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"Il mondo dei giocolieri a 360°" in formato .pdf (Acrobat Reader)

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E’ ormai tempo di restituire alla s<strong>in</strong>istra la sua dignità.<br />

Studi recenti hanno suggerito che l’uomo sia <strong>in</strong> grado di utilizzare solo meno dell’uno per cento del<br />

potenziale del cervello. Scientificamente dimostrato è che la parte frontale sia divisa <strong>in</strong> due<br />

emisferi, s<strong>in</strong>istro e destro, e che quello s<strong>in</strong>istro sia quasi completamente verbale: lì risiedono il 95%<br />

<strong>dei</strong> centri del l<strong>in</strong>guaggio. Non sono <strong>in</strong>vece ancora del tutto chiare le funzioni del lato destro, quello<br />

non verbale.<br />

E’ <strong>in</strong>vece noto che l’emisfero s<strong>in</strong>istro controlli le facoltà di ragionamento e di analisi e le funzioni<br />

motorie del lato destro del corpo. Viceversa l’emisfero destro è più <strong>in</strong>tuitivo e creativo e controlla le<br />

funzioni motorie del lato s<strong>in</strong>istro del corpo, compresa la mano <strong>in</strong> questione. Si ritiene che la parte di<br />

cervello attivata per prima ogni qualvolta si impari un nuovo esercizio sia la s<strong>in</strong>istra. Robert Harsèe<br />

dichiara: “I pr<strong>in</strong>cipianti tendono ad attivare di più la parte analitica, vedendo l’attività come un<br />

procedimento logico, come la maggior parte <strong>dei</strong> tipi di apprendimento”. Dave F<strong>in</strong>nigan afferma:<br />

“L’avvic<strong>in</strong>amento alla giocoleria può <strong>in</strong>izialmente risultare stressante, poiché implica attività<br />

pert<strong>in</strong>enti all’emisfero s<strong>in</strong>istro, legate alla verbalizzazione e al conteggio”. <strong>Il</strong> professor E. J. Kiphard<br />

sostiene che i pr<strong>in</strong>cipianti utilizz<strong>in</strong>o la parte s<strong>in</strong>istra del cervello perché hanno bisogno di<br />

concentrarsi nel seguire con gli occhi i movimenti degli oggetti <strong>in</strong> aria. Julian Mount dichiara che<br />

nelle prime fasi di apprendimento della giocoleria sia il lato s<strong>in</strong>istro a compiere il lavoro, essendo i<br />

primi passi una questione di logica e numeri. Tutti e quattro concordano anche nell’affermare che<br />

l’approccio ad un nuovo esercizio di un giocoliere esperto è differente, subord<strong>in</strong>ato f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio<br />

all’emisfero destro. Queste teorie sono avvalorate da una ricerca svolta dall’università Mc Gillis nel<br />

1983, ma contrastano con l’attuale comprensione del funzionamento del cervello: il Dottor Ben Van<br />

Cranenburgh afferma, <strong>in</strong>fatti, che l’acquisizione di una capacità, come anche la giocoleria, sia una<br />

funzione dell’emisfero destro del cervello e anzi un approccio eccessivamente analitico possa<br />

rallentare o <strong>in</strong>terrompere il processo.<br />

Se ne sono accorti anche i fisioterapisti che trattano casi di dislessia <strong>in</strong>fantile. A volte <strong>in</strong>segnano al<br />

bamb<strong>in</strong>o a scrivere con la mano s<strong>in</strong>istra per attivare l’emisfero destro del cervello, il quale è<br />

appunto responsabile dell’apprendimento del l<strong>in</strong>guaggio e della verbalizzazione.<br />

Naturalmente ogni bravo giocoliere sa che prima di apprendere un esercizio è necessario analizzarlo<br />

e destrutturarlo <strong>in</strong> ogni m<strong>in</strong>ima componente. Poi, una volta averlo visualizzato <strong>in</strong> mente,<br />

semplicemente eseguirlo. Alcuni maestri consigliano addirittura di imparare a eseguire i gesti prima<br />

con la mano s<strong>in</strong>istra: il processo cognitivo potrebbe risultarne accelerato.<br />

Sembra quasi che la mano s<strong>in</strong>istra sappia <strong>in</strong>tuitivamente cosa fare. <strong>Il</strong> primo passo per<br />

l’apprendimento della giocoleria consiste nel tenere una pall<strong>in</strong>a <strong>in</strong> ogni mano e lanciarle<br />

successivamente <strong>in</strong> aria, ciascuna verso la mano opposta <strong>in</strong> modo che si <strong>in</strong>croc<strong>in</strong>o <strong>in</strong> volo.<br />

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