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Sacrifici ok, con vera spending review - Unione Commercianti di ...

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Abbonamento annuo 5.50 euro - Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale 45% - art. 2, comma 20/b Legge 662/1996<br />

UNIONE COMMERCIANTI PIACENZA<br />

UNIONE COMMERCIANTI PIACENZA<br />

<strong>Sacrifici</strong> <strong>ok</strong>,<br />

<strong>con</strong> <strong>vera</strong> <strong>spen<strong>di</strong>ng</strong> <strong>review</strong><br />

anno LVI - n. 2 - FEBBRAIO 2013


grafiche CESINA (PC) 0523 768301<br />

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SEDE LEGALE E OPERATIVA<br />

29122 Piacenza - Str. Bobbiese n. 8<br />

Tel. 0523 711101 - Fax 0523 711113<br />

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Segretario: Rag. SIMONA CAVALLI<br />

ORARIO AL PubbLIcO<br />

8:30 - 12:30 e 14:30 - 17:30<br />

tutti i giorni feriali esclusi il sabato e il lunedì pomeriggio<br />

PARTICOLARMENTE AGEVOLATI<br />

CONSULTABILI SUL SITO<br />

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ALFREDO PARIETTI<br />

Presidente dell’<strong>Unione</strong><br />

<strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> Piacenza<br />

SOTTO RUBRICA LA... LENTE<br />

Liqui<strong>di</strong>amo i politici<br />

e non le imprese<br />

Lunedì 28 Gennaio u.s. l’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> ha organizzato una manifestazione per evidenziare<br />

al mondo politico, alle Istituzioni locali e regionali ed alle Autorità civili ed e<strong>con</strong>omiche<br />

lo stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio in cui versano le imprese del Terziario.<br />

La manifestazione era in piena e totale sintonia <strong>con</strong> quanto organizzato a livello centrale<br />

dal nostro Presidente Carlo Sangalli, nella sua veste <strong>di</strong> Presidente <strong>di</strong> turno <strong>di</strong> Rete Imprese<br />

Italia.<br />

Nell’occasione, in mattinata, ospiti del Presidente della locale Camera <strong>di</strong> Commercio, abbiamo<br />

tenuto una <strong>con</strong>ferenza stampa ove sono stati presentati i dati che riguardavano le<br />

aperture e le cessazioni delle imprese nel settore del commercio, del turismo e dei servizi.<br />

Abbiamo sottolineato alla stampa intervenuta che sul nostro territorio nel periodo gennaio –<br />

settembre 2012 si sono registrate – 247 aziende nel comparto del commercio, - 48 aziende<br />

nei servizi <strong>di</strong> alloggio e ristorazione e – 108 aziende nei servizi alle imprese, un segnale<br />

preoccupante perché ad esse vanno aggiunte quelle cessate nell’ultimo trimestre 2012.<br />

Questi dati, è stato osservato, sono frutto <strong>di</strong> una crisi che si è abbattuta soprattutto su quella<br />

parte d’Italia produttiva dell’e<strong>con</strong>omia dei servizi <strong>di</strong> mercato, del Terziario e dell’impresa<br />

<strong>di</strong>ffusa che, vivendo prevalentemente <strong>di</strong> domanda interna, sta pagando il <strong>con</strong>to più salato.<br />

Analizzando l’attuale situazione in cui sono costrette ad operare le nostre imprese riteniamo<br />

che la pressione fiscale <strong>di</strong> oltre il 56% per i <strong>con</strong>tribuenti in regola, la burocrazia che richiede<br />

ad ogni impresa 120 adempimenti fiscali ed amministrativi all’anno ed un sistema cre<strong>di</strong>tizio<br />

che nell’ultimo anno ha ridotto <strong>di</strong> 32 miliar<strong>di</strong> l’erogazione <strong>di</strong> finanziamenti alle aziende,<br />

siano queste le motivazioni principali che hanno provocato la chiusura <strong>di</strong> tante serrande e<br />

centinaia <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupati.<br />

Poi nel pomeriggio la delegazione dei rappresentanti <strong>di</strong> Via e <strong>di</strong>rigenti dell’<strong>Unione</strong> si è in<strong>con</strong>trata<br />

<strong>con</strong> S.E. Dott. Antonino Puglisi, è stata questa l’occasione per renderlo partecipe<br />

del malessere che il territorio sta vivendo ed è stato fatto <strong>con</strong>segnandogli una chiave quale<br />

simbolo a ricordo <strong>di</strong> tante, troppe imprese che hanno cessato la propria attività, impoverendo<br />

la città e la provincia <strong>di</strong> negozi non solo utili per l’aspetto commerciale ma altresì per il<br />

servizio ed il ruolo sociale <strong>di</strong> presi<strong>di</strong>o del territorio.<br />

Da sottolineare, infine, come per una volta la base associativa abbia <strong>con</strong><strong>di</strong>viso lo spirito<br />

della manifestazione esprimendo la propria adesione <strong>con</strong> lo spegnimento delle luci delle<br />

vetrine <strong>di</strong>eci minuti prima dell’orario <strong>di</strong> chiusura creando l’effetto desolante in cui si potrebbero<br />

trovare le vie senza le attività commerciali.<br />

febbraio 2013 3


UNIONE COMMERCIANTI PIACENZA<br />

Mensile dell’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong>, del Turismo<br />

e dei Servizi della Provincia <strong>di</strong> Piacenza<br />

EDITORE<br />

<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> Piacenza<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Giovanni Struzzola<br />

COORDINAMENTO EDITORIALE<br />

redazione@unionecommerciantipc.it<br />

HANNO COLLABORATO<br />

Giuseppe Accor<strong>di</strong>no, Alberto Malvicini,<br />

Alessia Pelò, Ernesto Torretta<br />

FOTOGRAFIA<br />

Archivio fotografico <strong>Unione</strong><br />

<strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> Piacenza<br />

PROGETTO GRAFICO<br />

Piermario Remeri<br />

STAMPA<br />

Grafiche Cesina<br />

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ<br />

Grafiche Cesina - Strada Malpaga, 8<br />

29010 Calendasco (PC) - Tel. 0523 768301<br />

Referente: Roberta Ticchi<br />

Tel. 340 8274713 - roberta@grafichecesina.it<br />

La rivista è stata <strong>con</strong>segnata in posta il 14 Febbraio 2013<br />

Numero ROC 126 del 10/09/1957<br />

ASSOCIATI ALL’USPI<br />

<strong>Unione</strong> Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana<br />

www.uspi.it<br />

La rivista è leggibile anche sul sito<br />

www.unionecommerciantipc.it<br />

SOMMARIO<br />

NUMERO 2 FEBBRAIO 2013<br />

3 SOTTO LA... LENTE<br />

Liqui<strong>di</strong>amo i politici e non le imprese<br />

5 L’EDITORIALE DEL DIRETTORE<br />

<strong>Sacrifici</strong> <strong>ok</strong>, <strong>con</strong> <strong>vera</strong> <strong>spen<strong>di</strong>ng</strong> <strong>review</strong><br />

7 L’AVVOCATO RISPONDE<br />

È vessatoria la clausola <strong>con</strong> cui il ven<strong>di</strong>tore si riserva <strong>di</strong> <strong>con</strong>segnare<br />

la merce senza in<strong>di</strong>cazione della data<br />

8 LE SCADENZE DEL MESE<br />

9 CAF IMPRESE UNICOM PIACENZA<br />

- Disponibile il software per il rimborso IRPEF/IRES<br />

collegata all’indeducibilità dell’IRAP dei <strong>di</strong>pendenti<br />

13 LE NOSTRE CATEGORIE<br />

- Notifica degli alloggiati - Disposizioni <strong>con</strong>cernenti<br />

la comunicazione alle autorità <strong>di</strong> pubblica sicurezza<br />

dell’arrivo <strong>di</strong> persone alloggiate in strutture ricettive<br />

- “Progetto <strong>di</strong> legge hobbisti: an<strong>di</strong>amo avanti”<br />

- CONAI: Guida all’adesione e all’applicazione del <strong>con</strong>tributo ambientale<br />

- ISI E IVA: Apparecchi intrattenimento<br />

- D.L. Balduzzi sulla salute - somministrazione e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> alcolici<br />

attraverso <strong>di</strong>stributori automatici, nelle ore notturne e limiti <strong>di</strong> età<br />

- Nuove <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> utilizzo dei termini “cuoio”, “pelle”<br />

e “pelliccia” e <strong>di</strong> quelli da essi derivanti o loro sinonimi<br />

- Orari degli esercizi autorizzati all’offerta <strong>di</strong> gioco me<strong>di</strong>ante apparecchi<br />

18 TUTTO ASSOCIATI<br />

- GALLERIA SANTA MARIA ospita la Mostra: “Paesaggi d’Autore”<br />

- Ecco le prime scadenze del 2013<br />

- Sal<strong>di</strong> invernali 2013<br />

20 ENASCO<br />

21 AZIENDA DEL MESE<br />

- Un dono per ogni occasione, per farti ricordare ...<br />

- SANITEC. Soluzioni professionali per l’Igiene<br />

22 ISCOM E.R.<br />

Uffici e stabilimento: CALENDASCO (PC)<br />

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Roberta Ticchi<br />

Tel. 340/8274713<br />

roberta@grafichecesina.it<br />

snc


GIOVANNI STRUZZOLA<br />

Direttore<br />

<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> Piacenza<br />

EDITORIALE<br />

RUBRICA<br />

<strong>Sacrifici</strong> <strong>ok</strong>,<br />

<strong>con</strong> <strong>vera</strong> <strong>spen<strong>di</strong>ng</strong><br />

<strong>review</strong><br />

La manifestazione del 28 Gennaio u.s è stato un momento importante ed una prova della<br />

coesione che le imprese del Terziario hanno voluto <strong>di</strong>mostrare alle Istituzioni nazionali,<br />

regionali e locali.<br />

La crisi che stiamo attraversando è pesante e sembrerebbe interminabile.<br />

I <strong>con</strong>sumi sono in caduta libera ed il calo del 3,3% registrato ultimamente è il dato peggiore<br />

dal 1945 e, purtroppo per il 2013 non si preannuncia nulla <strong>di</strong> buono soprattutto se a Luglio<br />

scatterà l’aumento <strong>di</strong> un punto percentuale dell’IVA che risulterà salire al 22%.<br />

In questo clima <strong>di</strong> forte tensione vi è “allarme rosso” delle nostre aziende, quelle del<br />

commercio, del turismo e dei servizi, che negli ultimi anni hanno visto crescere a<br />

<strong>di</strong>smisura la pressione fiscale, la burocrazia e visto precludersi quasi completamente<br />

l’accesso al cre<strong>di</strong>to.<br />

La parola d’or<strong>di</strong>ne che ci viene lanciata dai nostri associati è: rilanciare l’e<strong>con</strong>omia, rilanciare<br />

i <strong>con</strong>sumi e gli investimenti.<br />

Da qui ritengo occorra ripartire per <strong>con</strong>trastare una recessione che ci attanaglia come<br />

un “polipo” <strong>con</strong> i suoi tentacoli; è d’obbligo ritornare a costruire crescita e<strong>con</strong>omica ed<br />

occupazione, guardando soprattutto ai giovani che oggi sono penalizzati e fortemente<br />

<strong>di</strong>sorientati.<br />

Ritornare perciò a costruire crescita e sviluppo lo si potrà fare attraverso un più incisivo e<br />

veloce avanzamento della “<strong>spen<strong>di</strong>ng</strong> <strong>review</strong>”, parallelamente al <strong>con</strong>trasto ed al recupero <strong>di</strong><br />

evasione ed elusione.<br />

Proprio sull’accelerazione della <strong>spen<strong>di</strong>ng</strong> <strong>review</strong> ritengo necessario evidenziare come se ne<br />

parli molto nei salotti televisivi, ma non si <strong>con</strong>cretizzi nulla a cominciare dalla <strong>di</strong>minuzione<br />

dei parlamentari, alla razionalizzazione degli Enti pubblici, dalla <strong>di</strong>minuzione delle indennità<br />

degli onorevoli e dei senatori, e quelle dei <strong>con</strong>siglieri regionali, ecc.<br />

Insomma, questa società non può essere risanata e far ripartire l’e<strong>con</strong>omia esclusivamente<br />

puntando sui sacrifici del “popolino”, occorre che tutti si <strong>con</strong>tribuisca a risanare un debito<br />

pubblico che non è stato mai messo sotto <strong>con</strong>trollo, ma i sacrifici richiesti devono essere a<br />

carico <strong>di</strong> tutti: onorevoli compresi.<br />

Se vogliamo tornare a crescere, ritengo che sia in<strong>di</strong>spensabile una terapia d’urto accompagnata<br />

da determinazione nella gestione delle problematiche e da quella giusta ambizione<br />

nel far tornare il nostro paese e la sua e<strong>con</strong>omia tra quelle più forti nel mondo.<br />

L’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> è pronta a fare la sua parte per vincere questa sfida, una sfida che<br />

metta in <strong>con</strong><strong>di</strong>zione Piacenza, ed innanzitutto le sue generazioni più giovani, <strong>di</strong> guardare<br />

<strong>con</strong> fiducia al futuro, un futuro <strong>di</strong>verse e migliore.<br />

febbraio 2013 5


E.Bi.Ter. Ente Bilaterale Terziario Piacenza<br />

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CONTRIBUTO DA € 250,00 AD € 500,00 ALL’ANNO.<br />

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LAVORATORE DIPENDENTE DEL 20%<br />

DELL’IMPORTO DELLE LENTI CON UN MASSIMO DI<br />

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APPRENDISTI.<br />

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Per informazioni: CST EBURT PIACENZA<br />

Via Prevostura, 62 - 29121 Piacenza<br />

Tel. e Fax 0523.321333<br />

L’organismo Paritetico Provinciale svolge i compiti previsti dal DLgs 9 Aprile 2008, n. 81,<br />

integrato <strong>con</strong> DLgs 3 Agosto 2009, n. 106. In particolare:<br />

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO IN MATERIA DI PREVENZIONE<br />

INFORTUNI SUL LAVORO.<br />

SUPPORTO ALLE DITTE CON LA FIGURA DELL’RLST<br />

(RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA<br />

TERRITORIALE) E FORMAZIONE RLS AZIENDALI.<br />

AVVALLO DELLA FORMAZIONE GENERALE IN MATERIA DI SICUREZZA<br />

COME PREVISTO DALL’ACCORDO CONFERENZA STATO REGIONI DEL<br />

21.12.2011.


GIUSEPPE ACCORDINO<br />

Avvocato<br />

Legale <strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong><br />

<strong>di</strong> Piacenza<br />

L’AVVOCATO RUBRICA RISPONDE<br />

È vessatoria la clausola<br />

<strong>con</strong> cui il ven<strong>di</strong>tore<br />

si riserva <strong>di</strong> <strong>con</strong>segnare<br />

la merce senza<br />

in<strong>di</strong>cazione della data<br />

In Tribunale <strong>di</strong> Roma ha<br />

<strong>di</strong>chiarato vessatoria,<br />

<strong>con</strong> or<strong>di</strong>nanza in data<br />

13.11.2012, la clausola <strong>con</strong>cernente<br />

la <strong>con</strong>segna dei<br />

mobili su misura, inserita<br />

da un noto mobilificio nelle<br />

<strong>con</strong><strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />

In particolare, tale clausola<br />

era inserita nell’art. 3 delle<br />

<strong>con</strong><strong>di</strong>zioni generali del<br />

<strong>con</strong>tratto pre<strong>di</strong>sposto dal<br />

mobilificio, e così recitava:”<br />

La società ven<strong>di</strong>trice, operante<br />

sotto il marchio...., nel<br />

commercializzare tra i suoi<br />

prodotti anche beni realizzati<br />

su misura si riserva, per<br />

tali prodotti, <strong>di</strong> comunicare<br />

tramite il Servizio Clienti la<br />

data <strong>di</strong> <strong>con</strong>segna effettiva del<br />

bene compravenduto solo in<br />

seguito all’arrivo della merce<br />

nei magazzini. In qualsiasi<br />

momento il Cliente potrà<br />

ottenere informazioni sullo<br />

stato <strong>di</strong> avanzamento dell’or<strong>di</strong>ne<br />

tramite il Servizio Clienti.<br />

Qualora il cliente richieda<br />

una variazione della data <strong>di</strong><br />

<strong>con</strong>segna, essere dovrà essere<br />

nuovamente <strong>con</strong>cordata<br />

<strong>con</strong> il servizio clienti. Decorsi<br />

trenta giorni dalla data <strong>di</strong><br />

<strong>con</strong>segna <strong>con</strong>cordata come<br />

sopra, qualora il Cliente rifiuti<br />

ingiustificatamente la<br />

<strong>con</strong>segna del bene, l’azienda<br />

si riterrà libera da ogni impegno<br />

<strong>con</strong>trattuale assunto nei<br />

<strong>con</strong>fronti della stesso, la nota<br />

d’or<strong>di</strong>ne verrà annullata e le<br />

somme saranno trattenute ai<br />

sensi dell’art. 1385 c.c.”.<br />

Il Tribunale ha rilevato che la<br />

clausola in questione si presenta<br />

per vari profili come<br />

atta a determinare a carico<br />

del <strong>con</strong>sumatore un significativo<br />

squilibrio dei <strong>di</strong>ritti e<br />

degli obblighi derivanti dal<br />

<strong>con</strong>tratto.<br />

In forza <strong>di</strong> tale previsione<br />

<strong>con</strong>trattuale (sia pure <strong>con</strong> riferimento<br />

ai beni realizzati<br />

su misura) il professionista,<br />

comunicando la data <strong>di</strong> <strong>con</strong>segna<br />

solo in seguito all’arrivo<br />

della merce nei magazzini, resta<br />

arbitro assoluto dei tempi<br />

<strong>di</strong> <strong>con</strong>segna del prodotto.<br />

Infatti, sin dalla sottoscrizione<br />

della proposta d’or<strong>di</strong>ne,<br />

il professionista riscuote dal<br />

cliente un ac<strong>con</strong>to pari ad<br />

una percentuale dell’intero<br />

corrispettivo, mentre, in forza<br />

della richiamata clausola, il<br />

<strong>con</strong>sumatore non ha rime<strong>di</strong>o<br />

alcuno per tutelarsi in caso <strong>di</strong><br />

ritar<strong>di</strong> <strong>con</strong>sistenti ed oggettivamente<br />

non tollerabili.<br />

Il Giu<strong>di</strong>ce ha, inoltre, motivato,<br />

<strong>con</strong> l’or<strong>di</strong>nanza in esame,<br />

come “...sul professionista<br />

incombano anche obblighi <strong>di</strong><br />

adeguata organizzazione dei<br />

propri apparati; e nel <strong>con</strong>testo<br />

<strong>di</strong> un’attività <strong>di</strong> impresa<br />

organizzata è ben possibile<br />

– e doveroso- a fronte <strong>di</strong><br />

un or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> beni su misura,<br />

preventivare i tempi <strong>di</strong> produzione<br />

e <strong>con</strong>segna e comunicarli<br />

al cliente prima che lo<br />

stesso si vincoli, versando tra<br />

l’altro l’ac<strong>con</strong>to, in modo da<br />

<strong>con</strong>sentirgli <strong>di</strong> valutare se i<br />

tempi occorrenti alla società<br />

ven<strong>di</strong>trice siano compatibili<br />

<strong>con</strong> le sue esigenze.<br />

È, inoltre, evidente che la predetta<br />

clausola, nell’accordare<br />

alla ven<strong>di</strong>trice la sostanziale<br />

libertà nella determinazione<br />

dei tempi <strong>di</strong> approvvigionamento<br />

dei beni or<strong>di</strong>nati,<br />

a fronte della previsione<br />

<strong>di</strong> tempi determinati per la<br />

presa in <strong>con</strong>segna dei medesimi<br />

beni da parte del cliente,<br />

pena lo scioglimento del<br />

vincolo <strong>con</strong>trattuale wwe la<br />

per<strong>di</strong>ta dell’ac<strong>con</strong>to, <strong>di</strong> fatto<br />

<strong>con</strong>templa solo a favore<br />

della ven<strong>di</strong>trice il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />

ritenere la somma ricevuta.<br />

Invero il cliente, anche a<br />

fronte <strong>di</strong> tempi intollerabilmente<br />

lunghi per l’approvvigionamento<br />

dei beni oggetto<br />

della proposta d’or<strong>di</strong>ne, non<br />

potrebbe invocare, in forza<br />

della predetta clausola, il <strong>di</strong>ritto<br />

<strong>di</strong> recedere e <strong>di</strong> ottenere<br />

il doppio dell’ac<strong>con</strong>to versato,<br />

non potendosi <strong>con</strong>figurare<br />

inadempimento a carico<br />

della parte che non è tenuta<br />

all’osservanza <strong>di</strong> uno specifico<br />

e predeterminato termine<br />

per l’esecuzione della prestazione<br />

dovuta.”.<br />

Il Tribunale ha, così, in via<br />

d’urgenza, <strong>di</strong>chiarato la della<br />

clausola in questione, inserita<br />

nell’art. 3 delle <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta, inibendone l’uso alla<br />

società ven<strong>di</strong>trice.<br />

febbraio 2013 7


14 FEBBRAIO 2013<br />

IMU - DICHIARAZIONE 2012<br />

Presentazione al competente Comune della<br />

<strong>di</strong>chiarazione IMU per gli immobili per i quali<br />

dall’1.1.2012 è sorto l’obbligo <strong>di</strong>chiarativo, salvo<br />

il rispetto del termine <strong>di</strong> 90 giorni se la variazione<br />

è avvenuta dopo il 6.11.2012<br />

18 FEBBRAIO 2013<br />

IVA - LIQUIDAZIONE MENSILE<br />

E TRIMESTRALE “SPECIALE”<br />

Liquidazione IVA riferita a gennaio e versamento<br />

dell’imposta dovuta;<br />

Liquidazione IVA riferita al quarto trimestre<br />

2012 da parte dei <strong>con</strong>tribuenti “speciali” e<br />

versamento dell’imposta dovuta <strong>con</strong>siderando<br />

l’eventuale ac<strong>con</strong>to già versato.<br />

IRPEF - RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI<br />

DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI<br />

Versamento delle ritenute operate a gennaio<br />

relative a red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>pendente e assimilati<br />

(collaboratori coor<strong>di</strong>nati e <strong>con</strong>tinuativi/a<br />

progetto).<br />

IRPEF - RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI<br />

DI LAVORO AUTONOMO<br />

Versamento delle ritenute operate a gennaio per<br />

red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> lavoro autonomo.<br />

VENDITA E RIPARAZIONE: BILANCE, AFFETTA SALUMI, STADERE A PONTE IN BILICO, LAVASTOVIGLIE,<br />

CUCINE - ATTREZZATURE INDUSTRIALI PER RISTORANTI, BAR, NEGOZI, MENSE, COMUNITA’<br />

CAF IMPRESE UNCOM<br />

FEBBRAIO 2013<br />

IRPEF - ALTRE RITENUTE ALLA FONTE<br />

Versamento delle ritenute operate a gennaio relative a:<br />

rapporti <strong>di</strong> commissione, agenzia, me<strong>di</strong>azione<br />

e rappresentanza <strong>di</strong> commercio<br />

utilizzazioni <strong>di</strong> marchi e opere dell’ingegno;<br />

<strong>con</strong>tratti <strong>di</strong> associazione in partecipazione <strong>con</strong><br />

apporto <strong>di</strong> lavoro e <strong>con</strong> apporto <strong>di</strong> capitale o misto<br />

se l’ammontare dell’apporto è non superiore<br />

al 25% del patrimonio netto dell’associante<br />

risultante dall’ultimo bilancio approvato prima<br />

della data <strong>di</strong> stipula del <strong>con</strong>tratto.<br />

INPS - DIPENDENTI<br />

Versamento dei <strong>con</strong>tributi previdenziali relativi<br />

al personale <strong>di</strong>pendente, per le retribuzioni maturate<br />

nel periodo <strong>di</strong> paga <strong>di</strong> gennaio.<br />

INPS - GESTIONE SEPARATA<br />

Versamento del <strong>con</strong>tributo del 20% o 27,72% da<br />

parte dei committenti, sui compensi corrisposti a<br />

gennaio a collaboratori coor<strong>di</strong>nati e <strong>con</strong>tinuativi,<br />

lavoratori a progetto, collaboratori occasionali,<br />

nonché incaricati alla ven<strong>di</strong>ta a domicilio e lavoratori<br />

autonomi occasionali (compenso superiore<br />

a € 5.000). Versamento da parte dell’associante<br />

del <strong>con</strong>tributo dovuto sui compensi corrisposti a<br />

gennaio agli associati in partecipazione <strong>con</strong> apporto<br />

esclusivo <strong>di</strong> lavoro, nella misura del 20%<br />

ovvero 27,72% (soggetti non pensionati e non<br />

iscritti ad altra forma <strong>di</strong> previdenza).<br />

INPS - CONTRIBUTI IVS<br />

Versamento della quarta rata fi ssa per il 2012<br />

dei <strong>con</strong>tributi previdenziali sul red<strong>di</strong>to minimale<br />

da parte dei soggetti iscritti alla gestione IVS<br />

commercianti – artigiani.<br />

INAIL - AUTOLIQUIDAZIONE PREMIO<br />

Pagamento del premio INAIL per la regolazione<br />

2012 e per l’anticipo, anche rateizzato, 2013.<br />

TFR - SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA<br />

Versamento del saldo dell’imposta sostitutiva sulla<br />

rivalutazione del TFR 2012, scomputando quanto<br />

già versato a titolo <strong>di</strong> ac<strong>con</strong>to a <strong>di</strong>cembre 2012.<br />

20 FEBBRAIO 2013<br />

ENASARCO - VERSAMENTO CONTRIBUTI<br />

Versamento da parte della casa mandante dei<br />

<strong>con</strong>tributi relativi al quarto trimestre 2012.<br />

25 FEBBRAIO 2013<br />

IVA COMUNITARIA - ELENCHI INTRASTAT<br />

MENSILI<br />

Presentazione in via telematica degli elenchi riepilogativi<br />

delle cessioni <strong>di</strong> beni/servizi resi e degli<br />

acquisti <strong>di</strong> beni/servizi ricevuti, registrati o soggetti<br />

a registrazione, relativi a gennaio (soggetti mensili).<br />

La pesatura<br />

Bilanciai Associati è in grado <strong>di</strong><br />

fornire, installare ed assistere una<br />

vasta gamma <strong>di</strong> pese.<br />

LABORATORIO METROLOGICO BAGI 1968<br />

abilitato per le verifiche perio<strong>di</strong>che<br />

su strumenti per pesare.<br />

(Aut. n. 29 del 22/02/09 della CCIAA <strong>di</strong> Piacenza)<br />

8 febbraio 2013<br />

Bilanciai Associati Gran<strong>di</strong> Impianti srl<br />

29100 Piacenza - Viale dell’Industria, 74-76 - Tel. 0523 590256 - Fax 0523 590701 - E-mail: bilanciai.associati@libero.it


28 FEBBRAIO 2013<br />

MOD. CUD 2013<br />

Consegna da parte del datore <strong>di</strong> lavoro o committente<br />

ai lavoratori <strong>di</strong>pendenti, collaboratori<br />

coor<strong>di</strong>nati e <strong>con</strong>tinuativi/a progetto delle certifi<br />

cazioni dei red<strong>di</strong>ti 2012.<br />

CERTIFICAZIONE COMPENSI E PROVVIGIONI<br />

Consegna ai percettori <strong>di</strong> compensi <strong>di</strong> lavoro<br />

autonomo e <strong>di</strong> provvigioni della certifi cazione<br />

attestante i compensi/provvigioni corrisposte e<br />

le ritenute effettuate nel 2012.<br />

CAF IMPRESE UNCOM<br />

CERTIFICAZIONE UTILI<br />

Consegna ai soci della certifi cazione delle somme corrisposte<br />

nel 2012 da parte <strong>di</strong> società <strong>di</strong> capitali (srl, spa,<br />

ecc.) a titolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>videndo/utile. La certifi cazione è necessaria<br />

anche per i compensi corrisposti nel 2012 ad associati<br />

in partecipazione <strong>con</strong> apporto <strong>di</strong> capitale o misto.<br />

IVA - COMUNICAZIONE DATI<br />

Presentazione in via telematica, <strong>di</strong>retta o tramite interme<strong>di</strong>ario<br />

abilitato, della comunicazione dati IVA riferita<br />

al 2012. Si rammenta che tra i soggetti esonerati rientrano<br />

anche coloro che presentano nel mese <strong>di</strong> febbraio<br />

la <strong>di</strong>chiarazione IVA relativa al 2012.<br />

IVA - STAMPATI FISCALI<br />

Invio telematico dei dati relativi alle forniture <strong>di</strong> documenti<br />

fi scali effettuate nel 2012 (ricevute fi scali, bolle<br />

d’accompagnamento, formulari rifi uti, ecc.) da parte <strong>di</strong><br />

tipografi e e soggetti autorizzati alla riven<strong>di</strong>ta.<br />

IVA - ELENCHI “BLACK LIST” MENSILI<br />

Invio telematico della comunicazione delle operazioni,<br />

registrate o soggette a registrazione, <strong>con</strong><br />

soggetti aventi sede, residenza o domicilio in Paesi<br />

a fi scalità privilegiata per le operazioni registrate o<br />

soggette a registrazione, <strong>di</strong> importo superiore a €<br />

500, relative al mese <strong>di</strong> gennaio (soggetti mensili).<br />

Le scadenze in<strong>di</strong>cate in questa pagina sono puramente in<strong>di</strong>cative e vanno sottoposte a verifica. L’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> declina ogni responsabilità per eventuali errori o omissioni.<br />

DISPONIBILE IL SOFTWARE PER IL RIMBORSO IRPEF/IRES<br />

COLLEGATA ALL’INDEDUCIBILITÀ DELL’IRAP DEI DIPENDENTI<br />

L’art. 2, DL n. 201/2011 prevede che, a decorrere<br />

dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2012,<br />

è possibile dedurre dal red<strong>di</strong>to d’impresa/lavoro<br />

autonomo l’IRAP riferita alla quota imponibile<br />

del costo del personale <strong>di</strong>pendente ed assimilato<br />

al netto delle deduzioni ex art. 11, commi 1,<br />

lett. a), 1-bis, 4-bis e 4-bis1, D.Lgs. n. 446/97.<br />

In pratica, dal 2012, oltre al 10% dell’IRAP pagata,<br />

è possibile dedurre dal red<strong>di</strong>to d’impresa/<br />

lavoro autonomo una quota dell’IRAP pagata<br />

corrispondente al costo del lavoro indeducibile.<br />

A seguito delle mo<strong>di</strong>fi che apportate dall’art. 4,<br />

comma 12, DL n. 16/2012 (c.d. Decreto “Semplifi<br />

cazioni fi scali”), il citato art. 2, oltre a prevedere<br />

la deducibilità a regime dell’IRAP pagata<br />

sul costo del lavoro, ha regolamentato la modalità<br />

<strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> rimborso per gli anni precedenti<br />

al 2012 obbligando i <strong>con</strong>tribuenti interessati<br />

alla presentazione <strong>di</strong> un’istanza se<strong>con</strong>do le<br />

modalità fi ssate dall’Agenzia delle Entrate.<br />

RIMBORSO IRES/IRPEF ANNI PREGRESSI<br />

Recentemente l’Agenzia delle Entrate ha emanato<br />

il Provve<strong>di</strong>mento 17.12.2012 <strong>con</strong> il quale:<br />

ha in<strong>di</strong>viduato le annualità precedenti al<br />

2012 per le quali è possibile presentare l’istanza;<br />

ha approvato il modello e le istruzioni per la<br />

richiesta del rimborso IRES/IRPEF per gli anni<br />

pregressi;<br />

ha stabilito il calendario <strong>di</strong> presentazione<br />

delle istanze in<strong>di</strong>viduando una serie <strong>di</strong> date<br />

a partire dalle quali, in relazione al domicilio<br />

fi scale del <strong>con</strong>tribuente, l’istanza può essere<br />

inviata.<br />

SOGGETTI INTERESSATI<br />

Se<strong>con</strong>do quanto previsto dalle istruzioni al modello,<br />

la deduzione riferita al costo del lavoro<br />

spetta ai medesimi soggetti per i quali l’agevolazione<br />

compete a regime (società <strong>di</strong> capitali,<br />

società <strong>di</strong> persone, imprese in<strong>di</strong>viduali, eser-<br />

centi arti e professioni, ecc.). Naturalmente la<br />

<strong>con</strong><strong>di</strong>zione necessaria per presentare l’istanza<br />

è che, per l’anno interessato, il <strong>con</strong>tribuente abbia<br />

sostenuto spese per il personale <strong>di</strong>pendente<br />

o soggetti assimilati.<br />

ANNI INTERESSATI DAL RIMBORSO<br />

Il Provve<strong>di</strong>mento in esame stabilisce che l’istanza<br />

<strong>di</strong> rimborso è presentata:<br />

in generale, entro 48 mesi dal versamento in<br />

base all’art. 38, DPR n. 602/73;<br />

in particolare, entro il 60° giorno dal termine<br />

iniziale <strong>di</strong> presentazione dell’istanza, qualora<br />

il termine <strong>di</strong> 48 mesi, che dev’essere comunque<br />

pendente alla data del 28.12.2011 (data<br />

<strong>di</strong> entrata in vigore della legge <strong>di</strong> <strong>con</strong>versione<br />

del DL n. 201/2011), cada entro 60 giorni<br />

dalla data in cui è possibile inviare l’istanza.<br />

Pertanto, per i soggetti il cui periodo d’imposta<br />

è coincidente <strong>con</strong> l’anno solare, i versamenti relativi<br />

a IRES/IRPEF e ad<strong>di</strong>zionali, nonché gli anni<br />

interessati all’istanza sono:<br />

2007 per saldo 2006, 1° e 2° rata d’ac<strong>con</strong>to 2007<br />

2008 per Saldo 2007 e 1° e 2° rata d’ac<strong>con</strong>to 2008<br />

Importi pagati nel 2008; gli ac<strong>con</strong>ti rilevano nel limite<br />

dell’IRAP dovuta per tale anno<br />

2009 per Saldo 2008 e 1° e 2° rata d’ac<strong>con</strong>to 2009<br />

Importi pagati nel 2009; gli ac<strong>con</strong>ti rilevano nel limite<br />

dell’IRAP dovuta per tale anno<br />

2010 per Saldo 2009 e 1° e 2° rata d’ac<strong>con</strong>to 2010<br />

Importi pagati nel 2010; gli ac<strong>con</strong>ti rilevano nel limite<br />

dell’IRAP dovuta per tale anno<br />

2011 per Saldo 2010 e 1° e 2° rata d’ac<strong>con</strong>to 2011<br />

Importi pagati nel 2011; gli ac<strong>con</strong>ti rilevano nel limite<br />

dell’IRAP dovuta per tale anno<br />

Il <strong>con</strong>tribuente deve presentare il nuovo modello <strong>di</strong><br />

istanza, anche se per lo stesso anno ha provveduto<br />

a presentare il Modello per l’istanza ex art. 6, DL n.<br />

185/2008.<br />

MECCANISMO DI DETERMINAZIONE<br />

DELL’IRES/IRPEF DA RIMBORSARE<br />

Il meccanismo che presiede all’in<strong>di</strong>viduazione<br />

dell’importo rimborsabile o alla rideterminazione<br />

della per<strong>di</strong>ta d’impresa prevede, per ciascuna<br />

anno, il seguente percorso logico:<br />

in<strong>di</strong>viduazione dei versamenti effettuati a titolo<br />

<strong>di</strong> IRAP (saldo e ac<strong>con</strong>ti). Per gli ac<strong>con</strong>ti<br />

l’ammontare trova un limite nell’IRAP dovuta<br />

in base alla <strong>di</strong>chiarazione dell’anno;<br />

in<strong>di</strong>viduazione delle spese per il personale<br />

<strong>di</strong>pendente e assimilati separatamente riferibili<br />

al saldo e agli ac<strong>con</strong>ti;<br />

determinazione della percentuale del costo<br />

del lavoro rispetto alla base imponibile IRAP;<br />

applicazione delle percentuali così determinate<br />

al saldo e all’ac<strong>con</strong>to. Il risultato <strong>di</strong><br />

tale operazione costituisce la variazione in<br />

<strong>di</strong>minuzione dal red<strong>di</strong>to che, generalmente,<br />

si aggiunge al 10% dell’IRAP già calcolato in<br />

precedenza;<br />

in<strong>di</strong>viduazione dell’importo rimborsabile pari<br />

alla <strong>di</strong>fferenza tra l’IRES/IRPEF liquidata nella<br />

<strong>di</strong>chiarazione originaria e la nuova imposta<br />

liquidata nell’istanza <strong>di</strong> rimborso.<br />

CALENDARIO DI PRESENTAZIONE<br />

DELLE ISTANZE<br />

Come evidenziato dal Provve<strong>di</strong>mento in esame<br />

la trasmissione telematica dell’istanza è scaglionata<br />

per ciascuna area geografi ca. Al fi ne <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduare la data corretta va fatto riferimento<br />

al domicilio fi scale del <strong>con</strong>tribuente in<strong>di</strong>cato<br />

nell’ultima <strong>di</strong>chiarazione dei red<strong>di</strong>ti, ossia nella<br />

generalità dei casi nel mod. UNICO 2012. L’uffi -<br />

cio <strong>con</strong>tabilità del CAF UNCOM PIACENZA SRL è<br />

a <strong>di</strong>sposizione per vagliare le singole posizioni<br />

e per inviare telematicamente le relative istanze<br />

<strong>di</strong> rimborso.<br />

febbraio 2013 9


LA REGIONE LOMBARDIA PROMUOVE<br />

L’APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE<br />

La Regione Lombar<strong>di</strong>a ha pubblicato, sul<br />

Bollettino Uffi ciale del 23 novembre 2012,<br />

un avviso per la realizzazione <strong>di</strong> servizi<br />

volti a sostenere i giovani e le aziende<br />

nell’attivazione del <strong>con</strong>tratto <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato<br />

ai sensi dell’art. 4 D.Lgs. 167/2011,<br />

tramite il sistema Dote.<br />

La richiesta <strong>di</strong> dote, per <strong>con</strong>to dei destinatari,<br />

può essere presentata da uno dei<br />

seguenti soggetti:<br />

- soggetti accre<strong>di</strong>tati alla sezione A o B<br />

dell’albo regionale;<br />

- soggetto accre<strong>di</strong>tato ai servizi per il lavoro.<br />

Tali soggetti devono essere fornitori <strong>di</strong><br />

servizi all’interno <strong>di</strong> un catalogo provinciale<br />

<strong>di</strong> offerta pubblica per appren<strong>di</strong>sti.<br />

Gli interventi previsti sono rivolti ai giovani<br />

residenti o domiciliati in Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a e <strong>di</strong> età compresa tra i 18 e i<br />

29 anni (o minorenni in possesso <strong>di</strong> qualifi<br />

ca o <strong>di</strong>ploma) che vengono assunti<br />

<strong>con</strong> <strong>con</strong>tratto <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato ai sensi<br />

dell’art. 4 D.Lgs. 167/2011 da aziende<br />

fi no a 250 <strong>di</strong>pendenti localizzate sul territorio<br />

regionale.<br />

Il supporto all’appren<strong>di</strong>sta e all’azienda<br />

deve essere strutturato se<strong>con</strong>do i seguenti<br />

servizi:<br />

- affi ancamento per la gestione degli<br />

adempimenti amministrativi/<strong>con</strong>trattuali<br />

<strong>con</strong>nessi all’attivazione del <strong>con</strong>tratto<br />

<strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato;<br />

- bilancio delle competenze;<br />

- progettazione e stesura del Piano Formativo<br />

In<strong>di</strong>viduale (PFI generale);<br />

- supporto alla pianifi cazione degli obiettivi<br />

<strong>di</strong> sviluppo professionale, in termini<br />

<strong>di</strong> competenze dell’appren<strong>di</strong>sta in riferimento<br />

alla qualifi ca da <strong>con</strong>seguire ai fi ni<br />

<strong>con</strong>trattuali e alle competenze riferite al<br />

Quadro Regionale degli Standard Professionali<br />

(QRSP);<br />

- supporto alla pianifi cazione del percorso<br />

formativo per il raggiungimento degli<br />

obiettivi formativi;<br />

- supporto nelle modalità <strong>di</strong> erogazio-<br />

10 febbraio 2013<br />

CAF IMPRESE UNCOM<br />

ne dell’attività formativa interna in<br />

affi ancamento al tutor aziendale, <strong>con</strong><br />

particolare riferimento alle competenze<br />

tecnico-professionali, al fi ne anche<br />

<strong>di</strong> favorire la tracciabilità della stessa e<br />

l’eventuale validazione degli appren<strong>di</strong>menti.<br />

I servizi <strong>di</strong> cui sopra sono da intendersi<br />

obbligatori e sono fi nanziati se<strong>con</strong>do il<br />

sistema DOTE.<br />

Il valore della singola dote può variare in<br />

base alla modulazione dei singoli servizi<br />

erogati, nel rispetto degli standard defi niti<br />

nell’avviso e, comunque, per un importo<br />

non superiore a € 1.000 per appren<strong>di</strong>sta.<br />

Le richieste <strong>di</strong> dote potranno essere inviate<br />

a decorrere dal 29.11.2012.<br />

INTERMITTENTI: COMUNICAZIONE<br />

PREVENTIVA ANCHE VIA WEB<br />

Ministero Lavoro - Nota prot. 26/11/2012<br />

- n. 16639<br />

Il Ministero del Lavoro, <strong>con</strong> nota prot.<br />

16639 del 26 novembre 2012, ha reso <strong>di</strong>sponibile<br />

il nuovo form on line che permette<br />

<strong>di</strong> effettuare le comunicazioni <strong>di</strong><br />

chiamata, in caso <strong>di</strong> lavoro intermittente,<br />

anche tramite canale web.<br />

Le aziende interessate, anche tramite il<br />

proprio <strong>con</strong>sulente del lavoro, potranno<br />

comunicare le chiamate del lavoro intermittente<br />

attraverso la compilazione<br />

del predetto form, accessibile dal portale<br />

Cliclavoro, nella propria area riservata.<br />

Tale canale <strong>con</strong>sente la comunicazione<br />

per più lavoratori e perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> prestazione,<br />

anche <strong>di</strong>versi, riferiti alla stessa<br />

azienda. Quando l’utente in<strong>di</strong>ca il co<strong>di</strong>ce<br />

fi scale del lavoratore interessato alla<br />

chiamata, il sistema propone, se presenti,<br />

l’elenco delle comunicazioni obbligatorie<br />

<strong>di</strong> tipo intermittente aperte e il datore<br />

<strong>di</strong> lavoro può semplicemente in<strong>di</strong>care il<br />

relativo co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> comunicazione.<br />

Quando il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> comunicazione non<br />

è presente in archivio, la comunicazione<br />

può comunque essere inviata. Il modulo<br />

prevede anche l’invio dell’annullamento<br />

<strong>di</strong> singole chiamate comunicate precedentemente.<br />

Non solo, ma viene anche<br />

semplifi cata la modalità <strong>di</strong> trasmissione<br />

via sms al numero 3399942256: tale canale<br />

potrà essere utilizzato solo dalle aziende<br />

registrate al portale cliclavoro, avendo<br />

cura <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care nel form <strong>di</strong> registrazione<br />

il numero <strong>di</strong> cellulare che sarà utilizzato<br />

per l’invio della comunicazione.<br />

L’sms dovrà <strong>con</strong>tenere le seguenti informazioni:<br />

“Tipo <strong>di</strong> comunicazione” (I per<br />

l’invio della chiamata e A per l’annullamento<br />

<strong>di</strong> una chiamata precedentemente<br />

comunicata) e il C.F. del lavoratore che<br />

effettuerà la prestazione oggetto della<br />

chiamata. La lettera (I oppure A) e il C.F.<br />

dovranno essere separati da uno spazio.<br />

Questo canale dovrà essere utilizzato<br />

esclusivamente per la comunicazione<br />

della chiamata <strong>di</strong> un singolo giorno per<br />

un solo lavoratore.<br />

Pertanto, la data della chiamata coinciderà<br />

<strong>con</strong> la data <strong>di</strong> invio del messaggio<br />

e, <strong>con</strong>seguentemente, l’eventuale annullamento<br />

dovrà essere comunicato nel<br />

medesimo giorno in cui si effettua la comunicazione.<br />

Per quanto <strong>con</strong>cerne la comunicazione<br />

via fax, il datore <strong>di</strong> lavoro dovrà scaricare<br />

il modello “UNI_Intermittente”, compilarlo<br />

e inviarlo al numero 848800131,<br />

<strong>con</strong>servando il modello e il rapporto <strong>di</strong><br />

<strong>con</strong>segna. Anche per la mail all’in<strong>di</strong>rizzo<br />

intermittenti@lavoro.gov.it dovrà essere<br />

utilizzato il predetto modello. Con<br />

lo stesso potranno essere comunicati al<br />

massimo 10 lavoratori coinvolti anche in<br />

perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> chiamata <strong>di</strong> lavoro intermittente<br />

<strong>di</strong>versi.<br />

Tramite questo canale sarà possibile anche<br />

inviare una comunicazione <strong>di</strong> annullamento<br />

riferita a singole chiamate<br />

comunicate precedentemente. Non sono<br />

previste mail <strong>di</strong> <strong>con</strong>ferma <strong>di</strong> ricezione e,<br />

ai fi ni <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare l’esatto adempimento<br />

dell’obbligo, il datore <strong>di</strong> lavoro dovrà<br />

<strong>con</strong>segnare copia del modello compilato<br />

e allegato alla mail inviata.<br />

INTERMITTENTE, SULL’INDENNITÀ DI<br />

DISPONIBILITÀ VANNO VERSATI I PREMI INAIL<br />

INAIL - Circolare 27/11/2012 - n. 64<br />

L’Inail, <strong>con</strong> la circolare n. 64 del 27 novembre<br />

2012, ha fornito importanti chiarimenti<br />

in merito al rapporto <strong>di</strong> lavoro<br />

intermittente, alla luce delle novità introdotte<br />

dalla L. 92/2012. In particolare,<br />

l’Istituto precisa che, sull’indennità <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sponibilità, i premi assicurativi devono<br />

essere versati per il loro effettivo ammontare,<br />

anche in deroga alla vigente normativa<br />

in materia <strong>di</strong> minimale <strong>con</strong>tributivo.<br />

Inoltre, l’obbligo assicurativo del personale<br />

occupato <strong>con</strong> <strong>con</strong>tratto <strong>di</strong> lavoro<br />

intermittente <strong>con</strong>tinuerà a essere assolto<br />

se<strong>con</strong>do le <strong>con</strong>suete forme previste dalle<br />

<strong>di</strong>sposizioni vigenti, in presenza dei requisiti<br />

oggettivi e soggettivi per l’applicazione<br />

dell’assicurazione obbligatoria<br />

<strong>con</strong>tro gli infortuni sul lavoro (artt.1, 4 e 9<br />

del DPR 1124/65). Sotto il profi lo retribu-


tivo, per il periodo <strong>di</strong> attività, il lavoratore<br />

intermittente ha <strong>di</strong>ritto al normale trattamento<br />

e<strong>con</strong>omico e normativo previsto<br />

dai <strong>con</strong>tratti collettivi <strong>di</strong> settore per il lavoratore<br />

comparabile, riproporzionato in<br />

ragione della prestazione lavorativa effettivamente<br />

<strong>con</strong>seguita.<br />

Peraltro, tenuto <strong>con</strong>to dell’obbligo del datore<br />

<strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> corrispondere comunque<br />

l’indennità <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità, ove prevista<br />

nel <strong>con</strong>tratto, si precisa che, in costanza<br />

<strong>di</strong> rapporto <strong>di</strong> lavoro intermittente, sussistendo<br />

l’obbligo assicurativo, il premio<br />

andrà calcolato, a decorrere dal 18 luglio<br />

2012 (data <strong>di</strong> entrata il vigore della<br />

L. 92/2012), sia in base alla retribuzione<br />

erogata per le ore <strong>di</strong> lavoro prestate, sia<br />

in base a quanto corrisposto a titolo <strong>di</strong> indennità<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità.<br />

INDENNITÀ DI MANCATO PREAVVISO: QUANDO<br />

DECORRONO DISOCCUPAZIONE E MOBILITÀ<br />

INPS - Messaggio 23/11/2012 - n. 19273<br />

L’Inps, <strong>con</strong> il messaggio n. 19273 del 23<br />

novembre 2012, ha fornito in<strong>di</strong>cazioni in<br />

merito alla decorrenza delle indennità <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>soccupazione e <strong>di</strong> mobilità nell’ipotesi<br />

in cui all’assicurato sia pagata un’indennità<br />

per mancato preavviso. In particolare,<br />

alla luce <strong>di</strong> due recenti sentenze della<br />

Corte <strong>di</strong> Cassazione (Cass. n. 29237/2011<br />

e Cass. n. 3836/2012), l’Istituto ha chiarito<br />

che la decorrenza, tanto dell’indennità<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione che dell’indennità <strong>di</strong><br />

mobilità, subisce il <strong>di</strong>fferimento, ex art.<br />

73, RDL 4 ottobre 1935, n. 1827, all’ottavo<br />

giorno successivo alla data fi nale del<br />

periodo corrispondente all’indennità <strong>di</strong><br />

mancato preavviso, ragguagliata a giornate,<br />

solo nei casi in cui detta indennità sia<br />

stata effettivamente corrisposta dal datore<br />

<strong>di</strong> lavoro.<br />

Nei casi, invece, in cui essa non sia stata<br />

corrisposta anche a seguito <strong>di</strong> rinunci a, la<br />

decorrenza delle predette indennità farà<br />

riferimento ai normali meccanismi legati<br />

alla data <strong>di</strong> cessazione del rapporto <strong>di</strong> lavoro<br />

e <strong>di</strong> presentazione della domanda <strong>di</strong><br />

prestazione.<br />

TURISMO, DISCIPLINATA LA SUCCESSIONE<br />

DEI CONTRATTI A TERMINE<br />

Accordo 21/11/2012<br />

Con Accordo del 21 novembre 2012 le Parti<br />

stipulanti (Federalberghi, Fipe, Fiavet,<br />

Faita, Confcommercio Imprese per L’Italia,<br />

Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs<br />

Uil) defi nis<strong>con</strong>o la <strong>di</strong>sciplina sulla successione<br />

dei <strong>con</strong>tratti a tempo determinato<br />

nel settore turismo. La Legge del 7 agosto<br />

CAF IMPRESE UNCOM<br />

2012 n. 134, <strong>di</strong> <strong>con</strong>versione del D.L. 22<br />

giugno 2012, n. 83, ha apportato alcune<br />

signifi cative mo<strong>di</strong>fi che alla Legge 92/2012<br />

<strong>di</strong> Riforma del Mercato del Lavoro. Tali<br />

mo<strong>di</strong>fi che riguardano, in particolare, il<br />

cosidetto periodo <strong>di</strong> latenza tra un <strong>con</strong>tratto<br />

a termine e l’altro.<br />

La nuova normativa <strong>con</strong>sente, infatti, per<br />

i <strong>con</strong>tratti stagionali ed in tutti i casi previsti<br />

dalla <strong>con</strong>trattazione collettiva, <strong>di</strong> ridurre<br />

l’intervallo <strong>di</strong> tempo tra un <strong>con</strong>tratto a<br />

termine e l’altro.<br />

In allegato, una tabella riassuntiva dei<br />

CCNL che hanno regolamentato la propria<br />

<strong>di</strong>sciplina <strong>con</strong>trattuale in <strong>con</strong>seguenza<br />

alla nuova normativa.<br />

PORTIERI NOTTURNI, “SUPER LAVORO”<br />

E RISARCIMENTO DANNI<br />

Cassazione - Sentenza 24/10/2012 - n.<br />

18211.<br />

La Corte <strong>di</strong> Cassazione, <strong>con</strong> la sentenza n.<br />

18211 del 24 ottobre 2012, ha affermato<br />

che deve essere <strong>con</strong>siderato orario effettivo<br />

<strong>di</strong> lavoro, anche se ci sono pause <strong>di</strong><br />

inattività, quello svolto dal portiere notturno<br />

che sia addetto alla ricezione ed<br />

all’accoglienza dei clienti, nonché alla custo<strong>di</strong>a<br />

dei valori in cassaforte. Non importa,<br />

se<strong>con</strong>do la Suprema Corte, che vi siano<br />

eventuali pause <strong>di</strong> inattività.<br />

Qualora poi, si superi il principio <strong>di</strong> ragionevolezza,<br />

al lavoratore spetta anche il<br />

risarcimento del danno per troppo lavoro.<br />

Nel caso in esame, la società datrice aveva<br />

imposto al lavoratore ritmi gravosi (12<br />

ore per notte) e, in quanto tali, incidenti<br />

sull’equilibrio psico-fi sico del medesimo.<br />

Tale <strong>con</strong>dotta aveva leso il “principio <strong>di</strong><br />

ragionevolezza”, che si applica anche alle<br />

mansioni <strong>di</strong>s<strong>con</strong>tinue o <strong>di</strong> semplice attesa,<br />

in base al quale l’orario <strong>di</strong> lavoro deve<br />

rispettare i limiti della tutela del <strong>di</strong>ritto<br />

alla salute. La Corte <strong>con</strong>ferma che lo stress<br />

da super lavoro deve essere risarcito e il<br />

danno va ri<strong>con</strong>osciuto al lavoratore anche<br />

se non lo ha mai riven<strong>di</strong>cato nel corso del<br />

rapporto <strong>di</strong> lavoro e anche se, successivamente,<br />

viene espulso.<br />

ADOZIONE: AMPLIATO IL TRATTAMENTO DI<br />

MATERNITÀ PER LE LAVORATRICI ISCRITTE<br />

ALLA GESTIONE SEPARATA<br />

Corte Costituzionale - Sentenza<br />

22/11/2012 - n. 257<br />

La Corte Costituzionale, <strong>con</strong> la sentenza<br />

n. 257 del 22 novembre 2012, ha <strong>di</strong>chiarato<br />

costituzionalmente illegittima la <strong>di</strong>sposizione<br />

che prevede, per le lavoratrici<br />

iscritte alla gestione separata che abbiano<br />

adottato o avuto in affi damento preadottivo<br />

un minore, l’indennità <strong>di</strong> maternità per<br />

un periodo <strong>di</strong> tre mesi anziché <strong>di</strong> cinque<br />

mesi (art. 64, co. 2. D.Lgs. n. 151/2001).<br />

Il giu<strong>di</strong>zio, per la cui decisione è sorta la<br />

questione <strong>di</strong> legittimità, riguardava una<br />

lavoratrice autonoma iscritta alla gestione<br />

separata che, avendo avuto l’affi damento<br />

preadottivo internazionale <strong>di</strong> un minore<br />

e avendo ottenuto dall’INPS l’indennità<br />

<strong>di</strong> maternità pari a tre mensilità, aveva<br />

chiesto l’accertamento del proprio <strong>di</strong>ritto<br />

a riscuotere l’indennità <strong>di</strong> maternità per<br />

cinque mensilità e la <strong>con</strong>danna dell’INPS<br />

al pagamento delle residue due mensilità,<br />

oltre interessi legali.<br />

Per le lavoratrici <strong>di</strong>pendenti, tale piena<br />

equiparazione tra madri biologiche ed<br />

adottive è già stata attuata prevedendo, in<br />

entrambe i casi, il go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> un trattamento<br />

e<strong>con</strong>omico <strong>di</strong> cinque mensilità.<br />

Ne <strong>con</strong>segue, pertanto, un’ingiusta <strong>di</strong>scriminazione<br />

delle lavoratrici iscritte alla gestione<br />

separata.<br />

La Corte, accogliendo il ricorso, ha altresì<br />

sottolineato che gli istituti nati a salvaguar<strong>di</strong>a<br />

della maternità non hanno più il<br />

solo fi ne <strong>di</strong> protezione della donna, ma<br />

sono destinati anche a tutelare gli interessi<br />

del minore, sia per quanto attiene ai<br />

bisogni più propriamente fi siologici, sia<br />

in riferimento alle esigenze <strong>di</strong> carattere<br />

relazionale ed affettivo, collegate allo sviluppo<br />

della sua personalità.<br />

LAVORO A PROGETTO: LE ISTRUZIONI<br />

OPERATIVE PER IL PERSONALE ISPETTIVO<br />

Il Ministero del lavoro, <strong>con</strong> la circolare<br />

11/12/2012 n.29, evidenzia alcuni aspetti<br />

delle collaborazioni coor<strong>di</strong>nate e <strong>con</strong>tinuative<br />

a progetto dopo le mo<strong>di</strong>fi che<br />

apportate dalla L. 92/2012 all’art. 61 e<br />

ss. del DLgs 276/2003 soffermandosi in<br />

particolare sul requisito del progetto,<br />

sul corrispettivo dovuto al collaboratore<br />

e sui profi li <strong>di</strong> carattere sanzionatorio.<br />

Viene prima <strong>di</strong> tutto riba<strong>di</strong>to che per i<br />

rapporti <strong>di</strong> CoCoPro sottoscritti dopo il<br />

18/07/2012 il progetto rimane l’unico ed<br />

in<strong>di</strong>spensabile requisito dato che non è<br />

più possibile far riferimento a programmi<br />

o fasi progettuali.<br />

Il progetto deve essere funzionalmente<br />

collegato ad un determinato risultato fi -<br />

nale tant’è che adesso il legislatore esplicitamente<br />

richiede la descrizione del<br />

progetto, mentre in passato si poteva far<br />

riferimento alla mera in<strong>di</strong>cazione dello<br />

stesso.<br />

Ne <strong>con</strong>segue che il progetto deve neces-<br />

febbraio 2013 11


sariamente in<strong>di</strong>care l’attività prestata dal<br />

collaboratore in relazione alla quale si<br />

attende il raggiungimento <strong>di</strong> un determinato<br />

risultato obiettivamente verifi cabile.<br />

Il Ministero inoltre aggiunge che adesso,<br />

rispetto al passato, risulta imprescin<strong>di</strong>bile<br />

l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un risultato fi -<br />

nale idoneo a realizzare uno specifi co e<br />

circoscritto interesse del committente.<br />

Pertanto rientra ad esempio nel <strong>con</strong>cetto<br />

<strong>di</strong> progetto lo sviluppo <strong>di</strong> un software<br />

specifi co e non la mera attività or<strong>di</strong>nariamente<br />

necessaria ai fi ni della sua gestione.<br />

In merito al fatto che il progetto non<br />

può <strong>con</strong>sistere in una mera riproposizione<br />

dell’oggetto sociale del committente,<br />

la circolare 29/2012, sposando l’orientamento<br />

giurisprudenziale prevalente,<br />

precisa che il progetto deve quin<strong>di</strong> essere<br />

caratterizzato dalla specifi cità.<br />

Quin<strong>di</strong> il progetto, pur potendo rientrare<br />

nel ciclo produttivo dell’impresa e<br />

insistere in attività che rappresentano il<br />

c.d. core business aziendale, deve essere<br />

caratterizzato da un’autonomia <strong>di</strong> <strong>con</strong>tenuti<br />

e obiettivi.<br />

Si potrà pertanto avere una CoCoPro genuina<br />

quando in un’azienda <strong>di</strong> software<br />

la collaborazione viene attivata per la realizzazione<br />

<strong>di</strong> un programma informatico<br />

avente particolari caratteristiche.<br />

O ancora in uno stu<strong>di</strong>o che esegue attività<br />

statistiche, svolgere tale lavoro per realizzare<br />

uno specifi co obiettivo <strong>di</strong> ricerca.<br />

Ne <strong>con</strong>segue che se il progetto <strong>con</strong>siste<br />

nella mera riproposizione dell’oggetto<br />

sociale del committente (come ad esempio<br />

in una società <strong>di</strong> software la creazione<br />

<strong>di</strong> programmi informatici per la clientela)<br />

il <strong>con</strong>tratto non è genuino.<br />

Altra caratteristica che deve avere la Co-<br />

CoPro è che il progetto non può comportare<br />

lo svolgimento <strong>di</strong> compiti meramente<br />

esecutivi. In sostanza è necessario che<br />

la prestazione non rientri nella semplice<br />

routin e non sia elementare.<br />

Per compiti meramente esecutivi si devono<br />

intendere quelli caratterizzati dalla<br />

mera attuazione <strong>di</strong> quanto impartito,<br />

anche <strong>di</strong> volta in volta, dal committente,<br />

senza alcun margine <strong>di</strong> autonomia anche<br />

operativa da parte del collaboratore.<br />

Invece per compiti meramente ripetitivi<br />

si intendono quelle attività rispetto alle<br />

quali non è necessaria alcuna in<strong>di</strong>cazione<br />

da parte del committente.<br />

Quin<strong>di</strong> si ha una collaborazione a progetto<br />

genuina solo quando al collabora-<br />

12 febbraio 2013<br />

CAF IMPRESE UNCOM<br />

tore sono lasciati margini <strong>di</strong> autonomia<br />

anche operativa nello svolgimento dei<br />

compiti a lui assegnati.<br />

A titolo esemplifi cativo e non esaustivo<br />

se<strong>con</strong>do il Ministero del lavoro non<br />

possono essere occupati <strong>con</strong> <strong>con</strong>tratto a<br />

progetto i seguenti lavoratori: addetti alla<br />

<strong>di</strong>stribuzione delle bollette, addetti alle<br />

pulizie, custo<strong>di</strong> e portieri, facchini, magazzinieri,<br />

muratori, prestatori <strong>di</strong> lavoro<br />

agricolo, ecc.<br />

La circolare si sofferma anche sul compenso<br />

del collaboratore a progetto, precisando<br />

che lo stesso va in<strong>di</strong>viduato, dalla<br />

<strong>con</strong>trattazione collettiva, sulla falsariga<br />

<strong>di</strong> quanto avviene per i rapporti <strong>di</strong> lavoro<br />

subor<strong>di</strong>nato, in applicazione dei principi<br />

sanciti dall’art. 36 Cost.<br />

Più precisamente il riferimento è alle<br />

retribuzioni minime, ossia ai minimi<br />

tabellari determinati dai <strong>con</strong>tratti collettivi<br />

<strong>di</strong> categoria e non a tutto il complesso<br />

delle voci retributive previsti dalla<br />

<strong>con</strong>trattazione.<br />

In attesa che i vari CCNL recepiscano<br />

la novella introdotta dalla L. 92/2012, il<br />

personale ispettivo non potrà adottare<br />

provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffida accertativa nel<br />

caso in cui verifichi che il compenso<br />

erogato al collaboratore risulti sproporzionato<br />

rispetto alla quantità e qualità<br />

dell’attività svolta.<br />

Infi ne per quanto attiene al regime sanzionatori<br />

o, il Ministero del lavoro evidenzia<br />

che l’assenza del progetto che<br />

determina la costituzione <strong>di</strong> un rapporto<br />

<strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato a tempo indeterminato,<br />

sussiste tutte le volte che mancano<br />

i seguenti requisiti: collegamento ad un<br />

determinato risultato fi nale, autonoma<br />

identifi cabilità nell’ambito dell’oggetto<br />

sociale del committente, non coincidenza<br />

<strong>con</strong> l’oggetto sociale del committente e<br />

svolgimento <strong>di</strong> compiti meramente esecutivi<br />

o ripetitivi.<br />

La presunzione relativa alla subor<strong>di</strong>nazione<br />

invece ha luogo quando, ferma restando<br />

l’assenza del progetto, il collaboratore<br />

esegue la prestazione <strong>con</strong> modalità analoghe<br />

a quelle dei lavoratori subor<strong>di</strong>nati.<br />

Però, spiega la circolare ministeriale, questa<br />

presunzione non sussiste se il collaboratore<br />

pur prestando le medesime attività<br />

degli altri lavoratori <strong>di</strong>pendenti dell’impresa<br />

committente, le svolge <strong>con</strong> modalità<br />

organizzative ra<strong>di</strong>calmente <strong>di</strong>verse.<br />

Al <strong>con</strong>trario, si ha comunque presunzione,<br />

quando il collaboratore pur svolgendo<br />

attività <strong>di</strong>verse le effettua <strong>con</strong> le medesime<br />

modalità caratterizzanti la prestazione<br />

resa dai lavoratori <strong>di</strong>pendenti della stessa<br />

impresa. Restano in ogni caso escluse le<br />

prestazioni <strong>di</strong> elevata professionalità in<strong>di</strong>viduate<br />

dalla <strong>con</strong>trattazione collettiva,<br />

anche se l’intervento delle parti sociali<br />

non può <strong>con</strong><strong>di</strong>zionare l’applicabilità della<br />

presunzione dato che per volere legislativo<br />

è meramente facoltativo.<br />

SICUREZZA: DISPONIBILE LA PROCEDURA<br />

STANDARD DI VALUTAZIONE DEI RISCHI<br />

Ministero Lavoro - Decreto Interministeriale<br />

30/11/2012<br />

Gazzetta uffi ciale n.285 del 06/12/2012<br />

Con Decreto Interministeriale deI 30 novembre<br />

2012, sono state recepite le procedure<br />

standar<strong>di</strong>zzate per effettuare la valutazione<br />

dei rischi <strong>di</strong> cui al D.Lgs. 81/2008,<br />

che possono essere utilizzate dalle aziende<br />

che occupano fi no a 10 lavoratori.<br />

Le procedure fornis<strong>con</strong>o un modello <strong>di</strong><br />

riferimento sulla base del quale effettuare<br />

la valutazione dei rischi e il suo<br />

aggiornamento, al fi ne <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le<br />

adeguate misure <strong>di</strong> prevenzione e <strong>di</strong> protezione<br />

ed elaborare il programma delle<br />

misure atte a garantire il miglioramento<br />

nel tempo dei livelli <strong>di</strong> salute e sicurezza<br />

nei luoghi <strong>di</strong> lavoro.<br />

Il modello può essere utilizzato anche<br />

dalle imprese fi no a 50 lavoratori, fatta<br />

eccezione per: aziende a rischio incidente<br />

rilevante; centrali termoelettriche; impianti<br />

nucleari; aziende e deposito polveri,<br />

esplosivi e munizioni; aziende <strong>con</strong><br />

rischi, biologici, atmosfere esplosive, cancerogeni,<br />

mutageni, <strong>con</strong>nessi all’esposizione<br />

dell’amianto.<br />

Il modello è composto dei seguenti quattro<br />

“passi” che devono essere seguiti dai<br />

datori interessati ad adottare la procedura<br />

standard per la valutazione dei rischi:<br />

1. descrizione dell’azienda, del ciclo lavorativo/attività<br />

e delle mansioni;<br />

2. in<strong>di</strong>viduazione dei pericoli presenti in<br />

azienda;<br />

3. valutazione dei rischi associati ai pericoli<br />

in<strong>di</strong>viduati e identifi cazione delle misure<br />

<strong>di</strong> prevenzione e protezione attuate;<br />

4. defi nizione del programma <strong>di</strong> miglioramento.


LE NOSTRE CATEGORIE<br />

NOTIFICA DEGLI ALLOGGIATI – DISPOSIZIONI<br />

CONCERNENTI LA COMUNICAZIONE ALLE AUTORITÀ<br />

DI PUBBLICA SICUREZZA DELL’ARRIVO DI PERSONE<br />

ALLOGGIATE IN STRUTTURE RICETTIVE<br />

Nella g.u. n. 14 del 17/01/2013<br />

è stato pubblicato il decreto<br />

del ministero dell’interno del 7<br />

gennaio 2013 “<strong>di</strong>sposizioni <strong>con</strong>cernenti<br />

la comunicazione alle autorità <strong>di</strong> pubblica<br />

sicurezza dell’arrivo <strong>di</strong> persone<br />

alloggiate in strutture ricettive “a seguito<br />

delle mo<strong>di</strong>fiche introdotte, il nuovo<br />

testo dell’art. 109 tulps non prevede più<br />

l’obbligo <strong>di</strong> compilare e far sottoscrivere<br />

ai clienti la scheda <strong>di</strong> polizia, ma la comunicazione<br />

delle generalità delle persone<br />

alloggiate, effettuata avvalendosi <strong>di</strong><br />

mezzi informatici o telematici: non più<br />

quin<strong>di</strong> la <strong>con</strong>segna delle schede cartacee<br />

ma l’invio telematico/informatico dei<br />

dati, sempre entro 24 ore dall’arrivo dei<br />

clienti, <strong>di</strong>rettamente alle questure e non<br />

più alle autorità locali <strong>di</strong> ps.<br />

Di seguito riassumiamo i punti principali<br />

da ricordare:<br />

1) Obbligo <strong>di</strong> comunicazione giornaliera se<br />

il soggiorno si protrae per meno <strong>di</strong> 24 ore,<br />

od entro le 24 successive negli altri casi<br />

2) Le trasmissioni delle comunicazioni<br />

vanno fatte in via informatica/telematica<br />

per abilitarsi alle quali è necessario<br />

presentare specifica domanda alla Questura<br />

della provincia in cui ha sede la<br />

struttura ricettiva. La Questura abilita la<br />

struttura ricettiva attraverso certificazione<br />

<strong>di</strong>gitale all’inserimento nel sistema<br />

web http//alloggiatiweb.polizia<strong>di</strong>stato.it<br />

3) La trasmissione della comunicazione degli<br />

stessi dati me<strong>di</strong>ante fax o posta elettronica<br />

certificata, può avvenire solo nei casi in cui<br />

sussistano problematiche <strong>di</strong> natura tecnica al<br />

sistema web, ed in ogni caso deve essere preventivamente<br />

<strong>con</strong>cordata <strong>con</strong> la Questura .<br />

4) Occorre sempre <strong>con</strong>servare tutte le ricevute<br />

delle trasmissioni, <strong>con</strong> qualunque<br />

modalità vengano effettuate: devono<br />

essere <strong>con</strong>servate per 5 anni<br />

5) Privacy: i gestori delle strutture ricettive<br />

sono tenuti alla cancellazione dei dati <strong>di</strong>gitali<br />

trasmessi nonchè alla <strong>di</strong>struzione della<br />

copia cartacea degli elenchi trasmessi , non<br />

appena ottenute le relative ricevute<br />

L’entrata in vigore delle <strong>di</strong>sposizioni suddette<br />

è il 17 gennaio 2013.<br />

Pertanto le aziende che ancora non utilizzano<br />

il collegamento informatico/telematico<br />

devono attivarsi al più presto presso la<br />

Questura competente per territorio.<br />

<strong>di</strong>cembre febbraio 2013 2009 13


Da Fiva Confcommercio Emilia Romagna<br />

la richiesta <strong>di</strong> proseguire<br />

la <strong>di</strong>scussione sul testo proposto<br />

dalla Giunta, un compromesso necessario<br />

per riportare or<strong>di</strong>ne nel settore. Necessario<br />

fin d’ora porre l’attenzione sui<br />

<strong>con</strong>trolli. “La proposta <strong>di</strong> legge <strong>di</strong>scussa<br />

dalla Commissione Attività Produttive<br />

– <strong>di</strong>chiara Alverio Andreoli Presidente<br />

<strong>di</strong> FIVA Confcommercio Emilia Romagna<br />

– ci vede sostanzialmente <strong>con</strong>cor<strong>di</strong><br />

<strong>con</strong> l’obiettivo del legislatore regionale <strong>di</strong><br />

smascherare gli operatori abusi del settore<br />

ambulante e <strong>con</strong>sentire a quanti lo<br />

vogliano <strong>di</strong> operare se<strong>con</strong>do le regole, in<br />

un mercato alla pari”. La Fiva Regionale<br />

ha sostenuto, in questi mesi, la necessità<br />

<strong>di</strong> giungere alla definizione <strong>di</strong> una nuova<br />

normativa <strong>con</strong><strong>di</strong>visa sul comparto degli<br />

hobbisti, che rappresenta ancora oggi una<br />

14 febbraio 2013<br />

LE NOSTRE CATEGORIE<br />

“Progetto <strong>di</strong> legge hobbisti: an<strong>di</strong>amo avanti”<br />

Si ritiene utile informare che sul sito<br />

del Conai (www.<strong>con</strong>ai.org) è stata<br />

pubblicata la Guida agli adempimenti<br />

per il <strong>con</strong>tributo ambientale sugli<br />

imballaggi per l’anno 2013.<br />

La Guida, che mantiene la veste grafica e la<br />

struttura delle e<strong>di</strong>zioni precedenti, <strong>con</strong>tiene<br />

una serie <strong>di</strong> aggiornamenti, tra cui si segnala:<br />

- la riduzione del <strong>con</strong>tributo ambientale<br />

CONAI sugli imballaggi:<br />

in acciaio da 31,00 a 26,00 euro/ton<br />

in plastica da 120,00 a 110,00 euro/ton<br />

in carta da 14,00 a 10,00 euro/ton (fino<br />

al 31 marzo 2013)<br />

e da 10,00 euro/ton a 6,00 euro/ton (dal<br />

1° aprile 2013)<br />

- la riduzione del <strong>con</strong>tributo forfetario<br />

sul peso dei soli imballaggi delle mer-<br />

zona grigia su cui occorre fare chiarezza.<br />

“Ci auguriamo – prosegue Andreoli – che<br />

l’iter <strong>di</strong> approvazione della norma prosegua<br />

ora senza emendamenti che potrebbero<br />

stravolgere il senso, e ribadendo<br />

la necessità che essa trovi applicazione<br />

in<strong>di</strong>stintamente in tutti i Comune della<br />

Nostra Regione. Il testo in <strong>di</strong>scussione<br />

rappresenta un punto <strong>di</strong> equilibrio necessario,<br />

al fine <strong>di</strong> dotarci <strong>di</strong> un provve<strong>di</strong>mento<br />

in grado <strong>di</strong> tutelare quanti operano<br />

sul mercato <strong>con</strong> regolare licenza a fronte<br />

<strong>di</strong> operatori irregolari che si mascherano<br />

spesso <strong>di</strong>etro un uso improprio del termine<br />

hobbista”. “Con questo provve<strong>di</strong>mento<br />

– aggiunge Pietro Fantini, Direttore <strong>di</strong><br />

Confcommercio Emilia Romagna – vogliamo<br />

porre un altro tassello nella battaglia<br />

<strong>con</strong>tro l’abusivismo commerciale in<br />

cui la nostra Organizzazione è fortemen-<br />

ci da 40,00 a 32,00 euro/ton (fino al<br />

31 marzo 2013) e da 32,00 euro/ton a<br />

31,00 euro/ton (dal 1° aprile 2013)<br />

- la riduzione delle aliquote da applicare<br />

sul valore delle importazioni dei<br />

prodotti alimentari imballati da 0,10%<br />

a 0,07% e dei prodotti non alimentari<br />

imballati da 0,05% a 0,04%<br />

Per usufruire della procedura semplificata<br />

<strong>di</strong> esenzione dal <strong>con</strong>tributo per attività<br />

<strong>di</strong> esportazione, oltre a riba<strong>di</strong>re che il relativo<br />

modulo dovrà essere inviato a Conai<br />

entro e non oltre il 31 marzo <strong>di</strong> ogni<br />

anno, viene specificato che a partire dal<br />

2013, qualora tale termine coincida <strong>con</strong><br />

un giorno festivo, lo stesso deve intendersi<br />

prorogato al primo giorno festivo non<br />

successivo.<br />

Viene poi integrata la sezione relativa ai “Casi<br />

particolari” <strong>con</strong> le seguenti precisazioni:<br />

te impegnata. Siamo <strong>con</strong>vinti che anche<br />

la valorizzazione e l’attrattività dei nostri<br />

centri storici trarrà beneficio da una norma<br />

volta a portare chiarezza all’interno<br />

del comparto, potenziando gli strumenti<br />

<strong>con</strong>tro l’esercizio del commercio in forma<br />

illegale”. “È in<strong>di</strong>spensabile fare fin d’ora<br />

chiarezza – <strong>con</strong>clude il Presidente Andreoli<br />

– sugli aspetti relativi ai <strong>con</strong>trolli, per<br />

fare in modo che, una volta approvata la<br />

norma, gli hobbisti che non presentino il<br />

tesserino opportunamente vi<strong>di</strong>mato possano<br />

essere <strong>di</strong>chiarati abusivi al 100%. Vigileremo<br />

affinché la norma possa trovare<br />

reale e corretta applicazione, così che ai<br />

trasgressori possano essere comminate<br />

le opportune sanzioni e venga eliminato<br />

definitivamente questo dannoso fenomeno<br />

<strong>di</strong> abusivismo, finora ingiustamente<br />

tollerato.”<br />

CONAI: Guida all’adesione e all’applicazione<br />

del <strong>con</strong>tributo ambientale Disponibile l’e<strong>di</strong>zione del 2013<br />

ISI E IVA: Apparecchi intrattenimento<br />

Versamento dell’ISI (co<strong>di</strong>ce tributo<br />

5123) e dell’lVA forfettaria (co<strong>di</strong>ce<br />

tributo 6729) dovute per il 2013<br />

relativamente agli apparecchi da <strong>di</strong>vertimento<br />

ed intrattenimento <strong>di</strong> cui all’art.<br />

110, comma 7, lett. a) e c), del TULPS, in-<br />

per gli imballaggi riutilizzabili impiegati<br />

in sistemi <strong>con</strong>trollati/certificati/verificabili<br />

(tipo noleggio o analoghe forme<br />

commerciali <strong>con</strong> trasferimenti non traslativi<br />

della proprietà), viene prevista<br />

l’applicazione del <strong>con</strong>tributo ambientale<br />

nel momento in cui l’imballaggio<br />

facente parte dell’intero parco circolante,<br />

termina effettivamente il suo ciclo <strong>di</strong><br />

riutilizzo o risulta comunque <strong>di</strong>sperso o<br />

fuori dal circuito;<br />

per gli imballaggi riutilizzabili impiegati<br />

in circuiti chiusi ma <strong>con</strong> una filiera<br />

che coinvolge un maggior numero <strong>di</strong><br />

soggetti (dal produttore dell’imballaggio<br />

al <strong>con</strong>sumatore finale, come nel<br />

caso della <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> acque minerali<br />

e bevande) viene prevista una percentuale<br />

<strong>di</strong> abbattimento del peso da<br />

assoggettare a <strong>con</strong>tributo ambientale,<br />

pari all’ 85% per le bottiglie in vetro e al<br />

93% per le casse/cestelli in plastica.<br />

stallati entro l’l /3/2013 o non <strong>di</strong>sinstallati<br />

entro il 31/12/2012. La scadenza <strong>di</strong> tale versamento<br />

è prevista per il 16 Marzo 2013.


LE NOSTRE CATEGORIE<br />

D.L. Balduzzi sulla salute - somministrazione<br />

e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> alcolici attraverso <strong>di</strong>stributori<br />

automatici, nelle ore notturne e limiti <strong>di</strong> età<br />

Facendo seguito alla circolare n.<br />

71/2012, si operano ulteriori approfon<strong>di</strong>menti<br />

sulle nuove norme che<br />

riguardano la somministrazione e la ven<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> alcolici. In particolare, per quanto riguarda<br />

i <strong>di</strong>stributori automatici, si ricorda che<br />

l’art. 7 del D.L. Balduzzl ha aggiunto un comma<br />

all’art. 689 del co<strong>di</strong>ce penale, prevedendo<br />

che “la stessa pena <strong>di</strong> cui al primo comma<br />

sì applica a chi pone In essere una delle<br />

<strong>con</strong>dotte <strong>di</strong> cui al medesimo comma (somministrazione<br />

alcolici a minori <strong>di</strong> 16 anni),<br />

attraverso <strong>di</strong>stributori automatici che non<br />

<strong>con</strong>sentano la rilevazione del dati anagrafici<br />

dell’utilizzatore me<strong>di</strong>ante sistemi <strong>di</strong> lettura<br />

ottica dei documenti. La pena <strong>di</strong> cui al periodo<br />

precedente non si applica qualora si<br />

presente sul posto personale incaricato <strong>di</strong> effettuare<br />

Il <strong>con</strong>trollo del dati anagrafici”. Ora,<br />

la Cassazione, <strong>con</strong> la sentenza n. 11845 del<br />

2006 (allegato 1), <strong>con</strong>formemente a quanto<br />

già affermato dal Ministero dell’Industria<br />

<strong>con</strong> la circolare del 9 gennaio 2001 n. 500254<br />

(allegato 2), ha espressamente <strong>di</strong>fferenziato<br />

la fattispecie della somministrazione me<strong>di</strong>ante<br />

<strong>di</strong>stributori automatici da quella della<br />

ven<strong>di</strong>ta me<strong>di</strong>ante tali <strong>di</strong>stributori. Infatti,<br />

la Corte ritiene “che debba essere tenuta <strong>di</strong>stinta<br />

la <strong>di</strong>sciplina che <strong>con</strong>cerne la ven<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> prodotti alimentari tramite apparecchiature<br />

automatiche da quella <strong>di</strong> somministrazione<br />

del medesimi prodotti a mezzo dei<br />

medesimi apparecchi. La prima ven<strong>di</strong>ta può<br />

essere effettuata sia In locali a<strong>di</strong>biti alla ven<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> prodotti <strong>di</strong> vario genere (es. negozi <strong>di</strong><br />

generi alimentari, <strong>di</strong> abbigliamento, etc.) sia<br />

in locali <strong>di</strong> ogni tipo non specificamente de<strong>di</strong>cati<br />

alla ven<strong>di</strong>ta (cinema, uffici, etc.), sia su<br />

aree pubbliche ... Il se<strong>con</strong>do tipo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

invece viene effettuato in locali de<strong>di</strong>ti alla<br />

somministrazione <strong>di</strong> alimenti e bevande che<br />

sono quelli che <strong>con</strong>sentono Il <strong>con</strong>sumo in<br />

loco degli alimenti e delle bevande stesse ...<br />

ln tale ipotesi la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> alimenti attraverso<br />

apparecchiature automatiche costituisce<br />

soltanto una modalità <strong>di</strong> <strong>con</strong>segna del prodotto<br />

al <strong>con</strong>sumatore per il <strong>con</strong>sumo in loco<br />

<strong>di</strong>versa da quella della <strong>con</strong>segna al banco. La<br />

Cassazione inoltre, ribadendo la <strong>di</strong>stinzione<br />

tra ven<strong>di</strong>ta e somministrazione afferma che<br />

quest’ultima “esige un ‘quid pluris’, rispetto<br />

al commercio al minuto <strong>di</strong> alimenti e bevande,<br />

costituito dalla pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> spazi<br />

e strutture che <strong>con</strong>sentano all’acquirente <strong>di</strong><br />

<strong>con</strong>sumare ‘in loco’ i prodotti stessi”. Pertanto,<br />

alla luce <strong>di</strong> quanto esposto, si ritiene<br />

che per i <strong>di</strong>stributori automatici che si trovano<br />

già nel pubblici esercizi, si applicherà<br />

il medesimo <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> somministrazione<br />

<strong>di</strong> alcolici ai minori <strong>di</strong> 16 anni (art. 689 c.p.),<br />

mentre per gli apparecchi che si trovano<br />

in altri luoghi, per coerenza sistematica, si<br />

applicherà il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta ai minori <strong>di</strong><br />

anni 18, previsto dal nuovo art. 14 ter della L.<br />

n. 125/2001, ferma restando la necessità in<br />

entrambi i casi <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre sistemi idonei<br />

alla rilevazione dei dati anagrafici degli utilizzatori.<br />

Tutto ciò a <strong>con</strong>forma dì quanto già<br />

affermato dalla Federazione <strong>con</strong> la circolare<br />

n. 71/2012, in relazione alla somministrazione<br />

<strong>di</strong> alcolici e alla ven<strong>di</strong>ta per asporto, che<br />

come rilevato, integrano due fattispecie <strong>di</strong>verse<br />

per le quali non è possibile applicare<br />

la stessa normativa. Tale <strong>di</strong>stinzione, inoltre,<br />

è stata anche più volte presa in <strong>con</strong>siderazione<br />

dal legislatore stesso In relazione alla<br />

ven<strong>di</strong>ta e somministrazione <strong>di</strong> alcolici nelle<br />

ore notturne.<br />

Infatti, sono previsti limiti <strong>di</strong> orari <strong>di</strong>versi<br />

a se<strong>con</strong>da della fattispecie presa in <strong>con</strong>siderazione:<br />

Pubblici esercizi: <strong>di</strong>vieto somministrazione<br />

e ven<strong>di</strong>ta alcolici e superalcolici<br />

dalle 3 alle 6 (art. 54 riforma Co<strong>di</strong>ce<br />

Strada 2010 - allegato 3)<br />

Circoli privati: <strong>di</strong>vieto somministrazione<br />

e ven<strong>di</strong>ta alcolici e superalcolici dalle 3<br />

alle 6 (art. 54 riforma Co<strong>di</strong>ce Strada 2010)<br />

Distributori automatici sia in PE sia in<br />

altri luoghi: <strong>di</strong>vieto somministrazione e<br />

ven<strong>di</strong>ta alcolici e superalcolici dalle 24<br />

alle 7 (art. 14 bis L. 125/2001)<br />

Spazi e aree pubblici: <strong>di</strong>vieto somministrazione<br />

e ven<strong>di</strong>ta alcolici e superalcolicl<br />

dalle 3 alle 6 (art. 54 riforma Co<strong>di</strong>ce<br />

Strada 2.010)<br />

Esercizi <strong>di</strong> vicinato: <strong>di</strong>vieto ven<strong>di</strong>ta alcolici<br />

e superalcolici dalle 2.4 alle 6<br />

Aree <strong>di</strong> servizio sulle autostrade e<br />

strade <strong>di</strong> tipo A (superstrade): <strong>di</strong>vieto<br />

somministrazione superalcolici, <strong>di</strong>-<br />

vieto ven<strong>di</strong>ta per asporto superalcolici<br />

dalle 22 alle 6, <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> somministrazione<br />

alcolici dalle 2 alle 6 (Art. 14 L.<br />

125/2001- allegato 4)<br />

Per quanto riguarda invece i limiti <strong>di</strong> età, il<br />

quadro normativa risulta così composto:<br />

1. Divieto <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> bevande<br />

alcoliche ai minori <strong>di</strong> anni 16 (art. 689,<br />

comma 1, c.p.);<br />

2. Divieto <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> bevande<br />

alcoliche ai minori dì anni 16 per mezzo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stributori automatici (art. 689, comma<br />

2, c.p.);<br />

3. Divieto <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bevande alcoliche ai<br />

minori <strong>di</strong> anni 18 per mezzo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stributori<br />

automatici (art. 14 ter L. 125/2001);<br />

4. Divieto <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bevande alcoliche ai<br />

minori <strong>di</strong> 18 anni (art. 14 ter L. 125/2001).<br />

Si riba<strong>di</strong>sce che in pratica, un esercente<br />

potrà mescere al tavolo o al banco<br />

una birra In bottiglia assicurandosi che<br />

il cliente abbia più <strong>di</strong> 16 anni, mentre se<br />

vorrà vendere la medesima bottiglia per<br />

asporto, dovrà assicurarsi che il cliente<br />

abbia più dì 18 anni. Per Il quadro sintetico<br />

della normativa esposta vedere la<br />

tabella allegata (allegato 5). Sempre In<br />

tema <strong>di</strong> <strong>di</strong>stributori automatici, in relazione<br />

alle leggi regionali che <strong>di</strong>sciplinano<br />

il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> bevande<br />

alcoliche attraverso tali apparecchi, come<br />

ad esempio la L.R. Veneto n. 29/2007 e<br />

L.R. Emilia-Romagna n. 14/2003, sì ritiene<br />

che tale <strong>di</strong>vieto sia stato superato dal D.L.<br />

Balduzzi, dato che quest’ultimo è andato<br />

a mo<strong>di</strong>ficare una norma del co<strong>di</strong>ce penale,<br />

<strong>di</strong> sicura competenza statale ed alla<br />

quale le Regioni devono adeguarsi’.<br />

Pertanto, è ormai possibile somministrare<br />

o vendere alcolici attraverso l <strong>di</strong>stributori<br />

automatici, fermi restando i limiti <strong>di</strong> orario<br />

(<strong>di</strong>vieto dalle 24 alle 7), i rispettivi <strong>di</strong>vieti al<br />

minori <strong>di</strong> 16 o 18 anni ed il collegato necessario<br />

onere <strong>di</strong> rilevazione dei dati anagrafici<br />

dell’utilizzatore me<strong>di</strong>ante sistemi<br />

<strong>di</strong> lettura ottica dei documenti o della presenza<br />

sul posto <strong>di</strong> personale incaricato <strong>di</strong><br />

effettuare il <strong>con</strong>trollo dei dati anagrafici.<br />

febbraio 2013 15


Da ultimo si ricorda che, <strong>con</strong> l’art. 52,<br />

comma 2 lett. b), del D.Lgs. n. 274/2000<br />

(Disposizioni sulla competenza penale<br />

del giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> pace) la pena prevista<br />

dall’art. 689 co<strong>di</strong>ce penale è stata mo<strong>di</strong>ficata,<br />

pertanto, non è più previsto l’arresto<br />

Attende la pubblicazione in Gazzetta<br />

Ufficiale il provve<strong>di</strong>mento in esame,<br />

che è stato approvato dalla Commissione<br />

Industria della Camera dei Deputati<br />

dopo aver ottenuto la sede legislativa,<br />

quin<strong>di</strong> senza essere esaminato dall’Aula<br />

della Camera. Il provve<strong>di</strong>mento, composto<br />

<strong>di</strong> soli cinque articoli, viene a sostituirsi<br />

alla legge 16 <strong>di</strong>cembre 1966, n. 1112 che ha<br />

regolamentato la materia sino ad oggi, integrandola<br />

<strong>con</strong> mo<strong>di</strong>fiche e <strong>di</strong>sponendone<br />

<strong>con</strong>seguentemente l’abrogazione espressa.<br />

Si richiamano in breve i passaggi principali<br />

delle nuove <strong>di</strong>sposizioni.<br />

DEFINIZIONE MERCEOLOGICA<br />

DI PELLE, CUOIO, PELLICCE<br />

Rispetto a quanto previsto dalla legge<br />

1112/96 vengono ampliati e meglio definite<br />

le caratteristiche dei prodotti in<strong>di</strong>viduati<br />

<strong>con</strong> i termini “pelle”, “ cuoio” e “pelliccia”,<br />

inclusi i prodotti fabbricati dalle spoglie e<br />

ricoperti dì strati <strong>di</strong> altro materiale, purchè<br />

questi siano <strong>di</strong> spessore uguale o non inferiore<br />

a 0,15 millimetri. Le caratteristiche<br />

devono essere possedute anche nel caso in<br />

cui i termini “cuoio” o “pelle” siano tradotti<br />

in una lingua <strong>di</strong>versa dall’italiano. La riserva<br />

legale <strong>di</strong> utilizzo dei termini viene estesa ai<br />

casi in cui i termini vengano utilizzati come<br />

aggettivi, sostantivi o inseriti come prefissi<br />

16 febbraio 2013<br />

LE NOSTRE CATEGORIE<br />

per l’esercente in caso <strong>di</strong> violazione del<br />

<strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> alcolici ai<br />

minori <strong>di</strong> 16 anni, ma verrà applicata la<br />

pena pecuniaria della specie corrispondente<br />

da 516,46 a 2.582,28 euro o la pena<br />

della permanenza domiciliare da quin<strong>di</strong>-<br />

o suffissi in altre parole. Per quanto riguarda,<br />

invece, i prodotti rigenerati da fibre <strong>di</strong><br />

cuoio e da spoglie <strong>con</strong> processi meccanici<br />

o chimici è <strong>di</strong>sposto il <strong>di</strong>vieto dì utilizzo<br />

dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e si<br />

attende l’emanazione del decreto del Ministero<br />

dello sviluppo e<strong>con</strong>omico (entro 90<br />

giorni dall’entrata in vigore della legge) per<br />

la definizione delle specifiche tecniche relativamente<br />

a tali prodotti.<br />

OBBLIGHI PER LE IMPRESE PRODUTTRICI<br />

I prodotti ottenuti dalle spoglie <strong>di</strong> animali,<br />

sono soggetti alle <strong>di</strong>sposizioni vigenti in materia<br />

dì tutela della salute dei <strong>con</strong>sumatori,<br />

dei <strong>di</strong>ritti dei lavoratori e dell’ambiente. Agli<br />

obblighi normativi provvedono le imprese<br />

specializzate nella lavorazione dei prodotti<br />

se<strong>con</strong>do modelli <strong>di</strong> organizzazione, <strong>di</strong> gestione<br />

e <strong>di</strong> lavorazione certificati da enti terzi<br />

accre<strong>di</strong>tati , in linea <strong>con</strong> le normative nazionali<br />

ed internazionali, Le associazioni dei<br />

produttori, del <strong>con</strong>sumatori e dei lavoratori<br />

maggiormente rappresentative possono riunirsi<br />

in <strong>con</strong>sorzi che garantiscano l’origine<br />

geografica, la natura e la qualità del prodotti.<br />

DIVIETO DI MESSA IN VENDITA O COMMERCIO<br />

Il <strong>di</strong>vieto sostanzialmente ricalca quanto già<br />

previsto dalla <strong>di</strong>sciplina abrogata , per cui<br />

si <strong>con</strong>ferma il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> messa in ven<strong>di</strong>ta<br />

o in commercio, <strong>con</strong> i termini cuoio, pelle,<br />

ci giorni a quarantacinque giorni ovvero<br />

la pena del lavoro <strong>di</strong> pubblica utilità da<br />

venti giorni a sei mesi, ferma restando la<br />

sospensione dall’esercizio dell’attività in<br />

caso <strong>di</strong> <strong>con</strong>danna, prevista dall’art. 35 del<br />

co<strong>di</strong>ce penale già al primo evento<br />

Nuove <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> utilizzo<br />

dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia”<br />

e <strong>di</strong> quelli da essi derivanti o loro sinonimi<br />

In data 31 <strong>di</strong>cembre 2012, il Ministero<br />

dello Sviluppo E<strong>con</strong>omico ha emanato<br />

una circolare <strong>con</strong> la quale viene precisata<br />

l’esclusione dei locali autorizzati ex articolo<br />

86 del RD 773 del 1931 (T.U.L.P.S.) che ospitano<br />

offerta <strong>di</strong> gioco me<strong>di</strong>ante apparecchi,<br />

dall’applicazione della nuova <strong>di</strong>sciplina in<br />

materia <strong>di</strong> orari degli esercizi commerciali,<br />

<strong>di</strong> cui all’art art 3 comma 1 lettera d-bis del<br />

decreto legge 223/2006 mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo<br />

31c del <strong>di</strong> 201/2011 <strong>con</strong>vertito nella<br />

legge 214 2011. Il MISE, che già aveva sostenuto<br />

questa interpretazione in occasione dei<br />

lavori preparatori del Correttivo alla Direttiva<br />

Servizi (d.lgs 147/2012), richiama la Nota del<br />

14 <strong>di</strong>cembre 2012, <strong>con</strong> la quale il Ministero<br />

dell’Interno, in risposta ad uno specifico<br />

quesito del Mise, ha fornito in<strong>di</strong>cazioni a<br />

proposito dell’applicazione delle norme in<br />

materia <strong>di</strong> liberalizzazione degli orari agli<br />

esercizi, autorizzati ex articolo 86 del RD 773<br />

del 1931 (T.U.L.P.S.). In tale nota il Ministero<br />

pelliccia, <strong>di</strong> prodotti che non siano ottenuti<br />

unicamente da spoglie animali, sottoposte<br />

ai rispettivi trattamenti <strong>con</strong>sentiti e lavorate<br />

appositamente per <strong>con</strong>servarne le specifiche<br />

caratteristiche naturali. Viene aggiunto<br />

che il <strong>di</strong>vieto si applica anche nel caso in cui<br />

termini richiamati siano usati come aggettivi<br />

e sostantivi, inseriti quali prefissi o suffissi<br />

o sotto nomi generici , anche se tradotti in<br />

lingua <strong>di</strong>versa dall’italiano. Viene inoltre<br />

stabilito che per i prodotti ottenuti da lavorazioni<br />

nei Paesi esteri che comunque utilizzano<br />

la <strong>di</strong>citura italiana dei termini “cuoio”,<br />

“pelle” e “pelliccia”, l’etichetta deve <strong>con</strong>tenere<br />

l’in<strong>di</strong>cazione dello Stato <strong>di</strong> provenienza.<br />

VIOLAZIONI E SANZIONI<br />

Sono mo<strong>di</strong>ficate rispetto alla legge 1112/96.<br />

Salvo che il fatto costituisca reato, in caso<br />

<strong>di</strong> violazioni della normativa è prevista una<br />

sanzione amministrativa a partire da 10.000<br />

euro a 50.000 euro (in precedenza non inferiore<br />

a 60.000 e non superiore a 1.500.000<br />

lire) a cui si aggiunge il sequestro amministrativo<br />

della merce per la sua regolarizzazione,<br />

non <strong>con</strong>templato dalla normativa<br />

abrogata. Viene, altresì, prevista a tutela<br />

delle nuove norme la legittimazione ad agire<br />

anche a favore delle associazioni <strong>di</strong> categoria<br />

maggiormente rappresentative a livello<br />

nazionale , in linea <strong>con</strong> le in<strong>di</strong>cazioni della<br />

Confederazione.<br />

Orari degli esercizi autorizzati all’offerta<br />

<strong>di</strong> gioco me<strong>di</strong>ante apparecchi<br />

dell’interno, <strong>con</strong>fermando appieno la tesi del<br />

Mise, specifica che il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre limitazioni<br />

in materia <strong>di</strong> orari e giorni <strong>di</strong> chiusura,<br />

riguarda unicamente gli esercizi operanti<br />

nel settore della <strong>di</strong>stribuzione commerciale<br />

e <strong>di</strong>sciplinati dal d.lgs 114/1998, e non trova<br />

applicazione in caso <strong>di</strong> esercizi autorizzati al<br />

gioco, ex articolo 86, TULPS, anche se al loro<br />

interno vengono esercitate attività <strong>di</strong> somministrazione<br />

<strong>di</strong> alimenti e bevande seppure in<br />

maniera non prevalente.


LʼUNIONE COMMERCIANTI PIACENZA<br />

ha in essere una <strong>con</strong>venzione <strong>con</strong> la società<br />

ARIENTA CONSULTING SNC<br />

<strong>di</strong> Arienta Omar e Spinola Marco<br />

per quanto <strong>con</strong>cerne tutte le problematiche inerenti la sicurezza sul lavoro<br />

(D.Lgs 81/2008 s.m.i.) <strong>con</strong> tariffe particolarmente competitive<br />

riservate a tutti i nostri associati.<br />

Un responsabile della società Arienta Consulting s.n.c. sarà a <strong>di</strong>sposizione, su appuntamento,<br />

tutti i martedì mattina presso la nostra sede <strong>di</strong> Piacenza e<br />

tutti i giorni negli orari <strong>di</strong> ufficio presso la sede <strong>di</strong> Castel San Giovanni, per una<br />

prima <strong>con</strong>sulenza gratuita sugli argomenti inerenti<br />

le problematiche in <strong>con</strong>venzione.<br />

Vi riman<strong>di</strong>amo comunque al sito internet www.stu<strong>di</strong>oarienta.it<br />

per maggiori informazioni in merito a tutte le attività svolte dalla società Arienta Consulting s.n.c<br />

Di seguito troverete una sintesi degli argomenti <strong>di</strong> cui alla <strong>con</strong>venzione.<br />

IGIENE, AMBIENTE<br />

E SICUREZZA<br />

Sicurezza sul lavoro<br />

Valutazione <strong>con</strong>formità attrezzature<br />

Me<strong>di</strong>cina del lavoro<br />

Gestione pratiche SISTRI<br />

Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi)<br />

Pratiche per autorizzazioni ambientali<br />

CERTIFICAZIONI<br />

Certificazioni ISO (qualità, ambiente, sicurezza)<br />

Certificazioni <strong>di</strong> prodotto<br />

Certificazioni <strong>di</strong> filiera<br />

VERIFICHE E PERIZIE<br />

Rilevazioni fonometriche per la sicurezza sul lavoro<br />

Rilevazioni fonometriche per acustica ambientale<br />

Valutazioni rischio vibrazioni<br />

Rilevazioni luminose<br />

Pratiche prevenzione incen<strong>di</strong><br />

Valutazioni microclima<br />

Valutazioni stress da lavoro correlato<br />

LIVRAGA (LO) CASTEL SAN GIOVANNI (PC) FIORENZUOLA DʼARDA (PC)<br />

Via Fratelli Cairoli, 24 Corso Matteotti, 57 Piazza Marsala, 14<br />

Tel: 0377875043 Tel: 0523884366 Tel: 0523245412<br />

Fax: 0377875754 Fax: 0523840763 Fax: 0523840763<br />

febbraio 2013 17


Galleria Santa Maria in centro a Piacenza, utilizzando le<br />

vetrine <strong>di</strong> uno spazio inutilizzato <strong>di</strong> Unicre<strong>di</strong>t, in collaborazione<br />

<strong>con</strong> <strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> Piacenza, fino al<br />

17 febbraio ospita la mostra “Paesaggi d’Autore”.<br />

Dopo i presepi, è il momento <strong>di</strong> un progetto interregionale <strong>di</strong> sviluppo<br />

turistico e culturale che mostra i luoghi dell’Italia amati da<br />

gran<strong>di</strong> personaggi dell’arte italiani e stranieri.<br />

Tale progetto <strong>con</strong>siste in una mostra itinerante, che verrà ospitata<br />

in <strong>di</strong>verse città italiane, nella quale le persone potranno spostarsi<br />

tra decine <strong>di</strong> pannelli che riprodu<strong>con</strong>o gli itinerari interregionali<br />

più significativi per i <strong>di</strong>versi autori, corredati da foto evocative<br />

dei luoghi. Il progetto è stato realizzato e finanziato dalle Regioni<br />

Emilia Romagna, Lombar<strong>di</strong>a, Liguria, Toscana, Basilicata, Sicilia<br />

e Sardegna ed è cofinanziato dal Dipartimento per lo Sviluppo<br />

e la Competitività del Turismo - Presidenza del Consiglio dei<br />

Ministri. A Piacenza la mostra è stata organizzata dall’assessore<br />

alla Cultura e Turismo Prof.ssa Tiziana Albasi, mentre per la<br />

<strong>di</strong>sponibilità dei locali è stata coinvolta l’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong><br />

che ha fatto da collegamento <strong>con</strong> Unicre<strong>di</strong>t per l’ottenimento del<br />

<strong>con</strong>senso all’utilizzo delle vetrine e facendo intravedere anche<br />

possibili ulteriori <strong>con</strong>cessioni.<br />

18 febbraio 2013<br />

TUTTO RUBRICA ASSOCIATI<br />

GALLERIA SANTA MARIA<br />

ospita la Mostra: “Paesaggi d’Autore”<br />

In<strong>con</strong>tro fra Cultura e Turismo<br />

Paesaggi d’autore rappresenta una nuova proposta turistica, rivolta<br />

ad un viaggiatore attento e interessato a scoprire la bellezza<br />

dei luoghi proposti attraverso gli occhi, le parole, la musica e<br />

l’arte dei personaggi che li hanno vissuti e che vi hanno lasciato<br />

le loro più intime emozioni.<br />

ÇLa mostra “Paesaggi d’Autore” - afferma il Vicepresidente <strong>di</strong><br />

<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> Piacenza Antonio Resmini - si colloca<br />

all’interno <strong>di</strong> un progetto pensato da <strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> e<br />

appoggiato dalla Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> Piacenza - per cercare<br />

<strong>di</strong> ripristinare spazi inutilizzati in centro storico. Prima i presepi<br />

e le opere d’arte dei Galleristi <strong>di</strong> Notte Blu, ora una mostra itinerante<br />

e per il futuro sono già in cantiere altre idee. L’intervento<br />

- prosegue Resmini - è il risultato <strong>di</strong> un lavoro <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

della nostra Associazione <strong>con</strong> <strong>di</strong>verse realtà locali, l’obiettivo è<br />

quello <strong>di</strong> creare qualcosa <strong>di</strong> nuovo e inaspettato in grado <strong>di</strong> poter<br />

stupire i visitatori abituali e non del nostro centro storico.È<br />

Per maggiori informazioni riguardo “Paesaggi d’Autore” è possibile<br />

visitare il sito internet www.peasaggidautore.it che permette<br />

<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re le ricerche, acquisire informazioni dettagliate su<br />

tutti i luoghi proposti, anche attraverso video e link a siti più specifici,<br />

scaricare le cartine degli itinerari.


TUTTO RUBRICA ASSOCIATI<br />

ECCO LE PRIME SCADENZE DEL 2013<br />

Per maggiori informazioni in merito e per l’assistenza necessaria invitiamo a <strong>con</strong>tattare l’ufficio licenze <strong>di</strong> <strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> tel. 0523/461811<br />

GENNAIO<br />

Entro il 31 Gennaio RINNOVO canone abbonamento speciale<br />

Si ricorda, inoltre, ai possessori <strong>di</strong> Patentino Tabacchi che ENTRO<br />

METÀ GENNAIO deve essere inoltrata, agli uffici dei Monopoli <strong>di</strong> Stato,<br />

la comunicazione dei prelievi effettuati nel semestre precedente (Luglio-<br />

Dicembre 2012).<br />

FEBBRAIO<br />

Entro il 28 Febbraio RINNOVO abbonamento<br />

Anche per il 2013, la SIAE provvederà a recapitare il bollettino MAV<br />

da corrispondere in banca o <strong>di</strong>rettamente presso la sede SIAE <strong>di</strong> competenza<br />

territoriale. Per usufruire dello s<strong>con</strong>to CONFCOMMERCIO/FIPE<br />

invitiamo a regolarizzare la quota associativa per il 2013 e a ritirare,<br />

presso l’ufficio licenze <strong>di</strong> <strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong>, il certificato <strong>di</strong> iscrizione<br />

all’associazione.<br />

Ad eccezione <strong>di</strong> Basilicata, Campania<br />

e Sicilia che sono partite il 2<br />

gennaio mentre in tutte le altre regioni<br />

l’appuntamento <strong>con</strong> i sal<strong>di</strong> invernali<br />

ha avuto inizio il 5 gennaio.<br />

Se<strong>con</strong>do le stime dell’Ufficio Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

Confcommercio ogni famiglia, in occasione<br />

dei sal<strong>di</strong> invernali 2013, spenderà 359<br />

euro per l’acquisto <strong>di</strong> capi d’abbigliamento<br />

ed accessori, per un valore complessivo<br />

<strong>di</strong> 5,6 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro, pari al 18% del<br />

fatturato annuo del settore.<br />

“I sal<strong>di</strong> - afferma Renato Borghi, Presidente<br />

<strong>di</strong> Federazione Moda Italia e Vice Presidente<br />

<strong>di</strong> Confcommercio - rappresentano<br />

un appuntamento annuale irrinunciabile<br />

ed anche uno straor<strong>di</strong>nario rito collettivo<br />

capace <strong>di</strong> attrarre l’interesse <strong>di</strong> quasi<br />

16 milioni <strong>di</strong> famiglie italiane e <strong>di</strong> numerosissimi<br />

turisti stranieri affascinati dal<br />

made in Italy.<br />

Ma, in questo periodo - sottolinea Borghi<br />

- speriamo possano rappresentare<br />

una chance per i negozianti del settore<br />

moda dopo una stagione come quella<br />

<strong>di</strong> quest’autunno/inverno partita col<br />

Nel mese <strong>di</strong> marzo ci sarà da:<br />

Corrispondere i <strong>di</strong>ritti<br />

SALDI INVERNALI 2013<br />

freno tirato e per i <strong>con</strong>sumatori per<br />

sod<strong>di</strong>sfare una necessità e/o un desiderio<br />

<strong>con</strong> l’acquisto <strong>di</strong> un capo <strong>di</strong> qualità<br />

a prezzo più accessibile. I sal<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

quest’anno saranno caratterizzati da<br />

qualità, ampiezza <strong>di</strong> assortimento e<br />

soprattutto prezzi, <strong>con</strong> percentuali <strong>di</strong><br />

s<strong>con</strong>to <strong>vera</strong>mente allettanti”.<br />

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo,<br />

Confcommercio ricorda alcuni principi<br />

<strong>di</strong> base:<br />

1. Cambi: la possibilità <strong>di</strong> cambiare il capo<br />

dopo che lo si è acquistato è generalmente<br />

lasciata alla <strong>di</strong>screzionalità del<br />

negoziante, a meno che il prodotto non<br />

sia danneggiato o non <strong>con</strong>forme (art.<br />

1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo<br />

n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo<br />

per il negoziante della riparazione<br />

o della sostituzione del capo e, nel caso<br />

ciò risulti impossibile, la riduzione o la<br />

restituzione del prezzo pagato.<br />

Il compratore è però tenuto a denunciare<br />

il vizio del capo entro due mesi<br />

dalla data della scoperta del <strong>di</strong>fetto.<br />

MARZO<br />

Regolarizzare nuovamente l’iscrizione, presso i Monopoli <strong>di</strong> Stato,<br />

all’elenco dei soggetti che svolgono attività funzionali alla raccolta<br />

del gioco me<strong>di</strong>ante apparecchi da <strong>di</strong>vertimento <strong>con</strong> vincite in denaro<br />

mod. RIES-C6.<br />

Entro il 16 Marzo va effettuato il versamento dell’ISI e dell’IVA<br />

dovute relativamente agli apparecchi e <strong>con</strong>gegni da <strong>di</strong>vertimento<br />

ed intrattenimento meccanici quali biliar<strong>di</strong>, flipper, calcio balilla,<br />

biliar<strong>di</strong>ni, ecc. Si rammenta che entro la predetta data devono altresì<br />

essere versate l’ISI e l’IVA relative agli apparecchi da <strong>di</strong>vertimento<br />

ed intrattenimento <strong>di</strong> cui all’art. 110, comma 7, TULPS (apparecchi<br />

elettromeccanici <strong>con</strong> vincite <strong>di</strong> piccola oggettistica o senza premi).<br />

Per richiedere l’istituzione del patentino TABACCHI ricor<strong>di</strong>amo che<br />

la pratica può essere presentata, agli uffici dei Monopoli <strong>di</strong> Stato,<br />

SOLO entro il 31 Marzo 2013. Non è possibile richiedere l’istituzione<br />

del patentino tabacchi nei mesi successivi a marzo.<br />

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso<br />

alla <strong>di</strong>screzionalità del negoziante.<br />

3. Pagamenti: le carte <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to devono<br />

essere accettate da parte del negoziante<br />

qualora sia esposto nel punto ven<strong>di</strong>ta<br />

l’adesivo che attesta la relativa <strong>con</strong>venzione.<br />

4. Prodotti in ven<strong>di</strong>ta: i capi che vengono<br />

proposti in saldo devono avere carattere<br />

stagionale o <strong>di</strong> moda ed essere<br />

suscettibili <strong>di</strong> notevole deprezzamento<br />

se non venduti entro un certo periodo<br />

<strong>di</strong> tempo. Tuttavia nulla vieta <strong>di</strong> porre<br />

in ven<strong>di</strong>ta anche capi appartenenti non<br />

alla stagione in corso.<br />

5. In<strong>di</strong>cazione del prezzo: obbligo del negoziante<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>care il prezzo normale<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, lo s<strong>con</strong>to e il prezzo finale.<br />

Confcommercio segnala, inoltre, le varie<br />

iniziative promosse sull’intero territorio<br />

nazionale da Federazione Moda Italia,<br />

come “Sal<strong>di</strong> Chiari”, “Sal<strong>di</strong> Trasparenti”,<br />

“Sal<strong>di</strong> Tranquilli”.<br />

febbraio 2013 19


Scarsa <strong>con</strong>oscenza della pensione futura e <strong>di</strong>s<strong>con</strong>tinuità<br />

dei percorsi lavorativi accres<strong>con</strong>o le paure. Il 39,4% degli<br />

occupati <strong>di</strong> 18-34 anni ha un percorso <strong>con</strong>tributivo<br />

intermittente. E adesso l’allarme riguarda anche i <strong>di</strong>pendenti<br />

pubblici: il 21,4% teme <strong>di</strong> perdere il lavoro, il 24,1% <strong>di</strong> finire nel<br />

precariato.<br />

La pensione fa paura. I giovani lavoratori italiani (18-34 anni)<br />

credono che quando andranno in pensione rice<strong>vera</strong>nno un assegno<br />

pari in me<strong>di</strong>a al 53,6% del loro red<strong>di</strong>to da lavoro. E il 30% <strong>di</strong><br />

essi si aspetta una pensione <strong>di</strong> base inferiore alla metà del red<strong>di</strong>to<br />

attuale. Preoccupati da una vecchiaia da trascorrere in ristrettezze<br />

e<strong>con</strong>omiche (39%), sono <strong>con</strong>sapevoli <strong>di</strong> dover integrare la<br />

pensione pubblica <strong>con</strong> qualche forma <strong>di</strong> risparmio: titoli mobiliari<br />

(38,8%), il mattone (19%) e la previdenza complementare<br />

(17,4%). È quanto emerge da una ricerca realizzata dal Censis<br />

per la Covip (Commissione <strong>di</strong> vigilanza sui fon<strong>di</strong> pensione).<br />

Tra i giovani lavoratori non aderenti alla previdenza complementare,<br />

il 36% è <strong>di</strong>sposto a farlo, anche se ora preferisce aspettare.<br />

Quando si pensa alla pensione, a prevalere è la paura: <strong>di</strong> perdere<br />

il lavoro e non riuscire a versare i <strong>con</strong>tributi (34,3%), o <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare<br />

precari e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> poter versare i <strong>con</strong>tributi solo in modo<br />

saltuario (32,7%). Già oggi il 39,4% dei giovani lavoratori ha un<br />

percorso <strong>con</strong>tributivo <strong>di</strong>s<strong>con</strong>tinuo a causa <strong>di</strong> lavori precari o impieghi<br />

senza versamenti pensionistici.<br />

Rassegnati (e s<strong>con</strong>tenti) a lavorare più a lungo. Solo il 23,5% dei<br />

lavoratori italiani ritiene che andrà in pensione all’età desiderata.<br />

Il 25% dei lavoratori pensa che andrà in pensione dopo i<br />

70 anni. Ne è <strong>con</strong>vinto il 25,7% degli occupati maschi e il 23,6%<br />

delle donne, il 34% dei lavoratori autonomi, il 23,4% dei <strong>di</strong>pendenti<br />

privati e il 14,5% degli impiegati pubblici. Pensa che andrà<br />

in pensione tra i 67 e i 69 anni il 18,2% dei lavoratori: il 19,9% tra<br />

i maschi e il 16,4% tra le donne. Ma solo il 5,2% dei lavoratori maschi<br />

e il 3,4% delle donne vorrebbero andare in pensione dopo i<br />

70 anni. Il 31,2% desidererebbe andare in pensione ad<strong>di</strong>rittura<br />

prima dei 60 anni (il 25,9% dei maschi e il 37,5% delle donne), il<br />

46% tra 60 e 63 anni (il 46,5% dei maschi e il 45,6% delle donne)<br />

e solo il 10% degli autonomi vorrebbe andare in pensione dopo<br />

i 70 anni, così come il 2,5% dei <strong>di</strong>pendenti privati e il 2,1% degli<br />

impiegati pubblici. Voglia <strong>di</strong> fuggire dal proprio lavoro e voglia <strong>di</strong><br />

longevità attiva si saldano nel generare un’insod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong>ffusa<br />

rispetto al prolungamento dell’età pensionabile. La pensione<br />

è stata a lungo percepita dagli italiani come un’opportunità per<br />

fare finalmente altro, lo strumento per spezzare la rigi<strong>di</strong>tà della<br />

vita lavorativa. Adesso nella percezione collettiva queste <strong>con</strong>vinzioni<br />

non ci sono più.<br />

Posto fisso, pensione sicura? Ora anche i <strong>di</strong>pendenti pubblici<br />

cominciano a temere. Pensando alla pensione futura, anche il<br />

21,4% dei <strong>di</strong>pendenti pubblici teme <strong>di</strong> perdere il lavoro e <strong>di</strong> non<br />

riuscire a versare i <strong>con</strong>tributi, il 24,1% <strong>di</strong> finire nel precariato e<br />

<strong>di</strong> poter versare i <strong>con</strong>tributi solo in modo intermittente, il 21,3%<br />

ha paura <strong>di</strong> non avere abbastanza red<strong>di</strong>to per finanziare forme<br />

20 febbraio 2013<br />

RUBRICA ENASCO<br />

LE PENSIONI DI DOMANI<br />

FANNO PAURA<br />

integrative della pensione pubblica. Pur meno preoccupati dei<br />

<strong>di</strong>pendenti privati (tra i quali il 40,8% teme <strong>di</strong> perdere il lavoro<br />

e il 24,5% <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare precario), tuttavia colpisce questa nuova<br />

inquietu<strong>di</strong>ne che coinvolge anche i <strong>di</strong>pendenti pubblici, antichi<br />

alfieri del posto fisso. Complessivamente, il 34% dei lavoratori<br />

pubblici, privati e autonomi teme <strong>di</strong> perdere il lavoro e <strong>di</strong> rimanere<br />

senza <strong>con</strong>tribuzione, il 25% <strong>di</strong> finire nella precarietà <strong>con</strong><br />

una <strong>con</strong>tribuzione <strong>di</strong>s<strong>con</strong>tinua, il 20% <strong>di</strong> avere <strong>di</strong>fficoltà a finanziarsi,<br />

oltre la pensione pubblica, forme integrative del red<strong>di</strong>to,<br />

come la previdenza complementare.<br />

Previdenza complementare: <strong>con</strong>oscenza scarsa, fiducia poca.<br />

Non ci sono preclusioni ideologiche rispetto alla previdenza<br />

complementare, visto che il 42% dei lavoratori <strong>con</strong>sidera il sistema<br />

previdenziale misto, fatto <strong>di</strong> pubblico (pensione <strong>di</strong> base)<br />

e privato (pensione complementare), come il più sicuro. Il 40%<br />

ritiene invece più affidabile il sistema pubblico, il 18% quello<br />

privato. La quota <strong>di</strong> lavoratori che vede nel sistema misto il modello<br />

più sicuro è maggiore tra gli autonomi (il 47%), piuttosto<br />

che tra gli impiegati pubblici (32%). Il sistema pubblico è quello<br />

preferito dai <strong>di</strong>pendenti pubblici, mentre il privato puro trova<br />

l’accordo <strong>di</strong> una quota molto più elevata tra gli autonomi. Ma la<br />

<strong>con</strong>oscenza della previdenza complementare è scarsa: sono 16<br />

milioni i lavoratori che non hanno idea <strong>di</strong> come funzioni. Tra i<br />

motivi della scelta <strong>di</strong> non aderire alla previdenza complementare,<br />

il 41% <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> non poterselo permettere, il 28% non si fida<br />

<strong>di</strong> questi strumenti, il 19% si ritiene troppo giovane per pensare<br />

alla pensione, il 9% preferisce lasciare il Tfr in azienda. Particolarmente<br />

bassa è la fiducia dei lavoratori autonomi, tra i quali il<br />

35% <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> non aderire perché non si fida degli strumenti <strong>di</strong><br />

previdenza complementare, percentuale che scende al 26,5% tra<br />

i <strong>di</strong>pendenti pubblici e al 26,3% tra quelli privati. Oltre al fattore<br />

e<strong>con</strong>omico, quin<strong>di</strong>, la scarsa <strong>di</strong>ffusione della previdenza complementare<br />

<strong>di</strong>pende dalle voragini informative e dalla ridotta<br />

fiducia nei soggetti che attualmente offrono gli strumenti <strong>di</strong> previdenza<br />

complementare.<br />

Un Paese <strong>di</strong> «analfabeti finanziari» (compresi i laureati). Il 47%<br />

dei lavoratori italiani non è in grado <strong>di</strong> comprendere gli effetti<br />

dell’interesse composto sul capitale in un normale <strong>con</strong>to corrente,<br />

il 49% non sa come varia il potere d’acquisto del proprio<br />

red<strong>di</strong>to a fronte dell’incremento dei prezzi (cioè non capisce gli<br />

effetti dell’inflazione), il 47% non è <strong>con</strong>sapevole che l’acquisto <strong>di</strong><br />

azioni è più rischioso dell’acquisto <strong>di</strong> quote <strong>di</strong> un fondo comune<br />

d’investimento. Circa 11 milioni <strong>di</strong> lavoratori non <strong>con</strong>os<strong>con</strong>o<br />

aspetti finanziari basic (come gli interessi sul capitale, l’inflazione,<br />

la rischiosità degli investimenti) o hanno una competenza<br />

molto ridotta. Stu<strong>di</strong>are e<strong>con</strong>omia all’università aiuta poco in<br />

questo caso, visto che il 30,6% dei lavoratori laureati <strong>con</strong> stu<strong>di</strong><br />

in e<strong>con</strong>omia non <strong>con</strong>osce gli effetti degli interessi sul capitale,<br />

quin<strong>di</strong> il funzionamento <strong>di</strong> un investimento, il 39,2% non ha cognizione<br />

<strong>di</strong> come funziona l’inflazione, dell’impatto sul proprio<br />

red<strong>di</strong>to e sul potere d’acquisto, e il 16% non sa che l’acquisto <strong>di</strong><br />

azioni <strong>di</strong> un’azienda è più rischioso dell’acquisto <strong>di</strong> quote <strong>di</strong> un<br />

fondo comune d’investimento.


Da oggi potrete farvi ricordare ed<br />

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settore della ristorazione grazie a prodotti<br />

e sistemi innovativi per la pulizia<br />

e l’igiene. Apparecchiature <strong>di</strong> dosaggio<br />

all’avanguar<strong>di</strong>a e detergenti <strong>di</strong> alta qualità<br />

hanno portato Sanitec a servire <strong>con</strong><br />

successo anche aziende, enti pubblici,<br />

imprese <strong>di</strong> pulizie, ospedali, lavanderie,<br />

senza <strong>di</strong>menticare la grande <strong>di</strong>stribuzione,<br />

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che grazie alle nuove tecnologie<br />

garantis<strong>con</strong>o risultati ottimali. Accanto<br />

ad un servizio <strong>di</strong> <strong>con</strong>sulenza che punta<br />

a seguire e <strong>con</strong>sigliare il cliente nella<br />

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ha deciso <strong>di</strong> ampliare e sviluppare<br />

la propria offerta commerciale introducendo<br />

un servizio <strong>di</strong> assistenza e manutenzione<br />

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per la <strong>di</strong>sinfezione, la purificazione<br />

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