Sacrifici ok, con vera spending review - Unione Commercianti di ...

ALFREDO PARIETTI
Presidente dell’Unione
Commercianti di Piacenza
SOTTO RUBRICA LA... LENTE
Liquidiamo i politici
e non le imprese
Lunedì 28 Gennaio u.s. l’Unione Commercianti ha organizzato una manifestazione per evidenziare
al mondo politico, alle Istituzioni locali e regionali ed alle Autorità civili ed economiche
lo stato di disagio in cui versano le imprese del Terziario.
La manifestazione era in piena e totale sintonia con quanto organizzato a livello centrale
dal nostro Presidente Carlo Sangalli, nella sua veste di Presidente di turno di Rete Imprese
Italia.
Nell’occasione, in mattinata, ospiti del Presidente della locale Camera di Commercio, abbiamo
tenuto una conferenza stampa ove sono stati presentati i dati che riguardavano le
aperture e le cessazioni delle imprese nel settore del commercio, del turismo e dei servizi.
Abbiamo sottolineato alla stampa intervenuta che sul nostro territorio nel periodo gennaio –
settembre 2012 si sono registrate – 247 aziende nel comparto del commercio, - 48 aziende
nei servizi di alloggio e ristorazione e – 108 aziende nei servizi alle imprese, un segnale
preoccupante perché ad esse vanno aggiunte quelle cessate nell’ultimo trimestre 2012.
Questi dati, è stato osservato, sono frutto di una crisi che si è abbattuta soprattutto su quella
parte d’Italia produttiva dell’economia dei servizi di mercato, del Terziario e dell’impresa
diffusa che, vivendo prevalentemente di domanda interna, sta pagando il conto più salato.
Analizzando l’attuale situazione in cui sono costrette ad operare le nostre imprese riteniamo
che la pressione fiscale di oltre il 56% per i contribuenti in regola, la burocrazia che richiede
ad ogni impresa 120 adempimenti fiscali ed amministrativi all’anno ed un sistema creditizio
che nell’ultimo anno ha ridotto di 32 miliardi l’erogazione di finanziamenti alle aziende,
siano queste le motivazioni principali che hanno provocato la chiusura di tante serrande e
centinaia di disoccupati.
Poi nel pomeriggio la delegazione dei rappresentanti di Via e dirigenti dell’Unione si è incontrata
con S.E. Dott. Antonino Puglisi, è stata questa l’occasione per renderlo partecipe
del malessere che il territorio sta vivendo ed è stato fatto consegnandogli una chiave quale
simbolo a ricordo di tante, troppe imprese che hanno cessato la propria attività, impoverendo
la città e la provincia di negozi non solo utili per l’aspetto commerciale ma altresì per il
servizio ed il ruolo sociale di presidio del territorio.
Da sottolineare, infine, come per una volta la base associativa abbia condiviso lo spirito
della manifestazione esprimendo la propria adesione con lo spegnimento delle luci delle
vetrine dieci minuti prima dell’orario di chiusura creando l’effetto desolante in cui si potrebbero
trovare le vie senza le attività commerciali.
febbraio 2013 3