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Le due anime del cardinale Lercaro

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sufficienti a far scattare la legge maggioritaria, in vigore in quegli<br />

anni 93 . Nel 1956 si sarebbe votato con la proporzionale e un leggerissimo<br />

spostamento di voti dalla sinistra al centro avrebbe potuto<br />

far passare di mano Palazzo d'Accursio.<br />

Quando gli proposero di essere il capolista <strong>del</strong>la DC, l'onorevole<br />

Angelo Salizzoni declinò l'offerta — preferendo dedicarsi agli impegni<br />

<strong>del</strong> governo centrale — e fece il nome di Dossetti. L'ex vice<br />

segretario nazionale <strong>del</strong>la DC da alcuni anni operava a Bologna,<br />

dove aveva aperto il Centro di documentazione per le scienze religiose,<br />

anche se insegnava a Modena e abitava a Reggio Emilia.<br />

Quasi contemporaneamente il suo nome fu suggerito a <strong>Le</strong>rcaro da<br />

un gruppo di giovani cattolici che facevano capo a « Il Risveglio »,<br />

una rivista diretta da Giordano Marchiani, che si era trasferita da<br />

Ravenna a Bologna alla fine <strong>del</strong> 1955 94 .<br />

Dopo avere detto risolutamente di no a quanti gli prospettavano<br />

la candidatura, Dossetti piegò il capo davanti a <strong>Le</strong>rcaro. Di quella<br />

candidatura fornì una versione ufficiale nel 1972 quando rilasciò<br />

una intervista che suscitò un mare di polemiche 95 . Dopo aver detto<br />

di essere entrato in politica dopo la Liberazione perché consapevole<br />

di dover « svolgere una missione », e puntualizzato: « Io non sono<br />

mai stato un democristiano », pur essendo iscritto alla DC, ammise:<br />

« Per la stessa ragione risposi sì quando Giacomo <strong>Le</strong>rcaro mi<br />

chiese, nel '56, di presentarmi candidato alle elezioni amministrative<br />

di Bologna ».<br />

La conferma di <strong>Le</strong>rcaro venne quattro anni dopo, quando disse<br />

a un giornalista: « Avevo una grande stima di Dossetti. Sapevo che<br />

era un uomo dalle idee solide, serie, che avrebbe potuto fare veramente<br />

il bene, <strong>del</strong>la città come fu poi dimostrato dalle proposte<br />

che avanzò » [...] « Occorreva un uomo di grande statura per poterlo<br />

misurare con gli avversari e lui mi pareva adatto. Accettò di<br />

scendere in campo per spirito di ubbidienza » 96 .<br />

Il primo annuncio si ebbe il 13 novembre 1955 quando l'onorevole<br />

Giovanni Elkan, segretario <strong>del</strong>la DC, disse a un giornalista che<br />

« Dossetti ha accettato la designazione a capolista e in questi giorni,<br />

insieme a noi, sta elaborando il programma. Nella sua estrema serietà,<br />

onestà, responsabilità, egli intende precisare gli obiettivi esatti<br />

che vuol indicare agli elettori in una consultazione amministrativa<br />

da attuare in caso di vittoria. Solo dopo l'approvazione da parte<br />

<strong>del</strong>la DC di tale programma si avrà la sua accettazione definitiva e<br />

formale » 97 . La candidatura, data per scontata, divenne problematica<br />

una settimana dopo quando, al congresso DC, Elkan espresse<br />

« l'augurio che veramente la cosa da possibile divenga certa ».<br />

Era successo che i dirigenti <strong>del</strong>la DC si erano irrigiditi perché<br />

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