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rad90E8F.tmp.DOC Delibera di C.C. n.180 del ... - Comune di Jesi

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OGGETTO: APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE CONSILIARI DEL 30.06.2005 –<br />

22.07.2005 E 26.07.2005<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

IL CONSIGLIO COMUNALE<br />

VISTI gli artt. 90 e 91 <strong>del</strong> regolamento <strong>del</strong> consiglio comunale;<br />

DATO ATTO che copia dei verbali <strong>del</strong>le sedute consiliari <strong>del</strong> 30.06.2005 – 22.07.2005 e<br />

26.07.2005 sono state recapitate ai Capigruppo Consiliari nei tempi e nei mo<strong>di</strong> previsti dal<br />

regolamento <strong>del</strong> Consiglio Comunale;<br />

PRESO ATTO che nessun Consigliere ha presentato osservazioni in merito;<br />

RITENUTO <strong>di</strong> dover procedere all’approvazione dei verbali relativi alle sedute <strong>di</strong> consiglio<br />

comunale <strong>del</strong> 30.06.2005 – 22.07.2005 e 26.07.2005;<br />

VISTO l’art.42 <strong>del</strong> T.U.E.L. n.267 <strong>del</strong> 18.08.2000;<br />

ACQUISITO il parere favorevole <strong>di</strong> cui all’art.49 comma 1 <strong>del</strong>la medesima legge in or<strong>di</strong>ne alla<br />

regolarità tecnica che si allega alla presente a formarne parte integrante e sostanziale;<br />

Con voti favorevoli n.19, legalmente espressi, su n.19 componenti presenti e votanti;<br />

DELIBERA<br />

1) la premessa narrativa rappresenta parte integrante e sostanziale <strong>del</strong> presente atto;<br />

2) <strong>di</strong> approvare i verbali <strong>del</strong>le <strong>del</strong>iberazioni <strong>del</strong>le sedute consiliari <strong>del</strong> 30.06.2005 – 22.07.2005 e<br />

26.07.2005;<br />

3) <strong>di</strong> dare atto che, ai sensi <strong>del</strong>la Legge n.241/90, la responsabile <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento è la Sig.ra<br />

Circolani Gianna.<br />

/Cot<br />

1


Su questo, <strong>di</strong>cevo prima, si è soffermata l’attenzione <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>le Infrastrutture e dei<br />

Trasporti, che con un decreto ministeriale <strong>del</strong> 2003 promuoveva una (inc.) circa una dozzina <strong>di</strong> aree<br />

nel centro nord inserite in quello che è stato denominato il progetto sistema e complessità<br />

territoriali, con l’obiettivo <strong>di</strong> sostenere e accompagnare operazioni <strong>di</strong> programmazione e<br />

progettazione territoriale, supportando la definizione e l’elaborazione <strong>di</strong> idee e programma volti ad<br />

agevolare lo sviluppo locale.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

COMUNE DI JESI<br />

Provincia <strong>di</strong> Ancona<br />

VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE<br />

DEL 30.06.2005<br />

2


La seduta ha inizio alle ore 17.15.<br />

E’ presente il Vice Segretario Generale Torelli Mauro.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Se<strong>di</strong>ci presenti, la seduta è valida. Nomino<br />

scrutatori i colleghi Morbi<strong>del</strong>li, Brunetti e Montali. Prima <strong>di</strong> iniziare, mi permetto innanzitutto <strong>di</strong><br />

ringraziare il collega Mazzarini, per essere stato presente ai lavori <strong>del</strong> Consiglio comunale,<br />

nonostante l’incidente che ha avuto in settimana e naturalmente associo gli auguri <strong>di</strong> pronta<br />

guarigione. Allo stesso tempo, anche se non è una consuetu<strong>di</strong>ne, comunque voglio fare, da parte<br />

<strong>del</strong>l’intero Consiglio comunale, gli auguri <strong>di</strong> buon compleanno al collega Grassetti Antonio.<br />

Colleghi, il primo punto è: “Interrogazione”, presentata dal consigliere <strong>di</strong> Alleanza Nazionale<br />

Annibale Mastri, ma dal momento che il consigliere Mastri non è presente in Consiglio comunale,<br />

passiamo al punto 2, saltiamo l’interrogazione, rammentando al gruppo <strong>di</strong> Alleanza Nazionale, al<br />

Capogruppo, che, per quanto riguarda le interrogazioni, esse non sono rinviabili e quin<strong>di</strong> il collega<br />

Mastri eventualmente dovrà ripresentare l’interrogazione per il prossimo Consiglio comunale.<br />

Entra il Segretario Generale Dott.ssa Barberini Patrizia.<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

3


COMMA N.2 – DELIBERA N.109 DEL 30.06.2005<br />

ARTICOLO 29 “STATUTO COMUNALE” E ARTICOLO 45 “REGOLAMENTI SUGLI<br />

ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE E CONSULTAZIONE DEI CITTADINI”. SURROGA DEL<br />

CONSIGLIERE STRANIERO AGGIUNTO PERTA AURELIA, A SEGUITO DI DIMISSIONI.<br />

RETTIFICA DELIBERAZIONE CC N. 62 DEL 06.05.2005<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entrano: Brazzini e Tittarelli<br />

Sono presenti in aula n.18 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Dico subito che la rettifica <strong>del</strong>la<br />

<strong>del</strong>iberazione 62 consiste in un errore amministrativo, perché il collega Gianluigi Paoletti era stato<br />

inserito erroneamente nella Seconda Commissione e quin<strong>di</strong> con la rettifica si intende mo<strong>di</strong>ficare,<br />

quin<strong>di</strong> depennare il collega dalla Seconda Commissione. Egli fa parte <strong>del</strong>la Prima Commissione.<br />

Per quanto riguarda invece la surroga <strong>del</strong> Consigliere straniero aggiunto, Perta Aurelia, proce<strong>di</strong>amo<br />

imme<strong>di</strong>atamente. Io vi comunico che la collega, la Consigliera straniera aggiunta, la signora Aurelia<br />

Perta, per motivi familiari si è trasferita a Roma, quin<strong>di</strong> ella, risiedendo attualmente a Roma e non<br />

ha possibilità <strong>di</strong> partecipare ai lavori <strong>del</strong> Consiglio comunale, ha protocollato le <strong>di</strong>missioni,<br />

rammaricandosi ovviamente <strong>del</strong>la necessità <strong>di</strong> non poter più far parte <strong>del</strong> Consiglio comunale <strong>di</strong><br />

<strong>Jesi</strong>, Con una lettera, <strong>di</strong>cevo, che è stata protocollata il 20 giugno, ha ratificato le proprie <strong>di</strong>missioni.<br />

Naturalmente, oltre a ringraziare la collega Aurelia Perta per il contributo che ella ha dato in questi<br />

anni, con un’attività intensa e anche, a mio parere, molto stimata sul piano <strong>del</strong>le competenze -<br />

almeno per quanto mi riguarda, ma sicuramente interpreto anche il sentimento <strong>del</strong>la comunità degli<br />

stranieri jesina - oltre a salutarla, auguriamo un futuro sereno a Lei e alla sua famiglia.<br />

Subentra alla collega Aurelia Perta il primo dei non eletti dei Consiglieri comunali straniero<br />

aggiunto, il collega Lassaad Hammami. Io mi auguro <strong>di</strong> aver pronunciato bene il suo nome e se non<br />

fosse così, mi scuso anticipatamente e invito ad entrare in aula il signor Lassaad Hammami e a<br />

sedersi accanto alla consigliera Meloni Rosa. Quin<strong>di</strong> il Consiglio comunale dovrà soltanto prendere<br />

atto <strong>di</strong> questa sostituzione e, nel prendere atto, naturalmente saluto, a nome <strong>del</strong>l’intero Consiglio<br />

comunale, il nuovo consigliere Lassaad Hammami, augurando al Consigliere buon lavoro e<br />

naturalmente, dal momento che egli è alla prima esperienza, potrà chiedere a me personalmente, ma<br />

anche ai colleghi <strong>del</strong> Consiglio comunale tutto, l’aiuto necessario, quin<strong>di</strong> avrà sicuramente la<br />

massima <strong>di</strong>sponibilità, oltre naturalmente al contributo e all’assistenza degli organi che sono<br />

preposti alle funzioni e ai lavori <strong>del</strong> Consiglio comunale.<br />

Comunque avremo modo e occasione <strong>di</strong> conoscerci meglio e anche <strong>di</strong> aiutarci reciprocamente per le<br />

questioni che tu inten<strong>di</strong> sottoporre all’attenzione <strong>di</strong> questo Consiglio comunale. Intanto, auguro a<br />

tutti buon lavoro e invito i Consiglieri a fare un applauso al nuovo Consigliere comunale.<br />

Quin<strong>di</strong> dobbiamo votare se non sbaglio, dottoressa, la presa d’atto <strong>del</strong>…Va bene, dottoressa,<br />

comunque è una presa d’atto, ma è opportuno comunque votare la presa d’atto, quin<strong>di</strong> apriamo le<br />

votazioni. Se non ci sono Consiglieri comunali che vogliono intervenire, apriamo le votazioni per la<br />

presa d’atto e la surroga in Consiglio comunale <strong>del</strong> Consigliere comunale straniero aggiunto.<br />

Apriamo le votazioni. Votazione aperta, votiamo il punto 2.<br />

Presenti n.18<br />

Astenuti n.18<br />

Votanti n.18<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 2 viene approvato all’unanimità, <strong>di</strong>ciotto voti a favore su <strong>di</strong>ciotto presenti.<br />

4


Prima <strong>di</strong> dare la parola al Sindaco per le comunicazione, c’è l’imme<strong>di</strong>ata esecutività sul punto 2,<br />

quin<strong>di</strong> apriamo le votazioni per l’imme<strong>di</strong>ata esecutività <strong>del</strong> punto 2 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno. Votazione<br />

aperta, colleghi.<br />

Presenti n.18<br />

Astenuti n.18<br />

Votanti n.18<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.00<br />

Imme<strong>di</strong>ata esecutività, approvata con identica votazione, <strong>di</strong>ciotto a favore su <strong>di</strong>ciotto presenti.<br />

Il Consigliere Comunale Straniero Aggiunto Hammami Lassaad entra in aula.<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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COMMA N. 3 – ATTO N.110 DEL 30.06.2005<br />

COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.18 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Prima <strong>di</strong> dare la parola al Sindaco per le<br />

comunicazioni, io volevo soltanto informare il Consiglio comunale <strong>del</strong> fatto che, riunitasi la<br />

settimana scorsa, credo, la Commissione <strong>di</strong> Controllo e Garanzia, presieduta dal collega Gioacchino<br />

Belluzzi, il Presidente ha stilato una relazione, che ha consegnato ovviamente a tutti i componenti<br />

<strong>del</strong>la Commissione; l’ha inviata a me per conoscenza e io, per conoscenza, l’ho inviata a mia volta<br />

al Sindaco e quin<strong>di</strong>, dal momento che sta entrando il collega Belluzzi… a questo punto, io stavo<br />

valutando, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> quello che abbiamo deciso in Conferenza dei Capigruppo se questa relazione il<br />

Presidente <strong>del</strong>la Commissione intenda così relazionarla, al momento <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong> bilancio<br />

consuntivo, oppure se voglia farla in questo momento, nelle comunicazioni <strong>del</strong> Sindaco. Siccome<br />

fino a questo punto il bilancio è stata la prima pratica dopo gli or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> giorno, <strong>di</strong>ciamo pure che<br />

ciò è avvenuto intorno alle ore venti, più o meno. Anche prima, sì.<br />

INTERVENTO: (Fuori microfono).<br />

Entra Belluzzi<br />

Sono presenti in aula n.19 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Va bene, forse è anche più attinente<br />

all’argomento <strong>di</strong> cui stiamo <strong>di</strong>scutendo, perciò, a questo punto, io darei la parola al Sindaco per le<br />

comunicazioni. Prego, Sindaco.<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Beh, prima <strong>del</strong>le comunicazioni che devo fare al Consiglio<br />

comunale, informandolo <strong>del</strong>l’andamento <strong>di</strong> un processo e <strong>di</strong> un progetto che si sta portando avanti e<br />

che era stato già più volte comunicato, sia al Consiglio, sia sulla stampa, ovviamente prendo lo<br />

spunto per porgere intanto i migliori auguri al nuovo Consigliere comunale aggiunto,<br />

sostanzialmente per <strong>di</strong>rgli che noi riteniamo si tratti <strong>di</strong> un lavoro molto importante per la nostra città<br />

e che vede una presenza notevole <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni e non <strong>di</strong> extracomunitari e che ha visto in tutti questi<br />

anni e non solo in questi ultimi anni, questa città molto attenta alle esigenze e ai bisogni e alle<br />

situazioni che riguardano questi uomini e donne, per garantirne e facilitarne un inserimento e<br />

un’integrazione sociali nella nostra città e credo che la presenza <strong>del</strong> Consigliere aggiunto, seppure<br />

sia ancora limitata alla semplice capacità <strong>di</strong> proposta e non <strong>di</strong> voto, tuttavia io credo che su questo<br />

poi sia necessario e sarà necessario e ce lo auguriamo tutti, che il processo avviato prosegua.<br />

Abbiamo anche presentato e poi è stata se non sbaglio, rinviata la <strong>di</strong>scussione su questo punto e<br />

quin<strong>di</strong> il prossimo Consiglio comunale affronterà anche la questione che riguarda la possibilità <strong>di</strong><br />

assegnare ai nostri concitta<strong>di</strong>ni extracomunitari la capacità <strong>di</strong> un elettorato attivo e passivo e per<br />

quanto riguarda le elezioni circoscrizionali, è un processo che sta evolvendo in maniera, a nostro<br />

avviso, positiva e che può portare sicuramente a degli ulteriori passi avanti nel processo <strong>di</strong> rapporto,<br />

<strong>di</strong> comunicazione e d’integrazione sociale nella nostra città, che è un punto importante, non solo nei<br />

rapporti <strong>di</strong> convivenza civile, ma anche nelle politiche che l’Amministrazione comunale vuole<br />

portare avanti.<br />

Quin<strong>di</strong> io rinnovo il mio augurio <strong>di</strong> buon lavoro, così come <strong>di</strong>ceva prima il Presidente e, da parte<br />

anche <strong>del</strong> Sindaco e <strong>del</strong>l’intera Amministrazione comunale, la <strong>di</strong>sponibilità e l’impegno a garantire<br />

tutto il supporto possibile per quelle che sono o che saranno le iniziative che il Consigliere vorrà<br />

proporre e far avanzare all’interno <strong>del</strong> Consiglio comunale.<br />

6


La comunicazione che io intendo fare riguarda un progetto che ci vede coinvolti e protagonisti se<br />

vogliamo, nel nostro territorio e che riguarda un progetto, appunto, come <strong>di</strong>cevo prima, che parte<br />

dal Ministero <strong>del</strong>le Infrastrutture. Più volte abbiamo detto che il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> era stato interessato<br />

e coinvolto, scelto per la sua pianificazione strategica e che, anche dal punto <strong>di</strong> vista<br />

<strong>del</strong>l’infrastrutturazione, ha visto, in uno dei tavoli che sono stati attivati nell’ambito <strong>del</strong> piano<br />

strategico, quello che riguardava il cosiddetto corridoio <strong>del</strong>lo <strong>Jesi</strong>no, uno dei Comuni scelti in Italia<br />

dal Ministero dove focalizzare l’attenzione, ma soprattutto anche un utilizzo <strong>di</strong> risorse, per garantire<br />

una progettazione <strong>di</strong> questo sistema <strong>del</strong>l’infrastrutturazione <strong>del</strong> territorio.<br />

Il progetto che noi avevamo in<strong>di</strong>viduato e focalizzato con il piano strategico aveva l’obiettivo <strong>di</strong><br />

fare rete con i soggetti <strong>di</strong>versi e afferenti, sia alle istituzioni pubbliche, sia alle agenzie tecniche e ai<br />

vari soggetti che nel territorio <strong>del</strong>la valle jesina si occupano <strong>di</strong> sviluppo industriale, logistico e<br />

infrastrutturale e <strong>di</strong> costruire alcuni scenari con<strong>di</strong>visi con questi soggetti <strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong><br />

trasformazione <strong>del</strong> territorio. Da questi primi confronti che si sono sviluppati con il piano strategico,<br />

ci si è orientati verso l’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> tre <strong>di</strong>versi temi: la riaggregazione e l’integrazione <strong>del</strong><br />

quadro conoscitivo, la valutazione integrata dei progetti già avviati e operanti e <strong>di</strong> quelli destinati a<br />

coinvolgere in un futuro vicino il territorio <strong>del</strong>la valle jesina, la definizione <strong>di</strong> un progetto generale<br />

<strong>di</strong> sviluppo in grado <strong>di</strong> governare la complessità dei problemi che sono presenti sul territorio in una<br />

prospettiva strategica <strong>di</strong> governo <strong>di</strong> area vasta.<br />

Il nostro <strong>Comune</strong> ha partecipato a questo processo e ha visto, ha ottenuto il risultato <strong>di</strong> essere<br />

inserito in questo novero <strong>di</strong> Comuni con un finanziamento <strong>di</strong> circa 540 mila Euro, che sono<br />

destinati, appunto, alla realizzazione <strong>di</strong> questo processo, che consiste in un progetto, in un<br />

programma esecutivo, denominato: “Una politica <strong>di</strong> sviluppo integrata per il corridoio jesino”, dove<br />

vengono esplicitati gli obiettivi strategici e le azioni che si intendono attuare, specificando i costi, i<br />

tempi e la modalità <strong>di</strong> attuazione. Questo programma è stato vagliato dal Ministero che lo ha<br />

approvato e assegnando le risorse che <strong>di</strong>cevo prima e attualmente i nostri uffici sono impegnati nel<br />

porre in essere le procedure <strong>di</strong> conferimento degli incarichi per le <strong>di</strong>verse progettazioni e consulenze<br />

che sono previste proprio dallo stesso programma esecutivo.<br />

Questo sostanzialmente si connota come un intervento che non è solo <strong>di</strong> progettazione, ma - come<br />

ricordavo prima – riguarda anche la capacità e la possibilità <strong>di</strong> analizzare in un’ottica complessiva e<br />

integrata tutte le varie realtà infrastrutturali che intervengono sul nostro territorio; basti pensare a<br />

quello che si sta sviluppando tra i rapporti che devono essere interconnessi tra porto, aeroporto,<br />

interporto, previsione futura <strong>del</strong>la collocazione nelle vicinanze <strong>del</strong>l’interporto <strong>del</strong>lo scalo merci, la<br />

fascia infrastrutturale viaria costituita dalla superstrada a cui si aggiunge ovviamente anche la<br />

progettazione in campo posta dallo stesso quadrilatero S.p.A.. Quin<strong>di</strong> tutto questo comporta e dà al<br />

nostro <strong>Comune</strong> una capacità e una possibilità d’intervento progettuale finanziato e quin<strong>di</strong> a costo<br />

zero per l’Ente, rispetto al quale però noi abbiamo il compito <strong>di</strong> garantire la consegna e la<br />

definizione <strong>di</strong> un progetto complessivo, in<strong>di</strong>viduandone e avendone già definiti, sia i tempi, sia i<br />

termini <strong>del</strong>la sostenibilità finanziaria.<br />

Quin<strong>di</strong> questo era un aggiornamento, rispetto a questo percorso che si è avviato ormai un anno fa e<br />

credo che fosse necessario comunque informare e comunicare al Consiglio comunale qual era lo<br />

stato <strong>del</strong>la situazione, rispetto a questo progetto.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, signor Sindaco. Dunque, io ho un<br />

intervento prenotato, collega Bravi, prego.<br />

CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Non ho capito bene qual è il Ministero che<br />

ha concesso questo… Il Ministero?<br />

INTERVENTO: Delle Infrastrutture e dei Trasporti.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Sì, allora ringraziamo pubblicamente il<br />

Ministero <strong>del</strong>le Infrastrutture, perché una volta tanto esso non ha tagliato i fon<strong>di</strong> al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>,<br />

grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Bravi. Io non ho altri<br />

interventi, quin<strong>di</strong> passiamo alle pratiche così definite or<strong>di</strong>narie.<br />

Dunque, colleghi, abbiamo deciso in Conferenza dei Capigruppo <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care, come previsto dal<br />

Regolamento, le due ore agli or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> giorno e alle mozioni. Il primo or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno che è stato<br />

proposto dal Consigliere <strong>di</strong> Alleanza Nazionale Annibale Mastri sull’opportunità <strong>di</strong> fregiare la città<br />

<strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> <strong>del</strong> titolo <strong>di</strong> “Regia” lo dobbiamo rinviare, per l’assenza appunto <strong>del</strong> proponente, quin<strong>di</strong> in<br />

questo caso non si…Prego, collega Grassetti.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (A.N.): Grazie, Presidente. Come Capogruppo io mi<br />

faccio oratore <strong>di</strong> una comunicazione che il consigliere Mastri voleva rivolgere al Consiglio<br />

comunale e la voleva rivolgere in questo senso: il consigliere Mastri è <strong>di</strong>sponibile a ritirare<br />

quest’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno se capisce, attraverso una serie <strong>di</strong> contatti, che c’è una <strong>di</strong>sponibilità alla<br />

ripresentazione <strong>di</strong> un or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, avente lo stesso tema, ma che sia con<strong>di</strong>viso dalla<br />

maggioranza e sia magari argomentato in modo più ricco o agganciato eventualmente anche ad un<br />

progetto.<br />

Quin<strong>di</strong> per quello che riguarda adesso il documento, esso viene ritirato.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Rinviato, in questo caso.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (A.N.): Rinviato?<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Sì, non è come l’interrogazione, che<br />

viene…<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (A.N.): Allora, viene rinviato, ma lascio sospesa in<br />

mezzo al Consiglio comunale questa proposta, che è <strong>del</strong> consigliere Mastri, appunto, <strong>di</strong><br />

arricchimento e dei contenuti e volendo, anche nella forma, per rendere questo atto non più <strong>di</strong> un<br />

solo gruppo o <strong>di</strong> un solo Consigliere, ma <strong>di</strong> larga parte <strong>del</strong> Consiglio comunale e se è possibile,<br />

anche <strong>di</strong> tutto quanto. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Grassetti, quin<strong>di</strong> a questo<br />

punto passiamo al punto…L’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno è stato presentato dalla Giunta comunale<br />

sull’emergenza smog e sul progetto metano.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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COMMA N. 5<br />

ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DALLA GIUNTA COMUNALE SULL’EMERGENZA<br />

SMOG – PROGETTO METANO<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Illustra l’assessore Olivi o il Sindaco<br />

sull’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno che è stato presentato dalla Giunta comunale sull’emergenza smog e sul<br />

progetto metano. Un attimo, che sta rientrando l’assessore Olivi per illustrare. L’assessore Olivi per<br />

favore se è fuori…Possiamo passare al punto 6, eventualmente in attesa…e poi ritorniamo al punto<br />

5. Sei d’accordo Bravi, eventualmente? Passiamo nel frattempo e poi ripren<strong>di</strong>amo al punto 6.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

9


COMMA N. 6 – DELIBERA N.111 DEL 30.06.2005<br />

ORDINE DEL GIORNO DEL CAPOGRUPPO DI F.I. FRANCESCO BRAVI SU ADDIZIONALE<br />

REGIONALE IRPEF (LEGGE N. 35 DEL 19.12.2001)<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entrano: Moretti e Rocchetti<br />

Esce: Lombar<strong>di</strong><br />

Sono presenti in aula n.20 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: La parola al collega Bravi per illustrare.<br />

CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie, signor Presidente. Ho presentato<br />

quest’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, perché mi risulta che ci sia stata quest’indebita appropriazione da parte<br />

<strong>del</strong>la Regione Marche <strong>di</strong> tanti sol<strong>di</strong> che sono stati, <strong>di</strong>ciamo con un termine un po’ pesante, rubati ai<br />

citta<strong>di</strong>ni marchigiani. Per favore, io vorrei vedere un po’ qualcuno che ascolta, perché<br />

probabilmente questo interessa pure i presenti in aula, visto che paghiamo tutti le tasse o quasi tutti,<br />

quin<strong>di</strong> c’è la legge regionale <strong>del</strong> 19.12.2001 con cui la Regione Marche ha proceduto ad<br />

incrementare l’ad<strong>di</strong>zionale regionale IRPEF, rispetto alla misura or<strong>di</strong>naria, portandola al 4,5% da<br />

uno 0 e 90%, 1e 40%, come risulta dalla legge <strong>del</strong> 2002.<br />

“La legge <strong>del</strong>lo Stato numero 405 <strong>del</strong> 16 novembre 2001 attribuiva facoltà alle Regioni <strong>di</strong> effettuare<br />

un simile incremento per il solo anno 2002. Secondo l’or<strong>di</strong>nanza <strong>del</strong>la Commissione Tributaria<br />

<strong>del</strong>la Provincia <strong>di</strong> Ascoli Piceno, la legge numero 35 <strong>del</strong> 19.12.2001 configurava un manifesto<br />

profilo d’illegittimità costituzionale, sia in riferimento agli articoli 117 e 119, sia all’articolo 3 <strong>del</strong>la<br />

Costituzione, sia agli articoli 6 e 41 e 120 <strong>del</strong>la Costituzione. Si chiede che l’Amministrazione<br />

comunale si renda parte attiva presso la Regione Marche, affinché venga reso noto ai citta<strong>di</strong>ni<br />

quanto essi abbiano riscosso annualmente per ogni anno dal 2003, per l’incremento <strong>del</strong>l’ad<strong>di</strong>zionale<br />

regionale IRPEF, che solleciti la Regione Marche a restituire le somme che sono state indebitamente<br />

riscosse dal 2003, a seguire in conseguenza <strong>del</strong>l’aumento <strong>del</strong>l’ad<strong>di</strong>zionale regionale e che inviti i<br />

citta<strong>di</strong>ni jesini a presentare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale <strong>di</strong> Ancona, per ottenere<br />

il rimborso dovuto”.<br />

Quin<strong>di</strong> qui ci sono vari punti da fare osservare, perché sono molto importanti. Forse se qualcuno<br />

prestasse un po’ <strong>di</strong> attenzione, potrebbe capire che nel 2002, a seconda <strong>del</strong>le aliquote che sono state<br />

<strong>di</strong>fferenziate, a seconda degli scaglioni, nelle Marche sono stati percepiti 380 miliar<strong>di</strong> in più, 380<br />

miliar<strong>di</strong> e nel 2003, 350 miliar<strong>di</strong>, nel 2004 280 miliar<strong>di</strong>. Quin<strong>di</strong> se an<strong>di</strong>amo a fare i conti, io penso<br />

che siano 900 miliar<strong>di</strong> in più <strong>del</strong> dovuto! Si riscontrano due tipi <strong>di</strong> illegittimità: primo, <strong>di</strong> tipo<br />

temporale come ho detto prima, è la legge <strong>del</strong> 16 novembre <strong>del</strong> 2001, quella che permetteva <strong>di</strong><br />

effettuare l’incremento soltanto per il 2002 e il secondo <strong>di</strong> tipo aliquota, perché l’aumento <strong>di</strong><br />

aliquota era fatto a seconda degli scaglioni, a seconda dei red<strong>di</strong>ti che risultano dal CUD. Altro<br />

errore, sembra che la Regione Marche sostenga <strong>di</strong> essere un soggetto originario <strong>di</strong> imposte, mentre è<br />

solo un soggetto derivato <strong>di</strong> imposte e quin<strong>di</strong> se la legge nazionale <strong>di</strong>ce che deve essere applicato un<br />

certo tipo <strong>di</strong> tassazione, come aveva stabilito per un solo anno, per il solo 2002, logicamente nel<br />

2003, nel 2004 e adesso nel 2005, si doveva ritornare alla tassazione iniziale. Per cui è logico che<br />

dobbiamo tutti fare un atto <strong>di</strong> riconoscimento <strong>di</strong> quest’inosservanza d’illegittimità da parte <strong>del</strong>la<br />

Regione Marche e cercare <strong>di</strong> avere un po’ <strong>di</strong> buonsenso e stimolare, incitare, invitare i citta<strong>di</strong>ni a<br />

fare domanda <strong>di</strong> ricorso, perché sono tutti sol<strong>di</strong> che ci sono stati detratti o rubati e quin<strong>di</strong> che sono<br />

stati tolti impropriamente dalla Regione Marche. Io penso che se ognuno <strong>di</strong> voi va dal proprio<br />

commercialista o si guarda la sua <strong>di</strong>chiarazione dei red<strong>di</strong>ti, potrà vedere che c’è un’aliquota che gli<br />

è stata detratta irregolarmente e illegalmente e potrà fare i suoi conti in casa, per vedere quanto<br />

probabilmente potrebbe ottenere in<strong>di</strong>etro, restituito dalla Regione se logicamente tutto procede<br />

secondo quanto dovuto.<br />

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C’è stato un ricorso da parte dei citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Ascoli Piceno, <strong>di</strong> Pesaro e <strong>di</strong> Ancona e tutt’ora siamo in<br />

attesa <strong>di</strong> sapere qual è l’esito <strong>del</strong>la Commissione Tributaria <strong>di</strong> Ascoli Piceno per la questione <strong>di</strong><br />

illegittimità che sembra comunque essere giunta a buon punto e che venga approvato quello che è<br />

stato il ricorso da parte <strong>di</strong> numerosi citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Ascoli Piceno, Pesaro e Ancona. Quin<strong>di</strong> inviterei<br />

anche i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, affinché vengano stimolati da parte <strong>del</strong> Consiglio comunale a fare questo<br />

ricorso presso gli Enti previsti e preposti a questo tipo <strong>di</strong> ricorso. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Bravi. Allora, io su questo<br />

argomento, su questo punto, non vedo prenotato nessun intervento. A questo punto, non ho nessun<br />

intervento e apriamo quin<strong>di</strong> le votazioni. Collega Brunetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I.): Grazie, Presidente. Ho rotto il ghiaccio, ma non<br />

perché, come <strong>di</strong>ce la collega Uncini, ci piaccia pagare, ma perché credo che l’istanza, l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong><br />

giorno, che è stato proposto da una forza politica in Consiglio comunale, sia da valutare, da capire e<br />

poi da giu<strong>di</strong>care accoglibile o meno. Io, sentendo anche le motivazioni e le spiegazioni che il<br />

Capogruppo <strong>di</strong> Forza Italia Bravi ha esposto, devo <strong>di</strong>re che sicuramente una Regione qualsiasi,<br />

come può essere successo alla Regione Marche, in un suo autonomo atto politico <strong>di</strong> natura<br />

finanziaria, può avere debordato i suoi poteri e le sue competenze, ma credo anche che ci siano gli<br />

organi costituzionali <strong>di</strong> controllo a far sì, che queste anomalie o se vogliamo anche errate<br />

interpretazioni <strong>del</strong>la legge o se vogliamo essere letteralmente corretti, anche con una legalità che<br />

può avere in buonafede preso un’Amministrazione e quin<strong>di</strong> una maggioranza politica <strong>del</strong>la Regione<br />

Marche. Ripeto, ci sono gli organi che sono preposti ad una valutazione <strong>di</strong> controllo e ad<br />

un’integrazione o correzione se non cassazione. Francamente se, da quello che emergerà nelle varie<br />

istanze, nelle varie se<strong>di</strong> istituzionali, circa la fattispecie che Forza Italia ci ha proposto, io credo che<br />

dovremmo tutti prendere atto <strong>di</strong> quello che succederà. Se la Regione Marche risulterà nelle<br />

se<strong>di</strong>…non lo so, io credo che questo sia un giu<strong>di</strong>zio che sicuramente può partire dalla Commissione<br />

Tributaria, però credo che debba arrivare anche ai ranghi più alti e penso anche alla Corte<br />

Costituzionale, che regoli il conflitto <strong>di</strong> attribuzione tra i vari organi <strong>del</strong>lo Stato. Credo che se la<br />

Regione Marche e quin<strong>di</strong> – ripeto – un’Amministrazione politica <strong>di</strong> centrosinistra, una maggioranza<br />

<strong>di</strong> centrosinistra, nella sua pianificazione politico-finanziaria ha commesso un errore, aggiungendo<br />

un anno ad altri anni e per la quale i citta<strong>di</strong>ni devono essere rimborsati, io credo che questo avverrà<br />

nella maniera più naturale possibile.<br />

Intanto, posso <strong>di</strong>re che sicuramente Forza Italia, nel portare in questa sede l’istanza, ha piena<br />

legittimità politica, a mio parere e quin<strong>di</strong> non ci vedrei niente <strong>di</strong> male, anzi si tratta <strong>di</strong> un contributo<br />

ad una sensibilizzazione <strong>del</strong>le se<strong>di</strong> istituzionali e <strong>del</strong>l’opinione pubblica, che sta anche<br />

all’aumentare una sorta <strong>di</strong> controllo critico e democratico da parte <strong>del</strong>la citta<strong>di</strong>nanza a fronte <strong>di</strong><br />

provve<strong>di</strong>menti che oggi potrebbero essere <strong>del</strong>la Regione Marche, ma un’altra volta potrebbero<br />

essere <strong>del</strong> Governo e un’altra volta ancora <strong>di</strong> un’altra Amministrazione <strong>del</strong>lo Stato, quin<strong>di</strong> che<br />

incentiva la vigilanza attiva da parte dei citta<strong>di</strong>ni che sono poi soggetti verso cui questi<br />

provve<strong>di</strong>menti sono detti. Quin<strong>di</strong> sotto questo aspetto, c’è una valenza positiva, anche se non ce l’ha<br />

sul piano, a mio e a nostro avviso, politico.<br />

Quin<strong>di</strong> il fatto che il Consiglio comunale <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> sostenga quest’istanza, io credo che ciò sia<br />

politicamente improprio, in quanto sicuramente nella sede istituzionale giusta, che a questo punto è<br />

sicuramente e politicamente il Consiglio regionale e l’opposizione, anche lì Forza Italia può<br />

<strong>del</strong>iberare, portare a conoscenza e illustrare questo suo provve<strong>di</strong>mento, che, ripeto, ci pare<br />

perfettamente legittimo, ma non politicamente con<strong>di</strong>visibile in questa sede, in quanto il Consiglio<br />

comunale <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, a nostro avviso, è vero che ha una titolarità piena, come forze politiche e come<br />

singoli Consiglieri a parlare <strong>di</strong> tutte quelle che sono le situazioni che possono interessare i citta<strong>di</strong>ni<br />

e quin<strong>di</strong> con una valenza non solo comunale, ma anche regionale e nazionale, però io credo che in<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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questo senso se noi sostenessimo questa mozione, non faremmo altro che un po’ svilire i nostri<br />

compiti, che non sono quelli <strong>di</strong> un organo <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione secondaria, ma sono un organo politico.<br />

Assumo quest’iniziativa politica <strong>di</strong> Forza Italia, come un elemento <strong>di</strong> sensibilizzazione, che<br />

sicuramente ha una sua positività, quin<strong>di</strong> francamente non voteremo a favore, ma contro, proprio<br />

per questa non corretta e non precisa al cento per cento sede propria come Consiglio comunale.<br />

Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Brunetti. Non ho altri<br />

interventi. Per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, il collega Bravi. Prego.<br />

CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Non avevo dubbi sul risultato <strong>del</strong>la mia<br />

richiesta per quest’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, comunque ringrazio Brunetti per aver preso la parola e per<br />

giustificare la presa <strong>di</strong> posizione contraria; non approvo, non apprezzo sicuramente il silenzio <strong>del</strong>le<br />

altre formazioni politiche, perché già fanno capire chiaramente quale…giustifico sicuramente quello<br />

che sarebbe stato l’atteggiamento <strong>del</strong> Consiglio comunale. La maggioranza sicuramente non si<br />

sarebbe posta contro la Giunta regionale, pur dovendo riconoscere che ha fatto due atti <strong>di</strong><br />

illegittimità, perché ci sono tanto <strong>di</strong> leggi che ho citato e se qualcuno, sicuramente più idoneo <strong>di</strong> me<br />

a controllare queste normative, logicamente potrà capire bene che, quanto ho affermato, rientra nel<br />

giusto, però logicamente non potevo pretendere che qualcuno dei presenti qui si schierasse contro la<br />

maggioranza <strong>del</strong>la Giunta regionale <strong>del</strong>le Marche. Quin<strong>di</strong> sapevo che sarebbe stato tutto tempo<br />

perso, però a me interesserebbe e faremmo capire alla citta<strong>di</strong>nanza che per partito preso per non<br />

andare contro le <strong>di</strong>rettive regionali, logicamente nessuno <strong>del</strong>la maggioranza jesina si azzarda a<br />

prendere posizione.<br />

Quin<strong>di</strong> faccio soltanto notare che nella tabella ad<strong>di</strong>zionale regionale all’IRPEF 2004, l’unica<br />

Regione che applica le aliquote secondo gli scaglioni dei red<strong>di</strong>ti, è quella <strong>del</strong>le Marche e il<br />

Piemonte, le Marche per 0 e 90, 1 e 40, 3 e 60 e 4% <strong>di</strong> quest’anno; il Piemonte 0 e 90 e 1 e 40 a<br />

seconda dei red<strong>di</strong>ti. Quin<strong>di</strong> mi sembra che ci sia una netta <strong>di</strong>stinzione per quello che riguarda gli<br />

scaglioni <strong>di</strong> red<strong>di</strong>ti e soprattutto per quello che riguarda l’aliquota, perché nessuna <strong>del</strong>le altre<br />

Regioni si è sognata <strong>di</strong> porre <strong>del</strong>le aliquote al <strong>di</strong> sopra <strong>del</strong>l’1 e 40. E’ vero che le Marche hanno dei<br />

grossi problemi <strong>di</strong> tipo amministrativo, che hanno un deficit mostruoso e che logicamente devono<br />

cercare qualsiasi soluzione, tassando e super tassando i citta<strong>di</strong>ni, ma fintantoché tutti sono come voi<br />

e la maggioranza, che state zitti, perché “babbo Regione” o “mamma Regione” ha stabilito che così<br />

deve essere, io penso che sia un affronto ai citta<strong>di</strong>ni jesini il fatto stesso <strong>di</strong> avere degli<br />

Amministratori comunali che, proprio per partito preso o per <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> certe posizione politiche,<br />

vanno contro gli interessi dei citta<strong>di</strong>ni stessi.<br />

Quin<strong>di</strong> buon voto e complimenti per la vostra decisione, grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Bravi. Brunetti, prego per<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I.): Grazie, Presidente, utilizzo i minuti concessi a tutti<br />

i gruppi e quin<strong>di</strong> anche al nostro, sulle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto per alcune precisazioni. Io, Bravi, non è<br />

che voti per una blindatura che mi viene dal gruppo regionale, non sarebbe neanche psicologica,<br />

perché credo <strong>di</strong> avere sempre un po’ - o perlomeno per quanto ci riguarda - una sorta <strong>di</strong> facoltà <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scernere che a volte può essere più ampia o meno ampia, però questo spirito critico ce l’abbiamo.<br />

Se poi nelle se<strong>di</strong> istituzionali e non, quin<strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zionali e quant’altro, in attivazione <strong>di</strong> tutti i<br />

meccanismi <strong>di</strong> controllo e garanzia a tutela dei citta<strong>di</strong>ni tutti, emergesse che la Regione Marche ha<br />

preso un provve<strong>di</strong>mento illegittimo e per il quale i citta<strong>di</strong>ni vanno rimborsati, <strong>di</strong>rei che hanno<br />

funzionato bene i meccanismi democratici <strong>di</strong> controllo, non avrei niente da opporre, solo il fatto che<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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siamo in una fase <strong>di</strong>versa, in una sede che non è quella giusta, perché il Consiglio comunale <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong><br />

non può, a mio avviso, a nostro avviso, invitare tutti i citta<strong>di</strong>ni ad andare nelle Commissioni<br />

Tributarie.<br />

Devo da ultimo riconfermare la nostra <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, però sinceramente per quanto riguarda<br />

il gruppo dei Socialisti Democratici e per quanto riguarda il Capogruppo Fosco Brunetti, non c’è<br />

nessuna remora reverenziale verso decisioni prese in altri contesti e anche dalla stessa maggioranza.<br />

Io cerco <strong>di</strong> mantenere sempre un certo spirito critico e una visione però <strong>del</strong>le istituzioni che non<br />

siano piegabili a questa o a quella forza, ma sono quelle che hanno un certo percorso, un’attività<br />

politica, un certo in<strong>di</strong>rizzo, una certa competenza. Ci sono <strong>del</strong>le altre competenze, degli altri<br />

meccanismi <strong>di</strong> controllo, che se attivati, poi sfoceranno in una sintesi politica e sulla quale,<br />

insomma, valuteremo senza nessuna remora <strong>di</strong> timore reverenziale verso niente e verso nessuno, qui<br />

come altrove. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Brunetti. Belluzzi, prego.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Adesso, non so se Francesco voleva<br />

<strong>di</strong>re questo, però io credo che le giustificazioni che sono state portate dal collega Brunetti in un<br />

Consiglio comunale in cui abbiamo espresso pareri, opinioni, or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> giorno in merito alla<br />

missione in Nicaragua o al popolo degli Arabi erranti in Afghanistan, credo che la proposta che è<br />

stata fatta dal collega Bravi a nome <strong>del</strong> gruppo <strong>di</strong> Forza Italia, non sia un’iniziativa assurda, anzi. Il<br />

fatto è che è sostanzialmente un invito rivolto all’Amministrazione comunale, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

da chi ci governa o al colore politico <strong>del</strong>l’istituzione <strong>di</strong> riferimento, a fare <strong>del</strong>le considerazioni serie<br />

in merito ad alcuni problemi che toccano <strong>di</strong>rettamente le tasche dei citta<strong>di</strong>ni. Vale se sbaglia Roma,<br />

ma vale anche se sbagliano le Marche. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Belluzzi. Io non ho altri<br />

interventi, colleghi, quin<strong>di</strong> metterei in votazione il punto 6, all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno <strong>del</strong> Capogruppo <strong>di</strong><br />

Forza Italia, Francesco Bravi, su ad<strong>di</strong>zionale regionale IRPERF legge 35 <strong>del</strong> 19.12.2001.<br />

Apriamo le votazioni. Votazione aperta, votiamo colleghi.<br />

Presenti n.20<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.20<br />

Favorevoli n.07<br />

Contrari n.13 (D.S. – Gregori e Meloni per D.L. La Margherita –<br />

Mazzarini per R.C. – Brunetti per S.D.I. – R.E. Lista <strong>di</strong> Pietro)<br />

Va bene. Dunque, il punto 6 viene respinto con tre<strong>di</strong>ci voti contrari e sette favorevoli.<br />

Ritorniamo al punto 5.<br />

Collega Rocchetti… Federica, fai una <strong>di</strong>chiarazione che hai fatto un errore nella votazione e poi il<br />

Segretario Generale ne terrà conto nella verbalizzazione. Prego, collega.<br />

CONSIGLIERA – FEDERICA ROCCHETTI: Correggo la mia votazione e il voto era no.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: D’accordo, quin<strong>di</strong>… scusate, colleghi.<br />

CONSIGLIERA – FEDERICA ROCCHETTI: Se fosse possibile…<br />

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PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Come no? Va bene! Allora la collega<br />

Rocchetti Federica <strong>di</strong>chiara il suo voto contrario all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno presentato dal collega<br />

Francesco Bravi.<br />

CONSIGLIERA – FEDERICA ROCCHETTI: Forza Italia, sì.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Quin<strong>di</strong> l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno presentato dal<br />

collega Francesco Bravi è stato respinto con quattor<strong>di</strong>ci voti contrari e sei favorevoli, per la<br />

precisione. E ritorniamo al punto 5.<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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COMMA N. 5 – DELIBERA N.112 DEL 30.06.2005<br />

ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DALLA GIUNTA COMUNALE SULL’EMERGENZA<br />

SMOG – PROGETTO METANO<br />

Escono: Belluzzi, Brazzini, Gregori, Montali, Montaruli, Rocchetti<br />

Entrano: Lombar<strong>di</strong>, Pesaresi, Sanchioni e Serrini<br />

Sono presenti in aula n.18 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: L’assessore Olivi illustra, prego.<br />

ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Grazie, Presidente. Il Consiglio comunale <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> ha aderito lo<br />

scorso anno a questo progetto che prevede le incentivazioni per l’acquisto <strong>di</strong> veicoli a metano GPL<br />

in virtù <strong>del</strong>l’iniziativa <strong>di</strong> emergenza smog contro le polveri sottili e l’NOX. Partecipiamo pertanto,<br />

insieme ad altri Comuni a quest’iniziativa che vede il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Torino <strong>Comune</strong> capofila e il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Palermo, <strong>Comune</strong> coor<strong>di</strong>natore <strong>del</strong>l’iniziativa.<br />

Un mese e mezzo fa gli Assessori dei Comuni partecipanti e aderenti a questo progetto si sono<br />

incontrati e abbiamo avuto modo <strong>di</strong> prendere coscienza e conoscenza <strong>del</strong> fatto che benché il<br />

Parlamento, con legge 308 <strong>del</strong> 2004, abbia autorizzato dei finanziamenti per questo progetto, a<br />

tutt’oggi il Ministero <strong>del</strong>l’ambiente non ha provveduto allo stanziamento necessario, anzi ha<br />

bloccato quelli che erano ultimamente in corso. Pertanto quest’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno – a cui inviterei a<br />

votare i Consigliere – ripercorre le motivazioni per cui a suo tempo anche questo <strong>Comune</strong> aderì<br />

all’iniziativa, quin<strong>di</strong> ci rifacciamo al recepimento <strong>del</strong>le <strong>di</strong>rettive europee in materia <strong>di</strong> valutazione e<br />

gestione <strong>del</strong>l’area, al recepimento <strong>del</strong> Decreto ministeriale <strong>del</strong> 2002, ai due decreti <strong>del</strong>la Giunta<br />

regionale e alla nostra adesione <strong>del</strong>lo scorso anno, per aver fatto invitare il Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />

a provvedere, a rendere <strong>di</strong>sponibili in brevissimo tempo questi fon<strong>di</strong>, per rilanciare la convenzione<br />

in esame e per sbloccare l’erogazione degli incentivi già concessi per la realizzazione <strong>di</strong> nuovi<br />

impianti a metano e <strong>di</strong> provvedere all’erogare i fon<strong>di</strong> per il rinnovo <strong>del</strong>le forze <strong>di</strong> trasporto pubblico<br />

sempre con mezzi a metano, quin<strong>di</strong> è un invito pressante al Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente a rendere<br />

<strong>di</strong>sponibili quelle risorse che il Parlamento ha votato nella Finanziaria <strong>del</strong> 2004.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, assessore Olivi. Ho prenotato il<br />

collega Grassetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (A.N.): Grazie, Presidente. Con<strong>di</strong>vido l’invito fatto<br />

dalla Giunta e dall’Assessore in special modo, oltre che per i motivi <strong>di</strong> natura ambientale che ha<br />

espresso, anche perché ci troviamo in un momento politico ed economico particolare, che vede il<br />

carburante, figlio <strong>del</strong> petrolio, essere venduto a prezzi sempre più alti. Quin<strong>di</strong> questa cosa se<br />

dovesse in qualche modo essere attivata, cioè se dovessero essere sbloccati i fon<strong>di</strong> e comunque se<br />

dovesse prendere corso, anche nella mente <strong>di</strong> tutti, una maggiore <strong>di</strong>sponibilità all’uso dei carburanti<br />

alternativi, ciò, anche da questo punto <strong>di</strong> vista, non sarebbe <strong>di</strong> certo una cosa sbagliata,<br />

particolarmente in questo periodo.<br />

Quin<strong>di</strong> io credo che non vi siano dei motivi particolari per non votare quest’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Grassetti. Dunque, collega<br />

Curzi, prego.<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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CONSIGLIERE – RUDI CURZI (R.E.): Grazie, Presidente. Per riba<strong>di</strong>re sicuramente la<br />

con<strong>di</strong>visione, anche da parte nostra, <strong>di</strong> quest’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno e anche per invitare<br />

l’Amministrazione comunale, per quello che è possibile, sicuramente, in questa sede, a farsi<br />

portavoce, per risolvere quelle che sono le incongruenze <strong>di</strong> legge, che andrebbero molto al <strong>di</strong> sopra<br />

sicuramente <strong>di</strong> quella che è la nostra normale Amministrazione, parlo ad esempio <strong>del</strong>le vessazioni,<br />

<strong>del</strong>le <strong>di</strong>fferenze che ci sono, a cui sono sottoposte, per <strong>di</strong>re, le autovetture private e parlo <strong>di</strong> vari<br />

bollini blu. Per esempio, la revisione ogni due anni <strong>di</strong> tante cose che sono previste e dal co<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>la<br />

strada e anche da varie leggi sull’ambiente, quanto piuttosto a queste non sono sottoposti dei mezzi<br />

<strong>di</strong> lavoro, come per esempio dei camion o comunque sia, dei mezzi al <strong>di</strong> sopra <strong>del</strong>le (leggi)<br />

ambientali. Quin<strong>di</strong>, sono le incongruenze <strong>di</strong> questa nostra Italia, che ci troviamo tutti i giorni a<br />

riscontrare, appunto.<br />

Altra cosa, a mio parere, <strong>di</strong> rilevante importanza, è, per quanto riguarda il bio-<strong>di</strong>esel, come <strong>di</strong>ceva<br />

anche il collega e consigliere Grassetti, per quanto riguarda i carburanti alternativi. Ci troviamo in<br />

una situazione in cui, per esempio i mezzi pubblici possono andare a bio-<strong>di</strong>esel, mentre invece i<br />

mezzi privati sono multati per questo, quin<strong>di</strong> ecco, sono <strong>del</strong>le incongruenze che ci sono e che<br />

sarebbe opportuno cercare, ripeto per quello che possa essere possibile da parte <strong>del</strong>la nostra<br />

Amministrazione, comunque <strong>di</strong> portare all’attenzione degli organi preposti e per cercare <strong>di</strong> risolvere<br />

questa puntualizzazione. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Curzi. Collega Lillini,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERE – ALFIO LILLINI (D.S.): Sì, grazie Presidente. Credo che non ci possa essere<br />

titolo migliore “emergenza smog” e ce ne ricor<strong>di</strong>amo sempre e solo quando magari abbiamo<br />

qualche settimana <strong>di</strong> targhe alterne. Io mi ritengo un metanautista, come si <strong>di</strong>ce e quin<strong>di</strong> – ripeto –<br />

non ci può essere un termine migliore.<br />

Dal 2001 ad oggi più volte abbiamo superato i limiti <strong>di</strong> polveri sottili, l’(EPM) 10, ma abbiamo<br />

anche rilevato il superamento degli inquinanti ossi<strong>di</strong>, NOX, l’ozono, eccetera, in valori limite in<br />

numero <strong>di</strong> giorni all’anno. Nel 2001 Rubbia ci ha detto che per ogni litro <strong>di</strong> carburante bruciato il<br />

Servizio Sanitario Nazionale spendeva allora 1.400 lire per curare i citta<strong>di</strong>ni dai danni arrecati alla<br />

salute; dal 2001 ad oggi il 60% dei veicoli <strong>di</strong> nuova immatricolazione è eco-<strong>di</strong>esel. Quin<strong>di</strong>, sia<br />

l’offerta <strong>di</strong> mercato, sia le scelte <strong>di</strong> governo e industrie produttrici <strong>di</strong> auto, vanno in senso contrario<br />

ai carburanti gassosi. E’ pure vero che <strong>Jesi</strong> necessita <strong>di</strong> nuovi impianti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> metano o<br />

<strong>di</strong> carburanti gassosi considerata anche la richiesta in attesa <strong>di</strong> una risposta da parte dei citta<strong>di</strong>ni che<br />

l’hanno fatta all’Amministrazione comunale.<br />

Questo nostro beneamato Governo non può solo tagliare i fon<strong>di</strong> previsti in legge finanziaria, ma<br />

deve dare corso e corso imme<strong>di</strong>ato, come faceva il Governo precedente, perché chi vi parla ha<br />

trasformato due proprie auto da benzina a metano, usufruendo <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> previsti nelle leggi<br />

finanziarie. Eravamo nell’anno 1997 e nell’anno 2000…<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Colleghi. Prego, Lillini.<br />

CONSIGLIERE – ALFIO LILLINI (D.S.): …e il contributo governativo allora era <strong>di</strong> 600 mila lire,<br />

quin<strong>di</strong> bene fa l’Amministrazione comunale a promuovere quest’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno per rendere<br />

<strong>di</strong>sponibile quanto previsto nel bilancio <strong>del</strong>lo Stato per incoraggiare con incentivi i citta<strong>di</strong>ni alla<br />

trasformazione <strong>del</strong>le proprie auto, senza che tralascino anche il trasporto pubblico in second’or<strong>di</strong>ne.<br />

Ma rimaniamo sempre al fatto che il 60% dei veicoli oggi circolanti sono eco-<strong>di</strong>esel, quin<strong>di</strong> anche<br />

in questo settore bisognerebbe fortemente intervenire con carburanti bio-<strong>di</strong>esel.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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Nell’anno 2002 il nostro beneamato Governo ha incrementato l’uso <strong>del</strong> bio-<strong>di</strong>esel – si fa per <strong>di</strong>re e<br />

adesso vi <strong>di</strong>co i numeri – dalle allora 300 mila tonnellate annue <strong>di</strong> utilizzo per oli vegetali destinati<br />

all’autotrazione, a, entro il 2010, un aumento pari al 5,75% <strong>del</strong> consumo <strong>di</strong> benzina. Però noi<br />

produciamo, attraverso le nostre <strong>di</strong>tte costruttrici <strong>di</strong> automobili sempre più auto a gasolio, questo<br />

anche con il beneplacito <strong>del</strong>le “sette sorelle”. E per oli vegetali si intende l’olio <strong>di</strong> colza, l’olio <strong>di</strong><br />

soia, <strong>di</strong> girasole e altro. L’Amministrazione comunale già utilizza per i propri mezzi una miscela a<br />

gasolio olio <strong>di</strong> colza. Sempre Rubbia ci ha detto che dopo ventuno giorni il carburante <strong>di</strong> olio<br />

vegetale è biodegradabile, pari al 99,6%. Quin<strong>di</strong> il bio-<strong>di</strong>esel non accelera pertanto l’effetto serra.<br />

Se si considera che ai nostri agricoltori <strong>di</strong>amo degli incentivi per coltivare grano duro <strong>di</strong> pessima<br />

qualità, barbabietole da zucchero con eccessiva produzione e <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> trasformazione, <strong>di</strong>amo<br />

invece degli incentivi per coltivare ad esempio la soia, laddove un ettaro <strong>di</strong> terreno produce circa 30<br />

quintali <strong>di</strong> soia, che se a sua volta trasformata, produce 1 e 200 litri <strong>di</strong> olio vegetale, che basterebbe<br />

per far fare ad una macchina <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a cilindrata circa 20 mila chilometri e dopo ventuno giorni non<br />

esisterebbe più traccia d’inquinamento in atmosfera. Questo credo che ci debba far riflettere.<br />

Un’altra riflessione è quella sugli oli usati non sono nelle nostre case, ma nei ristoranti, alberghi,<br />

eccetera, dove paghiamo per smaltirli chissà come, invece potrebbero essere utili anche quelli usati,<br />

dopo averli regolarmente filtrati come carburanti a bio-<strong>di</strong>esel. Nel 1970 <strong>di</strong>ceva il Servizio Sanitario<br />

Nazionale che ogni centomila abitanti, venti <strong>di</strong> questi morivano per malattie polmonari, nel 2000<br />

ogni centomila abitanti ne muoiono duecento, in trent’anni la percentuale è aumentata <strong>del</strong> 900%.<br />

La situazione ambientale è già fortemente compromessa, certo che ben poco produce qualche giorno<br />

<strong>di</strong> targhe alterne e la strada da percorrere è un’altra. Una è anche questa, che l’Amministrazione<br />

comunale, con questo or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno intende migliorare la qualità <strong>del</strong>l’aria.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Lillini. Io non ho altri<br />

interventi, colleghi. Dunque… Mazzarini? Prego, Mazzarini.<br />

CONSIGLIERE – MASSIMO MAZZARINI (P.R.C.): Grazie, Presidente. Brevissimo, solo per <strong>di</strong>re<br />

che insomma con<strong>di</strong>vido appieno tutto ciò che ci ha illustrato perfettamente il consigliere Lillini,<br />

quin<strong>di</strong> non abbiamo nessun problema a votare questa pratica. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Mazzarini. Collega Brunetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I.): Sì, Presidente, anche noi voteremo a favore <strong>di</strong><br />

questa pratica, tuttavia tra le varie possibilità, opportunità obiettive e risoluzioni scientifiche per<br />

risolvere il problema <strong>del</strong>l’inquinamento o perlomeno per abbassarlo e per ridurre i suoi effetti,<br />

secondo noi, non ci deve essere una pregiu<strong>di</strong>ziale secca a vantaggio <strong>di</strong> una <strong>del</strong>le fonti energetiche o<br />

un’altra, <strong>di</strong> sicuro. Per esempio, io credo che la scelta, che è stata fatta a suo tempo sul nucleare,<br />

forse adesso, con una serie <strong>di</strong> dati scientifici <strong>di</strong>versi, <strong>di</strong> analisi e <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> più approfon<strong>di</strong>ti, forse<br />

avrebbe un impatto <strong>di</strong>verso da quello che ha avuto all’epoca, anche perché noi siamo energicamente<br />

<strong>di</strong>pendenti, per quanto riguarda l’energia elettrica e quant’altro, petrolio e altro. Certo è che il<br />

metano e altre soluzioni, che oggi sono a portata <strong>di</strong> mano, andrebbero sicuramente incentivate,<br />

andrebbe fatta chiarezza e determinato un preciso obiettivo politico. Non ultimo però tra questi tipi<br />

<strong>di</strong> soluzione, che sono <strong>di</strong> ampio respiro a livello nazionale e internazionale e nei quali sicuramente<br />

gli Enti locali possono incidere con un sostegno il fiato politico come stiamo facendo noi,<br />

approvando questa mozione, che è stata opportunamente presentata dalla Giunta, però cre<strong>di</strong>amo<br />

anche che nell’ambito <strong>del</strong>le prerogative, <strong>del</strong>le competenze <strong>di</strong> un Ente locale, ci sia anche un margine<br />

<strong>di</strong> azione.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

17


Devo <strong>di</strong>re anche che nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, da tempo qualcosa in questo senso sta avvenendo, anche<br />

se a volte con <strong>di</strong>fficoltà, con rapporti non sempre eccessivamente positivi con gli altri sovralocali,<br />

tipo la Provincia, Regione e quant’altro per misurazione, per macchinari, eccetera e per<br />

interpretazione dei risultati, tuttavia noi pensiamo anche che se è vero, per esempio, che il traffico è<br />

una <strong>del</strong>le fonti maggiormente imputate <strong>del</strong>l’inquinamento da polveri sottili, è anche vero che non si<br />

può pensare <strong>di</strong> eliminare il traffico o <strong>di</strong> far tornare la velocità <strong>del</strong> mondo, dei tempi, dei ritmi <strong>del</strong>le<br />

persone a quella che era la situazione <strong>di</strong> trent’anni fa. Vanno anche qui concepite <strong>del</strong>le soluzioni per<br />

quanto riguarda i deflussi <strong>di</strong> traffico, i punti nevralgici e quant’altro, che siano il frutto <strong>di</strong> una<br />

situazione da tenere in continuo equilibrio tra flussi, impatti ambientali vari, ma anche non una<br />

mortificazione <strong>di</strong> quelli che sono i ritmi e le esigenze dei citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> oggi, cercando <strong>del</strong>le soluzioni<br />

anche <strong>di</strong> più ampio respiro e penso anche a <strong>del</strong>le strade più larghe o in qualche caso anche a dei<br />

percorsi più ampi, che consentono dei deflussi <strong>di</strong> traffico più <strong>del</strong>la situazione attuale e con ciò<br />

sgravano anche quelle zone, che sono a questi ritmi intensi in una <strong>di</strong>minuzione <strong>del</strong>le fonti <strong>di</strong><br />

inquinamento.<br />

Quin<strong>di</strong> si tratterebbe <strong>di</strong> un <strong>di</strong>scorso generale e complesso da affrontare, senza fondamentalismi e<br />

senza paure, ma cercando sempre una valutazione positiva e che a volte può essere anche una<br />

valutazione negativa <strong>di</strong> fronte ad una soluzione proposta, ma che ci sia comunque sempre una<br />

sufficiente valutazione scientifica, senza pregiu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> sorta per nessuna <strong>del</strong>le soluzioni. E’ in questo<br />

senso e con questo spirito che noi votiamo a favore <strong>del</strong>la mozione che è stata presentata dalla<br />

Giunta. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Brunetti. Collega Meloni,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERA – ROSA MELONI: (D.L. La Margherita): Votiamo questa <strong>del</strong>ibera e naturalmente<br />

quello che si chiede in questo caso è il rifinanziamento <strong>del</strong> progetto metano, che è un progetto<br />

nazionale. Quin<strong>di</strong> è una <strong>del</strong>ibera che chiede il rifinanziamento. Da questo punto <strong>di</strong> vista, però il<br />

<strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>l’ampliare l’attenzione sulle fonti <strong>di</strong> energia e nella fattispecie, soprattutto le fonti <strong>di</strong><br />

energia rinnovabili, è un problema politico non soltanto dei citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> e neanche soltanto<br />

quelli italiani, ma è un problema che è alla finestra <strong>del</strong> mondo, ne siamo consapevoli tutti: il<br />

problema è che la politica, <strong>di</strong> fronte a quest’emergenza mon<strong>di</strong>ale, non deve derogare a nessuno il<br />

suo ruolo primario.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Meloni. Non ho altri<br />

interventi. Apriamo le votazioni, a questo punto, <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno presentato dalla Giunta<br />

comunale sull’emergenza smog e sul progetto metano.<br />

Punto 5 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno.<br />

Apriamo le votazioni. Votazione aperta, votiamo pure, colleghi.<br />

Presenti n.18<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.18<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.00<br />

Allora, il punto 5 viene approvato all’unanimità: <strong>di</strong>ciotto voti a favore su <strong>di</strong>ciotto presenti.<br />

A questo punto, passiamo all’aggiuntivo, alla mozione che è stata presentata dalla Giunta comunale<br />

sulla situazione <strong>del</strong>la bieticoltura e <strong>del</strong>l’industria saccarifera.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

18


COMMA N. 22 – DELIBERA N.113 DEL 30.06.2005<br />

MOZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE SULLA SITUAZIONE DELLA BIETICOLTURA E<br />

DELL’INDUSTRIA SACCARIFERA<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entrano: Brazzini, Gregori, Montali, Rocchetti<br />

Esce: Mazzarini<br />

Sono presenti in aula n.21 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Illustra l’assessore Frezzotti. Prego,<br />

Assessore.<br />

ASSESSORE – MICHELE FREZZOTTI: Grazie, Presidente. La Giunta vorrebbe portare a<br />

conoscenza <strong>del</strong> Consiglio comunale le problematiche riguardanti la bieticoltura e l’industria<br />

saccarifera. Ci sono state <strong>del</strong>le proposte a livello <strong>di</strong> Unione Europea, che comporterebbero dei gravi<br />

problemi economici, soprattutto nella nostra Regione, perché come sappiamo, abbiamo due<br />

stabilimenti: quello <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> e <strong>di</strong> Fermo. Una proposta grave e pesante, quella <strong>del</strong>l’Unione Europea,<br />

perché essa comporta una riduzione <strong>del</strong>la produzione <strong>del</strong>la barbabietola da zucchero e, in<br />

particolare, una riduzione <strong>del</strong> prezzo <strong>del</strong>la barbabietola fino al 42%. Ora, capirete bene, che una<br />

riduzione <strong>del</strong>la produzione <strong>del</strong> prezzo <strong>del</strong>la barbabietola, fino al 42%, avrà come conseguenza<br />

sicura la chiusura <strong>di</strong> due stabilimenti <strong>del</strong>la Regione Marche, che sono Fermo e <strong>Jesi</strong>, con pesanti<br />

conseguenze nel settore chiaramente lavorativo. Dobbiamo considerare che questa problematica<br />

riguarda anche tutto un indotto che ruota intorno all’industria saccarifera, basti pensare - vi do un<br />

po’ <strong>di</strong> dati – che praticamente abbiamo, a livello occupazionale nella Regione Marche e quin<strong>di</strong> nello<br />

stabilimento <strong>di</strong> Fermo e <strong>Jesi</strong>, circa ottocento <strong>di</strong>pendenti e un volume economico complessivo <strong>di</strong> 130<br />

milioni <strong>di</strong> Euro. Per quanto riguarda l’indotto, facciamo riferimento a tutte quelle che sono le<br />

aziende <strong>di</strong> trasporti e anche qui vi darò i dati: sono duecentocinquanta le imprese <strong>di</strong><br />

autotrasportatori coinvolti, nonché tutti quegli operatori che utilizzano le macchine agricole per<br />

conto terzi, quin<strong>di</strong> si invita il Consiglio comunale e tutta l’Amministrazione comunale a rendersi<br />

portatrice <strong>di</strong> queste problematiche nei confronti <strong>del</strong> Governo e <strong>del</strong> Parlamento Europeo. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, assessore Frezzotti. Dunque, ho<br />

prenotato il collega Grassetti. Allora, collega Sanchioni, prego.<br />

CONSIGLIERE – LEONARDO SANCHIONI (Forza Italia): Grazie, Presidente. Chiaramente<br />

quello che ci va <strong>di</strong>cendo l’Assessore è con<strong>di</strong>visibile nell’imme<strong>di</strong>ato in maniera assoluta. Noi<br />

dovremmo certamente riflettere sulla possibilità, non <strong>del</strong> tutto remota, che ad<strong>di</strong>rittura vengano<br />

chiusi gli zuccherifici e che il prodotto <strong>del</strong>la barbabietola da zucchero <strong>di</strong>venti desueto, tra pochi<br />

anni. Questo <strong>di</strong>pende perché oggi lo zucchero derivato dalla canna da zucchero costa meno <strong>di</strong> un<br />

terzo <strong>di</strong> quello derivato dalle barbabietole. Quin<strong>di</strong> se da una parte siamo senz’altro favorevoli a<br />

manifestare, per prolungare questo tipo <strong>di</strong> attività, che ci vede protagonisti non nelle Marche e<br />

neanche ad<strong>di</strong>rittura nella nostra città, nel Fanese, eccetera, però noialtri dovremmo incominciare<br />

anche a riflettere sul futuro, perché non si può essere global per un verso e no global per un altro. Io<br />

faccio un riferimento qui a quello che è stato il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> Blair a proposito <strong>del</strong>la Comunità<br />

Europea. Se la Comunità Europea ha un futuro, a nostro parere è quello <strong>di</strong> incominciare a ragionare<br />

non più in termini <strong>di</strong> protezione <strong>di</strong> alcune nicchie, <strong>di</strong> ricerca, ma <strong>di</strong> nuove possibilità <strong>di</strong> sviluppo e<br />

formare la cosiddetta Europa dei popoli e non la cosiddetta “Europa degli aiuti”; non dovrà<br />

succedere che, entro due o tre anni, le barbabietole da zucchero debbano non essere più coltivate,<br />

19


non solo nelle Marche, ma ad<strong>di</strong>rittura in tutto il mondo. Se la vogliamo mettere come esterno, però<br />

dobbiamo anche pensare a che cosa succederà tra quattro anni, fra cinque anni, quando veramente,<br />

ob torto collo e grazie a quella che è l’economia globale, perché se come nella seta, come nei vestiti,<br />

eccetera, arriva la Cina, che ti fa le magliette ad un Euro, che cosa facciamo? Tassiamo, mettiamo<br />

un dazio contro le canne da zucchero? Le mettiamo contro le canottiere, le mettiamo contro le<br />

scarpe? Quin<strong>di</strong> noi, da una parte sottolineiamo questo aspetto, che deve essere senz’altro confortato,<br />

perché non possiamo rimanere insensibili <strong>di</strong> fronte alla possibilità che questi nostri cool <strong>di</strong>retti, che<br />

gli operai, che i camionisti, eccetera, da oggi a domani si trovino senza lavoro, però mi pare giusto<br />

che si spinga verso la ricerca <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> questo tipo d’industria, perché tanto essa ci<br />

sopraffarà. Noi non potremmo portare avanti un <strong>di</strong>scorso in eterno; per due, tre, quattro anni lo<br />

dovremmo sostenere, ma io credo che se ci saranno <strong>del</strong>le nuove soluzioni a questo problema; se ci<br />

sarà un colloquio, un <strong>di</strong>battito sull’argomento che sarà nord, sud <strong>del</strong> mondo, che sarà protezione o<br />

non protezione, noi lo dobbiamo percorrere fino in fondo, non possiamo rimanere inerti, perché<br />

questo ci vedrebbe proprio fuori mercato e assolutamente sopraffatti nel me<strong>di</strong>o termine, non <strong>di</strong>co<br />

nel lungo termine, ma nel me<strong>di</strong>o sì. Ed ecco perché ringrazio l’Assessore, che ha concentrato<br />

l’attenzione su questo problema, che avrebbe potuto essere imme<strong>di</strong>ato, però io chiedo allo stesso<br />

tempo all’Assessore, che egli stia attento a questa politica e che ci ragguagli tra un anno, fra un anno<br />

e mezzo, su che cosa sta per avvenire e su che cosa si sta facendo per trasformare quest’industria<br />

inevitabilmente in qualche altra cosa. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Sanchioni. Il Sindaco,<br />

prego.<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Solo per fare una precisazione che l’intervento <strong>di</strong> Sanchioni<br />

mi ha stimolato. Intanto, io credo che quest’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno e complessivamente l’iniziativa che è<br />

stata promossa dalle varie Associazioni, sia <strong>di</strong> categoria, sia impren<strong>di</strong>toriali, sia anche le stesse<br />

organizzazioni sindacali <strong>del</strong> settore, è un’iniziativa che, almeno per quello che è anche emerso nei<br />

documenti, negli atti, nelle iniziative che già sono state fatte, non è un’operazione, un’iniziativa che<br />

mette in <strong>di</strong>scussione o vuole rimettere in <strong>di</strong>scussione la titolarità e il ruolo <strong>del</strong> Governo e <strong>del</strong><br />

Parlamento Europeo. Qui non c’è una volontà <strong>di</strong> strumentalizzare una posizione contro l’Europa;<br />

c’è una questione che riguarda il merito <strong>del</strong>le scelte o <strong>di</strong> questa scelta, che oggi il Parlamento<br />

Europeo sta per definire.<br />

Ora, io concordo anche con la riflessione che faceva il consigliere Sanchioni, quando egli <strong>di</strong>ce: “E’<br />

evidente che la logica, la globalizzazione, la mon<strong>di</strong>alizzazione dei mercati e <strong>del</strong>le economie ci pone<br />

nella necessità <strong>di</strong> affrontare anche questo tipo <strong>di</strong> problematiche, però io credo che se questo è vero,<br />

è altrettanto vero, intanto, che questo problema non si affronto o si risolve, sostituendo una nicchia<br />

con un’altra nicchia, perché qui il problema vero è che i contributi o le politiche <strong>di</strong> sostegno alle<br />

coltivazioni <strong>del</strong>la barbabietola verrebbero tolte, per darle alle coltivazioni <strong>del</strong>la canna da zucchero,<br />

quin<strong>di</strong> in realtà si sostituisce una nicchia con un’altra nicchia.<br />

Io credo che, rispetto a questo, è oltretutto ammesso anche che questa è una scelta che può essere<br />

portata avanti, debba essere garantita un’alternativa, ciò significherebbe mettere in atto <strong>del</strong>le scelte e<br />

dei processi <strong>di</strong> riconversione industriale <strong>di</strong> questo settore, che consentano e abbiano la capacità <strong>di</strong><br />

rilanciare, anche in termini d’investimento in ricerca, d’innovazione, eccetera, una capacità <strong>di</strong><br />

garantire il sistema economico e produttivo, che ruota intorno a questo settore e che solo per la<br />

nostra Regione si aggira intorno a qualche migliaio <strong>di</strong> persone, che ci lavorano e a svariati… non so,<br />

non mi ricordo con precisione i dati, ma a molte centinaia <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong> Euro all’anno, quin<strong>di</strong> tra<br />

<strong>di</strong>pendenti degli zuccherifici, trasportatori, agricoltori, cioè indotto degli stessi stabilimenti <strong>di</strong><br />

trasformazione nelle manutenzioni, eccetera, eccetera. Quin<strong>di</strong> questo è un problema serio: solo nella<br />

nostra Regione, almeno i <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong>retti negli zuccherifici sono ottocento.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

20


Credo inoltre che sia importante capire che non si fa una battaglia corporativa, rispetto al<br />

mantenimento <strong>di</strong> una politica <strong>di</strong> questo tipo, ma c’è certamente la preoccupazione e la necessità <strong>di</strong><br />

non con<strong>di</strong>videre una scelta, che punta ad eliminare, perché ritenuta meno conveniente, rispetto<br />

all’altro e quin<strong>di</strong> rispetto all’altra coltivazione <strong>del</strong>la canna da zucchero, però attenzione, ciò è meno<br />

conveniente, perché siamo nello stesso frangente <strong>del</strong>la competizione con la Cina, perché c’è una<br />

manodopera che costa molto meno, rispetto alla nostra, ma questi sono dei processi, che se è vero<br />

che noi dobbiamo guardare avanti, dobbiamo anche pensare <strong>di</strong> fare in modo che queste cose non<br />

rimangano così in eterno - o almeno, io me lo auguro – e che non si protragga per sempre<br />

quest’estrema <strong>di</strong>fferenziazione neppure nei costi, ma soprattutto nel valore <strong>del</strong> lavoro e <strong>del</strong>la<br />

manodopera anche dei Paesi emergenti. Però c’è il problema d’in<strong>di</strong>viduare <strong>del</strong>le scelte <strong>di</strong> politica<br />

economica e industriale, che riescano a garantire e a dare <strong>del</strong>le risposte a questo settore o alle<br />

persone che oggi sono coinvolte e che lavorano in questo settore, perché altrimenti, ad oggi, la<br />

scelta sarebbe stata esclusivamente quella <strong>di</strong> chiudere, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>struggere e <strong>di</strong> eliminare un settore<br />

economico e produttivo come quello <strong>del</strong>la barbabietola da zucchero, per sostituirlo con un altro, che<br />

sarà quello <strong>del</strong>la canna da zucchero, finché magari non si arriverà a qualche processo <strong>di</strong> sintesi<br />

chimica, che ci darà lo zucchero sintetico e che costerà forse molto meno e quin<strong>di</strong> si chiuderà anche<br />

la canna da zucchero, per cui io credo che ci sia la necessità <strong>di</strong> riven<strong>di</strong>care e chiedere anche al<br />

Governo europeo una vera politica industriale su questo settore.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Sindaco. Non ho altri interventi,<br />

quin<strong>di</strong> apriamo le votazioni sul punto 22: “Mozione <strong>del</strong>la Giunta comunale sulla situazione <strong>del</strong>la<br />

bieticoltura e <strong>del</strong>l’industria saccarifera”.<br />

Invitiamo i Consiglieri ad entrare in aula, per favore.<br />

Apriamo le votazioni, ripeto, per il punto 22. Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.21<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.21<br />

Favorevoli n.21<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 22 viene approvato all’unanimità, ventuno voti favorevoli su ventuno presenti.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

21


A questo punto, abbiamo esaurito gli or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> giorno e le mozioni. Ora, colleghi, io vi chiedo <strong>di</strong><br />

anticipare… sta arrivando l’assessore Romagnoli per illustrare la pratica numero 7: “Approvazione<br />

ren<strong>di</strong>conto <strong>del</strong>la gestione <strong>del</strong>l’esercizio 2004”. Nel frattempo, possiamo procedere ai punti<br />

successivi, l’8 e il 9. Non vedo in aula neanche il collega Belluzzi e quin<strong>di</strong> se siete d’accordo,<br />

procederemo allora con i punti 7 e 8 e poi ritorniamo pure al punto 7, appena arriva l’Assessore.<br />

Dunque, punto 8. Siamo d’accordo, colleghi?<br />

Punto 8.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

22


COMMA N. 8 – DELIBERA N.114 DEL 30.06.2005<br />

RATIFICA DEL PUNTO 2) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 93 DEL<br />

13/05/2005 AD OGGETTO: “VARIAZIONE DI BILANCIO DI PREVISIONE 2005 –<br />

VARIAZIONE P.E.G.”<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Esce Grassetti ed entra Mazzarini<br />

Sono presenti in aula n.21 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: La pratica è stata illustrata in Commissione.<br />

Non ho interventi e quin<strong>di</strong> apriamo le votazioni per il punto 8 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno. Colleghi,<br />

stiamo seduti, perché altrimenti non si riuscirà a fare una verifica chiara dei presenti. Ognuno, è<br />

seduto al proprio numero assegnato, al votatore assegnato. Sta entrando il collega Morbi<strong>del</strong>li.<br />

Allora, apriamo pure le votazioni <strong>del</strong> punto 8 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno. Votazione aperta, votiamo,<br />

colleghi.<br />

Presenti n.21<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.21<br />

Favorevoli n.16<br />

Contrari n.05 (Bravi, Montali e Sanchioni per F.I. – Unità Socialista)<br />

Il punto 8 viene approvato con se<strong>di</strong>ci voti a favore e cinque contrari.<br />

Passiamo al punto 9.<br />

23


COMMA N. 9 DELIBERA N.115 DEL 30.06.2005<br />

RATIFICA DEL PUNTO 2) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 131 DEL<br />

14/06/2005 AD OGGETTO: “AGGIORNAMENTO CARTOGRAFIA NUMERICA PER LA<br />

GESTIONE DEL TERRITORIO COMUNALE – VARIAZIONE DI BILANCIO E DI P.E.G.”<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.21 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Non ho interventi, quin<strong>di</strong> apriamo le<br />

votazioni sul punto 9. Votazione aperta, votiamo pure, colleghi.<br />

Presenti n.21<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.21<br />

Favorevoli n.16<br />

Contrari n.05 (Bravi, Montali e Sanchioni per F.I. – Unità Socialista)<br />

Il punto 9 viene approvato con se<strong>di</strong>ci voti a favore e cinque astenuti.<br />

24


PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: A questo punto, il punto 10, la Conferenza<br />

dei Capigruppo, informo il Consiglio comunale… ah, innanzitutto scusate, una comunicazione che<br />

ho <strong>di</strong>menticato all’inizio, debbo giustificare i colleghi Bornigia Stefano, Bucci Achille e Paoletti<br />

Gianluigi.<br />

Detto questo, colleghi, in Conferenza dei Capigruppo abbiamo deciso <strong>di</strong> chiedere<br />

all’Amministrazione comunale il rinvio, l’opportunità <strong>del</strong> rinvio <strong>del</strong> punto 10: “Statuto comunale.<br />

Mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>l’articolo 7 per il riconoscimento elettorale attivo e passivo ai citta<strong>di</strong>ni stranieri a<br />

livello circoscrizionale” e approfon<strong>di</strong>re questa pratica, in Conferenza dei Capigruppo, che<br />

appositamente sarà convocata fra qualche giorno e in questo caso la Conferenza dei Capigruppo si<br />

sostituisce alla Commissione Statuto, lo abbiamo fatto già altre volte nel corso <strong>di</strong> questa Legislatura,<br />

per approfon<strong>di</strong>re, insieme agli Assessori, i contenuti e le motivazioni che sono a sostegno <strong>di</strong> questa<br />

mo<strong>di</strong>fica statutaria.<br />

Quin<strong>di</strong>, io do la parola all’assessore Balestra per una <strong>di</strong>chiarazione in merito. Prego, Assessore.<br />

ASSESSORE – ANTONIO BALESTRA: Non c’è nessun problema nel chiedere il rinvio, questa è<br />

una mo<strong>di</strong>fica statutaria e quin<strong>di</strong> ha bisogno <strong>di</strong> una maggioranza <strong>di</strong>versa da quell’altra, con un voto<br />

doppio, praticamente e quin<strong>di</strong> c’è un maggioranza <strong>di</strong> se<strong>di</strong>ci Consiglieri più…per due volte ripetuta,<br />

oppure i due terzi <strong>del</strong>l’assemblea. Tengo però a precisare una cosa, che a prescindere da come<br />

praticamente uno la pensa politicamente, questa pratica è passata a maggioranza in tutte le<br />

circoscrizioni e quin<strong>di</strong> non è che ci sia stato un voto unanime, ma c’è stato un voto a maggioranza<br />

nelle tre circoscrizioni citta<strong>di</strong>ne che il testo <strong>del</strong> <strong>del</strong>iberato <strong>del</strong>lo Statuto non fa nient’altro che<br />

recepire una sentenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato. Cioè noi abbiamo riportato praticamente e visto che<br />

c’è stata questa novità in tal senso <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato, che con una sentenza, rispetto ad uno<br />

Statuto il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Forlì, rispetto ad un patteggiamento alla Regione Emilia ha dato <strong>del</strong>le<br />

motivazioni nell’accettare praticamente il testo <strong>del</strong>lo Statuto <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Forlì.<br />

Quin<strong>di</strong> noi e visto che questa è stata una materia che, a prescindere da come uno la pensa<br />

politicamente, deve essere anche legalmente sostenibile, pena ricorsi, non abbiamo fatto altro che<br />

mettere nello Statuto le motivazioni con le quali il Consiglio <strong>di</strong> Stato ha accettato il ricorso, quin<strong>di</strong> è<br />

questa praticamente la <strong>di</strong>zione, perché riporta il testo <strong>di</strong> quest’importante sentenza, dopo ognuno<br />

potrà concordare o non concordare, essere favorevole e contrario, però fondamentalmente non<br />

abbiamo fatto altro che riportare e dopotutto, il testo <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Ancona che è stato fatto prima<br />

<strong>di</strong> noi… va beh, loro vanno a votare l’anno prossimo, però un mese fa è stata fatta la mo<strong>di</strong>fica<br />

statutaria, che è uguale, perché anche loro si sono in un certo senso appigliati a questa sentenza <strong>del</strong><br />

Consiglio <strong>di</strong> Stato, ma è il fatto che è stato dato un parere su una materia così...<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Assessore. A questo punto,<br />

passiamo… Allora, quin<strong>di</strong> il punto 10 viene rinviato al prossimo Consiglio comunale <strong>del</strong> 22 luglio.<br />

Passiamo pure al punto 7.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

25


COMMA N. 7 – DELIBERA N.116 DEL 30.06.2005<br />

APPROVAZIONE RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2004<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entrano: Agnetti, Grassetti, Montaruli e Talacchia<br />

Esce: Sanchioni<br />

Sono presenti in aula n.24 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Io do la parola all’assessore Romagnoli per<br />

illustrare la pratica. Prego, Assessore.<br />

ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Io sarò molto breve, perché poi lasceremo spazio agli<br />

interventi, qualora insomma ce ne fossero e poi risponderemo per eventuali chiarimenti. Allora, il<br />

conto consuntivo <strong>del</strong> 2004 si chiude con un pareggio, <strong>di</strong> fatto un pareggio, perché abbiamo un<br />

avanzo <strong>di</strong> 28 mila e 942, 90 Euro, dettato appunto da un <strong>di</strong>savanzo <strong>di</strong> 558 mila Euro circa sulla<br />

gestione <strong>di</strong> competenza, riportato in pareggio dalla gestione residui, che, appunto, ci dà invece al<br />

contrario un avanzo <strong>di</strong> segno positivo e quin<strong>di</strong> riequilibra sostanzialmente l’intero conto <strong>del</strong><br />

bilancio. I 28 mila euro <strong>di</strong> avanzo, come ho avuto modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re anche in Commissione, sono un<br />

sostanziale pareggio e non sono, appunto, una somma tale, da poter garantire degli investimenti che<br />

dovrebbero essere attivati, attraverso l’impiego, appunto, <strong>del</strong>l’avanzo, comunque sono già un segno<br />

positivo, rispetto alla gestione <strong>del</strong>l’anno 2004, perché <strong>di</strong> fatto, appunto, abbiamo raggiunto il<br />

pareggio, facendo <strong>del</strong>le previsioni che poi sono state rispettate nel corso <strong>del</strong>l’anno.<br />

Se an<strong>di</strong>amo a vedere con un minimo più <strong>di</strong> analiticità il trend <strong>del</strong>le entrate tributarie, potremmo<br />

notare che sostanzialmente, sia sulle entrate tributarie, sia sulle ex tributarie, ci sono dei buoni<br />

andamenti, infatti l’ICI, che è il maggior cespite <strong>di</strong> entrata <strong>del</strong> nostro bilancio…<br />

(Interruzione <strong>del</strong>la registrazione per cambio lato).<br />

ASSESSORE –SIMONA ROMAGNOLI: …nel 2004 abbiamo accertato 8 milioni e 052, per cui c’è<br />

una buona capacità <strong>di</strong> previsione e soprattutto c’è una sostanziale convalidazione <strong>del</strong> recupero, che è<br />

stato fatto negli anni pregressi. Per ciò che riguarda la tassa occupazione <strong>del</strong> suolo pubblico, anche<br />

qui abbiamo un miglioramento <strong>del</strong>l’andamento <strong>del</strong>l’entrata, perché nell’anno 2003, ad esempio,<br />

l’entrata accertata era stata pari a 619 mila Euro e nel 2004 abbiamo raggiunto un valore pari a 794<br />

mila Euro, tutto ciò confermando un’attività degli uffici per il recupero <strong>di</strong> evasione che <strong>di</strong> fatto è<br />

un’attività costante, quoti<strong>di</strong>ana e che produce i suoi frutti, perché nel 2004 abbiamo accertato 699<br />

mila Euro <strong>di</strong> recupero <strong>del</strong>l’evasione da ICI, 373 mila Euro <strong>di</strong> recupero TARSU e 180 mila Euro <strong>di</strong><br />

recupero TOSAP, quin<strong>di</strong> come vedete, c’è anche un’attività <strong>del</strong>l’ufficio tributi, che ci porta a questi<br />

risultati.<br />

Per ciò che riguarda l’altra voce <strong>di</strong> entrata, che sono i contributi e trasferimenti, notiamo che dal<br />

2003 al 2004 i trasferimenti dallo Stato passano da 3 milioni 8 e 83 a 2 milioni 8 e 58, i contributi e<br />

i trasferimenti <strong>del</strong>la Regione, perché queste sono le due grossi voci, che passano da 3 milioni 023<br />

nel 2003 a 3 milioni 146 nel 2004. Poi si può sottolineare in questo consuntivo un buon andamento<br />

dei proventi <strong>di</strong>versi, cioè <strong>del</strong>le entrate extratributarie da servizi. Abbiamo visto infatti che le spese<br />

passano da circa 12 milioni e 2 ad oltre 14 milioni e quin<strong>di</strong> anche qui c’è stata una buona capacità<br />

<strong>del</strong>l’Ente <strong>di</strong> andare ad accertare dei proventi che non sono entrate tributarie. Sono registrati 49mila<br />

Euro <strong>di</strong> proventi da partecipazioni in aziende e in particolare si riferiscono a <strong>di</strong>stribuzione degli utili<br />

<strong>del</strong>la (Sogenus) S.p.A., <strong>di</strong> cui, come ben saprete, siamo soci, oltre che clienti, perché conferiamo i<br />

rifiuti in <strong>di</strong>scarica.<br />

26


Per ciò che riguarda le spese, la grossa spesa, che è quella <strong>del</strong> personale, ha un trend che rispetta il<br />

vincolo posto dalla finanziaria <strong>del</strong> 2001 e che è sostanzialmente la riduzione programmata <strong>del</strong>la<br />

spesa nel triennio. Questo è un vincolo che era stato posto alcuni anni fa dalla Finanziaria e che il<br />

nostro Ente, contrariamente ad altri, sta sostanzialmente rispettando, pur assorbendo gli aumenti<br />

contrattuali relativamente al personale <strong>di</strong>pendente. Se infatti notate il trend <strong>di</strong> spesa rispetto al<br />

personale, voi vedrete che nell’anno 2004 la voce raggiunge la somma <strong>di</strong> circa 13 milioni e 100 ed è<br />

in <strong>di</strong>scesa <strong>di</strong> qualche centinaia <strong>di</strong> miglia <strong>di</strong> Euro, rispetto agli esercizi precedenti.<br />

Gli interessi passivi, altra voce importante <strong>di</strong> spesa nel nostro bilancio, iniziano a calare, passiamo<br />

da una cifra che è pari a 2 milioni 131 per l’anno 2003 a un milione 961 per l’anno 2004, questo<br />

significa che in un solo anno abbiamo ridotto circa 200 mila Euro d’interessi passivi, questo con<br />

costanza <strong>di</strong> tassi, perché oramai qui non c’è più la <strong>di</strong>minuzione e il beneficio <strong>del</strong>la riduzione <strong>di</strong><br />

tasso, perché oramai i tassi sono abbastanza bassi da <strong>di</strong>verso tempo e sicuramente negli ultimi due<br />

anni. Quin<strong>di</strong> è evidente che c’è stata un’inversione <strong>di</strong> tendenza anche nella spesa per interessi<br />

passivi, che non può essere che positiva, vista la situazione <strong>di</strong> sostanziale riduzione. A questo<br />

proposito, la rigi<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>la spesa corrente, che è uno degli in<strong>di</strong>catori principali <strong>del</strong> bilancio e che dà<br />

l’in<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> quanto il bilancio sia ingessato, passa da 49 e 27% <strong>del</strong>l’anno 2002 o 2003 non mi<br />

ricordo esattamente, comunque degli anni pregressi, al 46 e 55 <strong>del</strong>l’anno 2004. Quin<strong>di</strong> anche qui c’è<br />

un andamento positivo <strong>di</strong> quest’in<strong>di</strong>catore che inverte la tendenza, rispetto alla rigi<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>la spesa<br />

corrente.<br />

Come <strong>di</strong>cevo, gli interessi passivi sono <strong>di</strong>minuiti, siamo al 4 e 76…cioè l’ammontare degli interessi<br />

passivi sono esattamente il 4,76% dei primi tre titoli <strong>del</strong>l’entrata, quin<strong>di</strong> siamo perfettamente in<br />

linea anche con l’in<strong>di</strong>cazione che era prevista al testo unico degli Enti locali, che fissa tale soglia<br />

limite al 12%. Il debito residuo al 31 <strong>di</strong>cembre 2004, per ciò che riguarda il conto capitale, è pari a<br />

42 milioni 561, anche qui io <strong>di</strong>rei che la scelta d’iniziare a lavorare con le alienazioni per finanziare<br />

gli investimenti è una scelta che comunque inizia a dare i suoi frutti, perché nel 2002 il debito totale<br />

<strong>del</strong>l’Ente era <strong>di</strong> oltre 45 milioni. Quin<strong>di</strong> anche qui abbiamo abbattuto <strong>di</strong> 3 milioni l’indebitamento,<br />

pur continuando ovviamente a contrarre un nuovo debito per finanziare parte <strong>del</strong> programma <strong>del</strong>le<br />

opere pubbliche. Quin<strong>di</strong> io ritengo che c’è un andamento che inizia a vedersi, rispetto alle scelte<br />

politiche che sono state prese in questi ultimi anni, è evidente che in cifre e in bilanci così<br />

importanti come può essere un bilancio come quello <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, insomma che non è<br />

esattamente un <strong>Comune</strong> d’importanza minima, io penso che le scelte che abbiamo iniziato a fare<br />

inizino a dare <strong>del</strong>le in<strong>di</strong>cazioni abbastanza importanti, anche dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong> bilancio<br />

consuntivo.<br />

Un’ultima annotazione, perché so che poi tratteremo insieme anche il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong> piano <strong>del</strong>le opere<br />

pubbliche e la realizzazione degli obiettivi che la Commissione <strong>di</strong> Controllo e Garanzia, ha<br />

esaminato in questi ultimi giorni, vorrei dare un’in<strong>di</strong>cazione che può essere utile alla <strong>di</strong>scussione, le<br />

opere pubbliche <strong>del</strong> 2004, quin<strong>di</strong> gli investimenti sono stati finanziati come segue: un milione e 02<br />

mila Euro con alienazione <strong>di</strong> beni; 852 mila Euro con utilizzo <strong>di</strong> economie; 3 milioni 121 con<br />

concessioni e<strong>di</strong>lizie, questo è il classico esempio <strong>del</strong>lo scomputo degli oneri, quin<strong>di</strong> la concessione<br />

e<strong>di</strong>lizia che realizza un’opera, piuttosto che non pagare con liqui<strong>di</strong>tà gli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione; 3<br />

milioni 5 e 59 con contrazioni <strong>di</strong> mutui da parte <strong>del</strong>l’Ente; 565 mila Euro con contributi statali; un<br />

milione 88 e 79 con contributi regionali; 204 mila Euro contributi <strong>di</strong> altri e 105 mila Euro per altri<br />

mezzi <strong>di</strong> terzi. Questo per un totale <strong>di</strong> 11 milioni 3 e 31. Quin<strong>di</strong> ho terminato, <strong>di</strong>co solo che c’è<br />

comunque, ripeto, un bilancio consuntivo, che in realtà rispecchia precisamente le scelte che sono<br />

state fatte in questi ultimi anni.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, assessore Romagnoli. A questo<br />

punto, io do la parola al collega Belluzzi, che relazionerà anche sui lavori <strong>del</strong>la Commissione<br />

Controllo e Garanzia. Prego, collega Belluzzi.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

27


CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Ma noi abbiamo…ho convocato tre<br />

riunioni <strong>del</strong>la Commissione <strong>di</strong> Controllo e Garanzia, per esaminare alcuni argomenti. Quello che ha<br />

attinenza con il <strong>di</strong>battito che c’è stato oggi e con l’approvazione <strong>del</strong> Consiglio comunale <strong>del</strong> conto<br />

consuntivo, è quello relativo al piano <strong>del</strong>le opere pubbliche <strong>del</strong> 2004 e al programma <strong>del</strong>le<br />

<strong>di</strong>smissioni immobiliari <strong>del</strong>l’anno 2004. Perché abbiamo ritenuto opportuno convocare la<br />

Commissione su questo argomento? Perché io credo che, comunque sia, su questo argomento, al <strong>di</strong><br />

là <strong>del</strong>le considerazioni che poi in sede politica farò, relativamente al consuntivo e a quanto ha detto<br />

l’Assessore in Commissione, ritengo che il rispetto <strong>del</strong> piano <strong>del</strong>le opere pubbliche e per un aspetto<br />

anche per quello che ha accennato adesso l’assessore Romagnoli, il rispetto <strong>del</strong> mantenimento <strong>del</strong>le<br />

fonti <strong>di</strong> finanziamento sia un atto dovuto <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale nei confronti <strong>del</strong><br />

Consiglio comunale stesso, sia <strong>di</strong> maggioranza, sia opposizione, rispetto agli impegni che si sono<br />

assunti in sede <strong>di</strong> approvazione <strong>del</strong> bilancio preventivo o in sede <strong>di</strong> approvazione <strong>del</strong> piano <strong>del</strong>le<br />

opere pubbliche e dei relativi assestamenti in corso d’opera, che devono logicamente essere fatti e<br />

che, al <strong>di</strong> là dei ruoli, si riconosce la facoltà <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale <strong>di</strong> proporli al<br />

Consiglio.<br />

Io leggo questa relazione, non so se i Consiglieri comunali che fanno parte <strong>del</strong>la Commissione...è<br />

una relazione asettica, che si basa sui numeri, però non do giu<strong>di</strong>zi, come Presidente <strong>del</strong>la<br />

Commissione, sui numeri, ma li darò in sede politica successivamente. “Facendo seguito a quanto è<br />

stato relazionato dai competenti Assessori e dalla documentazione fornita e qui ringrazio la<br />

struttura, il Segretario Generale e la dottoressa Battistelli per la tempestività con la quale ci hanno<br />

fornito i documenti e dal <strong>di</strong>battito <strong>del</strong>la Commissione, che è stata convocata il 14 giugno 2005,<br />

relativamente a quanto in oggetto, io mi permetto <strong>di</strong> evidenziare ai componenti <strong>del</strong>la Commissione<br />

e al Presidente <strong>del</strong> Consiglio comunale quanto è emerso nel corso <strong>del</strong>la Commissione e nell’esame<br />

dei documenti: il piano <strong>del</strong>le opere pubbliche, arco temporale, vali<strong>di</strong>tà e programma 31/12/2004,<br />

ve<strong>di</strong> allegato 1 e l’allegato 1 non è altro che la fotocopia <strong>del</strong>l’elenco <strong>del</strong> piano <strong>del</strong>le opere pubbliche<br />

approvato in Consiglio comunale con l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> 5 variabili e sono - come leggerò – il piano <strong>di</strong><br />

cui sopra prevedeva interventi per complessivi 21 milioni 63 mila e 516 punto 88 Euro alla data <strong>del</strong><br />

31/12/2004, risultano realizzati o in fase <strong>di</strong> avviata realizzazione interventi per complessivi…”.<br />

Quando io <strong>di</strong>co che in fase <strong>di</strong> avviata realizzazione non mi sono attenuto scrupolosamente alla data<br />

<strong>del</strong> 31/12, ma ho messo: “Fino alla data <strong>del</strong> 31 marzo 2005”, nel senso che non ho voluto<br />

controllare questi dati con rigi<strong>di</strong>tà, ma con elasticità. “Sono stati realizzati interventi per<br />

complessivi: 1 milione e 583 mila e 51 punto 22 pari al 7 e 52% <strong>di</strong> quanto <strong>del</strong>iberato con il piano<br />

<strong>del</strong>le opere pubbliche; opere appaltate con lavori in corso: 2 milioni e 4 mila 913 punto 80 pari a 9 e<br />

52”. Badate bene, il 50% <strong>di</strong> questi interventi circa, riguarda più <strong>del</strong> 50, il 60% riguardano l’asse sud<br />

che era già sul piano <strong>del</strong>le opere pubbliche <strong>del</strong> 2003 e che probabilmente verrà realizzato entro<br />

l’anno, si <strong>di</strong>ce entro il 30 giugno, ma il 30 giugno e oggi non era stato: “Interventi non realizzati,<br />

perché in attesa o in assenza <strong>di</strong> finanziamento pari a 9 milioni e 612 e 734 punto 51, pari al 45%,<br />

45,53%, ve<strong>di</strong> nota tre, sono evidenziate le opere” e per chi li volesse controllare sono gli atti <strong>del</strong><br />

Consiglio comunale, sono evidenziate le opere che sono state magari approvate, ma non esistono dei<br />

finanziamenti, che sono stati mo<strong>di</strong>ficati, eccetera. “Progetti che sono stati rinviati ad un anno<br />

successivo, per assenza <strong>di</strong> finanziamento o decisione <strong>del</strong>la Giunta municipale pari a 4 milioni e 400<br />

mila e 936 Euro pari al 20 e 89%, iniziative per le quali è stata effettuata solo la progettazione, ma<br />

non realizzati o iniziati per motivi <strong>di</strong>versi pari ad Euro 3 milioni 4861 mila 880 pari al 16%. Le<br />

valutazioni politiche non sono <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong> Consiglio comunale, casomai sono <strong>di</strong> competenza<br />

– scusate – <strong>del</strong> Consiglio comunale, al quale queste conclusioni verranno trasmesse per una<br />

<strong>di</strong>scussione e contestualmente per ovvi motivi <strong>di</strong> como<strong>di</strong>tà e <strong>di</strong> riferimento”. Ne avremmo potuto<br />

parlare prima e due mesi dopo, però io credo che, trattandosi <strong>del</strong> piano <strong>del</strong>le opere pubbliche al<br />

31/12/2004 e in scadenza il 31/12/2004 credo che opportunità migliore non poteva essere che il<br />

consuntivo <strong>del</strong> 2004.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

28


“Mi permetto <strong>di</strong> evidenziare che la documentazione vi è stata regolarmente consegnata già con nota<br />

<strong>del</strong> 23 aprile 2004, quin<strong>di</strong> questa credo che sia una considerazione <strong>del</strong>la quale l’Amministrazione<br />

comunale si deve far carico; il servizio lavori pubblici aveva informato la Direzione generale<br />

<strong>del</strong>l’Ente, in merito al fatto che gran parte - è virgolettato – <strong>del</strong>le opere <strong>di</strong> manutenzione<br />

straor<strong>di</strong>naria sono finanziabili con proventi <strong>di</strong> alienazione <strong>di</strong> immobili attualmente non <strong>di</strong>sponibili e<br />

che – sempre tra virgolette – i tempi <strong>di</strong> approvazione <strong>del</strong> progetto esecutivo <strong>di</strong>pendono dalla reale<br />

copertura finanziaria”; quin<strong>di</strong> questo sta a significare che sono stati evidenziati dai competenti uffici<br />

dei problemi che ci sono, relativamente a quel 45 e 53% dei lavori che sono stati rinviati per<br />

mancanza <strong>di</strong> finanziamento.<br />

“Per quanto riguarda il piano <strong>del</strong>le <strong>di</strong>smissioni destinato al finanziamento <strong>del</strong>le opere pubbliche,<br />

atto <strong>del</strong> Consiglio comunale numero 39 <strong>del</strong> 12 marzo 2004, nel corso <strong>del</strong> 2004 erano state previste<br />

le seguenti alienazioni: area <strong>di</strong> Ancona Commissariato per 900 mila Euro, però questa <strong>di</strong>smissione<br />

non prendeva in considerazione il fatto che sarebbe intenzione <strong>del</strong> Ministero acquistare l’area non al<br />

prezzo stabilito dal <strong>Comune</strong>, ma al prezzo <strong>di</strong> esproprio; area via Appennini Bassa, per un milione e<br />

400 mila Euro non alienata per ricorso al TAR, che potrebbe inficiare la stessa variante al Piano<br />

Regolatore”. Io mi ricordo che in occasione <strong>del</strong>l’approvazione <strong>del</strong>la variante al Piano Regolatore <strong>di</strong><br />

via Appennini Bassa avevo anticipato a questo Consiglio comunale che ci sarebbe stata al 99% un<br />

ricorso al TAR, non è stato considerato quanto inutilmente l’opposizione spesso <strong>di</strong>ce: “Alla scuola<br />

Cascamificio per 850 mila Euro con nota <strong>del</strong> 3 giugno 2005 c’è stato comunicato che relativamente<br />

al bene la procedura non è stata attivata; scuola via Roma per 320 mila Euro e area Fater e terreni<br />

azienda agraria, proce<strong>di</strong>mento non concluso, come dalla stessa relazione evidenziata, alienazione<br />

immobili in via Leopar<strong>di</strong>, Giovanni XXIII, atto integrativo per complessivi 825 mila e 460 Euro,<br />

operazione parzialmente definita – il parzialmente è quasi totale, obiettivamente lo devo riconoscere<br />

– per 783 mila euro. Alla luce <strong>di</strong> quanto sopra in<strong>di</strong>cato, la percentuale <strong>di</strong> realizzo per le <strong>di</strong>smissioni<br />

è stata pari al 23 e 47% sulla base degli incassi effettuati su prelazione a seguito <strong>di</strong> asta, rispetto al<br />

previsto, che ammonta ad un milione e 236 mila Euro. Ritengo opportuno pertanto sottoporre alla<br />

vostra attenzione quanto evidenziato in Commissione per le valutazioni e considerazioni <strong>del</strong> caso”.<br />

Qui personalmente finisce la mia relazione, come Presidente <strong>del</strong>la Commissione Garanzia, spero <strong>di</strong><br />

aver <strong>di</strong>mostrato, al <strong>di</strong> là dei ruoli, un’obiettività nell’in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>le cifre. Non so se c’è una<br />

sfasatura <strong>del</strong>lo 0 e 01% che ho compensato, perché avrei impiegato troppo tempo a ritrovarla e<br />

perché comunque sia, lavoravo con una macchina per millesimi e l’ho scritta in centesimi e quin<strong>di</strong><br />

mi sono ritrovato questa piccola sfasatura. Per cui io credo che ciascuno <strong>di</strong> noi debba fare le proprie<br />

considerazioni, ma personalmente come gruppo <strong>di</strong> Forza Italia io mi riservo <strong>di</strong> farle<br />

successivamente e non in questo intervento, che è soltanto un’enunciazione <strong>di</strong> dati e <strong>di</strong> cifre e che<br />

non credo fosse corretto, come Presidente, dover commentare, ma lo farò successivamente, come<br />

Consigliere comunale. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Belluzzi. Io volevo anche<br />

ringraziarti, a nome <strong>del</strong>l’intero Consiglio comunale, per il lavoro che hai fatto come Presidente <strong>di</strong><br />

questa Commissione, rivolgendo un ringraziamento anche a tutti i componenti <strong>del</strong>la Commissione<br />

se mi permetti, anche per lo stile con cui hai redatto questa tua relazione, che come <strong>di</strong>cevi all’inizio,<br />

<strong>di</strong>mostra, appunto, la tua posizione al <strong>di</strong> sopra <strong>del</strong>le parti nel re<strong>di</strong>gere questo documento. Quin<strong>di</strong> per<br />

questo io ti ringrazio <strong>di</strong> cuore, Belluzzi.<br />

Allora, a questo punto, iniziamo il <strong>di</strong>battito. Ho prenotato il collega Brazzini, prego.<br />

CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Unità Socialista): Mi sono prenotato per primo, anche<br />

perché io, sinceramente, sul <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong> bilancio, non è che abbia molto da <strong>di</strong>re e questo non perché<br />

non abbia avuto voglia e intenzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>re qualcosa <strong>di</strong> più, ma perché debbo denunciare ancora una<br />

volta la mancanza <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale nei confronti <strong>del</strong>la consegna ad un Consigliere<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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comunale dei relativi documenti richiesti in Commissione. Oltretutto ho fatto in Commissione<br />

alcune domande e l’Assessore, che purtroppo non era assistito da nessuno dei funzionari si era<br />

adoperato, affinché io avessi avuto il giorno successivo tutta quanta la documentazione. Ebbene, io<br />

ho avuto solo in parte quella documentazione e ad<strong>di</strong>rittura una molto, molto strana, perché potete<br />

vedere che questa non è una documentazione seria da dare ad un Consigliere comunale, per poter<br />

fare un ragionamento logico e obiettivo. Ad<strong>di</strong>rittura,il Presidente <strong>del</strong> Consiglio il giorno successivo<br />

si era preso l’impegno <strong>di</strong> sapere quello che io volevo, perché probabilmente non sono stato chiaro,<br />

ma ha ricopiato paro, paro quello che avevo chiesto e non gli avevo chiesto sicuramente la luna,<br />

però probabilmente, a questo punto, io farò solamente dei ragionamenti su quello che io ho potuto<br />

ottenere, anche perché non credo che e questo il Presidente <strong>del</strong> Consiglio me lo deve permettere,<br />

non c’è serietà da parte <strong>di</strong> quest’Amministrazione comunale, quantomeno nei miei confronti,<br />

perché…<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Ma scusa, Brazzini, scusa, ti riferisci ai<br />

documenti che ti avevo richiamato, per <strong>di</strong>rti qual era… Ma mi risulta che sono stati consegnati, i<br />

documenti.<br />

CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Unità Socialista): Tutti quelli che ho<br />

consegnato…pren<strong>di</strong>amo il verbale e leggiamo quello che avevo chiesto e poi ve<strong>di</strong>amo se questi<br />

sono quelli che mi hai consegnato, poi la colpa non so <strong>di</strong> chi sia, ma io intanto…<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Io ti ho chiamato <strong>di</strong> proposito, perché tu in<br />

Commissione avevi chiesto i documenti e tra l’altro in Commissione era presente anche<br />

l’Assessore; insieme all’Ufficio abbiamo chiesto i documenti e, nel giro <strong>di</strong> un paio <strong>di</strong> ore, i<br />

documenti erano pronti.<br />

CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti <strong>Jesi</strong>ni): Se questo è un documento serio…<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Se poi tu non consideri sufficienti i<br />

documenti presentati, però i documenti ti sono stati…<br />

CONSIGLIERI – ENRICO BRAZZINI (Unità Socialista): Ma guarda che questo non è per niente<br />

un documento, scusate, ma qui non stiamo a fare <strong>del</strong>le polemiche inutili, eh! Insomma, bisogna che<br />

li ve<strong>di</strong>ate, i documenti che vengono dati. Oltretutto, come tutti gli anni, è stata data la relazione dei<br />

revisori dei conti e puntualmente tutti gli anni è stata data, durante il Consiglio comunale e<br />

ad<strong>di</strong>rittura è stato detto che era stato messo in cartellino gli altri anni, cosa che poi effettivamente lo<br />

trovavo in cartellina, però l’ultimo giorno e ad<strong>di</strong>rittura oggi, quando sono entrato in Consiglio<br />

comunale, non c’era, ad<strong>di</strong>rittura, la relazione dei revisori dei conti e nemmeno il ren<strong>di</strong>conto <strong>del</strong>la<br />

gestione, perché come si fa a ragionare, senza avere il ren<strong>di</strong>conto? Io non lo so e anche se non sono<br />

un tecnico, non sono una persona che ragiona sui numeri, però quantomeno poter fare un <strong>di</strong>scorso<br />

su dei numeri, su <strong>del</strong>le cose che sono dei documenti ufficiali, credo che questo sia la minima cosa,<br />

in<strong>di</strong>spensabile e oltretutto io non so perché e non do la colpa, questa volta, agli impiegati. Io, a<br />

questo punto, la colpa la do all’Amministrazione, che sicuramente impe<strong>di</strong>sce agli impiegati <strong>di</strong> fare il<br />

proprio lavoro, perché quando uno mi risponde dopo la mia richiesta che qui è verbalizzata, la mia<br />

richiesta datata 19 novembre 2004, mi vengono dati i documenti richiesti il 19 novembre 2004, il<br />

giorno 28 maggio 2005, <strong>di</strong>cendo: “Riscontro alla nota protocollo 18063 <strong>del</strong> 26/5/2005”, è passata<br />

dalla mia richiesta, dal 19 novembre al 26/5/2005, richiesta <strong>di</strong> atti e documenti da parte <strong>del</strong><br />

Consigliere comunale.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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Allora, io l’ho chiesta a novembre, non l’ho chiesta sicuramente il 26/5/2005, come mi ha risposto e<br />

oltretutto questa documentazione che mi ha dato è sì e no, quella che è riuscito a buttar giù, perché<br />

sicuramente il Direttore Generale ha forzato anche la mano su questa questione ed è riuscito a buttar<br />

giù due pagine, che <strong>di</strong>cono tutto, ma non <strong>di</strong>ce niente, perché effettivamente uno se va a controllare<br />

questo, trova la metà <strong>del</strong>le Associazioni che usufruiscono <strong>di</strong> locali <strong>di</strong> proprietà comunale e quin<strong>di</strong><br />

non ci pren<strong>di</strong>amoci in giro, perché io sto facendo il mio dovere <strong>di</strong> Consigliere comunale e quin<strong>di</strong> io<br />

credo che un’Amministrazione debba fare il suo, dando la possibilità ai Consiglieri <strong>di</strong> potere fare il<br />

proprio lavoro, perché se così non è, allora io mi ritiro e poi farete voi quello che vorrete fare,<br />

perché a questo punto se così non è… Qualcuno mi smentisca nella cosa, perché io credo che ci<br />

siano tutti i presupposti, affinché la cosa…io ritengo che questa non sia seria e, a questo punto, mi<br />

viene da pensare che… ho anche dei dubbi; oltretutto, volevo <strong>di</strong>re una cosa in merito, visto che tre<br />

fogli almeno li ho avuti e su questi tre fogli che ho avuto...Allora, nel ’99 l’attuale Assessore che<br />

aveva avuto l’incarico <strong>di</strong> gestire l’azienda agraria, <strong>di</strong> guardare e <strong>di</strong> migliorare l’azienda agraria<br />

aveva promesso nel 2000, quando io ho rifatto l’interrogazione che avevamo rimesso, mi ha risposto<br />

che ci volevano alcuni anni. Allora, dal ’99 sono passati: ’99, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004 e 2005<br />

e mi ritrovo con un ren<strong>di</strong>conto <strong>di</strong> meno 104 mila e 242,98 Euro. Questo è il conto, almeno questo<br />

mi avete dato, anche se non è firmato e quin<strong>di</strong> non so la vali<strong>di</strong>tà che può avere però un <strong>di</strong>savanzo <strong>di</strong><br />

104 mila, 242,98. Se questo è il modo, dopo sei anni, <strong>di</strong> gestire un’azienda comunale, signori miei,<br />

io non so che cosa <strong>di</strong>re!<br />

Passiamo poi alle due farmacie. Sempre i soliti <strong>di</strong>scorsi che qui si fanno, sia con le farmacie, sia<br />

con… è un servizio, come qualcuno mi ha risposto sempre e su cui io sempre mi sono battuto, che si<br />

fa il servizio sociale, perché <strong>di</strong>amo la carne alle mense, abbiamo garantito…Ma, signori miei, alle<br />

mense <strong>di</strong>amo esclusivamente la carne e <strong>di</strong>amo la carne un giorno alla settimana, venti grammi <strong>di</strong><br />

carne e se vi prenderete la bega, come me, <strong>di</strong> fare il conto <strong>di</strong> quanta carne consumano gli asili, le<br />

scuole e tutto quanto, saranno sì e no tre bestie all’anno. Quin<strong>di</strong> mantenere un’azienda per tre, con<br />

quattro bestie all’anno, io credo che non sia una cosa sufficiente.<br />

Adesso, per quanto riguarda le farmacie…non lo so, adesso forse <strong>di</strong>remo che non abbiamo<br />

guadagnato, perché stiamo dando le me<strong>di</strong>cine <strong>di</strong> banco a costo inferiore alle altre farmacie, ma se<br />

una farmacia guadagna l’utile <strong>di</strong> esercizio e 16 mila 252 Euro e un’altra farmacia 187 mila e 927<br />

Euro, mi dovete spiegare il perché <strong>di</strong> tutto questo, certo forse mi spiegherete sempre le solite cose,<br />

che la farmacia <strong>del</strong>l’ospedale non ha le vetrine, non ha le cose <strong>di</strong> banco e qua e là e su e giù, tutte le<br />

solite storie, però, signori miei, siccome qui ci stiamo <strong>di</strong>cendo sempre le solite cose, che le cose che<br />

sono gestite dall’Amministrazione comunale sono…e oltretutto il Sindaco in Commissione non può<br />

rispondere che noi non guar<strong>di</strong>amo al costo dei servizi, perché non possiamo fare la speculazione sui<br />

servizi. E’ vero, è giusto questo, che non si debba fare il coso su… però ancora Lei mi deve spiegare<br />

che <strong>di</strong>fferenza c’è e questo non perché io non voglia le cooperative, che anzi, le reputo necessarie e<br />

sono uno <strong>di</strong> quelli che si sono battuti per fare entrare anche le cooperative, però mi deve spiegare<br />

che <strong>di</strong>fferenza c’è tra il personale <strong>del</strong>le cooperative e il personale comunale, a questo punto, perché<br />

se la professionalità è quella e se il numero <strong>del</strong>le persone addette è quello; se il servizio è quello,<br />

dove sta, praticamente, il guadagno <strong>del</strong>la cooperativa? Perché se il <strong>Comune</strong> non ci fa parte, dandoci<br />

quei sol<strong>di</strong>, la cooperativa ad<strong>di</strong>rittura ha l’utile e quin<strong>di</strong> ad un certo punto c’è qualcosa che non va,<br />

che non funziona: o le cooperative non sono tutelate come i lavoratori <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> e quin<strong>di</strong> magari<br />

sono più sfruttate <strong>di</strong> quelle <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>, perché a questo punto mi viene da pensare questo, oppure<br />

ci sono solo queste ragioni. Io credo che un’Amministrazione <strong>di</strong> sinistra debba essere molto attenta<br />

a queste cose, perché noi siamo d’accor<strong>di</strong>ssimo sulla questione <strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> far entrare in sinergia il<br />

pubblico e il privato, però non vorrei, visto che tra le pratiche che ho chiesto ci sono tutte le spese<br />

<strong>del</strong> ’94, che il <strong>Comune</strong> ha affrontato per le varie cooperative o per i vari servizi che sono stati dati in<br />

appalto, non mi è stata data risposta, perché non esiste questo documento e la stessa Romagnoli in<br />

Commissione, perché è verbalizzato, mi ha risposto che era <strong>di</strong>fficile estrapolarlo dalla sua<br />

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documentazione, perché va ad incidere in <strong>di</strong>versi capitoli <strong>di</strong> spesa e quin<strong>di</strong> se è <strong>di</strong>fficile per lei,<br />

figuratevi per un Consigliere come me com’è <strong>di</strong>fficile tirarlo fuori, oltretutto non avendo nemmeno<br />

la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> questa documentazione!<br />

Quin<strong>di</strong> chiuderei qui la mia <strong>di</strong>scussione, anche perché non posso <strong>di</strong>re che noi voteremo contro<br />

questa <strong>del</strong>ibera, perché sicuramente è, secondo il mio parere e secondo il nostro parere, uno<br />

scandalo il fatto che un’Amministrazione come questa porti all’attenzione <strong>di</strong> un Consiglio comunale<br />

l’ultimo giorno utile il bilancio per poi essere sicuro che, comunque vadano le cose, debito o non<br />

debito, andamento sfavorevole e non sfavorevole come Gioacchino Belluzzi ha già detto nella sua<br />

relazione, si debba votare a favore. E votate pure a favore, però con il nostro voto vi assumete<br />

logicamente la vostra responsabilità. Il nostro sarà contrario. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Brazzini. Grassetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (A.N.): Grazie, Presidente. Il 30 giugno, momento <strong>di</strong><br />

ren<strong>di</strong>conto, bilancio <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>conto, abbiamo ascoltato l’Assessore che ha elencato una lunga serie <strong>di</strong><br />

numeri, abbiamo letto sul giornale nei giorni scorsi che <strong>Jesi</strong> è quasi un’isola felice, che ad<strong>di</strong>rittura<br />

sulle locan<strong>di</strong>ne c’era il cenno <strong>di</strong> un avanzo e anche dal tono con cui l’Assessore al Bilancio ha<br />

illustrato il ren<strong>di</strong>conto, sembra che, ad una prima occhiata <strong>di</strong> natura superficiale, qui le cose vadano<br />

a gonfie vele. Poi abbiamo ascoltato la relazione che è stata fatta dal presidente Belluzzi e abbiamo<br />

visto quante <strong>di</strong> quelle iniziative che erano state progettate invece sono state realizzate, ma il<br />

ren<strong>di</strong>conto economico deve coincidere anche con un ren<strong>di</strong>conto <strong>di</strong> natura politica e il ren<strong>di</strong>conto <strong>di</strong><br />

natura politica va fatto e l’ho fatto anche dalla lettura <strong>del</strong>la relazione <strong>del</strong> Collegio dei revisori dei<br />

conti, i quali per la precisione a pagina 27, danno un’esatta situazione, attraverso un grafico <strong>di</strong><br />

quanto è stato preventivato in sede <strong>di</strong> bilancio <strong>di</strong> previsione e quanto invece è stato realizzato ad<br />

oggi in sede <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>conto e i revisori ci forniscono altresì un quadro che parte dal 2000 e arriva fino<br />

al 2004, <strong>di</strong>pingendo nella prima colonna, vado a memoria, quella gialla, la percentuale <strong>del</strong>le<br />

iniziative <strong>del</strong>le opere preventivate. Nella colonna rossa ci sono quelle che sono state realizzate e in<br />

quella blu quelle che sono state realizzate definitivamente. Ebbene, ad oggi 30 giugno 2005, rispetto<br />

al bilancio <strong>di</strong> previsione le iniziative e i progetti realizzati definitivamente si aggirano intorno ad<br />

una percentuale che mi sembra si aggiri intorno o forse sia appena inferiore al 30%. Parametrando,<br />

rispetto agli altri anni, questo dato, si evince come questo <strong>del</strong> 2004 sia stato il più basso negli ultimi<br />

quattro anni, cioè dal 2000 ad oggi, quin<strong>di</strong> probabilmente, come nel 2004, c’era stato il 2000, ma<br />

sinceramente io non sono riuscito a capire se è peggio o meglio. La colonna è pressoché alta uguale;<br />

negli anni precedenti al 2004 e successivi al 2000 invece le percentuali sono state maggiori.<br />

Io posso capire che c’è la riduzione dei trasferimenti a cui ha fatto riferimento l’Assessore al<br />

Bilancio, ma è anche vero che poi abbiamo ascoltato dalla relazione <strong>del</strong> presidente Belluzzi che<br />

molte <strong>del</strong>le iniziative che erano state previste al bilancio <strong>di</strong> previsione in realtà non si sono<br />

verificate, vuoi perché c’è stato il ricorso al TAR con la questione degli Appennini Bassi, però<br />

debbo <strong>di</strong>re che sul ricorso al TAR qualche notizia almeno a me è mancata e se questo ricorso al<br />

TAR da parte <strong>del</strong>le persone che hanno impugnato le <strong>del</strong>ibere o la <strong>del</strong>ibera ha avuto, oppure no, dal<br />

TAR una sospensiva, questo non ci è dato <strong>di</strong> saperlo.<br />

Comunque quali sono i tempi perché il TAR arrivi ad una decisione <strong>di</strong> merito? Altra domanda,che è<br />

importante, a cura <strong>del</strong> Consiglio comunale o anche <strong>del</strong>l’Amministrazione nei confronti dei<br />

professionisti che stanno curando la questione in sede giu<strong>di</strong>ziaria è se, a livello <strong>di</strong> Tribunale<br />

Amministrativo Regionale, sia stata effettuata, eseguita l’istanza <strong>di</strong> prelievo, istanza <strong>di</strong> prelievo che<br />

consente alla parte <strong>di</strong> chiedere al Collegio una definizione in tempi più brevi. Qui motivi <strong>di</strong> urgenza<br />

ve ne sono tanti, perché poi dall’esito <strong>di</strong> questo giu<strong>di</strong>zio, <strong>di</strong>pende un’importante scelta <strong>di</strong> bilancio e<br />

una scelta politica per la città e io credo che su questo debba esservi una maggiore attenzione, una<br />

maggiore incisione e una maggiore spinta.<br />

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Altra questione è la scelta <strong>del</strong>le alienazioni. Abbiamo sempre detto che la scelta <strong>del</strong>l’alienazione è<br />

una scelta, che però non ha carattere strutturale e che, con riferimento alle politiche future, non è<br />

proiettabile, non è una scelta che si potrà o si dovrà reiterare nel corso <strong>del</strong> tempo, quin<strong>di</strong> la<br />

valutazione politica, rispetto a questo ren<strong>di</strong>conto, così com’è espresso e non tanto certamente con<br />

riferimento al ren<strong>di</strong>conto dal punto <strong>di</strong> vista ragionieristico, ma senz’altro circa la politica che l’ha<br />

ispirato, circa la politica che l’ha formato, rispetto a quella che è stata la previsione, è un giu<strong>di</strong>zio<br />

negativo, che esprimeremo con voto contrario.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Grassetti. Non ho… sì, la<br />

collega Aguzzi, prego.<br />

CONSIGLIERA – BRUNA AGUZZI (D.S.): Grazie. A volte il piano <strong>del</strong>le opere pubbliche è un<br />

documento ampio, che va programmaticamente oltre l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> obiettivi tutti concretamente e<br />

realisticamente perseguibili, perché è un documento che dà in<strong>di</strong>cazioni anche politiche su interventi<br />

che sono considerati d’interesse generale, anche se magari nel momento in cui questo piano si<br />

re<strong>di</strong>ge concretamente, non c’è certezza assoluta sulle fonti <strong>di</strong> finanziamento. E’ importante anche<br />

questa presenza <strong>del</strong>le opere che si intendono realizzare, perché è una <strong>di</strong>chiarazione d’intenzione<br />

politica quella <strong>di</strong> effettuare quei lavori, è un’attestazione <strong>di</strong> valore, rispetto ad una capacità<br />

imme<strong>di</strong>ata, che non è completa, ma è un impegno per un piano pluriennale.<br />

Nel 2004 è vero che la percentuale <strong>di</strong> opere realizzate è particolarmente bassa, ma anche alcune <strong>di</strong><br />

queste opere mi risulta che siano state iniziate e non terminate e quin<strong>di</strong> è per questo probabilmente<br />

che non compaiono nel Piano. C’è da <strong>di</strong>re inoltre che l’avvio <strong>del</strong>la riorganizzazione degli uffici e<br />

<strong>del</strong> progetto patrimonio sicuramente consentiranno <strong>di</strong> velocizzare <strong>del</strong>le pratiche, degli atti <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> immobili e l’alienazione <strong>del</strong>le aree che permettano <strong>di</strong> finanziare <strong>del</strong>le opere e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> sveltire la<br />

realizzazione anche <strong>del</strong>le altre parti <strong>del</strong> piano <strong>del</strong>le opere pubbliche.<br />

Questa percentuale inoltre lamentata, questa percentuale vera <strong>del</strong> 7 e qualcosa per cento d’interventi<br />

realizzati è dovuta anche all’avvio d’interventi che non si esauriscono tutti nell’ambito <strong>di</strong> una sola<br />

annualità finanziaria e <strong>di</strong> cui quin<strong>di</strong> ancora non si riescono a verificare pienamente gli effetti. Tutto<br />

questo è vero, però io credo che sia importante e necessario e in questo senso il mio intervento è un<br />

intervento rivolto agli Assessori, al Sindaco innanzitutto e agli Assessori competenti: Finanze,<br />

Lavori Pubblici e Assessorato all’Urbanistica, perché sarebbe in<strong>di</strong>spensabile cercare <strong>di</strong> arrivare il<br />

più rapidamente possibile ad una forbice fisiologica, tra quelle che sono le opere programmate e<br />

quelle che sono le opere realizzate.<br />

Io sono sicura che ci si sta muovendo per questo e sono anche sicura che operazioni <strong>del</strong> tipo<br />

abbattimento <strong>del</strong>l’indebitamento, che passano ovviamente attraverso una fase <strong>di</strong> riduzione degli<br />

investimenti che parallelamente stanno vedendo anche l’avvio <strong>di</strong> due importanti azioni, come quella<br />

<strong>del</strong> patrimonio e l’altra <strong>del</strong>la riorganizzazione, che sono <strong>del</strong>le azioni positive per non bloccare, anzi<br />

in prospettiva sono mezzi per aumentare la capacità d’investimento <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Aguzzi. Brunetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I.): Grazie, Presidente. Innanzitutto, approfitto<br />

<strong>del</strong>l’occasione per salutare il Consigliere straniero aggiunto. Mi ero <strong>di</strong>menticato <strong>di</strong> farlo prima e<br />

quin<strong>di</strong> a nome mio personale e <strong>di</strong> tutto il gruppo Le auguro e Le auguriamo buon lavoro.<br />

Per quanto riguarda il <strong>di</strong>scorso dei dati consuntivi <strong>di</strong> bilancio e in riferimento anche a quello che<br />

abbiamo ascoltato e alla relazione letta dal Presidente <strong>del</strong>la Commissione Controllo e Garanzia noi<br />

vogliamo esprimere alcune nostre considerazioni. Innanzitutto, è vero e qui a nostro parere ha<br />

ragione il collega Brazzini, non so quanti Consiglieri abbiano avuto la relazione <strong>del</strong> Collegio<br />

sindacale: io non l’ho avuta, questo lo <strong>di</strong>co come testimonianza <strong>di</strong> fatto e adesso, ma anche per una<br />

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presa <strong>di</strong> conoscenza per il futuro e per un significativo aumento <strong>del</strong>la considerazione e <strong>del</strong> ruolo dei<br />

Consiglieri comunali. Non ho la relazione, non abbiamo la relazione <strong>del</strong> Collegio sindacale e credo<br />

che la relazione <strong>del</strong> Collegio sindacale sia un elemento importantissimo dal momento che il<br />

Collegio sindacale è proprio eletto dal Consiglio comunale e quin<strong>di</strong> si potrebbe <strong>di</strong>re che è sì, un<br />

organo <strong>del</strong>l’Amministrazione, ma si tratta <strong>di</strong> un organo che ha un rapporto <strong>di</strong>retto con coloro che lo<br />

eleggono, cioè il Consiglio comunale.<br />

Quin<strong>di</strong>, io prendo questa situazione per un <strong>di</strong>sguido e mi auguro che non succeda più non solo per<br />

me, ma per tutti i Consiglieri. Certo è che la situazione che testimonia Brazzini, anche a volte con<br />

un suo modo <strong>di</strong> fare e che potrà essere abbastanza veemente e incisiva, ma <strong>di</strong> sicuro questa<br />

mancanza <strong>di</strong> documenti chiaramente fa sospettare e io sono sicuro che non sia così, comunque,<br />

insomma, ci vogliono degli atti concreti e significativi, al riguardo che ci deve essere da parte <strong>di</strong><br />

certi settori <strong>del</strong>l’Amministrazione una considerazione <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong> Consiglio comunale tutto e dei<br />

Consiglieri comunali.<br />

Per quanto riguarda la relazione che è stata svolta dal Presidente <strong>del</strong>la Commissione Controllo e<br />

Garanzia, innanzitutto anch’io, come hanno fatto gli altri, do atto al consigliere Belluzzi <strong>di</strong> una<br />

grande correttezza istituzionale. La Commissione Controllo e Garanzia è un’entità istituzionale<br />

nuova, la Presidenza e quin<strong>di</strong> l’input sull’orientamento e sulla sua attività spettano all’opposizione e<br />

questo credo che, in una <strong>di</strong>alettica democratica, sia necessario. Eravamo nella fase <strong>di</strong> prima<br />

sperimentazione e devo <strong>di</strong>re che l’esperienza che fin qui è stata fatta, grazie all’impulso e all’agire<br />

<strong>del</strong> Presidente, sia stata un’esperienza positiva. Sicuramente, nelle prime riunioni <strong>del</strong>la<br />

Commissione, bisognerebbe aver sgomberato il campo da un’interpretazione che forse avrebbe<br />

potuto avere una certa apparenza o una certa qualificazione, ma in realtà non è stato poi così. Una<br />

sorta <strong>di</strong> Commissione <strong>di</strong> Controllo, una sorta <strong>di</strong> Commissione ispettiva. In realtà e grazie anche al<br />

Presidente e a tutta la Commissione, poi si è giustamente e correttamente incanalato il lavoro <strong>del</strong>la<br />

Commissione, che non è una Commissione <strong>di</strong>…<br />

(Interruzione <strong>del</strong>la registrazione per cambio cassetta).<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I.): …prospettiva, ma è una Commissione,<br />

estrapolazione <strong>del</strong> Consiglio comunale tutto, che serve per valutare ad un certo punto e in questo<br />

caso nell’ambito <strong>del</strong> dato consuntivo <strong>del</strong> bilancio lo stato <strong>del</strong>le cose su alcune… lo stato <strong>del</strong>l’arte su<br />

alcuni obiettivi che l’Amministrazione comunale ha sottoposto al Consiglio e che il Consiglio ha<br />

fatto propri con le proprie <strong>del</strong>ibere.<br />

Da ultimo, vorrei rilevare anche il fatto <strong>del</strong>l’impostazione che ha dato il Presidente, quella cioè <strong>di</strong><br />

fare una relazione che fissasse i punti che erano emersi negli incontri <strong>del</strong>la Commissione, senza<br />

spingere politicamente verso una risoluzione <strong>di</strong> minoranza, poi una maggioranza avrebbe presentato<br />

un’altra risoluzione, cioè caricando ed enfatizzando troppo politicamente il lavoro <strong>del</strong>la<br />

Commissione. In realtà la Commissione ha lavorato bene e, ripeto, con una funzione <strong>di</strong><br />

collaborazione, <strong>di</strong> spunto, <strong>di</strong> supporto anche all’Amministrazione per valutare la situazione. Quin<strong>di</strong><br />

quello che il presidente Belluzzi ci ha letto è stata una cronistoria, una valutazione, un riportare dei<br />

numeri che noi abbiamo ascoltato e il Presidente questo l’ha fatto in maniera corretta. Chiaramente<br />

ci sono dei dati che sarebbero da interpretare. Lo stato dei fatti è inequivocabilmente quello, poi ci<br />

sono le ragioni che possono essere <strong>di</strong>verse, perché si è determinato quello stato dei fatti: una<br />

potrebbe essere che il piano <strong>del</strong>le opere pubbliche è sempre il libro dei sogni, nel quale ogni<br />

Amministrazione in un dato momento storico fissa dei gran<strong>di</strong> obiettivi, che poi dopo, magari<br />

<strong>di</strong>fficilmente essa riesce a realizzare in quell’anno, ma li mette lì anche a futura memoria, come un<br />

obiettivo. Un altro è quello <strong>del</strong>la valenza pluriennale <strong>del</strong>l’opera e un altro è quello (inc.), questo<br />

forse è quello per certi versi più significativo, è quello <strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>rizzo costruito nell’anno precedente<br />

per realizzare quell’opera, magari pensando a <strong>del</strong>le alienazioni, a dei finanziamenti <strong>di</strong>versi, perché<br />

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tutte le opere andrebbero finanziate: mutui, finanziamenti, alienazioni, project e financing e<br />

quant’altro. Insomma, francamente io, da esponente <strong>del</strong>la maggioranza e avendo vissuto e vivendo i<br />

momenti amministrativi con un’ottica sì, <strong>di</strong> maggioranza, ma anche <strong>di</strong> servizio ad un’intera città, mi<br />

sento <strong>di</strong> valutare quello che è emerso nella Commissione <strong>di</strong> Controllo e Garanzia non tanto come<br />

una critica a livello politico, che sicuramente questa ci sta o con <strong>del</strong>le riflessioni che sono altisonanti<br />

– come, ripeto, gruppo <strong>di</strong> maggioranza – che con<strong>di</strong>vide le responsabilità sicuramente<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione nella parte che le spetta, con<strong>di</strong>videndo e avendo con<strong>di</strong>viso, sia il programma<br />

e sia l’impostazione, dei dati <strong>di</strong> bilancio, come uno stimolo. Ci sono <strong>del</strong>le situazioni che abbiamo<br />

risolto e ci sono dei problemi oggettivi che abbiamo incontrato. In alcuni momenti c’è un ritardo, un<br />

ritornare in<strong>di</strong>etro su decisioni già prese e siamo a volti animati da troppi dubbi. C’è una volontà <strong>di</strong><br />

qualsivoglia forza politica, <strong>di</strong> una caratterizzazione ulteriore, <strong>di</strong> una spinta superiore alle altre, che<br />

rende obiettivamente <strong>di</strong>fficile il lavoro, anche a chi <strong>di</strong>rige l’Amministrazione, il Sindaco in testa con<br />

gli Assessori.<br />

Quin<strong>di</strong> lo stimolo e l’invito e l’analisi che rivolgo da quello che ho avuto modo <strong>di</strong> testimoniare nella<br />

Commissione Controllo e Garanzia, ma non solo, è come una forza politica <strong>di</strong> maggioranza e ci<br />

sentiamo <strong>di</strong> fare un invito a superare certi eccessi, a volte anche minimali e che non tengono in<br />

considerazione quello che sarebbe il ruolo a volte <strong>di</strong> un’Amministrazione, ma anche <strong>di</strong> una città<br />

come <strong>Jesi</strong>, cioè <strong>di</strong> un’Amministrazione che, per certi versi, non voglio che si consideri inferiore alle<br />

ambizioni che ha, ma deve credere <strong>di</strong> più nelle proprie ambizioni e nel proprio fare.<br />

Presidente, richiamo un attimo l’attenzione…Presidente, Le chiedo scusa e richiamo anche un<br />

attimo l’attenzione non sua, ma per irresponsabilità <strong>di</strong> tutto il Consiglio, perché francamente io se<br />

questo <strong>di</strong>scorso lo faccio qui o al bar, mi pare che… va beh, che vada anche registrato, mi pare che<br />

sia la stessa cosa, quin<strong>di</strong>…<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Hai perfettamente ragione Brunetti, solo che<br />

io questa sera ho invitato all’attenzione e forse sarà anche il caldo ed è una situazione particolare,<br />

non so l’avrò ripetuto almeno venti volte a <strong>di</strong>r poco. Prego, Brunetti.<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I): Presidente, ti ringrazio <strong>di</strong> questo e ti richiamo ad un<br />

minimo <strong>di</strong> attenzione. Per esempio - e questo lo prendo solo come esempio - quando si fissa un<br />

obiettivo, si declama, si decanta, si pubblicizza un obbiettivo fortissimo, qualificante, gran<strong>di</strong>oso e<br />

poi ci sono <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fficoltà nel reperimento <strong>di</strong> fonti <strong>di</strong> finanziamento, oppure si enucleano per<br />

<strong>di</strong>fficoltà oggettive - e poi questo sarà un altro <strong>di</strong>scorso, insomma – fonti <strong>di</strong> finanziamento, non<br />

sapendo bene che tipo <strong>di</strong> effetti avrà questo tipo <strong>di</strong> scelta? Perché insomma francamente finanziare<br />

le opere pubbliche con l’alienazione dei beni…! E poi anche in questo caso, insomma, voglio <strong>di</strong>re,<br />

ci sono anche degli atti già fatti ai precedenti Consigli comunali e che in<strong>di</strong>rizzano la destinazione <strong>di</strong><br />

alcuni beni pubblici, beni <strong>di</strong> proprietà <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, che insomma sono stati rimessi in<br />

<strong>di</strong>scussione.<br />

Io credo che un pizzico, non voglio <strong>di</strong>re <strong>di</strong> decisione, ma <strong>di</strong> forza in più, <strong>di</strong> vigore in più e magari a<br />

volte, cercando pragmaticamente quello che è possibile fare, forse sarebbe anche questa<br />

un’opportunità, una via da intraprendere, perché francamente, si è parlato anche <strong>di</strong> una<br />

riorganizzazione <strong>del</strong> patrimonio, si è enfatizzato anche sul fatto che questa riorganizzazione e<br />

queste nuove risorse, che sono state immesse nella nostra organizzazione, porteranno dei benefici<br />

futuri, insomma, anche se non imme<strong>di</strong>ati, però francamente, insomma, fin qui forse non avevamo…<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Brunetti, c’è un errore, nel senso che lì<br />

risulta che ancora dovresti parlare per otto minuti e mezzo, però io ti assicuro che hai superato <strong>di</strong> un<br />

paio <strong>di</strong> minuti il tempo a <strong>di</strong>sposizione. Termina.<br />

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CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I.): Allora, chiudo brevemente. Va benissimo pensare<br />

tutto, tentare <strong>di</strong> risistemare, <strong>di</strong> riprendere, <strong>di</strong> migliorare situazioni pregresse, però francamente, per<br />

quanto riguarda la riorganizzazione, non vedo che ci siano grossissime prospettive, quin<strong>di</strong> mi<br />

auguro <strong>di</strong> sbagliare; penso anche che forse avevamo bisogno <strong>di</strong> tutto e meno <strong>di</strong> qualcuno che facesse<br />

la sintesi tra uffici per la ven<strong>di</strong>ta, uffici che già c’erano, per la ven<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> patrimonio comunale.<br />

Quin<strong>di</strong> un invito che rivolgo all’Amministrazione - <strong>del</strong>la quale, ripeto, con<strong>di</strong>vido le responsabilità,<br />

con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo le responsabilità e ce le assumiamo tutti - ad un aumentare la velocità, a fare <strong>del</strong>le<br />

scelte che siano in linea con quelle che sono le scelte che sono state anche fatte dagli altri Enti<br />

locali, senza superare un po’ le resistenze e i pregiu<strong>di</strong>zi culturali, che sono abbastanza fuori tempo.<br />

Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Brunetti. Dunque, Belluzzi,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Ma per intervenire sul conto<br />

consuntivo. Allora, due piccole e modeste relazioni e riflessioni sulla relazione che abbiamo fatto e<br />

che è stata fatta, come Commissione <strong>di</strong> Garanzia e Controllo. Io, Brunetti, non ci sto<br />

sull’impostazione che il bilancio <strong>di</strong> previsione è il libro dei sogni, perché allora ci dovreste dare<br />

ragione, quando in sede <strong>di</strong> bilancio revisionale…<br />

INTERVENTO: (Fuori microfono).<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Ho capito, facciamo ciascuno il lavoro<br />

proprio. Quando in sede previsionale ti <strong>di</strong>co che è un libro dei sogni e tu mi <strong>di</strong>ci: “No”, perché su<br />

questo bilancio previsionale noi metteremmo <strong>del</strong>le frasi, che sono state dette in questo Consiglio<br />

comunale, è alla prova il grado <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> quest’Amministrazione comunale. Il grado <strong>di</strong><br />

realizzazione <strong>di</strong> quest’Amministrazione comunale è che abbiamo dato cento, abbiamo fatto 7 e 52 e<br />

questo è un dato inequivocabile, quin<strong>di</strong> io se fossi più cattivo e lo sapete bene che sono un buonista,<br />

dovrei <strong>di</strong>re: “Oggi presentiamo una mozione <strong>di</strong> sfiducia per l’Assessore ai Lavori Pubblici, perché<br />

dato cento, ha realizzato 7 e 52”. Questo è un dato… <strong>di</strong>co, Assessore ai Lavori Pubblici e<br />

chiaramente non facendo riferimenti personali all’amica Montecchiani, però un dato obiettivo è<br />

questo qui. Se poi ci mettessimo che sul bilancio abbiamo scritto <strong>di</strong> realizzare <strong>del</strong>le opere per le<br />

quali non è previsto il finanziamento, ma non per ammissione <strong>del</strong>l’opposizione, ma per ammissione<br />

<strong>di</strong> quest’Amministrazione comunale, per ammissione <strong>di</strong> capi servizio e <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong><br />

quest’Amministrazione comunale, allora, io credo che qui non è che dovremmo fare una<br />

reingegnerizzazione, ma dovremmo fare, all’interno <strong>di</strong> quest’Amministrazione comunale una<br />

rivoluzione, perché è possibile che dal 23 marzo e dal 23 aprile 2004 nessun Assessore abbia mai<br />

pensato <strong>di</strong> <strong>di</strong>re: “Oh, mi ha scritto il Dirigente, mi ha scritto il Segretario Generale, il Dirigente ha<br />

scritto al Segretario Generale, <strong>di</strong>cendo che non ci sono gli obiettivi…”, non c’è stata una riflessione<br />

in quest’Amministrazione comunale su questo problema, non c’è stato un adeguamento.<br />

La dottoressa Romagnoli, che io apprezzo come commercialista, sa benissimo che quando guarda le<br />

situazioni <strong>di</strong> bilancio trimestrali o semestrali, è anche un sistema per confrontarsi con l’impresa o<br />

con l’azienda, per <strong>di</strong>re: “Beh, qui bisogna che ammettiamo il fatturato, bisogna che <strong>di</strong>minuiamo le<br />

spese, bisogna che facciamo qualcosa, bisogna che facciamo un leaseback per creare liqui<strong>di</strong>tà<br />

all’azienda, eccetera”. No, qui non c’è traccia <strong>di</strong> reazione, ma quello che mi preoccupa <strong>di</strong> più è<br />

l’irreattività <strong>di</strong> quest’Amministrazione comunale ad una situazione finanziaria, che è ormai a<br />

conoscenza pure dei sassi.<br />

Quando all’urbanizzazione <strong>del</strong>le opere programmate, urbanizzazione <strong>del</strong>le aree, si prevedono 4<br />

milioni e 491 mila Euro e si impegna un (inc.) programmate 4 milioni e 400 e…aspettate che questa<br />

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la rileggo, dopo che non ce l’ho sotto, ho sbagliato a scrivere uno zero. Quando le previsioni iniziali<br />

e questa è sulla relazione dei revisori, abbiamo <strong>di</strong>fferenze sulle entrate <strong>del</strong> 14, <strong>del</strong> 68, <strong>del</strong> 733, <strong>del</strong><br />

29% e quando sulle spese correnti abbiamo <strong>del</strong>le variazioni in meno <strong>del</strong> 70, <strong>del</strong> 56, <strong>del</strong> 29% cari<br />

amici la relazione è <strong>del</strong>la standard empur, cioè il prossimo anno sarà ancora più bella, perché che<br />

abbiamo fatto nell’ultimo Consiglio comunale con la <strong>del</strong>ibera tanto conclamata sull’imme<strong>di</strong>ata<br />

esecutività?<br />

Cari amici, noialtri abbiamo indebitato non Gioacchino, non Amanda Belluzzi, ma i figli <strong>di</strong> Amanda<br />

Belluzzi, che oggi ha do<strong>di</strong>ci anni e mezzo e che probabilmente fra trent’anni avrà dei figli. Noi<br />

abbiamo ipotecato tutto, ma perché? Perché vorremmo <strong>di</strong>minuire una rata annuale.<br />

La rinegozziazione dei mutui, sono tre volte, quattro volte che la rifacciamo. Quando io avvisai<br />

l’Amministrazione comunale, non come Consigliere comunale, ma come privato citta<strong>di</strong>no che la<br />

copertura in una fase <strong>di</strong> tassi calanti con <strong>del</strong>le operazioni <strong>di</strong> corporate desk era un suici<strong>di</strong>o, voglio<br />

<strong>di</strong>re, quin<strong>di</strong> oggi va fatta la copertura che i tassi sono bassi, ma non andava fatta, quando abbiamo…<br />

Parliamoci chiaro, qui il gruppo <strong>di</strong> Forza Italia allora era a favore, l’umile Belluzzi Gioacchino,<br />

allora cattolico democratico, si espresse contro, ma noi abbiamo ancora il costo <strong>del</strong>l’operazione<br />

(boc), che mi pare… quant’è Simona? Il 7%?<br />

INTERVENTO: (Fuori microfono).<br />

CONSIGLIERE - GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Molto bene, mi sono sbagliato,<br />

insomma, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>rei che non è più competitivo e noi li abbiamo sban<strong>di</strong>erati questi (boc) e ha<br />

ragione Checco Bravi, quando <strong>di</strong>ce che i sei miliar<strong>di</strong> che sono stati spesi per le mura castellane…<br />

l’erbaccia è rinata tranquillamente come prima. Perché? Perché se non si fa una perizia sulla<br />

composizione <strong>del</strong>la malta, cosa che era stato suggerito e con un progetto offerto anche gratuitamente<br />

da una persona che ha fatto la tesi su questo, una <strong>Jesi</strong>na, che ha fatto la tesi <strong>di</strong> laurea su questo<br />

argomento, noi non ce ne siamo fatti carico, però è chiaro che se noi non spen<strong>di</strong>amo, non<br />

contraiamo mutui, resta bloccata l’operazione, spen<strong>di</strong>amo, realizziamo il 7% <strong>di</strong> quello che abbiamo<br />

ipotizzato e preventivato <strong>di</strong> spendere, quin<strong>di</strong> è chiaro che la standard empur un’altra volta ci dà non<br />

BBB, quanto ci ha dato, ma ci dà A+, A+, A+. Però noi che cos’abbiamo fatto? Non abbiamo<br />

realizzato niente!<br />

Quando le previsioni <strong>del</strong>le <strong>di</strong>smissioni sono realizzate a livello <strong>del</strong> 23% perché devo <strong>di</strong>rlo, è stata<br />

brava, Simona, le abbiamo inserito Viale Giovanni XXIII e via Leopar<strong>di</strong>, però cari amici se non<br />

c’erano quelli, la realizzazione <strong>del</strong>le <strong>di</strong>smissioni sarebbe stata <strong>del</strong> 4%, eh! Credo che questi siano<br />

dati che ci debbono far riflettere.<br />

Storia dei debiti fuori bilancio. Cari amici, nel 2004 176 mila Euro <strong>di</strong> debiti fuori<br />

bilancio…insomma, questa è un’Amministrazione comunale, che ha fatto i debiti fuori bilancio,<br />

anche nei confronti <strong>del</strong> Difensore civico, quin<strong>di</strong> qui si rasenta l’assurdo e cioè il fatto che le cose<br />

che onestamente con il buongusto hanno poco a che vedere...Per quanto riguarda i trasferimenti e la<br />

pressione tributaria, amici, qui ci sono <strong>del</strong>le entrate tributarie e dalla popolazione siamo passati dal<br />

2001 al 2004 a 526 Euro pro-capite, contro i 363 Euro pro-capite e credo che questo sia un dato che<br />

ci fa riflettere. Io non sono uno che salta i ruoli e le funzioni e anche questo può succedere nel<br />

Governo centrale, ma parliamoci chiaro, in quattro anni non abbiamo avuto un aumento <strong>del</strong><br />

70%…scusate, <strong>di</strong> circa il 25% <strong>del</strong>la pressione tributaria pro-capite a livello nazionale.<br />

La capacità d’impegno. Questo è un dato che ha fatto anche il collega Grassetti, leggendo gli<br />

istogrammi rossi, ver<strong>di</strong> e blu, però qui dalle previsioni iniziali il ren<strong>di</strong>conto 2004, l’in<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>la<br />

capacità d’impegno è passato nel 2001 a 43%, a 63, a 63 e siamo passati al 31%. I numeri e i ratios<br />

<strong>del</strong>la standard empur si leggono in quest’ottica qui, cioè l’azienda che non tende, che non fa gli<br />

ammortamenti, Simona tu mi insegni che il bilancio ha un rating molto più alto <strong>di</strong> quello che<br />

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dovrebbe avere. Non trovo la pagina degli impegni, però programmare l’urbanizzazione e…questa,<br />

va beh, io la salto.<br />

Farmacie comunali. Questo è pre-riduzione dei prezzi, cioè noi abbiamo due farmacie comunali.<br />

Allora, la farmacia comunale è un’azienda come qualunque farmacia, perché vende i prodotti a<br />

banco ai prezzi stabiliti, li riduce <strong>del</strong> 20% come li riduce, vende le me<strong>di</strong>cine, ha gli stessi rimborsi<br />

<strong>di</strong> tutte le altre farmacie; noi abbiamo una farmacia comunale non localizzata in località Gangalia<br />

Alta o localizzata a Castel Rosino, ci può star bene, le farmacie <strong>di</strong> campagna ci hanno i contributi<br />

per le cose… ma una farmacia localizzata per il Corso Matteotti, una farmacia localizzata in Corso<br />

Matteotti realizza un utile <strong>di</strong> 16 mila Euro.<br />

Io credo che una riflessione su questa vada fatta, una riflessione sul fatto che una farmacia<br />

localizzata in maniera centrale su una zona, che è vero che ci sono tre farmacie, ma che ha circa 18<br />

mila abitanti, correggetemi se sbaglio, guadagna 1887 mila Euro. Una riflessione su questa va fatta,<br />

che l’azienda agraria, senza aver fatto ancora la società, perde 100 mila Euro una riflessione va fatta<br />

perché altrimenti il consuntivo <strong>di</strong>venta peggio <strong>del</strong> preventivo; il preventivo è il libro dei sogni,<br />

quin<strong>di</strong> la favoletta <strong>di</strong> Fedro e mi sta bene, ma il consuntivo deve essere una cosa che ci fa riflettere,<br />

perché altrimenti saltano i meccanismi e non c’è Commissione Garanzia e Controllo che risolva<br />

niente, non c’è una Commissione consiliare che risolve niente, quin<strong>di</strong> saltano i meccanismi <strong>di</strong><br />

riflessione su quello che si sta facendo e questo è un anno in cui <strong>di</strong>co che non ci sono molte <strong>di</strong><br />

quelle spese preventivate, ma il prossimo anno sarà ancora più tragico, perché noi avremo i<br />

costi…Caro Sindaco, ti farò una lettera la prossima settimana, quando avrò un attimo <strong>di</strong> tempo su<br />

quello che tu <strong>di</strong>ci dei finanziamenti 540 mila Euro, non la racconti giusta, non è propriamente così,<br />

specie non è così, quando si danno degli incarichi facendoli passare per alta professionalità a<br />

nominativa che si sono laureati quin<strong>di</strong>ci giorni or sono e allora qui c’è qualcosa che non va bene e<br />

mi pare che già su questo, credo nella città <strong>di</strong> Urbino, qualche trasmissione <strong>di</strong> documenti in merito<br />

alla Corte dei Conti sia stata già mandata e quin<strong>di</strong> verificheremo quel che succede qui.<br />

Questa è come la barzelletta <strong>del</strong>l’Asse Sud, quando vi arrivò un telegramma in questa<br />

Amministrazione comunale – e finisco perché dopo devo andare via e quin<strong>di</strong> non farò replica –<br />

quando ci venne un messaggio, un telegramma <strong>del</strong> quale ho ancora copia a casa e credo <strong>di</strong> essere<br />

l’unico che ha copia <strong>di</strong> questa carta, che si <strong>di</strong>ceva che c’erano 8 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> stanziamento per l’Asse<br />

Sud, firmato Nicolazzi, cioè <strong>di</strong> questi 8 miliar<strong>di</strong> non c’è traccia, tant’è vero che abbiamo dovuto fare<br />

un assetto secondario e non per com’è stato fatto, ma secondario perché l’Asse Sud avrebbe dovuto<br />

andare da Parò alla nuova Manaro. L’Asse Sud arriva da Parò al <strong>di</strong>stributore <strong>di</strong> benzina, che sarà<br />

oggetto <strong>di</strong> una mia interrogazione, che è l’unica rotatoria in cui insistono due accessi <strong>di</strong> un<br />

<strong>di</strong>stributore <strong>di</strong> benzina, cosa che sia contraria a tutti i co<strong>di</strong>ci <strong>del</strong>la strada previsti da questo Regno e<br />

il fatto che abbiamo mandato una lettera non spe<strong>di</strong>ta per raccomandata, ma spe<strong>di</strong>ta per posta<br />

or<strong>di</strong>naria, questo la <strong>di</strong>ce lunga e su questo ne parleremo in seguito, anche in Commissione <strong>di</strong><br />

Controllo e Garanzia.<br />

Su quest’impostazione, pur riconoscendo l’intelligenza e la caparbietà <strong>del</strong>l’Assessore alle Finanze,<br />

io <strong>di</strong>co: “Cara Simona, è ora che tu mi <strong>di</strong>a ragione, ma non soltanto quando stiamo in Commissione,<br />

ma che tu mi <strong>di</strong>a ragione anche quando facciamo il bilancio”. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Belluzzi. Il Sindaco, prego.<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Ma dunque io, rispetto alle questioni che sono state poste<br />

anche nel <strong>di</strong>battito… intanto, vorrei fare una premessa, perché credo che sia doverosa e riguar<strong>di</strong> la<br />

consegna dei documenti e in particolare la relazione dei revisori <strong>di</strong> cui mi assumo la responsabilità,<br />

nel senso che non è certamente una responsabilità ascrivibile ai revisori stessi, che hanno<br />

consegnato la loro relazione per tempo, ma sono state fatte anche <strong>del</strong>le copie, purtroppo anche per<br />

una situazione un po’ <strong>di</strong> precarietà che vive il settore, il servizio ragioneria e in questo periodo<br />

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probabilmente si è verificato questo, chiamiamolo, <strong>di</strong>sguido, quest’inefficienza e faremo in maniera<br />

che non si ripeta più in passato e quin<strong>di</strong> era doveroso fare questa precisazione e anche<br />

quest’assunzione <strong>di</strong> responsabilità da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione.<br />

Io però credo che, rispetto alle questioni che venivano poste, intanto a mio parere, andrebbero tenute<br />

ben presenti le questioni che riguardano, da un lato il bilancio consuntivo e dall’altro la relazione<br />

che ha riguardato in particolare l’andamento <strong>del</strong>le opere pubbliche e degli investimenti e, a<br />

prescindere da alcune valutazioni generali e <strong>di</strong> merito, che farò dopo, credo che sia bene, per dovere<br />

d’informazione e <strong>di</strong> precisione nell’informazione, tenere conto <strong>di</strong> alcune cose <strong>di</strong> cui a mio modo <strong>di</strong><br />

vedere la relazione invece non tiene conto e cioè ad esempio il fatto che il piano <strong>del</strong>le opere<br />

pubbliche, che è stato preso a riferimento per poi valutarne la proporzione <strong>di</strong> realizzazione, prevede<br />

al suo interno <strong>del</strong>le opere o dei progetti che hanno un costo, ma che devono essere inserite<br />

obbligatoriamente nel piano <strong>del</strong>le opere pubbliche nel momento in cui partono le operazioni<br />

progettuali. Faccio l’esempio: il caso <strong>del</strong> contratto <strong>di</strong> quartiere, che tutti noi sappiamo che si sarebbe<br />

realizzato nel momento in cui si fosse verificato quello che poi si è verificato, cioè il riconoscimento<br />

<strong>del</strong> contributo chiesto da parte <strong>del</strong> Ministero, ma che interamente deve essere inserito nel piano<br />

<strong>del</strong>le opere pubbliche per avere una possibilità <strong>di</strong> accesso anche nel piano <strong>del</strong>le opere pubbliche e<br />

degli interventi conseguenti, ma chiaramente <strong>di</strong>co questo perché solo questa piccola questione<br />

riguarda 7 milioni <strong>di</strong> Euro nel piano <strong>del</strong>le opere pubbliche, come riguarda altri 5 milioni <strong>di</strong> Euro la<br />

questione <strong>del</strong> project financing per l’impianto natatorio, come riguarda un milione circa <strong>di</strong> Euro<br />

l’intervento previsto su all’appannaggio, alla scuola me<strong>di</strong>a Savoia e liceo classico sul tetto che era<br />

legato alla possibilità <strong>di</strong> accedere un finanziamento nazionale <strong>del</strong>la legge 20.<br />

Quin<strong>di</strong> stiamo parlando <strong>di</strong> circa 13 milioni <strong>di</strong> Euro complessivamente su ventuno, così com’era<br />

stato scritto e credo che non sia neanche un caso il fatto che nella stessa relazione dei revisori dei<br />

conti emerge il dato che, a fronte <strong>di</strong> quello che è stato scritto nella relazione, cioè che noi abbiamo<br />

realizzato, il 7,9% <strong>di</strong> quanto previsto, c’è invece un dato che per il 2004 interessa il 31% <strong>del</strong>le<br />

opere.<br />

INTERVENTO: (Fuori microfono).<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Va beh, poi dopo… Quin<strong>di</strong> tenendo anche conto <strong>del</strong> fatto<br />

che gli investimenti in conto capitale complessivamente intesi hanno – lo <strong>di</strong>ceva prima anche il<br />

Capogruppo dei DS Bruna Aguzzi – un andamento naturalmente fisiologico e tenuto conto anche<br />

dei tempi <strong>di</strong> realizzazione <strong>del</strong>le stesse opere, non è un caso che anche precedentemente se noi<br />

considerassimo la capacità d’impegno sulla spesa in conto capitale dal 2000 al 2004, c’è un<br />

andamento altalenante, che parte da un 29% per arrivare ad un 63% e poi ri<strong>di</strong>scendere. E’ un<br />

periodo che coincideva sostanzialmente più o meno con la stessa entità <strong>di</strong> periodo<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione precedente e questo per <strong>di</strong>re che c’è una situazione che… e tenendo anche<br />

conto <strong>di</strong> questo ragionamento, che significherà, anche per l’anno prossimo, probabilmente dei dati<br />

sicuramente inferiori, rispetto a quello che avrebbe potuto essere o che può essere un trend <strong>di</strong><br />

previsione che noi possiamo mettere in atto per il semplice motivo, che da quest’anno, nel patto <strong>di</strong><br />

stabilità, viene ricompreso anche il monte investimenti e quin<strong>di</strong> non è solo la spesa corrente, ma<br />

anche la parte ad investimenti e quin<strong>di</strong> questo fa sì, che ci sia una contrazione <strong>del</strong>la capacità anche<br />

previsionale degli stessi investimenti e non solo <strong>del</strong>le realizzazioni.<br />

Una considerazione sul fronte <strong>del</strong>le alienazioni. Ora qui io credo intanto che nessuno metta in<br />

dubbio il problema che c’è stato nella realizzazione <strong>del</strong>le alienazioni previste. Questo io credo che<br />

debba però essere anche considerato da un lato come l’evidente necessità che, per<br />

quest’Amministrazione, per noi, che abbiamo ritenuto necessario investire non solo sulla<br />

riorganizzazione complessiva <strong>del</strong>la struttura, ma in particolar modo su due progetti che riteniamo<br />

importanti e prioritari, uno che riguarda il progetto patrimonio e quin<strong>di</strong> la capacità <strong>di</strong> mettere a<br />

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fuoco in maniera più puntuale e precisa tutta la questione che riguarda la gestione <strong>del</strong> patrimonio<br />

immobiliare e non strategico <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>, dall’altro anche il percorso che ci porta ad affidare ad un<br />

altro progetto la realizzazione <strong>di</strong> progetti speciali nel campo <strong>del</strong>l’urbanistica e che è sicuramente…<br />

adesso le considerazioni che faceva Belluzzi, rispetto al fatto che noi possiamo <strong>di</strong>scutere tutto, però<br />

io credo che sarebbe bene parlare in maniera anche qui molto precisa. Insomma, nessuno <strong>di</strong> noi si<br />

sogna <strong>di</strong> dare incarichi <strong>di</strong> alta specializzazione a neo laurean<strong>di</strong> da quin<strong>di</strong>ci giorni ed è evidente che<br />

in quel caso non si tratta <strong>di</strong> incarichi <strong>di</strong> alta specializzazione, ma <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> lavoro date a neo<br />

laureati, che compongono il gruppo che farà parte <strong>di</strong> questo progetto speciale. L’unico incarico <strong>di</strong><br />

alta specializzazione è stato dato ad un architetto <strong>di</strong> riconosciute capacità e <strong>di</strong> consolidata<br />

esperienza; il quale comunque, così come ho detto nella Commissione e lo ripeto oggi, certamente è<br />

stato un investimento ricompreso nei progetti che il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> sulla scorta <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong><br />

iniziative, ivi compresa quella avviata con il Piano regolatore, è riuscita ad ottenere dei<br />

riconoscimenti a livello nazionale ai quali è conseguita poi l’erogazione e il riconoscimento anche<br />

finanziario.<br />

Non so perché Belluzzi metta in dubbio il dato, che credo sia inequivocabile e insomma<br />

incontrovertibile, rispetto al progetto a cui facevo riferimento nelle mie stesse comunicazioni e<br />

all’interno dei quali è prevista obbligatoriamente una quota, quin<strong>di</strong> vincolata una quota <strong>di</strong> risorse a<br />

incarichi e consulenze per la realizzazione <strong>di</strong> pezzi importanti degli stessi progetti e quin<strong>di</strong> non è<br />

una spesa ulteriore, ma in ogni caso io credo che ci sia…a questo – aggiungo – un problema che si è<br />

aperto nel maggio <strong>del</strong> 2004 e che ha riguardato un nuovo sistema <strong>di</strong> concessione <strong>del</strong>le<br />

autorizzazioni a vendere da parte <strong>del</strong>la Sovrintendenza e per cui praticamente noi ci siamo… non<br />

noi, non il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, ma qui c’è stata ad<strong>di</strong>rittura una protesta ufficiale <strong>del</strong>l’ANCI nei<br />

confronti <strong>del</strong> Ministero, perché tutti i Comuni erano rimasti inchiodati sulle loro capacità e sulla<br />

possibilità <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> qualunque immobile che avesse avuto un’età superiore ai cinquant’anni. A<br />

livello nazionale, questo è successo, perché c’è stata una mo<strong>di</strong>fica nel sistema <strong>di</strong> accesso alle<br />

autorizzazioni, che ha scavalcato le Regioni, quin<strong>di</strong> il livello regionale, per demandare tutto a livello<br />

ministeriale, attraverso una procedura informatizzata, che non era attiva e questo ancora oggi è così,<br />

c’è qualche apertura in più e quin<strong>di</strong> qualche prospettiva più consistente, rispetto ad un ritorno ad<br />

una <strong>del</strong>ega per quanto riguarda le concessioni a livelli regionali <strong>del</strong>le Sovrintendenze, ma c’è stato<br />

anche questo problema, che ha sicuramente creato un blocco, rispetto a numerosi immobili che<br />

avevamo messo nel piano <strong>del</strong>le alienazioni in un momento in cui tutto questo non c’era, tenendo<br />

anche conto <strong>del</strong> fatto che solo per precisare la scuola Cascamificio e credo che tutti ricor<strong>di</strong>no che<br />

dal piano <strong>del</strong>le alienazioni è stata tolta, non tolta e scomparsa, ma è stata tolta, per essere inserita<br />

all’interno <strong>del</strong> progetto campus Boario, quando l’abbiamo riadottato in Consiglio comunale per<br />

garantire un equilibrio e una red<strong>di</strong>tività maggiore a tutto il progetto <strong>del</strong>la società <strong>di</strong> trasformazione<br />

urbana che avrebbe dovuto gestire quel progetto.<br />

Un’ultima considerazione la faccio rispetto ad alcune valutazioni sul consuntivo <strong>di</strong> bilancio, prima<br />

<strong>di</strong> lasciare poi per alcuni aspetti, anche molto più tecnici, la parola all’Assessore. Io credo che da<br />

questo bilancio consuntivo e anche da alcune considerazioni contenute nella relazione dei revisori<br />

dei conti e se non la si vuole leggere in maniera solo strumentale, credo che ci siano per noi dei<br />

segnali importanti, anche <strong>di</strong> inversione <strong>di</strong> tendenza, rispetto all’andamento <strong>di</strong> alcune voci importanti<br />

<strong>del</strong>la spesa corrente, cose, queste, che sono state anche colte. Io non credo che un <strong>Comune</strong> che non<br />

incassa e non spende, possa avere <strong>del</strong>le valutazioni alte da standard empur, solo perché ha valore,<br />

perché la valutazione non è solo sull’andamento <strong>del</strong>le singole partite finanziarie, ma è relativo<br />

anche alla capacità d’investimento e relativa anche alla capacità <strong>di</strong> governo <strong>del</strong>la pressione fiscale e<br />

tributaria, relativa anche alla capacità <strong>di</strong> essere, d’incentivazione e allo sviluppo <strong>di</strong> un territorio,<br />

attraverso <strong>del</strong>le operazioni nel settore <strong>del</strong>l’urbanistica e operazioni nel campo degli investimenti e<br />

nei lavori pubblici. Tutto questo ha portato standard empur a valutare una prospettiva <strong>di</strong> concreto<br />

miglioramento <strong>del</strong>l’andamento <strong>del</strong>la situazione finanziaria <strong>del</strong> nostro Ente, che sicuramente va nella<br />

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<strong>di</strong>rezione che noi abbiamo sempre cercato <strong>di</strong> portare avanti, quella <strong>di</strong> un progressivo e costante<br />

intervento <strong>di</strong> risanamento finanziario <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>.<br />

Chiudo semplicemente <strong>di</strong>cendo che io non credo che oggettivamente si possa <strong>di</strong>re che a fronte <strong>del</strong>le<br />

<strong>di</strong>fficoltà, dei problemi che pure esistono e che non abbiamo mai né nascosto e né negato, che non<br />

ci siano azioni <strong>di</strong> reazione da parte <strong>di</strong> questa Amministrazione, forse è vero che le azioni <strong>di</strong> reazione<br />

non sono con<strong>di</strong>vise dall’opposizione, ma questa non è colpa nostra. Se i percorsi che abbiamo fatto<br />

per quanto riguarda alcuni processi <strong>di</strong> riorganizzazione, per quanto riguarda i processi <strong>di</strong><br />

realizzazione <strong>del</strong>le società esterne, eccetera, non sono stati con<strong>di</strong>visi io non ci posso fare niente, ma<br />

non si può <strong>di</strong>re che non ci sono azioni, non si con<strong>di</strong>vidono ma ci sono.<br />

Quin<strong>di</strong> io credo che da questo punto <strong>di</strong> vista a me, insomma, il risultato seppur <strong>di</strong> non grande entità<br />

con cui si chiude il consuntivo <strong>del</strong> 2004 mi dà sicuramente…ed è assieme a questo che le azioni e<br />

gli interventi che stiamo mettendo insieme maggioranza, Amministrazione, con anche con il<br />

contributo ovviamente <strong>del</strong> Consiglio comunale, stiamo mettendo in atto per recuperare una<br />

situazione, anche a fronte <strong>di</strong> situazioni complesse, che arrivano spesso dall’esterno e quin<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>rettamente imputabile all’azione amministrativa <strong>di</strong> questo governo citta<strong>di</strong>no, credo che ci <strong>di</strong>a <strong>del</strong>le<br />

prospettive importanti e positive per il proseguo e per i prossimi anni.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Sindaco. A questo punto, colleghi,<br />

io non ho altri interventi. Assessore Romagnoli, prego.<br />

ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Io, brevissimamente, per non te<strong>di</strong>are i Consiglieri<br />

comunali, devo replicare su alcune questioni che sono state poste da alcuni Consiglieri e in<br />

particolare sulla questione che è stata posta dal consigliere Belluzzi, circa la rinegoziazione <strong>di</strong> Cassa<br />

Depositi e Prestiti che non mi trova affatto d’accordo, rispetto al <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong> beneficio <strong>di</strong> parte<br />

corrente <strong>di</strong> allungamento <strong>del</strong>l’indebitamento. E’ evidente e questo l’ho detto più <strong>di</strong> una volta, che<br />

con Cassa Depositi e Prestiti non si tratta, non abbiamo margine <strong>di</strong> trattazione come con altri istituti<br />

<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to e quin<strong>di</strong> o prendevamo la proposta che era uscita in Gazzetta Ufficiale <strong>del</strong> 9 maggio o non<br />

avremmo fatto più le operazioni <strong>di</strong> rinegozziazione. Io, su questo vorrei essere molto chiara, perché<br />

più <strong>di</strong> una volta è venuto fuori questo aspetto, come se noi avessimo la possibilità <strong>di</strong> trattare per<br />

trent’anni <strong>di</strong> mutuo residuo o venti o quin<strong>di</strong>ci; o si prendeva questa possibilità o non si faceva. Io<br />

ritengo che in una situazione in cui si pagavano dei tassi d’interesse, me<strong>di</strong>amente pari al 6%, io<br />

ritengo che non si può <strong>di</strong>re che non andava colta l’occasione <strong>di</strong> pagare dei tassi al 4% fisso, visto<br />

l’andamento favorevole dei tassi d’interesse in questo periodo, quin<strong>di</strong> mi <strong>di</strong>spiace che il consigliere<br />

Belluzzi non abbia capito lo spirito <strong>del</strong>l’operazione, però io ritengo che sia comunque<br />

un’operazione virtuosa per il nostro <strong>Comune</strong> e dopo<strong>di</strong>ché il fatto che arrivino i mutui al 2034 questo<br />

è un aspetto che non ci deve mettere paura perché se noi an<strong>di</strong>amo avanti con le alienazioni, l’ho<br />

detto più <strong>di</strong> una volta in Commissione consiliare, esiste la possibilità <strong>di</strong> estinguere anticipatamente<br />

con Cassa Depositi e Prestiti. Quin<strong>di</strong> a mio parere non c’è da avere assolutamente paura, abbiamo<br />

colto un beneficio economico che andava colto in quel momento e che probabilmente nei prossimi<br />

anni potremmo estinguere anticipatamente avendo risparmiato in termini <strong>di</strong> interessi passivi, l’ho<br />

detto prima e abbiamo visto che c’è già una inversione <strong>di</strong> tendenza nella spesa degli interessi passivi<br />

per ciò che riguarda l’anno 2004 rispetto al passato.<br />

L’operazione (boc) che ricordava sempre il consigliere Belluzzi. I (boc) è stata un’operazione… e<br />

non <strong>di</strong>scuto sulla scelta politica <strong>di</strong> emettere il prestito obbligazionario effettuato credo nel ’97/’98,<br />

però a tutt’oggi è <strong>di</strong>mostrato comunque un meccanismo d’indebitamento assolutamente favorevole,<br />

perché il tasso <strong>del</strong>l’emissione <strong>del</strong> prestito obbligazionario contratto nell’anno ’98<br />

dall’Amministrazione precedente è stato un tasso assolutamente favorevole, rispetto ad altri mutui<br />

che si sono contratti nello stesso periodo, perché i tassi erano più alti con altre forme, poi qui c’è<br />

tutto il meccanismo <strong>del</strong> ristorno fiscale. Certo la scelta <strong>di</strong> emettere un prestito obbligazionario <strong>di</strong> 10<br />

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milioni è una scelta politica e nel 2007 scade la rata che riguarda l’emissione (boc) ogni anno e pesa<br />

800 mila Euro su questo bilancio e quin<strong>di</strong> significa che dal 2007 in poi non ci saranno più gli 800<br />

mila Euro <strong>del</strong> mutuo contratto nel ’98 <strong>del</strong> prestito obbligazionario.<br />

Torno su standard empur e poi vorrei fare anche un’annotazione sulle questioni specifiche. Standard<br />

empur valuta non solo il bilancio <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, come poi correttamente fa anche il Collegio<br />

dei Revisori che ringrazio perché come ha detto il Sindaco in questo mese veramente devo <strong>di</strong>re c’è<br />

stata la forte volontà <strong>di</strong> tutti <strong>di</strong> concludere con un conto consuntivo, perché voi sapete bene che<br />

abbiamo avuto il pensionamento <strong>del</strong> ragioniere capo il 31 <strong>di</strong> maggio e abbiamo l’assunzione <strong>del</strong><br />

nuovo ragioniere domani, in data primo luglio. Quin<strong>di</strong> io sfido chiunque a chiudere un consuntivo e<br />

a coor<strong>di</strong>nare i lavori degli uffici, senza il ragioniere capo, perché non è una questione <strong>di</strong> essere<br />

compatiti, però vi assicuro che lavorare in queste con<strong>di</strong>zioni non è stato facile e mi scuso ancora una<br />

volta se ci sono state <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sfunzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>del</strong>la documentazione, però ritorno a<br />

standard empur e valuta anche lo sviluppo <strong>di</strong> un territorio, cioè non valuta asetticamente il bilancio<br />

<strong>del</strong> <strong>Comune</strong>. Quin<strong>di</strong> io credo che onestamente aver avuto un’annotazione positiva da standard<br />

empur è un po’ <strong>di</strong> più <strong>di</strong> <strong>di</strong>re: “Non facciamo niente, siamo in un momento <strong>di</strong> ristrettezza,<br />

giochiamo <strong>di</strong> rimessa”, cioè in realtà standard empur fa una valutazione a tutto tondo.<br />

Comunque sulle questioni che sollevava Belluzzi <strong>del</strong>l’aumento <strong>del</strong>la tassazione è fin troppo facile<br />

rispondere che c’è un meccanismo <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa allocazione <strong>del</strong>la compartecipazione all’ad<strong>di</strong>zionale<br />

IRPEF. Nel 2000 l’ad<strong>di</strong>zionale IRPEF veniva contabilizzato nel Titolo 2; nel 2004 - perché era un<br />

trasferimento allo Stato – essa viene contabilizzata al Titolo 1 e cioè tra le entrate tributarie. Per cui<br />

6 milioni <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>zionale IRPEF, perché è 6 milioni e 115 l’importo, un conto è metterla tra le entrate<br />

tributarie e un conto è non mettercela, è evidente che perde <strong>di</strong> significatività il raffronto <strong>di</strong> un<br />

in<strong>di</strong>catore con uno spostamento…<br />

(Interruzione <strong>del</strong>la registrazione per cambio lato).<br />

ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: …farmacie comunali 235 mila Euro in due. Ora su<br />

questo sappiamo che è uno <strong>del</strong>le ultime operazioni su cui dobbiamo lavorare per riorganizzare le<br />

aziende. C’è uno stu<strong>di</strong>o che sta facendo l’Università <strong>di</strong> Ancona <strong>di</strong> poter valutare l’ipotesi d’inserire<br />

le due farmacie comunali all’interno <strong>del</strong>l’azienda speciale <strong>di</strong> servizi, <strong>di</strong>co pure però che in<br />

un’azienda privata, perché è stato qui richiamato più <strong>di</strong> una volta, due farmacie non hanno due<br />

<strong>di</strong>rettori, va bene? Allora, sostenere il peso <strong>del</strong> costo <strong>del</strong> personale un Direttore per ogni farmacia,<br />

signori miei, purtroppo si sente come pure il fatto <strong>di</strong> non avere degli stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci a cui paghiamo gli<br />

affitti nei pressi <strong>del</strong>la farmacia e qui termino.<br />

Vorrei fare una prospettiva, abbiamo il pensionamento, perché doveva andare in pensione per forza<br />

<strong>di</strong> uno dei Direttori e qui ci sarà la riorganizzazione, che prevederà, in capo a tutte e due le farmacie<br />

<strong>di</strong> un solo organismo <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione, quin<strong>di</strong> anche qui si dovranno migliorare le situazioni. Io non<br />

voglio farla lunga, ma ritengo che in questi mesi abbiamo iniziato un grosso processo <strong>di</strong><br />

cambiamento e <strong>di</strong> riorganizzazione dettato non dal fatto che è stato fatto male in precedenza e che<br />

vogliamo cambiare, è dettato dal fatto che in questo mondo degli Enti locali si stanno avendo <strong>del</strong>le<br />

rivoluzioni ritengo epocali, rispetto al mo<strong>del</strong>lo organizzativo <strong>di</strong> un <strong>Comune</strong> e io vi invito a leggere<br />

l’ultima pagina, visto che è stata decantata in maniera abbastanza, critica la relazione <strong>del</strong> Collegio<br />

dei Revisori perché nella sezione rilievi, considerazioni e proposte e visto che non è stata <strong>di</strong>stribuita<br />

vorrei leggervela, che è la parte finale. Il Collegio dei Revisori riporta le seguenti proposte per<br />

favorire l’efficienza e la produttività: “Verifica <strong>del</strong> raggiungimento degli obiettivi e degli organismi<br />

gestionali <strong>del</strong>l’Ente, <strong>del</strong>la realizzazione ai programmi - e su questo stiamo lavorando, perché<br />

proprio ieri la Giunta ha varato la proposta <strong>del</strong> Direttore Generale <strong>di</strong> ripesatura <strong>del</strong>le posizioni<br />

organizzative e <strong>di</strong> valutazione <strong>del</strong>la struttura – economicità <strong>del</strong>la gestione ai servizi pubblici a<br />

domanda e rilevanza economica”, abbiamo iniziato il processo <strong>del</strong>la esternalizzazione dei servizi<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

42


gestiti in forma societaria. “Economicità, indebitamento <strong>del</strong>l’Ente, incidenza degli oneri finanziari,<br />

possibilità <strong>di</strong> estinzione anticipata e <strong>di</strong> rinegozziazione – stiamo facendo perché ho detto prima<br />

quello che è passato in Consiglio comunale – gestione <strong>del</strong>le risorse umane e relativo costo” e credo<br />

che su questo Consiglio comunale ha ascoltato molto e rispetto <strong>del</strong> patto stabilità l’abbiamo<br />

rispettato per l’anno 2004. Quin<strong>di</strong> a me pare onestamente che non ci sia da fare tante critiche se non<br />

critiche strumentali, insomma.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Assessore. Dunque, ho un<br />

intervento per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto. Il collega Brazzini, prego.<br />

CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Unità Socialista): Ma io volevo fare solo una<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto in merito a quanto ha detto il Sindaco che l’opposizione fa solamente… legge<br />

in maniera strumentale le cose, ma in realtà – come ho detto prima – se nemmeno le abbiamo come<br />

vedo che noi possiamo leggere strumentalizzando le cose, però se il Sindaco pensa che sia così… Io<br />

credo che tutti i suggerimenti che il nostro gruppo e io stesso in qualità prima <strong>di</strong> Capogruppo <strong>del</strong><br />

partito <strong>del</strong>lo SDI ho segnalato <strong>di</strong>verse volte queste <strong>di</strong>fficoltà. Il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong> pensionamento <strong>del</strong><br />

ragioniere capo non è un pensionamento che è capitato al <strong>Comune</strong> tra capo e collo, perché si sapeva<br />

benissimo che il ragioniere capo doveva andare in pensione, ma perché l’Amministrazione<br />

comunale non ha attivato subito i suoi canali e <strong>di</strong>ciamo sapendo pure che aveva <strong>del</strong>le scadenze si è<br />

organizzata? Forse sperava nel ragioniere capo che rimaneva in servizio o forse non ha fatto<br />

proposte valide alle quali il ragioniere capo ha acchetato? Però questo credo che sia un problema <strong>di</strong><br />

un’Amministrazione che non sa organizzarsi, non sa organizzarsi perché non si può fermare e<br />

prendere la scusa per il pensionamento <strong>di</strong> un responsabile <strong>di</strong> un settore perché il settore poi venga<br />

messo in crisi, perché questo è assurdo in un’Amministrazione pubblica, è questa la situazione, è<br />

questo che sempre noi ci siamo… è per questo che noi ci siamo sempre battuti che questa<br />

Amministrazione non sa organizzare la macchina comunale; è inutile mettere <strong>di</strong>rettori, manager, sub<br />

manager, mega manager ultraspecializzati se poi non hanno le possibilità e le capacità <strong>di</strong> attuare i<br />

loro programmi perché c’è un’Amministrazione comunale che non è capace <strong>di</strong> dare l’input<br />

necessario e non ha il coraggio <strong>di</strong> poter fare certe scelte perché questa è la realtà <strong>di</strong> questa<br />

Amministrazione comunale. E’ inutile poi trovare le scuse, le scuse logicamente trovano il tempo<br />

che uno vuole perché io non è che da adesso valuto questi risultati, è da <strong>di</strong>versi anni che <strong>di</strong>co che le<br />

farmacie comunali… ho criticato come vengono gestite, è da <strong>di</strong>versi anni che critico l’azienda<br />

agraria e tutti gli anni mi è stato risposto: “Stiamo facendo, stiamo facendo, vedrete, vedrete che<br />

rime<strong>di</strong>eremo, vedrete ci vogliono due anni” perché all’azienda agraria mi avete detto che facevate<br />

l’agricoltura biologica e quin<strong>di</strong> per potere entrare nel giro ci volevano due anni, ma a questi due<br />

anni sono passati quattro, cinque. Allora adesso io che non sono coltivatore mi spiego perché<br />

nessuno si butta sull’agricoltura biologica, perché a questo punto se devono aspettare <strong>di</strong>eci anni per<br />

raccogliere i frutti penso che nessun impren<strong>di</strong>tore porterebbe avanti la stessa cosa.<br />

Quin<strong>di</strong> ci sono moltissime forme e l’abbiamo anche suggerite quando eravamo in maggioranza,<br />

però questo tipo <strong>di</strong> Amministrazione comunale è stata sempre insensibile a quello che i socialisti<br />

hanno sempre proposto; ad<strong>di</strong>rittura siamo stati accusati per quello che sta facendo questa<br />

Amministrazione comunale <strong>di</strong> essere <strong>di</strong> destra, quando invece noi ritenevamo <strong>di</strong> svolgere il nostro<br />

ruolo e dare il nostro contributo per potere risolvere i problemi <strong>di</strong> questa città. E’ quello che noi ci<br />

siamo prefissati nonostante siamo all’opposizione e cre<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> fare il nostro dovere. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Brazzini. Non ho altri<br />

interventi. Quin<strong>di</strong> colleghi… io invito i colleghi ad entrare in aula.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

43


Apriamo le votazioni, colleghi, sul punto 7 : “Approvazione ren<strong>di</strong>conto <strong>del</strong>la gestione esercizio<br />

2004”. Allora, ci siamo? Apriamo le votazioni. Entra Rocchetti. Allora, apriamo le votazioni sul<br />

punto 7: “Approvazione ren<strong>di</strong>conto <strong>del</strong>la gestione esercizio 2004”.<br />

Votazione aperta, votiamo colleghi.<br />

Presenti n.24<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.24<br />

Favorevoli n.17<br />

Contrari n.07 (Agnetti, Bravi e Montali per F.I. – Grassetti e Montaruli per A.N. –<br />

Unità Socialista)<br />

Allora, il punto 7 viene approvato con <strong>di</strong>ciassette voti a favore e sette contrari.<br />

Allora, passiamo, colleghi, al punto 11.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

44


COMMA 11 – DELIBERA N.117 DEL 30.06.2005<br />

APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA E LA GESTIONE DELLE<br />

SPONSORIZZAZIONI<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Esce Grassetti<br />

Sono presenti in aula n.23 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: La pratica è stata illustrata e <strong>di</strong>scussa in<br />

Commissione e quin<strong>di</strong> non ho interventi. Apriamo la votazione sul punto 11.<br />

Apriamo le votazioni sul punto 11, per favore. Votazione aperta, votiamo colleghi. E’ uscito il<br />

collega Grassetti.<br />

Presenti n.23<br />

Astenuti n.06 (Agnetti, Bravi e Montali per F.I. – Montaruli per A.N. – Unità Socialista)<br />

Votanti n.17<br />

Favorevoli n.17<br />

Contrari n.00<br />

Allora, il punto 11 viene approvato con <strong>di</strong>ciassette voti a favore e sei astenuti.<br />

45


COMMA 12 – DELIBERA N.127 DEL 30.06.2005<br />

APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI PER<br />

LA PRIMA INFANZIA<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.23 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Mazzarini, prego.<br />

CONSIGLIERE – MASSIMO MAZZARINI (P.R.C.): Sì, mozione d’or<strong>di</strong>ne, chiedo se è possibile<br />

in un tempo minimo l’interruzione <strong>del</strong> Consiglio comunale per una Conferenza dei Capigruppo <strong>di</strong><br />

maggioranza. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Allora, rispetto a questa mozione d’or<strong>di</strong>ne<br />

io pongo in votazione la proposta fatta dal collega Mazzarini, per sospendere i lavori… <strong>di</strong>eci minuti,<br />

collega Mazzarini, <strong>di</strong>eci minuti, massimo <strong>di</strong>eci minuti, va bene? Massimo <strong>di</strong>eci minuti, perché è<br />

inutile che <strong>di</strong>ciamo cinque minuti e non… Allora, massimo <strong>di</strong>eci minuti d’interruzione.<br />

Pongo in votazione questa proposta, colleghi. Pongo in votazione la mozione d’or<strong>di</strong>ne proposta dal<br />

collega Mazzarini <strong>del</strong> gruppo Rifondazione Comunista.<br />

Apriamo la votazione. Mozione d’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Rifondazione Comunista. Le presenze sono esattamente<br />

quelle <strong>di</strong> prima.<br />

Apriamo la votazione. Votazione aperta, votiamo colleghi.<br />

Presenti n.23<br />

Astenuti n.01 (Gregori per D.L. La Margherita)<br />

Votanti n.22<br />

Favorevoli n.17<br />

Contrari n.05 (Agnetti e Bravi per F.I. – Montaruli per A.N. – Unità Socialista)<br />

Allora, la mozione d’or<strong>di</strong>ne presentata dal collega Mazzarini viene approvata con <strong>di</strong>ciassette voti a<br />

favore e cinque contrari.<br />

Sospen<strong>di</strong>amo i lavori per <strong>di</strong>eci minuti massimo; e un astenuto, scusate, un astenuto. Dieci minuti.<br />

Il Consiglio comunale viene sospeso.<br />

Il Consiglio comunale viene ripreso.<br />

Si procede all’appello nominale.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Allora, se<strong>di</strong>ci presenti, la seduta è valida. E’<br />

presente il consigliere straniero aggiunto. Nomino scrutatori i colleghi Brunetti, Morbi<strong>del</strong>li e<br />

Montaruli.<br />

Entra Uncini<br />

Sono presenti in aula n.17 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Collega Aguzzi, prego.<br />

46


CONSIGLIERA – BRUNA AGUZZI (D.S.): Allora, per mozione d’or<strong>di</strong>ne, chiedo che il punto 12:<br />

“Approvazione regolamento <strong>di</strong> organizzazione dei servizi educativi per la prima infanzia” venga<br />

spostato dopo l’ultimo punto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno e <strong>di</strong> procedere secondo l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong>le altre<br />

<strong>del</strong>ibere. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Colleghi, io non ho niente in contrario,<br />

comunque dal momento che si tratta <strong>di</strong> una mozione d’or<strong>di</strong>ne, io pongo in votazione la mozione<br />

d’or<strong>di</strong>ne che è stata presentata dalla Capogruppo dei DS, collega Bruna Aguzzi, <strong>di</strong> spostare la<br />

pratica numero 12 all’ultimo punto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno. Prego.<br />

CONSIGLIERE – MASSIMO MONTARULI (A.N.): (Fuori microfono).<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Collega Aguzzi, il collega Montaruli chiede<br />

una motivazione <strong>del</strong> perché si chiede lo spostamento all’ultimo punto.<br />

CONSIGLIERA – BRUNA AGUZZI (D.S.): Si chiede uno spostamento all’ultimo punto per<br />

consentirci un aggiustamento <strong>del</strong> documento da presentare, <strong>del</strong>la <strong>di</strong>chiarazione o <strong>del</strong> documento da<br />

presentare a corredo <strong>del</strong> Regolamento.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Quin<strong>di</strong> per formulare in modo integrato la<br />

risoluzione da presentare alla pratica.<br />

CONSIGLIERA – BRUNA AGUZZI (D.S.): (Fuori microfono) perché è <strong>di</strong>fficile in <strong>di</strong>eci minuti<br />

poter riuscire a riscrivere o a risistemare una…<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Va bene, d’accordo. Allora, pongo<br />

in…Prego.<br />

CONSIGLIERE – MASSIMO MONTARULI (A.N.): Niente prima <strong>del</strong>la votazione volevo sapere se<br />

il Regolamento prevede uno spostamento <strong>di</strong> una pratica che già è stata chiamata, sospesa e se è<br />

possibile da Regolamento.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Cioè il Regolamento alla fine demanda tutto<br />

al Consiglio comunale… il Consiglio comunale in sostanza, Montaruli…<br />

CONSIGLIERE – MASSIMO MONTARULI (D.S.): Decide, perfetto.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: No, no, è giusta la tua considerazione, però<br />

il Consiglio comunale nel proprio seno può, con votazione a maggioranza, decidere ciò che vuole,<br />

praticamente.<br />

CONSIGLIERE – MASSIMO MONTARULI (D.S.): Perfetto.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: A questo punto, io pongo in votazione la<br />

mozione d’or<strong>di</strong>ne presentata dalla Capogruppo e collega Bruna Aguzzi, dalla Capogruppo D.S. <strong>di</strong><br />

spostare la pratica numero 12 all’ultimo punto in <strong>di</strong>scussione nei lavori <strong>di</strong> questo Consiglio<br />

comunale.<br />

Apriamo le votazioni. Mozione d’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong>la consigliera Aguzzi Bruna D.S..<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

47


Allora, sono usciti i colleghi Bravi e Montaruli, è entrato il Sindaco. Colleghi, se non ci se<strong>di</strong>amo<br />

non si riesce a fare una verifica <strong>del</strong> numero legale. Quanti siamo? Rocchetti è entrata. Se<strong>di</strong>ci, va<br />

bene.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.16 componenti<br />

Presenti n.16<br />

Astenuti n.02 (Gregori per D.L. La Margherita – R.E. Lista <strong>di</strong> Pietro)<br />

Votanti n.14<br />

Favorevoli n.14<br />

Contrari n.00<br />

La mozione d’or<strong>di</strong>ne presentata dalla collega Bruna Aguzzi viene approvata con quattor<strong>di</strong>ci voti a<br />

favore e due astenuti. E’ una mozione d’or<strong>di</strong>ne per spostare la <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong> punto 12 all’ultimo<br />

punto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno questa sera.<br />

48


Colleghi, passiamo al punto 13. Sono rientrati i colleghi Bravi e Montaruli. Colleghi, però io con<br />

tutto il rispetto <strong>di</strong>co è <strong>di</strong>fficile gestire i lavori <strong>del</strong> Consiglio comunale in questa situazione!<br />

Allora, proseguiamo, punto 13.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

49


COMMA N. 13 – DELIBERA N.118 DEL 30.06.2005<br />

APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELLE MENSE SCOLASTICHE<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entrano: Agnetti, Bravi, Montaruli<br />

Sono presenti in aula n.19 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Ci siamo? Colleghi, ripren<strong>di</strong>amo i lavori.<br />

Dunque, ripeto, punto 13: “Approvazione Regolamento <strong>di</strong> organizzazione <strong>del</strong>le mense scolastiche”.<br />

Non ho interventi e quin<strong>di</strong> apriamo le votazioni sul punto 13 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno. Sì, apriamo le<br />

votazione sul punto 13, per favore.<br />

Votazione aperta, votiamo colleghi il punto 13.<br />

Presenti n.19<br />

Astenuti n.03 (Agnetti, Bravi per F.I. – Montaruli per A.N.)<br />

Votanti n.16<br />

Favorevoli n.16<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 13 viene approvato con se<strong>di</strong>ci voti a favore e tre astenuti.<br />

Punto 14.<br />

50


COMMA N. 14 – DELIBERA N.119 DEL 30.06.2005<br />

APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL PRESCUOLA<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.19 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Non ho interventi neanche su questa pratica<br />

e quin<strong>di</strong> apriamo le votazioni. Punto 14: “Approvazione Regolamento <strong>di</strong> organizzazione <strong>del</strong><br />

prescuola”. Ci siamo? Punto 14, sì.<br />

Apriamo le votazioni sul punto 14: “Approvazione Regolamento <strong>di</strong> organizzazione <strong>del</strong> prescuola”.<br />

Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.19<br />

Astenuti n.03 (Agnetti e Bravi per F.I. – Montaruli per A.N.)<br />

Votanti n.16<br />

Favorevoli n.16<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 14 viene approvato con se<strong>di</strong>ci voti a favore e tre astenuti.<br />

Punto 15.<br />

51


COMMA N. 15 – DELIBERA N.120 DEL 30.06.2005<br />

APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL TRASPORTO<br />

SCOLASTICO<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.19 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Apriamo le votazioni. Votazione aperta,<br />

votiamo colleghi.<br />

Presenti n.19<br />

Astenuti n.03 (Agnetti e Bravi per F.I. – Montaruli per A.N.)<br />

Votanti n.16<br />

Favorevoli n.16<br />

Contrari n.00<br />

Allora, il punto 15 viene approvato con se<strong>di</strong>ci voti a favore e tre astenuti.<br />

Punto 16.<br />

52


COMMA N. 16 – DELIBERA N.121 DEL 30.06.2005<br />

INTEGRAZIONE PROGRAMMA OPERE PUBBLICHE. ELENCO ANNUALE 2005.<br />

VARIAZIONE DI BILANCIO<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.19 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Non ho interventi, apriamo le votazioni sul<br />

punto 16.<br />

Votazione aperta, votiamo colleghi, punto 16, c’è l’imme<strong>di</strong>ata esecutività su questa pratica.<br />

Presenti n.19<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.19<br />

Favorevoli n.16<br />

Contrari n.03 (Agnetti e Bravi per F.I. – Montaruli per A.N.)<br />

Allora, il punto 16 viene approvato con se<strong>di</strong>ci voti a favore e tre contrari.<br />

Apriamo la votazione per l’imme<strong>di</strong>ata esecutività <strong>del</strong> punto 16.<br />

Votazione aperta, votiamo colleghi.<br />

Presenti n.19<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.19<br />

Favorevoli n.16<br />

Contrari n.03 (Agnetti e Bravi per F.I. – Montaruli per A.N.)<br />

Va bene. L’imme<strong>di</strong>ata esecutività viene approvata con se<strong>di</strong>ci voti a favore e tre contrari.<br />

Punto 17.<br />

53


COMMA N. 17 – DELIBERA N.122 DEL 30.06.2005<br />

DITTA BRUTTI COSTRUZIONI S.R.L. – PIANO DI RECUPERO DI AREA SITA IN VIA<br />

MANCINI – SOTTOZONA B1.3 – ADOZIONE AI SENSI DELLA L.R. N. 34/92 E<br />

SUCCESSIVE MODIFICAZIONI.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Esce Talacchia<br />

Sono presenti in aula n.18 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Non ho interventi. Sì, il collega Aguzzi,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERA – BRUNA AGUZZI (D.S.): Sulla tipologia <strong>del</strong>la pratica e non su questa pratica ho<br />

chiesto quando è stata presentata in Commissione, in Terza Commissione alcuni chiarimenti<br />

rispetto a questioni e ad aspetti <strong>di</strong> natura prettamente tecnica che a causa <strong>del</strong> linguaggio specifico e<br />

probabilmente anche <strong>del</strong>la mia scarsa <strong>di</strong>mestichezza con lo stesso non sempre ero e sono in grado <strong>di</strong><br />

comprendere appieno.<br />

Questa mattina questa richiesta <strong>di</strong> chiarimento che poi ho - tramite in Sindaco – trasformato in una<br />

richiesta <strong>di</strong> relazione da parte <strong>del</strong>l’ufficio, questa mattina ho avuto la relazione integrativa che è<br />

dentro la cartella e quin<strong>di</strong> presumo e credo che vada anche in <strong>del</strong>ibera agli atti.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Sì, è parte integrante <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera.<br />

CONSIGLIERA - BRUNA AGUZZI (D.S.): Parte integrante <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera. Di questo modo <strong>di</strong><br />

procedere che è sicuramente rispettoso <strong>del</strong>la mia richiesta <strong>di</strong> chiarimenti, <strong>di</strong> precisazioni, ripeto, non<br />

nel contenuto, ma soprattutto per avere la chiarezza sulle cose che andavamo votando, io ringrazio il<br />

Sindaco e l’Assessore per lo sforzo che hanno fatto. Ho già posto in sede <strong>di</strong> Conferenza dei<br />

Capigruppo la necessità dal momento che stiamo andando all’approvazione dopo il piano idea <strong>del</strong><br />

piano dei suoli e <strong>del</strong> nuovo Piano Regolatore, <strong>di</strong> porci come obiettivo prioritario quello <strong>di</strong> una<br />

regolamentazione, ovviamente sempre rigorosa da un punto <strong>di</strong> vista tecnico, ma il più possibile<br />

priva <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> ambiguità, <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà interpretative, che ci consenta <strong>di</strong> partire da quello che<br />

desideriamo raggiungere come scopo politico, rispetto ad una variante o ad un piano <strong>di</strong> recupero che<br />

an<strong>di</strong>amo ad approvare, ci consenta <strong>di</strong> vedere come questo poi incida sul territorio nel quale si va ad<br />

effettuare la costruzione per essere in grado <strong>di</strong> esercitare in maniera trasparente, in maniera piena e<br />

in maniera consapevole, anche il nostro adempimento <strong>di</strong> Consiglieri comunali che è un<br />

adempimento <strong>di</strong> natura <strong>di</strong>screzionale e <strong>di</strong> natura strettamente politica.<br />

Riprendo quin<strong>di</strong> quello che ho detto in Conferenza dei Capigruppo e che credo poi il Presidente<br />

darà anche se vuole la sua interpretazione, ha trovato il consenso <strong>di</strong> tutti i Capigruppo per andare a<br />

regolamentazione e a norme tecniche attuative che siano il più possibile scarne, snelle, leggere, non<br />

vincolistiche, ma tali che ci permettano <strong>di</strong> capire fin dal primo momento qual è la realizzazione<br />

definitiva <strong>di</strong> quanto an<strong>di</strong>amo ad approvare. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Aguzzi. Io, colleghi, non ho<br />

altri interventi e quin<strong>di</strong> pongo in votazione il punto 17: “Ditta Brutti Costruzioni S.r.l. – Piano <strong>di</strong><br />

recupero <strong>di</strong> area sita in via Mancini – Sottozona B1.3 – Adozione ai sensi <strong>del</strong>la L.R. n. 34/92 e<br />

successive mo<strong>di</strong>ficazioni”.<br />

Apriamo le votazioni. La collega Meloni è in aula, è alla nostra sinistra.<br />

Votazione aperta, votiamo colleghi.<br />

54


Presenti n.18<br />

Astenuti n.01 (R.E. Lista <strong>di</strong> Pietro)<br />

Votanti n.17<br />

Favorevoli n.14<br />

Contrari n.03 (Agnetti e Bravi per F.I. – Montaruli per A.N.)<br />

Il punto 17 viene approvato con quattor<strong>di</strong>ci voti favorevoli, tre contrari e un astenuto.<br />

Punto 18.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

55


COMMA N. 18 – DELIBERA N.123 DEL 30.06.2005<br />

VARIANTE AL P.R.G. PER REALIZZAZIONE ROTATORIA TRA LA S.P. 502 E LA S.P. 76 –<br />

APPROVAZIONE AI SENSI DELL’ART. 26 PUNTO 5 DELLA L.R. N. 34/92 E SUCCESSIVE<br />

MODIFICAZIONI<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Non ho interventi, apriamo le votazioni al<br />

punto 18.<br />

Votazione aperta, votiamo colleghi.<br />

Presenti n.18<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.18<br />

Favorevoli n.15<br />

Contrari n.03 (Agnetti e Bravi per F.I. – Montaruli per A.N.)<br />

Il punto 18 viene approvato con quin<strong>di</strong>ci voti a favore e tre contrari.<br />

C’è l’imme<strong>di</strong>ata esecutività, apriamo le votazioni sull’imme<strong>di</strong>ata esecutività.<br />

Votazione aperta, votiamo.<br />

Scusa Montaruli.<br />

Quin<strong>di</strong> Mario Talacchia è ammesso nella votazione.<br />

INTERVENTO: (Fuori microfono).<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entra Talacchia ed escono Montaruli, Bravi e Agnetti<br />

Sono presenti in aula n.16 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Ma infatti, colleghi, io non…Apriamo le<br />

votazioni sull’imme<strong>di</strong>ata esecutività.<br />

Presenti n.16<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.16<br />

Favorevoli n.16<br />

Contrari n.00<br />

L’imme<strong>di</strong>ata esecutività viene approvata con se<strong>di</strong>ci voti a favore su se<strong>di</strong>ci presenti.<br />

Punto 19.<br />

56


COMMA N. 19 – DELIBERA N.124 DEL 30.06.2005<br />

SCHEDA PROGETTO S. MARIA DEL PIANO 1 (B3.4) – ART. 56 DELLE N.T.A. – ADOZIONE<br />

VARIANTE AL P.R.G. AI SENSI DELL’ART. 26 DELLA L.R. N. 34/92 E SUCCESSIVE<br />

MODIFICHE ED INTEGRAZIONI<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.19 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Collega Curzi.<br />

CONSIGLIERE – RUDI CURZI – (R.E. Lista <strong>di</strong> Pietro): Sì, grazie, Presidente. Giusto per<br />

rimarcare quanto a volte i rinvii anche <strong>del</strong>le pratiche sono e possono essere proficui, come in questo<br />

caso, nel quale si… cioè, l’Amministrazione, gli uffici hanno rivisto quello che alla Commissione<br />

sembrava comunque sia un miglioramento <strong>del</strong> <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>l’accorpamento <strong>del</strong> verde e magari tutte<br />

le richieste non sono state esaurite da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione, però anche per esempio per il<br />

<strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>la strada <strong>di</strong> rivedere anche il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>la strada interna, <strong>del</strong>l’attraversamento interno a<br />

questa variante <strong>di</strong> scheda progetto Secchi. Quello che rilevo importante è comunque che già <strong>del</strong>le<br />

mo<strong>di</strong>fiche sono state fatte e cre<strong>di</strong>amo opportuno da qui a poi quella che sarà la presentazione <strong>del</strong><br />

piano <strong>di</strong> recupero, adesso non so com’è la definizione precisa, che comunque sia verrà presentato<br />

per quella zona non torni in<strong>di</strong>etro circa a quelle che sono le mo<strong>di</strong>fiche già fatte.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Curzi. Dunque, ho prenotato<br />

il collega Lillini, prego.<br />

CONSIGLLIERE – ALFIO LILLINI (D.S.): Grazie, Presidente. Io rimarco <strong>del</strong>le perplessità che ho<br />

già esposto in Commissione e faccio una raccomandazione, affinché in sede <strong>di</strong> progetto si tenga<br />

conto <strong>del</strong>le mie preoccupazioni, <strong>del</strong>la sicurezza <strong>del</strong>la viabilità e in particolar modo <strong>di</strong> questa<br />

variante a P.R.G. questo in fase <strong>di</strong> progetto esecutivo che poi ritornerà in questo Consiglio. Ecco,<br />

chiedo <strong>di</strong> tener conto <strong>di</strong> questo. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Lillini. Allora, collega<br />

Talacchia, prego.<br />

CONSIGLIERE - MARIO TALACCHIA (D.L. La Margherita): Sì, io riba<strong>di</strong>sco le stesse cose che<br />

ha detto Alfio Lillini e che abbiamo approfon<strong>di</strong>to in Commissione, cioè la possibilità <strong>di</strong> rivedere in<br />

sede <strong>di</strong> lavorazione <strong>del</strong> Piano <strong>di</strong> quella zona la viabilità, perché ritengo, come <strong>di</strong>cevo prima Alfio,<br />

che l’ingresso in città per i prossimi sicuramente trent’anni, perché non abbiamo le con<strong>di</strong>zioni né<br />

nel nuovo Piano Regolatore mi sembra che sia stia ipotizzando quello che si era ipotizzato nel<br />

precedente piano e cioè un nuovo punto. Quin<strong>di</strong> l’ingresso alla città sarà quello su una strada e<br />

quin<strong>di</strong> a forte carico <strong>di</strong> traffico, in curva e con la possibilità d’innesto per una struttura che<br />

probabilmente riceverà anche parecchi utenti in termini o viabilistici o pedonali, io credo… scusate,<br />

viabilistici credo che sia pericoloso e quin<strong>di</strong> per le motivazioni che <strong>di</strong>ceva prima il collega Lillini e<br />

abbiamo credo specificato le linee nella Commissione, attraverso una serie <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>menti che<br />

abbiamo fatto e anche una serie <strong>di</strong> proposte che facevamo e credo che, in sede <strong>di</strong> piano<br />

particolareggiato, possa essere trovata una soluzione che annulli l’ingresso, l’accesso viabilistico o<br />

l’uscita viabilistica sulla strada che non mi ricordo come si chiama, via Ricci? Via Ricci.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Talacchia. Montaruli.<br />

57


CONSIGLIERE - MASSIMO MONTARULI (A.N.): Io, Presidente, la mozione d’or<strong>di</strong>ne se era<br />

possibile per capire, visto che non ero presente in aula al momento <strong>del</strong>la votazione <strong>del</strong> punto 18, mi<br />

sembra <strong>di</strong> aver capito che il numero legale sia stato raggiunto nella fase <strong>del</strong>l’imme<strong>di</strong>ata esecutività,<br />

con la votazione <strong>del</strong> consigliere Talacchia. Se il Regolamento prevede la possibilità <strong>di</strong> non essere<br />

presente al momento <strong>del</strong> voto <strong>del</strong>la pratica e <strong>di</strong> poi votare invece l’imme<strong>di</strong>ata esecutività <strong>del</strong>la<br />

pratica stessa. Ecco, io chiedevo <strong>del</strong>le spiegazioni perché non ero presente e non so se sia stata data<br />

una spiegazione in merito.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: No, no, hai perfettamente ragione.<br />

Comunque io <strong>di</strong>rei questo se sei d’accordo, <strong>di</strong> terminare il voto su questa pratica e poi riprendere la<br />

tua mozione d’or<strong>di</strong>ne tra una pratica e l’altra, sei d’accordo? Ti ringrazio. Quin<strong>di</strong> a questo punto<br />

abbiamo, dunque, prenotato la collega Uncini, prego.<br />

CONSIGLIERA – LILIANA UNCINI (D.S.): Intervengo a nome <strong>del</strong> gruppo consiliare dei D.S.,<br />

aderendo a tutte le osservazioni che sono state sollevate in sede <strong>di</strong> Commissione 3, in merito a<br />

questa pratica e quin<strong>di</strong> ci rifacciamo e aderiamo, appunto, anche alle osservazioni che sono state<br />

fatte dal consigliere Talacchia in questa sede e suggeriamo o anzi richie<strong>di</strong>amo all’Assessorato <strong>di</strong><br />

competenza che queste osservazioni vengano rivalutate e vengano riprese in sede <strong>di</strong> piano<br />

particolareggiato.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Uncini. L’assessore Olivi,<br />

prego.<br />

ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Grazie, Presidente. Guardate è consuetu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> questa<br />

Amministrazione tenere sempre in debita considerazione le osservazioni e le richieste che sono state<br />

fatte, lo <strong>di</strong>ceva prima l’intervento <strong>del</strong> consigliere Curzi, no? Questa pratica non solo è stata rinviata<br />

per l’approfon<strong>di</strong>mento, ma si è lavorato, affinché le osservazioni che sono state poste durante la<br />

<strong>di</strong>scussione <strong>del</strong>la stessa Commissione 3 fossero recepite.<br />

Su una questione dovremmo capirci, così almeno non daremo a<strong>di</strong>to a <strong>del</strong>le <strong>di</strong>scussioni successive.<br />

La pratica che oggi votiamo è una variante e su questa variante c’è questo nuovo collegamento che<br />

mette in asse via Santa Maria e via Ricci. Detto questo, tutte quelle osservazioni, ovverosia<br />

l’attenzione alla pericolosità che questo ingresso in via Ricci potrebbe dare alla nuova lottizzazione,<br />

per essere chiari, le abbiamo fatte vedere alla Polizia Municipale, che vi ha fatto riferimento,<br />

<strong>di</strong>cendo che la situazione con svolta a destra e a sinistra è possibile; quelle osservazioni che<br />

stavamo <strong>di</strong>cendo sono quelle <strong>del</strong>le quali parlavamo anche durante la Commissione e cioè <strong>di</strong> imporre<br />

quelle attenzioni che possano essere una sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione, in modo che non ci siano <strong>del</strong>le<br />

pericolosità nell’ingresso e nell’uscita da via Ricci e su questo ci eravamo lasciati l’altra volta,<br />

queste sono tutte considerazioni che noi teniamo in considerazione.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, assessore Olivi. A questo punto non<br />

ho altri…<br />

CONSIGLIERA – BRUNA AGUZZI (D.S.): Che cosa significa? Che quin<strong>di</strong> la richiesta fatta dal<br />

consigliere Talacchia, dal consigliere Lillini e da Liliana Uncini, a nome <strong>del</strong> gruppo D.S., <strong>di</strong> fare<br />

una rivalutazione per verificare possibili mo<strong>di</strong>fiche che consentano <strong>di</strong> eliminare quegli aspetti <strong>di</strong><br />

pericolosità che sono stati sollevati lungamente dal consigliere Talacchia e anche da altri…? Cioè se<br />

<strong>di</strong> questo non si tiene conto noi ci troviamo in <strong>di</strong>fficoltà a votare la pratica.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

58


PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Assessore.<br />

ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Devo essere chiaro, così non… Chiedo scusa, ma allora non<br />

abbiamo capito intanto e quin<strong>di</strong> ci facciamo <strong>del</strong>le osservazioni e ci capiamo, no? Allora, la<br />

questione che viene posta dagli interventi è quella <strong>di</strong> porre attenzione a quegli episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> possibile<br />

pericolosità, derivanti dall’ingresso o dall’uscita a destra sempre, come <strong>di</strong>cevamo, da e per la nuova<br />

via sul fronte via Ricci, è un conto e quin<strong>di</strong> c’è la piena <strong>di</strong>sponibilità; se questa richiesta è la<br />

chiusura <strong>del</strong>lo sbocco su via Ricci e quin<strong>di</strong> il fatto che questo nuovo inse<strong>di</strong>amento non abbia la<br />

possibilità <strong>di</strong> uscire in via Ricci, bisognerebbe rivedere la variante.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Allora, l’assessore Olivi credo che sia stato<br />

molto chiaro sulla sua risposta alle interrogazioni o comunque alle perplessità, ai motivi <strong>di</strong><br />

chiarimento dei Consiglieri. Collega Brunetti.<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BUNETTI (S.D.I.): Grazie, Presidente. Io devo <strong>di</strong>re che abbiamo vissuto<br />

l’iter <strong>di</strong> questa pratica e che a nostro avviso era già completo nella sua prima stesura, questo<br />

progetto. Voglio ricordare a tutti i Consiglieri che questo corrisponde all’attuazione <strong>di</strong> una vecchia<br />

scheda <strong>del</strong> piano Secchi. Ora, più volte, in questo Consesso e in varie riunioni si è lamentato un<br />

ritardo o una non accelerazione, una non tempestività sul pregresso da attuare e, tra l’altro, questa<br />

impostazione è presente anche nella <strong>del</strong>ibera generale in cui abbiamo dato l’incarico per il <strong>di</strong>scorso<br />

<strong>del</strong> piano idea e quin<strong>di</strong> si raggiunge un obiettivo, finalmente si dà attuazione ad una scheda Secchi<br />

rimasta insoluta e sulla quale c’era una con<strong>di</strong>visione pressoché totale. Dopo<strong>di</strong>ché <strong>di</strong> fronte alla<br />

prima bozza e a fronte dei rilievi che sono stati fatti in Commissione l’Amministrazione ha<br />

concesso, si è trovata d’accordo, si è <strong>di</strong>chiarata d’accordo sul fatto <strong>di</strong> apportare <strong>del</strong>le mo<strong>di</strong>fiche che<br />

sono avvenute e che riguardano la quantità <strong>del</strong> verde e la <strong>di</strong>stribuzione <strong>del</strong> verde.<br />

Io credo… noi cre<strong>di</strong>amo che quando un’Amministrazione completa un percorso, anche se con<br />

ritardo chiaramente che non <strong>di</strong>pende dall’Amministrazione Belcecchi, ma da tutto un <strong>di</strong>scorso<br />

storico, comunque si arriva ad una soluzione finale per dare una risposta ad un importante parte<br />

<strong>del</strong>la città…<br />

(Interruzione <strong>del</strong>la registrazione per cambio cassetta).<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I.): …è comunque un risultato politico positivo che va<br />

al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> quello <strong>del</strong> singolo atto per assumere una valenza generale nei confronti <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno<br />

complessivo <strong>del</strong>la città, per cui è giusto ed è legittimo fare osservazioni, cercare miglioramenti,<br />

aggiustamenti qualora questo sia, tecnicamente e oggettivamente possibile. Io credo e mi rifaccio<br />

anche al <strong>di</strong>scorso fatto dal Capogruppo dei D.S.. Per quanto riguarda la pratica precedente, io credo<br />

che noi dovremmo tutti, come Consiglio comunale e quin<strong>di</strong> come forze politiche <strong>di</strong> maggioranza e<br />

opposizione, sicuramente essere messi nella massima con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> chiarezza, <strong>di</strong> trasparenza<br />

quando ci troviamo <strong>di</strong> fronte a tutte le <strong>del</strong>ibere e in particolar modo a quelle più corpose e più<br />

significative. Dovremmo politicamente –e questa è una nostra responsabilità – elaborare <strong>del</strong>le<br />

norme che siano le più chiare, le più semplici e le più attuabili, le più possibili in un dato momento<br />

storico.<br />

Questa è una sfida però dobbiamo anche avere fiducia nei tecnici e dobbiamo anche trovare un<br />

equilibrio per non mortificare, sia i vari soggetti, che operano intorno a questo tipo <strong>di</strong> situazioni e in<br />

particolare l’e<strong>di</strong>lizia che sono imprese e che sono citta<strong>di</strong>ni e che sono proprietari. Io credo che in<br />

questa situazione si sia trovato un ulteriore equilibrio e per quanto ci riguarda, noi voteremo a<br />

favore <strong>di</strong> questa pratica, che riteniamo completa e apprezziamo anche la <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione ad un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> ulteriore miglioramenti qualora siano possibili,<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

59


compren<strong>di</strong>amo anche però quello che ha espresso l’assessore Olivi e potremmo fare tante cose. Ne<br />

abbiamo già fatte tante e il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>la strada obiettivamente non è la prima strada che si<br />

immette… strada <strong>di</strong> quartiere o <strong>di</strong> zona che si immette in una via principale e importante e credo<br />

che con la configurazione <strong>del</strong>l’ingresso a destra e <strong>del</strong>l’uscita a destra, queste situazioni <strong>di</strong> pericolo<br />

siano ridotte e <strong>del</strong> resto non sarà la prima, né l’ultima strada a scorrimento veloce, via principale <strong>di</strong><br />

qualsivoglia città che non ha ingressi e uscite laterali, per cui noi voteremo a favore <strong>di</strong> questa<br />

pratica.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Brunetti. L’assessore Olivi,<br />

prego.<br />

ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Grazie, Presidente. Io vorrei fare una precisazione per non<br />

essere frainteso. La richiesta che mi veniva fatta dal gruppo dei D.S. <strong>di</strong> un’attenzione in fase<br />

successiva alle osservazioni possibili, future per migliorare quella viabilità nel senso <strong>di</strong> garantire la<br />

sicurezza e l’impegno c’è tutto. La mia precisazione era qualora volessimo chiudere fisicamente, lo<br />

sbocco su via Ricci, dovremmo prendere oggi questa decisione, ma se - come mi sembra <strong>di</strong> aver<br />

capito – è una presa <strong>di</strong> responsabilità da parte <strong>del</strong>l’Assessorato e <strong>del</strong>l’Amministrazione, quella <strong>di</strong><br />

rivedere quest’uscita per garantirne la sicurezza e la strada <strong>di</strong> quartiere… questo, l’impegno è preso.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Assessore. Non ho altri interventi.<br />

A questo punto, poniamo in votazione il punto 19: “Scheda progetto Santa Maria <strong>del</strong> Piano 1,<br />

articolo 56 <strong>del</strong>le Norme Tecniche Attuative, adozione variante al Piano Regolatore Generale ai sensi<br />

<strong>del</strong>l’articolo 26 <strong>del</strong>la Legge Regionale 34/92 e successive mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni”.<br />

Apriamo le votazioni.<br />

Presenti n.19<br />

Astenuti n.01 (Talacchia per D.L. La Margherita)<br />

Votanti n.18<br />

Favorevoli n.15<br />

Contrari n.03 (Agnetti e Bravi per F.I. – Montaruli per A.N.)<br />

Votazione aperta, votiamo.<br />

Il punto 19 viene approvato con quin<strong>di</strong>ci voti a favore, tre contrari e un astenuto.<br />

Punto 20.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

60


COMMA N. 20 – DELIBERA N.125 DEL 30.06.2005<br />

AVV. GIANLUCA MUCELLI – EX DIFENSORE CIVICO – TRANSAZIONE.<br />

RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO AI SENSI DELL’ART. 194 LETTERA E)<br />

DEL T.U.E.L. N. 267 DEL 18.08.2000<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.19 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Non ho interventi, colleghi, quin<strong>di</strong> apriamo<br />

le votazioni sul punto 20.<br />

Votazioni aperte, votiamo.<br />

Presenti n.19<br />

Astenuti n.01 (Agnetti per F.I.)<br />

Votanti n.18<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.00<br />

Allora, il punto 20 viene approvato con <strong>di</strong>ciotto voti a favore e un astenuto.<br />

C’è l’imme<strong>di</strong>ata esecutività su questa pratica e quin<strong>di</strong> apriamo le votazione per l’imme<strong>di</strong>ata<br />

esecutività.<br />

Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.19<br />

Astenuti n.01 (Agnetti per F.I.)<br />

Votanti n.18<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.00<br />

L’imme<strong>di</strong>ata esecutività viene approvata con identica votazione: <strong>di</strong>ciotto favorevoli e un astenuto.<br />

Montaruli, scusa, è l’ultima pratica e poi…<br />

61


COMMA N. 21 – DELIBERA N.126 DEL 30.06.2005<br />

“VARIANTE AL PRG PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI DI ‘COMPLETAMENTO DI VIA<br />

ABRUZZETTI E VIA K. MARX’ – APPROVAZIONE AI SENSI DELL’ART. 26 PUNTO 5<br />

DELLA L.R. 34/92 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI”<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.19 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Non ho interventi e quin<strong>di</strong> apriamo le<br />

votazioni al punto 21. Votiamo colleghi, c’è l’imme<strong>di</strong>ata esecutività su questa pratica, colleghi.<br />

Presenti n.19<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.19<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.01 (Montaruli per A.N.)<br />

Il punto 21 viene approvato con <strong>di</strong>ciotto voti a favore e un voto contrario.<br />

Imme<strong>di</strong>ata esecutività. Votiamo.<br />

Presenti n.19<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.19<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.01 (Montaruli per A.N.)<br />

L’imme<strong>di</strong>ata esecutività viene approvata con identica votazione: <strong>di</strong>ciotto favorevoli e un contrario.<br />

62


Allora, adesso prima <strong>del</strong>l’ultima pratica che dovrà fare una <strong>di</strong>chiarazione il Sindaco, la mozione<br />

d’or<strong>di</strong>ne presentata dal collega Montaruli riguardo alla votazione sull’imme<strong>di</strong>ata esecutività <strong>del</strong>la<br />

pratica numero 18, <strong>del</strong>la pratica 18, è da considerare, collega Montaruli, due votazioni <strong>di</strong>stinte: la<br />

votazione sulla pratica e la votazione sull’imme<strong>di</strong>ata esecutività come recita il Regolamento. Quin<strong>di</strong><br />

in questo caso anche se il collega Talacchia non ha partecipato al voto <strong>del</strong>la pratica, ma al momento<br />

che sono due votazioni <strong>di</strong>stinte l’una dall’altra, può partecipare alla votazione sull’imme<strong>di</strong>ata<br />

esecutività. Questo in base al Regolamento, poi collega Montaruli, con l’ausilio anche <strong>del</strong>la<br />

dottoressa puoi approfon<strong>di</strong>re anche tu. Grazie.<br />

A questo punto ritorniamo alla pratica numero 12.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

63


COMMA N. 12 – DELIBERA N.127 DEL 30.06.2005<br />

APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI PER<br />

LA PRIMA INFANZIA<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Escono Montaruli e Agnetti<br />

Sono presenti in aula n.17<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Il Sindaco.<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Allora, colleghi, chiedo un attimo l’attenzione, perché la<br />

questione è molto <strong>del</strong>icata e l’ora non è <strong>del</strong>le migliori e anche il caldo incomincia a farsi sentire<br />

insieme alla stanchezza. Intanto, io chiederei scusa a nome <strong>del</strong>l’Amministrazione e <strong>del</strong>l’intera<br />

maggioranza ai Capigruppo e ai gruppi <strong>del</strong>l’opposizione per il protrarsi oltre i tempi previsti <strong>del</strong>la<br />

riunione dei Capigruppo <strong>di</strong> maggioranza su questa questione; credo però che questo sia anche il<br />

segno <strong>di</strong> un’attenzione e <strong>di</strong> una sensibilità particolare, che c’è, non tanto e non solo - e questo a<br />

ragion <strong>del</strong> vero va riconosciuto - non tanto e non solo nella maggioranza, ma nell’intera città,<br />

rispetto al problema che riguarda la pratica in questione, che rappresenta un atto d’in<strong>di</strong>rizzo, che è<br />

espressione <strong>di</strong> una volontà politica <strong>del</strong>l’Amministrazione, rispetto all’organizzazione dei servizi per<br />

la prima infanzia e in particolare per quanto riguarda le strutture e i servizi <strong>di</strong> asilo nido, che, così<br />

com’è previsto, è stato inserito nel Regolamento. Non solo per tra<strong>di</strong>zione <strong>del</strong> nostro <strong>Comune</strong> e per<br />

esperienze già avviate, ma anche per un’espressa previsione <strong>del</strong>la nuova legge regionale, la legge 9,<br />

non è più identificato come un unico servizio e quin<strong>di</strong> il nido, così come tutti lo abbiamo<br />

conosciuto, ma che prevede anche una serie <strong>di</strong> servizi integrativi e che al tempo stesso sono<br />

alternativi, possono essere <strong>del</strong>egati al nido tra<strong>di</strong>zionale. Questo significa che al nido si<br />

affiancheranno, così come sono già presenti, ma adesso lo co<strong>di</strong>ficheremo, i centri per l’infanzia e i<br />

centri per bambini e bambine e famiglie.<br />

Rispetto a questo, <strong>di</strong>cevo, c’è sicuramente una sensibilità molto viva, anche perché è indubbio che<br />

in questo, come in altri servizi a livello sociale ed educativo la nostra città sempre ha avuto un<br />

livello molto alto, sia in termini qualitativi, sia anche in termini quantitativi e credo che questa<br />

apprensione a questa peculiarità <strong>del</strong>la nostra città sicuramente per molti aspetti sia anche<br />

all’avanguar<strong>di</strong>a, rispetto allo stesso panorama regionale. Voglio solo ricordare che quello che oggi<br />

viene previsto dalla legge regionale, fatta alcuni mesi fa, per esempio per i centri giochi con affido,<br />

eccetera, in questa città erano già sorti <strong>di</strong>versi anni fa, quin<strong>di</strong> in qualche modo anticipatorio e anche<br />

capace <strong>di</strong> rispondere non solo in termini quantitativi e qualitativi, ma anche, appunto, proprio come<br />

capacità <strong>di</strong> venire incontro, <strong>di</strong> andare incontro alle esigenze <strong>del</strong>le famiglie, che nel tempo si<br />

mo<strong>di</strong>ficano e che sono effettivamente e notevolmente <strong>di</strong>verse, rispetto a quella che era la risposta<br />

tra<strong>di</strong>zionale, che poteva offrire il nido, l’asilo nido così, ripeto, come l’abbiamo conosciuto.<br />

Ora su questo l’Amministrazione ha non solo inserito nel proprio programma un documento<br />

programmatico <strong>di</strong> mandato, ma ha anche perseguito una logica che era quella che in qualche misura<br />

è stata percorsa anche per altri tipi <strong>di</strong> servizio, <strong>di</strong> garantire la funzione, il mantenimento <strong>del</strong>la<br />

funzione, <strong>del</strong>la responsabilità <strong>del</strong>la funzione in capo all’Ente pubblico, anche nel momento in cui<br />

l’affidamento <strong>del</strong>la gestione veniva data a dei soggetti terzi, rispetto ai <strong>di</strong>pendenti comunali, la<br />

gestione <strong>di</strong>retta <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>. Questo significa avere una capacità <strong>di</strong> programmazione, <strong>di</strong> verifica, <strong>di</strong><br />

controllo sui livelli qualitativi e sugli standard dei servizi e <strong>del</strong> servizio che viene offerto, questo,<br />

anche a fronte <strong>di</strong> una scelta politica, che io ritengo importante, <strong>di</strong> questa, come <strong>del</strong> centrosinistra,<br />

nella nostra città <strong>di</strong> non prendere e <strong>di</strong> non intraprendere in sostanza la china <strong>del</strong>la privatizzazione<br />

dei servizi e questo continuo a ripeterlo, perché credo che non si debba far confusione tra gestione<br />

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affidata a terzi e privatizzazione <strong>del</strong> servizio. Non è stata mai intrapresa, anche sopportando costi<br />

aggiuntivi, rispetto a quelli che si sarebbero potuti effettivamente magari sopportare, affidando<br />

integralmente non solo la gestione, ma la titolarità <strong>del</strong> servizio ai privati, anche a fronte <strong>di</strong> riduzioni<br />

dei finanziamenti per questo tipo <strong>di</strong> servizi.<br />

Io però credo che su questo argomento… e qui voglio <strong>di</strong>re che, proprio per cercare <strong>di</strong> garantire<br />

un’articolazione dei servizi e garantire tutte le sensibilità che esistono anche all’interno <strong>del</strong>la nostra<br />

maggioranza, io faccio questa mia <strong>di</strong>chiarazione, che <strong>di</strong>venta sostanzialmente - come <strong>di</strong>re prendo a<br />

prestito un termine che non è <strong>del</strong>la politica, ma forse più <strong>del</strong>l’urbanistica, come si <strong>di</strong>ce - un atto<br />

unilaterale d’impegno che intendo poi tradurre in un documento mio, che invierò a tutte le forze<br />

politiche <strong>di</strong> maggioranza e non rispetto ad alcuni principi, alcuni punti che riguardano questo<br />

mo<strong>del</strong>lo o questo nuovo mo<strong>del</strong>lo organizzativo dei servizi per la prima infanzia, intanto<br />

mantenendo fermi i due punti, che ritengo fondamentali e irrinunciabili: il primo che il ruolo <strong>del</strong><br />

terzo settore sia sempre un ruolo <strong>di</strong> affiancamento integrativo e mai sostitutivo, rispetto al ruolo<br />

fondamentale <strong>del</strong> pubblico; secondo, che questo non debba e non debba essere e <strong>di</strong>ventare una sorta<br />

<strong>di</strong> sfruttamento anche <strong>del</strong> lavoro dei <strong>di</strong>pendenti <strong>del</strong>le cooperative, garantendo sempre che comunque<br />

in ogni caso in cui si accede alla gestione, tramite degli appalti alle cooperative, alla cooperazione<br />

sociale al terzo settore ovviamente, queste vengano fatte, attraverso la formula <strong>del</strong>l’appaltoconcorso,<br />

che garantisca non solo ed esclusivamente così com’è stato fino a parecchi anni fa - e<br />

fortunatamente io credo e questo è anche un ulteriore elemento a vantaggio e che premia la politica<br />

portata avanti in questo <strong>Comune</strong> - non solo sulla logica <strong>del</strong> massimo ribasso, ma attraverso un<br />

sistema che tenga conto anche dei livelli <strong>di</strong> qualità e <strong>di</strong> professionalità e quant’altro, garantito dalle<br />

imprese, dalle cooperative che concorrono a questi appalti.<br />

L’altra questione che credo debba essere e ritengo che sia necessaria è che questa strada che in<br />

qualche modo si intraprende con questo Regolamento… scusate, faccio un po’ più fatica, altrimenti.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Colleghi.<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Che questa strada che si intraprende con questo<br />

Regolamento non significhi un graduale, ma inevitabile abbandono <strong>del</strong>la gestione anche <strong>di</strong> strutture<br />

e <strong>di</strong> servizi per la prima infanzia, <strong>di</strong>rettamente fatto dal <strong>Comune</strong>. Certo che su questa cosa vanno<br />

verificati intanto i limiti e i margini <strong>di</strong> operatività, che ci consente la normativa, perché è indubbio<br />

che fintanto che permangono i blocchi alle assunzioni e alla copertura dei turn-over per<br />

pensionamenti e <strong>di</strong>missioni, eccetera, <strong>di</strong>venta estremamente complicato mantenere questa questione<br />

dal punto <strong>di</strong> vista quantitativo e avendo le con<strong>di</strong>zioni anche <strong>di</strong> compatibilità finanziaria ed<br />

ovviamente complessiva, io credo che debba essere percorsa in un confronto e in lavoro fatto anche<br />

con le stesse organizzazioni sindacali, con le famiglie e con i soggetti e gli operatori un livello… il<br />

mantenimento <strong>di</strong> un livello quantitativo anche che non sia marginale o residuale, rispetto alle altre<br />

forme.<br />

L’altra questione riguarda anche qui il fatto…e per implementare questo concetto, io ritengo che sia<br />

fondamentale, per il <strong>Comune</strong>, tornare ad investire sul proprio personale e sulle proprie strutture, sui<br />

Ni<strong>di</strong> gestiti con il personale <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> attraverso un rilancio <strong>del</strong>la progettualità che significa<br />

anche implementazione <strong>del</strong>la formazione e <strong>del</strong>l’aggiornamento <strong>del</strong>le nostre operatrici, dei nostri<br />

insegnanti con un ruolo che deve assumere una rilevanza sempre maggiore <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e<br />

in<strong>di</strong>rizzo pedagogico e <strong>di</strong>dattico alla stessa maniera gestito, sia per le strutture <strong>di</strong>rettamente gestite<br />

dal <strong>Comune</strong>, sia per le strutture affidate a soggetti alla cooperazione al terzo settore e cercando e<br />

verificando tutte le possibili strade, anche per arrivare ad una <strong>di</strong>versa e nuova articolazione<br />

<strong>del</strong>l’offerta non formativa, ma <strong>del</strong>l’offerta <strong>del</strong> servizio, sia in termini <strong>di</strong> articolazione degli orari, sia<br />

in termini anche <strong>di</strong> organizzazione degli stessi servizi, per quanto riguarda i Ni<strong>di</strong> gestiti dal<br />

<strong>Comune</strong>. Questo ovviamente non potrà essere fatto se non attraverso un confronto e un accordo<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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sindacale da ricercare nel confronto con le operatrici, così come per quanto riguarda l’ipotesi <strong>di</strong><br />

prevedere anche per le strutture gestite dalle cooperative <strong>del</strong>le forme <strong>di</strong> partecipazione <strong>del</strong>le<br />

famiglie alla gestione stessa, così come avviene per i nostri Ni<strong>di</strong> comunali.<br />

Io credo che rispetto alle preoccupazioni, ai problemi legittimi e sinceri, insomma, che mi sento per<br />

molti aspetti <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre, ma <strong>di</strong> affrontare in questo modo noi possiamo davvero cercare <strong>di</strong><br />

offrire una risposta quantitativamente maggiore e arrivare anche al traguardo importante <strong>di</strong><br />

riduzione fino all’azzeramento <strong>del</strong>le liste <strong>di</strong> attesa con un’offerta articolata, che non è e che non<br />

vada a <strong>di</strong>scapito <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>l’offerta e <strong>del</strong>la proposta educativa e pedagogica che viene fatta<br />

all’interno <strong>di</strong> tutti i servizi alla prima infanzia.<br />

Io credo e chiedo al Consiglio comunale <strong>di</strong> votare il Regolamento, tenendo conto <strong>di</strong> questo impegno<br />

mio <strong>di</strong>retto come Sindaco, ma credo con<strong>di</strong>viso dall’intera Amministrazione che, come <strong>di</strong>cevo<br />

prima, <strong>di</strong>venterà un documento, un atto <strong>del</strong> Sindaco e che sarà inviato a tutte le forze politiche nei<br />

prossimi giorni.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Sindaco. Collega Aguzzi, prego.<br />

CONSIGLIERA – BRUNA AGUZZI (D.S.): Sì, grazie, Presidente. Ho ascoltato con molta<br />

attenzione l’intervento <strong>del</strong> Sindaco su questa questione estremamente rilevante, proprio perché<br />

entrano in gioco, come giustamente <strong>di</strong>ceva il Sindaco, anche certe sensibilità <strong>di</strong>verse e ho<br />

apprezzato molto il taglio che è stato dato e anche il forte impegno e la capacità <strong>di</strong> sintesi <strong>di</strong>mostrata<br />

nel sapere accogliere le preoccupazioni e anche le <strong>di</strong>verse espressioni <strong>di</strong> volontà, rilanciando – e<br />

questo mi sembra importante - un confronto successivo, a partire <strong>del</strong> documento <strong>del</strong> Sindaco,<br />

confronto che io credo possa anche continuare in sede naturale, che è quella <strong>del</strong>la Commissione.<br />

Credo che con queste precisazioni, con queste riflessioni, il gruppo sia perfettamente sod<strong>di</strong>sfatto e<br />

profondamente convinto <strong>del</strong> fatto che si possa, anche se non ci nascon<strong>di</strong>amo le <strong>di</strong>fficoltà, sia <strong>di</strong><br />

natura finanziaria, sia <strong>di</strong> natura normativa, sia anche e forse <strong>di</strong> natura culturale, ma che ci possano e<br />

che ci debbano essere le con<strong>di</strong>zioni, per rilanciare anche la progettualità dei Ni<strong>di</strong> comunali che poi<br />

attraverso una serie <strong>di</strong> mo<strong>del</strong>li rinnovati, perché è cambiato il contesto, possano fare da traino anche<br />

ai mo<strong>del</strong>li dei Ni<strong>di</strong> a gestione in<strong>di</strong>retta. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Aguzzi. Sì, collega, scusate,<br />

Brunetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I): Grazie, Presidente. Noi abbiamo con<strong>di</strong>viso sin dalla<br />

prima stesura e abbiamo apprezzato, lo sforzo che ha fatto l’Amministrazione comunale<br />

nell’elaborazione <strong>di</strong> questo Regolamento, che, a nostro parere, ha una sua valenza positiva, che<br />

corrisponde a tre esigenze fondamentali, che riteniamo siano valide: la prima è quella <strong>di</strong> dare<br />

attuazione completa alle lista <strong>di</strong> attesa, cioè praticamente si tratta <strong>di</strong> una risposta che in questo<br />

momento ha una particolare importanza, cioè non avremo più liste <strong>di</strong> attesa e quin<strong>di</strong> si dà una<br />

riposta globale e complessiva a quelle che sono le esigenze <strong>di</strong> questa città in questo momento e non<br />

è cosa da poco; la seconda è che il tutto si è sviluppato in un confronto con le organizzazioni<br />

sindacali, con i <strong>di</strong>pendenti e con la volontà <strong>di</strong> non <strong>di</strong>minuire le risorse e nemmeno <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il<br />

livello professionale <strong>del</strong>le stesse e quin<strong>di</strong> facendo una sorta <strong>di</strong> comparazione tra personale<br />

<strong>di</strong>pendente comunale e <strong>di</strong>pendente <strong>di</strong> cooperative e quin<strong>di</strong> ingenerando una sorta <strong>di</strong> conflittualità; la<br />

terza valenza positiva è che, attraverso lo sviluppo e l’integrazione <strong>del</strong> privato sociale e in questo<br />

caso le cooperative, si <strong>di</strong>a piena attuazione a quel principio, che giustamente è caro alle forze <strong>di</strong><br />

centrosinistra, che hanno elaborato la mo<strong>di</strong>fica al Titolo Quinto <strong>del</strong>la Costituzione, avvalorando più<br />

che mai i concetti <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> collaborazione tra pubblico e privato, pur non cedendo<br />

niente in funzione…cioè la funzione – come <strong>di</strong>ceva il Sindaco – rimaneva completamente in capo<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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all’Ente locale e quin<strong>di</strong> avrebbe avuto una valenza pubblica e, sotto alcuni aspetti, alcuni settori<br />

<strong>del</strong>l’attuazione <strong>del</strong>l’azione amministrativa vengono svolti dai privati.<br />

Quin<strong>di</strong> questi tre punti sono i punti car<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento che noi, ripeto, abbiamo con<strong>di</strong>viso,<br />

sin dalla sua prima genesi. D’altro canto, noi dovremmo anche <strong>di</strong>re che nella <strong>di</strong>chiarazione <strong>del</strong><br />

Sindaco e pren<strong>di</strong>amo atto positivamente <strong>del</strong>la riflessione che ha fatto il Sindaco e <strong>del</strong> carico <strong>di</strong><br />

responsabilità che esso si è assunto nel verificare questa strada intrapresa, allargare e sviluppare il<br />

confronto nell’ottica <strong>di</strong>, sicuramente, coinvolgere tutte le risorse, tutte le famiglie, manifestando<br />

anche la volontà <strong>di</strong> verifiche in itinire <strong>di</strong> quanto si sta facendo.<br />

Credo, cre<strong>di</strong>amo che questo sia un impegno politico lodevole, lodevole <strong>di</strong> più, in una situazione in<br />

cui si potevano manifestare <strong>del</strong>le perplessità da parte <strong>di</strong> alcune forze politiche e, secondo noi, il<br />

documento, l’impegno che ha preso il Sindaco va nella strada <strong>di</strong> un controllo politico, <strong>di</strong> uno<br />

sviluppo, <strong>di</strong> una verifica e, perché no, anche se è necessaria una correzione dei provve<strong>di</strong>menti, presi<br />

in un’ottica <strong>di</strong> valorizzazione <strong>di</strong> tutte le risorse, in un’ottica <strong>di</strong> coinvolgimento <strong>del</strong>le famiglie e<br />

quin<strong>di</strong> da un’ulteriore valenza positiva al Regolamento che stiamo per approvare. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Brunetti. Dunque, ho<br />

prenotato il collega Mazzarini, prego.<br />

CONSIGLIERE – MASSIMO MAZZARINI (P.R.C.): Grazie, Presidente. Più passa il tempo e più<br />

rifletto sul fatto che io qui non sono un politico, cioè più an<strong>di</strong>amo avanti con il Consiglio comunale<br />

e più rifletto sul primo intervento che ho fatto in questo Consiglio comunale, quando ho detto che<br />

speravo che la politica si facesse anche con il cuore e mi rendo conto che in effetti la politica è una<br />

cosa dura e il cuore molte volte prende proprio <strong>del</strong>le belle cantonate. Oggi si tratta <strong>di</strong> una situazione<br />

<strong>di</strong> questo genere.<br />

Tornando allo sforzo immenso che si è profuso con questo caldo, il Sindaco che abbiamo fatto<br />

lavorare in modo super, <strong>di</strong>co che lo ringrazio per questa profusione <strong>di</strong> sforzo e pensavo che la<br />

me<strong>di</strong>azione fosse la nostra risoluzione presentata, in effetti non lo è, c’è stato bisogno <strong>di</strong> un’altra<br />

me<strong>di</strong>azione. Io sono anche il Presidente <strong>del</strong>la Commissione 2 e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ciamo pure che non più <strong>di</strong><br />

un paio <strong>di</strong> giorni fa ho preso in Commissione un impegno per degli incontri programmatici con gli<br />

addetti ai lavori per questa cosa e quin<strong>di</strong> vorrei che questo fosse altresì riba<strong>di</strong>to nello sforzo che è<br />

stato profuso dal Sindaco.<br />

Noi pensiamo che gli asili nido, come ha detto il Sindaco, comunali, ad <strong>Jesi</strong> abbiano una storia<br />

trentennale, da sempre hanno svolto una funzione sociale e altamente educativa, testimoniando il<br />

fatto che qui il <strong>di</strong>ritto al sapere può incominciare dalla nascita, da zero fino a cent’anni, <strong>di</strong>ciamo. I<br />

ni<strong>di</strong> “Romero”, “Oasi” e “Girotondo”. E’ bene, perciò che rimangano a conduzione <strong>di</strong>retta. E negli<br />

anni i Governi hanno sempre tagliato le risorse da trasferire agli Enti locali, limitando in maniera<br />

significativa la capacità <strong>del</strong>l’intervento degli stessi, così è stato per i Ni<strong>di</strong>, con il conseguente ricorso<br />

alle Cooperative sociali, premesso il fatto che le Cooperative sociali… Io penso che uno si professi<br />

<strong>di</strong> sinistra e uno, che sta in Rifondazione Comunista, è un po’ <strong>di</strong>fficile che ce l’abbia con le<br />

cooperative, perché penso che la storia parli in un certo senso a favore <strong>di</strong> chi è stato sempre da<br />

questa parte sulle Cooperative. Io personalmente questo trovo che sia fonte <strong>di</strong> sostentamento dentro<br />

casa e quin<strong>di</strong> vorrei <strong>di</strong>re che mi pare <strong>di</strong>fficile avercela con le cooperative, insomma.<br />

Torniamo al documento. Allora, <strong>di</strong>cevo che negli anni l’Amministrazione comunale ha aperto altri<br />

servizi affini al nido, ricorrendo alla Cooperazione sociale, che è una cosa, a mio parere,<br />

buonissima, che va ad integrare…Tale sussi<strong>di</strong>arietà può andare bene, appunto, quando questi servizi<br />

prestati integrano il servizio pubblico, ma <strong>di</strong>venta non con<strong>di</strong>visibile se si arriva alla sostituzione. Mi<br />

sembra che questo il Sindaco ce l’abbia assicurato, insomma. “Purtroppo sono <strong>di</strong>versi anni che le<br />

Amministrazioni comunali per effetto <strong>del</strong> blocco <strong>del</strong>le piante organiche, costrette dal patto <strong>di</strong><br />

stabilità e non solo, non prevedano il ripristino <strong>del</strong> turn-over - e mi sembra che il Sindaco ci assicuri<br />

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anche questa cosa - ciò significa che se un’educatrice va in pensione, essa non può essere sostituita,<br />

come invece accadeva prima che fossero eluse certe modalità contrattuali e <strong>di</strong> legge. Quin<strong>di</strong> noi,<br />

come Rifondazione Comunista, siamo convinti che una nuova e collettiva riflessione vada aperta<br />

sulle esigenze mutate degli utenti, dovute ad una crescente precarizzazione <strong>del</strong> lavoro”. E noi qui ne<br />

sappiamo qualcosa, perché sono cambiate le esigenze <strong>del</strong>le famiglie, perché purtroppo è cambiato il<br />

mondo <strong>del</strong> lavoro. Purtroppo io, più <strong>di</strong> una volta in questo Consiglio comunale, ho presentato degli<br />

or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> giorno e ho riba<strong>di</strong>to che la situazione anche nella nostra cara (valle) jesina non è poi così<br />

rosea, come qualcuno ha sempre… questa è un’altra cosa e non c’entra niente.<br />

Allora, <strong>di</strong>cevo: “Siamo convinti che una collettiva riflessione vada aperta sulle esigenze mutate<br />

degli utenti dovuta, appunto, sia ad una precarizzazione che alla flessibilità dei tempi <strong>di</strong> lavoro” e<br />

quin<strong>di</strong> io mi sono sentito in dovere, ripeto come Presidente <strong>del</strong>la Seconda Commissione, <strong>di</strong> aprire<br />

questo <strong>di</strong>battito e questi incontri e queste au<strong>di</strong>zioni aperte, insomma, dove saranno invitate le<br />

R.S.U., i genitori, le educatrici professionali e tutti quanti orbitano intorno a questo problema”.<br />

Di quali orari, rispetto al servizio nido, hanno bisogno le famiglie? Le assenze che in alcuni ni<strong>di</strong> ci<br />

sono, sono dovute alle sempre più <strong>di</strong>fficili con<strong>di</strong>zioni economiche <strong>del</strong>le famiglie, perché no? E si<br />

vede perciò la necessità <strong>di</strong> una nuova programmazione sociale <strong>del</strong> servizio e <strong>di</strong> una nuova<br />

progettazione pedagogica e <strong>di</strong>dattica <strong>del</strong> personale per un’omogeneizzazione nell’intervento<br />

educativo; una riflessione che deve essere sempre aperta con le famiglie, con i Sindacati e con il<br />

terzo settore. E’ importante che l’Amministrazione comunale si impegni su questo – come ci ha già<br />

illustrato il Sindaco – trovando le risorse per concretizzare tali scelte e le riba<strong>di</strong>sco, signor Sindaco:<br />

ripristino <strong>del</strong> turn-over, coor<strong>di</strong>namento pedagogico e <strong>di</strong>dattico e vedere l’effettivo bisogno <strong>di</strong> un<br />

terzo nido comunale ad <strong>Jesi</strong>”, insomma vedere se sì, ce n’è bisogno, no, non ce n’è bisogno e perché<br />

Oppure, “siamo in una situazione <strong>di</strong> stallo che non ci permette <strong>di</strong>…!”. Ecco, questi a mio parere<br />

sono tre punti importanti.<br />

“Avere a cuore nella priorità e nelle scelte <strong>di</strong> governo <strong>del</strong>la città il patrimonio accumulato con gli<br />

anni, questo può significare la riapertura <strong>di</strong> un confronto sul valore <strong>del</strong>l’infanzia, sulla funzione<br />

<strong>del</strong>l’essere genitori e su un futuro <strong>di</strong> una società basata sul <strong>di</strong>ritto al sapere e all’accoglienza fin da<br />

zero a cent’anni, ripeto”.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ciamo che con molta fatica io riesco a comprendere e a capire lo sforzo che il Sindaco ha<br />

fatto e ad accettare quello che il Sindaco ci ha offerto, perché è così, che è un documento che il<br />

Sindaco invierà a tutti. Io chiedo un qualcosina <strong>di</strong> più che questo documento dovrà essere pubblico<br />

e non come altre volte ho chiesto e che poi sono finiti nel <strong>di</strong>menticatoio documenti appesi per<br />

esempio nel nostro spazio, riservato al <strong>Comune</strong> qui sotto vicino al bar, insomma, tanto per capirci.<br />

Allora, a mio parere, questo è un documento <strong>di</strong> quelli che andrebbero appesi sui muri, cioè andrebbe<br />

fatto vedere alla citta<strong>di</strong>nanza, che deve vedere il nostro impegno su questa cosa.<br />

Ripeto ancora una volta che si vada avanti - insomma io come impegno in prima persona da<br />

Presidente <strong>del</strong>la Seconda Commissione – con queste au<strong>di</strong>zioni e che possano arrivare a fine anno<br />

con un approfon<strong>di</strong>mento per capire bene a che punto siamo arrivati e perché no, che la<br />

Commissione crei, tiri fuori una <strong>del</strong>ibera d’in<strong>di</strong>rizzo. Io, a questo punto, ritiro la risoluzione che è<br />

stata presentata e accetto, ripeto, quanto il Sindaco ci ha offerto. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Mazzarini. Collega Meloni,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERA – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Non mi <strong>di</strong>lungherò molto, perché già il<br />

Sindaco, nel suo ampio intervento, credo che ci abbia fatto capire quanto sia stato laborioso il<br />

percorso, per arrivare alla serie <strong>di</strong> regolamenti che in questo Consiglio comunale abbiamo votato e<br />

tra cui anche questo Regolamento <strong>del</strong>la riorganizzazione dei ni<strong>di</strong> per l’infanzia. Ha già spiegato e<br />

ampiamente motivato e soprattutto enunciato degli in<strong>di</strong>rizzi politici che guidano l’Amministrazione<br />

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e che hanno guidato l’Amministrazione in quest’anno e in questi ultimi due anni, per arrivare ai<br />

nuovi regolamenti, che si sono posti necessari, dal momento che è stato ampiamente detto negli<br />

interventi precedenti, che sono mutate le esigenze, sono mutate le domande e quin<strong>di</strong><br />

l’Amministrazione ha <strong>di</strong>fferenziato e ha mutato le risposte a queste esigenze.<br />

Le ha mutate, facendo ricorso anche a <strong>del</strong>le nuove forme <strong>di</strong> cooperazione, d’integrazione e <strong>di</strong><br />

accre<strong>di</strong>tamento, che in questi anni le norme hanno reso possibili, sempre però riconducendole ad un<br />

<strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> qualità e <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> cui il pubblico deve essere garante e deve farsene garante.<br />

Questo l’intervento <strong>del</strong> Sindaco ce lo ha ricordato in maniera molto precisa.<br />

La Margherita è <strong>del</strong>l’idea che, soprattutto in questi ultimi anni - soprattutto e purtroppo con le<br />

nuove regole finanziarie o i limiti finanziari che gli Enti locali hanno – non tutto può continuare o<br />

continuerà ad essere <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong>l’Ente pubblico, cioè la gestione sarà come in questi anni anche<br />

in servizi strategici: l’assistenza educativa, l’assistenza alle fasce dei <strong>di</strong>versamente abili, gli Enti<br />

locali si sono rivolte a quelle forme nuove che <strong>di</strong>cevo prima <strong>di</strong> integrazione e <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento.<br />

In questo lavoro e in questo percorso per la riorganizzazione degli asili nido dobbiamo essere<br />

sod<strong>di</strong>sfatti <strong>di</strong> una cosa che a fronte <strong>di</strong> richieste ulteriori <strong>di</strong> aumento <strong>di</strong> posti non si sono prorogate o<br />

prolungate le liste <strong>di</strong> attesa ma si sono quasi abbattute. La frontiera - sono d’accordo con chi l’ha<br />

messo in evidenza e sono d’accordo naturalmente con il Sindaco che l’ha sottolineato – è quella <strong>del</strong><br />

continuare a garantire l’efficacia, ma anche la qualità <strong>del</strong> servizio e soprattutto ripromuovere una<br />

riflessione su come percorrere nuovi momenti formativi, nuove forme anche gestionali in forma<br />

<strong>di</strong>… cioè contrattando quelle che sono le finalità, gli obiettivi <strong>di</strong> qualità che un’Amministrazione si<br />

deve porre; ma un’Amministrazione per rispondere alle famiglie <strong>del</strong> territorio e soprattutto ai<br />

bambini e alle bambine da zero a tre anni.<br />

Nessuno metterà mai indubbio che il servizio pubblico è un servizio che deve essere a fianco <strong>del</strong>la<br />

richiesta <strong>del</strong>le famiglie ma io intendo che il servizio pubblico è pubblico anche nel momento in cui<br />

si avvale per la gestione <strong>di</strong> forme gestionali, appunto, miste o nuove, come si chiamano oggi, con le<br />

nuove modalità <strong>di</strong> erogazione, appunto, <strong>del</strong> servizio, purché non venga meno il servizio che<br />

storicamente è stato sempre apprezzato, ma che è anche altrettanto giusto andare a rivedere e a<br />

riorganizzare non badate bene per risparmio, perché mi pare che l’Assessore in Commissione abbia<br />

detto: “Non è una riorganizzazione che porta al risparmio all’Ente locale perché i sol<strong>di</strong> sono sempre<br />

quelli che si spendono anche nelle ristrettezze che la finanza locale deve attraversare”; è una<br />

riorganizzazione per dare risposte e da questo punto <strong>di</strong> vista noi pensiamo che dobbiamo essere<br />

sod<strong>di</strong>sfatti, tutto il resto ci aspetta. Che cos’è tutto il resto? E’ il progetto pedagogico e <strong>di</strong>dattico che<br />

deve essere <strong>di</strong> qualità, la formazione <strong>del</strong> personale e le risposte che si fanno vicine all’utenza.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Meloni. Collega Bravi,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie, signor Presidente. Prendo la parola<br />

semplicemente per esprimere il parere favorevole <strong>del</strong> mio gruppo, anche se sono solo e sono<br />

contento, perché vedo risolta finalmente la questione <strong>del</strong>le liste <strong>di</strong> attesa, perché c’è stato un<br />

problema ormai quasi annoso e quin<strong>di</strong> si trattava <strong>di</strong> una situazione che avrebbe dovuto essere<br />

assolutamente risolta. Quello che conta è che la formazione <strong>del</strong> personale <strong>del</strong>le cooperative sia<br />

veramente ben controllato e che si <strong>di</strong>a la possibilità <strong>di</strong> controlli ben attenti da parte <strong>del</strong> Consiglio e<br />

<strong>del</strong> servizio degli asili, composto dall’assemblea dei familiari, anche perché in precedenti occasioni<br />

non sempre le assemblee dei genitori sono ben ascoltate e prese in considerazione. Quin<strong>di</strong> ritengo<br />

che ci debba essere questo controllo oculato, perché comunque sia tutto il progetto ritengo che sia<br />

valido e quin<strong>di</strong>, proprio per questo, io esprimo il parere favorevole.<br />

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PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Bravi. Allora, io non ho,<br />

colleghi, altri interventi e quin<strong>di</strong> apriamo le votazioni sul punto 12: “Approvazione Regolamento <strong>di</strong><br />

organizzazione dei servizi educativi per la prima infanzia”.<br />

Votazione aperta, votiamo colleghi.<br />

Presenti n.17<br />

Astenuti n.01 (Mazzarini per R.C.)<br />

Votanti n.16<br />

Favorevoli n.16<br />

Contrari n.00<br />

Allora, il punto 12 viene approvato con se<strong>di</strong>ci voti a favore e un astenuto.<br />

Colleghi, abbiamo terminato i lavori <strong>del</strong> Consiglio comunale, ci rive<strong>di</strong>amo venerdì 22 luglio.<br />

Buonasera a tutti, buona serata.<br />

Il Consiglio Comunale termina alle ore 22,30.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

COMUNE DI JESI<br />

Provincia <strong>di</strong> Ancona<br />

VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE<br />

DEL 22.07.2005<br />

71


INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE DI F.I. BRAVI<br />

FRANCESCO SUL RESTAURO DELLE MURA CASTELLANE<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

CONSIDERATO<br />

che le mura castellane <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> stano assumendo sempre più l’aspetto <strong>di</strong> una serra a cielo aperto con<br />

lo sviluppo <strong>di</strong> varie erbe infestanti, assimilabile a quello documentato nel 1993 da foto <strong>di</strong> repertorio;<br />

che, nonostante la garanzia da parte <strong>del</strong>l’Assessore ai Lavori Pubblici <strong>di</strong> iniziare i lavori <strong>di</strong> <strong>di</strong>serbo,<br />

avendo preventivato in Bilancio la somma <strong>di</strong> 10.000 euro, tutto è rimasto invariato;<br />

si chiede<br />

se il mancato inizio dei lavori sia dovuto ad un ripensamento, nella convinzione che sia meglio un<br />

intervento <strong>di</strong> restauro definitivo anziché <strong>di</strong> tipo estetico;<br />

se sia riuscita a trovare il programma <strong>di</strong> indagini <strong>del</strong> Prof. Vannucci o abbia interpellato la sua<br />

collaboratrice, per avviare le indagini in<strong>di</strong>spensabili per progettare interventi <strong>di</strong> restauro<br />

conservativo <strong>del</strong>le mura;<br />

se si sia attivata per reperire contributi, in<strong>di</strong>spensabili per risolvere definitivamente il problema<br />

annoso <strong>del</strong> degrado <strong>del</strong>la cinta muraria.<br />

72


La seduta ha inizio alle ore 16.45.<br />

COMMA N. 1 – DELIBERA N.128 DEL 22.07.2005<br />

INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE DI F.I. BRAVI<br />

FRANCESCO SUL RESTAURO DELLE MURA CASTELLANE<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Colleghi, in attesa <strong>del</strong> numero legale<br />

iniziamo con le interrogazioni. La prima interrogazione è presentata dal Consigliere comunale <strong>di</strong><br />

Forza Italia, Bravi Francesco, sul restauro <strong>del</strong>le mura castellane. Collega Bravi, per illustrare<br />

l’interrogazione, prego.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.19 componenti<br />

CONSIGLIERE –FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie, signor Presidente. Ormai mi sembra<br />

che sia la quarta interrogazione che rivolgo alla collega Montecchiani, che ringrazio per la sua<br />

cortesia che vorrà riservarmi, perché so <strong>di</strong> essere ripetitivo, quin<strong>di</strong> mi <strong>di</strong>spiace se le cose vanno<br />

tanto per le lunghe. Ho visto che è stata messa un’impalcatura lungo le mura castellane, una piccola<br />

impalcatura, però siccome fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, mi piacerebbe che i lavori<br />

procedessero come probabilmente è previsto. Nonostante questo, io ritengo necessario procedere<br />

nell’interrogazione, perché ad alcune domande non ho ancora avuto risposta. Vado avanti?<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Prego, Bravi.<br />

CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): In particolare, visto che si insiste sempre<br />

sul lavoro <strong>di</strong> <strong>di</strong>serbo e non <strong>di</strong> ristrutturazione definitiva, mi piacerebbe sapere ogni quante volte<br />

verrà usata questa meto<strong>di</strong>ca <strong>del</strong> <strong>di</strong>serbo con la somma <strong>di</strong> 10.000 euro, visto che con molta facilità<br />

quel tipo particolare <strong>di</strong> piante verrà a ricrescere dopo pochi mesi, quin<strong>di</strong> verremo sempre a ritrovarci<br />

alla stessa situazione. Mi piaceva sapere se era entrata nell’ottica d’intervenire con un restauro<br />

definitivo e se aveva ritrovato il programma <strong>del</strong> professor Vannucci o aveva interpellato la sua<br />

collaboratrice per avviare le indagini in<strong>di</strong>spensabili, per progettare questi interventi e in più se si sia<br />

attivata per reperire dei contributi in<strong>di</strong>spensabili, per risolvere definitivamente il problema <strong>del</strong><br />

degrado <strong>del</strong>la cinta muraria. Io ho qui la lettera, una raccomandata inviata in data 25 marzo <strong>del</strong> 2005<br />

dalla dottoressa Giovanna Massacci, che mi ha autorizzato – e le ho chiesto il permesso <strong>di</strong> farlo – a<br />

leggerla. Logicamente, non la leggo tutta, perché è un po’ lunga, però è una richiesta <strong>di</strong> stipula <strong>di</strong><br />

contratto convenzione <strong>di</strong> ricerca o <strong>di</strong> consulenza fiduciaria per un programma <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o volto alla<br />

conoscenza dei materiali e <strong>del</strong>le strutture, le metodologie <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi, il trattamento conservativo e il<br />

restauro <strong>del</strong>la cinta muraria <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>. È un po’ lunga, comunque vi <strong>di</strong>co che <strong>di</strong> questo argomento, nel<br />

1995, qui ho una lettera <strong>del</strong>l’assessore Giuliano Giampieri, che era d’accordo per affiancare le<br />

competenze relative alle indagini geognostiche e petrografiche <strong>del</strong> professor Vannucci e la<br />

dottoressa Massacci; poi, da quella volta, non se n’è più parlato. È ritornata alla carica la dottoressa,<br />

presentando il progetto completo, però ha fatto capire all’Assessore Montecchiani che<br />

probabilmente la strada migliore era quella <strong>del</strong> restauro definitivo.<br />

L’Assessore continua a <strong>di</strong>re che sol<strong>di</strong> non ci sono, però ancora non abbiamo saputo se, oltre a questi<br />

10.000 euro, si sia data da fare, per trovare degli altri tipi <strong>di</strong> finanziamento. Questo è molto<br />

importante, perché anche adesso che ero assente, ho saputo che c’è chi insiste. Logicamente, vede<br />

quanto sia deturpata una <strong>del</strong>le più belle facciate <strong>del</strong> nostro <strong>Comune</strong>, che è quella <strong>del</strong>la cinta muraria,<br />

per cui siccome le proteste sono tante e penso che proseguire con questo atteggiamento sia un po’<br />

73


<strong>del</strong>eterio, soprattutto per quello che riguarda la struttura <strong>del</strong>la cinta muraria, che come sapete nel<br />

1995, dopo un bel temporale, alcuni merli sono crollati e, nonostante il lavoro che è stato fatto<br />

recentemente, con una spesa <strong>di</strong> 3 miliar<strong>di</strong> e passa, questo rischio verrà corso ancora se le erbe<br />

continueranno a crescere e se si infiltreranno nella malta; se tutta questa struttura non avrà la<br />

saldezza che deve esserle sicuramente data. Quin<strong>di</strong>, ancora una volta, io insisto per sapere - e<br />

logicamente controllerò in seguito - se tutte queste cose verranno fatte, perché non è soltanto un<br />

motivo <strong>di</strong> estetica, ma è anche un motivo <strong>di</strong> risparmio, perché se an<strong>di</strong>amo adesso a spendere e<br />

definitivamente a mettere a posto la situazione, logicamente non dovremo ricorrere ogni tanto a<br />

<strong>di</strong>serbare e quin<strong>di</strong> a creare degli ulteriori danni tra un mattone e l’altro, perché tutti sapete che ogni<br />

volta che si fanno questi lavori, la situazione peggiora. Grazie, signor Presidente.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Bravi. L’assessore<br />

Montecchiani per rispondere, credo.<br />

ASSESSORE – MONTECCHIANI ROSSANA: Io credo che l’interessamento <strong>del</strong> consigliere Bravi<br />

sia stato ammirevole per una parte così importante, come la cinta muraria, che è la parte storica<br />

<strong>del</strong>la città. So, quin<strong>di</strong> apprezzo la sincerità <strong>del</strong> consigliere Bravi, che viene allo scoperto anche con<br />

il nome <strong>del</strong> tecnico che più volte è venuto a proporsi non solo a me, ma anche ad altri Assessori che<br />

compongono quest’Amministrazione. Debbo <strong>di</strong>re che l’Amministrazione non affida o non fa<br />

convenzioni se i tecnici si propongono, ma decide qual è la maniera migliore per il ricorso ad un<br />

intervento esterno da parte <strong>di</strong> esperti. La dottoressa Massacci è venuta ripetute volte da me, ripeto, e<br />

anche da altri; io farò avere al consigliere Bravi quanto prima, nei prossimi <strong>di</strong>eci giorni, un<br />

documento dei miei tecnici, che <strong>di</strong>cono che non c’è necessità, per il momento, <strong>del</strong> restauro, ma c’è<br />

solo bisogno <strong>di</strong> un restyling da un punto <strong>di</strong> vista estetico. L’impalcatura che Lei vede, serve ora per<br />

mettere a posto le erbacce che stanno ricrescendo. L’intervento che abbiamo previsto, dei 10.000<br />

euro, una parte è gratuita, perché fa parte <strong>del</strong>la <strong>di</strong>tta che lì lavorava per un privato e quin<strong>di</strong> noi<br />

continuiamo con il <strong>di</strong>serbo e senza, per ora, ad intervenire dal punto <strong>di</strong> vista, così come ci <strong>di</strong>ce la<br />

relazione <strong>del</strong> professor Vannucci, i cui incartamenti io sono andata a reperire e alcuni me li ha<br />

portati la dottoressa Massacci. C’è una <strong>di</strong>scordanza tra la parte tecnica e la dottoressa Massacci per<br />

quanto riguarda i finanziamenti europei per il restauro. Noi an<strong>di</strong>amo avanti per consentire che le<br />

mura non abbiano l’erba che ricresce, ma questo è dovuto al microclima in cui si evince <strong>di</strong> più la<br />

presenza <strong>del</strong>le erbe stesse. Il consigliere Bravi io penso che sia giusto che abbia anche una relazione<br />

dalla parte tecnica <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale ed è in base a questa che stiamo lavorando e<br />

stiamo operando per quelle che sono le mura. Ripeto, l’affidamento o le convenzioni,<br />

l’Amministrazione comunale decide come affidarlo o per bando pubblico, oppure per convenzione.<br />

La dottoressa si è più volte proposta, tengo a <strong>di</strong>re a questo Consiglio comunale, non solo con me,<br />

ma anche con altri e apprezzo il fatto che oggi il consigliere Bravi <strong>di</strong>ca apertamente al Consiglio,<br />

perché è giusto che lo sappia, che lui è a conoscenza da tempo <strong>di</strong> una tesi <strong>di</strong> laurea che è stata fatta<br />

dalla dottoressa e che questa è stata presentata all’Amministrazione comunale nel 1995 e già allora<br />

l’Amministrazione comunale, appunto nel 1995, aveva deciso già un’altra strada.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Assessore. Collega Bravi per<br />

<strong>di</strong>chiararsi sod<strong>di</strong>sfatto o meno. Prego.<br />

CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Logicamente, io non sono sod<strong>di</strong>sfatto,<br />

perché nei dettagli non si è andati, per quello che riguarda i finanziamenti. Ha parlato brevemente<br />

sui finanziamenti europei, ma <strong>di</strong> più non ho saputo. Non so, per esempio se è riuscita a conoscere la<br />

legge su “La Gazzetta Ufficiale” <strong>del</strong>l’Unione Europea <strong>del</strong> 12 luglio, sulla quale c’è un invito a<br />

presentare <strong>del</strong>le proposte. “Cultura 2000” invita a presentare proposte per il 2006, con la possibilità<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

74


<strong>di</strong> avere dei contributi nel campo <strong>del</strong>la musica, <strong>del</strong>l’arte, <strong>del</strong>lo spettacolo, patrimonio culturale, arti<br />

plastiche, letteratura, e<strong>di</strong>toria e quin<strong>di</strong> questo, logicamente, sul patrimonio culturale, può essere<br />

compreso benissimo. C’è la possibilità <strong>di</strong> avere questi contributi se se ne fa richiesta entro il 17<br />

ottobre 2005 e, facendo dei progetti assieme ad altri due paesi, che potrebbe essere un’idea valida<br />

per associarsi ad un altro paese, come potrebbe essere Waiblingen se ha altre necessità <strong>di</strong> interventi,<br />

a livello europeo o un altro paese con cui si possono sempre prendere degli accor<strong>di</strong> per usufruire <strong>di</strong><br />

questi fon<strong>di</strong>. Comunque sia, mi sembra che, per avere questi contributi, si possa attingere anche<br />

all’Agenda 21 e ai contratti <strong>di</strong> quartiere, cosa alla quale non si è pensato. E poi mi sembra che fino<br />

al 2007 - non so se sia precisa, questa cosa – ma già nel progetto dei (Bocchi) era prevista la<br />

manutenzione programmata e quin<strong>di</strong> anche qui era possibile reperire dei fon<strong>di</strong>.<br />

Io non faccio assolutamente l’avvocato <strong>di</strong>fensore <strong>del</strong>la dottoressa Massacci, che mi si è presentata<br />

come tecnica, ma mi sembra che nel settore sia la più preparata e non so se, a livello comunale, ci<br />

sia qualcuno competente come lei in questo settore. Ho sempre detto che bisognerebbe usufruire <strong>del</strong><br />

personale che abbiamo dentro il <strong>Comune</strong>, però se ci sono <strong>del</strong>le particolari necessità come questa<br />

qui, io penso che bisognerebbe affidarsi a <strong>del</strong>le persone più competenti, però non ho detto che<br />

doveva essere assegnato a lei questo tipo d’incarico o <strong>di</strong> consulenza. È logico che lei è quella che ha<br />

fatto la proposta e se c’è qualsiasi altra persona che con un bando <strong>di</strong>ce “presento questo tipo <strong>di</strong><br />

proposta”, che può essere la Massacci, come può essere qualsiasi altra persona, io vi do la<br />

possibilità <strong>di</strong> trovare dei contributi, quin<strong>di</strong> fate pure i lavori, però fateli bene, facendo risparmiare al<br />

<strong>Comune</strong>, perché abbiamo speso quei 3 miliar<strong>di</strong> e passa, mi sembra che fossero 4 miliar<strong>di</strong> all’inizio,<br />

non lo so, forse 3 miliar<strong>di</strong> e un po’ e adesso siamo arrivati a dover riprendere i lavori, perché tanto<br />

siamo al punto <strong>di</strong> partenza <strong>del</strong> 1995. Quin<strong>di</strong> posso ben <strong>di</strong>re <strong>di</strong> non essere sod<strong>di</strong>sfatto <strong>di</strong> questa<br />

risposta e spero che l’impalcatura sia qualcosa <strong>di</strong> iniziale e sicuramente è sbagliato continuare a<br />

togliere le erbacce. Ricordate che basta un seme <strong>di</strong> parietaria che entra in un forellino <strong>di</strong> malta, che<br />

lì si sviluppa imme<strong>di</strong>atamente e cresce subito la parietaria. Poi ci sono tante altre piante. Ho<br />

ricevuto lamentele da parte <strong>di</strong> persone che sono passate sotto le mura castellane, affette da asma<br />

bronchiale e per questo penso <strong>di</strong> avere un motivo in più per reclamare. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Bravi.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE DI A.N. MASTRI<br />

ANNIBALE SULLA DESTINAZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE DERIVANTI<br />

DAL RECUPERO DELL’EX TEATRO PERGOLESI<br />

Caro Sindaco,<br />

non molti giorni or sono abbiamo votato, a larghissima maggioranza, il piano <strong>di</strong> recupero <strong>del</strong>l’ex<br />

Albergo Pergolesi, anzi ricordo l’enfasi <strong>del</strong>le parole <strong>del</strong>l’Assessore Olivi, quasi l’intervento non<br />

fosse <strong>di</strong> privati ma pubblico.<br />

Di questo me ne sono ricordato questa mattina quando casualmente sono passato dalle parti <strong>di</strong> detto<br />

cantiere e, vedendo il retro <strong>del</strong> Teatro Pergolesi, mi è venuto spontaneo <strong>di</strong> fare questa riflessione.<br />

Constatato il degrado <strong>del</strong>la parete <strong>del</strong>lo stabile <strong>del</strong> teatro, gronde pericolanti, scarichi fatiscenti,<br />

erbacce infestanti, fili elettrici volanti alla faccia <strong>del</strong>la messa a norma <strong>di</strong> legge, porte tutte rotte<br />

ecc….., mi chiedo, visto che c’è un cantiere con tanto <strong>di</strong> gru e che la Ditta che recupera lo stabile ex<br />

teatro? Ci costerà sempre meno che dover fare l’intervento in futuro.<br />

Certo vorrai rispondermi in merito, cor<strong>di</strong>almente saluto.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

76


COMMA N.2 – DELIBERA N.129 DEL 22.07.2005<br />

INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE DI A.N. MASTRI<br />

ANNIBALE SULLA DESTINAZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE DERIVANTI<br />

DAL RECUPERO DELL’EX TEATRO PERGOLESI<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.19 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Seconda interrogazione, presentata dal<br />

Consigliere comunale <strong>di</strong> Alleanza Mastri Annibale, sulla destinazione degli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione<br />

che sono derivanti dal recupero <strong>del</strong>l’ex teatro Pergolesi. Collega Mastri per illustrare, prego.<br />

CONSIGLIERE – ANNIBALE MASTRI (Alleanza Nazionale): Sì, brevemente se i colleghi<br />

l’hanno letta, l’interrogazione è molto chiara. Io penso che sia un’occasione da non perdere, il<br />

cantiere aperto nell’ex hotel Pergolesi, per sistemare almeno la facciata posteriore <strong>del</strong> teatro. Quin<strong>di</strong><br />

se l’Assessore cortesemente mi volesse rispondere, io sono a <strong>di</strong>sposizione.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Mastri. Assessore Olivi,<br />

prego.<br />

ASSESSORE – OLIVI DANIELE: Grazie, Presidente. Come giustamente ricordava il consigliere<br />

Mastri, il Consiglio comunale, lo scorso giugno, ha adottato definitivamente il piano <strong>di</strong> recupero<br />

<strong>del</strong>l’albergo Pergolesi; ritengo che sia stata un’importante iniziativa <strong>del</strong>l’Amministrazione quella <strong>di</strong><br />

riconoscere questo recupero, stante il fatto che da decenni ormai quell’immobile e la vicina casa<br />

erano oggetto <strong>di</strong> degrado urbanistico. Alcuni interventi, comunque, sono stati già autorizzati con<br />

DIA, prima <strong>del</strong> piano <strong>di</strong> recupero e comunque è in rilascio una terza DIA, Dichiarazione Inizio<br />

Attività, che è stata presentata alla fine <strong>del</strong> mese <strong>di</strong> giugno. Per quanto riguarda gli oneri <strong>di</strong><br />

urbanizzazione, questi non sono dovuti, perché l’intervento e<strong>di</strong>lizio si configura come il<br />

risanamento conservativo dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la struttura <strong>del</strong>l’immobile, mentre la variazione<br />

urbanistica, quin<strong>di</strong> la destinazione da albergo ad abitazione, come prevedeva il piano che è stato<br />

votato dallo stesso Consiglio, è avvenuto con <strong>di</strong>minuzione degli standard e pertanto, non è dovuto<br />

niente dal soggetto attuatore all’Amministrazione. L’osservazione circa, quin<strong>di</strong>, destinare questi<br />

oneri a quegli importanti provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria <strong>del</strong>l’immobile <strong>del</strong><br />

teatro “Pergolesi”, anche se in linea <strong>di</strong> principio possono essere certamente con<strong>di</strong>visibili, nella<br />

sostanza <strong>del</strong>la domanda non sono attuabili. Proprio per questo io <strong>di</strong>cevo, che l’intervento in<br />

questione non produce degli oneri per l’Amministrazione, poiché – torno a ripetere – il risanamento<br />

conservativo e la variazione <strong>di</strong> destinazione d’uso sono quelli che avrebbero potuto apportare degli<br />

oneri, comunque è in <strong>di</strong>minuzione, poiché si passa da albergo a civile abitazione.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Assessore Olivi. Mastri per<br />

<strong>di</strong>chiararsi, prego.<br />

CONSIGLIERE – ANNIBALE MASTRI (Alleanza Nazionale): Prendo atto <strong>di</strong> quanto è stato detto<br />

dall’Assessore, ma comunque io penso che quella parete <strong>del</strong> teatro vada recuperata e che, comunque<br />

sia, essendoci una gru piazzata, farebbe bene l’Amministrazione comunale ad approfittarne,<br />

risparmiando notevolmente sui costi <strong>del</strong> lavoro da eseguire.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Mastri.<br />

77


INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE DI A.N. GRASSETTI ANTONIO<br />

SULLE INFRAZIONI E IRREGOLARITA' RILEVATE DAI CARABINIERI A SEGUITO DI<br />

CONTROLLI EFFETTUATI NEI NEGOZI ETNICI DELLA CITTA'<br />

Il sottoscritto consigliere,<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

PREMESSO<br />

- che sul “Corriere Adriatico”, pagina <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, <strong>di</strong> domenica 17 Luglio 2005, compariva la notizia<br />

che dava conto <strong>di</strong> controlli da parte dei Carabinieri nei negozi etnici <strong>del</strong>la Città;<br />

- che tra le altre infrazioni e irregolarità riscontrate, tra cui “locali pubblici sporchi, non in regola<br />

con le norme igieniche, merce irregolarmente detenuta, o scaduta o non tenuta nei mo<strong>di</strong><br />

previsti”, i militari hanno riscontrato la presenza <strong>di</strong> extracomunitari non in regola e con<br />

significativi precedenti;<br />

- che alcuni <strong>di</strong> questi, non in possesso <strong>di</strong> valido permesso <strong>di</strong> soggiorno, sarebbero stati muniti <strong>di</strong><br />

Carta d’identità rilasciata dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>;<br />

- che quin<strong>di</strong>, dalla lettura <strong>del</strong>la notizia, potrebbe sorgere il sospetto <strong>di</strong> complicità con tali persone<br />

da parte <strong>di</strong> qualche operatore degli uffici preposti, ovvero <strong>di</strong> gravissimi errori;<br />

- che per questo appare utile eseguire un controllo generale <strong>di</strong> legittimità sul rilascio <strong>di</strong> carte<br />

d’identità a citta<strong>di</strong>ni stranieri;<br />

per tutto quanto sopra, il sottoscritto consigliere<br />

Il sig. Sindaco <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> per conoscere:<br />

INTERROGA<br />

1) se è vero che l’ufficio anagrafe abbia rilasciato carte d’identità a soggetti non in regola con il<br />

permesso <strong>di</strong> soggiorno;<br />

2) se crede, in ogni caso, <strong>di</strong> far eseguire un controllo generale sul rilascio <strong>del</strong>le carte d’identità agli<br />

stranieri;<br />

3) nel caso si scoprano irregolarità, se crede <strong>di</strong> adottare provve<strong>di</strong>menti nei confronti dei<br />

responsabili ed eventualmente quali;<br />

4) quante siano a tutt’oggi le carte d’identità assegnate a stranieri non in regola con il permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno;<br />

5) se e in quale misura i negozi etnici siano controllati dal punto <strong>di</strong> vista igienico e sanitario;<br />

6) se gli stessi esercizi siano in regola dal punto <strong>di</strong> vista fiscale;<br />

7) poiché il giornale parla <strong>di</strong> residenti <strong>di</strong> via Sansovino, via Setificio e via Garibal<strong>di</strong>, che avrebbero<br />

riferito <strong>di</strong> non uscire <strong>di</strong> sera per paura <strong>di</strong> rientrare a pie<strong>di</strong> a casa, se crede <strong>di</strong> verificare la<br />

situazione ed eventualmente convocare i rappresentanti degli stranieri perché collaborino a<br />

sanarla, per il raggiungimento <strong>di</strong> una convivenza serena.<br />

78


COMMA N.25 – DELIBERA N.130 DEL 22.07.2005<br />

INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE DI A.N. GRASSETTI ANTONIO SULLE<br />

INFRAZIONI E IRREGOLARITA' RILEVATE DAI CARABINIERI A SEGUITO DI CONTROLLI<br />

EFFETTUATI NEI NEGOZI ETNICI DELLA CITTA'<br />

Entrano: Lombar<strong>di</strong>, Moretti, Rocchetti, Montaruli, Tittarelli e Uncini<br />

Sono presenti in aula n.25 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Terza interrogazione, il punto 25,<br />

interrogazione presentata dal consigliere <strong>di</strong> Alleanza Nazionale Grassetti Antonio, sulle infrazioni e<br />

irregolarità rilevate dai Carabinieri a seguito <strong>di</strong> controlli che sono stati effettuati nei negozi etnici<br />

<strong>del</strong>la città. Collega Grassetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie, Presidente. Come ho<br />

scritto nel documento stesso che ho presentato, l’interrogazione nasce dalla lettura <strong>di</strong> un articolo<br />

apparso su “Il Corriere Adriatico”, pagina <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, domenica scorsa, nel quale si dava atto <strong>di</strong> un<br />

intervento da parte dei Carabinieri presso alcuni esercizi commerciali etnici <strong>del</strong>la città, a seguito <strong>del</strong><br />

quale si è verificata la presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse irregolarità dal punto <strong>di</strong> vista alimentare, per quanto<br />

riguardava la scadenza, la provenienza dei prodotti e anche la situazione igienica dei locali<br />

medesimi. Ma più <strong>di</strong> tutti, il problema che, a mio avviso, è sembrato un po’ più inquietante, è stato<br />

dato dalla notizia che alcuni extracomunitari, considerati non in regola, perché sprovvisti <strong>del</strong><br />

regolare permesso <strong>di</strong> soggiorno, erano tuttavia in possesso <strong>di</strong> regolare carta d’identità rilasciata dal<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>. A parte queste note, nell’articolo de “Il Corriere Adriatico” era configurata anche<br />

una situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, relazionata da parte <strong>di</strong> residenti nei luoghi dove questi esercizi<br />

commerciali operano, i quali lamentavano e lamentano il fatto che esistano <strong>del</strong>le situazioni <strong>di</strong><br />

invivibilità, per cui – riportando esattamente quanto ho letto ne “Il Corriere Adriatico” – molti<br />

citta<strong>di</strong>ni hanno timore <strong>di</strong> uscire <strong>di</strong> casa la sera, perché poi pensano che dovranno rientrare a pie<strong>di</strong> sul<br />

tar<strong>di</strong> e questo li sconforta.<br />

Io non so se la situazione, che è stata rappresentata dal giornale, dalla stampa, sia reale. Io credo<br />

però che in senso generale, dal punto <strong>di</strong> vista particolare, quest’Amministrazione debba effettuare,<br />

per prima cosa dei controlli; seconda cosa, debba anche fare alcune verifiche intese in questo senso:<br />

se sia giusto offrire ospitalità – com’è giusto – agli extracomunitari; se sia giusto dare loro la<br />

possibilità <strong>di</strong> integrarsi con la nostra società. Ed è giusto che noi ci integriamo con loro per formare<br />

una comunità e poi avremo occasione <strong>di</strong> parlarne meglio nell’argomento che seguirà riferito alla<br />

concessione <strong>del</strong> voto agli extracomunitari nei Consigli circoscrizionali, ma se è vero questo<br />

desiderio, appunto, <strong>di</strong> trovare un’intesa comune, è pericoloso ogni eventuale segno <strong>di</strong> squilibrio, da<br />

una parte e dall’altra, che possa <strong>di</strong>videre le comunità, che possa metterle in una situazione non <strong>di</strong>co<br />

<strong>di</strong> conflitto, ma quanto meno, <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffidenza <strong>del</strong>l’una riguardo all’altra. La mia interrogazione nasce<br />

principalmente con riferimento ad una specifica questione <strong>di</strong> natura amministrativa, con riferimento<br />

al rilascio <strong>del</strong>le carte d’identità. Io ho svolto una serie <strong>di</strong> quesiti, che non leggo per risparmiare il<br />

tempo, perché sono chiari e ogni Consigliere comunale ne ha avuto contezza, poi mi riserverò in<br />

sede successiva, in sede <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>re se sono sod<strong>di</strong>sfatto o meno <strong>di</strong> ogni altro commento,<br />

intanto <strong>di</strong>co però che questa verifica che io richiedo, <strong>del</strong>la regolarità, è una verifica importante, che<br />

non è <strong>di</strong>retta soltanto a sanzionare chi eventualmente, signor Sindaco, si fosse - impiegato <strong>del</strong><br />

<strong>Comune</strong> - trovato al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> quella che è la regola amministrativa o imperativa. Dico che sarebbe<br />

importante soprattutto comprendere all’interno <strong>del</strong>l’ufficio che è necessario il massimo<br />

<strong>del</strong>l’equilibrio, una grande attenzione, per cui anche se l’ufficio dovesse rispondere nel senso “a me<br />

non risulta, io non so niente, ho verificato, a me non risulta niente”, noi dovremmo stare piuttosto<br />

attenti a che ci sia comunque una maggior sensibilità, perché ripeto, gli errori piccoli in questo<br />

momento potrebbero <strong>di</strong>ventare in futuro <strong>del</strong>le pietre enormi, che potrebbero non essere più rimosse.<br />

Grazie.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Grassetti. Il Sindaco per<br />

rispondere.<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Dunque, intanto affrontiamo le due questioni che sono state<br />

poste, una riguarda la regolarità <strong>di</strong> alcune situazioni, l’altra la convivenza o i problemi “collegati<br />

alla sicurezza”, così come vengono definiti. Ora, da questo punto <strong>di</strong> vista, la risposta che do a<br />

quest’interrogazione, rispetto alla situazione e ai problemi che sono stati sollevati circa la regolarità<br />

o meno dei rilasci <strong>del</strong>le carte d’identità, io posso tranquillamente affermare che i nostri uffici si<br />

muovono in maniera molto rispettosa e scrupolosa <strong>di</strong> quelle che sono le normative esistenti, cioè<br />

che la carta d’identità viene rilasciata a dei citta<strong>di</strong>ni che hanno ottenuto l’iscrizione anagrafica, che a<br />

sua volta è subor<strong>di</strong>nata al permesso <strong>di</strong> soggiorno. Attualmente, nella nostra città, ci sono duemila e<br />

ventidue stranieri residenti, <strong>di</strong> cui 1.876 extracomunitari e anche in questo periodo sono stati fatti<br />

dei controlli a campione, con un risultato comunque che conferma il rispetto <strong>del</strong>le regole.<br />

Posso aggiungere, rispetto a questo, che due giorni fa ho avuto, io e l’assessore Balestra, competente<br />

sulle questioni riguardo all’Ufficio Anagrafe, un incontro con il Comandante dei Carabinieri, che è<br />

il tenente Di Pietro, riferito proprio a questa situazione, il quale mi comunicava che<br />

sostanzialmente, ad oggi, sulla base dei controlli che sono stati fatti dai Carabinieri insieme ai NAS,<br />

in quella realtà sono state trovate due situazioni sospette, quin<strong>di</strong> due situazioni nelle quali c’è il<br />

ragionevole dubbio, che è ancora oggetto <strong>di</strong> verifica se in un caso il permesso <strong>di</strong> residenza fosse<br />

effettivamente scaduto, nell’altro se questo certificato era contraffatto. Ora, la questione è che,<br />

soprattutto per quanto riguarda il rischio <strong>del</strong>la contraffazione, si tratta <strong>di</strong> un problema collegato ad<br />

un’incompetenza se vogliamo, da parte dei nostri uffici, a verificare se questo è un certificato valido<br />

a tutti gli effetti, oppure no.<br />

A questo io aggiungo, anche perché nella <strong>di</strong>scussione c’è stata una questione che è stata sollevata<br />

anche dallo stesso comandante, non <strong>di</strong>mentichiamo che circa cinque anni fa ci fu un grosso furto <strong>di</strong><br />

carte d’identità, cioè <strong>di</strong> fogli <strong>del</strong>le carte d’identità all’Anagrafe e per questo non si può escludere<br />

che alcune <strong>di</strong> queste carte poi possano essere ancora in circolazione ed essere utilizzate, a<br />

prescindere o meno quin<strong>di</strong> dalla presentazione <strong>del</strong>la documentazione all’Ufficio Anagrafe. In ogni<br />

caso, io volevo <strong>di</strong>re che su questo saremmo sostanzialmente d’accordo, anche con il comandante dei<br />

Carabinieri, <strong>di</strong> assumere un’iniziativa, come Amministrazione comunale, <strong>di</strong> lavorare, affinché<br />

imme<strong>di</strong>atamente dopo l’estate si possa realizzare un confronto tra <strong>Comune</strong>, Carabinieri, Prefettura e<br />

Questura, in modo tale da verificare l’effettiva possibilità <strong>di</strong> mettere in rete le banche dati, in modo<br />

tale che l’impiegato <strong>del</strong>l’Anagrafe, così pure il carabiniere o il poliziotto, possano praticamente in<br />

tempo reale verificare l’esistenza dei prerequisiti, rispetto alle certificazioni che devono essere<br />

rilasciate. In più aggiungo anche un altro aspetto <strong>di</strong> cui abbiamo <strong>di</strong>scusso e che tra l’altro su questa<br />

cosa <strong>del</strong>la possibilità d’incrocio <strong>del</strong>le banche dati tra <strong>Comune</strong> e soprattutto almeno a livello <strong>di</strong><br />

Comando dei Carabinieri, è ancora in atto questa questione, tanto più che il Comando <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> sta<br />

attendendo sostanzialmente il nullaosta da parte <strong>del</strong> Comando Provinciale o regionale, adesso non<br />

ricordo, per definire sostanzialmente poi i contenuti <strong>di</strong> un protocollo d’intesa che esiste tra i due<br />

Enti, in maniera tale da poter più agevolmente scambiare queste informazioni. Questo,<br />

sostanzialmente, come obiettivo a scopo preventivo circa la possibilità e se non altro, anche<br />

semplificativo, rispetto alla possibilità <strong>di</strong> controlli a valle <strong>del</strong>le varie situazioni.<br />

Questo darebbe la possibilità a noi e agli altri corpi, che definiscono le altre pratiche, <strong>di</strong> poter avere<br />

una situazione per lo meno <strong>di</strong> maggiore sicurezza, <strong>di</strong> maggior tranquillità nel momento in cui<br />

vengono rilasciati questi attestati e questi documenti. Ah, tenendo anche conto <strong>di</strong> un altro aspetto e<br />

cioè il fatto che nel momento in cui o il permesso <strong>di</strong> soggiorno scade e non viene rinnovato o la<br />

persona viene allontanata dal territorio nazionale, sarebbe compito <strong>del</strong>la Prefettura ritirare tutti i<br />

documenti, sapendo anche che poi ci potrebbe essere anche la possibilità che il soggetto che viene<br />

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preso o allontanato non ne sia in possesso, perché si è liberato dei documenti. In ogni caso, anche<br />

per questo cercheremo <strong>di</strong> fare questo tipo <strong>di</strong> confronto, perché basterebbe se non altro, una<br />

segnalazione all’ufficio anagrafico, in maniera tale che l’ufficio possa cassare quel documento<br />

dall’elenco anagrafico e quin<strong>di</strong> avere un elemento <strong>di</strong> riscontro, comunque qualora si ripresentasse la<br />

situazione.<br />

Per quanto riguarda la questione dei controlli e <strong>del</strong>le problematiche legate alla convivenza,<br />

soprattutto in quelle zone dove c’è un il riscontro <strong>di</strong> una maggior concentrazione <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni<br />

residenti extracomunitari, intanto sulla questione dei controlli, io credo che siamo già a conoscenza<br />

<strong>del</strong> fatto che, sia la A.S.L., sia anche, da ultimo, i Carabinieri e i NAS, stiano intensificando una<br />

serie d’interventi <strong>di</strong> controllo e <strong>di</strong> verifica sulle con<strong>di</strong>zioni non solo igienico-sanitarie, ma anche su<br />

tutto quello che riguarda la regolarità <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> aspetti amministrativi e burocratici. Dall’altro,<br />

la questione che riguarda quin<strong>di</strong> il possibile controllo <strong>del</strong>la Polizia Municipale è un aspetto<br />

abbastanza <strong>del</strong>icato, perché, almeno per quanto riguarda la nostra realtà, è nuovo, ma è un problema<br />

abbastanza sentito e generalizzato in tutta Italia, questo <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>la compresenza nello stesso<br />

esercizio commerciale <strong>di</strong> attività commerciale vera e propria e servizio <strong>di</strong> phone center, perché<br />

questa possibilità promiscua <strong>di</strong> presenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong>versi, con necessità per alcuni versi e in<br />

previsione anche <strong>di</strong> articolazioni <strong>di</strong> orari <strong>di</strong>versi, crea una situazione <strong>di</strong> effettiva <strong>di</strong>fficoltà nel<br />

controllo, perché tra l’altro non risulta o almeno non c’è una normativa o una legge che regolamenti<br />

in maniera più puntuale questa situazione.<br />

In alcune realtà, sono stati pre<strong>di</strong>sposti dei regolamenti comunali ad hoc, che però hanno visto in più<br />

<strong>di</strong> un’occasione, a seguito poi <strong>del</strong>le contravvenzioni o dei provve<strong>di</strong>menti che sono stati presi nel<br />

rispetto <strong>di</strong> quei regolamenti, hanno visto soccombere gli Enti, a fronte <strong>di</strong> ricorsi al TAR, che sono<br />

stati presentati e vinti, proprio perché manca una normativa chiara <strong>di</strong> riferimento per la<br />

regolamentazione <strong>di</strong> questi esercizi, che sono un po’ particolari, per cui stiamo valutando, sia con la<br />

Polizia Municipale, sia con il Servizio alle Attività Economiche, la possibilità <strong>di</strong> dare comunque<br />

una regolamentazione a questi esercizi commerciali, pre<strong>di</strong>sponendo dei regolamenti, che, anche<br />

sulla scorta <strong>del</strong>le esperienze degli altri Comuni, possa evitare i problemi che si sono manifestati da<br />

altre parti, fermo restando il fatto che io credo che rimanga un punto centrale anche nella politica <strong>di</strong><br />

quest’Amministrazione, quello <strong>di</strong> favorire l’integrazione <strong>di</strong> queste persone nell’ambiente citta<strong>di</strong>no,<br />

ovviamente cercando <strong>di</strong> tenere sotto controllo quelli che possono essere degli aspetti degenerativi,<br />

che però mi permetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che in molte parti <strong>del</strong>la nostra città non riguardano solo gli<br />

extracomunitari, ma anche dei problemi che sono collegati a <strong>del</strong>le situazioni non solo <strong>di</strong> chiasso,<br />

rumore, eccetera, ma anche <strong>di</strong> comportamenti non proprio urbani, che avvengono in quelle<br />

situazioni, come avvengono, purtroppo, anche in tante altre realtà, nelle quali insistono presenze <strong>di</strong><br />

bar, circoli o cose <strong>di</strong> questo tipo e che purtroppo mi arrivano come segnalazioni, tenendo conto <strong>del</strong><br />

fatto che in quelle situazioni siamo nell’area <strong>del</strong>la pubblica sicurezza e quin<strong>di</strong> che non è un compito<br />

che può essere affrontato dal vigile urbano.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Sindaco. Collega Grassetti per<br />

<strong>di</strong>chiararsi sod<strong>di</strong>sfatto o meno, prego.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie, Presidente. Parto proprio<br />

da quest’ultima cosa, signor Sindaco, per <strong>di</strong>re che è vero che i comportamenti non urbani non sono<br />

soltanto ascrivibili agli extracomunitari, per carità, ci mancherebbe! È vero che però la situazione<br />

sociale degli uni e degli altri ha dei contenuti molto <strong>di</strong>versi, ha dei contenuti culturali <strong>di</strong>versi, dei<br />

contenuti numerici, <strong>del</strong>le situazioni contingenti e un livello anche <strong>di</strong> proposizione dei singoli,<br />

rispetto alla collettività, <strong>di</strong>verso, perché – poi ne parleremo più tar<strong>di</strong> in modo più specifico – c’è una<br />

situazione generale, una modalità <strong>di</strong> proporsi rispetto alla collettività, per la nostra società e per<br />

quelle, un po’ <strong>di</strong>versa. Ritengo che – lo <strong>di</strong>co senza aver paura <strong>di</strong> essere considerato né xenofobo, né<br />

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azzista, perché io ho dato gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrazioni <strong>del</strong> contrario fino ad oggi, quin<strong>di</strong> mi sento<br />

abbastanza libero nel poter esporre quello che penso - non c’è dubbio che il nostro livello <strong>di</strong><br />

educazione sia <strong>di</strong>verso, anche in tutte le sue componenti, sia nel minimo, sia nel massimo, rispetto<br />

al livello <strong>di</strong> educazione <strong>di</strong> gruppi etnici che vengono da altre esperienze. Poi parleremo, più tar<strong>di</strong> io<br />

cercherò <strong>di</strong> spiegare anche alcuni episo<strong>di</strong> che sono successi, che la <strong>di</strong>cono lunga da questo punto <strong>di</strong><br />

vista, però il problema nostro, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questo, non è quello <strong>di</strong> sanzionare questi comportamenti, a<br />

mio avviso, quanto invece – ne parlavo qualche giorno fa anche con l’Assessore alla Cultura –<br />

in<strong>di</strong>viduare alcuni aspetti, alcune iniziative e alcuni progetti che tendano ad interporre meno spazio<br />

possibile tra la nostra società e le loro, per cercare <strong>di</strong> arrivare ad una sorta <strong>di</strong> <strong>del</strong>ta <strong>del</strong> fiume al<br />

contrario, che parta da passati <strong>di</strong>versi <strong>del</strong>le società e arrivi ad un futuro comune per tutti e quin<strong>di</strong><br />

fare in modo che nel tempo le loro società, con le nostre, sentano tutte il comune desiderio <strong>di</strong><br />

appartenere, così come l’abbiamo noi, a questa città, alle sue prerogative, alle sue speranze, ai suoi<br />

progetti futuri. E allora, per <strong>di</strong>rla in una frase molto semplice, facciamo in modo che anche loro<br />

possano indossare la maglia <strong>del</strong>la <strong>Jesi</strong>na e sentirla come la propria squadra, ma non solo dal punto<br />

<strong>di</strong> vista <strong>del</strong>lo sport, questo sia chiaro. Quello che io chiedevo è <strong>di</strong> sforzarci a trovare <strong>del</strong>le iniziative,<br />

anche ad inventarci, che ne so, una festa che sia comune a tutti, che è proprio un esempio che non ha<br />

nessun senso serio da questo punto <strong>di</strong> vista, ma che ci spinga a cercare, appunto, quello che ci<br />

potrebbe unire e quello che ci unirà. Perché io <strong>di</strong> una cosa sì, ho paura veramente: che non si arrivi a<br />

formare una società unica, ma che ci si trovi nel futuro ad avere, in seconda o in terza generazione,<br />

<strong>del</strong>le persone, com’è avvenuto poco fa in altri posti d’Europa, che pur avendo stu<strong>di</strong>ato, pure<br />

essendosi inserite nella società, <strong>di</strong> fatto non si sono integrate, perché considerano la società degli<br />

altri nemica. Questa è una paura anche ramificata, però il lavoro nostro è quello, probabilmente già<br />

da adesso, <strong>di</strong> formare il più possibile un estuario verso il futuro. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Grassetti.<br />

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PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Dunque, abbiamo terminato le<br />

interrogazioni. A questo punto, proce<strong>di</strong>amo con l’appello, colleghi, quin<strong>di</strong> inviterei la signora Paola<br />

a procedere con l’appello. Grazie.<br />

Sono ventitré presenti, è assente il consigliere straniero Hammami.<br />

COMMA N.3 – DELIBERA N.131 DEL 22.07.2005<br />

COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE -<br />

DOMANDA DI ATTUALITA' DEL CONSIGLIERE DI F.I. BELLUZZI GIOACCHINO SULLA<br />

SCUOLA MEDIA "SAVOIA"<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Ventitré presenti, seduta valida. Colleghi,<br />

per favore! Nomino scrutatori i colleghi Bornigia, Meloni e Montali. Debbo giustificare i colleghi<br />

Serrini e Paoletti. Non ho altre giustificazioni. La prima comunicazione, colleghi, riguarda… Ah,<br />

debbo giustificare il Vice Sindaco, l’assessore Cingolani, assente per ferie. Non ho altre<br />

giustificazioni. Detto questo, colleghi, io stavo <strong>di</strong>cendo che la prima comunicazione riguarda<br />

appunto l’or<strong>di</strong>ne dei lavori <strong>di</strong> questa sera. Tra l’altro abbiamo un or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno molto nutrito.<br />

Dunque, in Conferenza dei Capigruppo, colleghi, abbiamo deciso – su richiesta<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale – <strong>di</strong> accogliere quin<strong>di</strong> questa richiesta e anticipare tre pratiche<br />

all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno. Le tre pratiche appunto da anticipare sono le seguenti: la pratica numero 27:<br />

“Relazione previsionale e programmatica <strong>del</strong> bilancio <strong>di</strong> previsione 2005”, variazione, la numero<br />

17, che è “Atti d’in<strong>di</strong>rizzo per il progetto comunale <strong>di</strong> suolo”, poi prima <strong>del</strong>le altre pratiche,<br />

affronteremo la pratica numero 11, che è stata la presa d’atto <strong>del</strong>la relazione semestrale <strong>del</strong><br />

Difensore Civico. Poi riprenderemo, come da convocazione, l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, così come previsto<br />

dall’or<strong>di</strong>ne dei lavori. L’altra questione, rispetto alla convocazione, all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, vengono<br />

rinviate le pratiche numero 12 e 26; in più in Conferenza dei Capigruppo c’è stata la richiesta <strong>di</strong><br />

rinviare la pratica numero 19, che riguarda un piano <strong>di</strong> recupero – senza che legga tutto l’oggetto –<br />

sito in via Castelbellino. La richiesta, la motivazione in Conferenza dei Capigruppo è stata per<br />

integrare in qualche modo la documentazione che era presente all’interno <strong>del</strong>la pratica. Tra l’altro,<br />

io credo che sia stata già oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione in Commissione, quin<strong>di</strong> c’è questa richiesta.<br />

Assessore, prego.<br />

ASSESSORE – OLIVI DANIELE: Va bene, Presidente. Se è un rinvio, non c’è problema,<br />

chiederemo ai progettisti <strong>di</strong> fare questo approfon<strong>di</strong>mento, anche se, come avevamo detto in<br />

Commissione, la pratica è compiuta in tutte le sue parti, ma per l’approfon<strong>di</strong>mento non c’è<br />

problema, al prossimo Consiglio noi chiederemo ai progettisti d’integrare con il piano volumetrico<br />

la documentazione in essere.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Assessore. Collega Belluzzi, prego.<br />

CONSIGLIERE – BELLUZZI GIOACCHINO: Presidente, molto brevemente, per evidenziare una<br />

cosa che stranamente accade in questo Consiglio comunale, almeno da quando è Presidente lei: a<br />

me sta bene tutto, che venga presentata una pratica nell’aggiuntivo, è normale che questa pratica<br />

venga presentata in Consiglio comunale, non è passata per niente in Commissione, ma se un<br />

Consigliere comunale vuole andare a vedere una pratica <strong>del</strong>la quale si chiede un anticipo e dentro la<br />

cartella abbiamo un foglio bianco, io credo allora che ci sia qualcosa che non quadra. Allora, io non<br />

so che cosa sia stato deciso alla riunione dei Capigruppo, alla quale non ho potuto partecipare per<br />

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impegni <strong>di</strong> lavoro e chiedo non tanto che questa pratica venga anticipata, ma nel rispetto <strong>del</strong><br />

Regolamento e <strong>del</strong>la prassi <strong>di</strong> questo Consiglio comunale, chiedo che questa pratica non venga<br />

portata in <strong>di</strong>scussione in questo Consiglio comunale, la numero 27. So quel che c’è <strong>di</strong>etro e so quel<br />

che c’è davanti a questa pratica, quin<strong>di</strong> io sono a conoscenza dei problemi che avete avuto in<br />

Giunta, conosco i problemi che ci sono stati nella struttura <strong>di</strong> quest’Amministrazione comunale e so<br />

che questa pratica… Mi state a sentire, signor Sindaco, Presidente?<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Scusa, collega.<br />

CONSIGLIERE – BELLUZZI GIOACCHINO: So che questa pratica è il prodromo <strong>del</strong> fallimento<br />

<strong>del</strong>la riorganizzazione organizzativa <strong>di</strong> questo <strong>Comune</strong>, per il quale si è speso qualche migliaio <strong>di</strong><br />

euro. Io non parlerò <strong>di</strong> tutto questo, ma chiedo formalmente che, nel rispetto <strong>del</strong> Consiglio<br />

comunale, questa pratica, che non è venuta in Commissione, non venga presentata in Consiglio<br />

comunale. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Dunque, collega Belluzzi, hai perfettamente<br />

ragione per quanto riguarda la questione relativa alla documentazione mancante all’interno <strong>del</strong>la<br />

pratica, non ho giustificazioni, debbo essere onesto, non trovo giustificazioni. Per quanto riguarda,<br />

invece la questione relativa al rispetto <strong>del</strong> Regolamento, tu sai benissimo che la Conferenza dei<br />

Capigruppo, per prassi, organizza come meglio ritiene anche per l’economia dei lavori <strong>del</strong> Consiglio<br />

comunale e anche per rispetto <strong>di</strong> alcune pratiche, comunque considerate importanti, quin<strong>di</strong> noi<br />

siamo Amministratori, questo Consiglio comunale si riunisce per risolvere i problemi <strong>di</strong> questa<br />

città, quin<strong>di</strong> alcune volte – non è questa la prima volta – in Conferenza dei Capigruppo abbiamo<br />

deciso <strong>di</strong> portare pratiche urgenti, senza il dovuto passaggio in Commissione e quant’altro. In<br />

Conferenza dei Capigruppo è stato unanimemente deciso <strong>di</strong> portare la pratica e anticiparla e quin<strong>di</strong><br />

io, come Presidente <strong>del</strong> Consiglio comunale, l’ho riportata. Debbo comunque riconoscere che,<br />

ripeto, è una prassi, non è previsto dal Regolamento che sull’aggiuntivo, quin<strong>di</strong> pratiche che non<br />

siano passate in Commissione, vengano <strong>di</strong>scusse in Consiglio comunale, però ripeto, altre volte<br />

questo Consiglio comunale ha <strong>di</strong>scusso pratiche urgenti, illustrate <strong>di</strong>rettamente in Consiglio<br />

comunale e poi votate da questo Consiglio comunale. Quin<strong>di</strong> a questo ci siamo attenuti, sia io, come<br />

Presidente, sia come Conferenza dei Capigruppo, quin<strong>di</strong> tu poni una questione e ora anche con<br />

l’ausilio <strong>del</strong>la dottoressa Barberini… Colleghi, poniamo la questione in modo preciso e breve,<br />

perché altrimenti… Prego.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI: La pongo in maniera formale: io non capisco come i<br />

Capigruppo abbiano potuto chiedere l’anticipo <strong>di</strong> una pratica che non conoscevano, perché dentro la<br />

posizione non c’è mai stato niente in questi tre ultimi tre giorni. Allora, questa è una pratica: a) che<br />

non è venuta in Commissione; b) dentro la cartella non c’è stato mai niente; c) questa pratica, senza<br />

sapere niente, viene anticipata. Io chiedo formalmente che questa pratica venga rinviata al prossimo<br />

Consiglio comunale, dopo che è stata valutata a livello <strong>di</strong> Commissione consiliare e, soprattutto,<br />

dopo che siano stati messi in grado i Consiglieri <strong>di</strong> valutare la pratica e formalmente chiederò alla<br />

Commissione consiliare che dopo, quando questa pratica verrà – mi auguro – presentata, siano<br />

presenti i Sindaci revisori.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Chiarissimo, collega Belluzzi. Collega<br />

Grassetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Forza Italia): Velocemente, Presidente. Chiedo scusa,<br />

ma io, come Capogruppo, l’ho fatto parte <strong>del</strong>la Conferenza dei Capigruppo e anch’io, come te,<br />

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<strong>di</strong>chiaro <strong>di</strong> non avere giustificazioni, perché questa cosa mi è sfuggita completamente. Debbo <strong>di</strong>re<br />

che abbiamo curato <strong>del</strong>le altre questioni e <strong>di</strong>chiaro <strong>di</strong> aver commesso un errore e un’omissione.<br />

Ringrazio il consigliere Belluzzi, che mi ha fatto notare questo aspetto e mi associo anch’io alla sua<br />

richiesta.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Facciamo così. Se anche il Sindaco è<br />

d’accordo, io <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re un attimo, anche sul piano regolamentare, quin<strong>di</strong> c’è qui la<br />

dottoressa che sta esaminando il Regolamento. Io <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> procedere comunque con l’altra pratica, la<br />

17. Nel frattempo, anticipiamo pure la 17, dando il tempo alla dottoressa Barberini <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re<br />

la questione relativa all’aggiuntivo, quin<strong>di</strong> al fatto <strong>del</strong> passaggio in Commissione o meno. Poi dopo<br />

la <strong>di</strong>scussione sulla 17 e la votazione, riprenderemo questo argomento. Sei d’accordo, collega<br />

Belluzzi? Prego.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI: Ho fatto anche una domanda <strong>di</strong> attualità, che è stata<br />

protocollata e consegnata, tramite credo la signora Vichi, al Protocollo ed era una domanda <strong>di</strong><br />

attualità…siccome l’ho presentata ventiquattr’ore prima, quin<strong>di</strong> credo che debba essere <strong>di</strong>scussa se<br />

non vado errato. La domanda <strong>di</strong> attualità è questa: “In questi giorni è stata consegnata ai Consiglieri<br />

comunali una nota inviata dal <strong>di</strong>rigente scolastico <strong>del</strong>l’Istituto Comprensivo <strong>Jesi</strong> Centro<br />

relativamente ai fattori <strong>di</strong> rischio presenti nell’e<strong>di</strong>ficio scolastico <strong>del</strong>la scuola me<strong>di</strong>a “Savoia”. Da<br />

quanto evidenziato nella relazione tecnica che è stata redatta dall’ingegnere Giancarlo Prosdocimi<br />

risultano evidenti alcune criticità, che non garantiscono la sicurezza degli utenti <strong>del</strong>l'e<strong>di</strong>ficio.<br />

Gra<strong>di</strong>rei conoscere le iniziative che l’Amministrazione Comunale intende attuare prima <strong>del</strong>l’inizio<br />

<strong>del</strong> prossimo anno scolastico. Allego la relazione <strong>del</strong>l’ingegnere Prosdocimi. Quel giorno in cui<br />

sono venuto a parlare con te, l’ho consegnata.”<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Però Belluzzi, quando noi abbiamo<br />

terminato le interrogazioni e saremmo dovuti passare alle domande <strong>di</strong> attualità, tu eri assente.<br />

Abbiamo proceduto con l’appello…<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI: No, ho chiesto la parola e me l’hai data dopo<br />

l’Assessore.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Tu hai chiesto la parola dopo l’appello,<br />

Gioacchino. Tu hai chiesto la parola dopo l’appello, <strong>di</strong>co bene?<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI: Non voglio fare polemica, Presidente.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Ripeto, Gioacchino, non c’è nessun<br />

problema. Dopo l’interrogazione, <strong>di</strong> prassi, facciamo le domande <strong>di</strong> attualità; terminate le<br />

interrogazioni, tu non eri presenti, noi abbiamo proseguito e io ho spiegato l’organizzazione dei<br />

lavori e quant’altro e quin<strong>di</strong>, a quel punto, ripeto, nulla ci vieta comunque <strong>di</strong> ritornare alle<br />

interrogazioni e fare la domanda <strong>di</strong> attualità. Insomma, nessuno ce lo vieta, però una volta terminate<br />

le interrogazioni, Gioacchino Belluzzi non era presente.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI: Io ho partecipato all’appello però, eh!<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Ripeto, non ne facciamo un problema, non<br />

c’è nessun problema. Passiamo alla domanda <strong>di</strong> attualità che tu hai presentato regolarmente.<br />

Colleghi! Prego, Sindaco, risponda alla domanda <strong>di</strong> attualità <strong>di</strong> Belluzzi.<br />

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SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Dunque, intanto la questione <strong>del</strong>la situazione <strong>del</strong> complesso<br />

<strong>del</strong>la scuola me<strong>di</strong>a “Savoia”, come immagino molti sapranno, è oggetto anche <strong>di</strong> un intervento, che<br />

sarà realizzato in collaborazione tra il <strong>Comune</strong> e la Provincia, che seppur riguarda il tetto, però<br />

riguarda la sistemazione sismica <strong>di</strong> una parte consistente <strong>del</strong> complesso <strong>del</strong>l’ex appannaggio. Fermo<br />

restando il fatto che su questo, tra l’altro, sono stati fatti <strong>di</strong>versi incontri anche tra il <strong>Comune</strong>, la<br />

Provincia e le stesse <strong>di</strong>rezioni scolastiche, per fare il punto anche recentemente, considerando il<br />

fatto che ad oggi c’è solo una comunicazione formale, ma non c’è un atto concreto che finanzi<br />

l’intervento previsto in quella realtà, pari a circa un milione <strong>di</strong> euro e si sta anche <strong>di</strong>scutendo<br />

appunto, considerando il fatto che lì c’è una compresenza, perché il problema dei lavori riguarda<br />

sostanzialmente in maniera <strong>di</strong>retta il liceo classico, la parte che è stata occupata attualmente dal<br />

liceo classico, ma conseguentemente ciò crea problemi anche alla sottostante scuola e considerando<br />

il fatto anche che c’è un percorso avviato <strong>di</strong> confronto tra noi e la Provincia per dare una<br />

sistemazione definitiva, sia al Savoia, sia alle esigenze anche <strong>di</strong> spazio <strong>del</strong> liceo classico, con una<br />

rivisitazione degli spazi, sia dei locali <strong>del</strong>l’ex appannaggio, compresa anche la parte che attualmente<br />

è occupata dalla scuola, dalle ex magistrali nella scuola all’Arco Clementino, facendo una<br />

valutazione complessiva per capire come e quale scelta migliore possa essere messa in atto per dare<br />

risoluzione ai vari problemi, non solo <strong>di</strong> carattere strutturale, ma anche <strong>di</strong> carattere <strong>di</strong> necessità <strong>di</strong><br />

spazio alle tre scuole, a questo punto, rispetto ai contenuti <strong>del</strong>la relazione tecnica che è stata messa<br />

in atto so che c’è un lavoro, cioè una verifica <strong>di</strong> quanto messo in questa relazione tecnica e anche<br />

<strong>del</strong>la situazione più complessiva <strong>del</strong>l’intero plesso sulla quale io mi riservo se non crea particolari<br />

problemi al Consigliere, mi riserverò tra qualche giorno <strong>di</strong> dare una risposta scritta, rispetto ai<br />

contenuti <strong>del</strong>la stessa relazione tecnica.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Collega Belluzzi, per <strong>di</strong>chiararsi, prego.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI: Io, caro signor Sindaco, facendo questa domanda <strong>di</strong><br />

attualità, mi sono messo davanti allo specchio e non ho guardato se sono bello o se sono brutto, ma<br />

ho fatto una riflessione in cui volevo sdoppiare la mia funzione <strong>di</strong> Consigliere comunale e <strong>di</strong> padre<br />

<strong>di</strong> una bambina che frequenta la me<strong>di</strong>a “Savoia”, che è famosa, anche perché è stata frequentata dal<br />

sottoscritto. E devo <strong>di</strong>re che non sono riuscito a sdoppiare questa figura, perché tu mi <strong>di</strong>ci: “Caro<br />

Consigliere comunale se sei d’accordo, ti rispondo in forma scritta”, non parole, ma fatti, cioè io<br />

sono convinto – e l’abbiamo evidenziato in sede <strong>di</strong> Commissione – che il modo <strong>di</strong> procedere dei<br />

lavori pubblici in questa città è “prostatico” e vi assicuro che <strong>di</strong> questa malattia me ne intendo. Ma è<br />

ora che la facciamo finita <strong>di</strong> prenderci in giro! L’ingegnere Prosdocimi, che io non conosco, ma<br />

altre <strong>di</strong>rettrici o <strong>di</strong>rigenti scolastici mi <strong>di</strong>cono che è persona dabbene, corretta, <strong>di</strong>ce in questa lettera:<br />

“l’attività peraltro non <strong>di</strong>spone ancora <strong>del</strong> certificato <strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong>” - non so a che cosa<br />

serva, ma se l’hanno evidenziato in grassetto vuol <strong>di</strong>re che serve - “nelle aule e nei servizi igienici<br />

gli infissi sono <strong>di</strong> vetro comune e, in caso d’urto, oltre al rischio <strong>di</strong> rottura e deperimento, c’è la<br />

possibilità caduta <strong>di</strong> pezzi e schegge nelle vie sottostanti. Nelle finestre <strong>del</strong> corridoio lato piazza<br />

Oberdan l’altezza <strong>del</strong> davanzale è inadeguata, dato l’aumento me<strong>di</strong>o degli allievi”. Insomma se uno<br />

cade da piazza Oberdan, non è proprio un gra<strong>di</strong>no, sono tre piani, eh! La superficialità e la<br />

leggerezza con la quale vengono affrontate queste cose mi spaventa. La scala <strong>del</strong>l’ingresso<br />

principale ha la ringhiera <strong>di</strong> soli 85 metri a tutto piatto e gra<strong>di</strong>no, non a norma; non lo so, però sono<br />

andato a vedere e se uno cade dal piano sopra al piano sotto sono 13 metri. Non lo so. “Il numero e<br />

la tipologia <strong>di</strong> alcuni WC non è conforme alle in<strong>di</strong>cazioni”, quello non fa niente, è all’insegna <strong>del</strong><br />

buon gusto, che è tipico. “Nei locali <strong>del</strong>l’istituto nei laboratori c’è una sola via <strong>di</strong> fuga: quella <strong>di</strong><br />

accesso”; certo che se tutti i Comuni d’Italia risolvessero in questa maniera il problema <strong>del</strong>la 626,<br />

mi pare si chiami la legge, qui è tutto a norma, perché anche le scale qui sono a norma, anche se c’è<br />

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un solo accesso. “L’uscita <strong>del</strong>la palestra San Martino immette <strong>di</strong>rettamente su pubblica via aperta al<br />

traffico” e questa la <strong>di</strong>ce lunga sulla tempestività dei lavori pubblici in questa città, perché l’uscita<br />

<strong>di</strong> San Martino è la stessa <strong>di</strong> quando facevo le me<strong>di</strong>e io, esattamente nel 1961, quarantaquattro anni<br />

fa. Allora se la risposta che mi dà il Sindaco a questa domanda è: “Io ti rispondo in forma scritta”, io<br />

non voglio nessuna risposta scritta. Chiedo quin<strong>di</strong> che, come minimo, domani non facciate i muri,<br />

non facciate le finestre, non facciate i tetti e ci vuole pochissimo, basta andare dal vetraio, dargli le<br />

finestre, in un mese le ritira, ve le riporta, in tempo giusto per l’inizio <strong>del</strong>l’anno scolastico. I sol<strong>di</strong> ce<br />

li abbiamo, perché abbiamo fatto una brillante rinegoziazione dei mutui che ha risolto tutti i<br />

problemi, oppure ce li abbiamo, perché <strong>di</strong>te sempre che ce li abbiamo? E allora su questo vorrei una<br />

risposta. Pretendo, chiedo, che si metta una balaustra provvisoria, che può anche essere un tubo in<br />

alluminio ano<strong>di</strong>zzato - vi trovo io l’impresa che vi fa lo sconto – che si mette qui per alzare il livello<br />

<strong>del</strong>la barriera. Questo si chiede, non cose strane.<br />

Io mi rendo conto che vi chiedo cose che non comportano nessun incarico professionale a funzionari<br />

o tecnici esterni, ma vi chiedo cose che il comune buonsenso <strong>di</strong> tanti <strong>di</strong>rigenti <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>, che in<br />

questi ultimi giorni avete esautorato, avrebbero risolto. Questo vi chiedo e questa è la risposta che io<br />

chiedo a questo Sindaco: dopodomani, la <strong>di</strong>tta che fa l’alluminio mette la balaustra, dopodomani la<br />

<strong>di</strong>tta – abbiamo tre vetrerie, cinque vetrerie a <strong>Jesi</strong> – la <strong>di</strong>tta che monta i vetri, essendo una situazione<br />

<strong>di</strong> urgenza, metterà i vetri antisfondamento e a settembre ce li riporterà tutti. Questa è la risposta che<br />

dovrebbe dare un Sindaco, questa è la risposta che dovrebbe dare un Assessore ai Lavori Pubblici,<br />

non ad un Consigliere comunale, ma a duecento o trecento genitori, che potrebbero raccogliere le<br />

firme per l’insicurezza dei propri figli.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Belluzzi. E ti chiedo scusa<br />

nuovamente per il <strong>di</strong>sguido, riguardo alla domanda <strong>di</strong> attualità. A questo punto, ripren<strong>di</strong>amo le<br />

comunicazioni, colleghi, perché dovevo, nelle comunicazioni, anche se sono trascorsi circa <strong>di</strong>eci<br />

giorni dalla scomparsa <strong>di</strong> Giovanni Barei, Consigliere comunale e Assessore in questo <strong>Comune</strong>, io<br />

credo che sia giusto che il nostro Consiglio comunale ricor<strong>di</strong> la figura <strong>di</strong> questo Amministratore.<br />

Dicevo appunto che Giovanni Barei, come Amministratore, quin<strong>di</strong> Consigliere comunale e<br />

Assessore, ha svolto la sua attività dagli inizi degli anni ’80 fino all’inizio degli anni ’90, quin<strong>di</strong> è<br />

stato un uomo e un politico apprezzato nella nostra città, oltre che per il suo impegno <strong>di</strong> natura<br />

politica, per aver militato appunto nel Partito Socialista Democratico Italiano <strong>di</strong> quei tempi. Quin<strong>di</strong><br />

oltre al suo impegno politico e amministrativo, io <strong>di</strong> Giovanni ho apprezzato e apprezzo soprattutto<br />

le sue qualità umane, oltre che quelle appunto per il suo impegno politico-amministrativo, il suo<br />

modo <strong>di</strong> affrontare la vita: Giovanni, anche nei momenti più <strong>di</strong>fficili, si contrad<strong>di</strong>stingueva sempre<br />

per la sua se volete, allegria, per la sua filosofia appunto nell’affrontare anche le questioni più<br />

<strong>di</strong>fficili, nei momenti più <strong>di</strong>fficili e lui riusciva sempre a sdrammatizzare, quin<strong>di</strong> a dare sempre quel<br />

senso <strong>di</strong> ottimismo che comunque occorre per andare avanti. Molto probabilmente questa sua<br />

natura, in qualche modo, era dovuta anche alle sue origini, nel senso che egli proveniva dal Veneto,<br />

egli era originario <strong>di</strong> quelle parti. Io credo proprio che appunto, come <strong>di</strong>cevo all’inizio, questo<br />

Consiglio comunale debba molto a questo Amministratore, alla figura appunto <strong>di</strong> Giovanni Barei e<br />

credo quin<strong>di</strong> che il Consiglio comunale debba rinnovare alla moglie Laura e ai suoi due figli, Ugo e<br />

Silvia, le espressioni più sincere e vive <strong>di</strong> profondo cordoglio.<br />

Insieme a questo, colleghi, io credo che questo Consiglio comunale debba anche ricordare – e ci<br />

fermiamo qui – le vittime <strong>del</strong>la strage avvenuta il 7 <strong>di</strong> luglio nella città <strong>di</strong> Londra, nella<br />

metropolitana e nel bus; tra l’altro, gli ultimi avvenimenti riportano alla luce, rendendoli attuali<br />

purtroppo in questi giorni, questi atti <strong>di</strong> terrorismo. Dobbiamo ricordare, tra le cinquantaquattro<br />

vittime, anche la citta<strong>di</strong>na italiana Francesca Ciacci, ritornata morta alcuni giorni fa in Italia. Quin<strong>di</strong><br />

per questi due fatti, per ricordare Giovanni Barei, per ricordare le vittime e riflettere su questi atti <strong>di</strong><br />

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terrorismo io, d’accordo in Conferenza dei Capigruppo, senza aprire il <strong>di</strong>battito, inviterei i<br />

Consiglieri comunali e il pubblico presente a rispettare un minuto <strong>di</strong> silenzio.<br />

(SI OSSERVA UN MINUTO DI SILENZIO)<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie. A questo punto se siamo d’accordo,<br />

colleghi, ripren<strong>di</strong>amo la <strong>di</strong>scussione dal punto 17, atto d’in<strong>di</strong>rizzo <strong>del</strong> Sindaco per il progetto<br />

comunale <strong>di</strong> suolo. Io do la parola al Sindaco per illustrare il documento. Prego, signor Sindaco.<br />

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COMMA N. 17 – DELIBERA N.132 DEL 22.07.2005<br />

ATTO DI INDIRIZZO DEL SINDACO PER IL PROGETTO COMUNALE DI SUOLO<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Escono: Brazzini, Mazzarini, Montaruli<br />

Entrano: Rocchetti, Talacchia, Tittarelli, Agnetti<br />

Sono presenti in aula n.24 componenti<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Sì, molto velocemente, perché su questa cosa ci sono state<br />

due riunioni se non sbaglio, <strong>del</strong>le Commissioni consiliari, con la presenza <strong>del</strong>l’architetto Gabellini,<br />

che ha illustrato quelli che erano i contenuti <strong>di</strong> tre momenti <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento successivi al Piano<br />

Idea e propedeutici alla definizione <strong>del</strong>la bozza <strong>del</strong> progetto comunale, <strong>del</strong> Piano comunale <strong>di</strong><br />

Suolo, così com’era stato definito il 15 marzo, quando approvammo in Consiglio comunale il Piano<br />

Idea, con una risoluzione mia, che affrontava e dava in<strong>di</strong>cazione allo stesso Politecnico e anche allo<br />

stesso Consiglio comunale <strong>di</strong> definire, <strong>di</strong> realizzare tre specifici momenti <strong>di</strong> ulteriore<br />

approfon<strong>di</strong>mento, che ci consentissero <strong>di</strong> fare un passo avanti rispetto al Piano Idea, ancora più<br />

nello specifico <strong>di</strong> alcune questioni e che avrebbe dovuto affrontare tre tematiche prioritarie: la<br />

questione che riguarda la città pubblica, intendendo per “città pubblica” tutto quello che è<br />

attrezzatura, spazi <strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> proprietà e <strong>di</strong> usufruibilità pubblica, la mobilità nei suoi aspetti non<br />

particolarmente approfon<strong>di</strong>ti nella fase <strong>di</strong> definizione <strong>del</strong> Piano Idea e le strategie e le politiche<br />

abitative per la città. Le questioni fondamentali io ritengo siano state definite e siano contenute in<br />

quest’atto d’in<strong>di</strong>rizzo, che io sottopongo alla votazione <strong>del</strong> Consiglio comunale e che era un atto, un<br />

passaggio che era già stato in<strong>di</strong>viduato nell’approvazione <strong>del</strong> Piano Idea, in cui appunto veniva<br />

detto che a questi tre momenti specifici <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento poi sarebbe susseguito anche un atto<br />

d’in<strong>di</strong>rizzo per il Piano comunale <strong>del</strong> suolo, che sarebbe stato <strong>di</strong>scusso e portato al confronto in<br />

Consiglio comunale.<br />

Io credo, molto velocemente, che le questioni che riguardano i tre momenti che sono stati affrontati,<br />

siano da un lato, per quanto riguarda la parte relativa alla città pubblica, collegati, sia ad un riesame<br />

se vogliamo, <strong>di</strong> tutte quelle che sono le strutture e le attuali dotazioni <strong>di</strong> attrezzature pubbliche e<br />

uffici, ivi compresa la Caserma <strong>del</strong> Commissariato <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza, la Caserma dei<br />

Carabinieri e verificarne l’idoneità <strong>del</strong>la loro localizzazione, tenendo conto <strong>del</strong>la necessità<br />

comunque <strong>di</strong> non incentivare la mobilità pubblica, garantendo però una fruizione e un accesso a<br />

questi servizi, comunque anche in maniera più collegata alla possibilità <strong>di</strong> accesso, sia pedonale, sia<br />

con altre forme, che però non necessariamente incentivano l’uso <strong>del</strong> mezzo privato.<br />

C’è un’altra parte importante e determinante, che io credo debba essere definita come un criterio per<br />

la definizione <strong>del</strong> Piano <strong>del</strong> Suolo, che riguarda l’in<strong>di</strong>viduazione e la definizione <strong>di</strong> quelli che noi<br />

riteniamo siano gli standard minimi da garantire alla città degli interventi <strong>di</strong> trasformazione e <strong>di</strong><br />

riqualificazione, <strong>di</strong> recupero, eccetera e questo significa definire i 38,5 metri quadri ad abitante, dare<br />

come input ai progettisti per anche la definizione <strong>del</strong>le norme tecniche questo in<strong>di</strong>catore, tenendo<br />

anche conto <strong>del</strong> fatto che dovrà essere verificata per la sussistenza anche <strong>di</strong> questi standard la<br />

possibilità <strong>di</strong> complicazione o quanto può essere effettivamente complicabile <strong>del</strong>l’attuale previsione<br />

<strong>di</strong> Piano Regolatore Secchi relativo al Parco <strong>del</strong>l’Esino, così come la possibilità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e<br />

realizzare un nuovo parco urbano nella zona prospiciente, retrostante la fornace e il computo <strong>del</strong><br />

privato ad uso pubblico, purché questo privato ad uso pubblico sia effettivamente fruibile,<br />

accessibile e inserito nei sistemi <strong>del</strong>la città pubblica. A questo, <strong>di</strong>amo come in<strong>di</strong>cazione quella <strong>di</strong><br />

porre attenzione su cinque sistemi complessivamente intesi, da quello <strong>del</strong> centro storico, in cui<br />

chie<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> fare una specifica, comunque <strong>di</strong> un’attenzione, inserire all’interno <strong>del</strong> sistema anche i<br />

contenitori strategici, che riguardano il San Martino, l’ex ospedale vecchio Fatebenefratelli, ivi<br />

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comprese le relazioni e il ruolo <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficato, che oggi sta fra viale <strong>del</strong>la Vittoria e via Mura<br />

Occidentali, il sistema via <strong>del</strong> Lavoro – via Ancona, in cui inserire il parco <strong>del</strong>l’ex SMIA, il sistema<br />

<strong>del</strong> verde complessivo che ponga attenzione non solo alla realizzazione dei parchi e alla loro<br />

continuità in termini <strong>di</strong> collegamento e <strong>di</strong> sistema vero e proprio, ma anche l’inserimento <strong>di</strong><br />

un’attenzione particolare a quelli che sono i corsi d’acqua che attraversano la nostra città, siano essi<br />

fossi, sia torrenti.<br />

Un’attenzione particolare dovrà essere data alla rete dei percorsi che dovranno caratterizzare la<br />

cosiddetta mobilità lenta, quin<strong>di</strong> quella che si ottiene non utilizzando il mezzo privato, quin<strong>di</strong><br />

costituito dalla necessità <strong>di</strong> dare una continuità alla rete pedonale, ciclabile, alle risalite, alle<br />

creazioni <strong>di</strong> percorsi nella parte ovest <strong>del</strong>la città, che mettano in collegamento anche la zona Colle<br />

Para<strong>di</strong>so alla fornace e al canale Pallavicino nella zona <strong>di</strong> via Roma, così come un’attenzione<br />

particolare dovrà essere data al sistema <strong>del</strong>le attrezzature pubbliche e quin<strong>di</strong> ad una loro gestione e<br />

organizzazione in termini omogenei <strong>di</strong> sistema, che sono posti lungo due assi principali: quello<br />

costituito da viale papa Giovanni XXIII e Aldo Moro e l’altro che riguarda via Nenni – via Parri, in<br />

particolare avendo come punto <strong>di</strong> riferimento centrale il nuovo ospedale.<br />

Cre<strong>di</strong>amo che sia necessario e sia opportuno fare una riflessione complessiva sulle dotazioni e le<br />

attrezzature sportive <strong>del</strong>la nostra città, dando in<strong>di</strong>cazioni d’in<strong>di</strong>viduare una nuova area sportiva a<br />

servizio <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> e <strong>del</strong>la Vallesina e una riflessione complessivamente sul polisportivo Tabano, luogo<br />

principe <strong>del</strong>le nostre strutture sportive, che dovrà trovare una risoluzione ad alcuni problemi <strong>di</strong><br />

carattere infrastrutturale, per esempio i parcheggi, avendo anche la necessità <strong>di</strong> rispondere già ad<br />

esigenze e problemi che oggi sono esistenti, che riorganizzi o <strong>di</strong>a una visione più d’insieme or<strong>di</strong>nata<br />

al sistema complessivo <strong>del</strong>le dotazioni degli impianti che sono presenti, in collegamento con il<br />

sistema <strong>del</strong> verde e con i percorsi che attraversano e costeggiano questo impianto, fino a trovare<br />

un’idonea collocazione alle due nuove previste e preve<strong>di</strong>bili strutture sportive, che riguardano<br />

l’ipotesi <strong>del</strong> nuovo palazzetto <strong>del</strong>la scherma e la nuova piscina, il nuovo complesso natatorio che<br />

dovrà avere un livello, una <strong>di</strong>mensione non solo <strong>di</strong> carattere citta<strong>di</strong>no, ma anche territoriale.<br />

Ovviamente, da questo presupponendo, quin<strong>di</strong> dando questo ulteriore input ai progettisti, che le aree<br />

che oggi sono attualmente occupate, sia dal palazzetto <strong>del</strong>la scherma, sia dalla piscina, nel momento<br />

in cui avvengono, queste realizzazioni siano soggette a trasformazione urbanistica.<br />

Stessa cosa riguarda la Casa <strong>di</strong> Riposo, che noi preve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> realizzare nuova nella zona a<strong>di</strong>acente<br />

il nuovo ospedale Murri e si tratta <strong>di</strong> una struttura che dovrà rispondere alle caratteristiche <strong>del</strong>la<br />

struttura protetta, quin<strong>di</strong> per non autosufficienti, così come abbiamo fatto la richiesta <strong>di</strong><br />

accre<strong>di</strong>tamento, come l’istituzione ha fatto nella richiesta <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento alla Regione e <strong>di</strong><br />

pensare e prevedere degli spazi e <strong>del</strong>le aree per l’autosufficienza, che siano inserite nel contesto<br />

urbano, quin<strong>di</strong> non separare l’autosufficienza, la presenza e le esigenze <strong>di</strong> anziani, che, pur avendo<br />

necessità <strong>di</strong> vivere in una struttura comunque in qualche modo coperta da servizi, non siano<br />

estraniati dalla vita e dalla realtà sociale. Questo significherebbe dare avvio anche al concorso, alla<br />

realizzazione e alla riflessione sul concorso <strong>di</strong> idee, fatto per quanto riguarda l’ipotesi <strong>di</strong><br />

trasformazione <strong>del</strong>l’attuale Casa <strong>di</strong> Riposo e <strong>di</strong>amo anche un’in<strong>di</strong>cazione ai progettisti circa le<br />

dotazioni scolastiche <strong>del</strong>la nostra città, su cui ragionare, sia in termini <strong>di</strong> nuova infrastrutturazione<br />

scolastica, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> nuove scuole da realizzare, almeno certamente una nella parte nord <strong>del</strong>la città,<br />

ma allargare lo sguardo anche a tutte quelle situazioni che potranno e potrebbero avere necessità<br />

non solo <strong>di</strong> adeguamento strutturale, per rispondere alle esigenze che prima lo stesso consigliere<br />

Belluzzi poneva per la questione che riguarda il Savoia e l’appannaggio, ma anche in altre realtà<br />

scolastiche, nelle quali c’è l’esigenza <strong>di</strong> fare degli interventi che riqualifichino le strutture esistenti,<br />

ma anche <strong>di</strong> ampliamenti, laddove possibile, <strong>di</strong> quelle strutture che sono all’interno o nelle<br />

vicinanze <strong>di</strong> comparti, che saranno oggetto <strong>di</strong> una trasformazione urbanistica o che lo sono già –<br />

penso all’area <strong>del</strong>l’ex SMIA – o che lo saranno in previsione.<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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Così come rimane fondamentale per l’Amministrazione, quin<strong>di</strong> un altro elemento <strong>di</strong> stimolo, <strong>di</strong><br />

sollecitazione ai progettisti, che per quanto riguarda il centro storico rimanga la destinazione a<br />

scuola <strong>del</strong>l’immobile <strong>del</strong>l’ex asilo Aquilone, quello, per intenderci, su, all’Arco; la presenza<br />

strategica <strong>del</strong>la sede universitaria e <strong>del</strong>le strutture scolastiche, sia <strong>del</strong>l’obbligo, sia superiori, ma<br />

anche <strong>di</strong> quelle dei servizi scolastici per la prima infanzia. Si dovrà ragionare, partendo anche dallo<br />

stu<strong>di</strong>o, dall’analisi e dalla progettazione che deriverà, anche sulla scorta <strong>del</strong> contratto <strong>di</strong> quartiere<br />

vinto dal nostro <strong>Comune</strong>, per dare una definizione ultimativa a quelli che sono e che riteniamo siano<br />

– come <strong>di</strong>cevo anche prima – dei contenitori strategici. Quin<strong>di</strong> faccio riferimento all’ex<br />

appannaggio, al San Martino, alla parte vecchia <strong>del</strong> nuovo ospedale, che dovranno avere comunque<br />

una destinazione prevalentemente pubblica, che <strong>di</strong>ano la possibilità anche <strong>di</strong> un allungamento <strong>del</strong>la<br />

parte più vissuta <strong>del</strong> corso, che possa in prospettiva anche riguardare la parte fino all’Arco<br />

Clementino, così come riteniamo sia necessario in<strong>di</strong>viduare – e <strong>di</strong>amo questo input ai progettisti –<br />

nella piazza Colocci un polo culturale <strong>del</strong>la nostra città, mettendo in gioco i contenitori esistenti<br />

intorno a quella piazza, tre su quattro dei quali <strong>di</strong> proprietà comunale e uno <strong>di</strong> proprietà <strong>del</strong>la Banca<br />

<strong>del</strong>le Marche. Per quanto riguarda le questioni <strong>del</strong>la mobilità – io vado molto velocemente –<br />

vengono riconfermate le scelte previste nel Piano Idea, sia per quanto riguarda la realizzazione <strong>del</strong>la<br />

bretella via Puccini – viale <strong>del</strong> Lavoro, sia per quello che riguarda la realizzazione e la definizione e<br />

il ri<strong>di</strong>segno <strong>del</strong>l’asse che va da via Colle Para<strong>di</strong>so fino all’asse sud, con una sistemazione e un<br />

accesso ulteriore, previsto, preve<strong>di</strong>bile e da progettare al nuovo ospedale anche dalla parte nord, con<br />

l’accesso da via Colle Para<strong>di</strong>so, quin<strong>di</strong>, non solo da sud o da est per via Aldo Moro o per via dei<br />

Colli, così come il previsto by-pass <strong>del</strong> Verziere deve avere un <strong>di</strong>segno che lo allontani il più<br />

possibile dalle case esistenti in quella zona e soprattutto, che abbia il suo sbocco e l’ingresso in via<br />

Marconi, in concomitanza con via Ricci, quin<strong>di</strong> per realizzare un unico incrocio e non mettere i due<br />

assi in <strong>di</strong>sassamento, rispetto all’innesto su via Marconi. Così come riteniamo che, per quanto<br />

riguarda la mobilità, si debbano trovare anche <strong>del</strong>le in<strong>di</strong>cazioni o comunque <strong>del</strong>le sollecitazioni<br />

nell’incremento <strong>di</strong> tutte quelle azioni possibili che possano far incrementare l’utilizzo da parte dei<br />

citta<strong>di</strong>ni dei mezzi pubblici, siano essi quelli su gomma, sia su rotaia, ivi compresi, così come<br />

avevamo messo anche nel documento per il Piano Idea la previsione <strong>di</strong> più punti <strong>di</strong> fermata e <strong>di</strong><br />

sosta <strong>del</strong>la previsione metropolitana <strong>di</strong> superficie, quin<strong>di</strong> che possa…<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Colleghi! Assessore Balestra e Assessore<br />

Animali, per favore!<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: …si possano dare <strong>del</strong>le risposte ai collegamenti, sia con le<br />

parti estreme, più lontane <strong>del</strong>la città, penso per esempio alla zona <strong>di</strong> Ponte Pio e anche soprattutto<br />

per quanto riguarda il servizio alla zona industriale. Sulle politiche abitative, nel documento sono<br />

previste una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni che, da un lato, per alcuni versi, con<strong>di</strong>vidono l’impostazione che è<br />

stata data dal Politecnico nei documenti <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento e che intanto l’offerta residenziale<br />

dovrà riguardare complessivamente l’intero territorio citta<strong>di</strong>no, quin<strong>di</strong> l’intero territorio comunale,<br />

sia il tessuto urbano attuale, sia la parte storica, ma anche tenere conto <strong>di</strong> quelle che sono le<br />

situazioni nella campagna, tenendo conto anche <strong>del</strong>la grande quantità <strong>di</strong> strutture residenziali<br />

abitative o abbandonate o in via <strong>di</strong> recupero, che esistono nelle campagne circostanti alla nostra<br />

città. Questa è un’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> attenzione particolare a garantire sempre un equilibrio sostenibile<br />

tra l’espansione, la trasformazione e il recupero <strong>di</strong> contenitori e <strong>di</strong> realtà degradate o abbandonate,<br />

che ci porta a <strong>di</strong>re che sostanzialmente le previsioni, sia contenute nel Piano Idea, sia negli ulteriori<br />

approfon<strong>di</strong>menti, vanno nella <strong>di</strong>rezione che è stata in<strong>di</strong>cata dall’Amministrazione comunale <strong>di</strong><br />

incrementare in maniera sostanziosa la quantità <strong>di</strong> abitanti, <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, quin<strong>di</strong> compresa in<br />

un numero che varia tra i 42.000 abitanti e i 45.000, considerando, sia quello che mette in gioco il<br />

Piano Regolatore o la nuova variante, sia quello che riguarda le schede ancora da completare, sia le<br />

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parti <strong>di</strong> completamento non comprese nel Piano Idea stesso, quin<strong>di</strong> che danno la possibilità <strong>di</strong><br />

realizzare quell’opera non solo attrattiva, ma anche <strong>di</strong>sincentivante se vogliamo, sotto alcuni aspetti,<br />

all’emigrazione da <strong>Jesi</strong> verso gli altri Comuni vicini, senza con questo o per questo voler aprire una<br />

fase <strong>di</strong> concorrenzialità tra <strong>Jesi</strong> e gli altri Comuni.<br />

Su questo aggiungo che si dovranno trovare <strong>del</strong>le risposte importanti e significative, così come<br />

avevamo scritto e detto in sede <strong>di</strong> approvazione <strong>del</strong> Piano Idea, anche per tutta quella parte <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>lizia sociale e convenzionata, pur non prevedendo, per scelta politica, insomma, la creazione <strong>di</strong><br />

nuovi gran<strong>di</strong> comparti che siano destinati o ad e<strong>di</strong>lizia residenziale o ad e<strong>di</strong>lizia convenzionata, ma<br />

che trovino le risposte a questo tipo <strong>di</strong> esigenza in tutte le aree <strong>di</strong> espansione, anche attraverso i<br />

meccanismi <strong>di</strong> perequazione che con questa variante al Piano Regolatore…Ma se devo urlare, è un<br />

problema!<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Colleghi, per favore!<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Perché con questa variante al Piano Regolatore, <strong>di</strong>cevo,<br />

saranno messe in gioco. E concludo con questa considerazione: uno spunto, un’in<strong>di</strong>cazione che io<br />

credo sia fondamentale anche per il lavoro che dovrà essere svolto dai progettisti, da qui alla<br />

presentazione <strong>del</strong> Piano comunale <strong>del</strong> Suolo, <strong>di</strong>co che, per quanto riguarda gli interventi…<br />

(Interruzione <strong>del</strong>la registrazione per cambio lato).<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: …questa dovrà riguardare una ripartizione in tutti i casi <strong>di</strong><br />

trasformazione urbanistica, <strong>di</strong> espansione urbanistica <strong>di</strong> aree. I benefici derivanti da queste<br />

trasformazioni, noi riteniamo che debbano essere ripartiti in maniera paritaria al 50% tra il privato e<br />

il pubblico. Cosa <strong>di</strong>versa dovrà riguardare le trasformazioni o i recuperi, in quanto le situazioni sono<br />

<strong>di</strong>verse, rispetto a <strong>del</strong>le zone <strong>di</strong> espansione, nelle quali ci sono sostanzialmente trasformazioni <strong>di</strong><br />

ren<strong>di</strong>ta terriera <strong>del</strong>le aree e dov’è necessario trovare gli strumenti e le regole che possano dare un<br />

equilibrio, riconoscendo al pubblico e alla città il giusto ritorno <strong>di</strong> queste operazioni <strong>di</strong><br />

trasformazione, ma che contestualmente non mettano in crisi la realizzazione degli interventi <strong>di</strong><br />

recupero stesso. Un’attenzione <strong>di</strong> questo tipo, anche con interventi o con strumenti <strong>di</strong> premialità in<br />

termini soprattutto <strong>di</strong> carattere…anche <strong>di</strong> carattere fiscale, per incentivare la messa sul mercato <strong>di</strong><br />

quote importanti <strong>di</strong> appartamenti in affitto, cosa questa che era ritenuta ed è ritenuta, a ragione a mio<br />

parere, un’esigenza <strong>del</strong>la nostra città, quin<strong>di</strong> sulla base <strong>di</strong> questo…poi questa, ripeto, è una<br />

risoluzione, un atto d’in<strong>di</strong>rizzo <strong>del</strong> Sindaco, rispetto al lavoro che i progettisti dovranno fare da qui<br />

al mese <strong>di</strong> novembre, in cui in<strong>di</strong>cativamente sarà presentata la prima bozza <strong>del</strong> Piano comunale <strong>del</strong><br />

Suolo, <strong>di</strong> cui poi dovremmo non solo verificare la corrispondenza tra le scelte e gli interventi messi<br />

sul Piano <strong>del</strong> Suolo, quin<strong>di</strong> la coerenza con queste in<strong>di</strong>cazioni che abbiamo dato, sia in sede <strong>di</strong><br />

approvazione <strong>del</strong> Piano Idea, sia qui oggi, ma soprattutto avremo la possibilità poi <strong>di</strong> ritornare e<br />

riverificare tutti i vari aspetti, sia le traduzioni in norme e regole che verranno pre<strong>di</strong>sposte per dare<br />

attuazione alle previsioni che noi abbiamo dato, come in<strong>di</strong>cazione, sia le scelte concrete, che poi<br />

verranno realizzate o proposte dai tecnici per la realizzazione <strong>del</strong> Piano comunale <strong>del</strong> Suolo, quin<strong>di</strong><br />

<strong>del</strong>la variante complessiva al Piano Regolatore.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, signor Sindaco. Dunque, iniziamo<br />

gli interventi. Ho prenotato il collega Cercaci, prego.<br />

CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Misto): Grazie, Presidente. Il metodo degli<br />

approfon<strong>di</strong>menti sui temi specifici che noi e altre forze politiche…la richiesta accettata dal Sindaco<br />

con la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> marzo scorso è stata, dal nostro punto <strong>di</strong> vista, efficace e adatta alla situazione e<br />

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permette, a nostro parere, questa sera, <strong>di</strong> votare favorevolmente il documento d’in<strong>di</strong>rizzo<br />

pre<strong>di</strong>sposto dal Sindaco, con la piena consapevolezza <strong>del</strong> percorso che è stato fatto e <strong>di</strong> quello che<br />

ancora è da fare. In effetti, non compaiono nel documento alcuni temi, pure esposti e con<strong>di</strong>visi dalla<br />

maggioranza in sede <strong>di</strong> definizione degli in<strong>di</strong>rizzi. Ritengo <strong>di</strong> doverli comunque enunciare, perché<br />

propongo al Sindaco un secondo giro <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>menti sulla base <strong>di</strong> un ulteriore elenco <strong>di</strong><br />

problemi, non più così generali come quelli trattati, ma pur sempre importanti per la definizione <strong>del</strong><br />

Progetto <strong>del</strong> Suolo.<br />

Il primo riguarda l’attraversamento veicolare <strong>del</strong> quartiere San Giuseppe, non più tollerabile allo<br />

stato attuale e in quello previsto nell’ipotesi <strong>del</strong> Piano Idea, in vista anche <strong>del</strong> potenziamento<br />

qualitativo e quantitativo nell’area <strong>di</strong> sistemazione <strong>del</strong>l’ex Campo Boario. Per la viabilità <strong>del</strong>la zona<br />

presente e futura, debbono essere stu<strong>di</strong>ate e in<strong>di</strong>viduate possibili alternative. Abbiamo in merito,<br />

ovviamente, le nostre idee, ma aspettiamo <strong>di</strong> confrontarci con gli orientamenti <strong>del</strong>le altre forze<br />

politiche e con gli approfon<strong>di</strong>menti e gli stu<strong>di</strong> dei tecnici <strong>del</strong> Piano. Il secondo riguarda<br />

l’inserimento <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficio <strong>del</strong>l’attuale circolo citta<strong>di</strong>no nell’ipotesi <strong>di</strong> riorganizzazione <strong>del</strong>l’assetto<br />

urbano, in corrispondenza <strong>del</strong> San Martino appannaggio, ospedale storico.<br />

Un terzo punto riguarda la definizione <strong>del</strong>la struttura <strong>del</strong> nuovo Piano, per giungere ad una<br />

convincente articolazione tra parte d’in<strong>di</strong>rizzo e parte prescrittiva <strong>del</strong> Piano. Infine, quarto,<br />

esemplificazione e verifiche quantitative e qualitative in merito all’applicazione <strong>del</strong>la perequazione.<br />

Veda il Sindaco <strong>di</strong> definire un elenco con<strong>di</strong>viso <strong>di</strong> temi da approfon<strong>di</strong>re, i nostri e altri,<br />

evidentemente e fissi i tempi e la durata <strong>del</strong> periodo <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento. È evidente che più<br />

conosciamo e partecipiamo alla formazione degli in<strong>di</strong>rizzi <strong>del</strong> Piano e più facile sarà votarlo e la<br />

conclusione <strong>del</strong> lavoro redazionale. Il parere sul documento d’in<strong>di</strong>rizzo che è stato presentato dal<br />

Sindaco quin<strong>di</strong> non potrà che essere favorevole.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Cercaci. Dunque, ho<br />

prenotato il collega Brazzini, prego.<br />

CONSIGLIERE – BRAZZINI ENRICO (Unità Socialista): Io non voterò questo documento, anche<br />

perché ritengo che si tratti <strong>di</strong> un documento che sostanza in qualche punto potrebbe essere più che<br />

con<strong>di</strong>visibile, tuttavia ritengo che sia un documento fortemente me<strong>di</strong>ato. E il fatto stesso che a noi<br />

Consiglieri sia stato dato un primo mercoledì scorso e, in fretta e furia, giovedì, dopo mezzogiorno,<br />

dalla Segreteria <strong>del</strong> Sindaco abbiano telefonato, <strong>di</strong>cendo che era un documento sbagliato, questo in<br />

cartellina, ciò non mi ha dato nemmeno il tempo <strong>di</strong> poter vedere la <strong>di</strong>fferenza tra l’uno e l’altro,<br />

cosa che sostanzialmente, almeno leggendolo, senza approfon<strong>di</strong>menti, l’unica cosa che posso<br />

rilevare è che sia stata riaffermata la destinazione ad uso scolastico <strong>del</strong>l’immobile <strong>del</strong>l’ex Aquilone,<br />

che qui non era presente, quin<strong>di</strong> probabilmente qualche forza politica a cui sta a cuore questo<br />

Aquilone, che abbiamo concluso in fretta e furia, perché appunto si era trattato <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio<br />

pericolante, non c’erano i sol<strong>di</strong> per metterlo a posto, c’erano tanti problemi, qua e là, su e giù, tanto<br />

più che si era deciso, in un primo tempo, <strong>di</strong> metterlo in ven<strong>di</strong>ta e invece adesso qualcuno sta<br />

facendo una forzatura per ritornare in<strong>di</strong>etro. Se la questione è questa, va bene.<br />

Poi io mi soffermerò sul primo documento, perché penso che, grossomodo, tranne questi incisi, che<br />

servono solamente per mantenere compatte le varie forze politiche, esso sia identico. Ma volevo<br />

sapere una cosa: parlando sempre <strong>di</strong> strutture scolastiche, perché si deve costruire al nord e non<br />

magari nella zona che sarà densamente popolata, visto che il Peep Smia sta andando avanti e mi<br />

sembra che in quella zona non ci siano grosse strutture scolastiche, a meno che non mi stia<br />

sbagliando, però tranne che una scuola vicino all’albergo dei Nani, mi sembra che altre scuole<br />

intorno…c’è quella <strong>del</strong> Prato, che è la più vicina e poi dovremmo andare a Minonna se non sbaglio<br />

la configurazione. Quin<strong>di</strong> mi sembra che quello sia un territorio che abbia più necessità <strong>del</strong>la zona<br />

che qui viene messa, però probabilmente fa più comodo verso la zona <strong>del</strong>la Gola <strong>del</strong>la Rossa, che<br />

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verso la zona laggiù e poi magari laggiù costruiremo in fretta e furia, quando sarà il momento,<br />

un’altra baracca <strong>di</strong> legno, come abbiamo fatto con la fornace, senza magari nemmeno avere tutte le<br />

autorizzazioni che sono necessarie.<br />

Poi un altro <strong>di</strong>scorso è quello <strong>del</strong> polisportivo, per quanto riguarda gli impianti sportivi. Qui si parla<br />

<strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>viduazione, in una <strong>di</strong>versa parte <strong>del</strong>la città, <strong>di</strong> un nuovo polo sportivo a servizio <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> e<br />

<strong>del</strong>la Vallesina. Ma il Sindaco dovrebbe spiegare che cos’è questo nuovo polo, perché dobbiamo<br />

fare questo nuovo polo sportivo, un altro campo <strong>di</strong> calcio, un altro campo <strong>di</strong> pallavolo, un’altra<br />

palestra, un’altra che so io…? Spostare laggiù il palazzetto <strong>del</strong>la scherma, perché non è più<br />

conveniente rimetterlo a posto, oppure portare la piscina, come la Gabellini ha detto, lassù non è più<br />

la zona adatta per fare la piscina, ma la zona sarebbe preferibilmente verso la zona industriale.<br />

Pazienza, tutte queste considerazioni lasciano un po’ a desiderare, quin<strong>di</strong> lasciano aperto un<br />

ventaglio, che sicuramente dovrà avere degli approfon<strong>di</strong>menti. Qualcuno mi deve <strong>di</strong>re per questo<br />

polo polisportivo che cosa si intende, perché a mio parere, rifare un altro centro polisportivo a <strong>Jesi</strong> e<br />

poi ad<strong>di</strong>rittura a servizio <strong>del</strong>la Vallesina, qui si parla, voglio <strong>di</strong>re, la Vallesina penso che non ne<br />

abbia bisogno, perché la piscina a Moglie mi sembra che ci sia, quin<strong>di</strong> se la costruiranno per conto<br />

loro, il campo da calcio ce l’hanno per conto loro e gioca nella categoria <strong>del</strong>la <strong>Jesi</strong>na, quin<strong>di</strong> non ha<br />

bisogno <strong>di</strong> venire a <strong>Jesi</strong> tanto meno, penso. Poi non parliamo <strong>di</strong> altri impianti che hanno i piccoli<br />

paesini. Quin<strong>di</strong> tutto questo <strong>di</strong>scorso, a mio parere, non coincide.<br />

Poi la nostra preoccupazione sta sul fatto che noi abbiamo sempre ritenuto che Murri sarebbe<br />

<strong>di</strong>ventata la Casa <strong>di</strong> Riposo e qualcuno ci ha sempre detto che non era così. Poi qui invece viene<br />

riba<strong>di</strong>to con forza che il Murri sarà la nuova Casa <strong>di</strong> Riposo, perché sarà quella la destinazione<br />

finale <strong>del</strong> Murri rimesso a posto, perché non credo che l’Amministrazione comunale abbia i sol<strong>di</strong><br />

per realizzare una nuova struttura in quella zona, oltre all’ospedale. Se poi riuscirà ad essere<br />

efficiente, efficace quello che già c’è. Per quanto riguarda anche il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong> famoso asse nord,<br />

per il quale noi socialisti ci siamo sempre battuti, mi sembra che su questo ci sia una stonatura, nel<br />

senso che io ho inteso aleggiare sempre questa frase: “Si verificherà, prima <strong>di</strong> decidere”, “si<br />

verificherà”.<br />

Qui ci è stato detto sull’asse nord <strong>di</strong> tutto e <strong>di</strong> più. La precedente Amministrazione ci ha fatto<br />

notare, <strong>di</strong>cendo che in base ad un progetto preliminare, che almeno è stato approvato, quin<strong>di</strong> che<br />

esiste, c’è un progetto che è stato fatto dallo stu<strong>di</strong>o Zagaglia, perché il Sindaco – e questo te lo <strong>di</strong>co<br />

io, perché ho votato contro alla <strong>del</strong>ibera – mi ha detto: “Ma come, sei favorevole all’asse nord e poi<br />

voti contro questa <strong>del</strong>ibera che noi vogliamo fare l’asse nord?”. Gli ho risposto, certo, perché tanto<br />

non lo faranno. E in effetti, qui ritorna in ballo che la Gabellini alla prima riunione ha detto che<br />

quella non era la zona per costruire un altro tracciato. Adesso si sta ricorreggendo, <strong>di</strong>cendo: “Sì, si<br />

può costruire su piloni le nuove strutture, anzi con meno impatti. Forse il Sindaco non l’ha inteso,<br />

questo, non c’era, non l’ha inteso questo: “si costruirà su piloni”. E oltretutto, io ho scoperto che<br />

hanno detto che questo tracciato, dove sorgerà, è tutto <strong>di</strong> proprietà comunale, quin<strong>di</strong> fino ad adesso<br />

ci è stato detto che non lo si faceva, per non accontentare il privato, poi adesso viene fuori che<br />

praticamente sarà interessata tutta la proprietà comunale pubblica e non vedo quali altri problemi ci<br />

siano. Non lo so, verificheremo, ma io penso che questo asse nord non lo so come andrà a finire,<br />

però non penso che questo asse nord, nonostante tutti i paletti che già sono stati messi dal<br />

precedente Piano Secchi e da tutte le mo<strong>di</strong>fiche che conseguentemente sono state fatte, non ultima<br />

quella <strong>di</strong> spostare l’ultimo pezzo <strong>del</strong>la costruzione mi sembra Campanelli, quella lì su viale <strong>del</strong><br />

Lavoro, nella quale proprio io avevo detto che lì, mettendo le piantine, con la strada che sarebbe<br />

dovuta andare su, sarebbe scomparso il campo da calcio, quanto meno avrebbe dovuto essere<br />

ridotto, invece mi è stato risposto che non c’era problema, che avrebbero trovato la soluzione a tutti<br />

questi problemi. Va bene, io mi auguro che le soluzioni vengano.<br />

Per quanto riguarda poi l’e<strong>di</strong>lizia, le politiche abitative, io penso che l’esperienza ultima <strong>del</strong>lo<br />

IACP, che sono partite insieme con una cooperativa a costruire lo stesso fabbricato con lo stesso<br />

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<strong>di</strong>segno, le stesse <strong>di</strong>mensioni, le stesse caratteristiche: uno, i due palazzi costruiti dalla cooperativa<br />

sono già al termine e sono già abitati, a <strong>di</strong>cembre avrebbero potuto esserlo, ma a causa <strong>di</strong> qualcosa<br />

che mancava da parte <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>, come opere <strong>di</strong> urbanizzazione, adesso, mi sembra almeno <strong>di</strong><br />

aver inteso che sono stati i primi ad essersi inse<strong>di</strong>ati adesso, mentre le case popolari ancora devono<br />

fare dei tamponamenti, quin<strong>di</strong> non lo so se questa esperienza…Alla fine se facciamo i conti, io mi<br />

toglierei la curiosità <strong>di</strong> <strong>di</strong>re quanto hanno speso le cooperative per fare questi due palazzoni e<br />

quanto sta spendendo lo IACP per fare i suoi due palazzoni; a questo punto, sicuramente ci saranno<br />

<strong>del</strong>le sorprese, perché non penso che gli IACP li abbiano fatti a costo inferiore <strong>di</strong> quello che ha fatto<br />

la cooperativa, anche se io sono profano <strong>di</strong> queste cose, tuttavia io penso che le strade, allora, invece<br />

<strong>di</strong> incidere ancora sul <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>l’esempio <strong>del</strong>lo IACP, che, a mio parere, facendo questi due<br />

paragoni a braccio, perché non ho la documentazione, quin<strong>di</strong> premetto questo, mi sembra <strong>di</strong> non<br />

essere stato conveniente, anche perché ad<strong>di</strong>rittura c’è stato un fallimento <strong>del</strong>la <strong>di</strong>tta che costruiva<br />

per IACP e questi sono stati i problemi. Poi l’ultima cosa che vedo nel documento e che penso che<br />

ci sia anche nel secondo documento, non so se è stato tolto, che <strong>di</strong>ce: “L’Amministrazione utilizzerà<br />

questi introiti per la realizzazione (inc.) <strong>del</strong>la città pubblica, per sostenere e sviluppare l’e<strong>di</strong>lizia<br />

sociale, per abbattere la situazione debitoria <strong>del</strong>l’Ente”. Allora qui <strong>di</strong>ciamo sempre, prima<br />

soffriamo, perché abbiamo i debiti, chiu<strong>di</strong>amo i bilanci, siamo in attivo e poi adesso ritroviamo e<br />

dobbiamo abbattere la situazione debitoria <strong>del</strong>l’Ente? Ma si può sapere a quanto ammonta questa<br />

situazione reale debitoria? Perché io, in effetti, ho chiesto la documentazione e dopo un mese che<br />

abbiamo chiuso il bilancio 2004, nessuno è stato in grado <strong>di</strong> darmi <strong>del</strong>le risposte sulle cose che io<br />

chiedevo, che qualsiasi azienda, anche la più piccola, che detiene una piccola contabilità, sa quanto<br />

incidono i vari centri <strong>di</strong> costo, quanto incide il personale, quanto incide il personale che viene preso<br />

in affitto, chiamiamolo così o part-time, oppure il personale <strong>del</strong>le cooperative, qui non si sa niente,<br />

perché mi hanno risposto – e questa è stata la risposta che ho avuto stamattina a forza d’insistenza –<br />

che è <strong>di</strong>fficile sapere come sono stati costruiti quei numeri. Ma ci ren<strong>di</strong>amo conto <strong>di</strong> cosa stiamo<br />

<strong>di</strong>cendo? Io, a questo punto, ho l’impressione che quei numeri qualcuno li abbia messi e li ha fatti<br />

portare, perché mi viene da pensare solo questo. Io mi auguro che non sia così, però…! O io ho<br />

detto che ci sono programmi che non funzionano, però se non funzionano, visto che queste cose le<br />

sto richiedendo almeno da cinque o sei anni, penso che sarebbe il momento, visto che abbiamo<br />

speso tantissimi sol<strong>di</strong>, per riorganizzare la macchina comunale, per riorganizzare tutto il sistema dei<br />

computer, dei software, <strong>di</strong>rei che, ad un certo punto, li abbiamo spesi, questi sol<strong>di</strong> e allora mi viene<br />

da pensare che li abbiamo spesi anche male, quin<strong>di</strong> riconfermo che non parteciperò alla votazione,<br />

perché, sinceramente, non mi sento nemmeno <strong>di</strong> dare un voto negativo a questo documento, a<br />

questo atto d’in<strong>di</strong>rizzo che è stato presentato dal Sindaco, perché a mio parere, sia tratta <strong>di</strong> un puro e<br />

semplice atto <strong>di</strong> compattezza <strong>del</strong>la maggioranza, per poter andare avanti con il percorso, che<br />

faticosamente sta andando, <strong>di</strong> questo Piano Regolatore. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Brazzini. Collega Pesaresi, prego.<br />

CONSIGLIERE – PESARESI MARCO (C.I.): Grazie, Presidente. Oggi il Consiglio comunale<br />

conclude l’iter amministrativo che fornisce al progettista incaricato alla redazione <strong>del</strong> PRG le<br />

in<strong>di</strong>cazioni politiche e programmatiche che lo guideranno nella definizione <strong>del</strong>la bozza <strong>del</strong> progetto<br />

<strong>di</strong> suolo, che dovrà essere presentata alla città entro la fine <strong>del</strong>l’anno in corso. In questi mesi,<br />

trascorsi dall’approvazione <strong>del</strong> Piano Idea ad oggi, il Sindaco, la Giunta e la maggioranza, sono stati<br />

impegnati in un intenso lavoro <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento <strong>del</strong>le tematiche che costituiscono l’asse portante<br />

per l’elaborazione <strong>del</strong> PRG. Questo percorso collegiale all’interno <strong>del</strong>la maggioranza è stato<br />

senz’altro molto positivo, in quanto ha permesso a tutte le forze politiche <strong>di</strong> apportare il proprio<br />

contributo alla <strong>di</strong>scussione, per arrivare ad una con<strong>di</strong>visione unanime <strong>del</strong> documento che oggi<br />

approviamo, evitando così il rischio <strong>di</strong> una lacerazione <strong>del</strong>la maggioranza che era stato corso<br />

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durante la <strong>di</strong>scussione per l’approvazione <strong>del</strong> Piano Idea. Questo percorso collegiale deve essere<br />

riconfermato e ulteriormente rafforzato già nella fase <strong>di</strong> elaborazione <strong>del</strong>la bozza <strong>del</strong> progetto <strong>di</strong><br />

suolo. I problemi veri per un PRG vengono quando si definiscono le localizzazioni urbanistiche e le<br />

destinazioni d’uso. Proprio per questo sarebbe necessaria la più ampia partecipazione <strong>del</strong>la città e la<br />

collegialità <strong>del</strong>le forze politiche <strong>di</strong> maggioranza, al fine <strong>di</strong> assicurare che le definizioni urbanistiche<br />

che si prevederanno siano coerenti e rispondenti agli orientamenti che oggi noi approviamo. Il<br />

Partito dei Comunisti Italiani, insieme ad altre forze politiche, alle circoscrizioni, nelle assemblee<br />

con la citta<strong>di</strong>nanza, ha espresso <strong>del</strong>le critiche nei confronti <strong>di</strong> alcuni contenuti fondamentali <strong>del</strong><br />

Piano Idea. La <strong>di</strong>scussione che ne è conseguita da parte <strong>del</strong>le forze politiche <strong>di</strong> maggioranza ha<br />

portato all’approvazione <strong>di</strong> due risoluzioni in Consiglio comunale, che apportano mo<strong>di</strong>fiche<br />

importanti alle previsioni al Piano Idea. Il fatto che il Sindaco abbia accolto molte osservazioni che<br />

sono state presentate anche da noi nel <strong>di</strong>battito politico è la testimonianza <strong>del</strong>la giustizia degli<br />

argomenti, che abbiamo portato, sempre tenendo presente ciò che per noi rappresenta le soluzioni<br />

migliori per la città, pure in un quadro <strong>di</strong> necessaria me<strong>di</strong>azione tra le forze politiche che governano<br />

<strong>Jesi</strong>. Il PDC voterà a favore <strong>del</strong>la risoluzione che è stata presentata dal Sindaco e sottolinea quali<br />

siano l’importanza e il ruolo propositivo svolto dal nostro partito, quale componente <strong>del</strong>la<br />

maggioranza, affinché fosse raggiunta una posizione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Pesaresi. Si è prenotato il<br />

collega Brunetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I.): Grazie, Presidente. Noi ora stiamo <strong>di</strong>scutendo un<br />

documento <strong>del</strong> Sindaco, al quale il Sindaco stesso ha contribuito in maniera importante, ma c’è stato<br />

anche, com’è stato già rilevato, il contributo <strong>del</strong>le forze politiche <strong>di</strong> maggioranza. Noi auspichiamo<br />

che nel successivo passaggio e per il successivo passaggio ci sia proprio la visibilità <strong>di</strong>retta <strong>del</strong>le<br />

forze politiche <strong>di</strong> maggioranza e <strong>del</strong> Sindaco, quin<strong>di</strong> auspichiamo risoluzioni, documenti, prese <strong>di</strong><br />

posizione <strong>del</strong>la maggioranza e <strong>del</strong> Sindaco, chiaramente per maggioranza inten<strong>di</strong>amo, a quel punto,<br />

situazioni e decisioni più stringenti, scelte più precise, auspichiamo con<strong>di</strong>vise, dando così la<br />

pienezza politica <strong>di</strong> un percorso che in questo momento ha raggiunto una fase importante, un<br />

percorso per gra<strong>di</strong>. Questa è una fase importante, ma non è quella definitiva. Com’è stato rilevato,<br />

questo documento è su una me<strong>di</strong>azione politica e su una me<strong>di</strong>azione politica ci si ritrova nel<br />

maggior numero possibile, quin<strong>di</strong> è chiaro che nei successivi atti che specificheranno alcune scelte<br />

ci dovrà essere un lavoro intenso e forte e produttivo <strong>del</strong>le forze politiche <strong>di</strong> maggioranza, ma noi<br />

auspichiamo anche la partecipazione, la con<strong>di</strong>visione, il contributo anche da parte <strong>del</strong>le forze<br />

politiche <strong>di</strong> opposizione nel momento <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione in Consiglio comunale. E venendo ad<br />

alcune particolarità, ad alcuni aspetti <strong>di</strong> questo documento, a nostro parere, esso ha una certa<br />

rilevanza ad una lettura, che più volte abbiamo già sottolineato qui, anche negli incontri <strong>di</strong><br />

maggioranza e in tante altre situazioni <strong>di</strong> pubblico ascolto e <strong>di</strong> pubblico <strong>di</strong>battito. Innanzitutto,<br />

faccio un breve passo in<strong>di</strong>etro. Parlavo <strong>di</strong> livelli istituzionali-politici, parlavo <strong>del</strong> Sindaco, <strong>del</strong><br />

Consiglio comunale, <strong>del</strong>le forze politiche <strong>di</strong> maggioranza, ma occorre <strong>di</strong>rlo - ed è estremamente<br />

importante – a nostro parere bisognerebbe anche dare una certa rilevanza al lavoro che è stato svolto<br />

da altri livelli istituzionali e in questo caso mi riferisco alle circoscrizioni. Le circoscrizioni hanno<br />

aperto anch’esse un ampio <strong>di</strong>battito nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> loro competenza, fornendo nei tempi e nei mo<strong>di</strong><br />

giusti un loro documento riassuntivo dei vari aspetti <strong>del</strong> Piano Idea e dando <strong>del</strong>le soluzioni che, a<br />

nostro parere, hanno una valenza non solo istituzionale, ma anche politica, proprio per la vicinanza,<br />

per la costanza con la quale le circoscrizioni hanno interloquito con i citta<strong>di</strong>ni. Ricor<strong>di</strong>amo pure che<br />

le circoscrizioni sono il livello istituzionale più vicino ai citta<strong>di</strong>ni, quin<strong>di</strong> io, anzi noi auspichiamo<br />

che nei successivi passaggi sia data una valenza politica significativa anche al <strong>di</strong>battito e al lavoro<br />

svolto dalle Circoscrizioni. Su questo documento non rileviamo traccia <strong>del</strong>l’importanza <strong>di</strong> questo<br />

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lavoro, quin<strong>di</strong> io inviterei tutti noi, il Sindaco, i partiti, il Consiglio comunale, a prendere in<br />

considerazione il lavoro <strong>del</strong>le Circoscrizioni. Lo si può con<strong>di</strong>videre o meno, <strong>di</strong> fatto però le<br />

Circoscrizioni hanno dato una loro interpretazione abbastanza esaustiva e completa circa la<br />

situazione in cui noi ci ritroviamo oggi.<br />

Dicevo, ci sono alcuni aspetti che sono particolari, per quanto riguarda il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>lo sport, la<br />

rivisitazione <strong>del</strong>le strutture sportive nella città, la previsione <strong>di</strong> altri impianti sportivi e quant’altro;<br />

va benissimo la rivisitazione degli impianti sportivi nella città, va benissimo tutto quanto, però è<br />

chiaro che non possiamo partire da un dato <strong>di</strong> fatto importante e significativo, che la zona sportiva<br />

<strong>di</strong> livello primario <strong>del</strong>la città è la zona <strong>del</strong> polisportivo Tabano, dove insistono palazzetto,<br />

polisportivo Car<strong>di</strong>naletti e pista <strong>di</strong> pattinaggio e dove, a nostro parere, dovrebbe anche insistere il<br />

nuovo impianto natatorio. Poi siamo <strong>di</strong>sponibili e aperti alla <strong>di</strong>scussione, il documento stesso lascia<br />

un ampio margine <strong>di</strong> riflessione, non poniamo <strong>di</strong>ktat, però è chiaro che lì ci troviamo <strong>di</strong> fronte ad<br />

una previsione già <strong>di</strong>segnata da precedenti Amministrazioni, che giustamente, a nostro parere,<br />

avevano identificato in quell’ambito, per tutta una serie <strong>di</strong> motivi, un centro sportivo polivalente <strong>di</strong><br />

una certa rilevanza. Oltretutto, il <strong>Comune</strong> è proprietario <strong>di</strong> due terzi <strong>del</strong>l’area, quin<strong>di</strong> facendo una<br />

trattativa con il privato o con strumenti tecnici oggi esistenti, che consentono <strong>di</strong> conciliare le<br />

esigenze anche dei proprietari e <strong>del</strong>l’interesse pubblico, quando andando in un altro ambito, per<br />

carità, lo esamineremo, ma ci sembra che sia abbastanza un po’ meno logico, quin<strong>di</strong> dovremmo<br />

procedere all’esproprio o utilizzare un’altra area <strong>di</strong> proprietà pubblica, che magari potrà essere<br />

destinata per altri fini. Pur essendo <strong>di</strong>sponibili alla <strong>di</strong>scussione, però noi insistiamo fortemente,<br />

affinché ve<strong>di</strong>amo tanti motivi logici per la costruzione <strong>del</strong>l’impianto natatorio in quell’ambito;<br />

oltretutto vorrei ricordare anche il fatto che – questo lo ricordo a me stesso, lo ricordo ai Consiglieri<br />

comunali, lo ricordo a tutti – che questa previsione è anche nell’attuale Piano <strong>del</strong>le Opere<br />

Pubbliche. Si può cambiare, però mi sembrava che, almeno in una certa fase, anche altri<br />

con<strong>di</strong>videssero questa nostra impostazione.<br />

Poi il palazzetto <strong>del</strong>la scherma. Alla scherma è stata data una risposta importante, era un atto<br />

dovuto; noi pensiamo e lo portiamo, francamente, come abbiamo già fatto e lo porteremo ancora,<br />

poi se ci convinceremo <strong>del</strong> contrario, lavoreremo e decideremo in questo senso, ma a tutt’oggi ci<br />

sembra, la previsione <strong>di</strong> un nuovo palazzetto <strong>del</strong>la scherma, abbastanza squilibrata, perché oggi<br />

costruire un palazzetto, giocoforza si deve costruirlo in maniera polifunzionale, quin<strong>di</strong> scherma,<br />

pallavolo, pallacanestro e quant’altro, perché questo consentirebbe un recupero <strong>del</strong>l’investimento<br />

anche a coloro che andranno a gestire l’impianto. In questo caso, pensiamo giustamente, vista la<br />

politica <strong>di</strong> gestione degli impianti attualmente in corso in questa città, politica positiva, che sarebbe<br />

<strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> Club Scherma <strong>Jesi</strong>, con il che il Club Scherma <strong>Jesi</strong> si caricherebbe <strong>di</strong> conti<br />

economici, che forse andrebbero al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la loro effettiva portata, quin<strong>di</strong> noi pensiamo – ma siamo<br />

<strong>di</strong>sposti a <strong>di</strong>scutere – che forse il palazzetto <strong>del</strong>la scherma attuale andrebbe ristrutturato, messo a<br />

norma e questo può essere sufficiente ed esaustivo per le necessità <strong>del</strong> Club Scherma. Oltretutto, si è<br />

pronunciato anche il Presidente, la stessa Vezzali, c’è un legame affettivo, c’è uno storico<br />

consolidato, tuttavia valuteremo. E questi sono dei motivi <strong>di</strong> riflessione che noi buttiamo là e sui<br />

quali siamo abbastanza convinti, però non vorremmo essere dogmatici.<br />

Per quanto riguarda la mobilità, noi l’altra volta nella <strong>di</strong>scussione sul Piano Idea abbiamo detto: che<br />

cosa si evinceva dall’atto che ci hanno sottoposto i tecnici <strong>del</strong> Politecnico <strong>di</strong> Milano dall’esame,<br />

dall’analisi <strong>del</strong>la situazione? Il fatto che se un citta<strong>di</strong>no o un gruppo <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong> residenti nella<br />

zona, interessati alla risoluzione <strong>del</strong> traffico a nord <strong>del</strong>la città, ci avessero chiesto se dopo questa<br />

<strong>del</strong>ibera, dopo quest’approvazione, noi saremmo in grado <strong>di</strong> confermarci al 100% che si darà<br />

risoluzione piena ai problemi <strong>di</strong> traffico in quella parte <strong>del</strong>la città con il famoso asse o bretella che<br />

<strong>di</strong>r si voglia, in tutta onestà noi avremmo risposto che sono stati fatti significativi passi in avanti ma<br />

la certezza definitiva, l’onestà intellettuale ci impone <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che non siamo in grado <strong>di</strong> darla. Ora,<br />

alla luce <strong>di</strong> questo documento, che sicuramente specifica e integra l’altro documento, potremmo <strong>di</strong>re<br />

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che sono stati fatti degli ulteriori passi in avanti, tuttavia ancora la risposta definitiva e decisiva non<br />

la ve<strong>di</strong>amo. Al “no” nella risposta oggi sostituiremo, sempre per onestà intellettuale, il “forse”, però<br />

siamo ottimisti e cerchiamo sempre <strong>di</strong> vedere il bicchiere mezzo pieno, anche perché – e qui faccio<br />

riferimento esplicito alla proposta <strong>del</strong>le circoscrizioni – intorno a questa famigerata bretella, si sono<br />

consumati dei fiumi d’inchiostro, <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorsi e <strong>di</strong> soluzioni e risoluzioni. Quin<strong>di</strong> ci vorrebbe un certo<br />

equilibrio, bisognerebbe recuperare anche un certo senso pratico.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Collega Brunetti, ti invito a concludere, per<br />

favore.<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I.): Sì, un attimo. Qualcuno ha parlato <strong>di</strong> tunnel, <strong>di</strong><br />

soluzioni avveniristiche: per carità, ci sta tutto, però il senso pratico impone <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che da vent’anni<br />

c’è una parte <strong>del</strong>la città, quella residenziale, che si rovescia tutta in un’altra parte <strong>del</strong>la città, nella<br />

zona industriale. Ora, le macchine, il traffico va dove va l’acqua, dove trova la via più semplice,<br />

perché in famiglia lavorano tutti, perché ci sono degli orari <strong>di</strong> lavoro, gli orari <strong>del</strong>le scuole, gli orari<br />

<strong>del</strong>le mense, gli orari degli uffici, quin<strong>di</strong> quella è una risposta, a nostro parere <strong>di</strong> storici. Noi<br />

auspichiamo che venga preso in considerazione anche il documento <strong>del</strong>le circoscrizioni, che<br />

giustamente con<strong>di</strong>vide una nostra impostazione <strong>di</strong> base, che è quella non <strong>di</strong> fermare la bretella a via<br />

Puccini, ma <strong>di</strong> prevederla fino al Murri, magari facendola per stralci e vedendo i problemi che poi<br />

sorgeranno. Quin<strong>di</strong> noi risponderemo a questo <strong>di</strong>scorso, forse. Tuttavia, intanto abbiamo contribuito<br />

alla <strong>di</strong>scussione sul documento e an<strong>di</strong>amo avanti, ripeto anche se a volte con <strong>di</strong>fficoltà, tuttavia<br />

comunque sempre pieni <strong>di</strong> ottimismo.<br />

Volevo concludere – se il Presidente me lo consente, visto che la <strong>di</strong>scussione è su un tema - <strong>di</strong>cendo<br />

due parole sulle politiche abitative: riconosciamo, in quello che è scritto nel documento, per quanto<br />

riguarda il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>le politiche abitative, che bisognerebbe dare certi tipi <strong>di</strong> risposte a certe<br />

nuove categorie sociali, giovani, anziani e quant’altro e ci va benissimo anche il <strong>di</strong>scorso<br />

<strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>lizia sociale. Del resto la nostra storia testimonia la nostra stessa funzione in questo senso,<br />

però vorremmo anche capire ed equilibrare meglio anche degli altri tipi <strong>di</strong> risposte. Ora, in<br />

precedenza, si rispondeva all’e<strong>di</strong>lizia sociale con <strong>del</strong>le aree espropriate dal <strong>Comune</strong> e messe a<br />

<strong>di</strong>sposizione, come l’e<strong>di</strong>lizia sociale, l’e<strong>di</strong>lizia cooperativa e l’e<strong>di</strong>lizia privata ha garantito un certo<br />

equilibrio a <strong>Jesi</strong>, anche una crescita bilanciata ed equilibrata. Presidente, chiudo. Auspichiamo<br />

anche che, oltre all’e<strong>di</strong>lizia sociale, ci sia in virtù <strong>di</strong> questo equilibrio anche una seria valutazione e<br />

una risposta esaustiva per quanto riguarda le esigenze <strong>di</strong> tipologia abitativa in senso globale, come<br />

la tanto conclamata e<strong>di</strong>lizia (inc.). Una traccia positiva nel documento c’è, quin<strong>di</strong> vigileremo a che<br />

questa non si perda e che magari, in un’ottica <strong>di</strong> equilibrio complessivo, si possa se non allargare,<br />

quanto meno comunque equilibrare, rispetto alle altre risposte. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Brunetti. Collega Sanchioni, prego.<br />

CONSIGLIERE – LEONARDO SANCHIONI (Forza Italia): Grazie, signor Presidente. Questo atto<br />

d’in<strong>di</strong>rizzo <strong>del</strong> Sindaco per il Progetto comunale <strong>del</strong> Suolo, per essere gentile, mi sembra che sia<br />

una sven<strong>di</strong>ta, un cartellone al ribasso. Noi abbiamo criticato spesso il Piano Idea, man mano che<br />

veniva elaborato attraverso i vari strumenti, però abbiamo anche detto che gli ingranaggi erano<br />

giusti. Noi abbiamo detto la sostanza <strong>del</strong>le menomazioni che erano visibili sui progetti che si<br />

andavano affermando, però avevamo anche l’illuminato parere <strong>del</strong>l’architetto Gabellini, che<br />

riusciva in qualche modo ad enfatizzare anche le menomazioni <strong>di</strong> questo Piano Idea. Invece con<br />

questo strumento, forse a mio avviso anche troppo conciso, ma senz’altro minimalista, il Sindaco in<br />

sostanza toglie anche le foglie <strong>di</strong> fico a questo Piano Idea e ci fa vedere proprio lo scheletro <strong>di</strong><br />

quello che quest’Amministrazione comunale alla fine vorrà portare a casa. Noi ci eravamo accorti <strong>di</strong><br />

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questo, ci eravamo accorti che non c’era niente sullo sviluppo, che non c’erano né aree per l’e<strong>di</strong>lizia<br />

residenziale me<strong>di</strong>o alta, né progetti <strong>di</strong> strade importanti, né progetti <strong>di</strong> monumenti, città nuova, città<br />

<strong>del</strong>lo sviluppo, città ricca. Non c’era, lo vedevamo. Però l’architetto Gabellini ce la indorava, la<br />

pillola, <strong>di</strong>cendoci che in fondo stavamo portando a casa un progetto che nasceva negli anni ‘60 e si<br />

stava sviluppando e su quella via e su quella strada noi stavamo completando certi percorsi nella<br />

prospettiva <strong>di</strong> migliorare nel futuro. Invece questo atto d’in<strong>di</strong>rizzo proprio fa a meno <strong>di</strong> tutto quello<br />

che ha detto l’architetto in positivo, fa strame <strong>di</strong> tutte le nostre volontà, <strong>di</strong> tutti i nostri consigli. Non<br />

si vergogna <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che non faremo niente per questa città, imbiancheremo, toglieremo qualche<br />

erbaccia, chiuderemo qualche casa, non ci saranno nuovi quartieri, non si vergogna <strong>di</strong> tutto questo.<br />

Se io volessi un attimo fare attenzione, riga per riga, potrei, per ogni riga, sottolineare quello che si<br />

era detto e quello che alla fine portiamo a casa. Per non essere sempre cattivo, <strong>di</strong>co che mi piace<br />

solo una cosa, cioè l’idea <strong>di</strong> fare una nuova Casa <strong>di</strong> Riposo vicino al Murri, nuova; è assolutamente<br />

assurdo il concetto che non si debba vendere la vecchia Casa <strong>di</strong> Riposo per fare quella nuova,<br />

perché qui ad<strong>di</strong>rittura si <strong>di</strong>ce che, per quanto riguarda la Casa <strong>di</strong> Riposo, se ne farà una<br />

possibilmente vicino al Murri e si terrà conto dei progetti che sono stati effettuati per la casa<br />

“Vittorio Emanuele II” per una qualche destinazione che potrà essere utile per la città, perché la casa<br />

“Vittorio Emanuele II”, sarà utile per la città solo e soltanto se sarà venduta; se saranno fatte <strong>del</strong>le<br />

abitazioni <strong>di</strong> pregio e il ricavato sarà destinato unicamente alla nuova Casa <strong>di</strong> Riposo. Questo è un<br />

sistema semplice, chiaro, lapalissiano. Invece no, anche lì si svicola: faremo la nuova Casa <strong>di</strong><br />

Riposo e non si sa quello che faremo <strong>di</strong> quella vecchia. Questo è un esempio, perché ho detto che<br />

l’aspetto positivo lo volevo sottolineare. Qui si <strong>di</strong>ce che andrebbero esaminati i punti d’inserzione<br />

tra il medesimo viale <strong>del</strong>la Vittoria e i pettini che scendono dalla parte alta <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, vera criticità per<br />

la fruibilità <strong>del</strong>lo stesso. Ma che cosa dobbiamo esaminare ancora? Quando abbiamo esaminato, che<br />

cosa faremo? Non lo vogliamo <strong>di</strong>re più? Come, non c’è più questo famoso viale <strong>del</strong>la Vittoria a<br />

quattro strade? Non c’è più il sottopassaggio verso Cavallotti? Allora, che cosa faremo se non tre<br />

rotonde? E questo solo e soltanto sulla più grande via <strong>del</strong> centro <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, ecco quello che si farà: si<br />

rimbiancherà; si toglieranno le erbacce e si faranno <strong>del</strong>le rotonde. Questo è la <strong>Jesi</strong> <strong>del</strong> futuro per i<br />

prossimi vent’anni; questa è la <strong>Jesi</strong> che si appresta ad ospitare, da 39.900, 45.000 abitanti; questa è<br />

la <strong>Jesi</strong> che non prevede nemmeno una zona <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia me<strong>di</strong>o-residenziale; questa è la <strong>Jesi</strong> che<br />

ancora va cercando <strong>di</strong> portare avanti le cosiddette case piccole, gli appartamenti piccoli. Eravamo in<br />

Commissione l’altro giorno e ci vergognavamo tutti, minoranza e maggioranza, <strong>del</strong> fatto che <strong>del</strong>le<br />

belle ville siano <strong>di</strong>ventate dei ghetti, che dei quartieri stiano per <strong>di</strong>ventare dei ghetti, perché le case<br />

più gran<strong>di</strong> saranno <strong>di</strong> 70 metri e si cercherà <strong>di</strong> favorire ancora le abitazioni cosiddette “sociali”. A<br />

<strong>Jesi</strong> mancano <strong>del</strong>le strade gran<strong>di</strong> e larghe, a <strong>Jesi</strong> mancano <strong>del</strong>le zone <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia me<strong>di</strong>o-alta, a <strong>Jesi</strong><br />

manca una viabilità seria. Non c’è niente <strong>di</strong> tutto questo.<br />

A proposito poi <strong>del</strong>l’asse e non l’asse, <strong>di</strong> quella strada che sarà tra via <strong>del</strong> Lavoro e via Puccini, ci si<br />

è vergognati <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che poi potrebbe proseguire fino al Murri, così com’era stato detto almeno venti<br />

volte. Lo stesso architetto Gabellini aveva detto che da lì poi avrebbero potuto proseguire fino al<br />

Murri nell’ottica <strong>di</strong> dare anche a quell’ospedale una viabilità decente. Non è stato messo, anzi si<br />

ripiega sulla nuova strada per l’ospedale. Vergogna! Noi, per andare al Murri, attraverseremo la città<br />

<strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> per le viette che non si riescono a trovare, quin<strong>di</strong> se il citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> non le riesce a trovare,<br />

figuriamoci quello <strong>di</strong> Cingoli, quello <strong>di</strong> Staffolo! Arriveremo all’ospedale Murri, facendo uno<br />

zigzag in mezzo ai palazzi costruiti sulla <strong>Jesi</strong> est, a sud. Questo è significativo, perché il nostro<br />

illustre concitta<strong>di</strong>no, già Assessore alla Sanità, Melappioni, nelle ultime sue manifestazioni<br />

pubbliche, come Assessore, ha can<strong>di</strong>damente ammesso che c’è il pericolo che l’ospedale <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong><br />

venga dequalificato. Certo che gli strumenti per dequalificarlo ce li abbiamo già in mano tutti. La<br />

strada non gliela facciamo, i 480 posti letto saranno 280, dei quali forse la metà serviranno per la<br />

riabilitazione, ma non abbiamo niente <strong>di</strong> sicuro per il secondo lotto. Eccola la città dei prossimi<br />

vent’anni e anche l’ospedale, che quello <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> era una risorsa, perché ci spen<strong>di</strong>amo 30 più 30<br />

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miliar<strong>di</strong> <strong>del</strong>le vecchie lire, quin<strong>di</strong> forse questa sarebbe la cifra più alta che si spende nella città <strong>di</strong><br />

<strong>Jesi</strong>. L’ospedale <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, grazie a queste idee larghe, a queste idee illuminate, sarà destinato ad essere<br />

come l’ospedale <strong>di</strong> Montecarotto, come l’ospedale <strong>di</strong> Filottrano, eccetera e non c’è da vergognarsi a<br />

<strong>di</strong>rlo, perché sono stato in ospedale e <strong>di</strong>co anche che i nostri me<strong>di</strong>ci, i nostri operatori sanitari ne<br />

sono all’altezza. Abbiamo sempre detto che l’ospedale <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> avrebbe dovuto essere un punto <strong>di</strong><br />

supporto, <strong>di</strong> aiuto e <strong>di</strong> coabitazione con l’ospedale <strong>di</strong> Torrette e invece con questo sistema noi lo<br />

togliamo letteralmente <strong>di</strong> mezzo dall’eccellenza, da quello che serve ai nostri citta<strong>di</strong>ni, ma non solo<br />

<strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, anche quelli <strong>di</strong> tutta la Vallesina. Da Fabriano a Torrette non ci sarà più un ospedale degno<br />

<strong>di</strong> questo nome, questo anche perché il cosiddetto Progetto comunale <strong>del</strong> Suolo non prevede una<br />

strada adeguata, anche perché questo cosiddetto Progetto comunale <strong>del</strong> Suolo non si riesce ad<br />

accordare né con Fabriano, né con Ancona, perché io non mi scordo <strong>di</strong> quanto è stato detto in<br />

quest’aula in altre circostanze, allorché si <strong>di</strong>sse che il vero asse sud è la superstrada. Il vero asse sud<br />

è la superstrada, ma a noi ce la devono ancora dare, la terza corsia, quin<strong>di</strong> protestate, dovete farvela<br />

dare, perché è il vostro asse sud, quin<strong>di</strong> ve la devono dare.<br />

Questo è tutto quello che noi avremo nel futuro: la protesta per avere la terza corsia <strong>del</strong>la nuova<br />

superstrada, l’asse sud incomincia da una parte, ma non si sa dove va a finire, l’asse nord, non si<br />

può parlare più <strong>di</strong> asse, ma parliamo anche <strong>di</strong> sola strada, che va a terminare in via Puccini. E si è<br />

detto che poi si vedrà se riusciremo a portarla all’ospedale Murri, ma non se ne parla. Per quanto<br />

riguarda il progetto <strong>del</strong>le nuove aree residenziali, si parla sempre e solo <strong>di</strong> rivisitazione <strong>del</strong> tessuto<br />

urbano, <strong>di</strong> riqualificazione, <strong>di</strong> rivedere, <strong>di</strong> terminare. Ma <strong>di</strong> terminare che cosa? Gli scempi, perché<br />

abbiamo detto che le vecchie ville sono state trasformate in appartamenti, dei quali 90 metri costano<br />

980 milioni e lo sapete tutti, 90 metri quadri <strong>di</strong> appartamento costano 980 milioni con la tavernetta o<br />

con la…<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Collega Sanchioni…<br />

CONSIGLIERE – LEONARDO SANCHIONI (Forza Italia): Qualche secondo. Questo è quello che<br />

stiamo per varare, cioè la continuità <strong>di</strong> queste meschinità. Ed è per questo che oggi sono<br />

sconcertato, perché io speravo che il Sindaco da una parte continuasse quel progetto, che se non<br />

altro, era più dovizioso <strong>di</strong> idee per il futuro, che avesse raccolto, come era stato detto più <strong>di</strong> una<br />

volta nelle circoscrizioni, le idee <strong>di</strong> tutti. Qui le idee <strong>di</strong> tutti non ci sono per niente, ma ci sono le<br />

solite sue idee, le solite idee che si stanno portando avanti da parte <strong>di</strong> questa maggioranza da quattro<br />

anni, nonostante che ci siano stati almeno <strong>di</strong>eci se non <strong>di</strong> più, manifestazioni pubbliche, nelle quali i<br />

militanti <strong>del</strong> partito che governa questa città, i vecchi Sindaci <strong>di</strong> questa città, i Senatori <strong>di</strong> questa<br />

città, erano contrari a questo Piano Idea. Non hanno tenuto conto <strong>di</strong> nessuna critica, nemmeno da<br />

parte dei saggi <strong>del</strong> loro partito. Si può forse andare avanti in questa maniera? Si può forse accettare<br />

una cosa <strong>del</strong> genere, che non tenga conto proprio <strong>di</strong> niente? Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Sanchioni. Collega Belluzzi.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI: Molto brevemente, avrei voluto intervenire per<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, ma visto che avevo premuto… Due cose fondamentali: è noto il mio modo <strong>di</strong><br />

ragionare o almeno è noto a me, insomma, adesso non so se a voi interessi, per quanto riguarda il<br />

percorso che è stato seguito, sia per quanto riguarda la fase iniziale, sia per quanto riguarda il Piano<br />

Idea. Ed è altrettanto noto quello che mi sarei aspettato da un Consiglio comunale e da<br />

un’Amministrazione comunale in una fase prodromica come questa, per la realizzazione <strong>di</strong> un<br />

nuovo Piano Regolatore Generale <strong>del</strong>la città, che, comunque sia, usando una frase ormai abusata,<br />

avrebbe dovuto <strong>del</strong>ineare gli orientamenti e i comportamenti <strong>di</strong> Amministrazioni comunali per i<br />

prossimi vent’anni, per quanto riguarda la gestione <strong>del</strong> suolo.<br />

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Mi trovo un po’ in imbarazzo, perché questo mi fa riflettere sul tempo che passa, ma mi sono riletto<br />

l’intervento che avevo fatto in occasione <strong>del</strong>l’approvazione <strong>del</strong> Piano Regolatore Secchi e <strong>di</strong>co che<br />

ho fatto una riflessione: nulla cambia sotto il sole. Qui ci troviamo nella stessa identica situazione.<br />

Da una genericità <strong>di</strong> idee fatte gestire e soprattutto fatte co<strong>di</strong>ficare da persone estranee alla nostra<br />

vita citta<strong>di</strong>na, noi abbiamo commesso degli errori, mi pare nell'84, venti anni fa, quando fu<br />

approvato un Piano Regolatore, che poi venne iniziato ad essere attuato sostanzialmente 11 o 12<br />

anni dopo, non ricordo esattamente. Poi ci siamo ritrovati <strong>di</strong> fronte ad un Piano Regolatore per il<br />

quale sono state fatte centinaia e centinaia <strong>di</strong> varianti al Piano Regolatore. Noi siamo ancora nella<br />

fase iniziale, ma se il bel giorno si vede dal mattino, a me sembra che quest’atto d’in<strong>di</strong>rizzo <strong>del</strong><br />

Sindaco per il Progetto comunale <strong>del</strong> Suolo, come i compiti che vengono allungati, quando sono<br />

ricopiati in bella, che quando vengono messi in bella vengono corretti da persone, che comunque<br />

sia, sanno correggere i compiti e sanno ben ri<strong>di</strong>segnare lo scritto, però la sostanza rimane sempre<br />

quella: il Piano Idea è la cosa più inutile che noi abbiamo o che approveremo in questi ultimi anni.<br />

Perché? Perché prima <strong>di</strong> tutto è un Piano che vuole e cerca <strong>di</strong> accontentare tutti, è inutile che ci<br />

nascon<strong>di</strong>amo le fibrillazioni, i nervosismi che ci sono stati in questa maggioranza per quanto<br />

riguarda il percorso che è stato seguito per il Piano Regolatore e quin<strong>di</strong> per adesso per il Piano Idea,<br />

si tratta <strong>di</strong> fibrillazioni che non mi preoccupano. In questa nostra città molte Giunte, molti partiti<br />

sono usciti dalla Giunta quando si parlava <strong>del</strong> Piano Regolatore, perché il Piano Regolatore è<br />

questo: è momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito, <strong>di</strong> tensione, ma anche <strong>di</strong> attenzione ai veri problemi <strong>del</strong>la città. A<br />

me sembra che già dagli aggettivi o dai verbi che utilizza il Sindaco nella sua prima parte, come<br />

“utilizzare al meglio le risorse esistenti”, questo lo <strong>di</strong>cono tutti, “particolare attenzione alle esigenze<br />

dei giovani e degli anziani”, “leggere l’attuale dotazione <strong>di</strong> standard”, noi stiamo leggendo bene<br />

l’attuale dotazione <strong>di</strong> standard che questa Amministrazione comunale non è in grado <strong>di</strong> sapere<br />

nemmeno quelli che sono i palazzi o gli immobili <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> quest’Amministrazione comunale,<br />

pensate come possiamo leggere l’attuale dotazione in standard quando tutto sommato, il livello<br />

partecipativo, sia sulla fase iniziale, sia sul Piano Idea, sono state fatte le riunioni, ma parliamoci<br />

chiaro: poco rapporto con il pubblico, poco rapporto con le Associazioni <strong>di</strong> categoria interessate,<br />

scarso coinvolgimento. Ma perché mai scarso coinvolgimento? Perché la gente non intende<br />

partecipare, quando si sa già dove l’Amministrazione comunale vuole arrivare con questo Piano<br />

Idea. Poi in quest’ultima fase ci abbiamo messo dentro tutto quanto: “Approcciare la riflessione<br />

partendo dalla visione <strong>di</strong> area vasta”, questo proprio è grande! Ma noi ci mettiamo dentro l’accesso<br />

al nuovo ospedale. Allora, io non so se siate stati – parecchi ci sono stati – all’inaugurazione <strong>del</strong><br />

nuovo ospedale: l’accesso al nuovo ospedale si può fare soltanto su una strada, che è quella davanti<br />

all’ospedale; quando ci siamo affacciati dall’ospedale, abbiamo visto che c’è una piccola strada non<br />

asfaltata e poi c’è una strada grande, che non so se <strong>di</strong>a su via Ugo La Malfa, non so che strada<br />

sia…no, scusate, quella all’altezza <strong>del</strong> nuovo Cuppari.<br />

L’accesso all’ospedale può essere solo quello. Noi possiamo <strong>di</strong>scutere, ragionarci, confrontarci, ma<br />

normalmente l’ingresso <strong>di</strong> casa è nel portone davanti e se l’ospedale l’ha già fatto e il progetto è<br />

stato approvato non da Belluzzi Gioacchino, ma è stato approvato da questa maggioranza,<br />

bisognerebbe aver saputo che la strada <strong>di</strong> accesso si fa davanti all’ingresso. Non ho mai visto fare le<br />

strade <strong>di</strong> accesso <strong>di</strong> <strong>di</strong>etro. Poi ci mettiamo l’asse via Para<strong>di</strong>so, la bretella <strong>del</strong> Verziere, ci<br />

metteremo cammin facendo l’asse nord, ci metteremo la Caserma dei Carabinieri, il Commissariato<br />

<strong>di</strong> Pubblica Sicurezza, quando mi pare che il Commissariato <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza, il Ministero<br />

degli Interni, ne abbiamo parlato all’ultima Commissione, ha risposto “picche” per quanto riguarda<br />

l’acquisto se non altro ai prezzi stabiliti dall’Amministrazione comunale, per quanto riguarda la<br />

cessione <strong>del</strong>l’area e parliamo <strong>di</strong> contratto <strong>di</strong> quartiere, che ci sta bene, che è una grande cosa, però<br />

ricor<strong>di</strong>amoci che i finanziamenti con i contratti <strong>di</strong> quartiere, chi li ha richiesti, sono stati concessi a<br />

tutti. Io non vorrei che i finanziamenti e i contratti <strong>di</strong> quartiere servissero per dare altri incarichi<br />

professionali a <strong>del</strong>le figure “ad alta professionalità”, che poi vengono utilizzati per altri progetti,<br />

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però su questo ci sarà pur modo <strong>di</strong> contendere, quando parleremo <strong>del</strong> riassetto organizzativo, mi<br />

pare a novembre. Zipaverde, per me da quando esiste il mondo industriale e noi ne abbiamo un<br />

bell’esempio, tanto per essere chiari, la zona industriale che va…non ricordo come si chiama la via,<br />

ma che va da via don Battistoni, dove sta adesso, mi sembra, la Banca Popolare <strong>di</strong> Ancona, fino a<br />

via Fontedamo, è una bella zona industriale: armoniosa, larga, con vasti spazi.<br />

Già ho la sensazione che Zipa Tre possa creare qualche problema, anche se non è tra le peggiori<br />

zone industriali, ma bisogna pur che quest’Amministrazione comunale faccia una riflessione su<br />

quello che vuole fare <strong>di</strong> Zipa Quattro, debba pur affrontarla. Come credo che il livello <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong><br />

un piano dovrebbe essere il preparativo per un nuovo Piano Regolatore, quin<strong>di</strong> qualche<br />

considerazione e qualche riflessione dovrebbe pur farla su una grande fonte <strong>di</strong> ricchezza che è per le<br />

Amministrazioni comunali lungimiranti, che è la gestione <strong>del</strong>le aree.<br />

In questo foglio è assente questo principio, che è stato fatto proprio da tutte le Amministrazioni<br />

comunali efficienti. Io, per motivi <strong>di</strong> famiglia – e l’ho detto più volte – frequento l’Emilia-<br />

Romagna: in tutti i Comuni, bianchi, ver<strong>di</strong>, gialli e rossi, esiste la gestione <strong>del</strong>le aree da parte<br />

<strong>del</strong>l’Ente comunale. A <strong>Jesi</strong> questa figura non è considerata, io non ho capito il perché. Noi<br />

pren<strong>di</strong>amo tutti i <strong>di</strong>rigenti dalla rossa Emilia-Romagna, ma non pren<strong>di</strong>amo quello che <strong>di</strong> positivo<br />

fanno bene, nell’Emilia-Romagna e questa mi sembra una cosa strana. L’Amministrazione<br />

comunale utilizzerà questi introiti per la valorizzazione <strong>del</strong>la città pubblica, per sostenere e<br />

sviluppare l’e<strong>di</strong>lizia sociale e per abbattere la situazione debitoria e l’Ente. Sono tre principi che<br />

contrastano l’uno con l’altro, ma allora io mi chiedo come fa quest’Amministrazione comunale a<br />

farli coesistere in un Piano Idea e come fa quest’Amministrazione comunale poi a trasformarli in<br />

pratica su un Piano Regolatore.<br />

L’e<strong>di</strong>lizia sociale; qui va detto in termini estremamente chiari, che, visti e considerati gli attuali<br />

livelli <strong>di</strong> tasso, visto e considerato il sostanzialmente abbandono, anche da parte <strong>del</strong>la Regione c’è<br />

una qualche iniziativa recentemente, ma questo è marginale, ripeto, rispetto a quello che veniva<br />

fatto vent’anni fa. Oggi l’e<strong>di</strong>lizia sociale, che sarebbe - e che deve essere - una casa a basso costo, a<br />

<strong>di</strong>sposizione dei meno abbienti, leggi cooperative, leggi IACP, eccetera, la si realizza soltanto<br />

incidendo sul costo <strong>del</strong>l’area. Oggi noi abbiamo costi d’interesse che siano impensabili. Quando la<br />

Regione Marche faceva il Piano Case e dava il contribuito <strong>del</strong> 7% per l’abbattimento degli interessi<br />

sulla prima casa, oggi noi navighiamo a livello <strong>di</strong> concorrenza bancaria su dei tassi che vanno dal<br />

3,20 al 3,70%, parlo <strong>di</strong> tassi variabili. Quin<strong>di</strong> il problema <strong>del</strong>la casa a basso costo attiene soltanto<br />

all’elevata incidenza <strong>del</strong> costo <strong>del</strong>le aree o alla non gestione <strong>del</strong>le aree che sono state fatte dal<br />

<strong>Comune</strong>. Io quello che ho sempre sognato è che in una città come <strong>Jesi</strong>, che debba fare io il<br />

Difensore <strong>del</strong> movimento cooperativo mi pare una cosa strana e interverrò poi su un altro punto, sul<br />

rinnovo <strong>del</strong>la convenzione con il Consorzio Nazionale Servizi per quanto riguarda l’unica <strong>del</strong>ibera<br />

che forse voteremo per quanto riguarda le ratifiche. Insomma oggi io sogno la cooperativa <strong>di</strong> nove<br />

persone, magari <strong>di</strong> nove Consiglieri comunali, che si costituisce, le viene assegnata l’area dal<br />

<strong>Comune</strong>, fanno la casa, sciolgono la cooperativa e noi rimaniamo, ci ve<strong>di</strong>amo soltanto all’interno<br />

<strong>del</strong>le riunioni <strong>di</strong> condominio. L’Amministrazione comunale deve fare uno sforzo per ritornare allo<br />

spirito iniziale <strong>del</strong>la solidarietà e <strong>del</strong>la sussi<strong>di</strong>arietà, per quanto riguarda il costo <strong>del</strong>l’abitazione,<br />

quin<strong>di</strong> non potremmo più usare i vecchi meto<strong>di</strong> che sono stati ormai superati, sia dalle logiche <strong>di</strong><br />

mercato, sia anche da una <strong>di</strong>versa attenzione <strong>del</strong>le forze politiche e, in modo particolare, quelle <strong>di</strong><br />

sinistra, che su questi argomenti hanno fatto negli anni ‘70-’80 un cavallo <strong>di</strong> battaglia.<br />

Ecco, questo atto d’in<strong>di</strong>rizzo, caro Sindaco, io apprezzo la tua buona volontà, apprezzo la tua<br />

generosità, apprezzo i tuoi sforzi, ma non serve proprio a niente! È come il Piano <strong>del</strong>le Opere<br />

Pubbliche, alla fine lo realizziamo al 7,56%. Questo Piano <strong>del</strong>le Idee è una somma <strong>di</strong> concetti che,<br />

per come vengono affrontati, non <strong>di</strong>ventano più attuabili, non <strong>di</strong>ventano né attuabili, né realizzabili.<br />

Noi voteremo contro quest’atto d’in<strong>di</strong>rizzo, come voteremo contro – se non ci saranno dei segnali<br />

consistenti da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale - riprendendo alcuni concetti che ho<br />

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sviluppato, noi voteremo contro anche al Piano Idea. Ve<strong>di</strong>, tu, Sindaco, recentemente, hai fatto una<br />

<strong>di</strong>chiarazione alla stampa…<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Belluzzi…<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI: Ho terminato, scusa, Presidente. Hai fatto una<br />

<strong>di</strong>chiarazione alla stampa <strong>di</strong> tre o quattro giorni fa relativamente alla situazione economica<br />

complessiva e hai detto – non le hai prese da me perché senz’altro non ascolti i miei interventi –<br />

alcune cose che avevo detto in occasione <strong>del</strong> bilancio consuntivo, quando ci deve essere un grande<br />

forzo per fare network tra noi, gli Enti, le banche e le fondazioni, e a me ha fatto piacere che tu hai<br />

ripetuto in un altro contesto, che era mi pare l’inaugurazione <strong>del</strong>la ZIPA, hai ripetuto questi<br />

concetti. Quello che deve fare il <strong>Comune</strong> è stabilire una serie <strong>di</strong> costi e opportunità <strong>di</strong> quello che<br />

comporta questo o quel progetto. Cioè a me sta bene la ZIPA, sta bene il nuovo centro ZIPA, non ho<br />

potuto partecipare all’inaugurazione perché avevo altri impegni, sta bene tutto, sono stato vicino per<br />

altri motivi all’asilo nido che è stato realizzato, quin<strong>di</strong> ho partecipato per altri motivi a quelle<br />

riunioni, però dobbiamo incominciare a fare una riflessione: per realizzare un’opera <strong>di</strong> 20 milioni <strong>di</strong><br />

euro, mi pare che era citato o 20 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> vecchie lire, non so cosa costa il nuovo centro ZIPA,<br />

quanto ci costa mantenere in pie<strong>di</strong> una struttura per? È necessario che il <strong>Comune</strong>, quando affronta<br />

questi problemi, incominci a fare una riflessione seria su quello che comporta, sui costi che<br />

comporta mantenere certe strutture, se è giusto o non è giusto dare certi incarichi professionali<br />

quando poi man<strong>di</strong>amo avanti le <strong>del</strong>ibere a scatola vuota in cui <strong>di</strong>amo incarichi ad altre persone per<br />

fare l’alienazione quando abbiamo atti <strong>di</strong> incarico professionale per fare certe cose.<br />

Io gra<strong>di</strong>rei che noi su questi costi e su opportunità <strong>del</strong>le iniziative <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale<br />

ci confrontassimo seriamente, facendovi capire che vorremmo fare un’opposizione seria, costruttiva<br />

e che non votiamo “no” a scatola chiusa. Ma se voi ci mettete in grado – e ho concluso – <strong>di</strong> essere<br />

infilzati tutte le volte come dei polli allo spiedo, beh cari amici, credo che dovrete cambiare il vostro<br />

atteggiamento nel rapportarvi con questa opposizione. Per questo voteremo contro questo atto<br />

d’in<strong>di</strong>rizzo.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Belluzzi. Collega Curzi.<br />

CONSIGLIERE – RUDI CURZI (R.E. Lista <strong>di</strong> Pietro): Grazie, Presidente. Non sarò così<br />

catastrofico, ma un po’ critico magari sì, però non catastrofico. Con questo atto an<strong>di</strong>amo a<br />

completare una parte <strong>del</strong> percorso <strong>del</strong> nuovo Piano Regolatore, ovvero quello che è il Piano Idea.<br />

Rileviamo che dalle tavole <strong>del</strong> Piano Idea che sono allegate alla risoluzione <strong>del</strong> Sindaco che è stata<br />

votata il 25 marzo scorso, negli approfon<strong>di</strong>menti che sono allegati a questa pratica sono stati fatti<br />

dei passi avanti nelle questioni che erano state enunciate prima dal Sindaco circa la città pubblica, la<br />

mobilità e le politiche abitative. Ci rammarichiamo comunque sia, <strong>del</strong> fatto che alla vigilia <strong>del</strong>la<br />

stesura <strong>del</strong>la bozza <strong>del</strong> Piano Comunale <strong>del</strong> Suolo, ancora scriviamo nel documento che dovremmo<br />

fare <strong>del</strong>le riflessioni e degli approfon<strong>di</strong>menti su <strong>di</strong>verse questioni che sono ancora un po’ nebulose,<br />

una su tutte il sistema <strong>di</strong> perequazione che andremo ad applicare a questo nuovo Piano Regolatore.<br />

A nostro parere questi chiarimenti sarebbe stato opportuno se già fossero stati fatti, quin<strong>di</strong><br />

pren<strong>di</strong>amo atto <strong>del</strong> fatto che stiamo facendo un ulteriore passo in avanti <strong>di</strong> quel percorso che<br />

dovrebbe terminare nell’approvazione <strong>del</strong> Piano comunale <strong>del</strong> Suolo prima e <strong>del</strong> Piano Regolatore<br />

poi. Dico che dovrebbe, poiché il nostro impegno, credo così come il lavoro <strong>di</strong> tutti, sia in questo<br />

senso, ma come <strong>di</strong>cevo prima, non essendoci ancora chiarezza totale su alcune questioni,<br />

rinnoviamo sì, con il nostro voto favorevole, oggi, l’adesione al lavoro intrapreso e ci riserveremo,<br />

comunque sia, <strong>di</strong> dare un giu<strong>di</strong>zio compiuto sul lavoro che è stato fatto, quando avremo il quadro<br />

completo e quando inizieremo a confrontarci su quelle tavole con tracciati <strong>di</strong> strade definitivi, con<br />

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l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> nuove aree destinate ad impianti sportivi e con altre destinazioni definitive e<br />

quando avremo <strong>del</strong>le zonizzazioni con residenzialità che attribuiscono degli effettivi <strong>di</strong>ritti<br />

e<strong>di</strong>ficatori. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Curzi. Collega Bucci, prego.<br />

CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (R.C.): Grazie Presidente. Innanzitutto, una battuta rispetto al<br />

collega Belluzzi, che ha fatto un intervento da 17,5 minuti, proprio per <strong>di</strong>re che, per lo meno io, ora,<br />

Consigliere <strong>del</strong>la maggioranza, devo cambiare atteggiamento e lo sto cambiando, per cui farò un<br />

intervento molto breve, per recuperare il tempo che il consigliere Belluzzi, rispetto a quello <strong>di</strong><br />

Regolamento, ha utilizzato…<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI: (Intervento fuori microfono).<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Per favore, Belluzzi!<br />

CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (R.C.): No, <strong>di</strong> barzellette ne abbiamo sentite già tante!<br />

Adesso, passando al tema in <strong>di</strong>scussione, l’atto d’in<strong>di</strong>rizzo, come qualcuno ha detto, completa<br />

questa prima parte <strong>del</strong> percorso, per la costruzione <strong>del</strong> Piano Regolatore. È un percorso che, a nostro<br />

parere, è pieno <strong>di</strong> strategie, <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong> sviluppo per questa città, <strong>di</strong><br />

miglioramento <strong>di</strong> qualità <strong>del</strong>la vita, eccetera. Non è stata, come <strong>di</strong>ceva il collega Sanchioni, una<br />

sven<strong>di</strong>ta al ribasso e non è stata neanche una meschinità, perché sinceramente se pensassi che in<br />

questo Consiglio si votano, si <strong>di</strong>scutono meschinità, sinceramente a quel punto penserei io non <strong>di</strong><br />

investire bene il mio tempo. E su questo forse anche un invito all’eleganza, alla moderazione dei<br />

termini forse non sarebbe neppure, rispetto a chi lavora, a chi <strong>di</strong>scute su queste cose, a chi si<br />

impegna in queste cose, inopportuno.<br />

Per tornare al tema, noi siamo convinti appunto <strong>del</strong> fatto che questi tre settori strategici <strong>del</strong>la città<br />

pubblica, <strong>del</strong>la mobilità e <strong>del</strong>le politiche abitative, siano stati, con questo documento,<br />

adeguatamente sviluppati e declinati, tanto da consentire ai redattori <strong>del</strong> progetto <strong>di</strong> suolo <strong>di</strong> fare<br />

bene il proprio lavoro, rispetto al mandato che questa maggioranza ha dato e in questo <strong>di</strong>ssento dal<br />

collega Curzi, perché in questo a mio parere, il quadro è abbastanza completo e le cose per lo meno<br />

che a noi interessano sono quelle <strong>del</strong>la città pubblica, quelle dei bisogni per i giovani e gli anziani,<br />

le strutture per lo sport non agonistico, per l’aggregazione, per la mobilità lenta. Tutte queste cose ci<br />

sono e ci sono ben chiare in questo documento e in questo sì, effettivamente, che mi associo al<br />

collega Curzi, controlleremo, verificheremo e vigileremo che queste cose siano effettivamente il<br />

mandato finale, quello che verrà fuori dal Progetto comunale <strong>del</strong> Suolo. Quin<strong>di</strong> le idee generali sono<br />

state adeguatamente approfon<strong>di</strong>te, le idee politiche che questa maggioranza ha <strong>di</strong> questa città sono<br />

state adeguatamente approfon<strong>di</strong>te e definite e questo, a mio parere, consentirà <strong>di</strong> realizzare un<br />

ottimo Piano Regolatore, un ottimo progetto <strong>di</strong> suolo, che consentirà a questa città <strong>di</strong> uscire da quel<br />

provincialismo, che spesso caratterizza il nostro <strong>di</strong>battito, che è un <strong>di</strong>battito che è stato fatto sulle<br />

piccole cose: i palazzetti, i piccoli interventi, la villetta lì, le altre cose e ragionare, invece, <strong>di</strong><br />

orizzonti strategici <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci-quin<strong>di</strong>ci anni, che sono quelli che devono caratterizzare un Piano<br />

Regolatore. Rimanendo nella promessa che avevo fatto, <strong>di</strong> cedere una parte <strong>del</strong> mio tempo a quello<br />

già utilizzato dal consigliere Belluzzi, chiudo qui il mio intervento.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Buzzi. Collega Meloni,<br />

prego.<br />

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CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Anch’io farò penso la stessa cosa, spero,<br />

mi auguro. Questo atto d’in<strong>di</strong>rizzo, questo momento politico che il Consiglio comunale sta vivendo<br />

non era previsto all’inizio <strong>del</strong> percorso, rispetto alla variante generale <strong>del</strong> PRG. Non era previsto,<br />

ma quando noi abbiamo votato, nel marzo scorso il Piano Idea, il Consiglio comunale ha chiesto e<br />

ha chiesto e il Sindaco ha fatto bene ad accogliere questo mandato, quest’ulteriore impegno ad<br />

approfon<strong>di</strong>re le idee, ad approfon<strong>di</strong>re le questioni riguardanti che cosa? Riguardanti i veri problemi<br />

<strong>del</strong>la città. Forse che la mobilità, forse che la città pubblica e le politiche abitative non sono<br />

problemi concreti <strong>del</strong>la città? Allora, quello che nel Piano Idea sembrava ancora rimanere al piano<br />

<strong>del</strong>le idee, ma tra parentesi <strong>di</strong>co che il bravo romanziere francese Daniel Pennac ha detto – ce lo<br />

dovremo ricordare bene, amato collega Belluzzi – che niente è più concreto <strong>di</strong> una buona idea. Si<br />

tratta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> mettere in campo <strong>del</strong>le idee, certamente non insane, certamente non <strong>di</strong> basso profilo<br />

ma <strong>di</strong> qualità. Allora <strong>di</strong>co che con questo ulteriore atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo si sono fatte riflessioni,<br />

approfon<strong>di</strong>menti, coinvolgimenti per arrivare non a quello che alcuni Consiglieri <strong>del</strong>l’opposizione<br />

più o meno bene, qualcuno un po’ meglio, ha contrabbandato come fumo. Direi che, invece, c’è un<br />

ulteriore sforzo <strong>di</strong> concretezza, un ulteriore sforzo d’in<strong>di</strong>care quelle piste e quei percorsi sui quali<br />

dovremmo fare maggiore attenzione, proprio perché la città ce lo richiede e sono queste le tre che ho<br />

appena in<strong>di</strong>viduato. Abbiamo avuto la possibilità tutti <strong>di</strong> avere una maggiore e approfon<strong>di</strong>ta<br />

conoscenza <strong>di</strong> dati che non tutti conoscevamo; la conoscenza dei dati ci permette <strong>di</strong> dare in<strong>di</strong>rizzi<br />

politici più oculati e più concreti. L’altro, Gioacchino, hai detto bene, la gestione <strong>del</strong> territorio e<br />

credo che altrettanto bene tu abbia letto qual è l’in<strong>di</strong>cazione chiara, non fumosa, <strong>del</strong>la politica <strong>del</strong>la<br />

perequazione, che quest’Amministrazione, nel percorso <strong>del</strong>la variante generale, pone in campo in<br />

maniera molto chiara e molto trasparente.<br />

La politica <strong>del</strong>la perequazione sarà quella che regolerà la regione <strong>del</strong> territorio, la gestione <strong>del</strong>le<br />

aree, nell’in<strong>di</strong>rizzo che proprio in parte tu stesso, Gioacchino, <strong>di</strong>cevi prima. Per quanto riguarda<br />

ulteriori riflessioni, accenni che in questo ulteriore documento il Sindaco rimanda ad altre<br />

riflessioni, io vorrei <strong>di</strong>re al collega Curzi: è vero, è vero che ci sono questi accenni, ma io sono<br />

molto convinta che più riflettiamo e più approfon<strong>di</strong>amo in questa sede e meno avremo bisogno <strong>di</strong><br />

fare le cento e cinquanta varianti <strong>del</strong>le quali parlava Gioacchino prima. Quin<strong>di</strong> ragioniamo e<br />

approfon<strong>di</strong>amo, prima per consegnare gli in<strong>di</strong>rizzi politici a chi re<strong>di</strong>gerà il Piano <strong>del</strong> Suolo, affinché<br />

<strong>di</strong>ano le risposte alla città che essa aspetta.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Meloni. Dunque, collega<br />

Aguzzi, prego.<br />

CONSIGLIERE – BRUNA AGUZZI (D.S.): Grazie, Presidente. Con questo atto d’in<strong>di</strong>rizzo, che il<br />

voto <strong>del</strong> Consiglio comunale <strong>di</strong> questa sera rende politicamente più forte, compiamo un ulteriore<br />

passo verso l’approvazione <strong>di</strong> uno strumento, quello <strong>del</strong> Piano Regolatore, fondamentale per la città<br />

dei prossimi anni. Ringraziamo innanzitutto l’architetto Gabellini e il gruppo <strong>del</strong> Politecnico <strong>di</strong><br />

Milano per l’efficace, puntuale e interessante stu<strong>di</strong>o e anche per il livello degli approfon<strong>di</strong>menti<br />

successivi. Ringraziamo anche in particolare i citta<strong>di</strong>ni, le Associazioni, le categorie e ancora in<br />

particolare le circoscrizioni, perché l'estensione e il livello <strong>di</strong> partecipazione attivato, che è cresciuto<br />

significativamente durante il cammino, sono a nostro avviso <strong>del</strong>le garanzie per pervenire, anche<br />

attraverso un attento e accurato Piano <strong>del</strong> Suolo, a <strong>del</strong>le soluzioni con<strong>di</strong>vise, convincenti ed<br />

equilibrate.<br />

L’idea e il progetto <strong>di</strong> città che emergono dallo stu<strong>di</strong>o sono interessanti e convincenti: c’è<br />

l’attenzione a garantire migliori livelli <strong>di</strong> qualità <strong>del</strong>la vita citta<strong>di</strong>na, attraverso il recupero e il<br />

potenziamento <strong>del</strong>la città pubblica, la rivisitazione <strong>di</strong> una mobilità che intrecci e tenga conto <strong>di</strong> più<br />

aspetti – le strade, il trasporto pubblico, la mobilità lenta - l’attenzione a dare <strong>del</strong>le risposte <strong>di</strong>ffuse<br />

ed efficaci a dei bisogni abitativi <strong>di</strong>fferenziati: l’e<strong>di</strong>lizia sociale e l’e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> pregio. Ora, occorrerà<br />

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operare celermente con il Piano <strong>del</strong> Suolo con scelte e strumenti efficaci e coerenti che permettano<br />

d’intervenire per esempio su uno dei problemi fondamentali, quale i costi <strong>del</strong>le aree, con gli<br />

strumenti tecnici e politici <strong>del</strong>la perequazione. Ci sembra importante che con questi in<strong>di</strong>rizzi sia<br />

confermato il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> una città che mantiene il proprio profilo. Non vogliamo una città<br />

“ingessata”, fossilizzata, ma una città aperta all’innovazione, anche architettonica ed e<strong>di</strong>lizia, che<br />

però mantenga e rafforzi le sue caratteristiche <strong>di</strong> città composta e integrata. Dobbiamo mantenere<br />

questo profilo, evitando <strong>di</strong>spersioni, consumo eccessivo <strong>del</strong> suolo, proliferazioni e<strong>di</strong>lizie<br />

in<strong>di</strong>scriminate, rispettando e aumentando gli standard che sono effettivamente fruibili, integrando e<br />

connettendo le <strong>di</strong>verse funzioni e le <strong>di</strong>verse parti <strong>del</strong>la città. Grazie per l’attenzione.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Aguzzi. Io non ho altri<br />

interventi, quin<strong>di</strong> do la parola al Sindaco per considerazioni finali, rispetto al documento. Prego,<br />

Sindaco.<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Sì, <strong>di</strong>rei <strong>del</strong>le considerazioni, rispetto al <strong>di</strong>battito. Io credo<br />

che sia forse opportuno riprendere alcune considerazioni che in quest’aula ho fatto nelle varie<br />

occasioni in cui c’è stato modo e bisogno <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> pratiche che riguardavano questo percorso<br />

che ci dovrà portare alla variante generale al Piano Regolatore e anche sulla base <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong><br />

sollecitazioni che arrivavano dallo stesso Consiglio comunale. Parto da quello che è stato il<br />

ragionamento, rispetto al ruolo <strong>del</strong>la politica e al ruolo dei tecnici. Su questa cosa si è <strong>di</strong>scusso<br />

molto, a mio parere, a volte anche con accenti un po’ impropri, nel senso <strong>di</strong> <strong>di</strong>re – e questo lo <strong>di</strong>co<br />

perché la critica più forte rispetto a questo veniva proprio dall’opposizione – che noi siamo in balìa<br />

dei tecnici. Ora, io vorrei solo ricordare che da settembre <strong>del</strong> 2003 ad oggi credo che questa è la<br />

terza volta formalmente che <strong>di</strong>scutiamo nel Consiglio comunale <strong>del</strong> Piano Idea e <strong>del</strong>la variante<br />

generale al Piano Regolatore nei suoi vari passaggi, è il terzo documento o atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo che il<br />

Consiglio comunale dà ai tecnici, definendo quelle che sono le priorità, le peculiarità, le attenzioni,<br />

le necessità <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento, le necessità <strong>di</strong> valutazione che <strong>di</strong>amo ai tecnici, credo quin<strong>di</strong> che<br />

da questo punto <strong>di</strong> vista tutto si possa <strong>di</strong>re, tranne che la politica nelle sue varie espressioni, dalla<br />

fase <strong>del</strong> Piano Strategico al rapporto, alle riunioni, alle assemblee, ai confronti fatti con i citta<strong>di</strong>ni,<br />

alle riunioni <strong>del</strong>le varie Commissioni, agli atti fatti, votati in Consiglio comunale, tutto si possa <strong>di</strong>re,<br />

meno che la politica non stia dando il suo contributo forte e la sua impronta forte ad un nuovo Piano<br />

Regolatore! Certo credo che sia anche altrettanto evidente il fatto che da questo confronto la<br />

minoranza, l’opposizione siano chiamate fuori, perché ho avuto anche modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re altre volte, che<br />

ogni volta che <strong>di</strong>scutiamo <strong>di</strong> queste cose in Consiglio comunale il confronto è impari, perché<br />

avviene tra una serie <strong>di</strong> proposte, una serie <strong>di</strong> progetti, una serie <strong>di</strong> idee, una serie <strong>di</strong> considerazioni.<br />

Se non sbaglio da settembre <strong>del</strong> 2003 ad oggi non è arrivata una proposta se non un insieme <strong>di</strong><br />

critiche legittime, ma non una proposta, tranne l’annuncio – rispetto al quale stiamo ancora<br />

aspettando e speriamo che per il Piano comunale <strong>del</strong> Suolo arrivi – <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o commissionato<br />

dalle forze <strong>di</strong> opposizione a dei tecnici che avrebbero dovuto presentare una sorta <strong>di</strong> contropiano<br />

regolatore, ma questo ad oggi ancora non è, quin<strong>di</strong> io credo che sia ingeneroso <strong>di</strong>re che il Sindaco<br />

ascolta solo le proprie idee. Il Sindaco ascolta le proprie idee, quelle dei citta<strong>di</strong>ni, quelle <strong>del</strong>la<br />

maggioranza a cui i citta<strong>di</strong>ni hanno dato l’onere e l’onore <strong>di</strong> governare questa città e ascolterebbe<br />

anche le proposte che arriverebbero o potrebbero arrivare dall’opposizione, quando queste arrivano.<br />

Purtroppo così non è. Detto questo, io credo che su alcune questioni sarebbe bene ritornare, anche<br />

perché, a prescindere dalle considerazioni che ho fatto adesso, mi sembra che ci sia stata anche una<br />

certa superficialità nella lettura degli stessi documenti, perché io credo che sia possibile e sia<br />

legittimo e doveroso <strong>di</strong>re da parte <strong>di</strong> chi non con<strong>di</strong>vide determinate scelte o impostazioni, che non<br />

sia giusto e corretto <strong>di</strong>re che non ci sono ipotesi, non ci sono proposte, non ci sono idee e non ci<br />

sono <strong>del</strong>le in<strong>di</strong>cazioni nei documenti che noi votiamo. Perché credo che così non è, perché non è<br />

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vero che non c’è un’in<strong>di</strong>cazione, rispetto a che fine farà la vecchia Casa <strong>di</strong> Riposo. Forse ci siamo<br />

<strong>di</strong>menticati che circa un anno fa quest’Amministrazione, contrariamente forse anche in qualche<br />

modo ironicamente considerata, perché faceva dei concorsi <strong>di</strong> idee, quando ve<strong>di</strong>amo che non più in<br />

là <strong>di</strong> 30 chilometri c’è una richiesta forte da parte anche dei professionisti e anche <strong>del</strong>la città, penso<br />

ad Ancona, rispetto alla quale si critica la carenza <strong>di</strong> coraggio anche nell’affrontare <strong>del</strong>le soluzioni<br />

nuove, <strong>del</strong>le soluzioni che potrebbero venire anche da confronti <strong>di</strong> idee, in questa città al momento<br />

noi stiamo facendo, anzi abbiamo fatto ed è in corso <strong>di</strong> realizzazione, <strong>di</strong> definizione circa tre<br />

concorsi <strong>di</strong> idee <strong>di</strong> progettazione. Uno ha riguardato proprio la destinazione futura <strong>del</strong>la vecchia<br />

Casa <strong>di</strong> Riposo. C’è un vincitore <strong>di</strong> questo concorso <strong>di</strong> idee, c’è quin<strong>di</strong> un progetto a cui noi<br />

dovremo fare necessariamente riferimento per quella destinazione e per quel riutilizzo e recupero;<br />

c’è una volontà chiara e precisa, che è stata espressa in più documenti da quest’Amministrazione<br />

nell’in<strong>di</strong>viduare l’opzione <strong>di</strong> alienazione, con la trasformazione legata al progetto, al concorso <strong>di</strong><br />

idee <strong>del</strong>la vecchia Casa <strong>di</strong> Riposo e la realizzazione <strong>di</strong> una nuova struttura, non solo Casa <strong>di</strong> Riposo,<br />

anzi non Casa <strong>di</strong> Riposo, ma struttura protetta per cento e venti posti, non dentro il Murri, ma in una<br />

zona a<strong>di</strong>acente e vicina al nuovo ospedale, perché dentro il Murri io credo che ormai siano quattro<br />

anni, che è stata accertata ed è stata appurata l’impossibilità <strong>di</strong> posizionare all’interno <strong>del</strong> vecchio<br />

Murri ristrutturato la struttura protetta. Non c’è niente sulla viabilità, ora e anche in questo caso io<br />

credo che potremmo <strong>di</strong>re che non ci convince la bretella, piuttosto che l’asse, così com’era stato<br />

avanzato da alcune forze politiche. E forse questa è l’unica vera proposta politica che è arrivata,<br />

insomma: quella <strong>del</strong>la strada da fare fino al Murri. Ma su questo intanto credo che sia bene precisare<br />

che la Gabellini non ha assolutamente avanzato nessuna ipotesi rispetto al prolungamento; ha<br />

semplicemente detto – questo lo <strong>di</strong>co per precisione, per chiarezza – che questa realizzazione<br />

parziale non impe<strong>di</strong>sce nessuna possibilità futura <strong>di</strong> eventuali prolungamenti, così come l’abbiamo<br />

scritto nel documento votato per l’approvazione <strong>del</strong> Piano Idea. Si continua a fare ironia sulla<br />

superstrada come asse <strong>di</strong> scorrimento anche a servizio <strong>del</strong>la città e io credo che questo sia un<br />

problema serio e reale; se questo è un aspetto che ha <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fficoltà, io credo che noi abbiamo<br />

aperto per la prima volta in questa città, forse, un confronto a tutto raggio con una serie importante<br />

<strong>di</strong> soggetti e <strong>di</strong> interlocutori, che vanno dagli interlocutori istituzionali agli interlocutori privati e<br />

forse, devo <strong>di</strong>re, noi siamo molto fiduciosi sul lavoro e sulle mirabolanti promesse <strong>del</strong> vice Ministro<br />

Baldassarri e <strong>del</strong>la Quadrilatero, che sicuramente ci risolverà questo problema quando sarà riuscito<br />

ad appaltare almeno quei primi cantieri che erano già stati finanziati ed erano previsti dal Governo<br />

<strong>di</strong> centrosinistra e in realtà, con quest’operazione si è rallentato <strong>di</strong> alcuni anni.<br />

Io ritengo che, per quanto riguarda le questioni che sono relative alla prospettiva futura e allo<br />

sviluppo <strong>di</strong> questa città, noi abbiamo scelto politicamente, come maggioranza, come Consiglio<br />

comunale, <strong>di</strong> dare a questa città una prospettiva <strong>di</strong> sviluppo armonico ed equilibrato. Non abbiamo<br />

lesinato in questo ragionamento e in questo obiettivo neanche <strong>del</strong>le ipotesi espansive vere <strong>di</strong> un<br />

Piano Regolatore, che forse, a <strong>di</strong>fferenza <strong>del</strong> precedente, per <strong>del</strong>le esigenze oggettive, è un piano<br />

espansivo. Non si può <strong>di</strong>re che non ci siano <strong>del</strong>le aree <strong>di</strong> espansione, quando ci siamo <strong>di</strong>battuti in<br />

quest'aula su tre aree, ma non ricordo <strong>di</strong> quanti ettari, che mette insieme via Appennini Alta, la zona<br />

<strong>del</strong> Verziere e Fontellara <strong>di</strong> Fontedamo. Non credo che sia corretto <strong>di</strong>re che non c’è una prospettiva<br />

<strong>di</strong> sviluppo, neanche dal punto <strong>di</strong> vista industriale, dal momento in cui si parla <strong>di</strong> un’ipotesi <strong>di</strong><br />

espansione e completamente <strong>del</strong>l’area industriale <strong>di</strong> oltre quarantasette ettari, dove il ruolo <strong>del</strong>la<br />

ZIPA, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quello che è stato detto, credo che sia un ruolo importante e strategico per<br />

questa città, perché, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> tutti gli altri consorzi esistenti in Italia, il consorzio ZIPA è<br />

l’unico che non ha mai avuto un finanziamento pubblico. È stato sempre autosufficiente, rispetto<br />

alla sua capacità <strong>di</strong> acquisto, allestimento e ven<strong>di</strong>ta <strong>del</strong>le aree industriali e questo ha portato ad<br />

essere sicuramente la nostra realtà una realtà <strong>di</strong> forte sviluppo, anche rispetto ad altre che hanno<br />

fatto <strong>del</strong>le scelte <strong>di</strong>verse e che oggi hanno <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fficoltà anche a dare seguito alla realizzazione <strong>di</strong><br />

alcune aree come zone industriali. Non è neanche vero – perché capisco la necessità <strong>di</strong> sminuire<br />

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alcuni risultati – che il contratto <strong>di</strong> quartiere sia stata una concessione a pioggia. Vorrei solo<br />

ricordare che a questo concorso, sostanzialmente, hanno partecipato trentasette progetti a livello<br />

regionale e cinque sono stati quelli ammessi e <strong>di</strong> questi cinque uno è risultato il primo ed è stato<br />

quello <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>. Quin<strong>di</strong> non mi sembra che su questo ci sia una sorta <strong>di</strong> risultato acquisito<br />

e scontato in partenza. C’è un’importante novità che riguarda anche e soprattutto la gestione <strong>del</strong>le<br />

aree <strong>del</strong> territorio, che è data da un meccanismo che dovremmo sicuramente sperimentare, trovare le<br />

giuste misure e anche i giusti strumenti che garantiscano trasparenza, equità, correttezza, ma che<br />

riescano a garantire a questa città quanto questa città dà in termini <strong>di</strong> ritorno e parlo <strong>del</strong>la<br />

perequazione. Capisco che non è semplice accettare il fatto che il pubblico pretenda dal privato il<br />

50% dei suoi guadagni, nel momento in cui il pubblico garantisce a quel privato stesso un notevole<br />

incremento <strong>del</strong>le sue proprietà, però questa credo che sia una scelta <strong>di</strong> civiltà e una scelta importante<br />

che garantisce, sia dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>lo sviluppo, perché il pubblico entra nella<br />

gestione, in maniera <strong>di</strong>retta nella gestione <strong>del</strong>le aree, nel loro utilizzo, nelle loro destinazioni, con<br />

tre attenzioni che noi abbiamo messo in maniera strategica...<br />

(Interruzione <strong>del</strong>la registrazione per cambio cassetta).<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: ...sociale, che chiaramente abbiamo detto, deciso e scritto<br />

che non dovrà avere dei comparti e <strong>del</strong>le polarizzazioni nella città, ma dovrà essere permeabile<br />

all’interno <strong>di</strong> tutti i comparti <strong>di</strong> espansione, <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> trasformazione e questo vale sia per<br />

l’e<strong>di</strong>lizia sociale, sia per quella economica, sia per quella <strong>di</strong> pregio e questo vale per tutte le aree<br />

in<strong>di</strong>viduabili e anche in<strong>di</strong>viduate dallo stesso Piano Idea. Quin<strong>di</strong> io credo che, per concludere, io<br />

non aspetto insomma, ovviamente, devo <strong>di</strong>re che mi aspettavo un segnale <strong>di</strong>verso la scorsa volta,<br />

quando votammo il piano idea da parte <strong>del</strong>l’opposizione, che avesse, che lasciasse un confronto<br />

aperto, ma così non è stato, non mi aspetto un’approvazione da parte <strong>del</strong>l’opposizione <strong>di</strong> questi atti,<br />

<strong>di</strong> questo percorso, però credo che questo sia un errore, sia un limite, perché il Piano Regolatore, lo<br />

sviluppo <strong>del</strong>la città <strong>del</strong> prossimo decennio almeno non è, così come io sono d’accordo con chi l’ha<br />

detto, una politica, una scelta che riguarda un pezzo <strong>del</strong>la città o una maggioranza, ma riguarda<br />

l’intera città. Allora, io credo che ci siano e continuino ad esserci, anche nei contenuti, anche in<br />

quello che noi scriviamo nei nostri documenti, degli spazi <strong>di</strong> confronto, non <strong>di</strong>co <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione,<br />

ma <strong>di</strong> confronto che, a mio parere, rasentano un atteggiamento troppo chiuso, aprioristicamente<br />

rispetto a qualunque questione che viene posta dal Piano Idea o dagli atti d’in<strong>di</strong>rizzo che questa<br />

maggioranza e il Sindaco portano all’approvazione, che sicuramente non aiutano in un percorso <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>visione, ma ciò non significa e non significherà per questa maggioranza abbandonare o<br />

fermarsi su un percorso che noi riteniamo importante, innovativo, <strong>di</strong> qualità e che darà risposte alle<br />

esigenze e ai bisogni <strong>di</strong> questa città, non solo <strong>del</strong>l’oggi, ma anche <strong>del</strong> prossimo futuro.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Sindaco. Allora a questo punto<br />

passiamo alle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto, rammentando che le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto hanno come tempo a<br />

<strong>di</strong>sposizione massimo cinque minuti. Collega Grassetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie, Presidente. Rammento<br />

che non sono intervenuto prima, quin<strong>di</strong> non chiedo niente <strong>di</strong> più adesso, però se dovesse capitare un<br />

pizzico <strong>di</strong> elasticità ti ringrazio fin da ora. Sindaco, io non ero intervenuto e non lo sarei, altrimenti<br />

l’avrei fatto se non avessi ascoltato questo intervento finale, che veramente mi ha preso per il<br />

bavero. Quando il Sindaco <strong>di</strong>ce che non sono arrivate le proposte all’opposizione, il Piano Idea ce lo<br />

portiamo avanti da solo, il Piano regolatore tutto sommato ha visto in voi <strong>del</strong>l’opposizione una<br />

grande in<strong>di</strong>fferenza e nessuna <strong>di</strong>sponibilità al confronto o ad<strong>di</strong>rittura il fatto che vi fosse una<br />

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possibilità <strong>di</strong> presentare un Piano Idea alternativo, eccetera. Allora io potrei capire se questo<br />

intervento fosse strumentale per ricucire una maggioranza in pezzi e il sistema classico è sempre<br />

quello <strong>di</strong> attaccare l’opposizione, perché poi insieme si intraveda il nemico comune e ci si senta più<br />

vicini, ma se questo non dovesse essere, perché mi sembra che la maggioranza sia molto ben<br />

compatta, che ci sia grande con<strong>di</strong>visione sui termini e sulle questioni <strong>di</strong> questo piano idea, allora io<br />

ti <strong>di</strong>co: sai qual è la grossa <strong>di</strong>fferenza tra questa maggioranza e quest’opposizione? Che la<br />

maggioranza e faccio riferimento alla Giunta in particolare, perché poi la maggioranza ha faticato<br />

parecchio per cercare <strong>di</strong> seguire una Giunta che andava da sola, la Giunta ha – in definitiva e lo<br />

confermo – seguito quelli che sono stati i precetti imposti dai tecnici e lo sottolineo ancora, per poi<br />

riba<strong>di</strong>re in Consiglio comunale atti d’in<strong>di</strong>rizzo che non hanno fatto altro che ripetere le stesse cose<br />

sino ad oggi e continuano a ripeterle e abbiamo speso oltre un milione <strong>di</strong> euro <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> nostri per<br />

presentare ancora questi atti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo che non ci danno assolutamente niente <strong>di</strong> nuovo! An<strong>di</strong>amo<br />

a vedere in questo atto d’in<strong>di</strong>rizzo che è stato presentato, quali sono le reali novità, rispetto a quella<br />

precedente che ci consigliano o ci fanno capire che qualcosa <strong>di</strong> nuovo verso la mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> una città<br />

futura in qualche modo è rappresentata.<br />

Allora che ci si chiede? Allora quando noi <strong>di</strong>cevamo, io ricordo, non sono arrivate proposte, io<br />

chiaramente il milione <strong>di</strong> euro <strong>di</strong> tasca mia non ho neanche il 10% figuriamoci se sono in grado <strong>di</strong><br />

potermi permettere un tecnico che mi illustri un piano idea alternativo. Per altro io userei i miei<br />

sol<strong>di</strong> quando il <strong>Comune</strong> giustamente utilizza i sol<strong>di</strong> <strong>del</strong>la collettività, però quando a me è capitato,<br />

non nel mio piccolo nel mio piccolissimo, <strong>di</strong> proporre una alternativa all’asse nord passando dalla<br />

rotatoria <strong>di</strong> via San Giuseppe fino all’ospedale nuovo, in un percorso sotterraneo, non ho avuto<br />

neanche il piacere <strong>di</strong> vedere qualcuno che si girasse verso <strong>di</strong> me facendo la bocca schifata, come per<br />

<strong>di</strong>re, ma che cavolo <strong>di</strong>ci, nemmeno quello. Allora quando si insisteva sulla questione <strong>del</strong> Viale <strong>del</strong>la<br />

Vittoria come il Boulevar, finalmente probabilmente qualcuno ha cominciato a capire che era<br />

davvero un’ipotesi fantastica. Adesso è stato reinserito un, ma poi mente stata reinserita una mezza<br />

idea <strong>di</strong> un collegamento con via Puccini che per carità, guai, attenti anche voi la maggioranza o<br />

quelli che non fanno parte <strong>del</strong> partito <strong>di</strong> maggioranza non lo chiamate più asse nord perché non si<br />

può, forse, <strong>di</strong>co forse, qualcuno penserà a collegare Viale <strong>del</strong> Lavoro con l’ospedale nuovo. Poi altre<br />

cose che, leggo qui, il complesso San Martino negli anni scorsi si pensava che fosse un immobile<br />

non strategico e che dovesse essere in qualche modo alienato per dare la possibilità alle casse<br />

comunali <strong>di</strong> esalare qualche respiro in più prima <strong>del</strong>l’ultimo, adesso però siccome c’è stato un<br />

innalzamento <strong>di</strong> scu<strong>di</strong> da parte <strong>di</strong> qualche associazione vicina, alla Giunta ad<strong>di</strong>rittura abbiamo visto,<br />

mi ricordo, degli Assessori in prima linea a manifestare contro la Giunta stessa, San Martino non si<br />

tocca più ma si prevede – se non leggo male – che insieme al vecchio contenitore a Viale <strong>del</strong>la<br />

Vittoria si prevede, eccola qua, l’inserimento nel sistema <strong>del</strong> centro storico <strong>di</strong> quel complesso,<br />

insieme all’ospedale vecchio “Fate bene fratelli” l’e<strong>di</strong>ficato è compreso tra viale Vittoria e via Mura<br />

Occidentali. Io aggiungo: un’altra <strong>del</strong>le cose che avevo in qualche modo accennato alla stessa, allo<br />

stesso architetto Gabellini, per cui ad<strong>di</strong>rittura mi ero rivolto anche a figure, superiori, rispetto a<br />

quelle <strong>del</strong>la politica, cioè quelle che hanno dato l’in<strong>di</strong>rizzo quello vero e non me ne voglia il<br />

Sindaco, perché è così, ripeto. Sarei stato zitto se non avessi sentito l’ultimo intervento che<br />

attaccava l’opposizione in questo modo, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>cevo che cosa c’è in questo Piano Idea e in questo<br />

progetto che in qualche modo agevoli le politiche abitative con riferimento alla necessità, non tanto<br />

<strong>di</strong> aumentare il numero <strong>di</strong> residenti in questa città, ma <strong>di</strong> favorire lo sviluppo demografico dei<br />

citta<strong>di</strong>ni residenti jesini, italiani con origini nostre, con tutto il rispetto per tutti gli altri. Ma che cosa<br />

c’è <strong>di</strong> previsione per un futuro che veda la possibilità alle nostre classi più deboli? Non sto parlando<br />

dei ricchi, sto parlando dei più deboli, che si vedono sempre sorpassare nelle graduatorie da<br />

extracomunitari, che, ripeto, con tutto il rispetto per loro, ma hanno maggiore facilità <strong>di</strong> ottenere<br />

punteggi più favorevoli, per avere benefici, quin<strong>di</strong> che cosa c’è in questo Piano? Niente <strong>di</strong> tutto<br />

questo e quando io la questione l’ho rivolta alla dottoressa Gabellini, mi è stato risposto che gli<br />

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extracomunitari, come se io fossi stato lo xenofobo <strong>di</strong> turno che aveva stuzzicato l’alveare, mi è<br />

stato risposto – adesso Presidente vado a finire – sono come noi e che quin<strong>di</strong> loro concorrono<br />

insieme a noi. Ma chi <strong>di</strong>ceva il contrario? Si trattava però a quel punto <strong>di</strong> fare una scelta politica che<br />

privilegiasse, che rispettasse certamente i <strong>di</strong>ritti degli extracomunitari e io, lo sapete, sono tra i primi<br />

a farlo, ma che nel contempo riconoscesse anche le necessità dei nostri citta<strong>di</strong>ni. Questa cosa non è<br />

stata fatta. Mi sbrigo, perché il Presidente mi sta giustamente facendo cenno <strong>di</strong> concludere soltanto<br />

con un piccolo riferimento alla questione <strong>del</strong> Quadrilatero.<br />

Il Quadrilatero non è partito nelle Marche, non certo per cattiva volontà <strong>del</strong> vice ministro<br />

Baldassarri, che veramente ha fatto i salti mortali per poter dar corso e iniziare le opere, visto che la<br />

Regione Umbria era <strong>di</strong>sponibile da questo punto <strong>di</strong> vista, ma perché c’è stato il “niet” da parte <strong>del</strong>la<br />

Regione Marche e questo lo affermo, portate i verbali da chi volete, da parte <strong>del</strong> vecchio presidente<br />

D’Ambrosio e attualmente c’è una posizione <strong>di</strong> questo tipo, perché ancora una volta ci sono logiche<br />

<strong>di</strong> schieramento per le quali se è il nostro Governo che parla <strong>del</strong>le iniziative, spazio al nostro<br />

Governo, ma se il governo è un altro, allora ostacoli, perché poi un giorno un Sindaco <strong>di</strong> una città<br />

possa <strong>di</strong>re: il vice Ministro Baldassarri sban<strong>di</strong>erava l’ipotesi <strong>del</strong> Quadrilatero, rispetto alla quale c’è<br />

stata un’alzata <strong>di</strong> scu<strong>di</strong> generale nelle singole Amministrazioni e poi invece guardate, nemmeno<br />

sono iniziati i lavori! Allora, pensiamo ai lavori che dobbiamo fare noi, pensiamo a trovare qualcosa<br />

<strong>di</strong> nuovo, pensiamo ad inserire la politica in questo Piano, che odora troppo <strong>di</strong> tecnico, ma una<br />

politica che veramente guar<strong>di</strong> al futuro e che si rivolga alla città. Fin qui il voto favorevole<br />

<strong>del</strong>l’opposizione, che è sempre <strong>di</strong>sponibile ad essere contributiva quando la politica va inserita in un<br />

contesto, è una politica <strong>di</strong>retta a migliorare la città, allora avremmo un voto <strong>di</strong>verso e allora<br />

avremmo una <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong>versa, quin<strong>di</strong> il nostro voto sarà certamente e necessariamente<br />

inevitabilmente contrario.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Grassetti. Per <strong>di</strong>chiarazioni<br />

<strong>di</strong> voto collega Bornigia, prego.<br />

CONSIGLIERE – STEFANO BORNIGIA (D.S.): Grazie, Presidente, intervengo anche per<br />

rispondere in parte all’intervento <strong>del</strong> consigliere Grassetti, che parla <strong>di</strong> maggioranza a pezzi, parla <strong>di</strong><br />

Piano Idea gestito quasi esclusivamente dai tecnici. Io ritengo che su questa questione, come ha<br />

anche sostenuto il Sindaco e quello che ha detto il Sindaco noi lo sposiamo completamente. Ritengo<br />

che ci sia stato un forte peso politico su questo percorso qui. Abbiamo fin dall’inizio avuto la<br />

possibilità <strong>di</strong> contribuire alla stesura <strong>del</strong> Piano Idea. Abbiamo fatto moltissime maggioranze su<br />

questo problema, dei confronti con i tecnici e abbiamo presentato, questo è stato riferito a tutti i<br />

partiti <strong>di</strong> maggioranza, con suggerimenti scritti che poi sono stati…ovviamente non tutto quello che<br />

noi suggeriamo <strong>di</strong>venta poi concreto e viene concretizzato, ma molti <strong>di</strong> questi suggerimenti sono<br />

stati accolti nel Piano Idea. È evidente che in una maggioranza si deve trovare la sintesi e quello che<br />

è stato accolto è stata una sintesi degli accor<strong>di</strong> che ci sono stati in maggioranza, una sintesi positiva,<br />

al momento <strong>del</strong> voto <strong>del</strong> Piano Idea c’è stata una risoluzione <strong>del</strong> Sindaco e dei partiti <strong>di</strong><br />

maggioranza, che raccoglieva alcuni punti importanti e che poi dovevano ancora essere sviluppati<br />

con dei successivi approfon<strong>di</strong>menti. Approfon<strong>di</strong>menti che sono stati oggi sintetizzati in quel<br />

documento <strong>del</strong> Sindaco ed è evidente, qualcuno <strong>di</strong>ce che sembra un compitino, in due o tre pagine è<br />

un documento che porta in Consiglio comunale, che deve essere sintetico e deve essere oltre che<br />

sintetico, nel senso limitato dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la stesura <strong>del</strong>la lunghezza, anche la sintesi <strong>di</strong>fficile<br />

la si può fare meglio. Io credo che si tratti <strong>di</strong> una sintesi positiva, per quanto riguarda i tre punti<br />

oggetto <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento che danno <strong>del</strong>le risposte positive e io credo che su alcune questioni,<br />

anche l’opposizione non può <strong>di</strong>ssentire, perché sono questioni così accettabili e naturali come <strong>del</strong><br />

<strong>di</strong>scorso degli standard, <strong>del</strong> verde, un’attenzione per quanto riguarda le nuove abitazioni<br />

prioritariamente al recupero, quin<strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> consumare meno suolo possibile, il <strong>di</strong>scorso sulla<br />

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mobilità. Va bene, la bretella, l’asse nord così come è stato prospettato non convince, ma io credo<br />

che sia una risposta a problemi <strong>di</strong> viabilità in Viale <strong>del</strong>la Vittoria, è un pettine <strong>di</strong> più che, secondo<br />

me, non è risolutivo ma aiuterà molto la mobilità in Viale <strong>del</strong>la Vittoria.<br />

La prospettiva <strong>di</strong> risolvere l’aspetto <strong>del</strong> Viale la Vittoria con un corso <strong>di</strong> idee al quale dovrebbero<br />

partecipare professionisti jesini, questo pure è un qualcosa che <strong>di</strong>ce che comunque <strong>Jesi</strong> con i suoi<br />

professionisti viene coinvolta, il <strong>di</strong>scorso sempre riferito alla mobilità <strong>del</strong>l’asse sud, la nuova strada<br />

in via <strong>del</strong> Verziere, lì anche si dà una risposta in questo documento, pensando ad un nuovo tracciato<br />

che stia più lontano dall’abitazione e che quin<strong>di</strong> non crei problemi a chi vive e abita in quella zona.<br />

Poi ritornando alla politica abitativa, io credo che ci sia un particolare, riguardo a dare risposte a<br />

tutte le esigenze, quin<strong>di</strong> dalle abitazioni destinate a chi può permettersi e quin<strong>di</strong> un’abitazione <strong>di</strong> un<br />

certo livello alle abitazioni per l’e<strong>di</strong>lizia convenzionata e tutto in un occhio <strong>di</strong> integrazione, quin<strong>di</strong><br />

io credo che se non bisogna per forza fare l’opposizione, non capisco perché non si debbano vedere<br />

questi aspetti, che a mio parere sono positivi universalmente. Quin<strong>di</strong> io riba<strong>di</strong>sco, come<br />

dall’intervento che è stato fatto dalla collega, che il nostro sostegno a questo documento, al percorso<br />

fatto e poi in fase <strong>di</strong> progettazione <strong>del</strong> vero Piano Regolatore, in pratica quando si concretizzano<br />

queste idee sulla carta, quin<strong>di</strong> il progetto al suolo ci sia una collaborazione, a mio parere, che, come<br />

<strong>di</strong>ceva il Sindaco, è mancata in questa fase e ci sia una collaborazione <strong>di</strong>versa da parte<br />

<strong>del</strong>l’opposizione. Grazie, Presidente.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Bornigia. Collega Meloni<br />

per <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto.<br />

CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Io <strong>di</strong>co molto brevemente ad Antonio<br />

Grassetti che se non avesse ascoltato il suo intervento <strong>del</strong>la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto non avrei fatto<br />

appunto il mio. Mi preme <strong>di</strong>re, anche per quella stima penso reciproca che ci accomuna, che credo<br />

davvero, Antonio, che sia stato il contrario <strong>di</strong> quello che hai detto in questo percorso. Non è stato<br />

così come hai detto che il tecnico ha avuto la prevalenza sul politico, questo atto d’in<strong>di</strong>rizzo<br />

ulteriore che è stato chiesto al Sindaco è stata la <strong>di</strong>mostrazione appunto <strong>del</strong> contrario, perché<br />

abbiamo voluto che le riflessioni ulteriori, gli approfon<strong>di</strong>menti, gli impegni politici da fare ai tecnici<br />

scendessero ancora più nel concreto, quin<strong>di</strong> io, che l’ho vissuta, posso assicurarvi questo e anche tu,<br />

per quella parte che sei riuscito, perché sei sempre molto puntuale e presente in tutte le<br />

Commissioni, hai avuto modo <strong>di</strong> ascoltare il ruolo che i tecnici hanno avuto in questa fase <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>mento. Hanno ascoltato e preso appunti, giustamente e debitamente, <strong>di</strong> tutti gli appunti,<br />

le critiche che ancora i politici dovevano mostrare loro, quin<strong>di</strong> credo che…è vero che poi tu hai<br />

fatto anche degli interventi propositivi, ma interventi <strong>del</strong> genere magari <strong>di</strong> soluzione, che forse sono<br />

tanto campati in aria quanto tu accusi <strong>di</strong> quegli scritti magari campati in aria, in ogni caso – ripeto –<br />

cre<strong>di</strong>mi che è stato il contrario, è stato il percorso politico più sofferto, forse sì, più acuto in alcuni<br />

momenti più critico, certo è vero, ma se non siamo critici e non ci incontriamo e scontriamo sul<br />

PRG, su quale altro tema così pregnante potremmo farlo?<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Meloni. Allora, l’ultimo<br />

intervento prenotato, collega Brunetti, per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto. Prego.<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I.): Brevemente, per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto e per alcune<br />

considerazioni. In merito all’intervento che abbiamo fatto prima, noi vorremmo sottolineare, per<br />

quanto riguarda il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>lo sport, che è un capitolo importantissimo <strong>del</strong>la vita citta<strong>di</strong>na, che<br />

concepiamo - l’abbiamo detto più volte e lo riba<strong>di</strong>amo qui – lo sport non solo positivo per l’attività<br />

agonistica, educativa e quant’altro per gli <strong>Jesi</strong>ni tutti, ma anche come un fattore <strong>di</strong> sviluppo, quin<strong>di</strong><br />

come capacità <strong>di</strong> attrattiva, <strong>di</strong> utenza dalla Vallesina, dalla Provincia e quant’altro.<br />

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Siamo in grado, con strutture tipo il Palazzetto, <strong>di</strong> ospitare <strong>del</strong>le gran<strong>di</strong> manifestazioni e la<br />

riflessione su un’attualità degli impianti, che ci vede favorevoli alle idee nostre e le ho già esposte<br />

prima. Ma perché non considerare anche l’opportunità, visto che probabilmente se immetteremo; se<br />

faremo il by-pass in Via <strong>del</strong> Verziere, saremmo costretti anche a chiedere un’autorizzazione <strong>di</strong><br />

svincolo per quelle aree, allora perché non prevedere anche lo svincolo <strong>del</strong>l’area dove si potrebbe<br />

benissimo costruire un autodromo? Perché non raccogliere la <strong>di</strong>sponibilità <strong>del</strong> privato proprietario?<br />

Anche questa sarebbe un’interessante opportunità per dare una risposta al settore importante <strong>del</strong>lo<br />

sport jesino e anche per creare sviluppo e occupazione.<br />

Sul piano politico, ci sono alcune considerazioni, fatte anche alla luce <strong>del</strong>la riflessione ultima <strong>del</strong><br />

Sindaco, <strong>del</strong>la quale con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo i passaggi, però dovremmo <strong>di</strong>re che non è stato tutto rose e fiori,<br />

ma momenti francamente <strong>di</strong> sofferenza, come <strong>di</strong>ceva il capogruppo Meloni, <strong>di</strong> sofferenza forte, <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>alettica forte all’interno <strong>del</strong>la maggioranza ci sono stati e alla fine ce ne saranno degli altri, perché<br />

abbiamo detto prima che questo è un ulteriore passo rispetto al Piano idea, ma non è risolutivo. E’<br />

stata raggiunta una sufficiente me<strong>di</strong>azione, ma io credo che motivi <strong>di</strong> confronto ce ne saranno. Io mi<br />

auguro che sbuchino tutti in senso positivo. Per esempio, vi faccio alcune considerazioni, io prima<br />

non l’ho detto, però qualcuno prima l’ha detto, l’ipotesi <strong>di</strong> San Martino, questo Consiglio comunale,<br />

questo consesso ha <strong>del</strong>iberato con sofferenza nella scorsa legislatura un’impostazione <strong>del</strong> complesso<br />

San Martino.<br />

Il complesso San Martino è talmente ampio che, a nostro parere, per esempio, il compromesso, la<br />

me<strong>di</strong>azione politica che è stata raggiunta nell’altra Amministrazione con quella <strong>del</strong>ibera che<br />

consente un uso pubblico da una parte e dall’altra parte la ven<strong>di</strong>ta è un punto <strong>di</strong> equilibrio, da<br />

considerare, perché – ripeto – il complesso <strong>di</strong> San Martino è ampio e costituisce un’immensa risorsa<br />

per l’Amministrazione, anche proprio per avvalorare, per incrementare, per sostenere le attività<br />

<strong>del</strong>le associazioni, le attività pubbliche e quant’altro. Come per esempio il <strong>di</strong>scorso Quadrilatero, è<br />

vero Sindaco, il centrodestra ha tanta fantasia, però ricordo che la cartolarizzazione non è che l’ha<br />

inventata Baldassarri, né l’ha inventata Tremonti, ma è uno strumento tecnico che è emerso anche<br />

negli anni <strong>del</strong> governo <strong>del</strong> Centro sinistra, quin<strong>di</strong> niente <strong>di</strong> scandaloso. Per esempio posso<br />

testimoniare che a noi è parso molto più scandaloso il fatto che qualcuno all’interno <strong>di</strong> questa<br />

maggioranza e anche da parte dei tecnici considerasse come asse sud la superstrada, nel progetto <strong>del</strong><br />

Quadrilatero la superstrada c’è, ma per fare le corsie <strong>di</strong> emergenza, quin<strong>di</strong> voglio <strong>di</strong>re tutto è<br />

interpretabile, ma noi dovremmo perdere un po’ l’onestà e la correttezza intellettuale. Le idee sono<br />

molte, più idee ci sono e più si trovano le soluzioni però a volte, ripeto, c’è stata parecchia<br />

sofferenza e non completo accordo su tutti i punti. Auspichiamo comunque, ripeto ancora una volta,<br />

che il prossimo atto non sarà solo una risoluzione <strong>del</strong> Sindaco, ma una risoluzione <strong>del</strong>la<br />

maggioranza e dei partiti e con la piena valenza istituzionale, quin<strong>di</strong> anche un dettaglio formale con<br />

la firma <strong>del</strong>le forze politiche che compravano, avvalorano sul piano politico completamente una<br />

maggioranza, sciogliendo quei no<strong>di</strong>, quei punti critici in cui ancora non c’è francamente un’ampia<br />

con<strong>di</strong>visione. Ripeto ancora una volta, noi voteremo a favore <strong>di</strong> questo documento, saremmo<br />

<strong>di</strong>sponibili a un confronto serio ragionando su elementi certi <strong>di</strong> una logica, se volete da buoni padri<br />

<strong>di</strong> famiglia, da citta<strong>di</strong>ni che vivono qua, cercando un equilibrio, senza voli pindarici e soluzioni<br />

strane con una aderenza alla realtà, tenendo presente che i citta<strong>di</strong>ni hanno bisogno <strong>di</strong> risposte e la<br />

dottrina, la scienza, va benissimo tutto, l’elaborazione però alla fine non dobbiamo perdere neanche<br />

il senso pratico; senso pratico che per la soluzione <strong>di</strong> alcuni problemi credo che si sia perso da tanto<br />

tempo. Grazie.<br />

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PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie collega Brunetti, non ho altri<br />

interventi, quin<strong>di</strong> a questo punto invito i Consiglieri a entrare in Aula. Ora colleghi, aspettiamo la<br />

Segretaria comunale. A questo punto colleghi apriamo la votazione per il punto 17: “Atto <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzo <strong>del</strong> Sindaco per il progetto comunale <strong>di</strong> Suolo”. Apriamo le votazioni. Votazione aperta,<br />

votiamo.<br />

Presenti n.24<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.24<br />

Favorevoli n.19<br />

Contrari n.05 (Agnetti, Belluzzi e Bravi per F.I. – Grassetti e Mastri per A.N.)<br />

Il punto 17 viene approvato con <strong>di</strong>ciannove voti a favore e cinque contrari.<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: A questo punto colleghi, prima <strong>di</strong> passare<br />

alla presa d’atto <strong>del</strong>la relazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico, intanto invito l’avvocato Samuele Animali<br />

<strong>di</strong>fensore civico ad entrare in aula, per quanto riguarda la pratica 27, che è stata oggetto <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scussione all’inizio, dunque io innanzitutto volevo chiarire questo: le pratiche inviate con<br />

procedura d’urgenza, quin<strong>di</strong> inviate con il cosiddetto aggiuntivo devono essere depositate almeno<br />

ventiquattr’ore prima <strong>del</strong> Consiglio comunale, quin<strong>di</strong> a questo punto non è possibile che la pratica<br />

vada in Commissione, per questo motivo, perché il regolamento prevede che comunque<br />

ventiquattr’ore siano sufficienti prima <strong>del</strong> Consiglio comunale per essere iscritte all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong><br />

giorno. Quin<strong>di</strong> per questo motivo non è andata in Commissione, ma ciò non significa che in seduta<br />

plenaria, in Consiglio comunale si possa la pratica illustrare dall’assessore competente o dal<br />

Sindaco in seduta stante. Ma detto questo, la questione sollevata dal collega Belluzzi che ha<br />

perfettamente ragione, è che nella pratica per <strong>di</strong>sgui<strong>di</strong> che poi adesso valuteremo il motivo esatto, la<br />

pratica era sprovvista, all’interno <strong>del</strong>la pratica mancava la <strong>del</strong>ibera, mancava il documento che noi<br />

dovevamo votare. Quin<strong>di</strong> per questi motivi colleghi io credo che sia giusto comunque rinviare la<br />

pratica, perché oggi in questa seduta non è né corretto né possibile appunto <strong>di</strong>scutere <strong>del</strong>l’argomento<br />

iscritto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, informando allo stesso tempo i Consiglieri comunali e il nostro<br />

regolamento lo prevede, che per quella pratica siccome urgente e siccome appunto inviata con<br />

l’aggiuntivo perché ripeto urgente, noi, io convocherò in seduta non straor<strong>di</strong>naria, in seduta urgente<br />

per il prossimo martedì un Consiglio comunale con l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno soltanto con la pratica.<br />

Lunedì ovviamente alle ore 18.00-18.30 si riunirà la Commissione competente, credo la Prima per<br />

quell’argomento, e martedì alle ore 18 convocherò un Consiglio comunale urgente per approvare la<br />

Commissione lunedì, quin<strong>di</strong> sarà previsto anche un passaggio in Commissione e per quanto riguarda<br />

i Consigli comunali urgenti leggo testualmente il comma 3 <strong>del</strong>l’articolo 45 <strong>del</strong> regolamento per il<br />

funzionamento <strong>del</strong> Consiglio comunale, l’avviso deve essere consegnato almeno ventiquattr’ore<br />

prima da quella stabilita per la riunione. Quin<strong>di</strong> domani partirà con il messo notificatore la<br />

convocazione <strong>del</strong> Consiglio comunale, io intanto vi informo. Detto questo, colleghi, passiamo alla<br />

pratica, alla prossima pratica, che è relativa alla presa d’atto <strong>del</strong>la relazione <strong>del</strong> Difensore civico ai<br />

sensi <strong>del</strong>l’articolo 24 <strong>del</strong>lo Statuto relazione relativa al primo semestre 2005. Quin<strong>di</strong> do la parola<br />

imme<strong>di</strong>atamente al Difensore civico, avvocato Samuele Animali per l’illustrazione <strong>del</strong>la sua<br />

relazione. Prego, Avvocato.<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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COMMA N.11 – DELIBERA N.133 DEL 22.07.2005<br />

PRESA D’ATTO DELLA RELAZIONE DEL DIFENSORE CIVICO AI SENSI DELL’ART.24<br />

DELLO STATUTO – PRIMO SEMESTRE 2005<br />

Escono: Mastri, Rocchetti, Morbi<strong>del</strong>li, Curzi, Lombar<strong>di</strong>, Gregori e Cercaci<br />

Entra: Brazzini<br />

Sono presenti in aula n.18 componenti<br />

DIFENSORE CIVICO – AVVOCATO SAMUELE ANIMALI: Dunque, io cerco <strong>di</strong> non abusare<br />

<strong>del</strong>la vostra pazienza per cui non leggo la relazione, ma faccio come le altre volte, cioè mi limito a<br />

fare una breve premessa e poi casomai faremo un approfon<strong>di</strong>mento se serve, successivamente. Io<br />

incomincerei così. Io, ieri, passavo qui per le scale e incontrai una <strong>del</strong>le signora <strong>del</strong>le pulizie, che mi<br />

<strong>di</strong>ce: “Avvocato, ma Lei va a finire sempre più giù!”. In effetti in tre anni ho cambiato tre uffici,<br />

prima stavo qui in fondo, poi sono venuto qui al primo piano e adesso sono andato giù nelle parti<br />

<strong>del</strong>la Rete Civica. Questa mi pare una cosa piuttosto significativa, se avessi avuto prontezza <strong>di</strong><br />

riflessi le avrei dovuto rispondere che tutto va bene, finché non mi mettono fuori nella piazza, anche<br />

se c’è da <strong>di</strong>re che ci sono anche posti in cui il <strong>Comune</strong> va in piazza per ascoltare meglio i citta<strong>di</strong>ni,<br />

penso a certe esperienze <strong>di</strong> bilancio partecipativo e cose <strong>di</strong> questo genere. Per adesso, sto lì dalle<br />

parti <strong>del</strong>la Rete Civica. Dicevo: mi pare una cosa significativa questa perché <strong>di</strong>ciamo è una cosa<br />

significativa sia in positivo che in negativo, in positivo perché è il segno <strong>di</strong> un certo fermento che<br />

c’è all’interno <strong>di</strong> quest’Amministrazione e in negativo per lo stesso motivo, cioè per il fermento che<br />

c’è in quest’Amministrazione, perché tutto sommato sono tre anni e ancora sembra non vedersi la<br />

luce rispetto a questo tipo <strong>di</strong> problematiche che riguardano l’organizzazione. E proprio queste<br />

problematiche che riguardano l’organizzazione sono state un po’ il filo conduttore <strong>del</strong>le relazioni<br />

dal 2003 poi al 2004 in questa relazione, sono anche il filo conduttore <strong>di</strong> queste relazioni qua per le<br />

pagine che vanno da pagina 3, in<strong>di</strong>cativamente, a pagina 9 dove parlo <strong>di</strong> problemi che riguardano la<br />

gestione dei proce<strong>di</strong>menti, responsabile <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento e così via, questioni relative alla<br />

comunicazione pubblica, questioni relative alla privacy, la necessità <strong>di</strong> riformare alcuni strumenti<br />

normativi <strong>di</strong> questo <strong>Comune</strong> – penso a qualche regolamento che poi nella relazione troverete<br />

specificato, mancano altri che non vengono nominati nella relazione ma che sono oggetto appunto<br />

<strong>di</strong> intervento <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico – penso al coinvolgimento <strong>del</strong>la macchina comunale in alcuni<br />

grossi progetti che stanno caratterizzando la vita <strong>del</strong>l’amministrazione in questa fase.<br />

L’altra grossa questione trasversale, secondo me, è questa: le esigenze <strong>di</strong> bilancio possono<br />

con<strong>di</strong>zionare le scelte politiche ma non possono essere il motivo per la mancata applicazione dei<br />

regolamenti o peggio per la mancata applicazione <strong>del</strong>le leggi. Mi spiego: per esempio gli aumenti <strong>di</strong><br />

tariffe non possono essere retroattivi e nella relazione faccio almeno un esempio significativo,<br />

quello che si è verificato quando è stato aumentato l’ISE, ma non per l’anno avvenire per l’anno<br />

precedente, quin<strong>di</strong> le persone si sono trovate a casa a dover pagare una cosa che pensavano gratuita.<br />

Sarebbe come se il benzinaio venisse a casa mia e mi <strong>di</strong>cesse: guarda, ieri hai fatto il pieno, oggi<br />

non ho più una lira mi devi dare altri 20 euro, ovviamente non se lo può permettere il benzinaio ma<br />

non se lo può permettere nemmeno il <strong>Comune</strong>.<br />

Tra l’altro ci sono anche questioni anche più sostanziose rispetto a quella che ho citato relativa<br />

all’ISE dal punto <strong>di</strong> vista economico, mi riferisco alla restituzione <strong>di</strong> tasse pagate in più ai citta<strong>di</strong>ni,<br />

io spesso mi sento rispondere dall’Ufficio Tributi “non le possiamo restituire perché in bilancio non<br />

abbiamo i fon<strong>di</strong>” che non le possiamo restituire adesso, prima o poi le restituiranno, ma non solo<br />

non le possiamo restituire ma non facciamo nemmeno la compensazione nonostante sia prevista da<br />

norme, che hanno valore <strong>di</strong> legge, perché non è prevista dal regolamento e queste sono cose che<br />

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lasciano parecchio perplessi. Prima <strong>di</strong> concludere, debbo fare ammenda per paio <strong>di</strong> cose che ho<br />

scritto nella relazione e non mi sono reso conto che sono superate. La prima cosa riguarda il voto<br />

agli stranieri e facevano accenno agli stranieri e soltanto successivamente alla consegna <strong>del</strong>la<br />

relazione ho letto che invece è all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno in questo Consiglio, l’altra cosa riguarda<br />

l’assistenza agli anziani in questo periodo <strong>di</strong> temperature particolarmente elevate ma poi ho saputo<br />

che c’è in realtà un progetto da parte <strong>del</strong>l’A.S.L., si chiama Elios e l’ho visto attraverso la rete<br />

Internet, qui lo trovate citato sotto forma <strong>di</strong> critica all’amministrazione e almeno questa è una<br />

critica, <strong>di</strong>ciamo così, ingiustificata. È vero che talvolta la critica prende la mano, però sono convinto<br />

che in politica comunque, in politica nell’Amministrazione anche chi è astrattamente competente,<br />

chi ha buoni intenzioni, chi ha buona volontà deve abituarsi a ricevere <strong>del</strong>le critiche, anzi non può<br />

andare esente da critiche. Secondo me, piuttosto, quello che è successo è che si stanno alzando nei<br />

confronti <strong>del</strong>l’Amministrazione anche le aspettative dei citta<strong>di</strong>ni. I citta<strong>di</strong>ni non si limitano più a <strong>di</strong>r<br />

“male” <strong>del</strong>l’Amministrazione giù in Piazza <strong>del</strong>la Repubblica, ma io vedo – per l’esperienza che ho<br />

da <strong>di</strong>fensore civico – che c’è sempre più gente che chiede all’amministrazione <strong>di</strong> rendere conto <strong>del</strong>le<br />

ragioni <strong>del</strong>le decisioni e questa mi sembra una cosa importante da notare, perché è a segno <strong>di</strong> un<br />

modo <strong>di</strong> interessarsi alla cosa pubblica che magari aliena da quelle che erano quelle grosse tensioni<br />

gran<strong>di</strong> e reali che abbiamo sperimentato in passato, però sono anche segno che c’è un modo <strong>di</strong><br />

partecipare, un modo <strong>di</strong> essere presenti, anche per quello che riguarda appunto le questioni<br />

politiche, più <strong>di</strong>sincantato e meno ideologico rispetto al passato, quin<strong>di</strong> non tanto per il Difensore<br />

civico, ma se non altro è per costoro che <strong>di</strong>rei dovuta all’attenzione, a tutte queste istanze che<br />

vengono fuori attraverso il lavoro <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico.<br />

Io ho concluso, per il momento ho concluso e magari se ci sono domande o chiarimenti rimango a<br />

<strong>di</strong>sposizione.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie Avvocato, a questo punto ancora io<br />

non ho interventi. Dunque, collega Bravi, prego.<br />

CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie, signor Presidente. Intervengo<br />

soltanto per <strong>di</strong>re un grazie all’Avvocato, anche se non ho letto la relazione. Un grazie vero, sincero,<br />

perché ho visto che <strong>di</strong> solito sei sempre impegnato e sicuramente ho notato che ci sono stati<br />

ringraziamenti in precedenti situazioni che oggi non ho ascoltato, ma da parte <strong>di</strong> altri penso che<br />

siano stati ringraziamenti <strong>di</strong> circostanza e questo è negativo e lo metto anche in parallelo con<br />

quell’osservazione che ha fatto all’inizio: dove mi manderanno se dal Piano superiore sono andato<br />

giù fra poco negli scantinati, non so se questo ha un significato importante, forse la non necessità da<br />

parte <strong>di</strong> quest’Amministrazione <strong>di</strong> avere un <strong>di</strong>fensore civico, anche forse dal fatto che non lo<br />

ritengano non necessario o forse lo ritengono piuttosto fasti<strong>di</strong>oso perché fa <strong>del</strong>le critiche che<br />

vengono giuste dalla base, dai citta<strong>di</strong>ni, hai nostri concitta<strong>di</strong>ni. Siccome a questo punto ha chiesto <strong>di</strong><br />

avere <strong>del</strong>le domande, vorrei sapere, non ho letto la relazione, se realmente a tutte le lamentele, le<br />

istanze da parte dei citta<strong>di</strong>ni l’Amministrazione ha risposto, cercando <strong>di</strong> risolvere concretamente i<br />

problemi che le sono stati proposti.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Bravi. Collega Aguzzi.<br />

CONSIGLIERE – BRUNA AGUZZI (D.S.): Io invece ho letto con attenzione la relazione <strong>del</strong><br />

Difensore Civico. Devo innanzitutto complimentarmi per la scrittura brillante che ha reso la lettura<br />

anche piacevole, quin<strong>di</strong> lo ringrazio a nome <strong>di</strong> tutto il gruppo per l’attività svolta e per la passione e<br />

la tenacia con la quale ha affrontato l’impegno che traspaiono anche nella relazione corposa. Devo<br />

<strong>di</strong>re che traspare un lavoro puntiglioso, sono relazioni, non è la prima questa, sempre ampie e a<br />

volte pungenti che però non possono che essere viste come uno stimolo a migliorare la qualità dei<br />

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apporti tra citta<strong>di</strong>no e Pubblica Amministrazione e la qualità, in<strong>di</strong>rettamente la qualità dei servizi<br />

che l’Amministrazione pubblica dà alla citta<strong>di</strong>nanza. Ha fatto bene il <strong>Comune</strong> a volere questa<br />

figura, anche se in certi momenti può essere sembrata fuori uscire dalle competenze <strong>di</strong>chiarate dal<br />

citta<strong>di</strong>no per assumere a volte vesti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>atore, <strong>di</strong> promotore <strong>di</strong> parti tra citta<strong>di</strong>ni stessi e la<br />

burocrazia. Devo <strong>di</strong>re che la nostra cultura amministrativa, il nostro rapporto con lo Stato e la<br />

pubblica amministrazione risentono <strong>di</strong> una visione in cui la centralità è più <strong>del</strong> servizio che<br />

<strong>del</strong>l’utente, si rischia a volte anche chiusure e autoreferenzialità. Le segnalazioni, i suggerimenti e le<br />

richieste che a volte sono state fatte anche con un utilizzo un poco spettacolare, ma questo ormai è<br />

nei tempi, sono certamente utili e positive se trovano entrambi i soggetti in posizione <strong>di</strong> reciproco<br />

ascolto e <strong>di</strong> impegno concreto a riconoscere la giustezza e la legittimità dei problemi sollevati e a<br />

fare <strong>del</strong>la segnalazione sul singolo caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto non rispettato, <strong>di</strong> <strong>di</strong>sservizio, <strong>di</strong> opacità <strong>del</strong>la<br />

Pubblica Amministrazione, l’occasione per un ripensamento e un miglioramento <strong>del</strong> proprio giro<br />

amministrativo. Quin<strong>di</strong> chiudo ringraziando il <strong>di</strong>fensore civico, credo che comunque al <strong>di</strong> là <strong>di</strong><br />

frizioni, al <strong>di</strong> là anche <strong>di</strong> momenti <strong>di</strong>alettici, la figura è importante perché questo ci consente <strong>di</strong><br />

riflettere sul nostro operato e <strong>di</strong> far crescere la qualità dei servizi che offriamo.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie collega Aguzzi. Belluzzi prego.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Ho letto la relazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore<br />

civico e ho ascoltato con attenzione alcune cose che ha detto. Io più che intervenire, interverrò<br />

molto brevemente, cioè la relazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico viene presentata in Consiglio comunale, ma<br />

riguarda un modo <strong>di</strong> operare <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale, degli Amministratori comunali degli<br />

uffici. Io non chiedo che ad ascoltare la relazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico ci devono essere tutti i<br />

<strong>di</strong>rigenti <strong>del</strong>la banca, ma credo che sia educato che ad ascoltare la relazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico<br />

siano presenti almeno gli Assessori e la Giunta, non erano presenti nessun Assessore, nessun<br />

Sindaco, tranne l’assessore Ulivi che è entrato adesso. Questo è grave e mortificante, dopo<strong>di</strong>ché si<br />

può <strong>di</strong>re: oggi Belluzzi è nervoso, le tira fuori tutte, però mi sembra che mi state dando ragione su<br />

tutto. Io chiedo formalmente al Presidente <strong>del</strong> Consiglio comunale che è persona che stimo il<br />

rispetto e soprattutto è un galantuomo, visto e considerato che sarà il Presidente anche <strong>del</strong>la<br />

prossima relazione, altrimenti presenterò una mozione prima dei sei mesi, in cui dobbiamo<br />

obbligare gli Assessori ad essere presenti ed ascoltare la relazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico, perché ho<br />

qualche dubbio che l’abbiano letta ma dando per scontato che l’abbiano letta credo che sia educato e<br />

l’educazione non ha né colore politico, non è né <strong>di</strong> maggioranza né <strong>di</strong> opposizione, che ascoltino<br />

anche perché sono i <strong>di</strong>retti interessati. E questo credo che il Consiglio comunale sarà d’accordo, tra<br />

sei mesi la presenteremo, che gli Assessori debbono essere presenti. In modo particolare gli<br />

Assessori, voi <strong>di</strong>rete: ma che hai con l’Assessore ai Lavori Pubblici? Non ho niente, ma quando<br />

leggo che i servizi interessati sulle lamentele che i citta<strong>di</strong>ni fanno al <strong>di</strong>fensore civico sono 143<br />

riguardano i lavori pubblici, 110 la Polizia municipale, 88 l’urbanistica, credo che un qualche cosa,<br />

siccome sono andato a rileggere, le tengo non a casa, ma in ufficio, che ho...! Credo che questa<br />

tendenza rimane costante, io inviterei il Presidente <strong>del</strong> Consiglio comunale a far sì, visto che<br />

abbiamo utilizzato o parzialmente utilizzato qualche consulente o qualche consulenza, ad iniziare<br />

dalla prossima occasione a fare un corso specifico e questo il <strong>di</strong>fensore civico ce lo potrà anche<br />

suggerire, agli Amministratori comunali sul grado <strong>di</strong> “attenzione” rispetto alle problematiche che<br />

sono state sottoposte al <strong>di</strong>fensore civico. Io sono d’accordo con alcune considerazioni che hai fatto<br />

tu, in modo particolare quella: c’è fame, c’è aumento <strong>di</strong> aspettative e <strong>di</strong> volontà <strong>di</strong> chiedere, non il<br />

conto in maniera, ma <strong>di</strong> chiedere risposte precise, <strong>di</strong> dare risposte chiare, <strong>di</strong> dare suggerimenti chiari<br />

per quelle che sono le esigenze <strong>di</strong> chiarezza, trasparenza e puntualità che sono alla fine il nucleo<br />

fondamentale <strong>del</strong>le problematiche che sottopongono al <strong>di</strong>fensore civico. Una battuta: non ti devi<br />

lamentare se ogni giorno ti cambiano posto, potrai scendere ancora più in basso; sta peggio il<br />

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Difensore Civico precedente che ha dovuto far causa al <strong>Comune</strong> per avere riconosciuta la proprietà<br />

indennità. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Belluzzi. Collega Brunetti,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I.): Grazie, Presidente. Anche noi ringraziamo il<br />

Difensore Civico per la testimonianza puntuale e perio<strong>di</strong>ca che ci fa <strong>del</strong>la situazione dei rapporti tra<br />

Pubblica Amministrazione e citta<strong>di</strong>ni, in particolare questa Pubblica Amministrazione con la<br />

citta<strong>di</strong>nanza jesina, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>le considerazioni generali e <strong>del</strong>la relazione che testimoniano eventi<br />

sulla quale non abbiamo dubbi, anche noi – come <strong>di</strong>ceva il consigliere Belluzzi – riteniamo che le<br />

nuove normative che sono partite, sono entrate in vigore dal 1990 in poi hanno fatto sì che il<br />

citta<strong>di</strong>no sia centrale nell’azione <strong>del</strong>l’attività amministrativa. Sono passati quin<strong>di</strong>ci anni e questo ha<br />

comportato un cambiamento ra<strong>di</strong>cale nell’approccio con i nuovi, la nuova legislazione, il nuovo<br />

moto <strong>di</strong> amministrare, forse ancora nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> non si è entrati completamente in queste<br />

nuove ottiche. Tuttavia apprezziamo anche il fatto, come testimonia lo stesso <strong>di</strong>fensore civico che ci<br />

sono atti e fatti <strong>di</strong> buona volontà e <strong>di</strong> buona <strong>di</strong>sponibilità anche se non è ancora una cultura generale<br />

<strong>di</strong>ffusa quella <strong>del</strong>l’attenzione, ripeto, <strong>del</strong>la centralità al citta<strong>di</strong>no che non è che si è inventato il<br />

<strong>di</strong>fensore civico <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, è che la legislazione tutta dal ’90 in poi ha operato in questo senso, credo<br />

anche che a questo punto vorrei essere ottimista per la prossima relazione, voglio pensare che ci<br />

siano ancora ulteriori ambiti <strong>di</strong> miglioramento suffragato appunto, che è stato suffragato dalla<br />

prossima relazione, perché a questo punto è una aspettativa che come forza politica sentiamo<br />

fortemente, visto che quest’Amministrazione ha operato dal punto <strong>di</strong> vista organizzativo un riassetto<br />

<strong>del</strong> personale che dovrebbe far sì, che non solo i citta<strong>di</strong>ni, ma neanche noi come Consiglieri<br />

comunali ci trovassimo in futuro nella situazione in cui ci siamo trovati oggi, con una pratica, con<br />

una camicia vuota su una pratica importante. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Brunetti. Collega Grassetti,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente. Io vorrei fare<br />

una proposta provocatoria che non suoni come una mancanza <strong>di</strong> rispetto nei confronti <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore<br />

civico, ma anzi che ne riconosca la figura e le funzioni. Io <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> abolire quest’uso, questa prassi<br />

che ogni 6 mesi vede il <strong>di</strong>fensore civico sedersi in quel posto, relazionare circa le stesse questioni<br />

che ci accompagnano davvero da anni e che grosso modo restano quelle, a sentire gli stessi<br />

interventi <strong>del</strong>l’opposizione e <strong>di</strong> questo il <strong>di</strong>fensore civico me ne può dare atto, perché lui molto<br />

meglio <strong>di</strong> noi, visto che viene solo per questo, può ricordare esattamente e precisamente quelli che<br />

sono gli interventi, l’opposizione che critica Giunta e maggioranza perché non sta a sentire, perché<br />

non sono presenti, la maggioranza quando è rappresentata da personaggi, <strong>di</strong>ciamo, più qualificanti<br />

prende atto e <strong>di</strong>ce: ci impegneremo per migliorare le cose, quando invece ci sono personaggi<br />

<strong>di</strong>ciamo più attenti alla battaglia senza cercare le buone maniere attaccano l’opposizione, che aveva<br />

precedentemente attaccato la maggioranza e basta. Di fatto ancora una volta le stesse identiche cose,<br />

una ripetizione sovrapponibile <strong>di</strong> eventi, <strong>di</strong> situazioni, <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussioni al punto che – scusate – io mi<br />

chiedo a che serve tutto questo se poi non c’è mai niente <strong>di</strong> nuovo? Ecco, allora io questo tipo <strong>di</strong><br />

provocazione la faccio per invitare ciascuno <strong>di</strong> noi riflettere un attimo <strong>di</strong> più, ma soprattutto per<br />

invitare Sindaco e Giunta, capisco adesso hanno giustamente come ricordava il consigliere Belluzzi<br />

probabilmente altre cose più importanti da fare per cui non ci sono ma vi garantisco che leggeranno<br />

certamente i verbali <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>scussione sul <strong>di</strong>fensore civico, perché si prenda atto veramente che<br />

forse se è stata istituita una figura, quella figura in qualche modo dovrà determinare dei vantaggi per<br />

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i citta<strong>di</strong>ni o comunque un rispetto per i loro <strong>di</strong>ritti, che se così invece non è come in effetti sembra<br />

non sia, allora varrebbe la pena anche, scusa Samuele, <strong>di</strong> risparmiare quello che spen<strong>di</strong>amo<br />

giustamente per il <strong>di</strong>fensore civico, a cui per altro io voglio dare atto, non perché sia lui e non<br />

perché è qui, che davvero in particolare lui, l’avvocato Samuele Animali ha esercitato sino ad ora e<br />

possiamo <strong>di</strong>rlo questo ruolo con gran<strong>di</strong>ssima capacità, comporta impegno con soluzioni innovative<br />

utilizzando Internet e coinvolgendo la citta<strong>di</strong>nanza e a mio avviso senza nulla togliere a tutti gli<br />

altri, è stato il miglior <strong>di</strong>fensore civico che noi abbiamo avuto. Sono molto contento all’epoca <strong>di</strong><br />

averlo votato, perché io sono uno <strong>di</strong> quelli che l’ha votato, però nonostante questo continuo a <strong>di</strong>re<br />

ripensiamo su questa figura <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico, perché se ha un effetto reale nell’ambito <strong>del</strong>la<br />

pubblica amministrazione e costituisce veramente un trade union tra i citta<strong>di</strong>ni e l’Amministrazione,<br />

ecco, se così è manteniamolo e continuiamo a <strong>di</strong>scutere, altrimenti ripensiamoci e facciamo<br />

risparmiare tempo prezioso a lui, denaro all’amministrazione e tempo anche a tutti gli altri. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie collega Grassetti. Collega Bucci.<br />

CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): Allora innanzitutto ringrazio<br />

sicuramente l’Avvocato <strong>di</strong>fensore civico per la sua attività, per la passione che mette nella sua<br />

attività e che traspare ed è evidente nella sua relazione che ho letto. Una battuta se mi è consentita,<br />

io non interpreterei negativamente l’operato <strong>del</strong>l’amministrazione negli spostamenti nello scantinato<br />

in quanto probabilmente l’intento <strong>del</strong>l’amministrazione negli spostamenti era quello <strong>di</strong> far<br />

avvicinare quanto più possibile il <strong>di</strong>fensore civico ai citta<strong>di</strong>ni e quin<strong>di</strong> la posizione più prossima alla<br />

piazza e quin<strong>di</strong> al luogo d’incontro <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni, secondo me è un aspetto positivo che gioverà<br />

sicuramente nel rapporto molto intenso e molto proficuo che i citta<strong>di</strong>ni hanno avuto e che dalla<br />

relazione viene fuori, evidentemente. Non mi scandalizzo neanche e non mi stupisco neanche, a<br />

<strong>di</strong>fferenza <strong>del</strong> Collega Belluzzi rispetto al numero <strong>del</strong>le segnalazioni che i citta<strong>di</strong>ni hanno, sappiamo<br />

tutti noi, qualsiasi azienda che produce manufatti o altre cose ha un ufficio che raccoglie proteste,<br />

dai clienti e altre cose, e serve proprio per migliorare il prodotto e questo penso che sia uno degli<br />

obiettivi principali per cui nel nostro Statuto è prevista la figura <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico. Per cui il fatto<br />

che ci siano lamentele, secondo me, è inevitabile, il fatto che poi a queste lamentele si debba<br />

comunque rispondere e questo è l’impegno, da una parte <strong>del</strong>l’amministrazione, da una parte quello<br />

<strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico che deve, che ha evidenziato bene queste situazioni e le ha poste all’attenzione<br />

anche <strong>del</strong> Consiglio Comunale. Ecco, quin<strong>di</strong> secondo me l’attività <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico non sarei<br />

così estremo e <strong>di</strong>re se non serve cosa, serve sicuramente perché la segnalazione è già elemento <strong>di</strong><br />

crescita, sia per il Consiglio comunale, per l’amministrazione e forse anche <strong>di</strong> più per le strutture<br />

che tra l’altro, <strong>di</strong>ce lo stesso <strong>di</strong>fensore civico, collaborano. Quin<strong>di</strong> nel ringraziamento, nel<br />

concludere ringraziando <strong>di</strong> nuovo il <strong>di</strong>fensore civico, concludo anche invitando ad una positività<br />

rispetto a queste cose e a valorizzare anche, insieme ai citta<strong>di</strong>ni, tutti quanti, in Consiglio comunale<br />

a valorizzare anche i punti <strong>di</strong> forza <strong>di</strong> questa “azienda” che si chiama <strong>Comune</strong>, perché<br />

evidentemente dei punti <strong>di</strong> forza ce ne sono e il punto <strong>di</strong> forza viene fuori anche proprio dalla<br />

segnalazione <strong>del</strong>le debolezze, grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie collega Bucci, collega Meloni,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Grazie, Presidente. Cercherò <strong>di</strong> essere<br />

breve, perché non ri<strong>di</strong>rò le cose che dovrei ripetere rispetto anche agli altri interventi che ho fatto<br />

puntualmente alla relazione semestrale <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico. Le cose che ho detto in termini <strong>di</strong><br />

apprezzamento e in termini <strong>di</strong> essere proprio come Consigliere comunale il servizio che il <strong>di</strong>fensore<br />

civico con questa relazione sempre così puntuale e ricca svolge anche nei confronti dei Consiglieri<br />

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comunali, ponendoci i problemi dall’ottica <strong>del</strong> citta<strong>di</strong>no, perché ovviamente il <strong>di</strong>fensore civico ha<br />

un rapporto anche lui come noi stessi Consiglieri dovremmo avere <strong>di</strong> ascolto <strong>del</strong> citta<strong>di</strong>no. Mi sento<br />

<strong>di</strong> sottolineare due cose, due o tre punte <strong>di</strong> questa relazione, intanto per una, per una sollecitazione<br />

che il <strong>di</strong>fensore civico fa riguardo alla politica verso i minori, quando si spinge ad<strong>di</strong>rittura a<br />

ipotizzare il voto ai Ministeri. Su questo mi rendo conto che, come “Margherita”, il giorno <strong>del</strong>lo<br />

scorso mese <strong>di</strong> gennaio, che era una fredda domenica <strong>di</strong> gennaio, il 23 <strong>di</strong> gennaio, avevamo fatto<br />

un’iniziativa pubblica proprio per sensibilizzare sul voto ai citta<strong>di</strong>ni, purtroppo ho dovuto prendere<br />

atto non solo <strong>di</strong> una scarsa partecipazione ma anche all’interno degli stessi partiti, all’interno anche<br />

<strong>di</strong> noi stessi come è <strong>di</strong>fficile far crescere questa cultura nuova, questa cultura politica riguardante i<br />

minori.<br />

Io, tra l’altro, vado sostenendo, per il lavoro che faccio, per l’interessamento a questa fascia dei<br />

minori, è che è ora che si faccia anche un Sindacato dei bambini, che sia rappresentativo nel<br />

momento in cui si svolgono le contrattazioni e l’utenza dei bambini, l’utenza è prevalente, rispetto a<br />

quel contratto <strong>di</strong> cui si sta <strong>di</strong>scutendo, quin<strong>di</strong> è un’attenzione che il Difensore Civico, molto<br />

velatamente mette qui, ma che anche dà, rende merito alla sua attenzione a tutte le pieghe, a tutte le<br />

problematiche <strong>del</strong>la citta<strong>di</strong>nanza. Un’ulteriore precisazione, ma questa rivolta soprattutto<br />

all’Amministrazione nel momento in cui il <strong>di</strong>fensore civico parla <strong>del</strong>l’attenzione alle autorizzazioni<br />

degli esercizi pubblici per le conseguenze che queste autorizzazioni poi si portano <strong>di</strong>etro in termini<br />

<strong>di</strong> agio e <strong>di</strong>sagio <strong>del</strong>la citta<strong>di</strong>nanza. Dico all’Amministrazione: attenzione che soprattutto nei perio<strong>di</strong><br />

primavera, estate, autunno l’occupazione <strong>del</strong> suolo pubblico spontaneo rispetto agli esercizi pubblici<br />

che, appunto per favorire i loro clienti, pongono tavoli, se<strong>di</strong>e appunto su buona parte <strong>del</strong> terreno<br />

pubblico. Quin<strong>di</strong> questo dovrebbe essere chiaro nel momento <strong>del</strong>la concessione <strong>del</strong>le autorizzazioni<br />

anche quali sono le prerogative, i paletti, le norme, eccetera. Una precisazione mi sento <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, ma<br />

gliel’ho già fatta prima <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong> Consiglio comunale, riguardanti le scuole. La sintesi che<br />

l’avvocato Animali ha fatto forse non gli ha consentito <strong>di</strong> essere esaustivo riguardo al problema<br />

<strong>del</strong>le scuole e <strong>del</strong>le scuole <strong>del</strong>l’infanzia e soprattutto <strong>del</strong>le liste d’attesa <strong>del</strong>le scuole <strong>del</strong>l’infanzia. I<br />

servizi educativi, in effetti, nella loro programmazione ormai da qualche anno hanno evidenziato e<br />

hanno proiettato i dati anagrafici, i dati <strong>del</strong>l’anagrafe, riguardante la fascia d’età e l’esigenza <strong>di</strong><br />

scuole <strong>del</strong>l’infanzia nuove, tant’è che nel bilancio <strong>del</strong> 2004 era già stata inserita la nuova scuola<br />

<strong>del</strong>l’infanzia, così come prevista nel bilancio <strong>del</strong> 2005. Quin<strong>di</strong> l’esubero <strong>del</strong>le liste <strong>di</strong> attesa,<br />

l’esubero <strong>di</strong> iscrizioni che non possono trovare spazio nelle attuali strutture, non sono causate queste<br />

liste d’attesa dai lavori <strong>di</strong> ristrutturazione non portati ancora a termine purtroppo presso la scuola<br />

“Negromanti” e dal trasloco dalla Gola <strong>del</strong>la Rossa alla zona Fornace, perché comunque le liste<br />

d’attesa sono generate da un aumento <strong>di</strong> domanda <strong>di</strong> questo servizio <strong>del</strong>l’infanzia in alcune zone<br />

<strong>del</strong>la città. Prima Brazzini <strong>di</strong>ceva: perché la scuola <strong>del</strong>l’infanzia a nord e perché non in un’altra<br />

parte <strong>del</strong>la città. Certo, ha ragione a porsi questa domanda, io posso <strong>di</strong>re naturalmente in questo<br />

caso come <strong>di</strong>rigente scolastico e non come Consigliere che i maggiori esuberi, le liste <strong>di</strong> attesa sono<br />

appunto nella parte a nord che da tempo aspetta le risposte a due sezioni che sono state ospitate<br />

nella scuola me<strong>di</strong>a Leopar<strong>di</strong>, oltre ad un ulteriore sezione creatasi proprio per questa richiesta e<br />

aumento <strong>di</strong> quella parte <strong>del</strong>la città. Quin<strong>di</strong> precisato questo aggiungo per concludere che, lo<br />

sottopongo a noi Consiglieri ma anche soprattutto all’Amministrazione, in questo caso l’assessore<br />

Frezzotti e l’assessore Olivi credo che sono sicuramente presenti, saranno i rappresentanti e i<br />

portavoce ai loro colleghi <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione avvenuta in Consiglio. Dico: attenzione su questo fatto<br />

sull’aspetto sottolineato in questa relazione semestrale modo puntuale e preciso, sul rapporto <strong>di</strong><br />

comunicazione che una Pubblica Amministrazione deve avere con la citta<strong>di</strong>nanza. Dico questo<br />

perché più ampio, più vicino è questo rapporto <strong>di</strong> comunicazione con i citta<strong>di</strong>ni, più facilitato, sarà<br />

il momento in cui la pubblica amministrazione chiede ai citta<strong>di</strong>ni, fa <strong>del</strong>le richieste ai citta<strong>di</strong>ni. Fa<br />

<strong>del</strong>le richieste in or<strong>di</strong>ne al rispetto, a regolamenti, a tassazione, ecco, più è ampia la comunicazione,<br />

le motivazioni e più i citta<strong>di</strong>ni saranno in grado <strong>di</strong> rispondere, anche no ma sicuramente informati.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

120


L’ultima cosa, avvocato Samuele Animali, io vorrei correggere, so che non lo posso fare, ma la sua<br />

relazione io <strong>di</strong>rei: un buon amministratore deve avere il coraggio, casserei <strong>di</strong> risparmiare qualche<br />

altro migliaio <strong>di</strong> euro e aggiungerei <strong>di</strong> mettere in atto l’ascolto attivo <strong>di</strong> quello che il <strong>di</strong>fensore<br />

civico esprime nella sua relazione.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Meloni. Io non ho altri<br />

interventi, colleghi, quin<strong>di</strong> prima <strong>di</strong> dare la parola <strong>di</strong> nuovo all’Avvocato Animali io vorrei <strong>di</strong>re due<br />

brevissime, fare due brevissime considerazioni. Innanzitutto mi associo alle formulazioni <strong>di</strong> stima e<br />

ringraziamento <strong>di</strong> tutti i colleghi, hanno fatto appunto rispetto alla relazione lavoro <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore<br />

civico. Io l’ho detto anche sicuramente, nel precedente Consiglio comunale, forse anche altre volte,<br />

io quello che ho apprezzato e apprezzo in modo particolare dall’avvocato Animali, dal <strong>di</strong>fensore<br />

civico, è il suo modo, il suo approccio a questo istituto, il suo modo <strong>di</strong> lavorare, cioè il <strong>di</strong>fensore<br />

Animali, almeno così leggo io, questa attività è soprattutto un impegno civile. Quin<strong>di</strong>, credo, ecco<br />

che questa partecipazione nel lavoro come <strong>di</strong>fensore civico <strong>di</strong>mostra quanto il <strong>di</strong>fensore civico,<br />

quanto l’uomo, l’avvocato Animali tenga alla sua città, tenga – lo <strong>di</strong>cevamo con l’Assessore Olivi –<br />

anche i soggetti più deboli <strong>del</strong>la nostra città, visto che sui parametri una percentuale altissima <strong>di</strong><br />

frequenze <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico è appunto soggetti pensionati anche in là con l’età. Quin<strong>di</strong> io credo<br />

che con l’attività <strong>del</strong>l’avvocato Animali l’istituto, ripeto, il <strong>di</strong>fensore civico abbia guadagnato, è più<br />

conosciuto proprio per questa <strong>di</strong>sponibilità e sensibilità nell’espletare appunto la propria, il proprio<br />

lavoro, la propria funzione. Volevo <strong>di</strong>re, l’altra considerazione, a parte che non con<strong>di</strong>vido una cosa<br />

invece, quando il <strong>di</strong>fensore civico fa un’affermazione alla fine, <strong>di</strong>ce: “Se non cre<strong>di</strong>amo a questo<br />

istituto meglio toglierlo dal nostro Statuto piuttosto che sembrare un marketing per<br />

l’amministrazione, per i politici, per l’amministrazione comunale”. Io credo che nel momento in cui<br />

nel nostro Statuto è stato previsto questo istituto è perché la politica, quella nostra città comunque<br />

crede assolutamente in questa funzione, a questa garanzia in più e aiuto in più che comunque gli<br />

amministrati, i nostri citta<strong>di</strong>ni hanno con appunto l’istituzione <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico e non è, al <strong>di</strong> là<br />

<strong>del</strong>la presenza degli Amministratori nel banco <strong>del</strong> Sindaco, nel banco <strong>del</strong>la Presidenza, io<br />

comunque credo che la relazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico, colleghi, non sia soltanto da leggere come<br />

una critica verso la politica <strong>del</strong>l’Amministrazione nei vari settori, allora il trasporto e i lavori<br />

pubblici, c’è anche questo, giustamente, perché la critica come <strong>di</strong>ceva la collega Aguzzi aiuta, non<br />

deve essere vista come una critica sul piano politico.<br />

Ma io credo che sia uno stimolo, colleghi, anche per noi Consiglieri perché la relazione <strong>del</strong><br />

<strong>di</strong>fensore civico è una relazione al Consiglio comunale, credo che come Consiglieri comunali da<br />

quella relazione alcuni spunti li possiamo prendere, perché altrimenti anche noi facciamo – secondo<br />

il mio punto <strong>di</strong> vista – una retorica fine a se stessa. Se da quella relazione, secondo me, spunti<br />

interessanti possono esserci e ci sono, possono esserci per un’iniziativa politica, istituzionale,<br />

amministrativa <strong>di</strong>retta <strong>del</strong> Consiglio comunale, io credo che sia in qualche modo, secondo la mia<br />

interpretazione, anche uno stimolo per la nostra prerogativa, per le nostre funzioni, quin<strong>di</strong> dobbiamo<br />

leggerla anche sotto questo punto <strong>di</strong> vista. Penso per esempio, per farmi capire, alla proposta <strong>del</strong><br />

Consiglio comunale dei ragazzi, per <strong>di</strong>re, adesso al <strong>di</strong> là che uno la con<strong>di</strong>vida o meno, però ci sono,<br />

in questa relazione ci sono spunti che sostanzialmente possono essere oggetto <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento e<br />

anche <strong>di</strong>, così, <strong>di</strong> attività sul piano squisitamente politico per quanto riguarda il Consiglio comunale.<br />

Detto questo, ripeto, credo che sia la penultima se non sbaglio relazione <strong>del</strong>l’attuale <strong>di</strong>fensore<br />

civico, voi sapete che a fine anno scade il mandato <strong>del</strong>l’attuale <strong>di</strong>fensore civico, non è un mandato<br />

rinnovabile, quin<strong>di</strong> – ripeto – il prossimo appuntamento con l’ultima relazione credo che sia a fine<br />

anno, quin<strong>di</strong> novembre, <strong>di</strong>cembre, gennaio 2005. Quin<strong>di</strong> lo ringrazio <strong>di</strong> nuovo per il lavoro, prima<br />

<strong>di</strong> dare la parola al <strong>di</strong>fensore civico, do la parola al Sindaco, prego.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

121


SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Solo per scusarmi per la mia assenza durante la <strong>di</strong>scussione<br />

ma non era una scelta dettata da contrapposizione, opposizioni nei confronti, <strong>di</strong> mancanza <strong>di</strong><br />

rispetto nei confronti <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico, stavo semplicemente, insomma, è un motivo particolare<br />

per cui non è che, non aveva nessun significato. Volevo cogliere anch’io l’occasione, così come ha<br />

fatto assumendo insomma e facendo mie le cose e i concetti che ha detto il Presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />

per ringraziare il <strong>di</strong>fensore civico per quello che ha fatto e continuerà a fare per questi prossimi 6<br />

mesi e anche per riconoscere a lui, non alla figura, ma Samuele Animali una capacità <strong>di</strong> aver dato<br />

forse non solo corpo ma anche un’anima a questa figura, seppure può essere vissuta a volte come<br />

una spina nel fianco, ma io credo che sia questo poi in fondo il significato, il valore <strong>del</strong> ruolo vero<br />

<strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico, non tanto e non solo come o non sempre come sollecitazione o<br />

contrapposizione ad alcune scelte o alcune questioni che vengono poi sollevate ai citta<strong>di</strong>ni ma<br />

davvero come un supporto per l’Amministrazione stessa e credo anche per tutto il Consiglio<br />

Comunale, a prescindere da quelle che possono essere poi le maggiori o le minori<br />

strumentalizzazioni, in un senso o in un altro che si fanno poi dei contenuti <strong>del</strong>le singole questioni<br />

che vengono poste nelle relazioni. Per cui credo che questo sia stato un lavoro e sia, ecco in questa<br />

ultima fase, continuerà ad essere un lavoro prezioso che ha visto sempre un’attenta collaborazione,<br />

forse non piena o non pienamente foriera <strong>di</strong> risultati, secondo me alcune cose anche provenienti<br />

dalle in<strong>di</strong>cazioni e dalle sollecitazioni <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico hanno permesso anche alla stessa<br />

amministrazione e anche la stessa struttura amministrativa <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> fare un passo avanti e<br />

quin<strong>di</strong> credo che sia sicuramente una scelta positiva importante fatta <strong>del</strong>la presenza, un lavoro<br />

importante e positivo quello fatto da Animali e credo che questo sarà, continuerà ad essere una<br />

presenza ed una scelta irreversibile fatta da questo Consiglio Comunale che dà anche un senso<br />

maggiore al significato vero <strong>di</strong> democrazia e <strong>di</strong> partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni alle questioni e alle<br />

scelte che fa un <strong>Comune</strong> a prescindere dalle composizioni politiche <strong>del</strong>le maggioranze o <strong>del</strong>le<br />

minoranze, buon lavoro per i prossimi 6 mesi.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie Sindaco, a questo punto do la parola<br />

all’Avvocato Animali per concludere.<br />

DIFENSORE CIVICO – AVVOCATO SAMUELE ANIMALI: Comincio da Bucci anche se<br />

assente, ha perfettamente ragione nel senso che, nel senso che io in realtà non vedo l’ora <strong>di</strong> arrivare<br />

al pianterreno, l’ho detto sempre l’ideale, ma penso che su questo siano tutti d’accordo, l’ideale <strong>di</strong><br />

avere un <strong>Comune</strong> che ha un front office tutto al pianterreno per cui le persone non debbono fare le<br />

scale, vedono l’ufficio comunale è la prima cosa che trovano quando entrano nel palazzo comunale,<br />

quin<strong>di</strong> non vedo l’ora <strong>di</strong> scendere finalmente al pianterreno, perché ancora sono al primo piano. Non<br />

penso che sarà per questo mandato ovviamente, perché spero almeno per i prossimi 6 mesi che in<br />

realtà sono 5, che in realtà considerando quelli <strong>di</strong> agosto sono poco più <strong>di</strong> 4, spero <strong>di</strong> rimanere dove<br />

sto adesso visto che ci sono arrivato solamente da qualche giorno. Detto questo, il collega Grassetti,<br />

io con Grassetti su una cosa sono d’accordo e su una non sono d’accordo. Sono d’accordo sul fatto<br />

che il <strong>di</strong>fensore civico potrebbe essere tranquillamente abolito, non succederebbe niente e non penso<br />

che ne risentirebbe la democrazia, perché? Perché se, questo lo <strong>di</strong>cevo anche nella relazione, se un<br />

<strong>di</strong>fensore civico funziona come strumento, ripeto rispetto alla relazione, <strong>di</strong> marketing politico, è un<br />

modo per comunicare un qualcosa, ha una sua funzione però tutto sommato sono sol<strong>di</strong> sprecati. Non<br />

sono d’accordo su quello che <strong>di</strong>ceva Grassetti sul fatto <strong>di</strong> rendere conto al Consiglio comunale, mi<br />

rendo conto che era un paradosso quello che l’Avvocato faceva, non sono d’accordo sul fatto <strong>di</strong><br />

rendere conto al Consiglio comunale anzi, ma questo perché Grassetti non ha letto la relazione, e<br />

anche il fatto che si faccia la relazione ogni 6 mesi mi sembra una cosa positiva <strong>di</strong> questo <strong>Comune</strong>,<br />

vostro che in altri non si fa, questo perché penso – ma su questo si potrebbe <strong>di</strong>scutere ma non mi<br />

pare né il caso né soprattutto l’ora – il <strong>di</strong>fensore civico è un’istituzione che non ha autorità in senso<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

122


stretto, se può avere qualcosa può avere autorevolezza non per la persona, ovviamente, ma per il<br />

ruolo e per la carica. Questa autorevolezza può averla solo nella misura in cui continuamente c’è,<br />

rende conto, manifesta il suo lavoro nei confronti e <strong>del</strong>la citta<strong>di</strong>nanza certamente e <strong>del</strong> Consiglio<br />

comunale che <strong>del</strong>la citta<strong>di</strong>nanza è rappresentativo, in questo mi ricollego a quello che ha sempre<br />

detto Brunetti in occasione <strong>di</strong> queste relazioni, <strong>di</strong>ce: il rapporto <strong>del</strong> Consiglio comunale è centrale<br />

rispetto al <strong>di</strong>fensore civico. A suo tempo, <strong>di</strong>ssi: sì, ma in realtà non è eletto dal Consiglio comunale<br />

ma eletto da un’assemblea integrata, per cui non deve, infatti il Consiglio comunale prende atto e<br />

non vota la relazione, però questo non significa che il rapporto con il Consiglio comunale sia<br />

secondario, anzi penso sia essenziale proprio nella misura in cui il <strong>di</strong>fensore civico può lavorare e<br />

solamente se qualcuno gliene dà la legittimazione; la legittimazione non viene soltanto e non viene<br />

soprattutto dal fatto che gli Amministratori ti rispondono a meno, certo, anche da lì, ma il <strong>di</strong>fensore<br />

civico serve, se serve per pungolare l’amministrazione deve avere <strong>del</strong>le sponde che non possono<br />

essere principalmente i giornalisti, non può essere principalmente l’opinione pubblica per la natura<br />

<strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico che si occupa <strong>di</strong> casi particolari e non dovrebbe occuparsi <strong>di</strong> politica<br />

in senso stretto, io <strong>di</strong>rei invece si può occupare <strong>di</strong> politica in senso lato, fa un lavoro politico perché<br />

comunque si occupa in qualche maniera dei problemi <strong>del</strong>la città. Quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong>cevo, è importante<br />

questo render conto continuamente al Consiglio comunale dove rendere conto sta per con<strong>di</strong>videre<br />

quello che è il lavoro che viene fatto e quin<strong>di</strong> anche lo scambio ovviamente <strong>di</strong> segnalazioni e così<br />

via. Quin<strong>di</strong> il Consiglio come referente per il <strong>di</strong>fensore civico ed anche per questo, vengo<br />

all’intervento <strong>del</strong> consigliere Aguzzi, anche per questo io, magari sbagliando, ma non credo che ci<br />

siano cose giuste o sbagliate in questo tipo <strong>di</strong> funzioni, visto che il <strong>di</strong>fensore civico è una figura<br />

magmatica nella nostra legislazione, è una figura che non è definita da nessuna parte salvo il fatto<br />

che si <strong>di</strong>ce che gli Statuti possono nominarlo. Quin<strong>di</strong> dobbiamo far riferimento ad istituti stranieri,<br />

dobbiamo far riferimento a concetti come quelli <strong>del</strong>l’autorità amministrativa in<strong>di</strong>pendente, ma non<br />

c’è scritto in nessuno posto che cosa il <strong>di</strong>fensore civico fa e cosa il <strong>di</strong>fensore civico non fa, c’è solo<br />

scritto nello Statuto, quin<strong>di</strong> lo Statuto <strong>di</strong>venta il riferimento importante.<br />

Dicevo: io, per come la interpreto, non credo che il <strong>di</strong>fensore civico debba essere una sorta <strong>di</strong> notaio<br />

ma credo che invece debba porsi – ma su questo penso siamo d’accordo – comunque in un rapporto<br />

<strong>di</strong>alettico, anche perché questo rapporto <strong>di</strong>alettico è l’unica garanzia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza che hanno i<br />

citta<strong>di</strong>ni nel momento in cui si pongono nelle mani o comunque hanno, si affidano alla competenza<br />

e alla figura <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico, se non si ponessero al rapporto <strong>di</strong>alettico ma si limitassero a fare il<br />

notaio <strong>del</strong>le decisioni <strong>del</strong>l’amministrazione, veramente potremmo abolirlo e nessuno se ne avrebbe<br />

a male. Quin<strong>di</strong> credo che debba avere questo rapporto <strong>di</strong>alettico anche perché – mi rifaccio a quello<br />

che accennava Fior<strong>del</strong>mondo - non vorrei essere retorico in questo, ma tutto sommato penso che<br />

questa figura nasca per dare voce a chi non ha voce, nel senso tutto sommato le maggioranze o le<br />

minoranze ben rappresentate non hanno bisogno <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico, hanno altri strumenti per far<br />

sentire la loro voce. Se qualcuno ne ha bisogno sono appunto coloro che, non <strong>di</strong>co che non si<br />

sentono rappresentati perché il Consiglio e altre istituzioni sono comunque rappresentative, ma<br />

hanno <strong>di</strong>fficoltà a far venire fuori i loro problemi particolari, singolari e questi problemi particolari e<br />

singolari vengono in considerazione soprattutto quando parliamo <strong>di</strong> soggetti deboli, quando possono<br />

essere i pensionati che notava Fior<strong>del</strong>mondo, c’è da <strong>di</strong>re tra l’altro che è aumentata <strong>di</strong> molto la<br />

quota anche <strong>di</strong> altri tipi <strong>di</strong> persone, quali possono essere i minorenni, ovviamente i minorenni non<br />

vengono dal <strong>di</strong>fensore civico, ma esistono figure <strong>di</strong> <strong>di</strong>fensore civico specialmente pensate per i<br />

minorenni. Esiste un <strong>di</strong>fensore civico dei minorenni, in Regione garante per i minorenni che<br />

appunto testimonia come questo tipo <strong>di</strong> figure hanno bisogno <strong>di</strong> figure specifiche che sono appunto<br />

non ancora ben definite ma sono tra la professionalità <strong>del</strong> tecnico e la figura <strong>del</strong> politico. Tra l’altro<br />

da questo punto <strong>di</strong> vista è anche parte <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico scriva magari da inesperto <strong>di</strong> queste<br />

questioni circa la rappresentanza dei bambini, è anche il segno che talvolta a non parlare sempre<br />

sotto voce, a farti sentire così magari risponde chi recepisce quello che si <strong>di</strong>ce e quello che meno ti<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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aspetti. Per cui magari la Margherita fa <strong>del</strong>le iniziative e poi si ritrova sulla relazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore<br />

civico che, più che quelli <strong>del</strong> Partito magari, questo tipo <strong>di</strong> posizioni vengono recepite al <strong>di</strong> fuori<br />

rispetto a quelli che possono essere <strong>di</strong>scorsi politici in senso stretto. Infine il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>la risposta<br />

alle domande che è centrale, come <strong>di</strong>cevo anche nella breve premessa che ho fatto, rispetto a tutto il<br />

lavoro <strong>del</strong> <strong>di</strong>fensore civico e come si intuisce da quello che ho appena detto è ovvio che non si può<br />

parlare con il muro, quin<strong>di</strong> – ripeto – se si trattasse <strong>di</strong> parlare con il muro sarebbe il caso <strong>di</strong> abolirla<br />

questa figura, d’altra parte che io stesso per <strong>di</strong>gnità mi sarei <strong>di</strong>messo da molto tempo, se si trattasse<br />

<strong>di</strong> parlare con il muro. Ovviamente questo tipo <strong>di</strong> problematica è centrale proprio perché continua a<br />

persistere, nel senso che se io <strong>di</strong>segno la situazione per quello che riguarda la risposta <strong>di</strong> istanze e<br />

petizioni e la risposta a sollecitazioni al <strong>di</strong>fensore civico, quello che <strong>di</strong>segno è una realtà ancora a<br />

macchia <strong>di</strong> leopardo, per così <strong>di</strong>re, nel senso che a fronte <strong>di</strong> una sensibilità più o meno forte a<br />

seconda degli altri settori <strong>del</strong>l’amministrazione che pren<strong>di</strong>amo in considerazione, abbiamo dal<br />

punto <strong>di</strong> vista poi oggettivo <strong>del</strong>le risposte effettivamente date una panoramica che va senza altro<br />

molto migliorata, per usare un eufemismo, questa è la <strong>di</strong>agnosi che io faccio anche perché non è<br />

ancora concluso quel <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> riorganizzazione o comunque è ancora <strong>di</strong>ciamo, non è ancora<br />

possibile vedere quello che cosa sarà <strong>di</strong> noi per quello che riguarda questo <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>la<br />

riorganizzazione, perché penso che la mancanza <strong>di</strong> risposte sia anche dovuta ad un problema <strong>di</strong><br />

carattere strettamente organizzativo per cui, da una parte la testa <strong>del</strong>le persone, dall’altra le strutture<br />

fisiche <strong>di</strong> questo comune non sono ancora pronte, preparate e in grado <strong>di</strong> assicurare, perché no,<br />

anche <strong>del</strong>le routine che portino ad avere un comportamento amministrativo più in linea <strong>di</strong> quella che<br />

è la legislazione vigente. Io ho parlato con i nuovi <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> questo, il confronto è stato piuttosto<br />

franco e la buona volontà c’è sempre, come c’era in passato, staremo a vedere quali sono i risultati,<br />

da questo punto <strong>di</strong> vista quin<strong>di</strong> sospenderei il giu<strong>di</strong>zio.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie <strong>di</strong> nuovo, Avvocato. Quin<strong>di</strong> rispetto<br />

a questa pratica, appunto, siccome è una presa d’atto non c’è nessun voto, quin<strong>di</strong> ringraziamo <strong>di</strong><br />

nuovo e lasciamo libero l’Avvocato Animali e proseguiamo augurando naturalmente per i prossimi<br />

mesi l’impegno <strong>di</strong> buon lavoro. Proseguiamo con le pratiche all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, colleghi. Allora<br />

eravamo rimasti…punto 4.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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COMMA N. 4 – DELIBERA N.134 DEL 22.07.2005<br />

ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI A.N. MASTRI ANNIBALE<br />

SULL’OPPORTUNITÀ DI FREGIARE LA CITTÀ DI JESI DEL TITOLO DI “REGIA” – RITIRO<br />

–<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entrano: Curzi e Gregori<br />

Sono presenti in aula n.20 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Punto 4: “Or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno <strong>del</strong> consigliere<br />

comunale <strong>di</strong> Alleanza Nazionale Mastri Annibale sull’opportunità <strong>di</strong> fregiare la città <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> <strong>del</strong><br />

titolo <strong>di</strong> “Regia””. La parola al collega Mastri per illustrare, prego.<br />

CONSIGLIERE – ANNIBALE MASTRI (Alleanza Nazionale): Sono rientrato a <strong>Jesi</strong> da pochissimi<br />

giorni e quin<strong>di</strong> ho potuto leggere sulla stampa locale e prendere visione solamente <strong>del</strong>la cronaca<br />

<strong>del</strong>le ultime ore <strong>del</strong>la vita citta<strong>di</strong>na. Leggendo, alcune riflessioni le ho fatte e brevemente le<br />

commento. Leggo che in città sono sorti una trentina <strong>di</strong> negozi <strong>di</strong> extracomunitari. Bene per la loro<br />

integrazione se hanno i requisiti per soggiornare nel territorio nazionale, a <strong>Jesi</strong> in particolare, ma<br />

quali attenzioni ha avuto questa e le precedenti Amministrazioni <strong>di</strong> sinistra verso i nostri<br />

commercianti, quelli che hanno sempre garantito servizi e dato occupazioni e non ultimo pagato le<br />

tasse? Leggo <strong>di</strong> un impren<strong>di</strong>tore che sulla propria terra, con i propri denari, vorrebbe realizzare una<br />

struttura ricettivo-sportiva, tale da essere all’avanguar<strong>di</strong>a in Italia e che porterebbe a <strong>Jesi</strong><br />

occupazione e turismo. Perplessità a palazzo. Detto questo, come premessa vengo al nocciolo<br />

<strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno da me presentato, scevro da ogni sfumatura politica, volto solo a dar lustro e<br />

creare interesse turistico, che poi si introduce in un indotto che porta benessere alla città. Leggo oggi<br />

le esternazioni <strong>del</strong>la signora Aguzzi, che a nome dei D.S. annuncia il suo voto contrario. Non mi<br />

meraviglia, visto la premessa che ho prima esposto. Con questa apertura mentale, è ovvio che<br />

qualsiasi cosa venga proposta in modo innovativo che potrebbe dare una scrollata a questa apatia<br />

citta<strong>di</strong>na voluta da questa maggioranza dove ho io l’input <strong>di</strong> non crescere, <strong>di</strong> non cambiare nulla,<br />

affinché in questo lavoro apatico gli equilibri raggiunti non cambino. E’ avvilente, ma è così, quin<strong>di</strong><br />

non voglio compromettere, portando a votazione la possibilità che altri in altre forme…sento parlare<br />

<strong>di</strong> referendum e <strong>di</strong> altre iniziative, quin<strong>di</strong> che la città riacquisti il titolo che le spetta, avendone la<br />

facoltà e, in quanto proponente, ritiro quin<strong>di</strong> l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno che da me è stato presentato.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Quin<strong>di</strong> a questo punto, dopo le<br />

<strong>di</strong>chiarazioni <strong>del</strong> collega Mastri, passiamo al prossimo punto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno. Mi viene<br />

spontaneo, ringraziandolo perché siamo alle 9.30 quin<strong>di</strong>, a parte le battute. Grazie collega Mastri<br />

passiamo ad una serie <strong>di</strong> ratifiche. Signora Paola dobbiamo fare <strong>del</strong>le votazioni sulle ratifiche.<br />

Niente, l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno è stato ritirato. Allora, colleghi ognuno al proprio posto, abbiamo cinque<br />

ratifiche quin<strong>di</strong> possiamo andare.<br />

125


COMMA N. 5 – DELIBERA N.135 DEL 22.07.2005<br />

RATIFICA DEL PUNTO 2) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 139 DEL<br />

21/06/2005 AD OGGETTO: “VARIAZIONE DI BILANCIO E DI PEG PER PROROGA DI UN<br />

ANNO CONTRATTO CON IL CONSORZIO NAZIONALE SERVIZI DI BOLOGNA REP.<br />

N.1129 DEL 09.09.2003<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entrano: Morbi<strong>del</strong>li, Lombar<strong>di</strong> e Rocchetti<br />

Sono presenti in aula n.23 componenti<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Ma io vorrei intervenire su questa<br />

<strong>del</strong>ibera, che voteremo, per due motivi: perché questa <strong>del</strong>ibera è emblematica <strong>di</strong> quello che sta<br />

succedendo in questa città che vuole privatizzare facendo società ignorando quanto si sta<br />

sviluppando, se ne parlo io a favore <strong>del</strong> movimento cooperativo credo che valga più <strong>di</strong> tante altre<br />

<strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> buone intenzioni, noi rinnoviamo un contratto con una riduzione <strong>del</strong> 5%. La<br />

<strong>di</strong>fferenza che c’è tra questo nostro <strong>Comune</strong> sempre oppresso ed oberato dai problemi finanziari che<br />

fa le società per gestire servizi che alla fine già soltanto il costo <strong>del</strong> personale ha comportato<br />

l’aumento <strong>del</strong> 20%, mentre cito un esempio <strong>del</strong>la vicina Senigallia che sta facendo convenzioni con<br />

società cooperative che consentono grossi risparmi. Allora, io vorrei che l’Assessore alle società<br />

partecipate Balestra, che l’Assessore alle finanze non mi comunicassero adesso i loro inten<strong>di</strong>menti<br />

relativamente a questo problema, ma che facessero una riflessione sui costi presenti e futuri che<br />

comporteranno la costituzione <strong>di</strong> società per la gestione <strong>di</strong> servizi, ivi compreso quello <strong>del</strong>l’azienda<br />

agraria che porteremo alla prossima attenzione <strong>del</strong>la Commissione <strong>di</strong> garanzia e controllo, perché<br />

mi sembrano assurde le risposte che dà l’assessore Balestra in merito al pareggio e coinvolgo anche<br />

l’Assessore alle finanze perché se è vero che in questa Amministrazione si effettuano le<br />

compensazioni tra i costi sostenuti e i ricavi <strong>di</strong> un servizio, cosa che l’Assessore alle Finanze sa<br />

benissimo non è possibile per la certezza che è prevista nei bilanci. Allora io vorrei, perché non si<br />

rimette in <strong>di</strong>scussione un attimino le politiche iniziate da quest’Amministrazione comunale in<br />

merito ai trasferimenti alle società e i servizi privilegiando il movimento cooperativo nel suo<br />

complesso, bianco, giallo, verde e rosso che sia non mi importa. Questo è la prima significativa<br />

riduzione dei servizi <strong>del</strong> 5% rinnovando una convenzione, io non so chi sia questo Consorzio<br />

Nazionale Servizi, ma pensando che è <strong>di</strong> Bologna credo che abbia anche, <strong>di</strong> sicuro non aderisce a<br />

Forza Italia, insomma. Credo che sia una riflessione che l’Assessore alle finanze e l’Assessore<br />

Balestra dovrebbe fare. Noi voteremo questa <strong>del</strong>ibera, ritenendo che si fa un atto <strong>di</strong> corretta<br />

amministrazione, votandola, cosa che non faremmo poi per le <strong>del</strong>ibere successive che mi auguro<br />

vengano illustrare in maniera esauriente. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Belluzzi. Consigliere<br />

Brazzini, prego.<br />

CONSIGLIERE - ENRICO BRAZZINI (Unità Socialista): Intervengo anch’io, potrei votare<br />

favorevolmente a questa <strong>del</strong>ibera, solo che tutto mi rimane un po’ <strong>di</strong>fficile, nel senso che non<br />

capisco come sia riuscita, quest’Amministrazione a far votare il 30 <strong>di</strong> giugno un bilancio<br />

consuntivo, quando poi incessanti mie richieste, anche prima <strong>del</strong> Consiglio comunale all’Assessore<br />

in Commissione, mi trovo quest’oggi, dopo ulteriori insistente, forse per quanto ho rotto le scatole<br />

mi ha dato la risposta, penso, quin<strong>di</strong> mi trovo una risposta che, proprio sul <strong>di</strong>scorso dei servizi che il<br />

<strong>Comune</strong> dà in affidamento, mi <strong>di</strong>ce: non esiste alcuna elaborazione e quin<strong>di</strong> non te li posso dare.<br />

Questa è una <strong>del</strong>ibera che dà un servizio, ha dei costi. Ma un <strong>Comune</strong> che non riesce ad estrapolare<br />

126


dal suo bilancio, che ha già approvato e già ha fatto, non sa che al numero tot è stato messo in<br />

preventivo nel capitolo, prendo questi perché, al titolo 3 <strong>del</strong>la spesa 1 funzione 3, intervento 3,<br />

meno 178 mila euro, più 178 mila euro al servizio 5 intervento 1. Ma signori miei, questa o è una<br />

presa in giro nei confronti <strong>del</strong> Consigliere o quest’Amministrazione sinceramente non sa dove<br />

parare per fare i bilanci. Io capisco che i bilanci siano <strong>di</strong>fficili, però non credo che una risposta <strong>del</strong><br />

genere sia degna <strong>di</strong> un’Amministrazione seria, oltretutto dopo ventidue giorni che abbiamo votato il<br />

bilancio, questa è la realtà dei fatti e non può <strong>di</strong>re il Sindaco, come ha risposto in occasione <strong>del</strong><br />

Consiglio comunale, che le <strong>di</strong>fficoltà perché non ci ha dato le documentazioni dei bilanci sono<br />

dovute al pensionamento <strong>del</strong> ragioniere capo, perché queste sono scuse che non reggono, perché il<br />

ragioniere capo si sapeva che doveva andare in pensione e quin<strong>di</strong> non credo che la cosa sia da oggi<br />

al domani, che sia venuto lo schiribizzo da oggi al domani <strong>di</strong> andare in pensione, perché il<br />

pensionamento si chiede prima <strong>di</strong> andare in pensione, quin<strong>di</strong> è una cosa assurda che non si sia<br />

pensato prima a sostituire e magari affiancare un nuovo ragioniere capo, cosa che il ragioniere capo<br />

poi poverino, cosa vuoi che mi risponde, il bilancio non l’ho fatto, sono da due giorni che sono qui,<br />

che ne so io che cos’ho fatto. Ci ren<strong>di</strong>amo conto? Ma chi l’ha fatto questo bilancio? Io mi chiedo<br />

chi l’ha fatto, non lo so chi l’ha fatto perché se il ragioniere capo non c’era, quest’altro nuovo non<br />

ne sa niente perché è da due giorni che è qui chi l’ha fatto questo bilancio? Dove sono stati tirati<br />

fuori questi numeri? Perché non riesco ad averli io, questa è la realtà dei fatti.<br />

Io non capisco come si possa amministrare una città in questa maniera, ma non so, date le risposte,<br />

facciamo servizio sociale con queste cose, come mi ha risposto il deficit <strong>del</strong>l’azienda agraria, che<br />

poi voglio <strong>di</strong>re rimettere per vendere massimo <strong>di</strong>eci capi <strong>di</strong> bestiame, agli asili nido rimettiamo 104<br />

mila euro quanto ci costa questa carne biologica. Voglio <strong>di</strong>re, vi rendete conto <strong>di</strong> che cosa state<br />

<strong>di</strong>cendo alla gente, <strong>di</strong> che cosa state raccontando alla gente? Prendete i dati, io vi porto i dati e<br />

rispondete però ai dati che vi porto io, non fate orecchie <strong>di</strong> mercato che non rispondete ai dati,<br />

perché questa è la realtà dei fatti. Quin<strong>di</strong> non voglio andare oltre perché è inutile che vado oltre,<br />

perché la musica è sempre quella, i suonatori mi sembra che siano sempre quelli, cambiano le facce,<br />

però gli strumenti sono sempre quelli. Mi <strong>di</strong>spiace <strong>di</strong> <strong>di</strong>re certe cose, però la mia sod<strong>di</strong>sfazione è<br />

che quando io <strong>di</strong>co le cose, poi però ci sono <strong>di</strong> mezzo <strong>del</strong>le leggi che impe<strong>di</strong>scono <strong>di</strong> fare certe cose,<br />

quin<strong>di</strong> si ringrazia Brazzini, perché sono stato stoppate le cose, però la maggioranza ha avuto il<br />

piacere <strong>di</strong> votare contro quella <strong>del</strong>ibera, <strong>di</strong>cendo, che nonostante la Segretaria generale abbia detto<br />

che era una <strong>del</strong>ibera illegittima e così le volete governare, va bene se questa è la sinistra, però io in<br />

questa sinistra sicuramente non ci entrerò mai! Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Brazzini. Colleghi per<br />

favore, non ho altri interventi. Apriamo le votazioni sul punto 5. “Ratifica <strong>del</strong> punto 2 al <strong>di</strong>spositivo<br />

<strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera Giunta comunale 139 <strong>del</strong> 21 giugno 2005 ad oggetto: variazione <strong>di</strong> bilancio e <strong>di</strong> PEG<br />

per proroga <strong>di</strong> un anno contratto con il Consorzio Nazionale Servizi <strong>di</strong> Bologna Rep. n.1129 <strong>del</strong><br />

09.09.2003. Apriamo le votazioni. Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.23<br />

Astenuti n.01 (Brazzini per Unità Socialista)<br />

Votanti n.22<br />

Favorevoli n.22<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 5 viene approvato con ventidue voti a favore e un astenuto.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

127


COMMA N. 6 – DELIBERA N.136 DEL 22.07.2005<br />

RATIFICA DEL PUNTO 2) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 142 DEL<br />

21/O6/2005 AD OGGETTO: “VARIAZIONE DI BILANCIO DI PREVISIONE 2005 –<br />

VARIAZIONE DI PEG – RETTIFICA DELIBERAZIONE DI G.C. N. 93 DEL 13/05/2005”<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Esce: Lombar<strong>di</strong><br />

Sono presenti in aula n.22 componenti<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (A.N.): Colgo l’espressione <strong>del</strong> Presidente e prometto<br />

<strong>di</strong> far presto. Io ho chiesto la parola per fare un intervento che dà un po’ seguito al precedente <strong>di</strong><br />

Brazzini, ma in questa pratica, veramente debbo <strong>di</strong>re almeno per quanto mi riguarda, quin<strong>di</strong><br />

denuncio tutta la mia ignoranza, io ho la sensazione <strong>di</strong> votare al buio. Ho la sensazione <strong>di</strong> votare al<br />

buio, perché leggendo la <strong>del</strong>ibera, mi si <strong>di</strong>ce che la Giunta comunale, premesso che è stato<br />

approvato il bilancio <strong>di</strong> previsione, è stata approvata la previsione <strong>del</strong> PEG, che è stata approvata la<br />

variazione <strong>di</strong> bilancio che istituiva gli stanziamenti necessari per l’operazione <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> debito<br />

e l’estinzione <strong>di</strong> alcuni mutui me<strong>di</strong>ante emissione <strong>di</strong> un prestito obbligazionario, che la valutazione<br />

degli stanziamenti da iscrivere, non essendo stati ancora effettuati tutti i conteggi da parte degli<br />

istituti non risulta rispondente al pieno alle esigenze, appare quin<strong>di</strong> necessario approvare una<br />

variazione <strong>di</strong> bilancio come da allegato A, a parziale mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> quella approvata con il richiamato<br />

atto <strong>di</strong> Giunta comunale e mo<strong>di</strong>ficare conseguentemente le risorse assegnate come da allegato B.<br />

Allora, il Consigliere <strong>di</strong>rigente che vuole capire che cosa va a votare, che cosa deve fare? Deve<br />

guardare l’allegato A e l’allegato B, per capire <strong>di</strong> che cosa si tratta? Va bene, facciamolo insieme.<br />

L’allegato A. L’allegato A ha una serie <strong>di</strong> voci e parto dalla prima dove risulta una cifra, UEP Cap<br />

10105 art. 110... scusa Presidente, io mi rendo conto che la cosa può essere buffa...<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Ti volevo interrompere per <strong>di</strong>re che non<br />

voglio fare l’Avvocato <strong>di</strong>fensore <strong>di</strong> nessuno, però in Prima Commissione queste questioni <strong>di</strong> natura<br />

tecnica, che non può essere che tecnica, vengono illustrate in forma comprensibile per tutti e quin<strong>di</strong><br />

io vi prego <strong>di</strong> evitare queste, è ovvio che se legge il documento contabile... Prego, consigliere<br />

Grassetti, scusa.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (A.N.): Io ti ringrazio, però volevo ricordare a me<br />

stesso che in Commissione, magari in quel momento se uno non ha preso appunti esatti poi il voto<br />

però va al Consiglio comunale, allora non la leggo tutta, faccio presto, però effettivamente<br />

Assessore tutti quanti i capitoli dove esiste una cifra, alcuni <strong>di</strong> questi ad<strong>di</strong>rittura le cifre se non<br />

sbaglio sono piuttosto rilevanti, non c’è una spiegazione precisa. Allora, è vero che forse in<br />

Commissione è anche stato spiegato, però io chiederei la cortesia, mi sembra anche un’altra volta <strong>di</strong><br />

averlo chiesto, <strong>di</strong> essere un po’ più chiari in modo che il Consigliere comunale che non è stato in<br />

Commissione o che ha il suo, ecco non è <strong>di</strong> quella Commissione o che il suo collega <strong>di</strong> gruppo quel<br />

giorno aveva il raffreddore per cui non è potuto andare in Commissione, possa votare<br />

consapevolmente e quin<strong>di</strong> per questo se fosse possibile, l’ho fatta un po’ lunga, anche per le<br />

prossime volte se si può chiedo una minima illustrazione. Ringraziando anticipatamente<br />

l’Assessore.<br />

CONSIGLIERE - GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Io potrei <strong>di</strong>re che se il collega Grassetti<br />

non ha capito quello <strong>del</strong>l’allegato A, nell’allegato B non è che è più chiaro UEB, Cap, Art., Cdr,<br />

CC, CDG, CC14, eccetera. Allora, adesso non stiamo scherzando, perché a me non va <strong>di</strong> scherzare,<br />

io ho l’impressione Antonio che te questa sera ti giochi quei gran<strong>di</strong> punti <strong>di</strong> merito, non vorrei che<br />

128


fosse sedotto e abbandonato dopo aver garantito a questa traballante maggioranza la possibilità <strong>di</strong><br />

votare la rinegoziazione dei mutui, questa sera ti daranno <strong>del</strong>le risposte superficiali e non ti daranno,<br />

è anche un problema <strong>di</strong> gelosia da parte mia, l’ho già <strong>di</strong>chiarato pubblicamente, però già il<br />

Presidente ti ha ricondotto. Allora, due cose fondamentali, allora una riaffermazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto dei<br />

Consiglieri comunali e io non avrei posto questi problemi se avessi potuto partecipare alla<br />

Commissione 1, è quello che se un Consigliere comunale comunque sia ha <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> chiedere in<br />

Consiglio comunale tutti i chiarimenti che vuole.<br />

In secondo luogo per buon gusto e per correttezza se fossi stato presente in Commissione non avrei<br />

chiesto i chiarimenti che questa sera chiedo. Quin<strong>di</strong> prima <strong>di</strong> entrare nel merito <strong>del</strong> problema<br />

gra<strong>di</strong>rei che l’Assessore alle finanze ci illustrasse quelle cose illeggibili, anche perché non si capisce<br />

che laddove non ci sono variazioni <strong>di</strong> bilancio è tutto chiaro, titolo spese correnti, funzione 01<br />

funzione generale gestione controllo, quando ci sono consistenti variazioni <strong>di</strong> bilancio abbiamo<br />

invece non <strong>del</strong>le descrizioni, credo che questa qui sia una cosa <strong>del</strong>la quale l’Assessore deve dare al<br />

Consiglio comunale le spiegazioni.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, consigliere Belluzzi. L’Assessore<br />

Romagnoli, prego.<br />

ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Allora brevissimamente vorrei rispondere al consigliere<br />

Grassetti, perché effettivamente io sono stata in Commissione e ho visto che era assente tra le file<br />

dei Consiglieri che sono soliti frequentarla con assiduità, però ultimamente sei un po’ assente.<br />

Comunque questa variazione <strong>di</strong> bilancio in realtà è una variazione molto tecnica, poi te<br />

simpaticamente hai letto la sintesi UEP Cap 10, però in realtà sopra qualche descrizione un po’ più<br />

lunga c’è, funzione generale e Amministrazione e via <strong>di</strong>scorrendo. Comunque è una sud<strong>di</strong>visione,<br />

comunque sotto ci sono le descrizioni, è una sud<strong>di</strong>visione <strong>del</strong>la variazione <strong>di</strong> bilancio che abbiamo<br />

fatto, all’epoca <strong>del</strong>la prima emissione <strong>del</strong> prestito obbligazionario, è stata aggiustata la variazione <strong>di</strong><br />

bilancio che avevamo fatto per l’emissione <strong>del</strong> prestito, perché sono state mo<strong>di</strong>ficate le cifre tra, la<br />

sud<strong>di</strong>visione tra le quote capitali, interessi dei vari capitoli <strong>di</strong> bilancio. Cioè quando siamo andati a<br />

emettere il prestito, ovviamente le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> tasso erano lievemente <strong>di</strong>verse dalla prima<br />

variazione <strong>di</strong> bilancio che avevamo votato il 13 maggio per approvare l’operazione, e quin<strong>di</strong><br />

abbiamo semplicemente risistemato il totale parità <strong>di</strong> spesa tra i vari capitoli <strong>del</strong> bilancio e la<br />

ri<strong>di</strong>stribuzione dei mutui e quin<strong>di</strong> degli interessi e <strong>del</strong>le quote capitali che derivano appunto da<br />

quella negoziazione, semplicemente questo, per portare all’interno <strong>di</strong> ogni singolo capitolo <strong>di</strong> spesa<br />

la giusta quota <strong>di</strong> mutuo che è stato rinegoziato.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Assessore. Non ho altri interventi,<br />

apriamo quin<strong>di</strong> la votazione sul punto 6: “Ratifica <strong>del</strong> punto 2 <strong>di</strong>spositivo <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera Giunta<br />

comunale 142 <strong>del</strong> 21 giugno 2005 ad oggetto: Variazione <strong>di</strong> bilancio <strong>di</strong> previsione 2005 –<br />

variazione <strong>di</strong> PEG. Rettifica <strong>del</strong>iberazione Giunta comunale 93 <strong>del</strong> 13 maggio 2005”.<br />

Apriamo le votazioni. Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.22<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.22<br />

Favorevoli n.17<br />

Contrari n.05 (Agnetti, Belluzzi e Bravi per F.I. – Grassetti per A.N. –<br />

Brazzini per Unità Socialista)<br />

Il punto 6 viene approvato con <strong>di</strong>ciassette voti a favore e cinque contrari.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

129


COMMA N. 7 – DELIBERA N.137 DEL 22.07.2005<br />

RATIFICA DEL PUNTO 2) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 146 DEL<br />

24/06/2005 AD OGGETTO: “REALIZZAZIONE RECINZIONE A CONFINE TRA IL<br />

PARCHEGGIO SCAMBIATORE E L’AREA FERROVIARIA: APPROVAZIONE PROGETTO<br />

DEFINITIVO – ESECUTIVO. VARIAZIONE DI BILANCIO”<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entra: Lombar<strong>di</strong><br />

Sono presenti in aula n.23 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Non ho interventi. Apriamo la votazione al<br />

punto 7. Consigliere Belluzzi.<br />

CONSIGLIERE - GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Io non ho capito perché noi<br />

realizziamo un parcheggio scambiatore e credo che l’abbiamo progettato, non so quanti anni fa, <strong>di</strong><br />

fianco alla linea ferroviaria dove credo insomma ci sia anche una situazione <strong>di</strong> obiettivo pericolo,<br />

quin<strong>di</strong> è necessaria la recinzione, in questo caso non è previsto e si fa una variazione <strong>di</strong> bilancio.<br />

Domanda: visto che per gli interventi inferiori a 100 mila euro non è più previsto l’inserimento nel<br />

programma triennale, non è che noi si trova l’escamotage per fare con tre varianti apposta e superare<br />

i 100 mila euro per cui deve essere inserita la pratica nel piano triennale. E questo lo <strong>di</strong>co, non<br />

perché oggi voglio fare un po’ il pedante, ma perché mi pare strano e credo che faccio il Consigliere<br />

comunale da qualche anno, che da quando c’è questa gestione dei lavori pubblici siano troppo<br />

frequenti le <strong>del</strong>ibere per variazione, le <strong>del</strong>ibere d’urgenza <strong>di</strong> variazione <strong>di</strong> bilancio. Io credo che<br />

l’Assessore ai lavori pubblici, visto e considerato che adesso è cambiato anche il <strong>di</strong>rigente che c’era,<br />

dovrebbe essere un attimino più attenta alla pianificazione <strong>del</strong> lavoro all’interno <strong>del</strong>la struttura, o<br />

tanto per parlare più chiari io sono convinto che questo Assessorato da ormai <strong>di</strong>versi anni sta<br />

navigando a vista.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Il consigliere Brazzini e poi l’Assessore.<br />

CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Unità Socialista): Allora, io siccome non ero presente<br />

quando hanno illustrato la pratica, vorrei capire che cosa sarebbe il titolo i 35 mila euro in meno<br />

sulla spesa funzione 1 servizio Center 21 e logicamente quelle altre sono per la recinzione, però<br />

vorrei capire questi 35 mila euro da dove sono stati presi.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Un momento, Assessore scusi un attimo,<br />

Grassetti.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Mi è parso <strong>di</strong> aver capito che si<br />

realizza una recinzione posta a confine tra le Ferrovie e la nostra proprietà. Allora che a me risulti in<br />

genere è ovvio che qui i rapporti potrebbero essere <strong>di</strong>versi perché i soggetti hanno natura <strong>di</strong>versa,<br />

ma per esempio nel co<strong>di</strong>ce civile la rete <strong>di</strong> recinzione è pagata metà e metà dai <strong>di</strong>ciamo proprietari<br />

dei terreni che confinano. Allora, io non capisco per quale motivo lo stesso principio non può essere<br />

adottato per noi che dobbiamo realizzare una recinzione, realizzarla noi per evitare il pericolo alle<br />

Ferrovie; le Ferrovie a noi impongono <strong>di</strong> mettere la recinzione e ci impongono anche <strong>di</strong> pagarla per<br />

intero. Io vorrei capire un attimo ed eventualmente essere corretto laddove dovessi sbagliare, però<br />

credo che sia più opportuno verificare se invece c’è la possibilità o invece il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> poter pagare<br />

la metà quello che invece noi qui paghiamo al 100%.<br />

130


PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Grassetti. L’Assessore per<br />

rispondere, prego.<br />

ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Allora, tutto il progetto è stato approvato nel 2003,<br />

poi noi tramite un finanziamento regionale dal parcheggio scambiatore siamo riusciti ad avere il<br />

finanziamento per il nodo <strong>di</strong> scambio, con finanziamento regionale. Nel momento in cui noi<br />

abbiamo presentato il progetto alle Ferrovie, le Ferrovie non hanno fatto obiezione rispetto alla<br />

recinzione, ricordo a Grassetti è vero questo, soltanto che esiste una legge speciale che impone,<br />

appunto, che la recinzione proprio perché ha bisogno <strong>di</strong> un’altezza più alta rispetto a quella attuale,<br />

che il costo viene a carico <strong>del</strong>l’amministrazione comunale. Obiezione che, credo che sia in<br />

narrativa, siccome è una variazione <strong>di</strong> bilancio, aveva tutto il... sono a <strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong>le Ferrovie<br />

<strong>del</strong>lo Stato che al momento <strong>del</strong>la presentazione <strong>del</strong> progetto non ha evinto questa situazione<br />

riguardo appunto alla recinzione medesima. C’è stata una contrattazione con le Ferrovie <strong>del</strong>lo Stato<br />

e con il Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> che cura la sicurezza <strong>del</strong>le stazioni e si è evinto questo che appunto la<br />

legge speciale impone all’amministrazione comunale il rifacimento e a carico i costi<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale il rifacimento <strong>del</strong>le recinzioni stesse, quando le Ferrovie, per<br />

propria sicurezza, richiedono una recinzione <strong>di</strong>versa.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Assessore. Consigliere Grassetti,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Per <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto, io <strong>di</strong>co<br />

in un attimo che l’Assessore faceva riferimento ad una legge speciale, ma in realtà se più<br />

precisamente il suo riferimento fosse stato rivolto ad uno dei primi capitoli <strong>del</strong>la premessa laddove è<br />

scritto che nel caso specifico spetta pertanto al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> provvedere alla realizzazione<br />

<strong>del</strong>l’opera, secondo le <strong>di</strong>sposizioni importante dalla RFI con nota protocollo <strong>del</strong>, a me questa non<br />

sembra essere stata una legge, ma sembrano <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong>le Ferrovie, che è una cosa <strong>di</strong>versa<br />

dalla Legge, però qui non c’è un riferimento a quale legge si faccia, ci si riferisca, questo volevo<br />

<strong>di</strong>re. Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>chiaro il voto contrario, perché non mi convince questa questione <strong>del</strong>la legge speciale<br />

a cui per altro non è stato fatto riferimento specifico.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie collega Grassetti. Consigliere<br />

Brazzini, prego.<br />

CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (S.D.I.): Io per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto riprendo la parola, ma<br />

a me non è stato risposto da dove sono questi 35 mila euro che vuole <strong>di</strong>re “titolo 2 spesa funzione 1,<br />

servizio Center”, qualcuno mi deve rispondere.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Prego, Assessore.<br />

ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Innanzitutto, la variazione finanziata con un mutuo, è un<br />

altro progetto <strong>del</strong> piano <strong>del</strong>le opere pubbliche, <strong>di</strong> cui però io, adesso, non ricordo che tipo <strong>di</strong><br />

progetto è, ma mi <strong>di</strong>ce l’Assessore che... È il parcheggio scambiatore e il nodo <strong>di</strong> scambio <strong>del</strong>le<br />

Ferrovie, comunque si tratta <strong>di</strong> un altro progetto <strong>del</strong> piano <strong>del</strong>le opere pubbliche, che è stato<br />

finanziato con un mutuo.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Brazzini, mi deve scusare, ma ho questo...<br />

Infatti, io aiutavo a farti capire, non volevo interferire nelle tue funzioni, prego.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

131


CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Unità Socialista): Allora se è da un mutuo che un mutuo<br />

stava lì, non è una variazione, da un mutuo ad una spesa, perché il mutuo sarà stato imputato alla<br />

spesa che si doveva andare a fare, quin<strong>di</strong> io non ho capito...<br />

ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: L’oggetto parcheggio scambiatore finanziamento<br />

regionale per il nodo <strong>di</strong> scambio. Quin<strong>di</strong> sono state variate le cifre tra il nodo <strong>di</strong> scambio e il<br />

precedente progetto <strong>del</strong> parcheggio scambiatore.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: In sostanza, se ho capito bene colleghi, le<br />

risorse per realizzare questa recinzione sono state prese da un mutuo già fatto per il nodo, cose che,<br />

cioè per quanto riguarda i lavori pubblici in modo particolare questa mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> finanziamento con<br />

finanziamenti già concessi è una prassi normale, però detto questo, collega Brazzini ti ritieni<br />

sod<strong>di</strong>sfatto. Allora, collega Belluzzi, prego.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Molto brevemente, quello che ha detto<br />

Antonio Grassetti è estremamente vero e cre<strong>di</strong>bile. Cioè in una situazione <strong>di</strong> due proprietari <strong>di</strong><br />

confine gli oneri che vengono sostenuti per la realizzazione <strong>di</strong> eventuali recinzioni devono essere<br />

<strong>di</strong>visi a metà. Se quello che ha detto Grassetti è vero si può ritenere che pagare l’intera cifra c’è un<br />

danno economico per l’Ente. Allora siccome dalle risposte che, educatamente ci hanno dato su tutto,<br />

però su questo aspetto sono estremamente generiche, io chiedo che venga rinviata la pratica per<br />

verificare l’eventuale possibilità o per verificare i problemi che potrebbero esserci qualora anche le<br />

Ferrovie dovessero pagare la loro parte, per cui chiedo il rinvio <strong>del</strong>la pratica, credo che voi non<br />

accetterete questo rinvio, per cui noi voteremo contro. Comunque chiedo formalmente il rinvio <strong>del</strong>la<br />

pratica.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Il Sindaco.<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Non ritiriamo la pratica. Non la ritiriamo perché riteniamo<br />

che la scelta fatta è una scelta dovuta da fare, che in questa circostanza almeno a quanto risulta<br />

anche dagli approfon<strong>di</strong>menti sia amministrativi che giuri<strong>di</strong>ci non risulta questo obbligo per il<br />

<strong>Comune</strong> o questa impossibilità per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong>…anzi possibilità per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> ripartire le<br />

spese essendo una recinzione, in atto c’è la recinzione, il problema è che nel momento in cui c’è un<br />

parcheggio scambiatore quella recinzione ha necessità <strong>di</strong> avere un’altezza superiore che, non è che<br />

non era stata valutata la questione, ma nella prima fase <strong>di</strong> approvazione ai progetti le Ferrovie non<br />

avevano sollevato questioni al riguardo, queste osservazioni e queste in<strong>di</strong>cazioni sono arrivate<br />

successivamente e quin<strong>di</strong> siccome la legge, la norma stabiliscono queste cose abbiamo dovuto fare<br />

questo tipo <strong>di</strong> operazione. Se poi c’è, si paventa il danno erariale, quin<strong>di</strong> le strade le conosciamo<br />

tutti, insomma.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Sindaco. Prego, Assessore.<br />

ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Soltanto per sollecitare ai Consiglieri <strong>di</strong> prendere<br />

la pratica, <strong>di</strong> leggere: “Considerato che in base all’articolo 40 <strong>del</strong> D.P.R. 753, 11/7/1980, spetta ai<br />

proprietari <strong>del</strong>le aree limitrofe alle ferrovie all’interno <strong>del</strong>le quali sono in corso lavori <strong>di</strong><br />

realizzazione <strong>di</strong> nuovi inse<strong>di</strong>amenti, provvedere alla costruzione <strong>di</strong> un’idonea preventiva recinzione<br />

dei terreni”.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

132


PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Va bene colleghi, credo che le spiegazioni e<br />

le informazioni siano state esaurienti. Apriamo le votazioni. Punto 7: “Ratifica <strong>del</strong> punto 2 al<br />

<strong>di</strong>spositivo <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera Giunta comunale 146 ha ad oggetto: “Realizzazione recinzione al confine<br />

tra parcheggio scambiatore e l’area ferroviaria: approvazione progetto definivo – esecutivo<br />

variazione <strong>di</strong> bilancio”.<br />

Apriamo le votazioni: votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.23<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.23<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.05 (Agnetti, Belluzzi e Bravi per F.I. – Grassetti per A.N. –<br />

Brazzini per Unità Socialista)<br />

Il punto 7 viene approvato con <strong>di</strong>ciotto voti a favore e cinque contrari.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

133


COMMA N. 8 – DELIBERA N.138 DEL 22.07.2005<br />

RATIFICA DEL PUNTO 2) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 150 DEL<br />

28/06/2005 AD OGGETTO: “VARIAZIONE DI BILANCIO E DI PEG PER INCARICO DI<br />

COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA PER LO SVOLGIMENTO DI<br />

ALCUNE ATTIVITÀ PRESSO IL MERCATO ORTOFRUTTICOLO ALL’INGROSSO”<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.23 componenti<br />

CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Unità Socialista): Sempre perché vorrei cercare <strong>di</strong> capire<br />

come funziona questa macchina perfetta <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale e mi auguro che si possa<br />

capire qualcosa, alla fine <strong>del</strong>la Legislatura, però io non credo che... Allora, dunque, io leggo questa<br />

<strong>del</strong>ibera, in cui praticamente c’è una variazione <strong>di</strong> bilancio per un incarico in collaborazione<br />

coor<strong>di</strong>nata e continuativa per lo svolgimento <strong>di</strong> alcune attività presso il mercato ortofrutticolo<br />

all’ingrosso e da quanto si desume, almeno da quanto sono riuscito a leggere da questa <strong>del</strong>ibera, si<br />

presume che praticamente si tratti <strong>di</strong> una variazione <strong>di</strong> bilancio per, appunto, dare l’indennità<br />

<strong>del</strong>l’incarico a <strong>di</strong>ciamo ad una persona che debba svolgere le mansioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore, cosa che non<br />

c’era più in base a tutto il <strong>di</strong>scorso e che quin<strong>di</strong> praticamente fino adesso abbiamo dato un incarico<br />

ad uno degli operatori interni al mercato ortofrutticolo e adesso noi an<strong>di</strong>amo a, io penso che questa<br />

cifra che si atteneva a 276 euro siano imputabili ad una cifra superiore a quella che era stata<br />

stanziata sempre per la stessa collaborazione, almeno penso che sia così, penso che in bilancio, visto<br />

che l’altra volta quando ho chiesto per quale motivo, visto che se l’Amministrazione si degna <strong>di</strong><br />

sentire, <strong>di</strong> ascoltarmi, bene, altrimenti è inutile che stia a parlare. Allora, io non so se ha capito il<br />

problema, dopo non vorrei che non mi so spiegare io, io voglio sapere se questo è un aumento <strong>di</strong><br />

quello che era già previsto come indennità a chi aveva l’incarico all’interno <strong>di</strong> quella struttura e<br />

quin<strong>di</strong> per rinnovare l’incarico a quella, quin<strong>di</strong> questo è il problema e se a questa seguirà una<br />

determina <strong>di</strong> incarico, qui non c’è scritto a chi verrà dato, se conseguirà una determina da incarico<br />

ad una persona, se sarà una persona interna al <strong>Comune</strong> o esterna al <strong>Comune</strong>. Questo è quello che<br />

voglio sapere.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Brazzini. Consigliere Belluzzi,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Ma io molto brevemente perché non<br />

volevo intervenire, allora per lo svolgimento <strong>del</strong>le specifiche attività da garantire nella sede <strong>del</strong><br />

mercato è necessario avvalersi <strong>del</strong>l’apporto <strong>di</strong> apposite competenze professionali al momento non<br />

presente nell’organizzazione <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>. Allora queste competenze professionali non presenti<br />

all’interno <strong>del</strong>l’organizzazione <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>, noi non abbiamo laureati in cibernetica, in me<strong>di</strong>cina<br />

nucleare e in me<strong>di</strong>cina spaziale, cioè al mercato ortofrutticolo <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> con 900 mensili lorde, voglio<br />

sapere qual è la competenza professionale che si richiede. Cioè non c’è un operaio nel <strong>Comune</strong>, non<br />

c’è un, non so, un ex netturbino, non c’è un quarto livello, qual è la competenza professionale <strong>di</strong><br />

alto spessore che si chiede e si paga 900 euro al mese.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Belluzzi. Dunque risponde<br />

l’assessore Romagnoli.<br />

134


ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Per le questioni sostanziali probabilmente poi<br />

l’Assessore Frezzotti può essere più preciso <strong>di</strong> me. Allora per quanto riguarda la variazione <strong>di</strong><br />

bilancio in realtà non è una variazione in più o in meno, è che non era stato previsto semplicemente<br />

questo incarico da giugno a <strong>di</strong>cembre, perché probabilmente il settore pensava <strong>di</strong> ricoprire il ruolo,<br />

il mercato ortofrutticolo con altra organizzazione. Visto che questo non è possibile, per quello che<br />

sono le mie conoscenze, la legge regionale Marche prevede una figura specifica e dà un taglio<br />

<strong>di</strong>rigenziale al <strong>di</strong>rettore <strong>del</strong> mercato ortofrutticolo, ricorriamo all’esterno con una collaborazione,<br />

avvalendoci <strong>del</strong>la professionalità <strong>di</strong> una persona che lavora lì già presso un’altra struttura con<br />

mansioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione, ovviamente, <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione e coor<strong>di</strong>namento <strong>del</strong>la struttura. Per cui la<br />

variazione consiste nel fatto <strong>di</strong> prevedere tale forma stornandola da un altro capitolo <strong>del</strong>lo sviluppo<br />

economico che è la gestione <strong>del</strong> centro per l’impiego, l’importo è 7.276 euro e la professionalità è<br />

dettata dal fatto che altrimenti occorrerebbe <strong>del</strong>egare credo una figura particolare <strong>di</strong>rigenziale che al<br />

momento all’interno <strong>del</strong> nostro <strong>Comune</strong> non è presente, cioè dovremmo nominare un <strong>di</strong>rigente<br />

specifico per il mercato ortofrutticolo.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Dunque, grazie Assessore, prima Brazzini<br />

<strong>di</strong>amo la parola a Frezzotti. Assessore Frezzotti, prego.<br />

ASSESSORE – MICHELE FREZZOTTI: Grazie Presidente, intervengo sui punti meno tecnici<br />

rispetto a quello che è il <strong>di</strong>scorso strettamente legato alla variazione <strong>di</strong> bilancio. È stato dato un<br />

incarico <strong>di</strong> collaborazione coor<strong>di</strong>nata e continuativa, posso <strong>di</strong>re anche il nome, non ci sono<br />

problemi, Vittori, il quale è stato chiamato per un periodo che va da giugno a <strong>di</strong>cembre 2005 in<br />

previsione poi anche per valutare quelle che potranno essere poi le decisioni future riguardo il<br />

mercato ortofrutticolo, quin<strong>di</strong> è stato dato questo incarico a Vittori per gestire, coor<strong>di</strong>nare quella che<br />

è l’attività all’interno <strong>del</strong> mercato ortofrutticolo con una spesa <strong>di</strong> 900 euro lor<strong>di</strong> mensili e questi 900<br />

euro lor<strong>di</strong> mensili sono stati valutati in base alla professionalità <strong>del</strong> soggetto <strong>di</strong> cui stiamo parlando,<br />

in base a quelle che sono le competenze all’interno <strong>del</strong> mercato ortofrutticolo. Quin<strong>di</strong> <strong>del</strong>le<br />

competenze che vanno appunto, che si riferiscono appunto a quelle che sono attività <strong>di</strong> gestione e <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento per quelle attività che si svolgono all’interno <strong>del</strong> mercato ortofrutticolo.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Assessore. Consigliere Brazzini,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Unità Socialista): Allora, l’Assessore ci ha detto che<br />

questo incarico è da giugno a <strong>di</strong>cembre 2005, quin<strong>di</strong> l’assessore Romagnoli ci ha detto che queste<br />

cifre non erano state messe in bilancio, perciò io vorrei capire se c’è una legge che <strong>di</strong>ce che lì c’è da<br />

tenere un Direttore, quin<strong>di</strong> da gennaio a maggio chi è che ha svolto questa funzione? Chi è che ha<br />

continuato a svolgerla gratuitamente, forse lo stesso personaggio? Lo ringraziamo se ha continuato a<br />

svolgere lo stesso incarico senza percepire i sol<strong>di</strong> visto che come ci è stato detto in Commissione lo<br />

stesso personaggio da gennaio non percepisce i sol<strong>di</strong> per la <strong>di</strong>rezione <strong>del</strong>l’amministrazione<br />

all’azienda agraria. Quin<strong>di</strong> abbiamo trovato una persona molto onesta che io affiderei tutti i lavori<br />

<strong>del</strong> <strong>Comune</strong>, grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie collega Brazzini, Consigliere<br />

Belluzzi prego.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

135


CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Cioè soltanto per capire quello che ha<br />

detto l’assessore Frezzotti. Allora, io non sapevo il nome e ne mi interessa, io vorrei sapere: noi<br />

nominiamo un collaboratore, giusto per sapere come fa la selezione il <strong>Comune</strong>, competenze<br />

professionali, cioè noi li <strong>di</strong>amo l’incarico a questa persona che poi credo sia quello che farà<br />

l’amministrazione <strong>di</strong> Arca Felice. Allora, siccome Arca Felice entra in funzione, mi pare, il primo <strong>di</strong><br />

novembre o il primo <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre, scusa con l’annata agraria, questo qui cessata la sua presenza al<br />

mercato ortofrutticolo a 900 euro al mese <strong>di</strong>venta l’amministratore <strong>di</strong> Arca Felice, per capire se<br />

combinano la consecutio tempore, in latino.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Assessore Romagnoli, prego.<br />

ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Per Arca Felice Vittori non prende nessun compenso, ha<br />

rinunciato, perché è il <strong>di</strong>rettore <strong>del</strong>la CIPO.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Consigliere Belluzzi, prego.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Io ho detto che questa persona<br />

percepisce giustamente come <strong>di</strong>pendente, volevo sapere se cessato i lavori <strong>di</strong>venta amministratore,<br />

so benissimo che come amministratore, quin<strong>di</strong> le domande le faccio sempre precise e non sono,<br />

volevo soltanto sapere se è quello che poi <strong>di</strong>venta amministratore <strong>di</strong> Arca Felice.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Va bene, a posto, non ho altri interventi<br />

colleghi. Apriamo la votazione.<br />

Punto 8: “Ratifica <strong>del</strong> punto 2) <strong>di</strong>spositivo <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera Giunta comunale numero 150 <strong>del</strong> 28<br />

giugno 2005 ad oggetto: “Variazione <strong>di</strong> bilancio e <strong>di</strong> Peg per incarico <strong>di</strong> collaborazione coor<strong>di</strong>nata e<br />

continuativa per lo svolgimento <strong>di</strong> alcune attività presso il mercato ortofrutticolo all’ingrosso”.<br />

Apriamo le votazioni. Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.23<br />

Astenuti n.01 (Grassetti)<br />

Votanti n.22<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.04 (Agnetti, Belluzzi e Bravi per F.I. – Brazzini per Unità Socialista)<br />

Il punto 8 viene approvato con quattor<strong>di</strong>ci voti a favore, quattro contrari e un astenuto.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

136


COMMA N. 9 – DELIBERA N.139 DEL 22.07.2005<br />

RATIFICA DEL PUNTO 3. DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 153 DEL<br />

28/06/2005 AD OGGETTO: “RICOGNIZIONE CONTABILE SU VARI LAVORI –<br />

DICHIARAZIONE ECONOMIA DI SPESA E CONSEGUENTE VARIAZIONE DI BILANCIO<br />

PER LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA SUGLI IMMOBILI DI PROPRIETÀ<br />

COMUNALE<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.23 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Punto 9, ultima ratifica: “Ratifica <strong>del</strong> punto<br />

3 <strong>del</strong> <strong>di</strong>spositivo <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta comunale 153 <strong>del</strong> 28/06/2005 ad oggetto: “Ricognizione<br />

contabile su vari lavori – <strong>di</strong>chiarazione economia <strong>di</strong> spesa e conseguente variazione <strong>di</strong> bilancio per<br />

la manutenzione straor<strong>di</strong>naria sugli immobili <strong>di</strong> proprietà comunale”. Non ho interventi. Quin<strong>di</strong><br />

apriamo le votazioni per il punto 9. Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.23<br />

Astenuti n.01 (Grassetti per A.N.)<br />

Votanti n.22<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.18 (Agnetti, Belluzzi e Bravi per F.I. – Brazzini per Unità Socialista)<br />

Il punto 9 viene approvato con <strong>di</strong>ciotto voti a favore, quattro contrari e un astenuto.<br />

137


COMMA N. 10 – DELIBERA N.140 DEL 22.07.2005<br />

APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE CONSILIARI DEL 06/05/2005, 20/05/2005,<br />

6/06/2005 e 17/06/2005<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti n.23 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Punto 10: “Approvazione verbali <strong>del</strong>le<br />

sedute consiliari <strong>del</strong> 6 maggio 2005, 20 maggio 2005, 6 giugno e 17 giugno 2005”. Non ho<br />

interventi, apriamo la votazione sul punto 10.<br />

Votazione aperta, votiamo. Intervento, scusa consigliere Belluzzi.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Io non per entrare in merito<br />

all’elettorato attivo e passivo dei citta<strong>di</strong>ni stranieri, ma non partecipo mai alle votazioni.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: I verbali, Belluzzi. Apriamo le votazioni<br />

punto 10: “Approvazione verbali <strong>del</strong>le seduti consiliari <strong>del</strong> 6 maggio, 20 maggio, 6 giugno, 17<br />

giugno 2005”.<br />

Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.23<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.23<br />

Favorevoli n.23<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 10 viene approvato all’unanimità, ventitré voti a favore su ventitré presenti.<br />

Nella pratica 11 abbiamo la presa d’atto, la 12 è stata rinviata.<br />

138


COMMA N. 13 – DELIBERA N.141 DEL 22.07.2005<br />

REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA – APPROVAZIONE<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Esce Agnetti<br />

Sono presenti in aula n.22 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Punto 13: “Regolamento <strong>di</strong> polizia<br />

mortuaria - approvazione”. La pratica è stata illustrata in Commissione. Quin<strong>di</strong> apriamo le votazioni<br />

per il punto 13.<br />

Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.22<br />

Astenuti n.01 (Grassetti per A.N.)<br />

Votanti n.21<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.03 (Belluzzi e Bravi per F.I. – Brazzini per Unità Socialista)<br />

Il punto 13 viene approvato con <strong>di</strong>ciotto voti a favore, tre contrari e un astenuto.<br />

139


COMMA N. 14 – DELIBERA N.142 DEL 22.07.2005<br />

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DELLA SALA MAGGIORE DEL<br />

PALAZZO CONVEGNI. ADOZIONE<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entra: Agnetti ed esce: Belluzzi<br />

Sono presenti in aula n.22 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Punto 14 “Regolamento per la concessione<br />

in uso <strong>del</strong>la Sala Maggiore <strong>del</strong> Palazzo Convegni. Adozione”, è una pratica anche questa illustrata, è<br />

venuta in Consiglio <strong>di</strong>verse volte, prima <strong>di</strong> dare la parola a Grassetti vi informo che è stato<br />

presentato un emendamento dal Consigliere <strong>del</strong> Partito dei Comunisti italiani, Pesaresi Marco,<br />

l’emendamento integrativo all’articolo 3, in fondo all’articolo 3 la proposta è quella <strong>di</strong> integrare<br />

l’articolo appunto con le parole “In tal caso verrà proposto un luogo alternativo o verrà rimborsato il<br />

canone <strong>di</strong> concessione”. È il punto relativo alla possibilità, l’articolo 3 dà la possibilità<br />

all’Amministrazione comunale per questioni importanti <strong>di</strong> revocare la concessione <strong>del</strong>la sala data<br />

precedentemente. In quel caso, l’integrazione richiede che, nel caso l’Amministrazione comunale<br />

revochi la concessione, una volta che uno ha organizzato o gli dà – detto così molto semplicemente<br />

– un’altra sala in cambio <strong>del</strong>la sala Maggiore <strong>del</strong> Palazzo Convegni o viene rimborsato il canone<br />

concessione. Questo è il senso <strong>del</strong>l’emendamento. Darei la parola a Marco Pesaresi per illustrare<br />

l’emendamento, prego.<br />

CONSIGLIERE – MARCO PESARESI: Va benissimo, Presidente, avrei detto le stesse cose.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Va bene, consigliere Grassetti.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io ricordo che<br />

la volta scorsa quando questo regolamento passò in Consiglio comunale e fu rinviato, ci furono<br />

alcune obiezioni tra le quali certamente c’era quella che vedo riferita ai termini e ai tempi che è stata<br />

puntualmente corretta, ma ce n’era anche un’altra per la quale sembrava che il regolamento così<br />

come <strong>di</strong>sposto consentisse al Presidente <strong>del</strong>la Circoscrizione una <strong>di</strong>screzionalità, a seguito <strong>del</strong>la<br />

domanda in concessione sulla medesima, sull’assenso oppure no; o meglio, io dal combinato<br />

<strong>di</strong>sposto degli articoli 3, 4, 5 e 6 principalmente, mi sembra che vi sia, non mi sembra, vorrei capire<br />

se da un’interpretazione autentica <strong>di</strong> chi il regolamento ha pre<strong>di</strong>sposto, intanto vorrei sapere se c’è<br />

qualcuno che mi ascolta, perché se qualcuno non mi ascolta è <strong>di</strong>fficile che qualcuno mi risponde,<br />

grazie; se da questa interpretazione è possibile riconoscere al Presidente <strong>del</strong>la circoscrizione<br />

<strong>di</strong>screzionalità, oppure no, nella messa a <strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong> locale, perché se in qualche modo il<br />

Presidente <strong>del</strong>la Circoscrizione a <strong>di</strong>screzione e può anche non concederla io non sarei d’accordo per<br />

votare il Regolamento, perché a mio avviso la Sala dei Convegni è così importante, che non può<br />

essere, avevo già detto pur con tutto il rispetto, demandata o <strong>del</strong>egata alla <strong>di</strong>screzionalità o alla<br />

scelta <strong>del</strong> Presidente <strong>di</strong> Circoscrizione. Detto questo attendo la risposta, dopo<strong>di</strong>ché mi determinerò<br />

per decidere <strong>di</strong> votare in un modo o nell’altro.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Grassetti. Consigliere<br />

Brazzini. Ah, c’è un errore. Non ho altri interventi, l’assessore Balestra, prego.<br />

140


ASSESSORE – ANTONIO BALESTRA: Allora innanzitutto l’emendamento <strong>del</strong> consigliere<br />

Pesaresi è un emendamento scontato, nel senso che è giusto, ha completamente ragione. Sulla<br />

faccenda che se l’Amministrazione comunale per motivazioni particolari decide <strong>di</strong> riprendere la<br />

sala, è giusto che chi ce l’abbia sia in un senso risarcito per questo. Ma anche se c’è una<br />

motivazione ben specificata nel regolamento, lo stesso <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> Grassetti. Io tengo a precisare<br />

una cosa, sulla eccessiva <strong>di</strong>screzionalità, a prescindere che tutti i regolamenti sono perfettibili,<br />

attualmente cioè fino a che c’è stata la gestione <strong>del</strong> Palazzo dei Convegni non era regolata da nessun<br />

regolamento ed anche adesso non c’è nessun regolamento che <strong>di</strong>sciplina la concessione <strong>del</strong>la sala<br />

<strong>del</strong> Palazzo dei Convegni, perché? Perché prima attualmente era <strong>di</strong>ciamo un’or<strong>di</strong>nanza sindacale<br />

anche <strong>del</strong>la <strong>di</strong>rettrice <strong>del</strong>la pinacoteca con la concessione <strong>del</strong>la sala dal Presidente <strong>del</strong>la<br />

circoscrizione <strong>del</strong>l’ufficio partecipazione. Comunque nell’attimo stesso in cui la circoscrizione ha<br />

avuto questa <strong>del</strong>ega ha ritenuto essa <strong>di</strong>, lei, la circoscrizione <strong>di</strong> darsi una regolamentazione per<br />

l’utilizzo <strong>del</strong>la stessa. Discrezionalità <strong>del</strong> Presidente.<br />

La <strong>di</strong>screzionalità <strong>del</strong> Presidente sta, come <strong>di</strong>cevo, in questo momento è <strong>di</strong>screzionalità al massimo<br />

perché come prima e adesso faceva come credeva, cioè naturalmente rispetto alle leggi e ai<br />

regolamenti più alti, la stessa cosa riguarda questo: la <strong>di</strong>screzionalità <strong>del</strong> Presidente sta nella sua<br />

responsabilità davanti al Sindaco e davanti all’Amministrazione comunale. Cioè è vero che il<br />

regolamento <strong>di</strong>ce su scelta <strong>del</strong> Presidente, però ricor<strong>di</strong>amo che su base al regolamento <strong>del</strong><br />

decentramento, il Presidente <strong>del</strong>la Circoscrizione nella concessione è responsabile sia degli atti<br />

verso l’ufficio <strong>di</strong> Segreteria, sia degli atti verso il Consiglio <strong>del</strong>la circoscrizione e sia verso gli atti<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale per gli atti che questo prende, c’è una responsabilità comunque<br />

con<strong>di</strong>visa, cioè la <strong>di</strong>screzionalità sta in quello, però le regole che il Presidente responsabile davanti<br />

al Consiglio <strong>del</strong>la circoscrizione per le scelte fatte anche in via, non è un Sindaco, in via sindacale<br />

questo <strong>di</strong>ce il regolamento <strong>del</strong>la circoscrizione ed è responsabile davanti al Consiglio ed è<br />

responsabile per i suoi atti <strong>del</strong>l’organo superiore che è l’Amministrazione comunale e il Consiglio<br />

comunale, io questa <strong>di</strong>screzionalità non la vedo così ampia, certamente però <strong>di</strong>co a Grassetti, visto<br />

che questo è, come per esempio con la pulizia mortuaria dove non ci sta quello che ho detto in<br />

Commissione, è un primo regolamento che noi ci siamo dati, come ogni regolamento è perfettibile<br />

che nell’attimo stesso, visto che è il Consiglio comunale sovrano nel fare i regolamenti, anche se<br />

viene proposta la circoscrizione stessa ed è giusto che vista la circoscrizione che lo propone<br />

l’Amministrazione e la Giunta non ci ha messo il becco, l’ha solo presentata, è giusto che<br />

praticamente il Consiglio comunale nell’attimo <strong>del</strong> Regolamento presente e nell’attimo <strong>di</strong> questo<br />

regolamento ammette grosse <strong>di</strong>screzionalità assista per cambiarlo. Però come <strong>di</strong>cevo è una prima<br />

regolamentazione su una cosa che non era comunque regolata.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Assessore. Consigliere Grassetti per<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io leggendo<br />

volevo, avevo interpretato invece il regolamento come una riduzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>screzionalità in capo al<br />

Presidente <strong>del</strong>la circoscrizione, volevo quasi una conferma dall’Assessore che invece non mi ha<br />

dato, perché se è vero come interpreto io che nel momento in cui il richiedente paga, paga il dovuto<br />

e adempie alle formalità che sono richieste, a quel punto secondo il regolamento non c’è motivo <strong>di</strong><br />

negare la concessione <strong>del</strong>la sala, questo è quello che mi sembra <strong>di</strong> interpretare. Non sono d’accordo<br />

con quello che <strong>di</strong>ce invece l’assessore Balestra quando sostiene che sopra al Presidente<br />

circoscrizione c’è sempre un controllo <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale, comunque <strong>del</strong> Sindaco,<br />

perché l’articolo 8 <strong>del</strong> regolamento non <strong>di</strong>ce esattamente questo: “L’atto formale <strong>di</strong> concessione<br />

<strong>del</strong>la struttura dovrà essere inviato per conoscenza a: Presidente circoscrizione centro, Polizia<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

141


municipale, Polizia <strong>di</strong> Stato, <strong>di</strong>rigente pinacoteca comunale, ufficio provve<strong>di</strong>torato e custode <strong>del</strong>la<br />

struttura”. Comunque io prendo atto <strong>del</strong> fatto che prima <strong>di</strong> questo momento non c’era niente e che<br />

quin<strong>di</strong> il regolamento costituisce un passo avanti, prendo atto <strong>del</strong> fatto che l’Assessore giustamente<br />

ha detto che il Consiglio comunale può sempre monitorare ed eventualmente mo<strong>di</strong>ficare il<br />

regolamento laddove dal punto <strong>di</strong> vista pratico non dovesse rispondere alle esigenze dei citta<strong>di</strong>ni,<br />

per questo io non lo voterò contrario e mi asterrò.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie consigliere Grassetti, non ho altri<br />

interventi colleghi. Quin<strong>di</strong> prima <strong>di</strong> votare, a questo punto, ascoltato le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>del</strong>l’Assessore<br />

l’emendamento proposto dal consigliere Pesaresi Marco è stato fatto proprio dall’Amministrazione<br />

comunale, quin<strong>di</strong> a questo punto facciamo un’unica votazione sul regolamento integrato<br />

naturalmente dall’emendamento fatto proprio, ripeto ancora, dall’amministrazione comunale.<br />

Votiamo il punto 14 “Regolamento per la concessione in uso <strong>del</strong>la Sala Maggiore Palazzo Convegni<br />

adozione”.<br />

Presenti n.22<br />

Astenuti n.03 (Agnetti e Bravi per F.I. – Grassetti per A.N.)<br />

Votanti n.19<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.01 (Brazzini per Unità Socialista)<br />

Apriamo le votazioni. Votazione aperta, votiamo.<br />

Il punto 14 viene approvato con <strong>di</strong>ciotto voti a favore, uno contrario e tre astenuti.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

142


COMMA N. 15 – DELIBERA N.143 DEL 22.07.2005<br />

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLE PICCOLE<br />

IMPRESE DEL COMMERCIO E DELL’ARTIGIANATO, MODIFICA ED AMPLIAMENTO<br />

ZONE INTERESSATE AI BENEFICI ECONOMICI<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.22 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Punto 15 “Regolamento per la concessione<br />

<strong>di</strong> contributi a sostegno <strong>del</strong>le piccole imprese <strong>del</strong> commercio e <strong>del</strong>l’artigianato, mo<strong>di</strong>fica e<br />

ampliamento <strong>del</strong>le zone interessate ai benefici economici”. Non ho interventi. Quin<strong>di</strong> apriamo le<br />

votazioni sul punto 15.<br />

Apriamo le votazioni. Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.22<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.00<br />

Favorevoli n.22<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 15 viene approvato con ventidue voti a favore, all’unanimità, ventidue a favore su ventidue<br />

presenti.<br />

C’è l’imme<strong>di</strong>ata esecutività.<br />

Apriamo le votazioni per l’imme<strong>di</strong>ata esecutività al punto 15.<br />

Apriamo le votazioni. Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.22<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.00<br />

Favorevoli n.22<br />

Contrari n.00<br />

L’imme<strong>di</strong>ata esecutività al punto 15 viene approvato con ventidue voti a favore su ventidue<br />

presenti.<br />

143


COMMA N. 16 – DELIBERA N.144 DEL 22.07.2005<br />

STATUTO COMUNALE MODIFICA DELL’ARTICOLO 7 – TITOLO II – CAPO 1 – PER IL<br />

RICONOSCIMENTO DELL’ELETTORATO ATTIVO E PASSIVO AI CITTADINI STRANIERI<br />

NON COMUNITARI ED APOLIDI PER LA ELEZIONE DEI CONSIGLI DI CIRCOSCRIZIONE,<br />

AL PARI DEI CITTADINI ITALIANI RESIDENTI<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entra: Belluzzi ed escono: Agnetti, Brazzini, Curzi e Pesaresi<br />

Sono presenti in aula n.19 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Punto 16 “Statuto comunale mo<strong>di</strong>fica<br />

<strong>del</strong>l’articolo 7 – titolo II – capo 1 – per il riconoscimento <strong>del</strong>l’elettorato attivo e passivo ai citta<strong>di</strong>ni<br />

stranieri non comunitari e apoli<strong>di</strong> per la elezione dei Consigli <strong>di</strong> Circoscrizione, al pari dei citta<strong>di</strong>ni<br />

italiani residenti. Allora, l’Assessore per una breve illustrazione, anche perché è stata illustrata in<br />

Commissione, è stata in Conferenza dei Capigruppo, quin<strong>di</strong> ci sono stati <strong>di</strong>versi passaggi. Prego,<br />

Assessore.<br />

ASSESSORE – ANTONIO BALESTRA: Allora, l’Amministrazione comunale, la Giunta ha<br />

presentato questo atto, che a nostro parere è un atto importante, importantissimo ed è il primo passo,<br />

perché non è un atto definitivo, ma ci saranno ulteriori passi tipo l’approvazione <strong>del</strong> regolamento<br />

sempre <strong>di</strong> Consiglio comunale che <strong>di</strong>sciplinerà la materia e regolerà in maniera compiuta questa<br />

partita, questa questione. Come sarebbe a <strong>di</strong>re: com’è nata? È nata praticamente quando, il <strong>Comune</strong><br />

apripista è stato un <strong>Comune</strong> a noi vicino, che è il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Ancona, ha approvato una <strong>del</strong>ibera<br />

simile un paio <strong>di</strong> mesi fa. Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Ancona, considerato il fatto che l’anno prossimo va a<br />

votazioni, sta accelerando quello in cui noi non abbiamo più tempo, che è l’approvazione <strong>del</strong><br />

Regolamento relativo dopo la concessione <strong>del</strong>la mo<strong>di</strong>fica statutaria. Come <strong>di</strong>re che questo è un<br />

primo passo, è una norma <strong>di</strong> carattere generale. Tengo a precisare proprio sulla tecnicità <strong>del</strong>la<br />

norma, cioè noi non abbiamo fatto nient’altro che approvare la <strong>del</strong>ibera che è stata approvata in<br />

Ancona, ma perché? Come voi ben sapete che è stato fatto il titolo V, le varie Regioni italiane<br />

hanno approvato tutti vari statuti regionali che hanno forza <strong>di</strong> legge. La Regione Toscana, Emilia-<br />

Romagna, Umbria, ha approvato un regolamento, un loro regolamento regionale, cioè nella propria<br />

legge, nello proprio Statuto era previsto che doveva essere favorito il voto agli immigrati. Tale<br />

norma è stata inficiata dal governo in sede <strong>di</strong> Corte costituzionale e nel caso <strong>del</strong>la Regione Toscana<br />

ed Emilia Romagna dove la Corte costituzionale si è già espressa le Regioni hanno vinto e quin<strong>di</strong><br />

amenti c’è una norma <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto regionale, uno Statuto che prevede questa cosa. La Regione Marche<br />

che ha approvato il proprio Statuto non ha inserito, non ha inserito questa norma all’interno <strong>del</strong>lo<br />

Statuto stesso e quin<strong>di</strong> non abbiamo una norma <strong>di</strong> riferimento superiore lo Statuto regionale che in<br />

un certo senso ci copre nel nostro cambiamento e lo Statuto proposto. Quin<strong>di</strong> siamo andati a cercare<br />

<strong>del</strong>le norme legislative, oppure <strong>del</strong>le norme giurisprudenziali, <strong>di</strong> fatto, che in un certo senso ci<br />

aiutavano nella nostra mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>lo Statuto e tutto ciò è agganciato ad una sentenza <strong>del</strong> Consiglio<br />

<strong>di</strong> Stato che è stata fatta nel 2003, questa sentenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato praticamente in una causa,<br />

in un parere dato su una controversia tra Regione Emilia-Romagna, sempre, che appoggiava una<br />

mo<strong>di</strong>fica statutaria <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Forlì e lo Stato, praticamente ha dato fondamentalmente il via<br />

libera a <strong>del</strong>le determinate con<strong>di</strong>zioni <strong>del</strong> voto per i citta<strong>di</strong>ni extracomunitari immigrati all’interno<br />

dei Consigli circoscrizionali, con alcuni criteri minimali, minimali nel senso che la norma, era stato<br />

detto prima nello scorso Consiglio e in Commissione che <strong>di</strong>ceva: ma se le norme <strong>di</strong> carattere<br />

specificativo e le norme <strong>di</strong> carattere oggettivo vanno inserite nel regolamento, perché noi inseriamo<br />

6 anni e 2 anni, 6 anni e 3 anni, do per letta la mo<strong>di</strong>fica statutaria. Perché quella è stata<br />

144


fondamentalmente il via libera a queste con<strong>di</strong>zioni <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato, che è l’unica norma<br />

superiore giurisprudenziale su cui noi e anche il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Ancona, ha in un certo senso fatto la<br />

mo<strong>di</strong>fica statutaria, visto che l’interesse è quello che è. Chiudo.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Assessore. Prego, collega Grassetti,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Il tema è certamente molto<br />

interessante, perché non investe soltanto una mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>lo Statuto né investe la mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong><br />

Regolamento, cioè non va certamente trattato soltanto dal punto <strong>di</strong> vista formale, ma riveste una<br />

<strong>di</strong>scussione molto più ampia, <strong>di</strong> natura sostanziale e sociale, che non può essere <strong>di</strong>sattesa dal<br />

<strong>di</strong>battito <strong>di</strong> questo Consiglio comunale, nonostante l’ora. Io ricordo che circa un anno fa questo<br />

Gruppo consiliare presentò un or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno in Consiglio comunale con cui chiedeva <strong>di</strong> inviare<br />

al Governo, al Parlamento e alle altre autorità locali e nazionali la scelta <strong>del</strong> Consiglio comunale e<br />

l’auspico <strong>del</strong> Consiglio comunale <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> che fosse concesso il voto <strong>del</strong>le Amministrazioni comunali<br />

agli extracomunitari, residenti, in regola con permesso <strong>di</strong> soggiorno, che pagavano le tasse e<br />

quant’altro. Ricordo che questo Consiglio comunale votò il nostro or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno quasi<br />

all’unanimità, ad eccezione <strong>di</strong> Rifondazione Comunista che non credo non con<strong>di</strong>videsse<br />

l’argomento, ma <strong>di</strong> certo aveva una qualche riluttanza a votare un documento <strong>di</strong> Alleanza<br />

Nazionale, cosa che a noi non succede quando la questione viene con<strong>di</strong>visa. Debbo <strong>di</strong>re quin<strong>di</strong> che<br />

noi siamo certamente favorevoli a questo tipo <strong>di</strong> scelta. Balestra <strong>di</strong>ceva che questo è un primo passo<br />

formale e dopo ci sarà la mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong> Regolamento e quant'altro. Io vorrei aggiungere che è un<br />

primo passo verso, invece, un obiettivo che ha una natura molto più importante, che è sociale e che<br />

dovrebbe stimolare la nostra comunità a cercare una strada comune per andare a cercare una strada<br />

comune per andare verso il futuro insieme.<br />

Io debbo <strong>di</strong>re la verità, come ho detto in occasione <strong>del</strong>l’interrogazione, io sono molto preoccupato,<br />

perché oggi la storia, l’attualità ci insegnano che gli atti <strong>di</strong> terrorismo o le guerre civili tra razze<br />

<strong>di</strong>verse che vivono nello stesso luogo nascono proprio dalla consapevolezza che nel tempo le<br />

<strong>di</strong>versità <strong>di</strong>ventano inimicizie, poi <strong>di</strong>ventano conflitti veri e propri, poi sfociano nelle pulizie<br />

etniche o negli attentati terroristici. Quin<strong>di</strong> la sintesi è l’o<strong>di</strong>o. Ma l’o<strong>di</strong>o nasce in una società dove<br />

non solo non vi siano questi accorgimenti dal punto <strong>di</strong> vista amministrativo e politico nei confronti<br />

dei citta<strong>di</strong>ni residenti, extracomunitari e non <strong>del</strong> luogo, ma nasce anche in una società dove questo<br />

tipo <strong>di</strong> meccanismo integrativo ha operato. In Inghilterra, per esempio, coloro che hanno compiuto<br />

gli atti <strong>di</strong> terrorismo sono figli <strong>di</strong> extracomunitari <strong>di</strong> terza generazione, gente con <strong>di</strong>plomi, gente<br />

istruita, gente che poteva benissimo, dal punto <strong>di</strong> vista formale, essere considerata integrata. In<br />

realtà, l’atto che hanno compiuto ha <strong>di</strong>mostrato che quest’integrazione agli effetti sostanziali non<br />

c’è stata, anzi c’è stato un atteggiamento verso quella società che era ritenuta nemica. Allora, io<br />

credo che l’integrazione, quella vera, passi attraverso una forte sensibilità, una consapevolezza da<br />

parte <strong>del</strong>la gente, <strong>del</strong>la comunità e si metta a <strong>di</strong>sposizione degli altri. Adesso, però devo <strong>di</strong>re anche<br />

un’altra cosa: l’integrazione – come la pace – non può essere mai unilaterale, ma deve essere<br />

sempre almeno bilaterale e comunque in questo caso plurilaterale, perché accanto ad una<br />

<strong>di</strong>sponibilità generica da parte dei citta<strong>di</strong>ni, ci deve essere altrettanta <strong>di</strong>sponibilità da parte degli<br />

extracomunitari, perché se loro si racchiudono in comunità ristrette e chiuse, creando <strong>del</strong>le<br />

situazioni come quelle che abbiamo visto esistere attraverso gli articoli de “Il Corriere Adriatico” <strong>di</strong><br />

qualche giorno fa, dove vi sono dei luoghi a <strong>Jesi</strong> <strong>di</strong>fficili da percorrere; se esiste anche un<br />

atteggiamento non proprio <strong>di</strong>sponibile verso gli altri, si creano certe <strong>di</strong>stanze e certe <strong>di</strong>fferenze. A<br />

volte basta poco.<br />

Adesso, faccio un esempio: pochi giorni fa mi raccontava – sentite, perché questa è interessante –<br />

un amico mio, che guida il pullman, che vicino ad una fermata c’era una famigliola <strong>di</strong><br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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extracomunitari, padre, madre e un bambino, che chiedeva al pullman appunto <strong>di</strong> fermarsi; il<br />

pullman si ferma, li fa ovviamente entrare, questi si siedono nei posti sul fondo al pullman e stanno<br />

seduto lì. Ad un certo momento l’autista parte, guarda dallo specchietto, poi <strong>di</strong>ce: “Ma ci sarebbe da<br />

pagare il biglietto!” - “Ah, sì, sì, non si preoccupi, adesso non abbiamo spicci, ma appena arrivati in<br />

stazione, dove scenderemo, lo pagheremo!”. Il pullman arriva in stazione – questo è un fatto vero<br />

non racconto una barzelletta - questi scendono, mentre la donna con il bambino si recano alla<br />

stazione, non so se a vedere orari o che altro lui va al bar, prende il cappuccino, fa la sua<br />

consumazione; l’autista, che stava aspettando appunto che fosse pagato il biglietto ed era in sosta<br />

perché in quel momento era prevista contrattualmente, si avvicina educatamente<br />

all’extracomunitario chiedendo la cortesia <strong>di</strong> ricevere il pagamento <strong>del</strong> biglietto; l’extracomunitario<br />

inizialmente si mostra impaziente, rinvia, <strong>di</strong>ce: “Adesso, un attimo, sto prendendo il cappuccino!”;<br />

dopo un po’, quando l’autista se ne doveva andare, perché era scaduto, tra l’altro, il suo tempo <strong>di</strong><br />

sosta in stazione, torna verso il signore, insiste per farsi pagare il biglietto, allora scocciata la<br />

persona cambia i sol<strong>di</strong>, li prende, li consegna all’autista per pagare il biglietto, accompagnando il<br />

gesto <strong>del</strong> pagamento alla frase: “Tieni, morto <strong>di</strong> fame!”. Allora, questo è certamente un episo<strong>di</strong>o che<br />

sta a se stesso, che non significa assolutamente niente, che non è né significativo, né emblematico <strong>di</strong><br />

niente altro, però io l’ho citato per <strong>di</strong>re che molto spesso l’approccio verso l’altro è un approccio<br />

<strong>di</strong>verso rispetto a quello che c’è normalmente oggi nel 2005 da parte <strong>del</strong>la nostra società. Avete mai<br />

avuto – non ve lo auguro mai in ogni caso – un sinistro stradale? Beh, la mia esperienza insegna che<br />

quando nel sinistro stradale una <strong>del</strong>le due parti è extracomunitario, quello fa <strong>di</strong> tutto e <strong>di</strong> più,<br />

qualsiasi tipo <strong>di</strong> furberia per cercare <strong>di</strong> acquisire la ragione anche quando non ce l’ha. Qualcuno<br />

<strong>di</strong>rà: “Ma che <strong>di</strong>ci? Lo facciamo anche noi!”; certo, probabilmente lo facciamo anche noi, però<br />

l’approccio, l’atteggiamento, la <strong>di</strong>sponibilità nostra rispetto alla loro è un po’ <strong>di</strong>versa.<br />

Insomma se noi riuscissimo ad inventarci qualcosa, a trovare <strong>del</strong>le soluzioni per far sì, che loro e<br />

noi, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la questione <strong>del</strong> voto, su cui siamo d’accordo, potessimo costruire un futuro insieme,<br />

perché tutti arriviamo allo stesso livello <strong>di</strong> concezione <strong>del</strong>lo spirito sociale, <strong>del</strong>la <strong>di</strong>sponibilità nei<br />

confronti degli altri e si arrivasse a capire che abbiamo tutti un destino comune, visto che saremo<br />

nella stessa città, per cui domani l’extracomunitario dovrà sentirsi jesino, tanto quanto ci si sente<br />

mio figlio o mio nipote, cioè il figlio <strong>di</strong> mio figlio, allora noi veramente avremo compiuto un’opera<br />

importante. È un momento <strong>del</strong>icatissimo, ci sono degli equilibri <strong>del</strong>icati e, come <strong>di</strong>cevano i vecchi<br />

nostri, le piante vengono raddrizzate da piccole, perché altrimenti poi da gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>venta un<br />

problema. Il mio intervento serve a me stesso e a tutti se possibile, per carità, in tutta la mia umiltà<br />

se posso <strong>di</strong>re così, per sensibilizzare ciascuno <strong>di</strong> noi a pensare, a trovare, a capire qualche soluzione,<br />

qualche iniziativa che ci veda partecipare tutti insieme in comunità, che ci faccia sentire figli <strong>di</strong> una<br />

stessa madre, comunque genitori degli stessi figli o nonni degli stessi nipoti per avere un futuro<br />

insieme, perché ci si senta uniti in una società. Poi è chiaro, sia dei nostri o dei loro, la persona<br />

sgarbata o <strong>del</strong>inquente purtroppo c’è sempre, ma se noi lavoriamo, riusciamo a costruire una società<br />

più importante, una società <strong>di</strong> jesini che possono avere il colore <strong>del</strong>la pelle <strong>di</strong> un tipo o <strong>del</strong>l’altro <strong>del</strong><br />

tutto in<strong>di</strong>pendentemente dalla loro jesinità. Ecco, questo è quello a cui auspico e questa<br />

<strong>di</strong>sponibilità, che è la prima, che è una cosa piccola, <strong>del</strong> voto a loro, ovviamente quelli regolari,<br />

nelle circoscrizioni, potrebbe essere un ottimo avvio, ma noi dovremmo farci carico <strong>di</strong> un impegno<br />

importante, perché spetta a noi, qui più che agli altri, dover dare un in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> questo tipo, perché<br />

si arrivi ad un’integrazione vera.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Grassetti. Collega Meloni,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Io, come al solito, penso, sarò sempre<br />

sintetica, però desidero fare due osservazioni. Intanto, per concordare con quello che l’assessore<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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Balestra ha appunto detto riguardo a questa mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>lo Statuto, che è certamente importante,<br />

nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> favorire l’integrazione dei citta<strong>di</strong>ni stranieri extraeuropei, però mi sento <strong>di</strong> <strong>di</strong>re,<br />

perché ciascuno <strong>di</strong> noi andando in giro per la città, parlando con tanti altri colleghi e colleghe, può<br />

avvertire - ed è questo importante che l’Amministrazione lo senta e lo percepisca – che spesso gli<br />

atti o le decisioni che il Consiglio comunale, che l’Amministrazione può prendere sono atti che<br />

hanno, pur avendo, come lo ha questo, un valore fortemente…è un segnale <strong>di</strong> apertura, <strong>di</strong><br />

democrazia e soprattutto <strong>di</strong> adesione al nuovo che ci sta investendo, il nuovo intendendo <strong>di</strong>re la<br />

nuova <strong>di</strong>mensione multiculturale <strong>del</strong>le nostre città e dei nostri quartieri. E però vorrei <strong>di</strong>re<br />

all’assessore Balestra, che sicuramente sta in qualche angolo: non dobbiamo accontentarci e pensare<br />

che con una votazione formale abbiamo davvero risolto l’integrazione dei concitta<strong>di</strong>ni stranieri, li<br />

chiamo così o soprattutto possiamo essere contenti che poi, dopo questa votazione o con la<br />

concessione <strong>del</strong>l’elettorato attivo e passivo nelle circoscrizioni, il processo <strong>di</strong> democratizzazione e il<br />

processo <strong>di</strong> integrazione sicuramente avverrà. Attenzione perché se ci fi<strong>di</strong>amo così, andremo<br />

davvero nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> una reale integrazione, <strong>di</strong> quella vissuta nel vicinato, <strong>di</strong> quella vissuta nei<br />

quartieri e nelle vie <strong>del</strong>la nostra città. Io <strong>di</strong>co questo perché credo che, come penso anche i pochi<br />

colleghi che sono rimasti in aula, abbiano avuto modo <strong>di</strong> parlare con le citta<strong>di</strong>ne e i citta<strong>di</strong>ni che<br />

abitano nelle zone ormai molto frequentate, molto abitate proprio dai citta<strong>di</strong>ni extraeuropei e noi<br />

dobbiamo ascoltare le osservazioni e le criticità che questi citta<strong>di</strong>ni ci rimandano, criticità che sono<br />

nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagi che possono vivere e non perché vogliamo puntare il <strong>di</strong>to contro il vicino <strong>di</strong><br />

casa o con gli esercenti dei phone center o Internet Point, che si sono moltiplicati nella nostra città,<br />

ma perché davvero i <strong>di</strong>sagi si manifestano. Forse si è già creata quella polarizzazione che, invece, in<br />

una città si dovrebbe evitare in maniera così massiccia.<br />

Allora, io credo che uno dei problemi fondamentali sia quello <strong>di</strong> creare, <strong>di</strong> promuovere momenti <strong>di</strong><br />

informazione non soltanto sulla prima accoglienza, ma informazione e comunicazione <strong>di</strong> quali sono<br />

le regole, le modalità, gli Stati, la Costituzione <strong>di</strong> un popolo che sta accogliendo altri popoli, in<br />

modo tale che le <strong>di</strong>scussioni che possono poi degenerare in incomprensioni, ma soprattutto in<br />

pregiu<strong>di</strong>zi da una parte e dall’altra, pregiu<strong>di</strong>zi che potrebbero inse<strong>di</strong>arsi, laddove comportamenti<br />

causati da ignoranza potrebbero <strong>di</strong>stanziarci reciprocamente, rispetto, invece, ad un processo <strong>di</strong><br />

avvicinamento e, appunto, d’integrazione. Le politiche, da questo punto <strong>di</strong> vista, non sono soltanto<br />

quelle <strong>del</strong>la partecipazione, attraverso i livelli istituzionali, ma sono politiche – parlavamo prima <strong>del</strong><br />

governo <strong>del</strong> territorio – anche territoriali, che vanno incontro e che devono rispondere a questo tipo<br />

<strong>di</strong> problema che si sta manifestando nella nostra città e che abbiamo il dovere <strong>di</strong> ascoltare. Ci sono<br />

vie e strade che qualcuno mi ha segnalato in certe ore <strong>del</strong>la sera che sono poco sicure da<br />

frequentare; ci sono commenti che sono stati fatti, commenti anche acuti, aci<strong>di</strong>, rispetto a<br />

comportamenti culturali, cioè a comportamenti che sono dettati da una cultura <strong>di</strong>versa che se non<br />

conosciuta, può portare ad una <strong>di</strong>visione, anziché ad un processo <strong>di</strong> avvicinamento e <strong>di</strong> conoscenza<br />

e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> convivenza. Ho detto tutto questo, affinché episo<strong>di</strong> e soprattutto modalità d’integrazione<br />

possano passare anche attraverso altri atti concreti o percorsi che l’Amministrazione - soprattutto<br />

culturali – può mettere in campo.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Meloni. Collega Bravi.<br />

CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie, signor Presidente. Con<strong>di</strong>vido<br />

pienamente le osservazioni fatte dal consigliere Grassetti e dalla consigliera Meloni, ne con<strong>di</strong>vido i<br />

contenuti e non ho nulla da eccepire per quello che riguarda questa proposta da parte <strong>del</strong>l’assessore<br />

Balestra. C’è comunque – come ha fatto notare la consigliera Meloni – da stare sempre attenti,<br />

alzare la guar<strong>di</strong>a perché sicuramente questo tipo <strong>di</strong> rapporto <strong>di</strong> integrazione ancora non lo vedo, non<br />

l’ho visto e sono molto preoccupato, perché non sono questi i motivi buoni per <strong>di</strong>re “creiamo un<br />

altro jesino che viene dall’Est, che viene da un Paese extracomunitario”; cre<strong>di</strong>amo uno jesino se<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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viene con le buone intenzioni <strong>di</strong> essere uno jesino, <strong>di</strong> essere un italiano. Logicamente, quando<br />

sentiamo tutte quelle persone che si vengono a lamentarsi e non soltanto dalla consigliera Meloni,<br />

ma io ho avuto parecchie lamentele per alcune situazioni che sono già state enunciate per quello che<br />

riguarda il call center, l’Internet, eccetera, ma sono dei locali, uno dei quali recentemente ci è stato<br />

riferito che sta a piazzale San Savino, tengono un atteggiamento arrogante e prepotente e a volte<br />

minaccioso, per cui è vero che il compito <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne pubblico e il pattugliamento notturno deve<br />

essere fatto dai Carabinieri o dalla Polizia <strong>di</strong> Stato, però a volte ho anche avuto notizia che non ci<br />

vanno, perché probabilmente sono posti un po’ troppo pericolosi e forse c’è da rischiare parecchio.<br />

Quin<strong>di</strong> se questo è il clima che si è creato fino a questo momento e siamo a pochi anni<br />

dall’inserimento <strong>di</strong> questi personaggi, non <strong>di</strong>co persone, personaggi, per non <strong>di</strong>re peggio, allora<br />

ritengo che ci dovrebbe essere un controllo maggiore, stimolato soprattutto dalla Pubblica<br />

Amministrazione, affinché queste cose non accadano. Mi è stato riferito che anche in modo<br />

arrogante e prepotente una persona ha detto: “Fatela finita, tanto noi facciamo quello che ci pare e<br />

poi tra <strong>di</strong>eci anni comanderemo tutto noi!”. Dei negozi già uno per volta se ne vengono<br />

impadronendo questi personaggi, per cui bisognerà sicuramente vedere in che situazione ci verremo<br />

a trovare. Ho detto prima che sono d’accordo, perché non ho nulla da eccepire su questo tipo <strong>di</strong><br />

proposta, però vorrei fare un’osservazione, perché se parliamo <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni stranieri non comunitari e<br />

apoli<strong>di</strong>, apoli<strong>di</strong> vuol <strong>di</strong>re che è una persona che non ha la citta<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> alcun Paese, allora non<br />

riesco a capire come coincida qui la parola “residente”, cioè noi ammettiamo questa <strong>del</strong>ibera,<br />

approviamo questa <strong>del</strong>ibera per citta<strong>di</strong>ni residenti o non residenti? Citta<strong>di</strong>ni italiani, citta<strong>di</strong>ni jesini o<br />

apoli<strong>di</strong>? Perché se è un citta<strong>di</strong>no, non è un apolide, citta<strong>di</strong>no italiano o citta<strong>di</strong>no jesino non è un<br />

apolide, almeno mi risulta, da quello che ho stu<strong>di</strong>ato quando ero più piccoletto, per apolide si<br />

intende una persona che non ha la citta<strong>di</strong>nanza, quin<strong>di</strong> bisogna che chiariamo questo termine,<br />

perché altrimenti io voto contro.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Bravi. Adesso, appena<br />

rientra…poi dopo alla fine l’Assessore chiarirà questo aspetto. Ho prenotato la collega Aguzzi.<br />

CONSIGLIERE – BRUNA AGUZZI (D.S.): Grazie, Presidente. È molto importante questo primo<br />

atto, finalizzato al riconoscimento <strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto ai citta<strong>di</strong>ni stranieri extracomunitari per i<br />

Consigli <strong>di</strong> circoscrizione a <strong>Jesi</strong>. È un passaggio verso una completa equiparazione, in ossequio alla<br />

convenzione <strong>di</strong> Strasburgo sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica locale. Credo che<br />

ormai tutti, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>le posizioni politiche, riconosciamo che gli immigrati sono una risorsa<br />

decisiva per l’Italia; senza gli immigrati, infatti, i settori come quello <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>lizia, <strong>del</strong>l’agricoltura,<br />

<strong>del</strong>la chimica entrerebbero in crisi; senza il lavoro degli immigrati molte donne italiane non<br />

potrebbero conciliare lavoro e gestione familiare. La nostra Regione ha accolto in questi ultimi<br />

quattro anni oltre trentamila stranieri, un dato superiore a quello nazionale; evidentemente è<br />

piuttosto alta la richiesta <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> lavoro in alcuni settori in particolare, come quello<br />

<strong>del</strong>l’assistenza agli anziani. È un passaggio <strong>del</strong>icato per la nostra società, che richiede progettualità,<br />

coraggio, atti politici positivi. È compito <strong>del</strong>la politica ed è compito <strong>di</strong> chi ha dei doveri aggiuntivi,<br />

in quanto Amministratori locali, saper guardare lontano, aprire e assicurare le vie più efficienti per<br />

l’integrazione, per la piena partecipazione alla vita sociale. Si deve permettere a chi lavora qui,<br />

anche se è citta<strong>di</strong>no extracomunitario, <strong>di</strong> vivere una vita <strong>di</strong>gnitosa, d’integrarsi nel nostro Paese, <strong>di</strong><br />

avere accesso a tutti quei <strong>di</strong>ritti che lo rendono un uomo e una donna citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> una comunità: la<br />

tutela <strong>del</strong> posto <strong>di</strong> lavoro, la stabilità nel soggiorno, la casa, la sanità, la scuola per i figli e il <strong>di</strong>ritto a<br />

partecipare alla vita pubblica. Bisogna lavorare insieme con tutti gli altri soggetti istituzionali e non<br />

fino a far sì, che le <strong>di</strong>versità culturali e religiose <strong>di</strong> chi viene da altri Paesi, <strong>di</strong> chi parla altre lingue,<br />

<strong>di</strong> chi prega in forme <strong>di</strong>verse dalle nostre non <strong>di</strong>ventino occasione <strong>di</strong> tensione e <strong>di</strong> conflitto. Sembra<br />

ormai solo retorica e banalità, ma è profondamente vero che le <strong>di</strong>versità devono <strong>di</strong>ventare una<br />

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isorsa in tutti sensi: economica, sociale, culturale e politica. Non perché gli immigrati ci servano,<br />

ma perché se assieme, Italiani e immigrati, sapremo trovare un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> convivenza positiva e se<br />

sapremo con<strong>di</strong>videre le regole e far valere un quadro <strong>di</strong> valori e principi comuni nel rispetto <strong>del</strong>le<br />

<strong>di</strong>fferenze, staremo tutti meglio. Il nostro Paese e la nostra città saranno più ricchi e potranno<br />

giocare meglio le chance nel mondo incerto <strong>del</strong>la globalizzazione <strong>del</strong>l’economia e dei mercati. Non<br />

è un processo semplice, non sarà lineare, ma è una strada obbligata moralmente e politicamente.<br />

Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Aguzzi. Ultimo intervento,<br />

collega Brunetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (S.D.I.): Grazie, Presidente. Anche noi voteremo a favore <strong>di</strong><br />

questa <strong>del</strong>ibera, che consideriamo essere alla stregua <strong>di</strong> quanto è stato detto in generale da tutti, in<br />

particolare dalla collega Aguzzi, una conquista <strong>di</strong> civiltà, un primo passo. Gli immigrati sono una<br />

risorsa sotto <strong>di</strong>versi profili, dovremmo partecipare, agire attivamente nella scommessa<br />

<strong>del</strong>l’integrazione. Questo è un primo passo, che fa riferimento alla convenzione <strong>di</strong> Strasburgo e<br />

richiede alcuni requisiti che non sono i requisiti pieni <strong>del</strong>la citta<strong>di</strong>nanza per rendere gli stessi<br />

elettorato, per quanto riguarda elezioni al Parlamento o elezioni in cui la rappresentanza è un<br />

elemento essenziale. Questo è un primo passo per la pari opportunità, per quanto riguarda l’elezione<br />

dei Consigli circoscrizionali. È un momento importante e io devo <strong>di</strong>re che non con<strong>di</strong>vido le paure e<br />

anche valuto in maniera <strong>di</strong>versi quegli episo<strong>di</strong> che comunque ci sono stati e ci saranno e la tendenza<br />

ad ingenerare una sorta <strong>di</strong> scenario <strong>di</strong> paura, perché non è a nostro parere effettivamente così.<br />

Diciamo che in ogni raggruppamento umano ci sono <strong>del</strong>le brave persone, altre meno brave,<br />

esuberanti e meno esuberanti. Ci sono anche <strong>del</strong>le esuberanze che sono state fatte da citta<strong>di</strong>ni<br />

italiani, che andrebbero stigmatizzate, come andrebbero stigmatizzate le esuberanze che sono state<br />

fatte da citta<strong>di</strong>ni stranieri. Qualcuno qui ha <strong>di</strong>pinto certe parti <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> come il Bronx e io che in parte<br />

ci ho vissuto e ci ricapito, non mi sembra che sia così. È vero che esiste un problema d’integrazione<br />

culturale, chiaramente le vicinanze lì, in certe parti <strong>del</strong>la città, sono molto significative, c’è da far<br />

capire anche sicuramente ai citta<strong>di</strong>ni immigrati, attraverso un’opera educativa e d’informazione, che<br />

le regole vanno rispettate, ma anche alcuni Italiani devono capire che le regole vanno rispettate. Io<br />

da citta<strong>di</strong>no personalmente mi sento orgoglioso <strong>di</strong> vedere come in una città come <strong>Jesi</strong>, che<br />

insomma, è una citta<strong>di</strong>na <strong>di</strong> provincia in cui questo nucleo <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni immigrati, come comunicava<br />

il Sindaco prima, 2002, <strong>di</strong> cui 1.800 residenti, che ormai incomincia a generare un’importantissima<br />

esigenza <strong>di</strong> stanzialità, perché qui ha trovato lavoro la prima generazione, poi arriveremo ad una<br />

terza e ci sono classi <strong>di</strong> scuole primarie e <strong>di</strong> secondarie multietniche. Questo, a mio parere, è un<br />

valore e personalmente, ripeto, io mi sento orgoglioso <strong>di</strong> vivere in una città che offre lavoro, quin<strong>di</strong><br />

una possibilità <strong>di</strong> vita a coloro che nel Paese loro non ce l’hanno.<br />

Dobbiamo tutti avere la memoria storica, che ognuno <strong>di</strong> noi, italiano, ogni <strong>Jesi</strong>no ha uno zio, un<br />

nonno, un prozio emigrato in Australia, in Argentina e quant’altro. L’immigrazione va dove c’è<br />

lavoro, dove c’è opportunità <strong>di</strong> costruire una vita <strong>di</strong>gnitosa e dovremmo essere vieppiù orgogliosi<br />

perché sicuramente a <strong>Jesi</strong> questo nucleo è considerevole, quin<strong>di</strong> vuol <strong>di</strong>re che a <strong>Jesi</strong> ci sono anche<br />

prospettive <strong>di</strong> costruire una vita <strong>di</strong>gnitosa, non solo per i citta<strong>di</strong>ni jesini, ma anche per gli immigrati.<br />

Dovremmo incentivare la partecipazione, l’integrazione è una sfida, io credo che non solo l’Italia<br />

ma tutta l’Europa dovrebbe, come in parte ha fatto, favorire e incoraggiare l’immigrazione,<br />

chiaramente si possono in alcuni casi prendere <strong>del</strong>le misure, non lo so, contingentare perché magari<br />

non si è in grado <strong>di</strong> rispondere effettivamente alla domanda <strong>di</strong> lavoro. Non <strong>di</strong>amo ulteriore spazio<br />

prendendo un episo<strong>di</strong>o da strada, da quartiere o da appartamento per dare spazio a chi, in un clima<br />

come questo, spinge sulla guerra tra civiltà. L’unica grande sfida che dovremmo correre è quella<br />

<strong>del</strong>l’integrazione. Io credo che, come <strong>Jesi</strong>ni, come Italiani e come europei, tutti siamo sulla buona<br />

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strada e dovremmo continuare in questa prospettiva, che è una prospettiva <strong>di</strong> multiculturalismo e <strong>di</strong><br />

convivenza pacifica. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Brunetti. Dunque,<br />

innanzitutto invito l’Assessore a rispondere ai quesiti posti da Bravi e altri, poi inviterei i<br />

Consiglieri comunali ad entrare in aula, perché dovremmo, siccome lo Statuto ha dei problemi <strong>di</strong><br />

natura numerica per quanto riguarda l’approvazione, quin<strong>di</strong> dovremmo comunque arrivare ad un<br />

quorum, quin<strong>di</strong> bisognerebbe capire i Consiglieri che votano la pratica e vedremo se c’è il numero<br />

sufficiente o meno. Nel frattempo, do la parola all’Assessore per illustrare quei punti da chiarire<br />

richiesti dal collega Bravi. Prego.<br />

ASSESSORE – ANTONIO BALESTRA: Il collega Bravi ha chiesto dei problemi sugli apoli<strong>di</strong>. Gli<br />

apoli<strong>di</strong> sono persone che non hanno citta<strong>di</strong>nanza, cioè persone che sono dal Paese <strong>di</strong> provenienza<br />

private <strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza. A <strong>Jesi</strong> non esistono; ne esistono due in Ancona, che sono citta<strong>di</strong>ni<br />

cinesi privati dalla Repubblica Popolare Cinese, che ha non tanto tolto loro il passaporto, ma tolto la<br />

citta<strong>di</strong>nanza cinese, per i motivi più <strong>di</strong>sparati. E il tipico apolide era una persona per esempio <strong>del</strong>la<br />

vecchia Unione Sovietica, persone che, essenzialmente, per motivi politici, venivano private <strong>del</strong><br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza. Non avendo più la citta<strong>di</strong>nanza <strong>del</strong> Paese dove erano nate, naturalmente<br />

dovevano assumere la citta<strong>di</strong>nanza <strong>del</strong> Paese che li ospitava. Finché non si assume questa<br />

citta<strong>di</strong>nanza, sono senza citta<strong>di</strong>nanza. Rammento però che questo è un caso, però nel caso da noi<br />

previsto e nella sentenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato, per essere, almeno per fare domanda volontaria <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritto al voto all’interno <strong>del</strong>le Circoscrizioni, queste persone devono essere residenti da almeno sei<br />

anni in Italia e quin<strong>di</strong> dotate <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno a titolo definitivo, perché ci vogliono almeno<br />

sei anni in Italia per avere un permesso <strong>di</strong> soggiorno a titolo definitivo, senza che abbiano avuto<br />

<strong>del</strong>le pendenze penali, eccetera.<br />

In più noi abbiamo previsto un ulteriore sbarramento per il permesso <strong>di</strong> soggiorno definitivo <strong>di</strong> sei<br />

anni, ossia non l’abbiamo previsto noi, ma è nella sentenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato, che noi abbiamo<br />

accettato, che sono i tre anni <strong>di</strong> residenza nel posto e i due anni e tre anni. Quin<strong>di</strong> ci sono <strong>del</strong>le<br />

con<strong>di</strong>zioni, non le abbiamo stabilite noi: è praticamente una sentenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato a cui<br />

noi ci siamo attaccati e a cui Ancona si è attaccata per fare la <strong>del</strong>ibera, quin<strong>di</strong> le con<strong>di</strong>zioni sono<br />

queste. Poi all’interno <strong>di</strong> queste con<strong>di</strong>zioni minimali, che sono queste, a meno che non cambia la<br />

legge <strong>del</strong>lo Stato, ma non è in questo momento all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, il Consiglio comunale, per fare<br />

<strong>di</strong>ventare esecutiva la norma, perché adesso è solo una norma <strong>di</strong> carattere generale prevista nello<br />

Statuto, deve approvare un apposito regolamento per farla <strong>di</strong>ventare esecutiva, perché altrimenti<br />

<strong>di</strong>venta, come la Costituzione, una norma applicativa, su cui il Consiglio comunale è sovrano, per<br />

trovare quei criteri il più possibile oggettivi, però appunto è uno, questo, dei tanti passaggi che deve<br />

fare quest’aula per riconoscere questo <strong>di</strong>ritto. Quin<strong>di</strong> all’interno <strong>di</strong> questa norma <strong>di</strong> carattere<br />

generale il Consiglio comunale, per farla rendere veramente esecutiva, si dovrà ancora pronunciare<br />

sul regolamento attuativo, che è la mo<strong>di</strong>fica sostanziale <strong>del</strong> regolamento al decentramento, in base<br />

anche a quello che <strong>di</strong>ce il Consiglio <strong>di</strong> Stato, perché altrimenti la norma <strong>di</strong>venta fondamentalmente,<br />

una norma generale, ma non esecutiva. Rammento anche che per esempio una norma è già stata<br />

prevista attualmente, nell’attuale regolamento, pur se noi non avevamo previsto questa ed è la<br />

norma che stabilisce che comunque le liste elettorali che si presentano nelle circoscrizioni non<br />

devono raccogliere le firme previste dalla Legge, solo ed esclusivamente se presentano il minimo<br />

tabellare nel Consiglio comunale, cioè attualmente – <strong>di</strong> questo non c’è bisogno neanche <strong>del</strong>la norma<br />

- nelle Circoscrizioni si possono presentare in via automatica se lo vogliono, gli stessi partiti politici<br />

che presentano la lista nelle elezioni <strong>del</strong> Consiglio comunale; liste che non si presentano in<br />

Consiglio comunale – e questo l’abbiamo previsto nella mo<strong>di</strong>fica al Regolamento <strong>del</strong> 2001 –<br />

devono raccogliere le firme, che attualmente sono <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni italiani. Quin<strong>di</strong> le liste cosiddette “fai<br />

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da te”, “<strong>di</strong> chi hai paura”, eccetera, non sono attualmente in questo momento ammesse per una<br />

norma che noi abbiamo già approvato, a prescindere. Cioè questa norma, pur non sapendo quello<br />

che dovevamo…Quin<strong>di</strong> – e chiudo – è all’interno degli attuali partiti politici che presentano al<br />

<strong>Comune</strong> e che dopo si presenteranno anche in Circoscrizione, quin<strong>di</strong> dopo una faccenda meramente<br />

politica.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, Assessore. Ho due interventi per<br />

<strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto, possibilmente brevi, vi ringrazio. Grassetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Sì, grazie, brevissimo. Volevo<br />

chiarire un concetto: a mio parere la concessione <strong>del</strong> voto agli extracomunitari attivo e passivo nelle<br />

circoscrizioni noi non la dovremmo considerare come un premio nei loro confronti, ma è soltanto<br />

uno stimolo, il primo dei tanti stimoli per migliorare i rapporti e per farli crescere per gli obiettivi<br />

che abbiamo detto prima. Invece negare questo <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto, potrebbe sembrare una punizione e<br />

potrebbe inasprire per qualche verso le relazioni tra, appunto, questi soggetti <strong>di</strong>versi. Sulla questione<br />

<strong>del</strong>l’apolide, io credo che non debba farsi una <strong>di</strong>stinzione particolare, cioè che non si debba porre<br />

un’attenzione particolare, perché se noi avessimo concesso il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto ad un apolide per se<br />

stesso, allora arriva una persona a <strong>Jesi</strong>, <strong>di</strong>ci: “Tu chi sei?” - “Tizio” - “Da dove vieni?” - “Io sono un<br />

apolide!” - “Sì, vieni, che potrai votare nelle circoscrizioni, potrai <strong>di</strong>ventare Consigliere<br />

circoscrizionale!”. Non è così. Nessuno penso che sarebbe stato d’accordo. Il fatto è che,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dalla sua provenienza, che venga dalla Nigeria, dal Messico, dalla Cina o da<br />

Ancona – per carità, per me gli Anconitani, è uguale, extracomunitari – o che comunque non abbia<br />

una citta<strong>di</strong>nanza ben definita, poco cambia perché quella persona che sia arrivata con permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno, tanto è vero che la legge Bossi-Fini non consente a persone che non siano in regola <strong>di</strong><br />

potere soggiornare nei nostri territori, ma <strong>di</strong>chiara clandestino chi non è in possesso <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong><br />

caratteristiche e <strong>di</strong> attrezzature fisiche e burocratiche.<br />

Allora, quella persona, prima vagliata attraverso il controllo <strong>del</strong>la Polizia, secondo la legge Fini, con<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> potere restare nel territorio, <strong>di</strong> avere un permesso <strong>di</strong> soggiorno, <strong>di</strong> ottenere quin<strong>di</strong> il<br />

documento, <strong>di</strong> ottenere un lavoro, <strong>di</strong> pagare le tasse, <strong>di</strong> crearsi una famiglia, il tutto per sei anni,<br />

dopo<strong>di</strong>ché, avendo verificato che tipo <strong>di</strong> persona è, perché ce l’hai a contatto, perché sta lì, perché ci<br />

lavori insieme, perché i figli tuoi vanno a scuola con i suoi, a quel punto non <strong>di</strong>venta più se è<br />

positiva la prova che dà una persona che sta tutto questo tempo nel territorio, non è più importante<br />

se questo venga dalla Cina o venga dalla Russia o venga da un Paese che tu non conosci o da nessun<br />

Paese, perché quella è una persona che è stata valutata non da me, non da te, non dalle persone che<br />

camminano tutti i giorni, ma dagli organi preposti all’uopo come una che ha <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> poter<br />

esercitare appunto <strong>del</strong>le facoltà e dei <strong>di</strong>ritti, avendo anche dei doveri, lavorando e tutto il resto e<br />

pagando le tasse. Quin<strong>di</strong> io credo che non ci siano a quel punto grosse <strong>di</strong>fficoltà per poter <strong>di</strong>re:<br />

“Beh, va beh, anche tu rispetto agli altri è giusto che abbia il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> potere avere l’elettorato attivo<br />

dopo due anni almeno che stai a <strong>Jesi</strong> e dopo sei anni che stai nel territorio nazionale e passivo se gli<br />

anni invece <strong>di</strong> due sono tre sul territorio jesino”. Io penso che da questo punto <strong>di</strong> vista si possa<br />

arrivare ad una soluzione con<strong>di</strong>visa. Aggiungo una cosa all’Assessore: se ritiene, avevamo detto alla<br />

Conferenza dei Capigruppo se non sbaglio, che lui ci avrebbe messo a <strong>di</strong>sposizione, visto che noi<br />

nell’approvare questa <strong>del</strong>ibera comunque abroghiamo dei commi <strong>del</strong>l’articolo 7 <strong>del</strong>lo Statuto, il 3, il<br />

4, il 5, il 6 e il 7, che ci avrebbe messo a <strong>di</strong>sposizione…Scusa Paola, un attimo, io preferirei vedere<br />

te, piuttosto che l’assessore Balestra, sicuramente, ma adesso… Ecco, io non so se vuole verificare e<br />

metterci a <strong>di</strong>sposizione la vecchia stesura <strong>del</strong>lo Statuto e la nuova: se vuole vedere se nel caso, <strong>di</strong><br />

rinviare e se lo ritiene opportuno, la pratica per poterci dare questa possibilità <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento,<br />

faccia come meglio crede.<br />

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PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Collega Belluzzi, prego.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI: Molto brevemente per comunicare, non entrando<br />

nel merito <strong>del</strong>l’argomento, ma notoriamente essendo contrario all’esistenza <strong>del</strong>le circoscrizioni in<br />

questa nostra città, io non parteciperò alla votazione.<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Esce: Belluzzi<br />

Sono presenti in aula n.18 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Belluzzi. Collega Bravi.<br />

CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie, signor Presidente. Io confermo<br />

quanto ho detto prima circa la possibilità <strong>di</strong> votare a favore perché adesso ho avuto una spiegazione<br />

sia dall’assessore Balestra e sia dal consigliere Grassetti, però sicuramente posso affermare quanto<br />

ho detto prima e non è che mi sono inventato niente - adesso non c’è il consigliere Rocchetti - <strong>del</strong>la<br />

situazione che ho evidenziato prima, sono stato non protagonista, ma ho visto come sono andate le<br />

cose in un certo quartiere. Quin<strong>di</strong> se io faccio certe affermazioni, è perché la constatazione <strong>di</strong>retta ce<br />

l’ho sempre, non faccio affermazioni, così, campate in aria o perché mi sono state soltanto riferite.<br />

Sono andato sul posto per due volte a notte fonda e ho visto un certo comportamento, probabilmente<br />

c’è anche un piccolo giro <strong>di</strong> scambio <strong>di</strong> amori. Quin<strong>di</strong> se questo è ammesso e se l’Amministrazione<br />

comunale lo sa, fa male ad ammetterlo, che in certi posti poi si venga pure a creare uno scambio <strong>di</strong><br />

certe relazioni, non <strong>di</strong> prostituzione, ma quasi <strong>del</strong> genere, probabilmente si dovrebbe fare più<br />

attenzione. È vero che ci sono anche citta<strong>di</strong>ni jesini, italiani che fanno quel mestiere, però è molto<br />

negativo il fatto <strong>di</strong> poter accettare tutto, a volte ad occhi chiusi. Per quello che riguarda il nostro<br />

Consiglio comunale, noi abbiamo il Consigliere aggiunto, che purtroppo stasera, che si parla proprio<br />

<strong>di</strong> un argomento che per lui dovrebbe essere molto importante, stasera è assente, per cui se non<br />

interessa a lui…! Ah, è andato a casa? Va beh, è andato in vacanza, ci poteva far venire qualcuno,<br />

visto che l’argomento era importante. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie, collega Bravi. Vorrei informarvi che<br />

il Consigliere comunale straniero aggiunto non è presente; si è giustificato alla Conferenza dei<br />

Capigruppo in quanto, come tutti i lavoratori, ha un periodo <strong>di</strong> ferie ed è ritornato dalla propria<br />

famiglia, a casa, in Tunisia. Quin<strong>di</strong> io credo che sia un <strong>di</strong>ritto sacrosanto per ognuno <strong>di</strong> noi. Detto<br />

questo, io non ho altri interventi. L’Assessore, brevemente, per favore se è possibile, Assessore.<br />

ASSESSORE – ANTONIO BALESTRA: Mi rammarico con lo Statuto, comunque, visto che c’è la<br />

norma che stabilisce che se non c’è la legge 142, 267, articolo 6, stabilisce che: “Gli Statuti sono<br />

stati <strong>del</strong>iberati dai rispettivi Consigli con il voto favorevole dei due terzi dei Consiglieri assegnati,<br />

quin<strong>di</strong> venti. Qualora tale maggioranza non venga raggiunta, la votazione è ripetuta in successive<br />

sedute da tenersi entro trenta giorni. Lo Statuto è approvato se ottiene per due volte il voto<br />

favorevole <strong>del</strong>la maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati”. Considerando il fatto che martedì<br />

c’è un Consiglio comunale e ci sarà la prima votazione, sono tre le votazioni, stasera non ce ne sono<br />

ventuno, manco ventuno in tutto, attualmente per martedì, chiedo…<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Facciamo la seconda votazione, va bene?<br />

ASSESSORE – ANTONIO BALESTRA: Esatto, chiedo venia, me ne sono completamente<br />

<strong>di</strong>menticato, questo lo ammetto, me ne sono <strong>di</strong>menticato, Grassetti.<br />

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PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Va bene, Assessore.<br />

ASSESSORE – ANTONIO BALESTRA: Ammenda, (inc.).<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Come spiegava l’Assessore, per la mo<strong>di</strong>fica<br />

o le integrazioni <strong>del</strong> nostro Statuto c’è bisogno <strong>di</strong> un quorum particolare, che sono i due terzi <strong>del</strong><br />

Consiglio comunale. A questo punto, comunque, anche se non raggiungiamo questa sera i due terzi,<br />

il regolamento, lo Statuto prevede che se non si raggiunge i due terzi nella prima votazione ed entro<br />

trenta giorni c’è bisogno <strong>di</strong> una seconda votazione, a questo punto votiamo questa sera, perché<br />

comunque la maggioranza <strong>del</strong> Consiglio c’è, poi martedì facciamo la seconda votazione. Nel<br />

frattempo l’Assessore integra quella documentazione. A questo punto, invito i Consiglieri comunali<br />

ad entrare in aula, chi intende votare la pratica. Votiamo il punto n. 16: Statuto comunale, mo<strong>di</strong>fica<br />

<strong>del</strong>l’articolo 7, titolo II, capo I, per riconoscimento <strong>del</strong>l’elettorato attivo e passivo ai citta<strong>di</strong>ni<br />

stranieri non comunitari e apoli<strong>di</strong> per la elezione nei Consigli <strong>di</strong> Circoscrizione al pari dei citta<strong>di</strong>ni<br />

italiani residenti. Apriamo la votazione, colleghi. Votazione aperta. Votiamo. Belluzzi è uscito.<br />

Presenti n.18<br />

Astenuti n.01 (Gregori per D.L. La Margherita)<br />

Votanti n.17<br />

Favorevoli n.17<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 16 viene approvato con 17 voti a favore e 1 astenuto, quin<strong>di</strong> a questo punto, ha bisogno <strong>di</strong><br />

una seconda votazione che, come ripeto, sarà prevista sicuramente per martedì prossimo.<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

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COMMA N. 18 – DELIBERA N.145 DEL 22.07.2005<br />

DITTA P.A.V. S.R.L. - PIANO DI RECUPERO DEGLI IMMOBILI SITI IN VIA IV NOVEMBRE<br />

– SOTTOZONA A4 – APPROVAZIONE DEFINITIVA AI SENSI DELLA L.R. 34/92 E<br />

SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entra Curzi<br />

Sono presenti in aula n.19 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Passiamo al punto 18: “Ditta P.A.V. S.R.L.<br />

- piano <strong>di</strong> recupero degli immobili siti in via IV Novembre – sottozona A4 – approvazione<br />

definitiva ai sensi <strong>del</strong>la L.R. 34/92 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni ed integrazioni”.<br />

Non ho interventi, apriamo le votazioni. C’è l’imme<strong>di</strong>ata esecutività su questa pratica. Punto 18,<br />

apriamo le votazioni. Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.19<br />

Astenuti n.02 (Bravi per F.I. – Grassetti per A.N.)<br />

Votanti n.17<br />

Favorevoli n.17<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 18 viene approvato con 17 voti a favore e 2 astenuti. Imme<strong>di</strong>ata esecutività, apriamo le<br />

votazioni. Votazione aperta, votiamo l’imme<strong>di</strong>ata esecutività <strong>del</strong> punto n. 18.<br />

Presenti n.19<br />

Astenuti n.02 (Bravi per F.I. – Grassetti per A.N.)<br />

Votanti n.17<br />

Favorevoli n.17<br />

Contrari n.00<br />

L’imme<strong>di</strong>ata esecutività viene approvata con identica votazione: 17 a favore e 2 astenuti.<br />

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COMMA N. 20 – DELIBERA N.146 DEL 22.07.2005<br />

DITTA ERIDANIA SADAM S.P.A. – ZUCCHERIFICIO DI JESI, REALIZZAZIONE IMPIANTO<br />

DI SEPARAZIONE CROMATOGRAFICA PER IL TRATTAMENTO DEL MELASSO.<br />

PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA AGLI STRUMENTI URBANISTICA AI SENSI<br />

DELL’ARTICOLO 14 DEL D.P.R. 380/2001<br />

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<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entrano Agnetti e Belluzzi<br />

Sono presenti in aula n.21 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Punto 20: “Ditta Eridania Sadam S.P.A. –<br />

zuccherificio <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, realizzazione impianto <strong>di</strong> separazione cromatografica per il trattamento <strong>del</strong><br />

melasso. Permesso <strong>di</strong> costruire in deroga agli strumenti urbanistica ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 14 <strong>del</strong><br />

D.P.R. 380/2001”.<br />

La collega Aguzzi, prego.<br />

CONSIGLIERE – BRUNA AGUZZI (D.S.): Grazie, Presidente. Questa variante consente a Sadam<br />

<strong>di</strong> incrementare i livelli <strong>di</strong> utilizzo e <strong>di</strong> produttività <strong>del</strong>lo stabilimento, aggiungendo alla raffinazione<br />

<strong>del</strong>lo zucchero la lavorazione <strong>del</strong> melasso. Sappiamo quanto grave e <strong>del</strong>icata sia la questione per la<br />

nostra economia, per l’economia nazionale e per l’economia locale. L’applicazione <strong>del</strong>la riforma<br />

<strong>del</strong>l’organizzazione comunitaria <strong>di</strong> mercato zucchero comporta, infatti, al <strong>di</strong> là dei tempi e <strong>del</strong>le<br />

modalità <strong>del</strong>le trattative europee che, come chiedono le Associazioni agricole e le Associazioni dei<br />

trasportatori, dovrebbero essere chiuse al più presto entro, si <strong>di</strong>ce, novembre 2005, per la situazione<br />

nel Paese e nello specifico per le Marche la riduzione <strong>del</strong>la superficie coltivata dal 30 al 50%<br />

<strong>del</strong>l’attuale per motivi economici se i tagli, che sono pari al 39%, sono quelli presentati; la riduzione<br />

degli Zuccherifici da 19 a 10 in Italia, da 2 a 1 nelle Marche; la necessità <strong>di</strong> recuperare per gli<br />

stabilimenti industriali <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> lavorazione almeno superiori a 120.000 tonnellate <strong>di</strong><br />

zucchero. Oggi la situazione viaggia tra le 50.000 tonnellate e le 115.000 tonnellate, se si pensa che<br />

in Francia gli stabilimenti lavorano una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 200.000 tonnellate <strong>di</strong> zucchero, con evidenti<br />

minori costi industriali <strong>di</strong> produzione, si capisce come il sistema industriale italiano sia sottoposto<br />

ad una doppia competizione: quella mon<strong>di</strong>ale e quella interna europea. Oggi il costo industriale in<br />

Italia è 370 euro a tonnellata, il prezzo <strong>del</strong>lo zucchero a livello mon<strong>di</strong>ale è 180 euro, la me<strong>di</strong>a <strong>del</strong>la<br />

canna e <strong>del</strong>la bietola. L’altro aspetto che comporta è la necessità <strong>di</strong> un sostegno alla ristrutturazione<br />

degli impianti per continuare l’attività e per <strong>di</strong>minuire costi industriali. Noi abbiamo fatto bene e<br />

facciamo bene come Consiglio comunale a votare questa variante per garantire i livelli <strong>di</strong><br />

occupazione. Occorre ora contestualmente definire le con<strong>di</strong>zioni e le ricadute per il territorio,<br />

contratti <strong>di</strong> coltivazione, occupazione, trasporti, indotto <strong>di</strong> varia natura e soprattutto una ragionevole<br />

continuità <strong>del</strong>l’attività agroindustriale.<br />

A questo proposito chiedo al Sindaco <strong>di</strong> promuovere un’azione integrata tra <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>,<br />

Provincia <strong>di</strong> Ancona, Regione Marche, le organizzazioni dei produttori agricoli <strong>del</strong>la cooperazione,<br />

le organizzazioni bieticole, i Sindacati e la Sadam, perché attraverso per esempio un patto<br />

territoriale si arrivino a definire scelte strategiche, impegni con<strong>di</strong>visi, allocazioni <strong>di</strong> risorse agricole<br />

e non e i tempi, ad esempio fare conciliare un tempo minimo, almeno fino al 2013, che è il termine<br />

degli effetti <strong>del</strong>l’attuale politica agricola comunitaria riformata, ferme restando le con<strong>di</strong>zioni<br />

politiche e finanziarie <strong>del</strong>l’attuale bilancio <strong>del</strong>l’Unione Europea per la parte agricola. Chiarire, lo<br />

prevede già la proposta <strong>del</strong> commissario all’agricoltura (Fisher Berl), ma è meglio sottolinearlo, per<br />

prevenire eventuali operazioni speculative sulla detenzione <strong>del</strong>le quote zucchero, che cosa vuol <strong>di</strong>re<br />

Sadam con gli impianti <strong>di</strong> sua proprietà: Fermo, <strong>Jesi</strong>, Castiglion Fiorentino, Vilasor, eccetera, in<br />

155


quanto con essi si definisce quasi automaticamente il bacino <strong>di</strong> produzione e il raggio <strong>di</strong> azione e <strong>di</strong><br />

convenienza <strong>del</strong>la produzione <strong>del</strong> trasporto <strong>del</strong>la bietola. Ad esempio, sembra che per la chiusura<br />

degli impianti, con obbligo a non fare altra attività agricola, le industrie saccarifere hanno un<br />

allettante bonus <strong>di</strong> 730 euro a tonnellata <strong>di</strong> zucchero, che uniti alla ven<strong>di</strong>ta <strong>del</strong>le quote <strong>di</strong> produzione<br />

<strong>di</strong> zucchero costituirebbero un’eccellente operazione finanziaria. Quin<strong>di</strong> – e concludo – è saggio e<br />

strategico chiarire le con<strong>di</strong>zioni e arrivare a sottoscrivere questo patto territoriale che <strong>di</strong>a garanzie e<br />

certezze <strong>di</strong> mantenimento e <strong>di</strong> rilancio <strong>del</strong> settore. Grazie.<br />

PRESIDENTE C.C. - MASSIMO FIORDELMONDO: Grazie collega Aguzzi. Non ho interventi.<br />

Sindaco, prego.<br />

SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Sì, io solo per <strong>di</strong>re che con<strong>di</strong>vido sostanzialmente la<br />

proposta anche fatta dal Capogruppo dei D.S.. Se ci fosse la possibilità proporrei un or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong><br />

giorno per martedì, in maniera tale che <strong>di</strong>venta un qualcosa <strong>di</strong> concreto su cui poi avviare il<br />

percorso previsto.<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Era soltanto per <strong>di</strong>re che sarebbe opportuno,<br />

vista l’urgenza <strong>del</strong>la convocazione…, così trasformiamo il documento in or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno. No,<br />

perché domani parte la convocazione, era solo per questo, quin<strong>di</strong> c’è un problema… Va bene, a<br />

questo punto, collega Aguzzi, vuole intervenire? Va bene. Allora a questo punto pongo in votazione<br />

il punto 20: <strong>di</strong>tta Eridania Sadam S.p.A., zuccherificio <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, realizzazione impianto <strong>di</strong> separazione<br />

cromatografica per il trattamento <strong>del</strong> melasso, permesso <strong>di</strong> costruire in deroga agli strumenti<br />

urbanistica ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 14 <strong>del</strong> D.P.R. 380 <strong>del</strong> 2001. Apriamo le votazioni. Il punto 20 viene<br />

approvato all’unanimità: 20 voti a favore su 20 presenti. Imme<strong>di</strong>ata esecutività, apriamo le<br />

votazioni per l’imme<strong>di</strong>ata esecutività. Ripetiamo la votazione allora. Apriamo la votazione…<br />

Apriamo la votazione, ripetiamo quin<strong>di</strong>, colleghi. Va bene.<br />

Presenti n.21<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.21<br />

Favorevoli n.21<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 20 viene approvato all’unanimità con 21 voti a favore su 21 presenti. Imme<strong>di</strong>ata esecutività.<br />

Presenti n.21<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.21<br />

Favorevoli n.21<br />

Contrari n.00<br />

L’imme<strong>di</strong>ata esecutività al punto 20 viene approvata con identica votazione: 21 favorevoli su 21<br />

presenti.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

156


COMMA N. 21 – DELIBERA N.147 DEL 22.07.2005<br />

DITTA BALDI CLAUDIO E BALDI ROMUALDA. PIANO DI RECUPERO EDIFICI SITI IN<br />

VIA ROMA ALL’INCROCIO CON VIA ZARA – SOTTOZONA A3 – ADOZIONE AI SENSI<br />

DELLA L.R. N. 34/92 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.21 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Punto 21: “Ditta Bal<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o e Bal<strong>di</strong><br />

Romualda. Piano <strong>di</strong> recupero e<strong>di</strong>fici siti in via Roma all’incrocio con via Zara – sottozona A3 –<br />

adozione ai sensi <strong>del</strong>la L.R. n. 34/92 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni”.<br />

Non ho interventi, apriamo la votazione. Votazione aperta. Votiamo il punto 21.<br />

Presenti n.21<br />

Astenuti n.01 (Grassetti per A.N.)<br />

Votanti n.20<br />

Favorevoli n.20<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 21 viene approvato all’unanimità: 20 favorevoli e 1 astenuto.<br />

157


COMMA N. 22 – DELIBERA N.148 DEL 22.07.2005<br />

DITTA IMT GROUP S.R.L. – PIANO DI RECUPERO DELL’IMMOBILE SITO IN VIA<br />

GALLODORO – VIA ZANNONI – SOTTOZONA A3 – ADOZIONE AI SENSI DELLA L.R. N.<br />

34/92 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.21 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Punto 22: “Ditta Imt Group S.r.l. – piano <strong>di</strong><br />

recupero <strong>del</strong>l’immobile sito in via Gallodoro – via Zannoni – sottozona A3 – adozione ai sensi <strong>del</strong>la<br />

L.R. n. 34/92 e successive mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni”.<br />

Non ho interventi, apriamo le votazioni. Votazione aperta. Votiamo.<br />

Presenti n.21<br />

Astenuti n.04 (Agnetti, Belluzzi e Bravi per F.I. – Grassetti per A.N.)<br />

Votanti n.17<br />

Favorevoli n.17<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 22 viene approvato all’unanimità: 17 voti a favore e 4 astenuti.<br />

158


COMMA N. 23 – DELIBERA N.149 DEL 22.07.2005<br />

REALIZZAZIONE PERCORSO CICLABILE IN AMBITO URBANO DI COLLEGAMENTO<br />

TRA VIA VALCHE E VIA ROMA LUNGO IL CORSO DEL VALLATO. INTEGRAZIONE<br />

PROGRAMMA TRIENNALE OO.PP. 2005-2007 - VARIAZIONE DI BILANCIO<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.21 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Punto 23: “Realizzazione percorso ciclabile<br />

in ambito urbano <strong>di</strong> collegamento tra via Valche e via Roma lungo il corso <strong>del</strong> Vallato. Integrazione<br />

programma triennale OO.PP. 2005-2007 - variazione <strong>di</strong> bilancio”.<br />

Non ho interventi, apriamo le votazioni per il punto 23. Votazione aperta. Votiamo.<br />

Presenti n.21<br />

Astenuti n.04 (Agnetti, Belluzzi e Bravi per F.I. – Grassetti per A.N.)<br />

Votanti n.17<br />

Favorevoli n.17<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 23 viene approvato con 17 voti a favore e 4 astenuti. C’è l’imme<strong>di</strong>ata esecutività, apriamo<br />

le votazioni. Votazione aperta per l’imme<strong>di</strong>ata esecutività.<br />

Presenti n.21<br />

Astenuti n.04 (Agnetti, Belluzzi e Bravi per F.I. – Grassetti per A.N.)<br />

Votanti n.17<br />

Favorevoli n.17<br />

Contrari n.00<br />

L’imme<strong>di</strong>ata esecutività viene approvata con identica votazione: 17 a favore e 4 astenuti.<br />

159


COMMA N. 24 – DELIBERA N.150 DEL 22.07.2005<br />

VARIANTE AL P.R.G. DELL’AREA SITA IN VIA GROTTE DI FRASASSI. APPROVAZIONE<br />

AI SENSI DELL’ART. 26 DELLA L.R. N. 34/92 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI IN<br />

ADEGUAMENTO AL PARERE FAVOREVOLE DELLA GIUNTA PROVINCIALE ESPRESSO<br />

CON RILIEVI CON DELIBERAZIONE N. 132 DEL 26 APRILE 2005<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Sono presenti in aula n.21 componenti<br />

PRESIDENTE C.C. – MASSIMO FIORDELMONDO: Punto 24: “Variante al P.R.G. <strong>del</strong>l’area sita<br />

in via Grotte <strong>di</strong> Frasassi. approvazione ai sensi <strong>del</strong>l’art. 26 <strong>del</strong>la L.R. n. 34/92 e successive<br />

mo<strong>di</strong>ficazioni in adeguamento al parere favorevole <strong>del</strong>la Giunta provinciale espresso con rilievi con<br />

<strong>del</strong>iberazione n. 132 <strong>del</strong> 26 aprile 2005”.<br />

Non ho interventi. Apriamo le votazioni sul punto 24. Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.21<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.21<br />

Favorevoli n.17<br />

Contrari n.04 (Agnetti, Belluzzi e Bravi per F.I. – Grassetti per A.N.)<br />

Il punto 24 viene approvato con 17 voti a favore e 4 contrari. Imme<strong>di</strong>ata esecutività. Colleghi, è<br />

l’ultima votazione, forza, imme<strong>di</strong>ata esecutività sul punto 24. Colleghi! Colleghi, per favore!<br />

Presenti n.21<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.21<br />

Favorevoli n.17<br />

Contrari n.04 (Agnetti, Belluzzi e Bravi per F.I. – Grassetti per A.N.)<br />

L’imme<strong>di</strong>ata esecutività viene approvata con identica votazione: 17 voti a favore e 4 contrari.<br />

Il 26 è stato rinviato, quin<strong>di</strong> abbiamo terminato colleghi, quin<strong>di</strong> ci ve<strong>di</strong>amo martedì prossimo alle<br />

ore 18.00.<br />

La seduta termina alle ore 23.45.<br />

160


ad90E8F.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

COMUNE DI JESI<br />

Provincia <strong>di</strong> Ancona<br />

VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE<br />

DEL 26.07.2005<br />

161


La seduta ha inizio alle ore 18.30.<br />

Viene effettuato l’appello nominale.<br />

PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: 20 presenti seduta valida, nomino come<br />

scrutatori Morbi<strong>del</strong>li, Bucci e Agnetti. Innanzitutto devo comunicare un errore che ho fatto al<br />

precedente Consiglio comunale, nel senso che dopo la votazione <strong>del</strong>la pratica riguardante la<br />

mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>lo Statuto comunale, io dopo la votazione ho pronunciato l’avvenuta approvazione con<br />

maggioranza semplice, 18 favorevoli <strong>del</strong>la mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>lo Statuto. Dal momento che, invece, il<br />

Regolamento prevede che la prima votazione deve essere a votarla, approvarla almeno due terzi <strong>del</strong><br />

Consiglio comunale, io dovevo pronunciare "non approvato dai due terzi <strong>del</strong> Consiglio comunale" e,<br />

quin<strong>di</strong>, rinviare la votazione al Consiglio comunale <strong>di</strong> questa sera. Quin<strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fico questo mio<br />

errore; nel precedente Consiglio comunale non è stata approvata nessuna mo<strong>di</strong>fica allo Statuto, in<br />

quanto in prima votazione non abbiamo raggiunto i due terzi dei Consiglieri (inc.) al Consiglio<br />

comunale. Quin<strong>di</strong> questa sera noi votiamo <strong>di</strong> nuovo la pratica, se raggiungiamo i due terzi dei<br />

Consiglieri comunali assegnati passa in prima votazione, altrimenti dobbiamo sempre questa sera<br />

ripetere la votazione un’altra volta. Quin<strong>di</strong> dobbiamo eventualmente con la maggioranza semplice<br />

votare due volte la pratica. Detto questo colleghi, scusate colleghi facciamo una verifica <strong>di</strong> quanti<br />

siamo in aula. Non c’è numero legale colleghi, sospendo per 10 minuti il Consiglio comunale,<br />

ripren<strong>di</strong>amo alle ore 18.50.<br />

Il Consiglio viene sospeso alle ore 18.40.<br />

Il Consiglio viene ripreso alle ore 18.50.<br />

PRESIDENTE C.C – FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi in aula per favore, bisogna rifare<br />

l’appello, quin<strong>di</strong>, proce<strong>di</strong>amo con l’appello.<br />

Viene effettuato l’appello nominale.<br />

PRESIDENTE C. C - FIORDELMONDO MASSIMO: 26 presenti seduta valida, rinomino<br />

scrutatori i colleghi Morbi<strong>del</strong>li, Bucci e Agnetti. Dunque colleghi, va bene non ripeto ciò che ho<br />

detto prima; debbo giustificare i colleghi Brunetti Fosco e Lombar<strong>di</strong> Nazzareno. A questo punto<br />

colleghi la prima pratica “Comunicazione <strong>del</strong> Sindaco e <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio comunale”.<br />

non ci sono comunicazioni, dobbiamo purtroppo ancora una volta con immenso dolore, non sono<br />

parole <strong>di</strong> circostanza, ma vere, sentite da tutti con un profondo dolore ed anche con un profondo<br />

senso <strong>di</strong> angoscia commemorare, ricordare le vittime purtroppo nel nuovo attentato, <strong>del</strong>l’ennesimo<br />

attentato avvenuto in Egitto a Sharm el Sheikh pochi giorni fa. Tra le vittime, purtroppo, tra le tante<br />

troppe vittime anche finora, ripeto purtroppo quattro nostri connazionali; il numero è destinato<br />

anche tra i nostri connazionali, a salire, stando alle notizie, dalle ultime notizie che abbiamo. Quin<strong>di</strong><br />

che <strong>di</strong>re <strong>di</strong> fronte a fatti come questi, allo scatenarsi <strong>di</strong> questi atti <strong>di</strong> terrorismo dove tante vittime<br />

innocenti, pochi giorni fa a Londra, adesso a Sharm el Sheikh tante vittime innocenti purtroppo<br />

pagano con la vita questi atti sconsiderati, pagano con la propria vita, appunto, questi atti che ripeto<br />

non trovo le parole per definire. In conferenza con i Capigruppo colleghi abbiamo deciso come le<br />

altre volte <strong>di</strong> non prendere la parola come Capigruppo e, quin<strong>di</strong>, in questi momenti molto<br />

probabilmente ha ragione chi sostiene che il silenzio è il modo migliore per ricordare le vittime e<br />

per esprimere un profondo cordoglio alle famiglie <strong>del</strong>le vittime io, appunto, rispettando la volontà<br />

<strong>del</strong>la conferenza dei Capigruppo e credo <strong>di</strong> tutti voi e <strong>del</strong> pubblico presente invito a rispettare, ad<br />

osservare un minuto <strong>di</strong> silenzio.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

162


L’aula osserva un minuto <strong>di</strong> silenzio.<br />

PRESIDENTE C. C – FIORDELMO MASSIMO: Grazie. Dunque colleghi questa sera abbiamo<br />

quattro pratiche. Primo punto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

163


COMMA N 2 – DELIBERA N.152 DEL 26.07.2005<br />

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA BILANCIO DI PREVISIONE 2005 –<br />

VARIAZIONE<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entra: Brazzini ed escono: Montaruli e Cercaci<br />

Sono presenti in aula n.25 componenti<br />

PRESIDENTE C. C – FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho interventi quin<strong>di</strong>…ah collega<br />

Belluzzi, prego.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (F.I): Brevemente per <strong>di</strong>re, esprimere alcuni concetti<br />

che avrei dovuto esprimere l’ultima seduta <strong>del</strong> Consiglio comunale. Un piccolo inciso anche<br />

relativamente a quel fenomeno strano che si è verificato… ho parlato testé con il <strong>di</strong>rettore generale<br />

che correttamente mi aveva detto come avevo fatto a sapere <strong>di</strong> questa <strong>del</strong>ibera, anche perché lui<br />

stesso mi ha confermato che in 25 anni <strong>di</strong> lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni un caso <strong>del</strong><br />

genere non si era verificato mai. Io <strong>di</strong>co semplicemente in questo Consiglio comunale… per <strong>di</strong>re<br />

che avevo chiesto appena arrivato la <strong>del</strong>ibera, perché pensavo <strong>di</strong> trovare nella <strong>del</strong>ibera la relazione<br />

dei Sindaci revisori. Invece poi mi è stato detto che la relazione dei Sindaci revisori in questo caso,<br />

non essendo una variazione <strong>di</strong> bilancio, ma essendo una variazione relativamente alla relazione<br />

previsionale e programmatica la relazione dei Sindaci revisori non serviva. Dopo<strong>di</strong>ché il giallo, -<br />

giallo per modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re -, ma una serie <strong>di</strong> piccole omissioni sulle quali credo l’Amministrazione<br />

comunale, non per in<strong>di</strong>viduare i colpevoli, ma soprattutto per far sì che l’azione amministrativa non<br />

si faccia soltanto in Consiglio comunale, ma si faccia anche negli uffici e soprattutto per evitare che<br />

questo oggi sede <strong>di</strong> Commissioni, i Capigruppo lo hanno riba<strong>di</strong>to che d’ora in poi le pratiche<br />

presentate in Consiglio comunale devono essere complete <strong>di</strong> tutto e io aggiungerò che anzi è<br />

necessario che al momento <strong>del</strong>l’invio <strong>del</strong> Consiglio comunale si sia certi che tutte le pratiche siano<br />

complete e definitive; dopo<strong>di</strong>ché non so se nella trilogia dei film <strong>di</strong> Herry Potter ci sarà anche un<br />

film sulla <strong>del</strong>ibera scomparsa, però, per me è un problema finito.<br />

Veniamo, invece, al contenuto <strong>di</strong> questa <strong>del</strong>ibera. Il contenuto <strong>di</strong> questa <strong>del</strong>ibera oggi potremmo<br />

parlare poco, perché è soltanto una <strong>del</strong>ibera preparatoria <strong>di</strong> alcune cose che l’Amministrazione<br />

comunale dovrà trattare in maniera più approfon<strong>di</strong>ta a settembre quando verranno in Consiglio<br />

comunale gli equilibri <strong>di</strong> bilancio. C’è stato un articolo oggi sulla Stampa, relativamente al<br />

“Bilancio comunale ad un passo dal baratro”; io questo non so su quale presupposti nasca, anche<br />

perché se siamo ad un passo dal baratro non lo sapremo oggi, ma lo sapremo a settembre. Però una<br />

cosa è certa, a che serve questa <strong>del</strong>ibera. Il piano relazioni prevedeva che la relazione previsionale e<br />

programmatica prevedeva che con le alienazioni venissero realizzate opere pubbliche e questo va<br />

bene, salvo un piccolo aggiustamento che a settembre con la variazioni degli equilibri <strong>di</strong> bilancio<br />

può venire fuori anche che le alienazioni non vengono utilizzate per realizzare opere pubbliche, ma<br />

le alienazioni vengono salvaguardate per tutelare gli equilibri <strong>del</strong> bilancio. Gli equilibri <strong>del</strong> bilancio<br />

significa che con le alienazioni, con l’avanzo <strong>di</strong> amministrazioni tranne che con la contrazione dei<br />

mutui si possono pagare e finanziare interventi relativi alla spesa corrente. Sostanzialmente questa<br />

<strong>del</strong>ibera qui è prodromica <strong>di</strong> quello che voi farete a settembre; voi a settembre con gli equilibri <strong>di</strong><br />

bilancio stabilirete che con l’alienazione <strong>del</strong>l’area in Grotte <strong>di</strong> Frasassi, nella quale tra l’altro - e<br />

questo per me è grave – prevedete un minore incasso <strong>di</strong> 339 mila euro circa, euro più euro meno e<br />

che soprattutto cambierà il modo <strong>di</strong> immettere sul mercato questi terreni in Grotte <strong>di</strong> Frasassi.<br />

Io mi ricordo e credo che ad<strong>di</strong>rittura votammo la <strong>del</strong>ibera, relativamente alle alienazioni <strong>di</strong> Via<br />

Appennini Bassa e via Grotta <strong>di</strong> Frasassi; per un semplice motivo che eravamo convinti che con<br />

164


questo tipo <strong>di</strong> alienazione al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> realizzare opere pubbliche necessarie ed improrogabili si<br />

potessero anche immettere sul mercato lotti <strong>di</strong> qualità per calmierare i prezzi. Il che avrebbe<br />

significato che ciascuno privato citta<strong>di</strong>no avrebbe potuto concorrere ad acquistare un lotto <strong>di</strong> terra,<br />

che quel lotto <strong>di</strong> terra poteva essere utilizzato per realizzare un’e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> qualità, che<br />

sostanzialmente i grossi operatori che già operano nella nostra città acquistando terreni, in modo<br />

particolare per quanto riguarda i contenitori, parliamo <strong>di</strong> tutti i contenitori che esistono nella città in<br />

cui si realizzano PEEP, in cui non si realizzano PEEP. Non colpevolizzo, né mando in para<strong>di</strong>so<br />

nessuno, però, voglio <strong>di</strong>re oggi si corre il rischio che quel lotto in Grotte <strong>di</strong> Frasassi venga<br />

acquistato… non essendoci la lottizzazione, non essendoci l’urbanizzazione venga acquistato non<br />

da singoli citta<strong>di</strong>ni che potrebbero essere interessati a realizzare un’abitazione, ma da grosse<br />

imprese che chiaramente essendo imprese, operando sul mercato immobiliare fanno <strong>del</strong>le operazioni<br />

in cui non c’è la <strong>di</strong>ffusione <strong>del</strong> bene, ma c’e una concentrazione <strong>del</strong>le progettazioni. Io sempre ho<br />

insistito più volte <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> come gestore <strong>del</strong>le aree, questo è al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> quello che voi<br />

<strong>di</strong>te <strong>del</strong>le enunciazione che fate su Piani Idea, questa è una <strong>del</strong>le vostre mancanze. I Comuni che<br />

hanno scelto questa via, quella <strong>del</strong>la gestione <strong>di</strong>retta <strong>del</strong>le aree sono Comuni che riescono a<br />

realizzare opere pubbliche che fanno un’e<strong>di</strong>lizia all’avanguar<strong>di</strong>a, ma soprattutto sono Comuni che<br />

riescono in un momento <strong>di</strong> particolare <strong>di</strong>fficoltà, non soltanto per gli enti locali, ma per tutti gli enti<br />

pubblici e i citta<strong>di</strong>ni in particolare <strong>di</strong>fficoltà riescono a garantire i servizi sociali.<br />

Noi con questo atto garantiremo soltanto la spesa corrente che è frutto <strong>di</strong> un’inefficienza il cui<br />

aumento esponenziale è frutto <strong>di</strong> una inefficienza amministrativa, imputabile soltanto a questa<br />

amministrazione o a tutte le amministrazioni precedenti che sostanzialmente hanno nascosto che nel<br />

bilancio <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>Jesi</strong> onestamente c’è un debito strutturale e i vecchi 5 miliar<strong>di</strong> <strong>del</strong> debito<br />

strutturale dei precedenti assessori c’è e rimane, soltanto che viene rinviato tra bilancio preventivo<br />

ed aggiustamenti degli equilibri <strong>del</strong> bilancio e per finire al consuntivo, perché non è possibile<br />

sban<strong>di</strong>erare ai quattro venti la situazione finanziaria <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>, mettendo in risalto un’analisi<br />

<strong>del</strong>la (Starderentour), quando poi alla fine a pochi mesi dal bilancio per preparare la manovra <strong>di</strong><br />

settembre vengono anticipate <strong>del</strong>le alienazioni senza in<strong>di</strong>carne la finalità. Questo è il grave <strong>di</strong> quello<br />

che state facendo, perché bilancio consuntivo, bilancio previsionale, poi abbiamo fatto subito dopo<br />

il bilancio previsionale l’operazione e le negoziazioni ai mutui.<br />

Adesso facciamo questo, se noi non ci mettiamo in mente che per sanare il bilancio comunale<br />

dobbiamo mettere in pie<strong>di</strong> altre operazioni, allora vuol <strong>di</strong>re che continuiamo a ripeterci nell’errore e<br />

chi ripete l’errore alla fine mette il bilancio <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> in una situazione estremamente precaria.<br />

Con la <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> rinegoziazioni mutui abbiamo fatto sì che anche i nostri nipoti, se non i pronipoti<br />

abbiano da pagare <strong>del</strong>le rate <strong>di</strong> mutuo, <strong>del</strong>le rate <strong>di</strong> mutui, perché abbiamo rinnovato i mutui,<br />

rinegoziato i mutui a 30 anni, quin<strong>di</strong>, il continuare a nascondere questo, nonostante le affermazioni<br />

<strong>di</strong> buona intenzione all’assessore alle finanze io credo che sia un errore.<br />

L’assessore alle finanze prima <strong>di</strong> fare le enunciazioni in Consiglio comunale farebbe bene a farle in<br />

Giunta e farebbe bene soprattutto a verificare in maniera unitaria le compatibilità che esistono e le<br />

proposte che vengono fatte dagli uffici rispetto alle proposte che vengono fatte poi in Giunta e che<br />

vengono iscritte nel Bilancio. In questi giorni mi sto attivando nei mo<strong>di</strong> consentiti ai Consiglieri<br />

Comunali per scoprire che cosa stiamo facendo e combinando sul <strong>di</strong>scorso dei stipen<strong>di</strong> e sul<br />

<strong>di</strong>scorso degli adeguamenti contrattuali degli stipen<strong>di</strong>; sul <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong> pagamento degli straor<strong>di</strong>nari,<br />

sul <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong> conteggio degli arretrati per gli adempimenti… per verificare che probabilmente da<br />

questa manovra, da questa situazione, da questa serie <strong>di</strong> problemi potrebbero venir fuori altri 500<br />

mila euro <strong>di</strong> necessità e credo che forse questo non basterà per coprire le necessità che ci verranno<br />

prospettate a settembre. Per questo motivo noi voteremo contro questa <strong>del</strong>ibera e ci auspichiamo<br />

che quello che si è verificato all’ultimo Consiglio comunale non si ripeta più.<br />

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PRESIDENTE DEL C. C – FIERDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Belluzzi. Dunque<br />

Grassetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (AN): Grazie, Presidente. Beh, io ho chiesto la parola<br />

per dare atto <strong>di</strong> qualche altra situazione che ritengo vada sottolineata in un momento <strong>di</strong>fficile come<br />

questo che non dura da poco. Noi in questo <strong>Comune</strong> abbiamo una maggioranza tartaruga zoppa e<br />

penso che tra tanti forse io sono uno <strong>di</strong> quelli che può <strong>di</strong>rlo ad alta voce senza paura <strong>di</strong> essere<br />

smentito, perché sono stato anche criticato per aver fatto da bastone in uno dei momenti in cui<br />

zoppicava <strong>di</strong> più. Vedete, venerdì va bene è successo quello che è successo; oggi siamo riusciti a<br />

iniziare il Consiglio comunale alle 18.50 benché fosse stato fissato per le 18.00 e questo perché sino<br />

ad allora non c’era la possibilità <strong>di</strong> raggiungere il numero legale se non ancora una volta con la<br />

presenza <strong>del</strong>l’opposizione. Siccome questo è successo parecchie volte negli ultimi mesi e ne<br />

abbiamo dato atto che le pratiche venivano votate perché c’era l’opposizione in aula, oggi<br />

l’opposizione ha deciso <strong>di</strong> restare a vedere quanto e come la maggioranza potesse farsi carico <strong>di</strong><br />

quelli che sono i problemi istituzionali che in questo momento sembra siano più pesanti <strong>del</strong> solito,<br />

rispetto alle altre volte. Bene, alla fine sembra, come ve<strong>di</strong>amo, la maggioranza c’è riuscita con<br />

parecchio sforzo, appunto, zoppicando, però, auspicherei maggiore attenzione, perché non è vero e<br />

non è giusto che si possa sempre confidare nella presenza <strong>del</strong>l’opposizione che per quanto abbia<br />

grande sensibilità istituzionale, consiglio che non vadano invertiti i ruoli assolutamente, ciascuno<br />

porta avanti il ruolo politico che gli compete.<br />

Detto questo entro un attimo nel merito e <strong>di</strong>co che ancora una volta questa <strong>del</strong>ibera è la classica<br />

ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> gioielli <strong>di</strong> famiglia per cercare <strong>di</strong> salvare una situazione che altrimenti sarebbe terribile.<br />

Abbiamo bisogno proprio per i servizi… come <strong>di</strong>ceva prima <strong>di</strong> me, molto più autorevolmente, il<br />

Consigliere Belluzzi per la spesa corrente <strong>di</strong>ceva “abbiamo bisogno <strong>di</strong> sostanze ed an<strong>di</strong>amo a<br />

vendere lotti che è giusto da un certo punto <strong>di</strong> vista che vengano messi a <strong>di</strong>sposizione dei citta<strong>di</strong>ni”<br />

poi ne parleremo <strong>di</strong> questa cosa, ma è anche vero che misure <strong>di</strong> questo tipo tendenti a far cassa,<br />

perché la necessità evidentemente c’è, non debbano tuttavia essere considerate come la soluzione o<br />

la panacea <strong>di</strong> tutti i mali, perché sappiamo benissimo che una volta che un terreno viene venduto,<br />

poi dopo è venduto e non c’è per rivenderlo. Se noi vogliamo avere la garanzia <strong>di</strong> un’entrata in<br />

bilancio dovremmo trovare qualche occasione <strong>di</strong>versa; a proposito io cercherei <strong>di</strong> accelerare o<br />

strumentalizzare il più possibile il Piano Idea per cercare <strong>di</strong> far rientrare nel bilancio <strong>del</strong> <strong>Comune</strong><br />

quella sostanza… Le scelte <strong>del</strong> Piano Idea, far rientrare nel bilancio <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> quegli oneri <strong>di</strong><br />

urbanizzazione e quegli altri introiti che sarebbero importanti e rilevanti ai fini <strong>di</strong> una certa<br />

tranquillità in or<strong>di</strong>ne al futuro.<br />

Aggiungo un altro aspetto ed anche qui concordo con il Consigliere Belluzzi che ha parlato prima <strong>di</strong><br />

me sul fatto che questi lotti, a mio avviso, dovranno essere lotti da mettere a <strong>di</strong>sposizione, in ogni<br />

caso, ai citta<strong>di</strong>ni e non a imprese, ad associazioni, società e comunque soggetti commerciali, perché<br />

da tempo <strong>Jesi</strong> ha bisogno <strong>di</strong> avere a <strong>di</strong>sposizione aree, perché il citta<strong>di</strong>no che ne abbia la possibilità<br />

sia in grado <strong>di</strong> potersi costruire una casa su terreno jesino e non debba essere costretto a ricorrere<br />

alle lottizzazioni recenti dei paesi limitrofi. Per far questo io credo che si debba, quando sarà ora,<br />

operare la giusta scelta e in Commissione l’ingegnere Romagnoli <strong>di</strong>ceva “bisognerà vedere se in<br />

questi lotti ci sarà la possibilità <strong>di</strong> realizzare palazzine con un certo numero <strong>di</strong> appartamenti, oppure<br />

realizzare <strong>del</strong>le villette”. Io credo che <strong>di</strong> palazzine a <strong>Jesi</strong> con numeri abbondanti <strong>di</strong> appartamenti ve<br />

ne siano sin troppi; abbiamo bisogno, invece, <strong>di</strong> una certa e<strong>di</strong>lizia residenziale che però – ripeto –<br />

non passi per le agenzie, non passi per società immobiliari, ma <strong>di</strong>a la possibilità al citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong><br />

acquistare il lotto e <strong>di</strong> poterci costruire un progetto e realizzare un sogno. Sappiamo che la riduzione<br />

<strong>del</strong>l’importo che dovrà essere, che dovrà entrare nelle casse rispetto alla previsione precedente è<br />

dovuto al fatto che una parte dei lotti non viene posta in ven<strong>di</strong>ta o comunque non viene messa<br />

all’asta, perché su questa grava un ricorso al TAR da parte dei residenti. E questo Sindaco io l’ho<br />

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saputo in commissione; per quello nella <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> oggi via Appennini Bassa non c’entra. E’ un<br />

altro piano, ma non può essere venduto tutto, perché una parte è sub iu<strong>di</strong>ce; c’è l’osservazione <strong>del</strong>la<br />

Provincia, però, in Commissione l’ingegnere Romagnoli ci ha detto che per… prego, se vuoi io non<br />

ho problemi su questo.<br />

SINDACO – BELCECCHI FABIANO: Solo per una precisazione. Sono due piani <strong>di</strong>versi, uno è a<br />

Grotte <strong>di</strong> Frasassi e un altro è a via Appennini Bassa; su via Appennini Bassa, su una metà dei lotti<br />

<strong>di</strong>sponibili, quattro su otto mi sembra c’è pendente un ricorso al TAR; su via Grotte <strong>di</strong> Frasassi noi<br />

abbiamo accettato le osservazioni fatte dalla Provincia su quel piano <strong>di</strong> variante che praticamente<br />

consideravano all’interno <strong>di</strong> un vincolo <strong>di</strong> carattere paesaggistico ed ambientale una parte <strong>del</strong>l’intera<br />

area, coinvolta dalla variante. Abbiamo nel Consiglio scorso fatto nostre sostanzialmente le<br />

osservazioni <strong>del</strong>la Provincia; quin<strong>di</strong> metteremo all’asta e in ven<strong>di</strong>ta la parte che è rimasta libera e,<br />

quin<strong>di</strong>, approvata dalla Provincia. Non c’è ricorso al TAR su questa parte, il ricorso al TAR su<br />

quell’altro piano <strong>di</strong> lottizzazione.<br />

CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (AN): Sindaco probabilmente mi sono espresso male,<br />

perché ho capito alla Commissione che noi non possiamo mettere all’asta tutto il comparto,<br />

compreso anche quello <strong>di</strong> via Grotte <strong>di</strong> Frasassi se non sbaglio, <strong>di</strong> via Appennini Bassa, perché su<br />

quel pezzo, su quella parte, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la questione che <strong>di</strong>cevi te adesso, grava il ricorso al TAR, il<br />

proce<strong>di</strong>mento amministrativo, perché se non ci fosse stato oggi avremmo potuto <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> tutto<br />

quanto, anche <strong>di</strong> quello. Allora visto e considerato che comunque una misura <strong>di</strong>retta a coprire gli<br />

utili <strong>di</strong> bilancio e un introito, sul quale il <strong>Comune</strong> conta molto, in<strong>di</strong>pendentemente dall’opportunità<br />

o meno, io <strong>di</strong>co che sarebbe il caso e l’avevo già detto anche in Commissione <strong>di</strong> chiedere ai nostri<br />

legali che si attivino presso la cancelleria <strong>del</strong> Tribunale amministrativo per richiedere o una<br />

anticipazione <strong>di</strong> u<strong>di</strong>enza o comunque un’istanza <strong>di</strong> prelievo in modo che quanto prima possa essere<br />

<strong>di</strong>scusso il ricorso pendente e quanto prima possa esistere l’opportunità <strong>di</strong> poter contare<br />

eventualmente anche su questa parte <strong>di</strong> lotto, questa parte <strong>di</strong> terreno. Penso che dagli appunti che ho<br />

preso ho detto tutto e concludo <strong>di</strong>cendo che anche noi ci associamo alla <strong>di</strong>chiarazione che ha fatto<br />

prima <strong>di</strong> noi il Consigliere Belluzzi, rispetto a questa pratica il nostro voto sarà contrario.<br />

PRESIDENTE DEL C. C – FIERDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Grassetti. Ha prenotato<br />

il collega Brazzini.<br />

CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Unità Socialista): Siamo sempre alle solite. È da 5 anni<br />

che lo sto chiedendo, ma nessuno mi sta dando risposta, almeno sei, perché quando si fanno i<br />

bilanci preventivi e si decide <strong>di</strong> mettere in ven<strong>di</strong>ta degli immobili o dei terreni <strong>di</strong> pertinenza<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale, nonostante noi già in precedenza abbiamo mostrato <strong>di</strong>verse<br />

<strong>di</strong>fficoltà a capire con i numeri e a <strong>di</strong>re che effettivamente quei numeri non erano l’effettivo valore<br />

<strong>di</strong> quello che veniva immesso sul mercato, ci è stato risposto che, invece, il contrario. E poi non so<br />

perché una volta arrivati al dunque, alla ven<strong>di</strong>ta ci troviamo “ve<strong>di</strong> Villa Fabbro” partiti quasi 4<br />

miliar<strong>di</strong>, ci sono <strong>del</strong>le <strong>del</strong>ibere, è arrivata a 1 miliardo e 700 milioni alla ven<strong>di</strong>ta. Non capisco tutto<br />

questo, perché in bilancio preventivo avevamo messo 4 miliar<strong>di</strong>; probabilmente ci serviva per fare<br />

la copertura <strong>del</strong> bilancio; “ve<strong>di</strong> Giovanni XXIII” è la più recente. Quello che era messo in <strong>del</strong>ibera<br />

<strong>di</strong> riuscire a realizzare non è stato realizzato, perché ancora qualcuno non è stato nemmeno venduto,<br />

quin<strong>di</strong>, voglio <strong>di</strong>re: perché questa Amministrazione comunale fa <strong>del</strong>le valutazioni che poi all’atto<br />

pratico, nel bilancio preventivo ha un valore alto e nel bilancio consuntivo poi, alla ven<strong>di</strong>ta<br />

effettuata ci troviamo, invece, non <strong>di</strong>co <strong>di</strong>mezzato, ma quasi – come in questo – 300 e passa mila<br />

euro penso che non siano bricioline. Certo l’Amministrazione trova sempre le scuse, però, ci ha<br />

detto che era comprensiva degli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione, però, sa bene che gli oneri <strong>di</strong><br />

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urbanizzazione non corrispondono a 300.000, ma a 250.000 grosso modo. Quin<strong>di</strong> ci sono sempre<br />

questi 100.000 euro <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenza.<br />

A me piace ragionare sui numeri, però, purtroppo quest’Amministrazione quando io tiro fuori i<br />

numeri non risponde mai con i numeri, ma risponde solo “noi facciamo servizio sociale, dobbiamo<br />

rimettere, quin<strong>di</strong>, dobbiamo fare servizi sociali e quin<strong>di</strong>…”. Però per fare servizi sociali non è detto<br />

che si debba rimettere; io non <strong>di</strong>co che l’Amministrazione comunale deve essere un’impresa, deve<br />

guadagnare e questo voglio far capire, ma l’Amministrazione comunale seria - seria come io ritengo<br />

che sia un’Amministrazione <strong>di</strong> sinistra seria - deve far quadrare i suoi bilanci, quin<strong>di</strong>, non deve<br />

sperperare i suoi bilanci e se fossi io il Sindaco in questo momento <strong>di</strong>rei chiaramente i motivi <strong>di</strong><br />

queste <strong>di</strong>fficoltà finanziarie che certamente io non credo che in 3 anni e mezzo <strong>di</strong> mandato siano<br />

tutta farina <strong>del</strong> suo sacco quin<strong>di</strong> (interruzione <strong>del</strong>la registrazione per cambio lato cassetta)<br />

purtroppo perché questo l’ho detto già dalla precedente amministrazione un far<strong>del</strong>lo che le<br />

precedenti amministrazioni hanno dato in ere<strong>di</strong>tà a questa amministrazione.<br />

Il Sindaco deve avere il coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rle queste cose, non deve aver paura, non deve aver paura,<br />

perché è questa la realtà dei fatti, non si può nascondere quello che non si può nascondere. Non si<br />

possono nascondere ad un Consigliere comunale dopo 30 giorni quasi passati dal bilancio<br />

consuntivo i documenti che lui chiede, non si può <strong>di</strong>re che quei documenti sono <strong>di</strong>fficili da<br />

estrapolare, quei numeri sono <strong>di</strong>fficili da estrapolare perché il bilancio comunale è complesso,<br />

perché queste sono solamente <strong>del</strong>le favole che l’amministrazione può raccontare. Allora<br />

l’Amministrazione comunale mi faccia, visto che io non posso stare tutta la giornata <strong>di</strong>pendente <strong>del</strong><br />

<strong>Comune</strong>, mi faccia tutte le fotocopie <strong>di</strong> tutte le fatture <strong>di</strong> tutto l’anno 2004 e poi gli tiro fuori tutti i<br />

conteggi che vogliono, le spese che ci ha avuto per il personale, le spese che ci ha avuto per le<br />

cooperative <strong>di</strong> servizi, le spese che ci ha avuto per l’acquisto <strong>del</strong>la carne, le spese che ci ha avuto…<br />

mi <strong>di</strong>a tutto quanto che glielo faccio io, sicuramente lo farò a mio modo, però, alla fine i numeri<br />

saranno i numeri che <strong>di</strong>ranno la verità <strong>di</strong> questa Amministrazione comunale e non quello che<br />

l’Amministrazione comunale sta nascondendo. Io in Commissione… mi <strong>di</strong>spiace non voglio<br />

mettere <strong>di</strong> mezzo il nuovo ragioniere capo, perché assolutamente non ha nessuna colpa <strong>del</strong>l’attuale<br />

situazione in cui versa l’Amministrazione <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, però, io in Commissione ho chiesto “se nella sua<br />

esperienza che ha avuto in un altro <strong>Comune</strong>” che poi oltretutto non è che sia molto <strong>di</strong>fferente da<br />

<strong>Jesi</strong>, perché Fabriano, quin<strong>di</strong>, non è che sia una realtà <strong>di</strong>ciamo come un Fano o Cupra Montana o<br />

chissà quale altro paese. Ho chiesto “ma in quel <strong>Comune</strong> dove ha avuto l’esperienza quante <strong>del</strong>ibere<br />

<strong>di</strong> variazione <strong>di</strong> bilancio vengono fatte in ogni Consiglio comunale?” Perché a me risulta che in non<br />

tutti i Consigli comunali vengono portate le <strong>del</strong>ibere, anzi sono rarissime le <strong>del</strong>ibere <strong>di</strong> variazione<br />

<strong>del</strong> bilancio e lui ha ammesso che in effetti in qui si fanno moltissime variazioni <strong>di</strong> bilancio.<br />

Al che chiedendo il motivo per cui venivano fatte queste notevoli variazioni <strong>di</strong> bilancio è la causa<br />

che io ho sempre detto e che il Sindaco ha sempre smentito, cioè che questa Amministrazione come<br />

le precedenti amministrazioni non ha una programmazione e, quin<strong>di</strong>, è costretta <strong>di</strong> fronte<br />

all’evidenza <strong>di</strong> tappare le falle… io avevo fatto capire che era una nave, visto che il Sindaco si era<br />

paragonato al Capitano <strong>di</strong> una nave e la Giunta era… la precedente Amministrazione sto parlando,<br />

mi guardando brutto il Sindaco, che comunque era una barca che andava un po’ alla deriva e aveva<br />

molte, molte falle. Tante è che noi come socialisti ci siamo, abbiamo abbandonato quella<br />

maggioranza, siamo andati all’opposizione, proprio perché ritenevamo già da quella volta che i<br />

bilanci comunali erano in grossissima <strong>di</strong>fficoltà e venivano mascherati sotto altre forme. Abbiamo<br />

cercato <strong>di</strong> dare un aiuto per poter migliorare quel bilancio, però, è stata sempre lettera morta da<br />

parte <strong>del</strong>le amministrazioni che hanno governato questa città. Mi auguro che adesso il primo <strong>del</strong><br />

bisogno abbia bisogno <strong>di</strong> qualcuno che abbia le idee chiare su quello che si può fare per migliorare<br />

questa situazione pesantissima, io aggiungo, pesantissima <strong>di</strong> questa Amministrazione comunale,<br />

perché io l’ho detto sempre. Logicamente non sono un professionista dei conti, però, già mi basta <strong>di</strong><br />

vedere quello che ho visto per capire quello che c’era da capire, perché quando l’amministrazione<br />

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non riesce a rispondere alle mie domande significa proprio questo che non sa come navigare e sta<br />

navigando a vista. E’ questa la realtà, quin<strong>di</strong>, io chiedo ancora una volta al Sindaco che credo abbia<br />

l’intelligenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>re come stanno effettivamente le cose e questo debito strutturale non è dalla sua<br />

amministrazione, ma un debito che si trascina dalle precedenti amministrazioni. Allora andremo alla<br />

ricerca <strong>di</strong> chi sono i colpevoli, perché io ritengo che non si possa continuare ad andare avanti <strong>di</strong><br />

questo passo. E’ inutile poi <strong>di</strong>re <strong>di</strong> fare <strong>del</strong>le riforme sul personale quando poi in realtà sono passati<br />

gli anni e, anzi abbiamo visto proprio ultimamente che invece <strong>di</strong> andare avanti siamo andati<br />

in<strong>di</strong>etro, perché non è mai successo nella precedente amministrazione una cosa <strong>del</strong> genere. Non mi è<br />

mai successo nella precedente amministrazione, perlomeno non sono riuscito mai a in<strong>di</strong>viduare<br />

qualcuno, perché forse perché erano più furbi, non sono mai riuscito a in<strong>di</strong>viduare una <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong><br />

Giunta comunale che la stessa Segretaria comunale in Consiglio comunale ha <strong>di</strong>chiarato che era<br />

illegittima. E il Sindaco se vuole gli <strong>di</strong>co quale è, quella <strong>del</strong> famoso cimitero all’ingresso che poi è<br />

stata ad<strong>di</strong>rittura accantonata dal nuovo assessore con tanto <strong>di</strong> ringraziamento a Brazzini per aver<br />

suggerito che quell’opera era inutile, ma non era inutile perché Brazzini l’ha detto, glielo aveva<br />

detto già da tempo che era inutile, perché logicamente le <strong>di</strong>fficoltà ci sono state, la <strong>del</strong>ibera era<br />

effettivamente illegittima, però, questa maggioranza che siede nei banchi <strong>di</strong> fronte a me ha deciso <strong>di</strong><br />

votare contro la mia <strong>del</strong>ibera che chiedeva l’annullamento e la ripresentazione nei mo<strong>di</strong> regolari;<br />

questo si doveva fare.<br />

Non ho avuto nemmeno il coraggio <strong>di</strong> andare contro la Giunta che aveva approvato una <strong>del</strong>ibera<br />

illegittima. Io non so se in qualche altro <strong>Comune</strong> succede che vengano approvate <strong>del</strong>le <strong>del</strong>ibere<br />

illegittime; questo penso che sia la causa soprattutto, perché non esiste più il Co.re.co. e, quin<strong>di</strong>,<br />

secondo me è una grossa mancanza. Ci sarebbe molto da <strong>di</strong>scutere su questa situazione, però,<br />

ritengo che il Consiglio comunale, così come è, e in particolare modo in questa città dove tutto va<br />

bene finché va bene a questa maggioranza, penso le cose non miglioreranno, perché sicuramente e<br />

termino qui, anche perché è inutile che <strong>di</strong>ca altre cose, perché tanto poi come l’ultimo Consiglio le<br />

risposte ad altri sono state date, a me come al solito non vengono date. Quin<strong>di</strong> chiudo ed anche io<br />

sono d’accordo su quello che ha detto Belluzzi e, quin<strong>di</strong>, voterò contro questa <strong>del</strong>ibera e anzi il mio<br />

impegno non sarà soltanto quello <strong>di</strong> votare contro questa <strong>del</strong>ibera, ma sarà quello anche <strong>di</strong> cercare<br />

tutti i motivi per poter vedere se questa <strong>del</strong>ibera che passerà, perché passerà ci mancherebbe altro, se<br />

comunque è una <strong>del</strong>ibera legittima ed arriverò fino in fondo, fino a trovare tutte le situazioni e a<br />

vagliare bene questo documento. Quin<strong>di</strong> l’Amministrazione comunale sappia fin d’ora che io farò<br />

<strong>del</strong>le verifiche su questa <strong>del</strong>ibera, grazie.<br />

PRESIDENTE C. C – FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Brazzini. Dunque collega<br />

Aguzzi, prego.<br />

CONSIGLIERE – BRUNA AGUZZI (D.S.): Presidente, la variazione <strong>del</strong>la relazione previsionale e<br />

programmatica che questa sera <strong>di</strong>scutiamo, <strong>di</strong>mostra l’apprezzabile volontà <strong>di</strong> chiarezze e <strong>di</strong><br />

trasparenza con la quale questa amministrazione affronti i problemi <strong>del</strong> bilancio. E’ un metodo <strong>di</strong><br />

cui <strong>di</strong>amo merito ai nostri amministratori e che deve proseguire sempre nelle se<strong>di</strong> istituzionali,<br />

commissioni e Consiglio. Ringrazio, quin<strong>di</strong>, Sindaco e Assessore per la volontà che <strong>di</strong>mostrano nel<br />

voler andare fino in fondo, con tempestività nell’affrontare i problemi che appesantiscono e<br />

contribuiscono a rendere più rigido un bilancio che già subisce le strette <strong>del</strong>le scelte dei tagli<br />

governativi. Le importanti operazioni e misure già avviate, penso al progetto patrimonio, alla<br />

riorganizzazione <strong>del</strong> personale, all’alienazione <strong>del</strong>le aree certamente devono andare in questo modo<br />

<strong>di</strong> risanamenti strutturale. Questi atti <strong>di</strong> cui ci aspettiamo e siamo certi che presto arriveranno i primi<br />

positivi risultati devono procedere con efficacia, celerità e determinazione; se sapremo fare e<br />

sapremo fare questo, siamo convinti che risultati positivi <strong>di</strong> risanamento strutturale e <strong>di</strong> rinnovata<br />

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capacità <strong>di</strong> investimento verranno, anche aiutati dal fatto che operiamo in un contesto ricco, in una<br />

città sana, <strong>di</strong>namica e vitale. Grazie.<br />

PRESIDENTE DEL C. C – FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Aguzzi. Dunque<br />

collega Meloni, prego<br />

CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Bene io spero e mi auguro che si possa<br />

anche <strong>di</strong>re come… c’è il proverbio “che tanto tuonò che non piovve”. E’ evidente che l’opposizione<br />

fa bene il suo mestiere e naturalmente ha tutto l’interesse a tuonare in modo altisonante. In questo<br />

caso premesso questo augurio che formulo voglio entrare nel merito <strong>di</strong> questa <strong>del</strong>ibera che an<strong>di</strong>amo<br />

a votare questa sera. La <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong>ce che alcune alienazioni previste nel piano programmatico <strong>di</strong><br />

bilancio per l’esercizio 2005 non si sono realizzate, non si potranno realizzare a motivo <strong>di</strong> vincoli e<br />

le autorizzazioni che vanno oltre il tempo <strong>del</strong>l’anno solare e in questa <strong>del</strong>ibera, quin<strong>di</strong>, in modo<br />

urgente si prevede un anticipo <strong>di</strong> una alienazione prevista nel 2006. Dunque e perché adesso?<br />

Perché giustamente l’Assessore prevede questa operazione in tempo utile per la procedura che<br />

saremmo chiamati a votare a settembre; allora alcune osservazioni sono state coerenti, giuste ed io<br />

come qualche altro collega che ha parlato prima <strong>di</strong> me che mi sono trovata a vedere, a votare bilanci<br />

preventivi ed anche consuntivi <strong>di</strong> conseguenza, mi rendo conto che le <strong>di</strong>fficoltà <strong>del</strong> bilancio, le<br />

sofferenze <strong>di</strong> un bilancio comunale in questi anni si sono affrontati in maniera realistica.<br />

Siamo stati accusati <strong>di</strong> fare il libro dei sogni, siamo stati accusati <strong>di</strong> prevedere molto <strong>di</strong> più <strong>di</strong> quello<br />

che effettivamente si è poi capaci <strong>di</strong> realizzare. In alcune occasioni certamente questo si è verificato,<br />

ma <strong>Jesi</strong> non è un’isola felice; <strong>Jesi</strong> risente <strong>di</strong> questi problemi, anche <strong>di</strong> un peggioramento che sta<br />

vivendo il paese intero ed allora in questi anni purtroppo anche <strong>Jesi</strong> risente naturalmente <strong>di</strong> alcuni<br />

problemi che sono sia territoriali locali, questo lo dobbiamo tenere presente, perché altrimenti non<br />

usciremmo dalle secche <strong>del</strong>l’urgenza, ma si risente anche <strong>di</strong> clima e <strong>di</strong> una aria che nel paese<br />

veramente è stagnante. Nel nostro bilancio ci sono interventi da fare e che abbiamo programmato,<br />

non solo all’inizio <strong>del</strong> nostro mandato e che risentono <strong>di</strong> tempi che non sono quelli che avevamo<br />

previsto, questo sì, ma nello stesso tempo c’è una coerenza e una volontà <strong>di</strong> perseguire quegli<br />

obiettivi che <strong>di</strong>ceva prima il collega Aguzzi, in or<strong>di</strong>ne alla situazione e al prendere in mano la<br />

gestione <strong>del</strong> patrimonio, la riorganizzazione funzionale <strong>del</strong> personale e la programmazione <strong>del</strong>le<br />

alienazioni.<br />

Detto questo credo che la votazione <strong>di</strong> questa <strong>del</strong>ibera, atteso che l’opposizione non la voterà, ma<br />

penso che nessuno <strong>di</strong> noi poteva pensare questo, dobbiamo essere attenti e dobbiamo fare tesoro<br />

anche degli errori a cui siamo andati incontro il Consiglio comunale precedente. Su questo credo<br />

che dobbiamo essere onesti fino in fondo e il Presidente <strong>del</strong> Consiglio giustamente l’altra volta,<br />

l’altro Consiglio comunale ha preso la decisione <strong>di</strong> rinviare, così come i Consiglieri comunali hanno<br />

il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> ricevere, <strong>di</strong> essere informati in maniera adeguata e conforme per poter esercitare il voto,<br />

così anche l’Amministrazione e la struttura avrà il dovere <strong>di</strong> fornirci materiali, gli atti da trovare in<br />

tempo utile per essere, per arrivare al voto con scienza e coscienza. Un altro problema critico che è<br />

stato evidenziato su cui credo che l’amministrazione debba porre l’attenzione è… l’altro problema è<br />

sulla volontà politica che avevamo espresso anche nel programma <strong>di</strong> mandato, riguardante la<br />

risposta a <strong>Jesi</strong> all’e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> pregio, alla quale domanda questo tipo <strong>di</strong> aree quale è, appunto, Grotte<br />

<strong>di</strong> Frasassi poteva dare una risposta, nel momento in cui i lotti sono messi all’asta a singoli citta<strong>di</strong>ni<br />

e alle solite cordate che poi non rispondono a questa e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> pregio che i singoli, le singole<br />

famiglie pongono all’Amministrazione comunale. Questa volontà politica non è fatta, non è negata<br />

anche da questa operazione, perché sappiamo che altre aree ed altre idee sono messe in campo per<br />

dare questo tipo <strong>di</strong> risposta.<br />

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PRESIDENTE DEL C. C – FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Meloni. Io non ho altri<br />

interventi, a questo punto soltanto volevo riprendere, fare una brevissima considerazione, rispetto<br />

alla prima parte <strong>del</strong>l’intervento Belluzzi e alle considerazioni che faceva anche la collega Meloni.<br />

Come Presidente <strong>del</strong> Consiglio ovviamente sarà mia cura controllare, non mi fate usare questo<br />

termine, comunque in qualche modo esaminare le pratiche al momento <strong>del</strong>la convocazione <strong>del</strong><br />

Consiglio comunale. Ovviamente in quel momento le pratiche debbono essere istruite, anche perché<br />

passano in Giunta, quin<strong>di</strong>, viene approvata prima dalla Giunta, quin<strong>di</strong>, le pratiche debbano essere<br />

istruite. Quin<strong>di</strong> non partirà, non sarà inserito nell’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno dei lavori <strong>del</strong> Consiglio<br />

comunale pratiche che non siano istruite. Dico questo <strong>di</strong>cendo anche che insomma questo non<br />

significa un eccesso <strong>di</strong> formalismo; le pratiche… lo sappiamo bene che nel corso <strong>del</strong>la settimana<br />

dalla convocazione al giorno <strong>del</strong>la seduta <strong>del</strong> Consiglio comunale le pratiche sono oggetto<br />

comunque <strong>di</strong> verifica talune volte, <strong>di</strong> integrazione altre. Quin<strong>di</strong> ripeto la massima <strong>di</strong>sponibilità e<br />

collaborazione con l’amministrazione comunale per fare in modo che le pratiche comunque<br />

vengono in Consiglio comunale per essere approvate, quin<strong>di</strong>, nessuno ostruzionismo da questa<br />

parte, però, certamente al momento <strong>del</strong>la convocazione le pratiche, sarà anche mia cura, controllare<br />

che siano istruite. Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>co questo ovviamente anche d’accordo con la segretaria che su questo<br />

naturalmente avremmo tutta la sua collaborazione.<br />

Detto questo colleghi io pongo in votazione. Invito i colleghi ad entrare in aula per favore. Dunque<br />

pongo in votazione il punto 2: “Relazione previsionale e programmatica bilancio <strong>di</strong> previsione…”<br />

collega Rocchetti, prego.<br />

CONSIGLIERE – FEDERICA ROCCHETTI (SDI): No, pensavo che ci fosse una richiesta <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, invece, ho visto silenzio.<br />

PRESIDENTE DEL C. C – FIORDELMONDO MASSIMO: Prego.<br />

CONSIGLIERE – FEDERICA ROCCHETTI (SDI): Volevo fare una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto da parte<br />

<strong>del</strong> mio Gruppo. Dunque la variazione alla relazione previsionale <strong>di</strong> bilancio che si vota deve essere<br />

un segnale <strong>di</strong> allarme per le carenze programmatorie <strong>di</strong> questa Amministrazione; le correzioni<br />

<strong>di</strong>mostrano una incapacità <strong>di</strong> prevedere le reali esigenze economiche <strong>del</strong>l’Amministrazione. Lo<br />

facciamo rilevare in maniera costruttiva per il futuro, affinché non capiti <strong>di</strong> avere richieste <strong>di</strong><br />

approvazione <strong>di</strong> variazione <strong>di</strong> bilancio con le modalità in cui sono state presentate; gli obievtivi ai<br />

quali sono finalizzate le scelte economiche perseguite sono con<strong>di</strong>vise e necessarie per questo<br />

votiamo sì.<br />

PRESIDENTE DEL C. C – FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Rocchetti. Non ho altri<br />

interventi per <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voti, quin<strong>di</strong>, pongo in votazione – ripeto ancora una volta – il punto 2.<br />

Apriamo le votazioni, colleghi, votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.25<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.25<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.07 (Agnetti, Belluzzi, Bravi e Montali per F.I. – Grassetti e Mastri per A.N. –<br />

Brazzini per Unità Socialista)<br />

Il punto 2 viene approvato con 18 voti a favore, 7 contrari.<br />

C’è l’imme<strong>di</strong>ata esecutività, apriamo le votazioni per l’imme<strong>di</strong>ata esecutività <strong>del</strong> punto 2.<br />

Votazione aperta, votiamo.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

171


Presenti n.25<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.25<br />

Favorevoli n.18<br />

Contrari n.07 (Agnetti, Belluzzi, Bravi e Montali per F.I. – Grassetti e Mastri per A.N. –<br />

Brazzini per Unità Socialista)<br />

L’imme<strong>di</strong>ata esecutività viene approvata con identica votazione, 18 a favore, 7 i contrari.<br />

Punto 3.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

172


COMMA N.3 – DELIBERA N.153 DEL 26.07.2005<br />

STATUTO COMUNALE MODIFICA DELL’ARTICOLO 7 – TITOLO II – CAPO 1 PER IL<br />

RICONOSCIMENTO DELL’ELETTORALE ATTIVO E PASSIVO AI CITTADINI STRANIERI<br />

NON COMUNITARI ED APOLOIDI PER LA ELEZIONE DEI CONSIGLI DI CIRCOSCIZIONE,<br />

AL PARI DEI CITTADINI ITALIANI RESIDENTI<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Escono: Agnetti, Curzi e Brazzini<br />

Entra: Cercaci<br />

Sono presenti in aula n.23 componenti<br />

PRESIDENTE DEL C. C – FIORDELMONDO MASSIMO: Rammento, prima <strong>del</strong> voto, che se in<br />

prima votazione questa sera abbiamo voti favorevoli i due terzi <strong>del</strong> Consiglio comunale, dei<br />

Consiglieri assegnati, quin<strong>di</strong>, 21 voti favorevoli passa la mo<strong>di</strong>fica alla prima votazione, altrimenti<br />

dobbiamo ripeterla con un’altra votazione. Scusate, ci sono interventi, Belluzzi, prego.<br />

CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (F.I.): No, soltanto per <strong>di</strong>chiarare che come all’altra<br />

riunione che non partecipo alle votazioni, in quanto trattasi <strong>di</strong> una <strong>del</strong>ibera inerente alle<br />

circoscrizioni e visto che sono contrario alle circoscrizioni non partecipo a votazioni.<br />

PRESIDENTE DEL C. C – FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Belluzzi. Allora il<br />

collega Belluzzi esce dall’aula.<br />

Sono presenti in aula n.22 componenti<br />

A questo punto non ho altri interventi, quin<strong>di</strong>, apro la votazione sul punto 3. Apriamo la votazione;<br />

votazione aperta votiamo colleghi.<br />

Presenti n.22<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.22<br />

Favorevoli n.21<br />

Contrari n.01 (Mastri per A.N.)<br />

Il punto 3 viene approvato con 21 voti favorevoli e un contrario, quin<strong>di</strong>, a questo punto non è<br />

necessario la seconda votazione, in quanto i due terzi dei Consiglieri assegnati è stato raggiunto. Va<br />

bene, quin<strong>di</strong>, passiamo al punto 4.<br />

173


COMMA N.4 – DELIBERA N.154 DEL 26.07.2005<br />

PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI (PGIP) – MODIFICA ARTICOLO 7.9<br />

DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Entra: Agnetti<br />

Sono presenti in aula n.23 componenti<br />

PRESIDENTE DEL C. C – FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho interventi, quin<strong>di</strong>, apriamo le<br />

votazioni sul punto 4. Votazione aperta, votiamo colleghi.<br />

Presenti n.23<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.23<br />

Favorevoli n.23<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 4 viene approvato all’unanimità, 23 voti a favore su 23 presenti.<br />

C’è l’imme<strong>di</strong>ata esecutività sul punto 4, quin<strong>di</strong>, riapriamo le votazioni per l’imme<strong>di</strong>ata esecutività<br />

<strong>del</strong> punto 4. Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.23<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.23<br />

Favorevoli n.23<br />

Contrari n.00<br />

L’imme<strong>di</strong>ata esecutività viene approvata con identica votazione, 23 voti a favore su 23 presenti.<br />

Punto 5.<br />

174


COMMA N.5 – DELIBERA N.155 DEL 26.07.2005<br />

ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL GRUPPO D.S SULLA CRISI DEL SETTORE<br />

BIETICOLO – SACCARIFERO<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

Escono: Meloni e Rocchetti<br />

Sono presenti in aula n.21 componenti<br />

PRESIDENTE DEL C. C – FIORDELMONDO MASSIMO: L’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno è stato illustrato<br />

precedentemente nell’intervento <strong>del</strong>la Capogruppo, collega Bruna Aguzzi, quin<strong>di</strong>, non ho interventi.<br />

Pongo in votazione il punto 5, apriamo le votazioni.<br />

Votazione aperta, votiamo.<br />

Presenti n.21<br />

Astenuti n.00<br />

Votanti n.21<br />

Favorevoli n.21<br />

Contrari n.00<br />

Il punto 5 viene approvato all’unanimità, 21 voti a favore su 21 presenti.<br />

175


Colleghi prima <strong>di</strong> lasciarci colgo l’occasione per formulare a titolo personale, a nome <strong>di</strong> tutto il<br />

Consiglio comunale i più cari, carissimi auguri al collega Mazzarini che convola a giuste nozze il<br />

prossimo 6 agosto, auguri <strong>di</strong> una lunga e felice vita insieme. No, colleghi scusate non è presente,<br />

però, mi hanno comunicato… io pensavo che fosse settembre onestamente, dobbiamo fare gli auguri<br />

all’assessore Frezzotti anche lui convola in nozze il 27 agosto, quin<strong>di</strong>, facciamo gli auguri anche al<br />

collega Frezzotti. Colleghi grazie, buone ferie a tutti e ci rive<strong>di</strong>amo nel mese <strong>di</strong> settembre, circa<br />

metà settembre se non ci sono problemi urgenti. Grazie a tutti, buone ferie.<br />

La seduta termina alle ore 19.50.<br />

<strong>rad90E8F</strong>.<strong>tmp</strong>.<strong>DOC</strong><br />

<strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> C.C. <strong>n.180</strong> <strong>del</strong> 30.09.2005<br />

176

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