte : rilievo e catalogazione dei beni culturali<br />

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52 53


ENTRO STORICO<br />

la tua città, la città <strong>di</strong> tutti!<br />

ad A. Tavanti<br />

come e quando<br />

conferire i rifiuti<br />

nel centro storico<br />

Caro citta<strong>di</strong>no,<br />

chie<strong>di</strong>amo la sua collaborazione per l’igiene e il decoro del<br />

centro storico.<br />

In questa zona, dove non si possono posizionare i cassonetti, non tutti<br />

rispettano gli orari <strong>di</strong> conferimento dei rifiuti e questo determina problemi<br />

<strong>di</strong> igiene e compromette l’immagine della nostra città.<br />

Il comportamento scorretto <strong>di</strong> alcuni danneggia quin<strong>di</strong> un<br />

patrimonio <strong>di</strong> tutti.<br />

Ricor<strong>di</strong>amo che il rispetto degli orari non è soltanto una questione <strong>di</strong><br />

civiltà, ma è anche un obbligo dettato da due or<strong>di</strong>nanze del <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> del 2005 e del 2008 la cui violazione è punita con sanzione<br />

amministrativa.<br />

COME CONFERIRE<br />

Il sacchetto a perdere deve essere lasciato sul piano stradale<br />

in maniera or<strong>di</strong>nata, senza fare cumuli ed in maniera<br />

facilmente in<strong>di</strong>viduabile da parte degli operatori <strong>di</strong> Aisa.<br />

COSA E QUANDO CONFERIRE<br />

RIFIUTI INDIFFERENZIATI:<br />

Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato<br />

la mattina dalle 6 alle 10<br />

CARTA E MULTIMATERIALE:<br />

Martedì e Venerdì la mattina dalle 6 alle 10<br />

CONFERIMENTO VIETATO<br />

LA DOMENICA<br />

E I GIORNI FESTIVI<br />

AISA<br />

On line il nuovo sito AISA<br />

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54 55


ENERGIA ENERGIA<br />

Investimenti per 90 milioni Energicamente 3<br />

Le aziende aretine <strong>di</strong> Servizi Pubblici Locali: 1000 <strong>di</strong>pendenti, oltre 230 milioni <strong>di</strong> euro<br />

<strong>di</strong> fatturato l’anno. Previsti investimenti nel 2009-2010 per 90 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Erogano servizi fondamentali per i citta<strong>di</strong>ni ma sono anche<br />

imprese a tutti gli effetti che danno occupazione, che hanno<br />

forti fatturati e che, soprattutto, investono sul territorio aretino.<br />

Sono le aziende <strong>di</strong> Servizi Pubblici Locali ed a testimonianza<br />

della loro crescita e forza, per la prima volta un rappresentante<br />

della Cispel siede nel Consiglio della Camera <strong>di</strong> Commercio<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. La Cispel è l’associazione delle imprese <strong>di</strong> servizio<br />

pubblico che operano nel territorio e che gestiscono servizi<br />

a rilevanza economica come il servizio idrico, quello <strong>di</strong><br />

igiene ambientale, il gas, il trasporto pubblico su gomma e<br />

altri servizi come le farmacie comunali, l'e<strong>di</strong>lizia pubblica, la<br />

cultura, gli istituti <strong>di</strong> assistenza alla persona, le aziende sanitarie<br />

e ospedaliere. In provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> le aziende sono molte e<br />

aderiscono non solo a Cispel ma anche, in relazione alla loro<br />

attività, a FederUtility, Federambiente e Asstra. Sono Atam,<br />

Lfi, <strong>Arezzo</strong> Casa, Coingas, Estra, <strong>Arezzo</strong> Multiservizi, Nuove<br />

Acque, Csa e Aisa. Il rappresentante Cispel nel Consiglio della<br />

Camera <strong>di</strong> Commercio è Alberto Ciolfi, Presidente <strong>di</strong> Coingas<br />

ed Estra.<br />

“Le aziende <strong>di</strong> Servizi Pubblici Locali hanno cambiato<br />

pelle – <strong>di</strong>chiara Ciolfi. Non sono più il braccio operativo<br />

dei Comuni. Sono <strong>di</strong>ventate esse stesse delle vere imprese<br />

industriali che si misurano quoti<strong>di</strong>anamente nel mercato. La<br />

loro caratteristica principale è che sono imprese anti-cicliche,<br />

e cioè risentono in modo in<strong>di</strong>retto della crisi economica in<br />

atto e sono in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> garantire un notevole flusso <strong>di</strong><br />

investimenti produttivi ed elevare ulteriormente la qualità della<br />

infrastrutturazione del territorio. Infrastrutture più efficienti<br />

rendono più competitivo il sistema economico locale”.<br />

Le imprese aretine <strong>di</strong> servizi pubblici locali contano circa<br />

1.000 <strong>di</strong>pendenti e hanno un fatturato annuo complessivo che<br />

supera i 235 milioni <strong>di</strong> euro <strong>di</strong> fatturato. E non si sottraggono<br />

alle proprie responsabilità: “per il biennio 2009-2010 – ricorda<br />

Ciolfi – prevedono investimenti per oltre 90 milioni <strong>di</strong> euro<br />

sui settori dell’energia e ambiente, sul sistema idrico e della<br />

depurazione, sull’igiene urbana e sui cimiteri, sui trasporti<br />

pubblici, sui parcheggi e sull’e<strong>di</strong>lizia residenziale pubblica.<br />

Questa notevole mole <strong>di</strong> investimenti consentirà <strong>di</strong> mantenere<br />

e ampliare un indotto che interessa molte aziende industriali<br />

e artigianali della provincia aretina tesa, in primo luogo, al<br />

rafforzamento del sistema produttivo e manifatturiero per<br />

garantire uno sviluppo sostenibile. Nelle politiche <strong>di</strong> contrasto<br />

agli effetti devastanti della crisi economica in atto, le aziende<br />

<strong>di</strong> servizi pubblici locali possono attenuare gli effetti ed i rischi<br />

per la coesione sociale”.<br />

Le classi e le scuole premiate. Iniziativa <strong>di</strong> Coingas, <strong>Comune</strong> e Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Si è svolta a maggio la terza e<strong>di</strong>zione della Festa dell’Energia e<br />

cioè Energicamente 3. Appuntamenti in piazza della Libertà,<br />

nel Palazzo del <strong>Comune</strong> e in quello della Provincia e, infine,<br />

in piazza San Francesco. La giornata è stata organizzata dai<br />

due enti locali insieme a Coingas e Legambiente e, come ogni<br />

anno, ha presentato i risultati della campagna informativa sul<br />

risparmio domestico e le energie rinnovabili rivolta alle scuole<br />

me<strong>di</strong>e inferiori e superiori del territorio.<br />

In Sala dei Gran<strong>di</strong> sono state premiate le classi e le scuole<br />

che hanno partecipato al Concorso fotografico e video dal<br />

tema: "La rappresentazione dell'energia nelle sue espressioni".<br />

Sempre in Sala dei Gran<strong>di</strong> si è tenuta la Lectio Magistralis "Il<br />

futuro dell'energia solare" che ha avuto come relatore Alfredo<br />

Fontanella, del progetto termo<strong>di</strong>namico Enea. Durante<br />

la mattina è stato possibile visitare l'esposizione dei lavori<br />

realizzati dalle classi partecipanti a Energicamente 3, raccogliere<br />

e visionare materiali sul risparmio energetico e sulle energie<br />

rinnovabili a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutte le classi che parteciperanno<br />

all’iniziativa.<br />

Nel pomeriggio al Caffè dei Costanti <strong>di</strong> Piazza San Francesco<br />

si è svolto l'incontro <strong>di</strong>battito "<strong>Arezzo</strong>, l'energia del territorio:<br />

Arti, Architettura e Letteratura". La Festa è stata anche<br />

l’occasione per presentare il progetto definitivo della Casa<br />

dell'Energia che verrà realizzata da Coingas e <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong> nei locali dell'ex-Fonderia Bastanzetti.<br />

Scuole premiate CONCORSO FOTOGRAFICO<br />

I premiato Sc. Me<strong>di</strong>a Piero della Francesca <strong>Arezzo</strong><br />

II premiato Ist. Compr. Ambra Ambra<br />

III premiato Sc. Me<strong>di</strong>a Cesalpino <strong>Arezzo</strong><br />

PREMIAZIONI CONCORSO VIDEO<br />

I premiato Liceo Sc. "F. Re<strong>di</strong>" <strong>Arezzo</strong><br />

II premiato IPSAA "Camaiti" Pieve S. Stefano<br />

COINGAS, ENERGIA PER L’AMBIENTE<br />

Coingas premiata a Firenze nel corso della settima e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

Terrafutura, la mostra convegno internazionale de<strong>di</strong>cata alle<br />

buone pratiche <strong>di</strong> vita, <strong>di</strong> governo e d’impresa verso un futuro<br />

equo e sostenibile.<br />

A Coingas è stata riconosciuta, nei suoi 35 anni <strong>di</strong> storia,<br />

una costante attenzione ai temi dell’ambiente e delle energie<br />

rinnovabili. E una cura particolare alla formazione dei giovani<br />

su questi temi con progetti come “Energicamente” e con la<br />

costruenda Casa dell’Energia ad <strong>Arezzo</strong><br />

56 57


FIERA ANTIQUARIA<br />

L’antiquariato ha un futuro in piazza<br />

Pubblicati gli atti del convegno nazionale del giugno scorso ad <strong>Arezzo</strong>. Nel futuro ci sono anche proposte professionali per i giovani<br />

A quasi un anno <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dal convegno nazionale “Per una<br />

visione dell’antiquariato in piazza”, coor<strong>di</strong>nato dal professor<br />

Antonio Paolucci e a cui hanno partecipato i maggiori esperti<br />

italiani del settore (ve<strong>di</strong> a fianco), sono stati pubblicati gli atti<br />

della giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dello scorso 28 giugno in un volume<br />

e<strong>di</strong>to dalla casa e<strong>di</strong>trice EDICIT, specializzata in libri d’arte.<br />

La pubblicazione (pp 224), a cura <strong>di</strong> Elisabetta Giudrinetti e<br />

Pierluigi Puglisi, ospita non solo le relazioni del convegno ma<br />

anche la più recente normativa in materia, oltre a ripercorrere<br />

le tappe salienti della storia della Fiera Antiquaria; il tutto<br />

arricchito con molte foto (realizzate da Luca Calugi, Andrea<br />

Fortuna, Gino Perticai, Massimiliano Puglisi, Pierluigi Puglisi<br />

e Alessia Ricciar<strong>di</strong>) rappresentanti la Fiera stessa.<br />

Una pubblicazione, come <strong>di</strong>ce il presidente Paolo Nicchi<br />

nella presentazione, con la quale "abbiamo sì voluto fare il<br />

punto sull'antiquariato in piazza, ma anche offrire una serie <strong>di</strong><br />

riflessioni sul mondo dell'antiquariato in<strong>di</strong>rizzate soprattutto<br />

alle nuove generazioni perché sappiano coltivare la passione -<br />

vera, autentica - verso questo universo, così particolare e così<br />

intrigante, e perché possano essere strumento <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione<br />

della cultura dell'antiquariato a salvaguar<strong>di</strong>a della nostra<br />

identità culturale".<br />

“Attraverso il convegno, come si evince dalla pubblicazione<br />

- continua Nicchi - abbiamo cercato <strong>di</strong> capire se nell’epoca<br />

delle ven<strong>di</strong>te online possa esistere ancora uno spazio per la<br />

ricerca attenta e personale del pezzo d’epoca e se la grande<br />

sfida, culturale prima ancora che economica, che il mondo<br />

dell’antiquariato ha lanciato al mondo della globalizzazione<br />

potrà essere vinta o meno. Abbiamo ascoltato gli operatori per<br />

capire il mercato dal <strong>di</strong> dentro e, soprattutto, abbiamo riba<strong>di</strong>to<br />

a gran voce il concetto <strong>di</strong> qualità”.<br />

Il libro può essere acquistato <strong>di</strong>rettamente in occasione delle<br />

e<strong>di</strong>zioni della Fiera o nelle librerie <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> (€ 20) e fino<br />

all’e<strong>di</strong>zione della Fiera <strong>di</strong> settembre 2009 costituirà uno<br />

strumento <strong>di</strong> solidarietà, in quanto i proventi ricavati dalla<br />

ven<strong>di</strong>ta andranno a favore del fondo aperto dal ministero per<br />

i Beni e le Attività Culturali per restaurare l’antico e prezioso<br />

patrimonio culturale abruzzese duramente colpito dal recente<br />

terremoto del 6 aprile scorso.<br />

AL CONVEGNO UNA TASK FORCE DI ESPERTI<br />

Nel mondo globalizzato c’è ancora un futuro per l’antiquariato<br />

in piazza?<br />

La passione per la trouvaille è un’emozione insostituibile per<br />

il mercato dell’arte e per la <strong>di</strong>fesa dell’identità culturale, senza<br />

limiti <strong>di</strong> tempo né <strong>di</strong> spazio.<br />

Come conservarla e tutelarla? Come proporla alla nuova<br />

generazione?<br />

Ne hanno <strong>di</strong>scusso, ad <strong>Arezzo</strong>, in occasione del convegno “Per<br />

una visione dell’antiquariato in piazza. Quaranta anni <strong>di</strong> Fiera<br />

Antiquaria”:<br />

Antonio Paolucci, presidente del Comitato scientifico del<br />

Quarantennale della Fiera Antiquaria<br />

Paolo Nicchi, presidente dell’associazione Fiera Antiquaria<br />

Giovanni Pastore, vicecomandante del Nucleo <strong>di</strong> Tutela del<br />

Patrimonio Culturale<br />

Fabrizio Lemme, avvocato e docente universitario<br />

Lucio Misuri, responsabile marketing Banca Etruria<br />

Giovanni Pratesi, presidente Associazione Antiquari d’Italia<br />

Mauro Ricci, consigliere regionale Toscana<br />

Pierluigi M. Puglisi, presidente Comitato Tecnico associazione<br />

Fiera Antiquaria<br />

Paolo Manazza, giornalista specializzato in economia dell’arte<br />

Giancarlo Graziani, presidente Associazione Italiana per l’Art<br />

Advisory<br />

Carlo Teardo, presidente Federazione Italiana Mercanti<br />

d’Arte<br />

Piero Ducci, assessore attività produttive comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Isabella Brega, giornalista - caporedattore Qui Touring<br />

58 59


INFORMATI E PARTECIPA Al BILANCIO<br />

PARTECIPATIVO DEL COMUNE DI AREZZO<br />

Una parte delle risorse del bilancio comunale verranno messe a <strong>di</strong>sposizione dei<br />

citta<strong>di</strong>ni che potranno stabilire come investirle.<br />

Per scegliere le prioritˆ <strong>di</strong> investimento nelle tre circoscrizioni interessate<br />

saranno organizzate assemblee <strong>di</strong> informazione e serate <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione.<br />

Assemblee Pubbliche<br />

<strong>di</strong> presentazione<br />

Per informazioni e materiali:<br />

Presso lÕURP del <strong>Comune</strong><br />

Piazza della Libertˆ 1 - tel. 0575 377695<br />

20 maggio ore 21 11 giugno ore 18.00-22.00<br />

Presso sede Circoscrizione 4 Giotto,<br />

p.za Giotto 2<br />

26 maggio ore 21<br />

27 maggio ore 21<br />

Serate tematiche<br />

26 giugno ore 18.00-22.00<br />

19 giugno ore 18.00-22.00<br />

Per le serate tematiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione sarˆ offerto un piccolo buffet<br />

con prodotti a chilometro zero.<br />

www.comune.arezzo.it/ioconto<br />

Presso sede Circoscrizione 2 Fiorentina,<br />

via Fiorentina 329<br />

Presso Ciroscrizione 6 Palazzo del Pero,<br />

Centro sociale Valcerfone<br />

ioconto@comune.arezzo.it<br />

Autorità Regionale<br />

per la Partecipazione<br />

Presso le Circoscrizioni interessate<br />

(Giotto, Fiorentina, Palazzo del Pero)<br />

Presso lÕ Assessorato alla Partecipazione e Decentramento<br />

tel. 0575-377689; 0575-377627<br />

AREZZO<br />

Il bilancio partecipativo<br />

L’esperienza della Circoscrizione 3 Saione<br />

Il Bilancio Partecipativo è un metodo <strong>di</strong> lavoro adottato dalla<br />

Circoscrizione 3 Saione dall’anno 2005. Ha inizio nel mese <strong>di</strong><br />

giugno con la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutte le iniziative, con<strong>di</strong>zioni<br />

logistiche e attività informative che precedono il percorso,<br />

prosegue nei mesi <strong>di</strong> luglio e settembre con l’in<strong>di</strong>zione delle<br />

assemblee, fino alla stesura e approvazione della delibera <strong>di</strong><br />

programma che avviene alla fine del mese <strong>di</strong> novembre. Nel<br />

corso dell’anno successivo si svolgono i Tavoli <strong>di</strong> Progettazione<br />

Partecipata per la realizzazione delle priorità votate in assemblea<br />

e per l’ attuazione degli interventi programmati<br />

CHI PUò PARTECIPARE<br />

La partecipazione è un <strong>di</strong>ritto della popolazione della<br />

Comunità, nella quale sono compresi:<br />

a) i citta<strong>di</strong>ni residenti nella Circoscrizione 3 Saione che hanno<br />

compiuto se<strong>di</strong>ci anni <strong>di</strong> età;<br />

b) le persone non residenti, che esercitano nella circoscrizione<br />

stabilmente la propria attività <strong>di</strong> lavoro, professionale e<br />

impren<strong>di</strong>toriale, scolastica e <strong>di</strong> tempo libero.<br />

SU COSA SI PARTECIPA<br />

La partecipazione ha lo scopo <strong>di</strong> definire il programma <strong>di</strong><br />

interventi e iniziative della circoscrizione su problematiche che<br />

riguardano <strong>di</strong>rettamente il territorio circoscrizionale, ma che<br />

possono coinvolgere anche l’amministrazione comunale e/o<br />

altri enti e aziende. In questo senso le proposte emerse nelle<br />

assemblee sono sud<strong>di</strong>vise:<br />

interventi <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> interesse<br />

circoscrizionale: interventi che la Circoscrizione può realizzare<br />

con le proprie risorse e strutture tecniche a <strong>di</strong>sposizione<br />

interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> interesse<br />

circoscrizionale: interventi che la Circoscrizione può realizzare<br />

con le proprie risorse e strutture tecniche a <strong>di</strong>sposizione<br />

interventi <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> competenza<br />

comunale: interventi che per la loro rilevanza, l’impegno<br />

economico e la competenza sono <strong>di</strong> responsabilità del<br />

<strong>Comune</strong><br />

segnalazioni: interventi <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong> altri uffici comunali<br />

(Ufficio del Traffico, Polizia Municipale, Ufficio Ambiente,<br />

Politiche Sociali ) o <strong>di</strong> altre aziende e/o enti pubblici (Provincia,<br />

Etruria Mobilità, Nuove Acque, Fraternita dei Laici, Azienda<br />

Multiservizi, Azienda USL 8)<br />

iniziative sociali, culturali, sportive, sanitarie <strong>di</strong> tempo libero:<br />

interventi che la circoscrizione può realizzare <strong>di</strong>rettamente, in<br />

compartecipazione con altri soggetti, in collaborazione con<br />

l’amministrazione comunale.<br />

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AREZZO<br />

Estate, stagione <strong>di</strong> mostre<br />

I principali appuntamenti dei prossimi mesi nella Galleria comunale d’arte contemporanea<br />

Armo<strong>di</strong>o: segrete esistenze. Da mercoledì 1 luglio,<br />

a domenica 26 luglio (1 piano). A cura <strong>di</strong> Giovanni<br />

Faccenda, con il contributo poetico <strong>di</strong> Fabio Migliorati –<br />

Galleria Spagnoli (Firenze). Catalogo con testo critico <strong>di</strong><br />

Giovanni Faccenda e poesia <strong>di</strong> Fabio Migliorati.<br />

Con il Patrocinio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

Star interactive 2 - Vincenzo Marsiglia. Da sabato<br />

27 giugno a domenica 26 luglio (2 piano). A cura <strong>di</strong><br />

Fabio Migliorati e Livia Savorelli – Galleria Alexander<br />

Alvarez (Alessandria). Catalogo con testo critico <strong>di</strong><br />

Marcello Carriero e Viviana Siviero.<br />

Con il Patrocinio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

RoundTrip: Comme<strong>di</strong>a. L’opera <strong>di</strong> Li<strong>di</strong>a Bachis.<br />

Da venerdì 31 luglio a domenica 13 settembre (1 piano).<br />

A cura <strong>di</strong> Fabio Migliorati – Next Art Gallery (<strong>Arezzo</strong>/<br />

Bergamo). Catalogo con testo critico <strong>di</strong> Fabio Migliorati.<br />

Con il Patrocinio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e della Regione<br />

Toscana.<br />

Passo come un'ombra in un mondo <strong>di</strong><br />

apparenza. L’opera <strong>di</strong> Pierluigi Febbraio.<br />

Da venerdì 31 luglio a domenica 6 settembre (2 piano).<br />

A cura <strong>di</strong> Fabio Migliorati – Galleria Romberg (Roma/<br />

Latina). Monografia con testo critico <strong>di</strong> Fabio Migliorati,<br />

Gianluca Marziani, Viviana Siviero, Matteo Galbiati.<br />

Con il Patrocinio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e della Regione<br />

Toscana.<br />

Angiolo Volpe e Walter Lazzaro: per una poetica<br />

del silenzio. Da sabato 19 settembre a domenica 1<br />

novembre (1 piano). A cura <strong>di</strong> Giovanni Faccenda,<br />

il contributo poetico <strong>di</strong> Fabio Migliorati – Galleria<br />

Corsi (Milano). Catalogo con testo critico <strong>di</strong> Giovanni<br />

Faccenda e poesia <strong>di</strong> Fabio Migliorati.<br />

Con il Patrocinio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

Marcello Scuffi. Da giovedì 24 settembre a domenica<br />

1 novembre (2 piano). A cura <strong>di</strong> Giovanni Faccenda,<br />

il contributo poetico <strong>di</strong> Fabio Migliorati – Galleria<br />

Orler (Venezia). Catalogo con testo critico <strong>di</strong> Giovanni<br />

Faccenda e poesia <strong>di</strong> Fabio Migliorati.<br />

Con il Patrocinio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

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DCOOS4214<br />

Aut. n” NAZ/381/2008

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