verbale 23 aprile - Comune di Baranzate

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che la relazione sia contraddittoria, una commistione assurda, una relazione pasticciata e spero che non sia poco. Perché, parlando di trasversalità in questa relazione di cultura forse si parla poco ma si parla soprattutto di sociale e poi nel sociale c’è un di cui di questa relazione, un pezzo di questa è stata riportata di là. Io gradirei, se me lo posso permettere, di vedere relazioni distinte, si parla di diritto allo studio, parliamo di diritto alla studio invece qui per farvi un esempio si parla di giovani si parla di anziani autosufficienti e non e si parla di adulti in difficoltà e poi si parla di altre cose che hanno a che fare, molto più col sociale che col … Ecco allora qui ci sono dicevo delle grosse contraddizioni, prendiamo la prima, si dice: “vogliamo andare fuori, uscire dalla logica pura dell’assistenzialismo puro per tornare poi su un piano un po’ più ragionevole delle cose da investire e da potenziare”. Allora se qui si parla di assistenzialismo vedremo come in contraddizione con quella che è stata, non so perché e chi gliel’abbia mai concesso, chiamare i servizi sociali, solidarietà sociale. Io vorrei che qui qualcuno mi spiegasse il senso, perché parlare di solidarietà sociale per un ente, per un istituzione, le istituzione non fanno beneficenza, non fanno assistenzialismo. Solidarietà vuol dire che quella che esiste tra soggetti, tra persone, solo da un punto di vista morale, da un punto di vista amicale, da un punto di vista della fratellanza. Se questo comune si è aperto così tanto di voler abbracciare fraternamente tutti i cittadini baranzatesi, io sono molto contento ma credo che non lo farà e non debba farlo., perchè lasciamo questo alle parrocchie, lasciamo questo alle associazioni. In un istituzione si può al massimo parlare di un’altra cosa che non è la solidarietà ma che va sotto un altro nome. E allora sussidiarietà invece ha un senso, perché un ente un’istituzione può promuovere, può erogare dei sussidi e questo è il compito dell’istituzione Quindi ritorniamo per cortesia, se non vogliamo farci ridere dietro ai servizi sociali, servizi sociali alla persona, servizi sociali alla famiglia, ma servizi sociali sono, perché il comune di solidarietà non ne fa e non ne farà mai. Quindi io volevo essere un po’ benevolo però ecco, si parla di investimenti nella cultura io però non trovo cifre allocate nella voce di sviluppo, qui altro chiarimento a me necessario, trovo nella tabella degli impieghi che la spesa corrente è di mille, 1.069.100 questo numero lo trovo sia nella spesa corrente e sia nelle spese per investimento, allora qui non capisco, io le tabelle non sono bravissimo, non sono un ragioniere però credo che qui l’idea è quella di dire noi abbiamo questi soldi per la spesa, ma io la posso anche, si diceva anche nella relazione, non è improprio dire che questo possa essere anche un investimento ma tutte le spese se fatte bene e se hanno utilità sono anche una parte investimento, no? Qui però è una forzatura, io spero sia un refuso e non . Bene allora tornando al sociale, volevo, io qua mi sono già confrontato con il preposto questa attività dicendo ma ho avuto delle notizie come penserà il comune, nell’ambito della commissione bilancio, abbiamo notizie che i vecchietti che hanno la sfortuna di essere ricoverati in una struttura residenziale, la loro casa diventa la seconda casa perché sono obbligati a prendere la residenza e quindi allora la legge considera la casa propria, l’unica, come seconda casa e lo stato siccome ha la mano lunga, una lunga e l’altra un pò più corta è arrivato anche a fare questo discorso con gli stranieri, ha detto agli stranierei, cari stranieri se voi avete una casa nel paese d’origine pagate e qui è giusto, per gli stranieri due volte giusto, qui magari c’è qualcuno che applaude. E poi abbiamo, abbiamo altre notizie, no, allora qui mi è stato risposto, ma se lo stato ha deciso così e così sia, e va beh, a ma se lo stato ha deciso così e vero che così sia però se noi abbiamo degli sfortunati, disgraziati prima o poi le vedremo passare dai servizi sociali, quindi non dobbiamo dire che lo stato ha sbaglia, ci penserà lui, dobbiamo pensarci anche noi e allargando il problema, vediamo un po’ cosa c’è dietro l’angolo e cosa ci può arrivare in casa, in casa ci arriverà tra un po’ quei cittadini onesti che fanno il lavoro di piccoli imprenditori o di artigiani che alcuni si ammazzano e hanno risolto il problema per tutti, altri non si ammazzano e verranno ai servizi sociali e non so se i servizi sociali qualcuno gli dirà no amico tu hai un reddito superiore non ti accolgo. Allora e c’è questo aspetto, c’è l’aspetto degli esodati. Cosa sono questi esodati
Gli esodati sono dei lavoratori che non sono più ne carne ne pesce e allora La Fornero si è dimenticata che a questi signori gli è stato tolto lo stipendio e non hanno un mezzo di accompagnamento alla pensione Avete ragione dopo che un movimento di persone, di lavoratori si è messo in atto e ha protestato, e dice ma state calmi che adesso vediamo che qualcosa succederà , qualcosa vi daremo. Bene qui non mi voglio allungare ma di nuove povertà, ma estremamente povere e disgraziate ce ne sono veramente tanti dietro l’angolo. Fate la grazia non solo di confermare quanto è previsto a bilancio per il sociale ma è opportuno da fare un incremento a queste spese. Poi nel sociale trovo che il totale della spesa è di 800 e rotti, allora qui, il ministro del Tesoro, il ministro del, ha detto che Monti no, Monti, il nostro Sesti, il ministro del tesoro ha detto che per il sociale abbiamo speso 1.000 circa un 1500.000 euro, e? 1.500.000 euro invece qui nella tabella degli impieghi, trovo che ce ne sono 800 e qualcosa, allora? Allora Franco, aspetta, te lo dico subito, allora quella del sociale è, si allora, no no è qui qui , allora sono a pagina, a pagina, di fronte, a ecco, no non’è questa, aspetta, eccola a pagina 59, € 867.000. Allora qui devo dedurre solo perché c’è un’esperienza pregressa, che probabilmente, se non qui mi sarei arrabbiato, avrei denunciato qualcuno, qui devo dedurre che è stata scorporata la cifra che riguarda l’asilo nido e quindi un 500 circa, mi ricordo ai miei tempi era 500 mila euro, quindi, e? No le entrate, si le entrate, si si si , le entrate, poi c’è anche la, delle entrate, no no, c’era anche l’altra degli impieghi, Sessa, e? Quella degli impieghi, Presidente : Consigliere Croce? Consigliere Croce : Si ho finito, sto dando soddisfazione all’assessore Presidente: Siamo già fuori tempo. Consigliere Croce : quella degli impieghi sono 867, adesso volevo dire, chiudo, volevo soltanto segnalare un errore, no un errore, una mancanza nei soldi assegnati alla cultura negli impieghi, negli impieghi c’è solo quello relativo al primo anno, mancano quello degli altri anni, la tabellina riporta solo per l’anno in corso, per il 2012 e non porta quello del 13 e 14. Grazie Presidente : La ringrazio consigliere Croce, altri interventi? Prego consigliere Malaspina Consigliere Malaspiana: Grazie presidente, buonasera a tutti, grazie per il pit stop. Dunque, beh innanzitutto, io ritengo che sia stato un opera piuttosto complessa realizzare, come diceva anche prima, prima di me il consigliere Rapallini, ritengo sia stata un opera piuttosto complessa realizzare, un bilancio in questo periodo comunque in un comune complesso come quello di Baranzate. Quello, una cosa che secondo me è stata fatta in parte ma dovrebbe essere, dovrebbe essere potenziata è un programma approfondito di revisione della spesa o di spending review, ma è più bello revisione della spesa, un esempio, una cosa che secondo me per quello che riguarda, per quello che riguarda Baranzate, potrebbe funzionare, che non ho sentito anche dei, dagli interventi prima dell’ass. Priscandaro che non vedo era e potrebbe essere un aggiornamento e una risistemazione dei punti luce di Baranzate che se non ho letto male dovrebbero essere una cosa come.., spavento, spia! Mi spia! Mi sento osservato speciale. Dicevo che se non leggo male dovrebbero essere, sui 940/942. Si potrebbe pensare a una serie di interventi per la sostituzione con le vecchie lampadine a incandescenza con luci a led che avrebbero una duplice valenza, sia quella di risparmiare da un punto di vista energetico, sia quella di aumentare quella che è la luminosità, quindi andare a intervenire anche su un, una parte che non è stata secondo me molto ben approfondita ma poi sarò smentito subito, che è quello che riguarda la sicurezza. Non ci dobbiamo dimenticare la differenza fra insicurezza reale e insicurezza percepita che tante volte può essere ridotta anche soltanto aumentando l’illuminazione pubblica e se questo viene fatto con vecchi impianti, chiaramente è un costo ulteriore per le casse del comune che già non navigano in acque meravigliose, se invece
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