Scaricare versione PDF della rivista - Salvamiregina.It
Scaricare versione PDF della rivista - Salvamiregina.It
Scaricare versione PDF della rivista - Salvamiregina.It
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Gli Apostoli<br />
immaginavano<br />
un Messia<br />
secondo la loro<br />
intelligenza<br />
speculativa,<br />
con una perfezione<br />
secondo<br />
i loro criteri<br />
umani, che<br />
avrebbe dovuto<br />
assumere<br />
il governo<br />
politico <strong>della</strong><br />
nazione<br />
Sergio Hollmann<br />
re che ancora non avesse? Egli è Dio, pertanto,<br />
la Conoscenza e la Verità in sostanza! A quale<br />
scienza perfetta fa riferimento Isaia?<br />
In Gesù Cristo possiamo distinguere quattro<br />
conoscenze: quella divina, poiché Egli è<br />
Dio; quella beatifica, decorrente dal fatto che la<br />
sua anima è stata creata nella visione beatifica;<br />
la scienza infusa, ricevuta nell’istante <strong>della</strong> sua<br />
concezione umana; e quella sperimentale, nella<br />
sua umanità, l’unica passibile di aumento, poiché<br />
“si esercitava nelle condizioni storiche <strong>della</strong><br />
sua esistenza nello spazio e nel tempo”, 4 nella<br />
misura in cui Egli veniva a contatto con le cose.<br />
Nella sua vita terrena, per meritare la propria<br />
conoscenza e, ancor più, acquistare la conoscenza<br />
per gli altri, Gesù doveva patire. Egli confermava<br />
con la conoscenza sperimentale quello che<br />
già sapeva con le altre tre, raggiungendo così la<br />
scienza perfetta a partire dalla vita del dolore.<br />
Per la via <strong>della</strong> sofferenza, si<br />
giunge alla perfezione<br />
In questo modo, Isaia ci mostra quanto è per la<br />
via <strong>della</strong> sofferenza che, a imitazione del Messia,<br />
si giunge alla perfezione. Si vede, di conseguenza,<br />
che il dolore ben accetto è l’unica maniera di<br />
attrarre le benedizioni divine per la perpetuità di<br />
un’opera soprannaturale. Non c’è altra via! Gesù<br />
ci ha indicato soltanto un cammino per seguirLo:<br />
“prendere la croce” (cfr. Mc 8, 34), attraverso la<br />
quale compiamo la volontà del Signore.<br />
“Cristo con la Veronica”, del Maestro Oeillet di Baden – Museo di Belle Arti, Digione (Francia)<br />
12 Madonna di Fatima · Ottobre 2012<br />
Ora, la nostra natura è contraria alla croce,<br />
ha un vero panico <strong>della</strong> sofferenza e l’istinto<br />
di conservazione ci porta a fuggire dal dolore.<br />
Questa situazione, così comune alla condizione<br />
umana, ci è presentata dal Vangelo <strong>della</strong><br />
29a Domenica del Tempo Ordinario, analizzato<br />
nella sua profondità.<br />
II – L’uLTIma SaLITa a geruSaLemme<br />
Il Divino Redentore sta salendo a Gerusalemme<br />
per l’ultima volta. Gli Apostoli hanno tentato<br />
di dissuaderLo, nella convinzione che stia mettendo<br />
a rischio la sua vita (cfr. Gv 11, 7-8), a seguito<br />
del tremendo odio delle autorità religiose<br />
contro di Lui. Tuttavia il Maestro è deciso. Essi<br />
rimangono, allora, tra l’insicurezza dell’istinto<br />
di conservazione – poiché s’interessavano certamente<br />
di Gesù, ma anche temevano per la propria<br />
vita – e la fiducia in quel potere misterioso<br />
manifestato da Lui in tante circostanze.<br />
Infatti, gli Apostoli avevano difficoltà a intendere<br />
la possibilità <strong>della</strong> morte di Gesù. Immaginavano<br />
un Messia in accordo con l’intelligenza<br />
speculativa loro, con una perfezione secondo i<br />
loro criteri umani, che avrebbe dovuto assumere<br />
il governo politico <strong>della</strong> nazione. Ritenevano che<br />
Nostro Signore non sarebbe potuto morire, poiché,<br />
mediante gli straordinari poteri con cui guariva<br />
e resuscitava, aveva mezzi per vivere indefinitamente,<br />
e in questo modo organizzare un regno<br />
terreno senza uguali.<br />
Tuttavia, i pensieri e le<br />
vie del Salvatore erano ben<br />
altei, e andavano in direzione<br />
opposta. Lungo il<br />
percorso, rivelò loro con<br />
tutta chiarezza quello che<br />
sarebbe accaduto: “Ecco,<br />
noi saliamo a Gerusalemme<br />
e il Figlio dell’uomo sarà<br />
consegnato ai sommi sacerdoti<br />
e agli scribi: lo condanneranno<br />
a morte, lo<br />
consegneranno ai pagani,<br />
lo scherniranno, gli sputeranno<br />
addosso, lo flagelleranno<br />
e lo uccideranno;<br />
ma dopo tre giorni risusciterà”<br />
(Mc 10, 33-34). Più<br />
esplicito di così, realmente,<br />
Egli non poteva essere!