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Probably the character of the clown has been taken by Beckett exactly from the circus and then codified through the directions of Italian “Commedia dell’Arte”. They speak in the simplest language possible, that Beckett obtained writing the play in French first. In this way he was forced to think simply; using a foreign language he needed to be essential and this is the greater feature of the language. 14
Dall’arte della giocoleria alla giocoleria nell’arte Ovviamente il fenomeno della giocoleria, connesso all’ambiente circense dove militano acrobati, clown e funamboli, non poteva rimanere ignoto all’arte pittorica. E infatti numerosi artisti hanno trasposto su tela immagini legate alle figure classiche del circo: il più famoso fu certamente Pablo Picasso (1881-1973), il quale più volte alla settimana si recava a far loro visita presso il circo Médrano, ai piedi di Montmartre. Fu così che entrò in contatto con un ambiente per certi versi non dissimile dal suo. Insieme a lui dunque un intero gruppo di girovaghi, oltre che di intellettuali, viveva l’esclusione e l’emarginazione tipiche di quella società borghese. Ancora una volta il saltimbanco, creazione e al contempo vittima della città moderna, diviene incarnazione e doppio dell’artista, nonché modo insolito di riproporre il problema dell’arte. Dietro ai volti tristi e malinconici di questi personaggi si nasconde l’alter ego del pittore, anch’egli privo di una meta in un mondo che non gli si addice e al quale preferisce la magia del circo, dove vivere per una volta senza le regole morali e civili del cittadino; dove sopportare la solitudine e la tristezza per sentirsi finalmente libero. E’ quanto si evince dall’analisi del dipinto “Due acrobati con cane” del 1905: i personaggi non sono ritratti sulla pista circolare che gli è più consona, bensì su una strada polverosa. L’esuberanza dell’esibizione lascia spazio a una profonda malinconia: lo sguardo dei due è perso nel vuoto e paiono avvolti da un’atmosfera di incertezza e precarietà, sottolineata dal contrasto che si crea fra la nitidezza dei colori e dei contorni delle figure e l’indefinitezza dello spazio circostante, scuro e sfumato. Pablo Picasso, Due acrobati con cane, 1905, gouache su cartone, 105,5 x 75 cm, New York, Museum of Modern Art. 15
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