Guida per l'operatore economico CUBA - Ambasciata d'Italia a ...
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CAP. 2: QUADRO MACROECONOMICO<br />
A) SISTEMA ECONOMICO E ANDAMENTO CONGIUNTURALE<br />
Introduzione<br />
Dopo aver sofferto la fine del sostegno <strong>economico</strong> sovietico nel 1989,<br />
che provocó una contrattura del P.I.L. di oltre il 30%, l’economia cubana<br />
comincia a risollevarsi nella seconda meta’ degli Anni Novanta, quando il<br />
governo decide di intraprendere un programma <strong>economico</strong> di austerita’<br />
(<strong>per</strong>iodo especial) <strong>per</strong> far fronte alle difficolta’ derivanti dall’interruzione dei<br />
sussidi sovietici alle esportazioni cubane di zucchero e nichel ed alle<br />
importazioni di petrolio.<br />
Il venir meno del sistema di integrazione economica rappresentato dal<br />
COMECON non lascia infatti altre alternative al governo cubano che<br />
avviare, a partire dal 1993, un processo di riforma volto ad adottare misure ed<br />
interventi necessari all’integrazione dell’isola nel sistema <strong>economico</strong><br />
mondiale.<br />
La riduzione dell’apparato statale (da 50 ministeri nel 1989 a 32 nel<br />
1997), la legalizzazione del dollaro (agosto 1993), l’introduzione di forme di<br />
proprieta’ privata della terra diverse da quella statale (1993), l’a<strong>per</strong>tura ai<br />
capitali stranieri (legge sugli investimenti stranieri n. 77 del 1995), la<br />
creazione della Banca Centrale Cubana (1997), rappresentano passi<br />
importanti nel cammino voluto dal governo cubano verso la stabilita’<br />
economica.<br />
La dollarizzazione, in particolare, pur costituendo una delle imprese<br />
piu’ rischiose dal punto di vista ideologico, venne avviata nella convinzione<br />
che essa fosse l’unico modo <strong>per</strong> dinamizzare l’economia locale, esclusa da<br />
qualunque sistema creditizio internazionale e sottoposta alle ferre condizioni<br />
del blocco <strong>economico</strong> imposto dagli Stati Uniti.<br />
Dal 1993, accanto alla moneta nazionale il peso cubano e al peso cubano convertibile (il cui tasso<br />
di cambio ufficiale con il dollaro era fissato al rapporto di 1 a 1), il dollaro inizió quindi a circolare<br />
ufficialmente nell’isola (fino al novembre 2004, vedi riquadro successivo), dando vita a tre mercati<br />
differenziati.<br />
Il primo, il mercato dei beni sovvenzionati dallo Stato, valido solo <strong>per</strong> i cubani stabilmente<br />
residenti, in cui circola la moneta nazionale e i prezzi sono ridotti, ma l’offerta e’ limitata.<br />
Il secondo, il mercato libero dei prodotti agricoli e prodotti industriali e artigianali, dove possono<br />
circolare entrambe le monete – il peso cubano e il dollaro o il peso convertibile. Nei mercati liberi i prezzi si<br />
formano secondo la legge della domanda e dell’offerta.<br />
Il mercato in valuta, infine, in cui circola il dollaro (ed il peso convertibile), costituito da negozi<br />
statali che offrono qualunque tipo di prodotto con un’offerta piuttosto ampia, ma discontinua.<br />
Dall’8 novembre 2004 è in vigore la nuova normativa emessa dal Banco Centrale che vieta la<br />
circolazione del dollaro statunitense sul territorio nazionale (Resolución n. 80/2004). Vale a dire che non<br />
sono piú accettati i dollari in contanti <strong>per</strong> qualsiasi transazione e la misura è applicabile sia ai cittadini<br />
cubani che ai visitatori o residente stranieri. Inoltre, all’acquisto di peso convertibili con dollari USA in<br />
contanti è applicata una imposta del 10 <strong>per</strong> cento. È possibile invece cambiare le restanti monete<br />
convertibili al cambio previsto dal mercato internazionale e senza costi aggiuntivi.<br />
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