02.06.2013 Views

Le due anime del cardinale Lercaro

Le due anime del cardinale Lercaro

Le due anime del cardinale Lercaro

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

chiesa. Non a caso, le resistenze dei vescovi tradizionalisti furono<br />

diarissime sin dalle prime battute <strong>del</strong> dibattito.<br />

Di questi contrasti, <strong>Le</strong>rcaro fornì <strong>due</strong> versioni. Una, pubblica,<br />

la diede il 23 dicembre quando, al termine <strong>del</strong>la prima sessione<br />

conciliare, tenne un discorso ai fe<strong>del</strong>i nella chiesa metropolitana.<br />

L'altra, quella privata, la si ricava dalle lettere ai « figli ».<br />

Parlando ai fe<strong>del</strong>i, tentò di ridurre i contrasti a una modesta<br />

« discussione », in quanto « si manifestavano con piena libertà opinioni<br />

diverse; non pensate però ad un battibecco ». E poiché durarono<br />

a lungo « non si mancò di vociferare », disse con una certa<br />

sufficienza, « che il Concilio stava perdendo tempo e <strong>del</strong>udendo<br />

le attese <strong>del</strong> mondo » 37 .<br />

Diversa la versione che si ricava dalle lettere. Il 28 ottobre lamentò<br />

« l'aridità di certe lunghe sedute » e il giorno dopo, sempre<br />

parlando <strong>del</strong>la commissione liturgica, scrisse che per lui era « un<br />

vero sacrificio e una penitenza grande dover passare le giornate così<br />

». Non potendo criticare il comportamento <strong>del</strong> presidente Larraona,<br />

che rallentava i lavori <strong>del</strong>la commissione, al punto da sfiorare<br />

il sabotaggio, si sfogava parlando di « amarezza » e « tristezza »,<br />

anche se il 7 novembre, come scrisse ai « figli », inviò un appunto<br />

alla Segreteria di stato vaticana perché venisse informato il papa 38 .<br />

È noto che, con lui, si mossero altri porporati per cui si ebbe un<br />

intervento di Giovanni XXIII che valse a sbloccare una situazione<br />

di stallo molto pericolosa. Quando finalmente si cominciò a votare<br />

— con esito favorevole ai rinnovatori — <strong>Le</strong>rcaro espresse la propria<br />

gioia ai « figli » e si augurò che il « Concilio comprenda la necessità<br />

di un aperto aggiornamento » 39 .<br />

Intervenne <strong>due</strong> volte nel dibattito, il 22 e il 31 ottobre, per<br />

sostenere la necessità di un'ampia riforma liturgica. Poiché la discussione<br />

assembleare era coperta dal più assoluto segreto e i giornali<br />

pubblicavano solo i resoconti ufficiali, i padri conciliari ricorrevano<br />

a vari espedienti per fare conoscere il loro pensiero. Parlando<br />

ad una riunione di cardinali brasiliani, il 19 ottobre <strong>Le</strong>rcaro<br />

sostenne « la necessità di permeare la liturgia <strong>del</strong>le culture locali,<br />

per esprimere il mistero <strong>del</strong>la Grazia in modo accessibile ed efficiente<br />

ai vari popoli » 40 .<br />

Queste poche righe, riportate dal quotidiano <strong>del</strong>la curia, furono<br />

sufficienti per far conoscere il pensiero di <strong>Le</strong>rcaro agli osservatori<br />

internazionali e riconfermare agli occhi di tutti il suo ruolo di guida<br />

<strong>del</strong>la riforma. Un ruolo che, sino a pochi mesi prima, nessuno<br />

avrebbe pronosticato, ma <strong>del</strong> quale prese subito consapevolezza e<br />

che gestì con grande determinazione. Sia pure indirettamente, lo<br />

98

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!