agosto 2011 - Ente Friuli nel Mondo

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Suoi i provvedimenti di assistenza previdenziale per gli emigranti Al senatore Mario Toros il premio “Roma Caput Mundi 2011” Daniele Marconcini (presidente Mantovani nel Mondo), consegna il premio a Mario Toros. Alla sua sinistra Anna Salonia, A. Degano e Pietro Paolo Poidiminani La Globe Italia International di Milano e la statunitense Filitalia International di Philadelphia, associazioni che promuovono la cultura, 'identità e la lingua degli Italiani in Patria e nel Mondo, hanno celebrato il 2 giugno 2011, nella sala convivio del famoso Caffè Canova di Roma, il Premio “Roma Caput Mundi”. Tra i premiati di questa edizione ha trovato degno spazio anche il Senatore Mario Toros. Il conferimento del premio 2011 a Toros è stato motivato come riconoscimento dei suoi grandi meriti, in qualità di Deputato, di Senatore e Ministro della Repubblica, nel promuovere l'italianità nel Mondo anche attraverso i provvedimenti legislativi dal punto di vista previdenziale nei confronti degli emigranti. Presente alla premiazione anche l'amico Adriano Degano, che ha ricordato le collaborazioni col Senatore Toros nella messa a punto di leggi per il trattamento pensionistico a favore degli emigrati italiani che avevano effettuato il servizio militare prima dell'espatrio, nonchè per i profughi italiani rimpatriati forzatamente dalla Libia. Ovviamente si è anche ricordata la decennale operosità del senatore nel mondo dell'associazionismo dell'emigrazione sia a livello regionale, con l'Ente Friuli nel Mondo, che in quello nazionale con l'Unaie (Unione Nazionale delle Associazioni degli Immigrati e degli Emigrati). A. D. Tra emigrati e discendenti ci sono migliaia di runner: con Friuli nel Mondo e Maratonina Udinese potranno correre a Udine il prossimo 25 settembre L'attività sportiva, la pratica del footing giornaliero, i pacchetti con le offerte per abbinare viaggi di piacere e culturali a grandi manifestazioni di massa sono entrati nel tessuto sociale delle società civili più evolute. Il sistema di vita dei popoli più emancipati è tale che non può prescindere da una sana e costante motorietà, pena il precoce declino fisico e psicologico. Sono migliaia e migliaia oggi i runner che partecipano alle competizioni più importanti in giro per il mondo. E quanti di costoro sono emigranti, figli o nipoti di emigranti? Non lo sappiamo, ma certamente molti. Capita spesso di sentire, nel corso delle manifestazioni sportive internazionali, i cognomi “italiani” di atleti stranieri di chiara origine nostrana. Sono nati lontano: in Sudafrica, in Argentina, in Australia, Canada o Stati Uniti. Molti altri invece nelle più vicine Francia, Germania, Inghilterra, Belgio, dove i propri antenati si recarono in cerca di fortune che spesso trovarono. L'Associazione Maratonina Udinese ha alle spalle l'organizzazione di undici edizioni dell'omonima corsa podistica internazionale di 18 FRIULI NEL MONDO 21 km e 97 metri, nonché dei World Road Running Championship 2007 sulla stessa distanza. L'anno scorso furono oltre 4.000 i concorrenti classificati, rappresentanti di una quindicina di Nazioni, in un tripudio di colore e calore umano. Vengono coinvolti runner di ogni età e ceto sociale: la staffetta per le scuole, la mini-run di 1 km (per bambini), la StraUdine di 7 km (non competitiva aperta a tutti), la fantastica corsa con i cani, la Maratonina per atleti diversamente abili per concludere con la Maratonina agonistica hanno calamitato l'attenzione del mondo su Udine, dove si registrano costantemente prestazioni tecniche d'altissimo livello. Nell'edizione di che quest'anno, che si correrà domenica 25 settembre, con eventi collaterali programmati anche per sabato 24 settembre, l'organizzazione ha pensato di spalancare le proprie porte ai podisti emigrati e ai loro discendenti dedicando loro un'attenzione e uno spazio particolare. La proposta dell'Associazione Maratonina Udinese presieduta dal dottor Paolo Bordon ha ricevuto il consenso dell'Ente Friuli nel Mondo nella persona del presidente Pietro Pittaro, sempre sensibile a nuove iniziative che tengano viva la fiamma che unisce i friulani ai fratelli emigrati e che ha messo a disposizione questo prezioso spazio per far conoscere il progetto agli abituali frequentatori dei circuiti podistici disseminati nel mondo, ma anche a coloro che, senza particolari velleità agonistiche, volessero approfittare di quest'occasione per ritornare, o venire per la prima volta, a visitare la terra dei padri. A favore dei runner emigrati o discendenti di emigrati che vorranno partecipare, il prossimo 25 settembre, alla 12^ Maratonina di Udine, il Comitato organizzatore garantirà delle vantaggiose offerte di soggiorno e turismo, grazie ad apposite convenzioni, per rendere il ritorno indimenticabile. Al momento in cui scriviamo non sono ancora stati definiti i dettagli. Gli interessati potranno, per ogni aggiornamento, visitare il sito www.maratoninadiudine.it o inviare i propri messaggi a info@maratoninadiudine.it Amici podisti del Mondo, ovunque voi siate, vi aspettiamo a Udine! Il Comitato Organizzatore
Da Villa Manin a Zurigo e Lione grazie all’intuizione di Friuli nel Mondo 50 anni di storia nella mostra fotografica delle Frecce Tricolori Il Presidente Pittaro a Zurigo e il Presidente Emerito Toros a Lione per l'inaugurazione a mostra fotografica “Un tricolore lungo 50 anni – Frecce Tricolori 1961-2010”, dedicata alle Frecce Tricolori si è spostata al di fuori dei confini regionali. Le immagini della pattuglia acrobatica sono state esposte a Zurigo, nella Casa d'Italia dal 1 giugno fino al 13 giugno, per poi proseguire la loro strada verso Lione, dove Le Circle Mixte de Garnison ha ospitato l'esposizione dal 17 al 30 giugno. Nell'occasione dei festeggiamenti per il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, l'Ente Friuli nel Mondo ha deciso di promuovere questa mostra con l'aiuto del dott. Enzo Cainero Commissario Straordinario dell'Azienda Speciale Villa Manin, il sostegno dei Fogolârs Furlan di Zurigo e Lione, di enti, sponsor e associazioni regionali e dei paesi ospitanti, per dar luce al Friuli e all'Italia e perché le 'frecce', come vengono comunemente chiamate dai tantissimi appassionati, sono un emblema non solo della nostra Regione, dei suoi valori e tradizioni, ma anche della Nazione intera. di GIOVANNI MORET, Presidente del Fogolâr Furlan Udinese Club di Zurigo Un mese di giugno memorabile per la comunità italofona di Zurigo! Nell'ambito delle varie manifestazioni realizzate per il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia ed il 65° compleanno della Repubblica Italiana, il Fogolâr Furlan Udinese Club Zurigo con il contributo dell' Ente Friuli nel Mondo, dell'Assessorato del Friuli-Venezia Giulia alla cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie, servizio corregionali all'estero e lingue minoritarie, del commissario straordinario per Villa Manin, dottor Cainero Enzo e con il patrocinio del Consolato Generale d'Italia di Zurigo, ha organizzato diverse serate presso la Casa d'Italia di Zurigo, in occasione dell'esposizione della mostra fotografica “Un tricolore lungo 50 anni” realizzata dall'azienda Graphic-Studio, su incarico dell' Azienda Speciale Villa Manin, per onorare il 50° di fondazione della PAN – Pattuglia Acrobatica Nazionale. 50 anni di storia, emozioni, trionfi che fanno della PAN una realtà unica e irripetibile. La mostra è stata esposta a Zurigo dall'1 al 13 giugno, presso la Casa d'Italia, collocazione particolarmente azzeccata, essendo stata lo storico punto d'incontro degli emigranti italiani dal 1950 fino ad alcuni anni orsono, quando il flusso si è arrestato, e destinata oggi a diventare il Treffpunkt (punto d'incontro) dei residenti di origine italiana oltre ad essere anche la sede del polo scolastico bilingue e fra poco, come ha annunciato il nostro Console, Ministro Fridegotto, anche sede del liceo tecnico e linguistico. Dunque la sede ideale per una mostra così significativa che può dare uno spunto di riflessione ad alunni e professori sui valori che questi uomini rappresentano, perché per diventare piloti della PAN ci vogliono sforzi notevoli e solamente i migliori SEGUE A PAGINA 20 Il presidente del Fogolâr di Zurigo Giovanni Moret e, a destra, alcuni componenti del direttivo: Alan Vidal, Gianni Pupolin, Sandro Chiandussi e Hermes Vidal LUGLIO / AGOSTO 19
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