Taddei XP 7 - Antichità e Tradizione Classica
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LA COLONNA DI ARCADIO A COSTANTINOPOLI 53<br />
basso» dei drammatici avvenimenti della IV Crociata: Li estoire de chiaus<br />
qui conquisent Constantinoble, scritto in antico francese prima del 1216,<br />
contiene un resoconto autoptico dei mirabilia della città con la descrizione<br />
delle colonne del Tauros e dello Xerolophos. Per Robert si tratta<br />
di due fra le più grandi meraviglie della città: il diametro del fusto delle<br />
due colonne gemelle è pari a tre volte la lunghezza di un braccio umano<br />
e la loro altezza raggiunge le 50 toises, ovvero circa 90 m (!). Scale interne<br />
(huis) consentivano di salire in cima ai capitelli delle due colonne, ove, a<br />
quanto pare, si erano installati degli eremiti, costruendosi dei piccoli<br />
ripari 45 .<br />
A questo punto si rileva, paradossalmente, come il capitolo 92 della<br />
Estoire di Robert de Clari, dedicato appunto alle due colonne di Costantinopoli<br />
e alla chiesa delle Blacherne, non fornisca in effetti alcuna informazione<br />
sul reale aspetto delle due coclidi di Teodosio I e di Arcadio,<br />
preferendo documentare la tradizione delle profezie incise nei bassorilievi:<br />
sul fregio a spirale delle due colonne erano non solamente raffigurati,<br />
ma anche «descritti a guisa di profezia» (escrites par prophetie) tutti gli<br />
avvenimenti della storia della città, sia quelli trascorsi sia quelli futuri;<br />
questi ultimi non sarebbero conoscibili prima del loro avverarsi: al contrario,<br />
una volta accaduti, è possibile decifrarne la predizione osservando<br />
i rilievi delle colonne del Tauros e dello Xerolophos; ciò spiega la grande<br />
affluenza di popolo che Robert afferma verificarsi ogniqualvolta un<br />
evento particolarmente sentito necessita di essere «riconosciuto» fra le<br />
predizioni delle colonne. Persino l’assedio dei Franchi, gli «uomini alti<br />
venuti da Occidente, rasati con coltelli di ferro» è testimoniato sui rilievi<br />
delle colonne: a loro appartengono le navi raffigurate sui fregi teodosiani<br />
e, vicino alle navi, è incisa la profezia del loro assalto fatale 46 .<br />
45 «Encore i avoit il ailleurs en la chite une greigneur mervelle; que il i avoit II.<br />
colombes [sic]; si avoit bien cascune III. brachies a homme de groisseur, et si avoit<br />
bien L. toises de haut, et seur cascune de ches colombes manoit uns hermites lassus<br />
en petis habitaclis qui i estoient, et si i avoit huis par dedens les colombes, par ou on<br />
i montoit»: ROBERT DE CLARI, La prise de Constantinople, XCII (ed. Ch. HOPF,<br />
Chroniques gréco-romanes inédites ou peu connues, Berlin 1873, p. 70); cf. Robert of Clari,<br />
The Conquest of Constantinople; translated with introduction and notes by E. HOLMES<br />
MCNEAL, New York 2005, p. 111 n. 117; J.P.A. VAN DER VIN, Travellers to Greece and<br />
Constantinople. Ancient Monuments and Old Traditions in Medieval Traveller’s Tales, II,<br />
Leiden 1980 (Uitgaven van het Nederlands Historisch-Archaeologisch Instituut te<br />
Istanbul, 49), p. 550.<br />
46 «Par dehors ches columbes si estoient pourtraites et escrites par prophetie<br />
toutes les aventures et toutes les conquestes qui son avenues en Coustantinoble, ne<br />
qui avenir i devoient ne ne pooit on savoir l’aventure devant la qu’ele estoit avenue.