L'uovo di Colombo - Tullio e Vladimir Clementi

Da una parte qualcosa che ti aiuta a stare più comodo dentro la condizione sociale data, dall’altra il
desiderio di saltare il fosso per uscirne.
E' perfettamente pleonastico, a questo punto, aggiungere commenti su quale sarà la forma di lotteria
nazionale più diffusa nei due paesi citati come esempio. Meno inutile, invece, può essere la
constatazione che in Italia il monte premi del Totocalcio è almeno dieci volte tanto quello del Totip.
il vuoto, l’immagine e la... spazzatura
dicembre 1993
Il vuoto in natura non esiste, assolutamente, così come non esiste in politica, nell’informazione e nel
pensiero.
Esistono, invece, i buchi, ma sono tutt’altra cosa. Ogniqualvolta nella politica o nell’informazione
(ma anche nello stesso pensiero) si formano dei buchi, infatti, vuol semplicemente dire che si sono
determinate due circostanze (in un rapporto di perfetta simbiosi fra causa ed effetto): il venir meno
di qualcuno (o qualcosa) e l’immediato insediamento di qualcos’altro.
L’esempio più eclatante, per stare nell’ambito della cosiddetta informazione, lo possiamo cogliere
proprio da un caso aperto nelle pagine di questo stesso periodico: il giorno in cui esplose la vicenda
Irpinia del nord la Redazione di Graffiti venne tempestata di telefonate da parte di varie altre
Redazioni giornalistiche e televisive che, il giorno dopo, avrebbero dato ampia risonanza allo
Scoop.
Poi, nei giorni successivi, non s’è più vista una sola iniziativa che tentasse di approfondire la
conoscenza della questione (che, in sostanza, sarebbe stato il compito principale di un buon
giornalismo).
In compenso, però, le pagine dei quotidiani sono sempre più inqinate da scorie, consigli dalla regia
e spazzature varie, clonate e riciclate per diversi giorni con il concorso di firme (o pseudonimi) di
stampo mercenario; così come gli audiovisivi, quando non diffondono cialtroneria e analfabetismo
culturale, diventano sempre più strumento per una sorta di moderno culto della... vanità.
Ecco, ciò che si intendeva dimostrare era appunto questo: ogni qualvolta la nostra esistenza viene
disturbata da qualcosa di sgradevole è semplicemente perché la stessa circostanza sgradevole si è
insinuata per riempire un vuoto.
Saxa Rubra
dicembre 1993
Quasi due millenni di parlata romanesca non ne hanno rimosso l’origine latina: Saxa Rubra, ovvero,
i Sassi Rossi.
Remota località alla periferia di Roma, sarebbe rimasta tale per altri due millenni se non fosse stato
per quel recente tentativo di golpe alla sede centrale della Rai che, ancorché esaltare fuor di misura
l’intraprendenza da... operetta dei Servizi Segreti, ci suggerisce pure una simpatica e bizzarra
escursione storico-geologica.
Saxa Rubra: la nostra Corna Rossa, insomma.
E come la Corna Rossa che - oltre all’aver dato il nome ad una delle più antiche frazioni del
capoluogo camuno, dove si stanno affilando le armi per la prossima competizione elettorale - ha
fornito pietra da costruzione per tutta la bassa vallata dell’Oglio, così il tufo di Saxa Rubra che,
oltre all’aver fornito materia prima per la costruzione degli antichi borghi romani, rimarrà per
sempre nella storia a testimoniare quella battaglia di Ponte Milvo dove il cosiddetto rinnovatore
Costantino sconfisse il conservatore Massenzio...
La croce cristiana (brillante intuizione strategica dell’ultima ora) di Costantino contro le insegne
pagane di Massenzio, allora, per la pura e semplice conservazione del potere così, allo stesso modo