02.06.2013 Views

Le due anime del cardinale Lercaro

Le due anime del cardinale Lercaro

Le due anime del cardinale Lercaro

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Dossetti non voleva la loro collaborazione, sia per la stesura <strong>del</strong><br />

programma che per la formazione <strong>del</strong>la lista. Si erano ribellati anche<br />

PSDI, PRI e PLI. I tre partiti laici erano <strong>del</strong> parere che l'organigramma<br />

<strong>del</strong>l'eventuale giunta andasse contrattato prima e non dopo<br />

il voto. Il PSDI indicò nel capolista onorevole Luigi Preti il probabile<br />

sindaco, in caso di vittoria. Il vice sindaco fu rivendicato dal<br />

PLI per Giorgio Di Vistarino, un monarchico che godeva <strong>del</strong>la fiducia<br />

di agrari e industriali. Non pose condizioni il PRI.<br />

Ma per Dossetti l'ostacolo più difficile era « Il Resto <strong>del</strong> Carlino ».<br />

Senza il suo appoggio si sarebbero ulteriormente ridotte le sue già<br />

scarse possibilità di vittoria. Tutto dipendeva dall'avv. Giorgio Barbieri,<br />

presidente <strong>del</strong> consiglio d'amministrazione <strong>del</strong> giornale, <strong>del</strong>l'associazione<br />

industriali e <strong>del</strong>la Confintesa, meglio nota come la<br />

Triplice o il « fronte degli squali », vale a dire l'organizzazione che<br />

coordinava l'attività degli industriali, agrari e commercianti. In ogni<br />

caso la decisione doveva essere presa a Genova dove aveva sede<br />

l'Eridania, nel cui portafoglio si trovava il pacco di maggioranza <strong>del</strong>le<br />

azioni <strong>del</strong> giornale.<br />

Per una visita di cortesia, oltre che per sondare le sue intenzioni,<br />

alcuni collaboratori di Dossetti, una sera, si incontrarono con il direttore<br />

Giovanni Spadolini. Gli dissero che la candidatura era certa,<br />

anche se la DC non aveva ancora preso una decisione ufficiale,<br />

perché così voleva <strong>Le</strong>rcaro. Si discusse a lungo sulle possibilità di<br />

successo che poteva avere Dossetti e sui riflessi che si sarebbero<br />

avuti in caso di insuccesso, ma non fu preso alcun impegno da parte<br />

<strong>del</strong> giornale 98 .<br />

In attesa di sapere cosa avrebbero deciso gli imprenditori bolognesi<br />

e genovesi, Dossetti procedette, con decisione, lungo la strada<br />

indicata da <strong>Le</strong>rcaro, anche se non sottovalutava le resistenze che<br />

avrebbe incontrato nella DC e nei partiti di centro, prima ancora<br />

di arrivare allo scontro con la sinistra. Ciò di cui meno si curava<br />

erano le difficoltà che gli creavano i dirigenti <strong>del</strong>la DC. Per non<br />

umiliarli — anche se non faceva molto per accattivarseli — alla<br />

fine di febbraio inviò una lettera al comitato comunale <strong>del</strong> partito<br />

per sollecitare la convocazione di un'assemblea degli iscritti ai quali<br />

avrebbe esposto il programma e chiesto l'investitura.<br />

L'assemblea — che venne fatta passare per una convention presidenziale,<br />

tipo USA — era una formalità. È invece molto importante<br />

la lettera, per conoscere il pensiero politico di Dossetti. Scrisse<br />

che « una candidatura amministrativa non è come una candidatura<br />

al Parlamento e non importa nessuna diretta responsabilità di<br />

fronte ai gravi problemi <strong>del</strong> rinnovamento <strong>del</strong>la società politica e<br />

<strong>del</strong>lo Stato ».<br />

52

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!