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L'uovo di Colombo - Tullio e Vladimir Clementi

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Lattanzio. Segue un fragoroso silenzio, e mentre il ministro volta la schiena all’impertinente<br />

giovincella (e al porto <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si) la risposta la troviamo da soli: con la faccia <strong>di</strong> ...Crème caramel,<br />

naturalmente.<br />

la cruna dell’ago<br />

15 aprile 1991<br />

Di Andreotti e <strong>di</strong> quel che ha fatto con gli albanesi per forzare la leggenda del cammello (quello con<br />

due gobbe, da non confondere con il dromedario) nella cruna dell’ago, già si è detto (forse con<br />

qualche inesattezza, ché l’albergo presso il quale ha piazzato a sue spese i tre orfanelli non è a<br />

Fiuggi ma a Maddaloni)...<br />

Ora ci si mette pure il futuro sindaco <strong>di</strong> Milano (ma il conte zio, Paolo, è ancora tanto giovane e<br />

prestante), Bobo Craxi, avvertendo che, benché «le povertà siano tutte uguali», con gli albanesi<br />

«non possiamo fare brutta figura». Anche perché, interviene l’assessore al demanio Zorzoli, mentre<br />

«altre comunità non avevano il battesimo del nostro governo (...) gli albanesi arrivano con tutti gli<br />

onori e per loro bisogna pre<strong>di</strong>sporre un’imme<strong>di</strong>ata accoglienza».<br />

E così, il nostro secondo pensiero (il primo, naturalmente, è andato a quei ragazzi che dal ponte <strong>di</strong><br />

un rottame galleggiante ci gridavano «bugiar<strong>di</strong>», dopo aver amaramente constatato che non sempre<br />

dove c’è Barilla c’è casa) è stato per i cur<strong>di</strong>, i quali, invece che dalla cruna dell’ago vengono passati<br />

per le armi...<br />

Dalla cruna dell’ago, tanto per non uscire dal tema, la leggenda vorrebbe che non passassero più<br />

nemmeno i “sette uomini d’oro” <strong>di</strong> via Montenapoleone, accomunati ormai, come per una beffa del<br />

destino, alla loro illustre vittima Cartier.<br />

C’è qualche speranza in più, forse, per quella copia <strong>di</strong> calabresi che ha venduto sei figli in pochi<br />

anni (anche perché, per arricchire con trecentomila lire a figlio dovresti venderne almeno qualche<br />

migliaio), mentre è quasi certo che i figli venduti, invece, non sono affatto sulla buona strada...<br />

Bene, in tutto questo casino <strong>di</strong> povertà nazionali e internazionali c’è almeno una speranza: un<br />

ministero tutto per loro. Con un nuovo ministro, Margherita Boniver, che, sia detto senza malizia<br />

alcuna, pur non facendo la stilista e benché non abbia mai scritto le memorie dei suoi primi<br />

quarant’anni, ci si presenta come una simpaticissima ragazza. Uno dei pochi tocchi <strong>di</strong> eleganza in<br />

un altro governo (abbiamo perso la conta) opaco come la nebbia.<br />

boy scout<br />

25aprile 1991<br />

Una volta scrivemmo del dottor Cemmi, come <strong>di</strong> un coraggioso boy scout imbarcato nella parte <strong>di</strong><br />

skipper su <strong>di</strong> un vascello pirata.<br />

Poi, durante il corso della navigazione nell’arcipelago dei sette mari (lungo la sofferta rotta <strong>di</strong> un<br />

Piano che avrebbe dovuto regolare equamente la spartizione del bottino), ci sembrò che il giovane e<br />

volenteroso boy-scout si fosse piegato come un fuscello ai venti e alle voglie capricciose <strong>di</strong> una<br />

ciurma ingorda, e lo <strong>di</strong>cemmo senza veli e senza fronzoli.<br />

Ora appren<strong>di</strong>amo (con quale gioia lo si lascia immaginare ai lettori) che il sindaco <strong>di</strong> Darfo Boario<br />

Terme, come già il suo illustre ex collega <strong>di</strong> Palermo, Leoluca Orlando (verso il quale siamo lieti <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>videre con il Cemmi la stima e la simpatia), sta mettendo in subbuglio l’intera cittadella<br />

perché, in barba a tutti i cavalieri (e gli asini) <strong>di</strong> questo mondo, pare non abbia alcuna intenzione <strong>di</strong><br />

restarsene chiuso come ostaggio nelle stive del vascello.<br />

Od<strong>di</strong>o, non è che ci si possano fare gran<strong>di</strong> illusioni. Sappiamo fin troppo bene come, al primo<br />

apparir <strong>di</strong> ombre minacciose che si addenseranno sulla mappa del tesoro, la ciurma turbolenta non<br />

esiterà nemmeno un istante a scaraventare in mare l’intrepido skipper (Palermo insegna) ma,

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