Le due anime del cardinale Lercaro
Le due anime del cardinale Lercaro
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PERCHÉ LERCARO?<br />
Quando hanno saputo che stavo preparando questo saggio, molti<br />
amici mi hanno rivolto una domanda maliziosa: « Perché scrivi la<br />
biografia di un <strong>cardinale</strong>, ti sei convcrtito? ».<br />
« Perché no? » ho replicato invariabilmente « Dal momento che<br />
scrivo per mestiere oltre che per piacere? ».<br />
E subito dopo aggiungevo che non era mia intenzione fare una<br />
biografia tradizionale, ma, più semplicemente, isolare una pagina, se<br />
non addirittura un momento <strong>del</strong>la vita di un uomo che ha ricoperto<br />
un ruolo importante nella Bologna <strong>del</strong> secondo dopoguerra.<br />
Mi ha spinto il desiderio di ricostruire gli episodi e di approfondire<br />
i risvolti psicologici <strong>del</strong>la parabola terrena di un <strong>cardinale</strong> la<br />
cui vita — sia prima che dopo la morte — è stata avvolta in un<br />
alone di incertezze, di mezze verità, se non addirittura di verità<br />
deformate e di mistero. Attorno a un prete che ha avuto, come<br />
pochi, l'onore <strong>del</strong>le prime pagine per molti anni e in tutto il mondo,<br />
è stata organizzata una vera congiura <strong>del</strong> silenzio. Un fatto apparentemente<br />
inspiegabile e singolare.<br />
Singolare come il personaggio. Ma era anche scomodo. Di qui il<br />
silenzio attorno a lui. Tanto scomodo che molti cattolici bolognesi<br />
hanno fatto opera di rimozione per non dover fare i conti con la sua<br />
eredità pastorale e politica.<br />
Che <strong>Le</strong>rcaro, mandato a Bologna nel 1952 per organizzare la<br />
crociata religiosa contro il cosiddetto « mondo marxista », sia stato<br />
destituito nel 1968 perché sospettato di essere venuto a patti, se<br />
non addirittura di essersi fatto convertire da chi avrebbe dovuto<br />
convertire, tutti lo sanno. Ma chi — se si escludono i suoi collaboratori<br />
— conosce le tappe <strong>del</strong> suo soggiorno bolognese e i particolari<br />
di una vita cominciata e vissuta nel segno <strong>del</strong>la fede e conclusasi<br />
non in partibus infi<strong>del</strong>iutn, ma sicuramente in tragedia?<br />
Più che scrivere una biografia, ho voluto ricostruire, esplorando la<br />
sua figura, una pagina importante di storia nazionale, più ancora che<br />
bolognese. L'incontro tra cattolici e comunisti avvenuto a Bologna negli<br />
anni Sessanta fu il prologo, la prova generale <strong>del</strong> « compromesso<br />
storico » e dei « governi di unità nazionale » degli anni Settanta.<br />
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