"Il mondo dei giocolieri a 360°" in formato .pdf (Acrobat Reader)

azteca e diffusi fra diverse popolazioni di indiani d’America. Sembra che alcune di queste vi
facessero ricorso in occasione di riti e cerimonie religiose, durante le quali gli esercizi potevano
essere esercitati unicamente dallo shamano.
Di pari passo con l’acquisizione di importanza il fenomeno della giocoleria europea iniziò a subire
anche le prime persecuzioni, di cui erano oggetto principalmente le persone che la praticavano pur
non essendo menestrelli di professione. Sebbene non di rado costituissero soggetto dell’arte
cristiana, i giocolieri furono particolarmente disapprovati dalla Chiesa che li accusava di bassa
morale, mal costume e addirittura stregoneria, contribuendo ad abbassare la loro posizione sociale
al grado di mendicanti. Con la fine del Medioevo si osservò il declino del personaggio del giullare e
insieme ad esso della giocoleria. Cessarono di essere riconosciuti come artisti coloro che ancora vi
si dedicavano, i quali vennero affiancati a saltimbanchi, vagabondi e barboni.
Il periodo buio della giocoleria pare sia terminato nel 1680, quando il consiglio comunale di
Norimberga assunse un tale “Maestro delle Palle”, il quale oltre a dare dimostrazione delle proprie
capacità insegnò a molti giovani della città a giocolare e a camminare in equilibrio sulla corda.
Inoltre fu anche visto praticare le due abilità contemporaneamente, come spesso accade nei circhi
moderni. A metà del 1700 un certo Dupuis giocò con delle mele camminando sulla fune e terminò
l’esercizio infilzandole in tre piccole forche, tenendone una in ciascuna mano e l’ultima in bocca.
Finalmente nel 1768, grazie all’inglese Philip Astley, venne inaugurato il primo circo moderno in
cui furono introdotti spettacoli di giocoleria. Ma solo nella metà del 1800 acquisì una dignità
propria, divenendo attività esclusiva di esperti che si esibivano durante gli intermezzi di spettacoli
teatrali e musicali o in ristoranti, saloni e club privati con mazzi di fiori, vasi, cappelli e bastoni da
passeggio.
Il consistente sviluppo di tale pratica durante questo periodo è principalmente frutto della scoperta
di nuovi materiali, in primo luogo la gomma, che permise la realizzazione e il perfezionamento di
numerosi attrezzi. Nella prima metà del ventesimo secolo, lo sviluppo del cinema rese sempre meno
popolare il teatro e il circo e quindi la pratica della giocoleria, che da allora è comunemente
associata ai grandi maestri che hanno trasformato questa disciplina e solo attraverso i cui nomi è
possibile descriverne la storia moderna. Dagli anni ’50 si è osservato un notevole incremento dei
praticanti amatoriali, che hanno contribuito alla nascita di una vera e propria cultura della
giocoleria. Nel 1947 nacque in America l’associazione mondiale dei giocolieri, l’IJA (International
Juggling Association) per promuovere la diffusione di quest’attività attraverso festival e convention
in tutte le nazioni. Recentemente è stata anche istituita una giornata mondiale della giocoleria.
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