"Il mondo dei giocolieri a 360°" in formato .pdf (Acrobat Reader)
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Ancora più rappresentativa è l’opera del periodo rosa “I saltimbanchi”, nella quale, di nuovo <strong>in</strong> uno<br />
scenario desertico, è raffigurato un gruppo di sei saltimbanchi. Picasso stavolta vi affianca alcuni<br />
oggetti: il cest<strong>in</strong>o della bamb<strong>in</strong>a, il sacco dietro la schiena del buffone, il tamburo che l’adolescente<br />
porta sulle spalle e il vaso accanto alla donna <strong>in</strong> primo piano. Accessori di scena con i quali<br />
caratterizza più ampiamente i personaggi. I rapporti tra le figure sembrano più liberi, come ci fa<br />
<strong>in</strong>tuire la naturalezza con cui l’arlecch<strong>in</strong>o tiene la bamb<strong>in</strong>a per mano. Eppure sia le figure, sia gli<br />
oggetti non celano significati oscuri, non hanno una storia dietro; Picasso non desidera raccontarci<br />
nulla ma semplicemente presentare una condizione. Questa freddezza traspare anche dal contrasto<br />
che <strong>in</strong>tercorre tra l’abbigliamento delle figure e l’ambiente circostante: tutti portano il proprio<br />
costume, ma nessuno è <strong>in</strong> proc<strong>in</strong>to di entrare <strong>in</strong> scena. Viceversa, i saltimbanchi sono smarriti e<br />
straniati <strong>in</strong> un paesaggio di dune che si perde nel vuoto dello sfondo, luogo di solitud<strong>in</strong>e privo di<br />
spettatori e dell’atmosfera circense.<br />
Pablo Picasso, I saltimbanchi,<br />
1905, olio su tela, Wash<strong>in</strong>gton,<br />
National Gallery of Art.<br />
Dopo aver osservato la tela a Monaco di Baviera, esposta nella casa di Herta von Koenig di cui era<br />
ospite, il poeta e scrittore austriaco Ra<strong>in</strong>er Maria Rilke (1875 - 1926) vi farà riferimento nell’<strong>in</strong>cipit<br />
della qu<strong>in</strong>ta “Elegia du<strong>in</strong>ese” (1923):<br />
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