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Guida per l'operatore economico CUBA - Ambasciata d'Italia a ...

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B) POLITICA ECONOMICA: PRINCIPALI RIFORME<br />

Il crollo dell'Unione Sovietica e dei regimi satelliti e la conseguente<br />

fine del Comecon indusse le Autorità cubane ad avviare una serie di riforme<br />

con l'obiettivo di salvare il regime socialista dal collasso.<br />

Di fronte ad una bilancia dei pagamenti in sofferenza ed una<br />

diminuzione notevole del PIL, a partire dal 1993, il regime ha, tra le altre<br />

misure, legalizzato l'uso del Dollaro (poi revocato nel novembre 2004), ha<br />

tentato di sviluppare rapidamente il settore turistico ed ha tentato di attrarre il<br />

più possibile gli Investimenti Diretti Esteri (IDE).<br />

1. Riforme Istituzionali<br />

In primo luogo, lo Stato si è impegnato nel tentativo di creare un<br />

settore privato al fine di sviluppare i settori più arretrati dell'economia, di<br />

ridurre la disoccupazione, di incrementare la produttività dell'economia.<br />

In tale ottica, nel 1997 fu introdotto un piano di "<strong>per</strong>fectionamento<br />

impresarial", che avrebbe dovuto accrescere l'autonomia delle imprese<br />

attraverso i meccanismi del mercato, rendendo cosi’ possibile la riduzione dei<br />

sussidi statali. In realtà il piano non ha avuto il successo s<strong>per</strong>ato, ed al 2003<br />

solamente il 20% delle imprese cubane risulta essere stato coinvolte. Questo<br />

insuccesso, probabilmente, può essere spiegato con una serie di fattori<br />

negativi, tra cui le deficienze concettuali, l'eccessiva burocrazia, la mancanza<br />

di un iniziativa imprenditoriale locale e la mancanza degli investimenti e del<br />

management stranieri.<br />

A partire dal 1995, inoltre, sono state introdotte alcune misure <strong>per</strong><br />

attirare gli Investimenti Diretti Esteri, molte delle quali miravano a ridurre gli<br />

ostacoli legati alla burocrazia. In realtà anche in questo settore i risultati<br />

ottenuti non sono stati quelli s<strong>per</strong>ati, probabilmente a causa di un mercato del<br />

lavoro monopolistico, di sistemi fiscali e bancari obsoleti e della volontà del<br />

regime di mantenere uno stretto controllo dei progetti imprenditoriali.<br />

2. Riforme macroeconomiche<br />

Le riforme hanno coinvolto, in primo luogo, il sistema delle entrate e<br />

delle spese. Dal lato della spesa pubblica, il regime ha cercato di contenere un<br />

deficit ormai insostenibile attraverso drastici tagli in settori giudicati poco<br />

strategici e procedendo, allo stesso tempo, ad un incremento di risore a favore<br />

di pochi settori giudicati essenziali. Dal lato delle entrate, invece, dal 1994, è<br />

stato introdotto un sistema fiscale che ha l'obiettivo principale di tassare le<br />

entrate in dollari ed i profitti delle imprese miste. Tuttavia, anche questa<br />

riforma ha proceduto molto lentamente come dimostra il fatto che ancora<br />

oggi solo il 5% della forza lavoro paga le tasse.<br />

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