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L'uovo di Colombo - Tullio e Vladimir Clementi

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precedenti storici (dall’impero romano al Barbarossa, fino alla Repubblica veneta e oltre) <strong>di</strong> servile<br />

sud<strong>di</strong>tanza.<br />

Così che le piazze valligiane si spellano le mani, e i muri fioriscono <strong>di</strong> gioiosa tappezzeria, e i<br />

cosiddetti giornali in<strong>di</strong>pendenti si inchinano fino a terra (anzi, fino all’asfalto) al grido trionfante e<br />

unitario delle variopinte falangi dorotee: «grazie Gianni».<br />

E intanto il trenino della Valcamonica, cimelio romantico e scalcagnato <strong>di</strong> quella che fu la grande<br />

ambizione per un trasporto pubblico e collettivo, sopravvive a se stesso (in barba agli... Agnelli)<br />

arrancando come un secolo fa per la gioia <strong>di</strong> quattro irriducibili che non si vogliono piegare alle<br />

ragioni del... progresso.<br />

la protezione viene dal... cielo<br />

16 novembre 1991<br />

Il nostro arrivo nella periferia della cittadella termal-industriale fu piuttosto movimentato. Primo,<br />

perché uno spudorato cavaliere della tangente tentò <strong>di</strong> metterci sotto la sua... protezione («... se non<br />

c’ero io», usava vantare) e poi, per altro verso, perché la prima volta che ci venne da <strong>di</strong>re «alle case<br />

popolari» sollevammo uno spocchioso polverone dentro l’intero complesso.<br />

Ragion per cui, mancando al giovane quartiere un altro riferimento efficace, da allora in poi<br />

abitiamo semplicemente alle Case.<br />

Alle Case, dunque, ogni tre o quattro anni arriva pure un qualche <strong>di</strong>stinto signorotto, accompagnato<br />

da compiacenti battistrada in<strong>di</strong>geni, per convincerci che, essendo tutti sulla stessa barca (fin’ora non<br />

s’era mai parlato <strong>di</strong> aerei), lui sarebbe ben intenzionato a rappresentarci per il meglio: romantico<br />

para<strong>di</strong>gma <strong>di</strong> altruismo interclassista... E ogni tre o quattro anni miete consensi e applausi per una<br />

causa che è tutta sua.<br />

Infine, quando ormai ci si stava rassegnando a sopravvivere <strong>di</strong>menticati e annoiati in uno sperduto<br />

quartiere senza nome e senza storia, interviene il colpo gobbo... della provvidenza: un aeroporto<br />

proprio qui sotto casa.<br />

E così, adesso, ogni mattina ci si alza <strong>di</strong> buon ora per accompagnare i nipotini sul balcone a salutare<br />

il nuovo giorno che nasce: e lassù, in alto, proprio sopra <strong>di</strong> noi (in tutti i sensi, temiamo) dai<br />

finestrini <strong>di</strong> un aereo su cui fa bella mostra la sigla Protezione civile, il cavaliere, il signorotto e<br />

tanti altri meravigliosi Vip (e un corvo analfabeta e ruffiano che gracchia ogni giorno dal trespolo<br />

per conto <strong>di</strong> lor signori) ci guardano e... ci proteggono.<br />

Riconoscenti e commossi, alziamo le manine in segno <strong>di</strong> saluto (e <strong>di</strong> sottomissione) e quin<strong>di</strong><br />

rientriamo felici. Giusto il tempo per una frugale colazione, prima del prossimo decollo.<br />

la volpe d’Italia<br />

21 novembre 1991<br />

«Il sequestro <strong>di</strong> Roberta Ghi<strong>di</strong>ni non è che l’ultimo episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> una catena orribile (...) Tutto fa<br />

pensare a una coincidenza calcolata, a una violenta operazione <strong>di</strong> destabilizzazione nella lotta che<br />

la criminalità organizzata conduce contro lo Stato...».<br />

Parole <strong>di</strong> fuoco! Anzi, parole <strong>di</strong> Bettino Craxi (quello dell’... acido bossico). Ora, pur senza dare più<br />

cre<strong>di</strong>to del dovuto ad una ipotesi già ampiamente sperimentata nell’oscuro passato della<br />

Repubblica, pare a noi che la coincidenza sarebbe ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong>abolica se ci fosse dato <strong>di</strong> ritrovarci<br />

tutti insieme nelle piazze, a gioire con la famiglia <strong>di</strong> Roberta, proprio il giorno in cui aprono i seggi<br />

elettorali. Ipotesi <strong>di</strong>abolica, appunto.<br />

E noi preferiamo pensare, invece, ad una prossima occasione <strong>di</strong> gioia non inquinata da un dubbio<br />

tanto atroce (anche perché Brescia ama più gli affari che le trame. O no?).

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