L'uovo di Colombo - Tullio e Vladimir Clementi
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loro cultura e le loro tra<strong>di</strong>zioni attraverso mille persecuzioni, mille espe<strong>di</strong>enti e mille mestieri, ben<br />
pochi dei quali sarebbero stati possibili senza una buona riserva economica.<br />
Ma l'esibizione più inquietante dell'avarizia viene offerta da non pochi esemplari della sinistra laica,<br />
proprio perché il suo esercizio più rozzo convive con l'esorcismo verbale del denaro come<br />
strumento <strong>di</strong> oppressione dell'uomo sull'uomo...<br />
Ergo: se proprio non puoi evitare <strong>di</strong> avere un amico spilorcio fai in modo che sia un cattolico (ogni<br />
tanto gli vengono almeno delle crisi <strong>di</strong>... coscienza) o un ebreo (la sua <strong>di</strong>aspora millenaria merita<br />
tutta la tua comprensione) o, magari, un genovese (anche perché la sua fama appartiene molto più al<br />
mondo della fantasia popolare che non a quello della realtà), ma evita assolutamente che sia un<br />
cosiddetto militante <strong>di</strong> sinistra: il suo morboso attaccamento al vil denaro (la definizione,<br />
naturalmente, è sua) <strong>di</strong>mostra che egli non crede affatto al riscatto sociale degli uomini.<br />
mosche cocchiere<br />
aprile 1996<br />
"O<strong>di</strong>o l'apparenza che non è realtà.<br />
O<strong>di</strong>o il loglio per timore che si confonda con il grano;<br />
o<strong>di</strong>o la scioltezza <strong>di</strong> lingua per timore che si confonda con la rettitu<strong>di</strong>ne; o<strong>di</strong>o l'acre<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> lingua<br />
per timore che si confonda con la schiettezza; o<strong>di</strong>o le vostre brave persone prudenti<br />
per timore che le si possa confondere con i veri virtuosi..."<br />
Confucio<br />
Scrivo queste note prima della scadenza elettorale per non essere troppo influenzato dall'esito,<br />
anche se, al punto in cui siamo, appare comunque abbastanza scontato.<br />
C'è da esserne allibiti! Dopo aver trionfato per anni con la paura <strong>di</strong> vincere ci stiamo avviando<br />
ormai alla fase suprema: la teorizzazione del rifiuto delle responsabilità come valore.<br />
Le pagine del Manifesto, nonostante l'appello <strong>di</strong> Valentino Parlato e Rossana Rossanda, sono zeppe<br />
<strong>di</strong> eroici lamenti del tipo: “non voglio ingoiare il rospo”, ecc., e altrettanto vale per le conversazioni<br />
intime, dove il nuovo pensiero... militante gira intorno alla massima “non voglio assumermi questa<br />
responsabilità”.<br />
Ed è una ben magra consolazione il leggere (Corriere della sera) che perfino Fausto Bertinotti,<br />
aprendo finalmente una breccia nelle granitiche certezze <strong>di</strong> Rifondazione quale estremo baluardo<br />
degli oppressi, considera questa roba dell'astensione come “un fenomeno <strong>di</strong> élite”.<br />
Sono d'accordo, si tratta <strong>di</strong> mosche cocchiere che non trovano più u<strong>di</strong>enza nemmeno fra la<br />
combriccola degli intimi, ma intanto questa élite (il cui senso <strong>di</strong> irresponsabilità non è certamente<br />
nato oggi) ha avuto modo <strong>di</strong> produrre - per decenni - tutto ciò che <strong>di</strong> più devastante poteva essere<br />
introdotto nel corpo sociale <strong>di</strong> un Stato.<br />
O non è forse per la storica irresponsabilità <strong>di</strong> questa élite (generalmente annidata nella pubblica<br />
amministrazione o nelle accoglienti nicchie del parastato) che la destra ha potuto raccogliere ampi<br />
consensi fra gli strati più poveri e <strong>di</strong>sgraziati del Paese attorno al proposito <strong>di</strong> smontare lo Stato<br />
sociale?<br />
E come avrebbero potuto i poveri e gli emarginati applau<strong>di</strong>re ad un progetto tanto avverso ai loro<br />
bisogni <strong>di</strong> protezione sociale se non provocati dall'irresponsabile menefreghismo <strong>di</strong> questa élite?<br />
E così, ora i poveri avranno un'altra occasione, ancora, per pagare la loro immensa ingenuità,<br />
mentre voi, maledette mosche cocchiere, piccola borghesia dal culo <strong>di</strong> piombo e dalla puzzetta sotto<br />
il naso, continuerete a godervi impunemente il privilegio e la ren<strong>di</strong>ta del vostro miserabile<br />
opportunismo. O c'è forse qualche paese al mondo in cui il regime (che sia andreottiano,<br />
brezneviano o berlusconiano, cambia ben poco) abbia manifestato una qualche forma <strong>di</strong><br />
ingratitu<strong>di</strong>ne verso la propria servitù?