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02.06.2013 Views

2. Retribuzioni L’impresa deve corrispondere all’ente d’intermediazione una determinata somma, in dollari americani, per ciascun lavoratore. Da tale somma, l’ente cubano attinge per la corresponsione del salario al lavoratore, dei contributi per la pensione e delle indennità di fine rapporto, che lo stesso ente cubano erogherà ai dipendenti in moneta nazionale. Il salario realmente percepito dal lavoratore cubano rappresenta normalmente una percentuale molto bassa rispetto a quanto corrisposto dall’impresa all’ente. Tale salario inoltre, tanto quello realmente corrisposto al lavoratore in moneta nazionale quanto quello versato dall’impresa all’ente di collocamento, varia in funzione delle mansioni e del livello del dipendente. 3. Fondo di stimolo economico Le imprese con capitale straniero, dietro specifica autorizzazione, possono creare un fondo destinato a premiare i dipendenti per il raggiungimento di un determinato obiettivo aziendale. A questo fondo, affluiscono una parte degli utili dell’impresa, secondo una proporzione che deve essere previamente concordata con il MINVEC (art.32). Il premio spettante ai singoli lavoratori invece, è calcolato in percentuale sulla somma in dollari che l’impresa ha versato, per ciascun dipendente, a titolo di salari e contributi all’ente d’intermediazione. Determinato in questa guisa, il premio diviene decisamente più sostanzioso del salario, in moneta nazionale, effettivamente percepito e finisce per costituire un importante ed essenziale incentivo per il lavoratore. 4. Periodo di prova e sostituzione dei lavoratori in possesso della residenza permanente. Il periodo di prova va dai 30 ai 180 giorni, a seconda del settore d’attività e dalle funzioni esercitate. Al termine di questo periodo, l’impresa puo’ richiedere all’ente d’intermediazione la sostituzione di un lavoratore che si riveli non idoneo per le mansioni che è stato chiamato a svolgere. In caso di licenziamento, il lavoratore ha diritto ad un’indennità che lo stesso ente cubano si cura di corrispondere rivalendosi, successivamente, sull’impresa. Quest’ultima deve versare una somma, in dollari, equivalente ad un’indennità calcolata sull’intera vita lavorativa del dipendente licenziato e non solamente sull’anzianità maturata all’interno dell’impresa. Le tariffe 28

sono quelle approvate dal Ministero del Lavoro ma, nel caso di comprovate necessità di mercato, possono divenire oggetto di negoziazione. E) REGIME FISCALE SPECIALE La legge 77 del 1995 ha introdotto un regime impositivo speciale, prevedendo un trattamento privilegiato rispetto a quello ordinario, allo scopo d’incentivare ed incrementare le entrate in valuta. Questo regime speciale, tuttavia, non si applica alle imprese con capitale interamente straniero. Godono del seguente trattamento privilegiato, invece, le imprese miste e le associazioni economiche internazionali: a) imposta sull’utile netto: rappresenta il 30 % dell’imponibile anziché il 35% ordinario, fatta salva la possibilità di esentare dall’imposta gli utili reinvestiti nel paese per concessione del Comitato Esecutivo del Consiglio dei Ministri (CECM). Nel caso di sfruttamento di risorse naturali, rinnovabili o meno, l’imposta può invece raggiungere il 50%; b) imposta sull’utilizzazione del lavoro: costituisce l’11% del salario e delle altre entrate percepite dal lavoratore, ad eccezione di quanto ricevuto a titolo di stimolo economico alla produttività; c) contributi e sicurezza sociale: ammontano al 14% del salario e delle altre entrate percepite dal lavoratore, ad eccezione di quanto ricevuto a titolo di stimolo economico alla produttività; d) tariffe doganali: sono quelle applicabili di norma alla merce in relazione al paese di provenienza. Per il caso singolo, tuttavia, è prevista l’eventuale concessione di speciali facilitazioni fino addirittura ad arrivare alla totale esenzione per un periodo determinato di tempo. e) tasse sui mezzi di trasporto; f) tasse sul rilascio di documenti ufficiali; Non si applica, invece, alcuna imposta sul reddito della persona fisica. Il trattamento fiscale descritto, peraltro, può, in casi specifici, divenire ancora più favorevole per decisione del Ministero delle Finanze e dei Prezzi, che ha facoltà, sentite altre Amministrazioni dello Stato, di concedere esenzioni fiscali, totali o parziali, alle imprese che agiscono nei settori considerati prioritari per l’economia nazionale. Questa facoltà è stata esercitata piuttosto di frequente. 29

2. Retribuzioni<br />

L’impresa deve corrispondere all’ente d’intermediazione una<br />

determinata somma, in dollari americani, <strong>per</strong> ciascun lavoratore. Da tale<br />

somma, l’ente cubano attinge <strong>per</strong> la corresponsione del salario al lavoratore,<br />

dei contributi <strong>per</strong> la pensione e delle indennità di fine rapporto, che lo stesso<br />

ente cubano erogherà ai dipendenti in moneta nazionale.<br />

Il salario realmente <strong>per</strong>cepito dal lavoratore cubano rappresenta<br />

normalmente una <strong>per</strong>centuale molto bassa rispetto a quanto corrisposto<br />

dall’impresa all’ente.<br />

Tale salario inoltre, tanto quello realmente corrisposto al lavoratore in<br />

moneta nazionale quanto quello versato dall’impresa all’ente di<br />

collocamento, varia in funzione delle mansioni e del livello del dipendente.<br />

3. Fondo di stimolo <strong>economico</strong><br />

Le imprese con capitale straniero, dietro specifica autorizzazione,<br />

possono creare un fondo destinato a premiare i dipendenti <strong>per</strong> il<br />

raggiungimento di un determinato obiettivo aziendale. A questo fondo,<br />

affluiscono una parte degli utili dell’impresa, secondo una proporzione che<br />

deve essere previamente concordata con il MINVEC (art.32). Il premio<br />

spettante ai singoli lavoratori invece, è calcolato in <strong>per</strong>centuale sulla somma<br />

in dollari che l’impresa ha versato, <strong>per</strong> ciascun dipendente, a titolo di salari e<br />

contributi all’ente d’intermediazione. Determinato in questa guisa, il premio<br />

diviene decisamente più sostanzioso del salario, in moneta nazionale,<br />

effettivamente <strong>per</strong>cepito e finisce <strong>per</strong> costituire un importante ed essenziale<br />

incentivo <strong>per</strong> il lavoratore.<br />

4. Periodo di prova e sostituzione dei lavoratori in possesso della<br />

residenza <strong>per</strong>manente.<br />

Il <strong>per</strong>iodo di prova va dai 30 ai 180 giorni, a seconda del settore<br />

d’attività e dalle funzioni esercitate.<br />

Al termine di questo <strong>per</strong>iodo, l’impresa puo’ richiedere all’ente<br />

d’intermediazione la sostituzione di un lavoratore che si riveli non idoneo <strong>per</strong><br />

le mansioni che è stato chiamato a svolgere.<br />

In caso di licenziamento, il lavoratore ha diritto ad un’indennità che lo<br />

stesso ente cubano si cura di corrispondere rivalendosi, successivamente,<br />

sull’impresa. Quest’ultima deve versare una somma, in dollari, equivalente<br />

ad un’indennità calcolata sull’intera vita lavorativa del dipendente licenziato<br />

e non solamente sull’anzianità maturata all’interno dell’impresa. Le tariffe<br />

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