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Le due anime del cardinale Lercaro

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di avere con noi contatti frequenti. Egli è il prof. Dossetti. Debbo<br />

dire che i suoi progetti mi sono parsi ottimi ». Quanto ai finanziamenti<br />

elargiti, disse: « I quattrini sono andati a tutti i partiti anticomunisti,<br />

a tutti fuorché il PCI e il PSI » 114 .<br />

Invitato ripetutamente dalla sinistra a precisare i suoi rapporti<br />

con la Confintesa, Dossetti tacque per una decina di giorni. Poi, a<br />

metà <strong>del</strong>la campagna elettorale, forse perché gli era stato chiesto<br />

più di quanto non potesse dare, decise di rompere l'accordo.<br />

Il 22 aprile diffuse una dichiarazione ufficiale nella quale, tra<br />

l'altro, si legge: « Considero la Confintesa un errore gravissimo;<br />

un errore politico e, in fondo, anche un grave errore morale ». Lo<br />

stesso concetto ripeté in un comizio, tenuto in quel giorno, durante<br />

il quale puntualizzò che quella <strong>del</strong>la DC « è una lista pulita » 115 .<br />

La cosa fu ignorata da « Il Resto <strong>del</strong> Carlino », sul quale non apparve<br />

una riga in merito a un incontro tra Dossetti e i commercianti.<br />

In quell'occasione aveva detto di essere contrario alle forze produttive<br />

« che da strumento vivo diventano strumento di oppressione<br />

politica » e che « Non si risponde al classismo marxista, ravvivando<br />

un classismo dall'altra parte e questo è grave soprattutto ora che il<br />

PCI entra in crisi » 116 .<br />

Con quella dichiarazione, Dossetti rischiava di perdere voti a<br />

destra e al centro, senza guadagnarne a sinistra. Subito perse l'appoggio<br />

de « Il Resto <strong>del</strong> Carlino », sul quale i resoconti dei suoi<br />

discorsi continuarono ad apparire, ma ridotti a poche righe e con<br />

scarso rilievo tipografico. I titoli a molte colonne erano riservati<br />

al PSDI e al PLI, i partiti di fiducia <strong>del</strong>la Confintesa.<br />

Dossetti al servizio <strong>del</strong>la DC<br />

È difficile formulare una valutazione completa <strong>del</strong>la candidatura<br />

Dossetti, anche per la mancanza di un giudizio autocritico <strong>del</strong>l'interessato.<br />

Sotto molti aspetti la vicenda politica alla quale partecipò<br />

nel 1956 è stata simile a quella tentata a Roma nel 1951, sotto<br />

l'egida di don Luigi Sturzo. Allora si cercò di unire tutti i partiti<br />

di centro-destra, fascisti compresi, contro la sinistra. Nel 1956, anche<br />

se furono esclusi i fascisti, la lotta era ancora contro il marxismo<br />

e in difesa <strong>del</strong>la fede 117 .<br />

Per questo, bisogna chiedersi perché accettò a Bologna quanto<br />

aveva rifiutato a Roma. Allora si era dichiarato contrario alla politica<br />

dei blocchi, voluta dalla DC quando aveva imposto al paese<br />

la legge maggioritaria. In un articolo sostenne che nel 1920 i cattolici,<br />

in una situazione politica considerata prerivoluzionaria, ave-<br />

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