Sacrifici ok, con vera spending review - Unione Commercianti di ...
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Da ultimo si ricorda che, <strong>con</strong> l’art. 52,<br />
comma 2 lett. b), del D.Lgs. n. 274/2000<br />
(Disposizioni sulla competenza penale<br />
del giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> pace) la pena prevista<br />
dall’art. 689 co<strong>di</strong>ce penale è stata mo<strong>di</strong>ficata,<br />
pertanto, non è più previsto l’arresto<br />
Attende la pubblicazione in Gazzetta<br />
Ufficiale il provve<strong>di</strong>mento in esame,<br />
che è stato approvato dalla Commissione<br />
Industria della Camera dei Deputati<br />
dopo aver ottenuto la sede legislativa,<br />
quin<strong>di</strong> senza essere esaminato dall’Aula<br />
della Camera. Il provve<strong>di</strong>mento, composto<br />
<strong>di</strong> soli cinque articoli, viene a sostituirsi<br />
alla legge 16 <strong>di</strong>cembre 1966, n. 1112 che ha<br />
regolamentato la materia sino ad oggi, integrandola<br />
<strong>con</strong> mo<strong>di</strong>fiche e <strong>di</strong>sponendone<br />
<strong>con</strong>seguentemente l’abrogazione espressa.<br />
Si richiamano in breve i passaggi principali<br />
delle nuove <strong>di</strong>sposizioni.<br />
DEFINIZIONE MERCEOLOGICA<br />
DI PELLE, CUOIO, PELLICCE<br />
Rispetto a quanto previsto dalla legge<br />
1112/96 vengono ampliati e meglio definite<br />
le caratteristiche dei prodotti in<strong>di</strong>viduati<br />
<strong>con</strong> i termini “pelle”, “ cuoio” e “pelliccia”,<br />
inclusi i prodotti fabbricati dalle spoglie e<br />
ricoperti dì strati <strong>di</strong> altro materiale, purchè<br />
questi siano <strong>di</strong> spessore uguale o non inferiore<br />
a 0,15 millimetri. Le caratteristiche<br />
devono essere possedute anche nel caso in<br />
cui i termini “cuoio” o “pelle” siano tradotti<br />
in una lingua <strong>di</strong>versa dall’italiano. La riserva<br />
legale <strong>di</strong> utilizzo dei termini viene estesa ai<br />
casi in cui i termini vengano utilizzati come<br />
aggettivi, sostantivi o inseriti come prefissi<br />
16 febbraio 2013<br />
LE NOSTRE CATEGORIE<br />
per l’esercente in caso <strong>di</strong> violazione del<br />
<strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> alcolici ai<br />
minori <strong>di</strong> 16 anni, ma verrà applicata la<br />
pena pecuniaria della specie corrispondente<br />
da 516,46 a 2.582,28 euro o la pena<br />
della permanenza domiciliare da quin<strong>di</strong>-<br />
o suffissi in altre parole. Per quanto riguarda,<br />
invece, i prodotti rigenerati da fibre <strong>di</strong><br />
cuoio e da spoglie <strong>con</strong> processi meccanici<br />
o chimici è <strong>di</strong>sposto il <strong>di</strong>vieto dì utilizzo<br />
dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e si<br />
attende l’emanazione del decreto del Ministero<br />
dello sviluppo e<strong>con</strong>omico (entro 90<br />
giorni dall’entrata in vigore della legge) per<br />
la definizione delle specifiche tecniche relativamente<br />
a tali prodotti.<br />
OBBLIGHI PER LE IMPRESE PRODUTTRICI<br />
I prodotti ottenuti dalle spoglie <strong>di</strong> animali,<br />
sono soggetti alle <strong>di</strong>sposizioni vigenti in materia<br />
dì tutela della salute dei <strong>con</strong>sumatori,<br />
dei <strong>di</strong>ritti dei lavoratori e dell’ambiente. Agli<br />
obblighi normativi provvedono le imprese<br />
specializzate nella lavorazione dei prodotti<br />
se<strong>con</strong>do modelli <strong>di</strong> organizzazione, <strong>di</strong> gestione<br />
e <strong>di</strong> lavorazione certificati da enti terzi<br />
accre<strong>di</strong>tati , in linea <strong>con</strong> le normative nazionali<br />
ed internazionali, Le associazioni dei<br />
produttori, del <strong>con</strong>sumatori e dei lavoratori<br />
maggiormente rappresentative possono riunirsi<br />
in <strong>con</strong>sorzi che garantiscano l’origine<br />
geografica, la natura e la qualità del prodotti.<br />
DIVIETO DI MESSA IN VENDITA O COMMERCIO<br />
Il <strong>di</strong>vieto sostanzialmente ricalca quanto già<br />
previsto dalla <strong>di</strong>sciplina abrogata , per cui<br />
si <strong>con</strong>ferma il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> messa in ven<strong>di</strong>ta<br />
o in commercio, <strong>con</strong> i termini cuoio, pelle,<br />
ci giorni a quarantacinque giorni ovvero<br />
la pena del lavoro <strong>di</strong> pubblica utilità da<br />
venti giorni a sei mesi, ferma restando la<br />
sospensione dall’esercizio dell’attività in<br />
caso <strong>di</strong> <strong>con</strong>danna, prevista dall’art. 35 del<br />
co<strong>di</strong>ce penale già al primo evento<br />
Nuove <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> utilizzo<br />
dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia”<br />
e <strong>di</strong> quelli da essi derivanti o loro sinonimi<br />
In data 31 <strong>di</strong>cembre 2012, il Ministero<br />
dello Sviluppo E<strong>con</strong>omico ha emanato<br />
una circolare <strong>con</strong> la quale viene precisata<br />
l’esclusione dei locali autorizzati ex articolo<br />
86 del RD 773 del 1931 (T.U.L.P.S.) che ospitano<br />
offerta <strong>di</strong> gioco me<strong>di</strong>ante apparecchi,<br />
dall’applicazione della nuova <strong>di</strong>sciplina in<br />
materia <strong>di</strong> orari degli esercizi commerciali,<br />
<strong>di</strong> cui all’art art 3 comma 1 lettera d-bis del<br />
decreto legge 223/2006 mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo<br />
31c del <strong>di</strong> 201/2011 <strong>con</strong>vertito nella<br />
legge 214 2011. Il MISE, che già aveva sostenuto<br />
questa interpretazione in occasione dei<br />
lavori preparatori del Correttivo alla Direttiva<br />
Servizi (d.lgs 147/2012), richiama la Nota del<br />
14 <strong>di</strong>cembre 2012, <strong>con</strong> la quale il Ministero<br />
dell’Interno, in risposta ad uno specifico<br />
quesito del Mise, ha fornito in<strong>di</strong>cazioni a<br />
proposito dell’applicazione delle norme in<br />
materia <strong>di</strong> liberalizzazione degli orari agli<br />
esercizi, autorizzati ex articolo 86 del RD 773<br />
del 1931 (T.U.L.P.S.). In tale nota il Ministero<br />
pelliccia, <strong>di</strong> prodotti che non siano ottenuti<br />
unicamente da spoglie animali, sottoposte<br />
ai rispettivi trattamenti <strong>con</strong>sentiti e lavorate<br />
appositamente per <strong>con</strong>servarne le specifiche<br />
caratteristiche naturali. Viene aggiunto<br />
che il <strong>di</strong>vieto si applica anche nel caso in cui<br />
termini richiamati siano usati come aggettivi<br />
e sostantivi, inseriti quali prefissi o suffissi<br />
o sotto nomi generici , anche se tradotti in<br />
lingua <strong>di</strong>versa dall’italiano. Viene inoltre<br />
stabilito che per i prodotti ottenuti da lavorazioni<br />
nei Paesi esteri che comunque utilizzano<br />
la <strong>di</strong>citura italiana dei termini “cuoio”,<br />
“pelle” e “pelliccia”, l’etichetta deve <strong>con</strong>tenere<br />
l’in<strong>di</strong>cazione dello Stato <strong>di</strong> provenienza.<br />
VIOLAZIONI E SANZIONI<br />
Sono mo<strong>di</strong>ficate rispetto alla legge 1112/96.<br />
Salvo che il fatto costituisca reato, in caso<br />
<strong>di</strong> violazioni della normativa è prevista una<br />
sanzione amministrativa a partire da 10.000<br />
euro a 50.000 euro (in precedenza non inferiore<br />
a 60.000 e non superiore a 1.500.000<br />
lire) a cui si aggiunge il sequestro amministrativo<br />
della merce per la sua regolarizzazione,<br />
non <strong>con</strong>templato dalla normativa<br />
abrogata. Viene, altresì, prevista a tutela<br />
delle nuove norme la legittimazione ad agire<br />
anche a favore delle associazioni <strong>di</strong> categoria<br />
maggiormente rappresentative a livello<br />
nazionale , in linea <strong>con</strong> le in<strong>di</strong>cazioni della<br />
Confederazione.<br />
Orari degli esercizi autorizzati all’offerta<br />
<strong>di</strong> gioco me<strong>di</strong>ante apparecchi<br />
dell’interno, <strong>con</strong>fermando appieno la tesi del<br />
Mise, specifica che il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre limitazioni<br />
in materia <strong>di</strong> orari e giorni <strong>di</strong> chiusura,<br />
riguarda unicamente gli esercizi operanti<br />
nel settore della <strong>di</strong>stribuzione commerciale<br />
e <strong>di</strong>sciplinati dal d.lgs 114/1998, e non trova<br />
applicazione in caso <strong>di</strong> esercizi autorizzati al<br />
gioco, ex articolo 86, TULPS, anche se al loro<br />
interno vengono esercitate attività <strong>di</strong> somministrazione<br />
<strong>di</strong> alimenti e bevande seppure in<br />
maniera non prevalente.